Discipline Pedagogiche

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE a.a Discipline Pedagogiche Prof.ssa Enrica Freschi Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Lunedì 12 ottobre 2015

2 PROGRAMMA del CORSO Due volumi: 1. sulle Discipline Pedagogiche, in modo da: - mettere a fuoco i caratteri che le contraddistinguono - capire le e origini e gli sviluppi che hanno fatto nel corso degli anni - puntualizzare la relazione che tali discipline hanno con l attività sportiva. Calidoni P., Cunti A., De Anna L., De Mennato P., Gamelli I., Tarozzi M. (2004), Pedagogia ed educazione motoria, Guerini Reprint, Milano. 2. sull Educazione Motoria e sulla Pedagogia del corpo, in modo da affrontare il rapporto tra : - corpo e sport - sport e formazione - sport e cultura Orefice C. (2012), Metafore del corpo, Liguori Editore, Napoli. Dispense e articoli di approfondimento che verranno consegnati direttamente dal docente e inseriti sulla Piattaforma Moodle sul sito di unifi.it

3 Il corso sarà organizzato in 2 parti 1. Nella prima parte del corso una specifica attenzione sarà dedicata ai concetti di Educazione e Pedagogia. In questo quadro verrà affrontata la questione delle Scienze dell Educazione con particolare riferimento alle principali discipline pedagogiche: Pedagogia dell Infanzia, Pedagogia Speciale, Pedagogia della Famiglia, Didattica, Letteratura per l infanzia ecc. Un interesse peculiare sarà rivolto alla categoria della cura, che si pone come fondamento epistemologico della riflessione pedagogica e della pratica educativa. Infine, un ulteriore tema verterà sulla ricerca in campo educativo, con uno sguardo sia all approccio qualitativo che quantitativo. 2. La seconda parte del corso si concentrerà sull Educazione Motoria e sulla Pedagogia del corpo, pertanto saranno affrontati diversi argomenti: le intelligenze del corpo, l idea di corpo, il rapporto tra corpo e sport, la relazione tra sport e formazione ecc.

4 Obiettivi formativi del corso Acquisire conoscenze sulle Discipline Pedagogiche per poter svolgere l attività sportiva attraverso un approccio educativo-pedagogico. Metodi didattici Lezioni frontali, lettura di testi, narrazione autobiografica, brain storming, esercitazioni, lavori di gruppo ecc. Tutti i lavori svolti durante le lezioni sono funzionali allo studio e quindi all esame finale

5 MODALITA DI VERIFICA E DI APPRENDIMENTO L ESAME FINALE si svolgerà in forma ORALE sia per i frequentanti che per i non frequentanti Per i FREQUENTANTI Durante il corso verranno svolte 2 VERIFICHE SCRITTE sul volume Calidoni P., Cunti A., De Anna L., De Mennato P., Gamelli I., Tarozzi M. (2004), Pedagogia ed educazione motoria, Guerini Reprint, Milano. Se il voto dei 2 compiti è sufficiente, l esame orale verterà SOLTANTO sul testo Orefice C. (2012), Metafore del corpo, Liguori Editore, Napoli Per i NON FREQUENTANTI I non frequentanti dovranno presentare la recensione scritta dei 2 testi di riferimento. La recensione di ogni volume consiste in 5/6 pagine con cui si deve dare conto del contenuto del libro. Le recensioni dovranno essere consegnate in cartaceo, un mese prima dell'esame orale, direttamente al docente durante l'orario di ricevimento o spedite per posta a Freschi Enrica, Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, via Laura n Firenze.

6 COMPITI per i FREQUENTANTI 1 COMPITO Parte prima del volume Pedagogia ed educazione Motoria (da pag. 11 a 93) + argomenti vari affrontati a lezione e non contenuti nel libro + dispense e articoli. 2 COMPITO Parte seconda del volume Pedagogia ed educazione motoria (da pag. 95 a 252) + argomenti vari affrontati a lezione e non contenuti nel libro + dispense e articoli.

7 Durante il compito gli STUDENTI saranno divisi in 2 GRUPPI I gruppo: lunedì II gruppo: martedì (i gruppi saranno formati in base alla lettera del cognome ) I COMPITO: lunedì 23 e martedì 24 novembre 2015 II COMPITO: lunedì 11 e martedì 12 gennaio 2016 Il compito consiste in un QUESTIONARIO composto da circa 10/15 domande le cui risposte saranno sia a risposta aperta che a risposta chiusa Gli studenti che faranno i compiti sufficiente non porteranno il testo all esame orale finale

8 Sessione Invernale: I appello lunedì 25 gennaio II appello lunedì 8 febbraio III appello lunedì 22 febbraio Sessione Estiva: I appello lunedì 13 giugno II appello lunedì 27 giugno III appello lunedì 11 luglio Sessione Autunnale: I appello lunedì 5 settembre II appello lunedì 19 settembre ESAME ORALE Per sostenere l esame è obbligatorio iscriversi on-line Programma del corso e scheda personale dello studente

9 AUTOBIOGRAFIA

10 Che cos è l autobiografia?

11 È stata definita da Philippe Lejeune (critico letterario francese) Il racconto retrospettivo in prosa che un individuo reale fa della propria esistenza, quando mette l'accento sulla sua vita individuale, in particolare sulla storia della propria personalità Più semplicemente Il racconto di sé attraverso la memoria

12 Con il termine TESTO AUTOBIOGRAFICO indichiamo quei contributi nei quali l autore racconta la propria vita, scegliendo i momenti fondamentali che ricorda e che seleziona nella sua memoria Per lo più sono i personaggi della storia, della cultura e della musica che sono stati particolarmente importanti o che hanno raggiunto il successo o la gloria, che decidono di scrivere l autobiografia Lo scopo è lasciare una testimonianza, una traccia, un segno di ciò che sono stati

13 Alcuni esempi di autobiografie famose e interessanti Le confessioni di Rousseau (Settecento - Illuminismo) La trilogia Infanzia, Adolescenza, Giovinezza di Tolstoj (Ottocento) Memorie di Giuseppe Garibaldi (Ottocento) Le mie prigioni di Silvio Pellico (Ottocento) Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust (Novecento) si tratta di un testo a metà tra l autobiografia e il romanzo. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (Novecento) si tratta di un autobiografia romanzata. Ci sono anche molte autobiografie di musicisti, cantanti e sportivi, come per esempio Vasco Rossi, Jovanotti, Giacomo Agostini ecc. Ognuno di noi può sentire il bisogno di raccontarsi Catarsi E. (a cura di), Autobiografie scolastiche e scelta universitaria, University Press, Firenze, 2006.

14 La narrazione autobiografica Spazia tra 3 ambiti Ambito del romanzo: storie di vita, Ambito psicologico: tecnica della cura di sé Ambito pedagogico: strumento di formazione L approccio autobiografico si fonda sul concetto che ogni esperienza può diventare narrazione ARCHIVIO DIARISTICO NAZIONALE di Pieve Santo Stefano (Arezzo) nasce con finalità storico-sociali, l intento è stato quello di raccogliere testimonianze di vita di gente comune, ma successivamente ha valorizzato varie forme e tipi di scritture autobiografiche, in effetti il Centro è diventato promotore di studi sull autobiografia attraverso corsi, lezioni, seminari

15 A che cosa serve scrivere un autobiografia?

16 L autobiografia aiuta a Fare emergere ricordi e a dare loro un significato Razionalizzare le emozioni e a imparare da queste Trovare l opportunità di rivivere criticamente una situazione Rispondere al bisogno di mettere ordine Creare distanza dalla stessa esperienza in modo da poter imparare Favorire una migliore e più profonda conoscenza di se stesso RIFLETTERE sulla propria ESPERIENZA DI VITA

17 La pratica autobiografica sviluppa la COMPETENZA RIFLESSIVA Grazie all autobiografia il soggetto ha la possibilità di riflettere criticamente sulla propria storia personale, individuando limiti e segni positivi e recuperando, anche, nuovo entusiasmo e voglia di fare

18 Il lavoro autobiografico ha una forte valenza formativa Il momento in cui ci si ferma per scrivere di noi rappresenta un contesto di profonda crescita e maturazione «La tregua autobiografica è un venire a patti con se stessi, gli altri, la vita» Demetrio D. (1995), Raccontarsi. L autobiografia come cura di sé, Raffaello Cortina, Milano, 1995, p. 27 «Lo scrittore o la scrittrice [ ] esercitano su di sé una sorta di autoanalisi personale, quasi un monitoraggio della propria esperienza interiore e relazionale. [ ] Ne consegue che l autobiografia si delinea nel suo essere una vera e propria prospettiva di sviluppo e di formazione» Demetrio D. (2005), Educazione familiare e narrazione. L autobiografia come risorsa pedagogica, in La Famiglia, n. 229, pp

19 L autobiografia Aiuta a capire, e talvolta a smascherare, comportamenti e atteggiamenti che spesso si ripetono perché non compresi Riesce a rompere il circolo vizioso La Pedagogia ha trovato nella pratica autobiografica una metodologia di approccio all educazione in grado di mettere al centro il soggetto

20 LABORATORIO

21 AUTOBIOGRAFIA SCOLASTICA

22 Obiettivi Ricordare l esperienza scolastica Riflettere sulle decisioni prese Mettere a fuoco le aspettative Definire le scelte future Sviluppare la competenza riflessiva Rievocare l esperienza scolastica rappresenta un occasione per riflettere sul personale vissuto educativo-formativo e per acquisire entusiasmo verso il nuovo percorso che si sta per intraprendere.

23 AUTOBIOGRAFIA SCOLASTICA Breve ricostruzione del percorso scolastico dalla scuola dell infanzia fino a oggi Griglia di riferimento (non sono domande alle quali rispondere ma input per ricordare e riflettere) Della scuola dell infanzia ricordo ancora.. Il primo ricordo delle scuole elementari Le persone e i luoghi che ti hanno lasciato un ricordo indelebile Momenti memorabili (non mi dimenticherò mai quella volta quando ) Il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie. Le persone e i luoghi che ti hanno lasciato un ricordo incancellabile Momenti memorabili (non mi dimenticherò mai quella volta quando ) La scelta delle scuole superiori: perché proprio questo Istituto? Le amicizie importanti che ti hanno accompagnato nel percorso scolastico La relazione con i Professori Ricordo di un momento particolarmente difficile e di uno particolarmente felice della scuola superiore Le motivazioni che ti hanno portato a iscriverti al corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute Che cosa ti aspetti da questo corso di laurea Cosa vorrei fare da grande