TRASFERIMENTI MINISTERIALI

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1 TRASFERIMENTI MINISTERIALI Il processo di riforma che ha interessato le amministrazioni pubbliche nell ultimo ventennio è stato finalizzato al contenimento della spesa, al ridimensionamento dell ingerenza statale e all introduzione di forme di mercato a competizione amministrata o regolata. Nell ambito di tale processo le Università sono state inizialmente dotate di personalità giuridica e di autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, mentre la gestione autonoma delle risorse è stata introdotta dalla Legge 24 dicembre 1993 n La normativa, istituendo un nuovo sistema di finanziamento in funzione di una politica di ridistribuzione incentivante delle risorse, ha previsto la ripartizione tra le Università di tre fondi: fondo per il finanziamento ordinario delle università relativo alla quota a carico del bilancio statale delle spese per il funzionamento e le attività istituzionali delle università, ivi comprese le spese per il personale docente, ricercatore e non docente; fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario, relativo al finanziamento di specifiche iniziative, attività e progetti, ivi compreso il finanziamento di nuove iniziative didattiche; fondo per l'edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche, relativo alla quota a carico del bilancio statale per la realizzazione di investimenti per le università in infrastrutture edilizie e in grandi attrezzature scientifiche. A decorrere dall anno 2009 non è stato più disposto il finanziamento del suddetto Fondo e gli oneri assunti con la sottoscrizione degli accordi di programma sono stati sostenuti facendo ricorso al Fondo per il Finanziamento Ordinario (con Decreti Interministeriali MiUR/MEF del 30 aprile 2008 e 23 settembre 2009 è stato quantificato l importo destinato alla copertura degli accordi, pari a 20 milioni di euro per il 2008 e 74,5 milioni di euro per il 2009). Con l approvazione della Legge 11 luglio 2003, n. 170, al fine di assicurare un adeguato livello di servizi destinati agli studenti, di potenziare la mobilità internazionale degli studenti stessi, di incentivare le iscrizioni a corsi di studio di particolare interesse nazionale e comunitario, di incrementare il numero dei giovani dotati di elevata qualificazione scientifica (art. 1), è stato istituito il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti. L ammontare dei suddetti fondi viene determinato annualmente dalla Legge Finanziaria e, a partire dall anno 2011, dalla Legge di Stabilità, con indicazione specifica degli importi nelle tabelle allegate; con successivi decreti ministeriali le risorse vengono ripartite. Recentemente, l art. 60, comma 1 del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (recente Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia ) convertito, con modificazione, dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98 ha disposto che «al fine di semplificare il sistema di finanziamento delle università statali e non statali, a decorrere dall esercizio 2014 i mezzi finanziari destinati dallo Stato per le finalità ( ) concernenti la programmazione dello sviluppo del sistema universitario, per le finalità ( ) concernente il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti e ( ) per le borse di studio universitarie post lauream, confluiscono, per la quota di rispettiva competenza, calcolata sulla base delle assegnazioni relative al triennio , rispettivamente nel Fondo per il Finanziamento Ordinario delle università statali e nel contributo statale ( ) alle università non statali legalmente riconosciute». Il quadro delle risorse finanziarie a disposizione del sistema universitario risulta in costante e progressiva riduzione. Come riportato nel Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca anno 2013, «nel 2013, secondo le previsioni di bilancio assestate, le risorse destinate al sistema per il suo funzionamento ammontano a circa 6,9 miliardi di euro (di cui 6,7 costituiti dal Fondo di finanziamento ordinario), e quelle in favore degli studenti e del diritto allo studio a circa 400 milioni. Nel complesso le risorse risultavano pari a circa 7,3 miliardi di euro, valore minimo nel periodo ( ). Nel 2008 l insieme delle risorse è stato di 8,2 miliardi di euro, e poi di 8,4 nel Il calo tra il 2009 e il 2013 è stato di 1,1 miliardi in termini nominali, di cui circa 800 milioni per le risorse destinate al funzionamento del sistema e 260 per borse di studio post laurea e sostegno del diritto allo studio (rispetto al 2008 il calo delle risorse destinate al funzionamento è stato di 880 milioni in termini nominali)» (Agenzia Nazionale di Valutazione del

2 sistema universitario e della ricerca, paragrafo I I finanziamenti al sistema universitario e gli interventi a sostegno degli studenti e del diritto allo studio da parte del MIUR, pag. 160 e seguenti). Tabella 1: Stanziamenti delle risorse statali ( ) A. FINANZIAMENTI AL SISTEMA UNIVERSITARIO Capitolo Voce di Bilancio previsioni assestate 1694 Fondo per il finanziamento ordinario 7.442, , , , , , Contributi Università non statali 107,2 88,1 89,1 77,5 87,1 69, Fondo per la programmazione 77,4 63,9 64,3 21,1 36,9 42, Fondo incremento efficienza (1677) 7264 ( ) 7266 Contributo università degli studi di Trento 16,7 12,8 12,8 4,7 16,4 16,4 Contributi oneri per capitali e interessi dei mutui università Fondo edilizia universitaria e grandi attrezzature scientifiche 64,1 74,0 59,3 58,7 55,9 52,9 15,0 3,9 20,5 TOTALE A 7.723, , , , , ,0 B. FINANZIAMENTI A SOSTEGNO DI STUDENTI E DIRITTO ALLO STUDIO Capitolo Voce di Bilancio previsioni assestate 1686 Borse di studio post laurea 156,0 144,4 169,3 178,5 171,9 167, (1710) Fondo sostegno giovani e per la mobilità degli studenti 64,7 67,4 77,1 61,3 68,1 69,8 Fondo integrativo borse di studio 152,0 246,5 96,7 98,6 162,9 150, Contributo Collegi universitari 22,5 22,1 27,1 15,4 22,2 13, Interventi per gli alloggi e residenze per gli studenti 57,2 200,2 50,1 16,7 39,3 18, Attività sportiva universitaria 9,9 7,6 7,7 4,7 5,6 6,6 TOTALE A 462,3 688,1 428,0 375,2 469,9 426,5 TOTALE A + B 8.185, , , , , ,4 Fonte: tabella I Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca (pag. 161) I conferimenti statali assegnati all Ateneo nel triennio , desumibili dai Rendiconti Finanziari, sono illustrati di seguito (Tabella 2). Tabella 2: Trasferimenti da parte dello Stato ( ) Descrizione % Fondo per il Finanziamento Ordinario , , ,00 63,7% 93,4% 85,4% -6,9% 3,7% -3,5% Fondo per la Programmazione dello sviluppo universitario , ,00-0,8% 0,5% 0,0% -100,0% -60,1% -100,0% Fondo per il sostegno giovani , , ,00 0,5% 0,8% 0,4% -53,8% 17,6% -45,7% Altri finanziameneti , , ,53 34,2% 4,3% 14,1% 230,9% -91,0% -70,3% Da altri Ministeri , , ,34 0,8% 1,0% 0,1% -85,8% -14,9% -88,0% TRASFERIMENTI DA PARTE DELLO STATO , , ,87 100% 100% 100,0% 1,8% -29,3% -28,1% % Si rileva un trend complessivamente decrescente nel triennio oggetto di analisi di circa il 28%. Limitatamente alle assegnazioni ricevute per i fondi codificati nei primi due Capitoli di Bilancio si precisa che la contabilizzazione interessa le disposizioni di più esercizi e che le assegnazioni finali disposte per gli anni di competenza risultano essere le seguenti: 2

3 per il Fondo di Finanziamento Ordinario: euro per l anno 2012 (comprensiva degli interventi a sostegno degli studenti diversamente abili pari ad euro ,00 e della quota relativa all Accordo di Programma Quadro pari a 2,5 milioni di euro), euro ,00 per l anno 2011 (comprensiva degli interventi a sostegno degli studenti diversamente abili pari ad euro ,00). Relativamente all esercizio finanziario 2013, i trasferimenti di cassa di competenza dell anno risultano pari ad euro ,00 ed euro ,00 quali somme residue dell esercizio precedente. per il Fondo per la Programmazione dello sviluppo del sistema universitario: euro ,00 quale conferimento di competenza dell anno 2012 (nota ministeriale prot. 115 del 9 maggio 2012); nell esercizio 2011 risultano contabilizzate le assegnazioni dell anno pari ad euro ,00 (nota ministeriale prot. n. 98 del 6 dicembre 2011) e quelle dell anno 2010 pari ad euro ,00 (nota ministeriale prot. n. 49 del 27 aprile 2011). In considerazione del recente avvio della procedura ministeriale per la programmazione del triennio , nulla è stato conferito nell anno L assegnazione ministeriale a titolo di Fondo per il sostegno giovani e per incentivare la mobilità degli studenti (istituito dall art. 1 della Legge 11 luglio 2003 n. 170) si assesta ad euro ,00 e risulta riepilogativa del finanziamento finalizzato a sostenere le attività di tutorato, del cofinanziamento degli assegni di ricerca di cui all'articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e delle assegnazioni finalizzate a incentivare le iscrizioni a corsi di studio inerenti ad aree disciplinari di particolare interesse. In relazione ai finanziamenti ricevuti per la gestione di progetti, l Università del Salento ha accertato una somma pari ad euro ,53 nel Capitolo di Bilancio «Altri finanziamenti», annotando un forte incremento a motivo dei maggiori accertamenti annotati nell ambito del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" (la restante parte, pari ad euro ,00, risulta rappresentativa dell assegnazione finanziaria per borse di studio post lauream). I contributi assegnati da altri Ministeri ammontano ad euro ,34 ed evidenziano una contrazione percentuale di circa 85 punti. FONDO PER IL FINANZIAMENTO ORDINARIO Il Fondo per il Finanziamento Ordinario è iscritto nel Capitolo 1694, Missione 2 - Istruzione universitaria Programma 2.3 Sistema universitario e formazione post-universitaria, dello Stato di Previsione del MiUR. Sino all anno 2010, l importo veniva esposto nella Tabella C della Legge Finanziaria, ovvero nel prospetto riportante gli stanziamenti autorizzati in relazione a disposizioni di legge la cui quantificazione è demandata alla medesima Legge. A partire dalla Legge di Stabilità per il in base a quanto previsto dall art. 52, comma 1 della Legge 31 dicembre 2009, n lo stanziamento non risulta più presentato in Tabella C dalla quale risultano espunte le spese obbligatorie, ovvero le spese riferenti gli stipendi, gli interessi passivi, quelle inerenti l ammortamento di mutui, le spese derivanti da obblighi comunitari e internazionali, nonché quelle identificate per espressa disposizione normativa (qualificate oneri inderogabili dall art. 21, comma 6 della legge di contabilità e finanza). Per quanto concerne l iscrizione del Fondo per il Finanziamento Ordinario - che per disposizione normativa deve soddisfare le spese per il funzionamento e le attività istituzionali delle università, ivi comprese le spese per il personale docente, ricercatore e non docente, per l'ordinaria manutenzione delle strutture universitarie e per la ricerca scientifica, ad eccezione della quota destinata ai progetti di ricerca di interesse nazionale - si sono registrati andamenti discontinui nel tempo. Per l anno 2013, lo stanziamento del capitolo ammonta a 6.694,7 milioni di euro rilevando una contrazione rispetto al precedente esercizio pari al 4,3%. La discontinua dinamica delle risorse statali è rappresentata dal Grafico 1 che riassume i tassi di crescita e decrescita nell arco temporale , associando il trend rilevato per l Università del Salento (il dato per l Ateneo dell anno 2013 è quello riassuntivo delle assegnazioni al momento disposte). Il peso di tale Fondo nei bilanci degli atenei statali è determinante e rappresenta la parte più consistente delle entrate: in base alle elaborazioni dei dati esposti nel Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca anno 2013 e derivanti dai Conti Consuntivi riclassificati si evidenzia che il rapporto tra il Fondo e il totale delle entrate scivola da un valore pari al 61,3%% calcolato nell anno 2000 ad un valore pari al 53,7%% (elaborazione su dati esposti nella esposti nella tabella I.2.1.3, pag. 163). 3

4 Grafico 1: Trend assegnazioni Sistema universitario e UniSalento ( ) 6% Variazionew % rispetto all'anno "x-1" 4% 2% 0% -2% -4% -6% -8% -10% -12% Italia 0,9% -11,1% 3,6% 1,1% -4,3% UniSalento -1,7% -5,2% -5,3% 3,9% -4,4% Inoltre, occorre aggiungere che, oltre alla sostanziale riduzione dei finanziamenti messi a disposizione dallo Stato, ha avuto ripercussioni sui bilanci degli Atenei anche la nuova metodologia di riparto. Tra il 1995 e il 2003 l assegnazione del Fondo si componeva di una quota base che faceva riferimento al finanziamento storico e la ripartizione di una quota di riequilibrio da attribuire in proporzione al peso teorico calcolato per ogni Ateneo. Dal 2004 al 2009, il meccanismo di sottrazione e attribuzione della quota di riequilibrio è stato modificato da un sistema di valutazione finanziaria, trovando applicazione le proposte per la costruzione di un nuovo modello per la ripartizione teorica del Fondo per il Finanziamento Ordinario elaborate dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario. A decorrere dal 2009, il legislatore ha introdotto una nuova quota di risorse, non inferiore al 7 per cento del Fondo per il Finanziamento Ordinario (con progressivi incrementi negli anni successivi), da ripartire prendendo in considerazione la qualità dell offerta formativa, dei risultati dei processi formativi e la qualità della ricerca scientifica (art. 2, comma 1 della Legge 9 gennaio 2009, n. 1). Successivamente, al fine di accelerare il processo di riequilibrio delle università statali, l art. 11 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 ha previsto a decorrere dal 2011 una quota pari almeno all 1,5% del Fondo per il Finanziamento Ordinario è ripartita fra le Università che presentino situazioni di sottofinanziamento superiore al 5% rispetto al modello per la ripartizione teorica del medesimo Fondo. In considerazione della disponibilità di risorse, lo stanziamento complessivo del fondo c.d. del 7 per cento è stato nell anno 2009 pari a 523,5 milioni di euro, nell anno 2010 pari a 720 milioni e nell anno 2011 pari a 832 milioni di euro. Con Decreto Ministeriale 20 dicembre 2013, n sono stati definiti i criteri di ripartizione della quota premiale e dell intervento perequativo del Fondo di Finanziamento ordinario ed è stato stabilito che il 13,5 per cento del totale delle risorse disponibili - pari a 819 milioni di euro - venga destinato al sostegno della qualità dell'offerta formativa, dei risultati dei processi formativi e della ricerca (di cui il 34% destinato al finanziamento della qualità dell offerta formativa e dei risultati dei processi formativi e il restante 66% finalizzato al sostegno della qualità della ricerca scientifica). Il criterio di ripartizione della quota premiale è stato definito da indicatori distintivi. Per ciò che concerne l offerta formativa e i risultati dei processi formativi, del numero di studenti iscritti regolari e dal numero di CFU acquisiti. Per quanto riguarda la qualità della ricerca scientifica, sino al 2012, gli indicatori riassumevano la partecipazione degli Atenei nei Programmi di ricerca nazionali ed europei e il coefficiente di ripartizione delle risorse destinate alle Aree - VTR ; relativamente all anno 2013, art. 3 del Decreto Ministeriale 8 agosto 2013, n. 700 (relativo ai criteri di ripartizione del Fondo per il finanziamento Ordinario) ha stabilito che «il 90% della somma attribuita in relazione alla qualità della ricerca scientifica sarà ripartita sulla base dei risultati della VQR » 4

5 La Tabella 3 riporta e il quadro riepilogativo dei risultati conseguiti dall Università del Salento nell anno Tabella 3: Indicatori di qualità dell offerta formativa e dei risultati dei processi formativi (FFO 2013) Dimensione Indicatore Descrizione Peso Assegnazione Studenti iscritti regolari nell a.a. 2011/12 che abbiano conseguito almeno 12 crediti nel 2012, distinti per gruppo A, B, C, D e ponderati con uno specifico peso (4 per il gruppo A, 3 per il gruppo B, 2 per il gruppo C e 1 per il gruppo D). A tale indicatore sono applicati due correttivi: a) di sostenibilità dell'offerta formativa (KA); b) di contesto territoriale (KT); dove: Domanda A1 KA = Rapporto tra il numero di docenti di ruolo che appartengono a settori scientificodisciplinari (SSD) di base e caratterizzanti e il numero teorico di corsi attivati nell a.a. 2011/12 (corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico). Per il calcolo dell indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano. 50% KT = compensazione della minor capacità contributiva delle regioni, calcolata sulla base della distribuzione dei redditi netti familiari dell'indagine "Redditi e condizioni di vita" dell ISTAT. Risultati A2 Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti nel 2012 e CFU previsti per gli studenti iscritti nell a.a. 2011/12, distinti per gruppi di corso. Per il calcolo dell indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano del gruppo di riferimento. 50% Dimensione Indicatore Descrizione Peso Assegnazione B1 Risultati della VQR in relazione all indicatore finale di struttura (IRFS1) di cui al Rapporto finale ANVUR del 30 giugno 2013 determinato secondo quanto previsto alla Sezione e parametrato su 16 aree di ricerca. I pesi di area per comporre gli indicatori di area sono pari all incidenza dei prodotti conferiti nell area. 90% ,00 Ricerca B2 Qualità della produzione scientifica dei soggetti reclutati (inclusi i passaggi di ruolo interni) da ciascun ateneo nel periodo come risultante dall indicatore IRAS3 ( qualità della produzione scientifica ) definito nella Sezione del Rapporto finale ANVUR del 30 giugno 2013 e parametrato su 16 aree di ricerca. L indicatore finale di ateneo è calcolato come somma pesata degli indicatori IRAS3 delle sole aree in cui la valutazione dei prodotti dei soggetti reclutati (inclusi i passaggi di ruolo interni) dell ateneo nel periodo è almeno pari alla valutazione media nazionale dei soggetti reclutati (inclusi i passaggi di ruolo interni) dell'area 10% ,00 Per ciò che rileva l assegnazione di competenza dell anno 2013, la Tabella 4 riporta per ciascun intervento l importo conferito; a riguardo si specifica che i trasferimenti di cassa hanno interessato interventi disposti negli anni precedenti e recenti autorizzazioni di spesa a valere sul capitolo di bilancio dello Stato dedicato al Fondo per il Finanziamento Ordinario. Tabella 4: Assegnazioni a titolo di Fondo per il Finanziamento Ordinario anno 2013 Interventi Assegnazioni art. 1 Quota base ,00 art. 2 Accordo di Programma ,00 art. 3 Quota premiale ,00 didattica ,00 ricerca ,00 Quota perequativa ,00 Assicurazione -5% ,00 at. 4 Chiamate dirette 5.957,00 art. 6 Incentivazione chiamata di ricercatori ,00 art. 8 Interventi a favore degli studenti ,00 art. 9 Piano lauree scientifiche ,00 Interventi previsti da disposizioni legislative ,00 art. 11 Piano associati - quota ,00 - quota ,00 - quota ,00 Merito accademico ,00 Integrazione indennità INPS ,00 Commissioni per l'abilitazione scientifica ,00 art. 12 Visite fiscali 5.594,00 TOTALE FFO ,00 5

6 In particolare, è stato disposto l accredito della somma (pari ad euro ,66) destinata al reclutamento di giovani ricercatori a tempo determinato nell ambito del Programma per giovani ricercatori Rita Levi Montalcini finanziato e disciplinato dall art. 6 del Decreto Ministeriale 21 dicembre 2010 relativo ai criteri per la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario per l anno Il Programma risulta destinato a giovani studiosi ed esperti italiani e stranieri, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di sei anni e impegnati stabilmente all estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, finalizzato alla realizzazione di programmi di ricerca autonomamente proposti presso Università italiane, attraverso la stipula di contratti ai sensi dell art. 1, comma 14, della Legge 4 novembre 2005 n Per ciò che concerne i trasferimenti a valere sul Fondo per il Finanziamento Ordinario, si rammenta che il Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 convertito in Legge 9 agosto 2013, n. 99 e, in particolare, l art. 2 (commi 10, 11, 12 e 13) ha destinato 3 milioni di euro per l anno 2013 e 7,6 milioni di euro per l anno 2014 al sostegno delle attività di tirocinio curriculare da parte degli studenti iscritti ai corsi di laurea nell anno accademico Con successivo Decreto Ministeriale 17 dicembre 2013 è stato stabilito di ripartire le risorse in relazione a criteri premiali (numero di studenti regolari e rapporto tra CFU acquisiti e previsti) destinandole alla attivazione di tirocini della durata di tre mesi con enti pubblici e privati. Sulla base delle risultanze dell applicazione dei criteri, la somma assegnata all Università del Salento è pari ad euro ,00. FONDO PER LA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO L articolo 1-ter della Legge 31 marzo 2005, n. 43, ha dettato nuove norme per la programmazione e valutazione del sistema universitario a partire dal 2006, procedendo ad una rilegificazione della materia contenuta nel DPR 27 gennaio 1998, n. 25, che è stato in parte abrogato. La nuova disciplina prescrive che le università predispongano annualmente piani triennali recanti: - i corsi di studio da attivare, nel rispetto dei requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali ed umane, nonché quelli da sopprimere; - il programma di sviluppo della ricerca scientifica; - le azioni per il sostegno ed il potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti; - i programmi di internazionalizzazione; - il fabbisogno di personale docente e non docente a tempo determinato e indeterminato, ivi compreso il ricorso alla mobilità. Si dispone, inoltre, che i programmi siano conformi a linee di indirizzo definite con decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, sentiti la Conferenza dei rettori delle università italiane, il Consiglio universitario nazionale e il Consiglio nazionale degli studenti universitari. «Le linee generali di indirizzo per la programmazione delle Università » sono state adottate con Decreto Ministeriale 15 ottobre 2013, n. 827 e risultano finalizzate «ad incentivare la programmazione autonoma delle università, anche in raccordo con gli Enti Pubblici di Ricerca nei diversi territori, e la capacità di conseguimento e consolidamento dei relativi risultati attraverso la qualità dei servizi offerti dal sistema universitario e l efficienza nella gestione degli stessi» (art. 1, comma 2). gli obiettivi indicati dal Decreto sono stati individuati nella PROMOZIONE DELLA QUALITÀ del sistema universitario e nel DIMENSIONAMENTO SOSTENIBILE dello stesso Per quanto concerne l incentivazione della qualità, tre appaiono le linee di azione: 1. servizi agli studenti, che vengono esplicitati nelle attività di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita dal percorso di studi, nella dematerializzazione dei processi amministrativi relativi ai servizi, al potenziamento dei servizi di formazione a distanza erogati dalle università non telematiche. 2. integrazione territoriale e dimensione internazionale della ricerca e della formazione, mediante il perseguimento di obiettivi congiunti tra atenei ed enti pubblici di ricerca, il reclutamento di studiosi e docenti attivi all'estero, l attrazione degli studenti stranieri e il potenziamento dell offerta formativa in lingua straniera, l incremento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all estero degli studenti. 6

7 3. incentivazione della qualità delle procedure di reclutamento «anche al fine di incrementare la quota minima del vento per cento delle assunzioni di professori provenienti da ruoli o da percorsi di ricerca esterni alla sede chiamante». La linea di azione individuata è rappresentata dall'incremento nelle commissioni di selezione dei docenti esterni e quelli provenienti dall estero; inoltre nelle commissioni di selezione per professori ordinari dovrà essere garantita la presenza di almeno uno studioso di elevato profilo scientifico attivo in università o centri di ricerca di un Paese OCSE. Per ciò che rileva il dimensionamento sostenibile del sistema universitario viene incentivata la costituzione di fusioni e di federazioni di Atenei mediante accorpamenti degli organi accademici (la disposizione si integra con il divieto - prescritto dall art. 3, comma 1, lett. a - di istituire università statali e nuove università telematiche, se non a seguito dei suddetti processi di fusione). È stato inoltre previsto l obiettivo di razionalizzazione dell offerta formativa, secondo un piano che determina l'accorpamento o la soppressione di corsi di laurea triennale o magistrale su base regionale o nazionale (in base alla domanda reale, alla sostenibilità e agli sbocchi occupazionali); la riduzione del numero di corsi di laurea e di laurea magistrale attivati presso sedi universitarie decentrate non sostenuti da adeguati standard di sostenibilità finanziaria, numerosità di studenti, requisiti di docenza, di infrastrutture e di qualità della didattica e della ricerca; trasformazione o soppressione di corsi di laurea con contestuale attivazione di corsi ITS (Istruzione tecnica superiore) affini. L'art. 4 del Decreto Ministeriale 15 ottobre 2013, n. 827 descrive il contenuto e l iter delle attività connesse alla programmazione attuale, I programmi presentati dagli atenei saranno valutati dal MiUR, mediante una commissione di esperti nominata dallo stesso, sulla base della coerenza rispetto alle linee programmatiche, alla chiarezza degli obiettivi, al loro grado di fattibilità e di attitudine a determinare un effettivo miglioramento rispetto allo stato attuale. Per ciò che concerne la realizzazione dei programmi, viene prevista un attività di monitoraggio e valutazione annuale e sono inoltre precisate le modalità di assegnazione del finanziamento (Tabella 5). Tabella 5: Caratteristiche del processo di programmazione (ex art. 4 Decreto Ministeriale 15 ottobre 2013, n. 827) CONTENUTO DELL AZIONE ESPOSTA NEL PIANO CRITERI DI VALUTAZIONE ATTIVITA DI VALUTAZIONE FINANZIAMENTO Stato dell arte Interventi pianificati nel triennio e cronoprogramma Obiettivo da perseguire Ammontare (minimo e massimo) delle risorse necessarie a realizzare l intervento. L importo massimo non può superare il 2,5% di quanto attribuito nell anno 2012 a titolo di Fondo per il Finanziamento Ordinario Coerenza con gli obiettivi ministeriali Chiarezza degli obiettivi interni e coerenza con le azioni pianificate Grado di fattibilità del programma ed adeguatezza economica Grado e attitudine del programma a determinare un effettivo miglioramento, apportando un valore aggiunto rispetto allo state dell arte Grado di adeguatezza del programma con i risultati ottenuti nella VQR Iniziale: effettuata dal MiUR, eventualmente avvalendosi di un commissione di esperti In itinere: monitoraggio e valutazione annuale secondo parametri coerenti con le linee di indirizzo e i criteri di valutazione. I criteri saranno adottati dal Ministro avvalendosi dell ANVUR e sentita la CRUI Finale: entro il 30 giugno 2016 il MiUR verifica quanto realizzato Anno 2013: assegnazione integrale della quota Anni : assegnazione iniziale del 50% della quota di competenza: assegnazione del restante 50% a seguito di monitoraggio e valutazione annuale dei risultati Anno 2016 consolidamento degli importi relativi ai programmi che hanno ottenuto nel triennio un finanziamento pari almeno al 90% rispetto a quanto assegnato all atto della valutazione recupero integrale delle somme assegnate per i programmi che hanno ottenuto un finanziamento inferiore al 60% rispetto a quanto assegnato all atto della valutazione. 7

8 Da precisare che il decreto non riporta lo stanziamento finanziario, precisando che «nell ambito delle risorse messe a disposizione per la programmazione triennale le Università possono concorrere per l assegnazione delle stesse ( )». Con successivo Decreto Ministeriale 14 febbraio 2013, n. 104 sono stati definiti gli indicatori e i parametri per il monitoraggio e la valutazione dei programmi delle Università. In maniera analoga a quanto avviene per la ripartizione della quota premiale del Fondo per il Finanziamento Ordinario, l art. 1 indica - nell ambito di ciascun obiettivo ministeriale il peso percentuale delle azioni codificate dalle linee generali di indirizzo (Tabella 6). «Tenuto conto della tipologia e qualità dei programmi presentati dagli Atenei e dell esito delle relative valutazioni», i pesi percentuali potranno essere rimodulati dal MiUR. Tabella 6: Peso % degli obiettivi e delle azioni (ex art. 1, comma 1 Decreto Ministeriale 14 febbraio 2013, n. 104) obiettivo 1) PROMOZIONE DELLA QUALITA' DEL SISTEMA UNIVERSITARIO 60% I. Azioni di miglioramento dei servizi per gli studenti 25% azione II. Promozione dell integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione III. Incentivazione della qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico anche al fine di incrementare la quota minima del 20% delle assunzioni di professori provenienti da ruoli o da percorsi di ricerca esterni alla sede chiamante 30% 5% obiettivo 2) DIMENSIONAMENTO SOSTENIBILE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO 40% I. Realizzazione di fusioni tra due o più università 5% azione II. Realizzazione di modelli federativi di università su base regionale o macroregionale ferme restando l autonomia scientifica e gestionale dei federati nel quadro delle risorse attribuite 10% III. Riassetto dell offerta formativa 25% Al fine di agevolare l attività di monitoraggio e valutazione, per ciascuna linea di intervento, sono stati definiti due o più indicatori (riportati nella Tabella 8 e Tabella 7). Ogni Ateneo, nell ambito della propria autonomia e responsabilità e coerentemente alle linee di indirizzo ministeriali, ha individuato la linea di intervento per la quale intende concorrere all assegnazione delle risorse oltre al documento di programmazione triennale e identificare uno o più indicatori che verranno adoperati per misurare i risultati del piano. L art. 2, comma 2 indica la facoltà di ogni Ateneo a proporre un proprio indicatore «specificando il motivo della scelta, le modalità di rilevazione e di aggiornamento dei dati, la relativa fonte di rilevazione, il valore iniziale dell indicatore, l Ufficio dell ateneo referente». Infine, il Decreto Direttoriale 14 febbraio 2014, n. 444 ha dettagliato le modalità tecniche della comunicazione del piano e dei correlati progetti di realizzazione, specificando che la presentazione dei progetti avviene tramite una dedicata procedura telematica e definendo che «ogni ateneo è tenuto ad: a) allegare in formato pdf il documento di programmazione triennale adottato dagli organi di governo ai sensi dell articolo 1-ter, comma 1 del decreto legge 31 gennaio 2005 n. 7, convertito dalla legge 31 marzo 2005, n. 43; b) indicare, secondo lo schema di cui all allegato 1, l obiettivo o gli obiettivi per cui intende concorrere nell ambito della programmazione triennale, specificando altresì l azione/i prescelta/e e la/le linee di intervento». Per ciò che concerne il procedimento di formazione del Piano Strategico di Ateneo, con nota rettorale prot. n del 14 gennaio 2014 è stato nominato un Gruppo di Lavoro con il compito di predisporre i Progetti da presentare nell ambito della programmazione del sistema universitario per il triennio , coerentemente agli obiettivi definiti dal Decreto Ministeriale 15 ottobre 2013, n. 827, alla missione ed alla strategia dell Ateneo. 8

9 Tabella 7: Indicatori di misurazione delle azioni dell obiettivo Promozione della qualità del sistema universitario PROMOZIONE DELLA QUALITA' DEL SISTEMA UNIVERSITARIO I. Azioni di miglioramento dei servizi per gli studenti II. Promozione dell integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione a) Azioni di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita dal percorso di studi ai fini della riduzione della dispersione studentesca e ai fini del collocamento nel mercato del lavoro b) Dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti c) Formazione a distanza erogata dalle Università non telematiche d) Verifica dell adeguatezza degli standard qualitativi delle università telematiche a) Programmazione e realizzazione di obiettivi congiunti tra università ed enti di ricerca b) Reclutamento di studiosi e docenti attivi all estero c) attrazione di studenti stranieri Numero di studenti che si iscrivono al II anno dello stesso corso di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell a.a. t-1. Numero di studenti che si iscrivono al II anno dello stesso corso di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 12 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell a.a. t-1. Percentuale di corsi di Laurea e Laurea magistrale a ciclo unico1 (L, LMCU) dell ateneo che prevedono obbligatoriamente un test prima dell immatricolazione. Proporzione di laureati occupati ad un anno dal Titolo (L). Fonte dati: Almalaurea, Stella Proporzione di laureati occupati ad un anno dal Titolo (LMCU, LM). Fonte dati: Almalaurea, Stella Numero di processi amministrativi dematerializzati. Tempi di messa a regime del processo dematerializzato (2014 o 2015). Numero corsi di studio (L, LMCU, LM) offerti integralmente in teledidattica o in modalità blended" Numero tutor/numero studenti iscritti a corsi di studio (L, LMCU, LM) offerti in teledidattica, ovvero in modalità blended. Numero di Professori a tempo indeterminato / Numero corsi di studio (L, LM, LMCU). Numero di Professori a tempo indeterminato / Docenti di ruolo (inclusi i ricercatori a tempo determinato). Numero di tutors / Numero di studenti iscritti Giudizio accreditamento periodico = Pienamente positivo (SI/NO). Numero di borse di dottorato nei corsi in convenzione o in consorzio tra Università ed Enti ricerca che si sono sottoposti alla VQR Numero di docenti in convenzione tra Università e/o Enti di ricerca ai sensi dell art 6 comma 11 Legge 240/2010 Numero di docenti di istituzioni universitarie straniere (visiting professors), cui è stato assegnato un corso ufficiale o comunque con periodi di presenza certificati di almeno tre mesi. Numero di borse di dottorato finanziate da Enti di Ricerca che hanno partecipato alla VQR Numero di brevetti commercializzati relativi a progetti congiunti tra Università ed Enti di ricerca Numero di ricercatori reclutati vincitori del programma Levi Montalcini Numero di docenti reclutati vincitori di progetti finanziati dall UE ai sensi del DM 1 luglio 2011 e successive modificazioni Numero di Professori reclutati per chiara fama, ovvero che hanno prestato servizio per almeno 3 anni in Università o Enti di ricerca esteri in posizioni accademiche equipollenti, ovvero che sono stati beneficiari in precedenza di chiamata diretta nell ambito del programma rientro dei cervelli Proporzione di studenti stranieri immatricolati ai corsi di studio (L, LMCU) in possesso di titolo di studio conseguito all estero. Proporzione di studenti iscritti al I anno dei corsi di Laurea Magistrale (LM) in possesso di titolo di studio conseguito all estero. Proporzione di dottorandi iscritti al I anno dei corsi di dottorato e in possesso di titolo di studio conseguito all estero. Proporzione di studenti stranieri iscritti al I anno nei corsi di studio (L, LMCU, LM) offerti integralmente in lingua straniera d) Potenziamento dell offerta formativa relativa a corsi in lingua straniera di I, II e III livello anche in collaborazione con Atenei di altri Paesi con rilascio del Titolo Congiunto e/o del Doppio Titolo e) potenziamento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all estero degli studenti Numero di corsi di Laurea e/o Laurea Magistrale a ciclo unico internazionali (L, LMCU) con titolo congiunto, titolo doppio o multiplo Numero corsi di Laurea Magistrale internazionali (LM) con titolo congiunto, titolo doppio o titolo multiplo Numero di corsi di studio (L, LMCU, LM) offerti in lingua straniera Numero di corsi di dottorato in convenzione con atenei o enti di ricerca stranieri Proporzione di laureati che, nell ambito del Programma Erasmus, hanno trascorso un periodo di studio all estero della durata di almeno 3 mesi. Numero di studenti in mobilità all estero. Proporzione di CFU conseguiti all estero. Numero di CFU conseguiti all estero per mobilità ERASMUS / Numero di mesi trascorsi in mobilità Numero studenti in mobilità ERASMUS in ingresso / Numero studenti in mobilità ERASMUS in uscita III. Incentivazione della qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico anche al fine di incrementare la quota minima del 20% delle assunzioni di professori provenienti da ruoli o da percorsi di ricerca esterni alla sede chiamante a) presenza maggioritaria nelle commissioni di selezione di cui agli articoli 18 e 24 della legge 240/2010 di docenti esterni all ateneo, in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale b) presenza, almeno nelle commissioni di selezione dei professori ordinari di cui all articolo 18 della legge 240/2010, di almeno uno studioso di elevato profilo scientifico attivo in università o centri di ricerca di un Paese OCSE Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 della Legge 240/10 (SI/NO). Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 e 24 commi 5 e 6 della Legge 240/10 (SI/NO). Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 e 24 della Legge 240/10 (SI/NO). Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 della Legge 240/10 (SI/NO). Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 e 24 commi 5 e 6 della Legge 240/10 (SI/NO). Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all art. 18 e 24 della Legge 240/10 (SI/NO). Ciascun componente, in base agli ambiti di competenza e di delega, ha proceduto a divulgare l attività di preparazione del Piano strategico di Ateneo presso le Strutture Didattiche e di Ricerca, acquisendo proposte e suggerimenti al fine di individuare le iniziative che, in base alle risorse finanziarie che si renderanno disponibili, daranno attuazione al Piano. Il Gruppo di Lavoro ha proceduto inizialmente ad effettuare una prima analisi di contesto ed aggiornato periodicamente lo stato di fattibilità delle proposte progettuali. Sono stati, inoltre, programmati incontri tematici con i docenti che hanno richiesto approfondimenti e chiarimenti in merito a definite linee di intervento ed è stato richiesto il coinvolgimento degli Uffici che gestiscono i specifici procedimenti amministrativi, facilitando sia la composizione omogenea sia l analisi multidimensionale. 9

10 Tabella 8: Indicatori di misurazione delle azioni dell obiettivo Dimensionamento sostenibile del sistema universitario DIMENSIONAMENTO SOSTENIBILE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO I. Realizzazione di fusioni tra due o più università Fusione (SI/NO). Tempi di conclusione del processo II. Realizzazione di modelli federativi di università su base regionale o macroregionale ferme restando l autonomia scientifica e gestionale dei federati nel quadro delle risorse attribuite Unificazione del CDA e unico Presidente (SI/NO). a) unico Consiglio di amministrazione con unico Presidente Tempi di conclusione del processo (2014 o 2015). b) unificazione e condivisione di servizi amministrativi, informatici, bibliotecari e tecnici di supporto alla didattica e alla ricerca Numero di servizi unificati o condivisi con altri atenei Tempi di messa a regime del processo di unificazione e condivisione (2014 o 2015). III. Riassetto dell offerta formativa a) accorpamento o eliminazione di corsi di laurea e di laurea magistrale su base regionale, macro regionale o nazionale in funzione della domanda, della sostenibilità e degli sbocchi occupazionali Accordi di programma tra atenei finalizzati alla revisione e razionalizzazione dell offerta formativa con conseguente disattivazione, in almeno uno degli atenei, di corsi di studio (L, LMCU, LM) e l impegno esplicito sottoscritto alla non riattivazione di alcun corso di studio nella medesima classe nel corso del triennio di programmazione. L accordo può altresì prevedere la mobilità dei docenti tra gli atenei interessati (cfr. Legge 240/10, art. 3 comma 6, art. 7, comma 3) con la conseguente riallocazione della quota del FFO a copertura degli oneri stipendiali. Proporzione di corsi di studio (L, LMCU, LM) con un numero di iscritti al I anno superiore alla numerosità minima. Numero di corsi di studio (L, LMCU, LM) con esiti occupazionali a 1 anno dal titolo di studio in miglioramento. Numero di corsi di studio (L, LMCU, LM) disattivati che negli ultimi 3 anni hanno registrato un peggioramento degli esiti occupazionali7 a 1 anno dal titolo di studio. Numero medio di docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti per corso di studio (L, LMCU, LM) attivato b) riduzione del numero di corsi di laurea e di laurea magistrale attivati presso sedi universitarie decentrate non sorretti da adeguati standard di sostenibilità finanziaria, numerosità di studenti, requisiti di docenza, delle infrastrutture e di qualità della didattica e della ricerca c) trasformazione o soppressione di corsi di laurea con contestuale attivazione di corsi ITS (Istruzione tecnica superiore) affini Giudizio di accreditamento periodico dei corsi di studio delle sedi decentrate = pienamente positivo (SI/NO). Numero di corsi di studio (L, LMCU, LM) presenti in sedi decentrate Numero medio di docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti per corso di studio (L, LMCU, LM) attivato nelle sedi decentrate Partecipazione dell ateneo alle Fondazioni che istituiscono corsi ITS Percorsi in convenzione tra ITS e Università Numero di corsi di laurea (L) trasformati in ITS Le istanze emerse sono state riassunte in un progetto condiviso che - attraverso un analisi critica degli scenari territoriali (economici, sociali, culturali, ambientali del territorio) e un confronto continuo dei soggetti interlocutori del territorio ha costruito una visione di sviluppo futuro di medio-lungo periodo. Il Piano strategico è stato presentato e, successivamente, approvato dagli Organi di Governo (deliberazione del Senato accademico n. 41 del 25 marzo 2014 e deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 54 del 27 marzo 2014). I Progetti proposti per la realizzazione degli obiettivi strategici individuati dal Piano, risultano di seguito riassunti: OBIETTIVO 1 PROMOZIONE DELLA QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO AZIONE I Azioni di miglioramento dei servizio per gli studenti LINEA DI INTERVENTO A - Azioni di orientamento in ingresso, in itinere e in uscita dal percorso di studi ai fini della riduzione della dispersione studentesca e ai fini del collocamento nel mercato del lavoro Progetto di Ateneo: Orientamento e Tutorato ai fini della riduzione della dispersione studentesca. Una prima modalità di tutorato sarà finalizzata ad integrare/migliorare le conoscenze ed abilità relative a studenti che possiedono un curriculum adeguato al percorso di studi intrapreso. Il tutoraggio permetterà di acquisire più rapidamente i CFU previsti per ogni anno accademico, superando, di conseguenza, la soglia dei 40 CFU nel I anno. Una seconda modalità di tutorato sarà finalizzata all assolvimento degli Obblighi Formativi Aggiuntivi previsti per gli studenti immatricolati nelle L e LMCU. In sostanza quest azione è specificatamente rivolta agli studenti che nel corso del primo anno hanno maggiori difficoltà di acquisire crediti nelle discipline di base. LINEA DI INTERVENTO B - Dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti Progetto di Ateneo: Dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti. I servizi che si propone di informatizzare ( Fascicolo elettronico dello studente, Acquisizione automatica dei modelli ISEE, Dematerializzazione del registro dei compiti didattici e Collegamento del portale Universitaly al sistema di Ateneo per la gestione delle carriere degli 10

11 studenti ) rispondono all obiettivo più generale dell adozione di tecnologie digitali e abilitanti la dematerializzazione di processi documentali e umani, ma anche temi che trovano un ambito specifico nell education (in generale) e nell università italiana (in particolare). I progetti proposti devono essere letti nel più ampio contesto del Progetto strategico Agenda digitale italiana istituita dal decreto Semplifica Italia che sta operando su quattro fronti: Banda larga e ultralarga; Smart Communities/Cities; Open Data; Cloud Computing. AZIONE II - Promozione dell integrazione territoriale anche al fine di potenziare la dimensione internazionale della ricerca e della formazione LINEA DI INTERVENTO A - Programmazione e realizzazione di obiettivi congiunti tra Università ed Enti di Ricerca Progetto di Ateneo: Incentivazione strutturata della mobilità dei visiting professor. La mobilità (in ingresso) di visiting professors provenienti da Università o istituzioni di ricerca estere o internazionali e l inclusione dei medesimi all interno della didattica dei i corsi di Laurea Magistrale e dei corsi di Dottorato di ricerca apporta molteplici vantaggi sul terreno della ricerca. L attrazione di visiting professors comporta ricadute positive di grande impatto rispetto al corpo docente (creazione di una rete di relazioni con i colleghi stranieri, confronto tra metodi didattici propri di diverse tradizioni nazionali e continentali, apertura alla conoscenza di materie e programmi alla base dell educazione universitaria di altri Paesi) ed anche per gli studenti/dottorandi (L offerta didattica in lingua straniera potrà essere arricchita in quantità e qualità grazie alle lezioni tenute dai visiting professors provenienti da sedi universitarie estere o internazionali, instaurazione di un rapporto tra gli studenti e i visiting professors, l assunzione da parte del visiting professor di un compito di tutoraggio internazionale, gli studenti potranno misurarsi con i metodi e gli stili della didattica adottati dai visiting professors). LINEA DI INTERVENTO C - Attrazione di studenti stranieri Progetto di Ateneo: Azioni integrate per favorire l internazionalizzazione dell Ateneo. Si intende offrire agli studenti stranieri in mobilità nel nostro Paese gli strumenti di conoscenza della lingua italiana, sia di base che di settore; obiettivo finale è incrementare le immatricolazioni di studenti stranieri, ed incentivare l attrattività del percorso di studi presso l Università del Salento. LINEA DI INTERVENTO E - Potenziamento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all estero degli studenti Progetto di Ateneo: Potenziamento della mobilità a sostegno di periodi di studio e tirocinio all estero degli studenti. Il Progetto di Mobilità internazionale proposto è finalizzato da una parte alla promozione della mobilità strutturata degli studenti nell ambito di accordi e convenzioni con Università straniere dall altra ad aumentare il cofinanziamento dell Università del Salento per le borse destinate agli studenti in mobilità nell ambito di progetti Erasmus. I periodi di studio e tirocinio (anche ai fini della redazione di Tesi di Laurea) proposti agli studenti saranno individuati sulla base di progetti didattici preliminarmente concordati tra le Università e riguardanti tematiche di interesse comune delle sedi universitarie ed a forte impatto per il territorio pugliese e più in generale per il Paese, sì da aumentare le potenzialità di job placement degli studenti una volta rientrati in sede e completati gli studi. OBIETTIVO 2 DIMENSIONAMENTO SOSTENIBILE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO AZIONE II Realizzazione di modelli federativi di università su base regionale o macroregionale ferme restando l autonomia scientifica e gestionale dei federati nel quadro delle risorse attribuite LINEA DI INTERVENTO B Unificazione e condivisione di servizi amministrativi, informatici, bibliotecari e tecnici di supporto alla didattica e alla ricerca Progetto di Ateneo: Programma interataneo di formazione del personale tecnico-amministrativo. Nell ambito della rete di collaborazione interuniversitaria attivata tra le Università statali di Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria, è emersa l esigenza di proporre l avvio di iniziative comuni nell ambito della formazione del personale, al fine di offrire un più ampio ventaglio di interventi formativi, realizzando contestualmente economie di scala in presenza di esigue risorse finanziarie 11

12 disponibili. Le opportunità offerte dal Programma interateneo di formazione del personale evidenziano la possibilità di creare una rete di competenze interateneo che possa trasformarsi in una pluralità di comunità professionali virtuali da sostenere mediante opportuni sistemi informatici di community ; erogare corsi di formazione a costi contenuti a favore di un numero elevato di utenti, con il vantaggio della flessibilità di fruizione e della disponibilità di materiali didattici consultabili on line; condividere le competenze tecniche di eccellenza presenti all interno di ciascun Ateneo; intervenire prioritariamente nelle aree di intervento relativi ad ambiti tendenzialmente specifici e soggetti ad una continua evoluzione normativa, e con un maggior fabbisogno di aggiornamento professionale permanente. Le aree di intervento formativo risultano: quella relativa all attività didattica; area economico-finanziaria; area giuridico-normativa; sistema di gestione della qualità; tecnologie dell informazione e della comunicazione; sistema bibliotecario; risorse umane e management; sicurezza e benessere lavorativo; contrasto alla corruzione e trasparenza; informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute (art. 35, 36 e 37 D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81). Tale Progetto verrà avviato successivamente alla sottoscrizione dell «Accordo Quadro interateneo per la condivisione di servizi amministrativi e informatici per la realizzazione di un programma interateneo di formazione del personale tecnico-amministrativo ». Al momento non si conoscono gli esiti dell attività di valutazione concernente l approvazione dei Programmi presentati dall Ateneo. FONDO PER IL SOSTEGNO GIOVANI E MOBILITÀ STUDENTI La Legge 11 luglio 2003, n. 170 con la quale è stato convertito il Decreto Legge 9 maggio 2003 n. 105, recante disposizioni urgenti per le Università e gli Enti di ricerca (nonché in materia di abilitazione all esercizio di attività professionali) ha stabilito che - a decorrere dal 2003 il Fondo integrativo per l incentivazione dell impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari (ex art. 4, comma 1 della Legge n. 370 del 19 ottobre 1999) è ripartito tra gli Atenei del sistema universitario per il perseguimento dei seguenti obiettivi: - sostegno alla mobilità internazionale degli studenti attraverso erogazioni di borse di studio integrative; - assegnazione agli studenti capaci e meritevoli di assegni per l incentivazione delle attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero; - promozione dei corsi di dottorato e di ricerca finalizzati ad attività di studio inerenti specifici ambiti scientifici contemplati nel Programma Nazionale della Ricerca; - incentivazione per le iscrizioni a corsi di studio inerenti ad aree disciplinari di particolare interesse nazionale e comunitario; - cofinanziamento degli assegni di ricerca di cui all art. 51, comma 6, della Legge n. 449 del 27 dicembre 1997 (ovvero collaborazioni per attività di ricerca). Successivamente, il Decreto Ministeriale del 23 ottobre 2003 n. 198 ha stabilito (artt. 1-5 e art. 7) gli interventi ed i criteri di conferimento delle risorse; a ciascun contributo è stato attribuito un contenuto funzionale parametrato sul livello qualitativo delle prestazioni erogate: - le risorse per la partecipazione ai programmi di mobilità internazionale sono assegnate proporzionalmente agli impegni assunti dalle Università per il Programma Socrates-Erasmus, privilegiando le Strutture accademiche che prevedono il riconoscimento del piano di programmato per il periodo all estero. L assegnazione risulta condizionata nell uso, in quanto le risorse devono essere destinate per non meno del 60% all incremento dell importo mensile della borsa (art. 1). In merito alle risorse stanziate e distribuite nell esercizio finanziario 2012 è stato precisato che «il 95% delle risorse disponibili sono state ripartite proporzionalmente a quanto ricevuto per il programma Socrates-Erasmus del corrente anno, mentre per il restante 5% si è proceduto proporzionalmente al numero di iscritti regolari ai Corsi di Studio Internazionali nell anno accademico 2011/2012» (nota MiUR prot. 498 del 20 novembre 2012) 12

13 - il conferimento finanziario per il sostegno alle attività di tutorato viene ripartito in proporzione al numero degli studenti regolari, sostenendo in particolare gli Atenei che risultano sottofinanziati sulla base dell applicazione del modello di riequilibrio (art. 2). A partire dall anno 2006, la ripartizione avviene anche tenendo conto dei dati forniti dagli Atenei mediante la rendicontazione dell utilizzo delle assegnazioni già disposte. - le risorse stanziate per la promozione dei corsi di dottorato sono utilizzate per ampliare il numero di borse di studio per corsi di dottorato già avviati e per l istituzione di nuovi corsi in particolari settori scientifici. Il Decreto Ministeriale 3 novembre 2005, n. 492 ha sostituito gli ambiti di indagine prioritari inizialmente individuati con i grandi programmi strategici di cui all art. 1 del Decreto Ministeriale 18 luglio 2005 (art. 3). - il rimborso ex post di una parte di tasse di iscrizione e contributi avviene a favore degli studenti iscritti ai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 21 - Scienze e tecnologie chimiche, alla Classe 25 - Scienze e tecnologie fisiche, alla Classe 32 - Scienze Matematiche ed alla Classe 37 - Scienze Statistiche (art. 4). Il Decreto Ministeriale 12 gennaio 2005, n. 2 ha stabilito che, a decorrere dall anno 2005, lo stanziamento è ripartito in proporzione al numero degli studenti iscritti al secondo anno ai corsi di laurea sopracitati; dall anno 2006 si tiene conto anche del numero dei laureati, opportunamente pesato in funzione dei tempi utilizzati per il conseguimento del titolo. - il cofinanziamento degli assegni di ricerca avviene in base al numero degli assegni attivati a partire dall anno 2008 e delle risorse previste e destinate da ogni Ateneo per l esercizio finanziario di riferimento (art. 5). - il finanziamento di progetti sperimentali ed innovativi proposti dalle Regioni (previa intesa con il M.I.U.R.) preordinati alla stipula di convenzioni con le aziende e gli istituti di credito per la concessione agli studenti di prestiti d onore (art. 7). Dall applicazione dei criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 23 ottobre 2003 n. 198 e per la realizzazione degli obiettivi individuati dalla Legge 11 luglio 2003, n. 170, L Ateneo ha beneficiato di un conferimento pari ad euro ,00. La Tabella 9 riporta l ammontare delle assegnazioni disposte, distintamente per finalità/oggetto di erogazione, il loro peso percentuale sul totale annuale di competenza e l incremento annotato rispetto all anno base di rilevazione. Tabella 9: Fondo per il sostegno giovani e mobilità studenti ( ) Descrizione % % Borse integrative mobilità internazionale studenti , , ,00 20,4% 19,9% 5,3% -70,1% -2,6% -70,8% Assegni attività di tutorato, didt. - integr.,prop. e di recupero , , ,00 22,1% 18,9% 14,4% -14,9% -14,4% -27,2% Dottorati , , ,00 32,3% 30,0% 37,0% 38,0% -7,2% 28,1% Assegni di ricerca , , ,00 19,0% 41,4% 37,9% 2,3% 117,5% 122,5% Incentivazione iscrizioni e corsi di studio , , ,00 6,2% 7,4% 5,4% -18,4% 19,7% -2,3% TOTALE , , ,00 100,0% 100,0% 100,0% -4,9% 17,6% 11,8% Per ciò che concerne le somme accertate, il Rendiconto Finanziario per l esercizio finanziario 2013 riporta una somma pari ad euro ,00 in quanto le assegnazioni relative alle borse aggiuntive di dottorato di ricerca ed agli assegni per l incentivazione delle attività di tutorato sono state disposte (e conseguentemente iscritte) nell esercizio Si ricorda, infine, che con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 32 del 25 febbraio 2014 è stato disciplinato l utilizzo del Fondo in argomento. ALTRI FINANZIAMENTI STATALI La presente sezione riassume l analisi delle fonti di finanziamento statale di natura corrente esposte in Tabella 10 e diverse dal principale conferimento rappresentato dal Fondo per il Finanziamento Ordinario e dai Fondo per la Programmazione e Sviluppo del sistema universitario e dal Fondo per il sostegno giovani e mobilità studenti. 13

14 Tabella 10: Altri finanziamenti statali Cat. Cap. Art Borse di studio per formazione post lauream , , ,00 7,2% 44,2% 12,6% -5,6% -45,1% -48,1% 02 Altri Finanziamenti , , ,53 92,8% 55,8% 87,4% 418,6% -94,6% -72,1% TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI DAL MIUR , , ,53 100% 100% 100% 230,9% -91,0% -70,3% 50 Descrizione % 01 Contributi diversi ,42 11,8% 100,0% 100,0% 02 Progetti e convenzioni , , ,92 100% 100% 88,2% -87,5% -14,9% -89,4% TOTALE FINANZIAMENTI DA ALTRI MINISTERI , , ,34 100% 100% 100% -85,8% -14,9% -88,0% % Relativamente al finanziamento della formazione post-lauream, si precisa che nell anno 2011 il valore accertato riassume l assegnazione ministeriale pari ad euro ,39 e il saldo delle quote rendicontate a valere sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Rotazione PON Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione Misura 3.4 pari ad euro ,45. In merito a quest ultima somma il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 aprile ha deliberato di «destinare la somma complessiva per le spese rendicontate dai Dipartimenti (nell ambito dei dottorati del PON ), per gli interventi di internazionalizzazione, per il finanziamento straordinario previsto per i Dipartimenti dell area umanistica, per gli adeguamenti retributivi da corrispondere al personale docente e ricercatore relativamente all anno 2010 ( )». Le registrazioni contabili effettuate nell esercizio finanziario 2012 riepilogano il conferimento ministeriale (euro ,38) e l accertamento interessante le borse aggiuntive per dottorato di ricerca (euro ,27) di competenza dell anno. Nell anno 2013 la somma iscritta rappresenta il conferimento di competenza dell anno, pari ad euro ,52, e l ulteriore importo erogato a seguito dei procedimenti contabili di assestamento del bilancio statale, pari ad euro ,86. Nell anno 2013 il conferimento risulta iscritto per un importo pari ad euro ,00 e deriva dalla ripartizione delle risorse disponibili sul capitolo 1686 dello stato di previsione della spesa del MIUR (al netto della quota destinata alle borse aggiuntive per dottorato finanziate nell ambito del Fondo per il sostegno giovani e mobilità studenti, pari a 7 milioni di euro, e del finanziamento a favore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste pari ad euro ,89). Il Decreto Ministeriale 31 luglio 2013 n. 675 ha disciplinato i criteri di ripartizione dei suddetti fondi, individuando percentuali di destinazione finanziaria e parametri di calcolo (Tabella 11). Tabella 11: Borse di studio post lauream Criteri di ripartizione (anno 2013) Criteri di ripartizione % finalizzata risorse proporzionalmente al numero complessivo dei laureati ex lege 19 novembre 1990, n. 341 e dei laureati specialistici/magistrali ex DD.MM. 3 novembre 1999, n. 509 e 22 ottobre 2004, n. 270, negli anni solari 2011 e 2012 pesati in funzione dell'età, ovvero:» 25 anni e meno 0,4» anni 0,3» 28-9 anni 0,2» 30 anni e oltre 0,1 proporzionalmente al numero dei dottori di ricerca che hanno sostenuto positivamente l'esame per il rilascio del titolo nel periodo , ad eccezione della S.I.S.S.A. di Trieste per la quale la suddetta quota è calcolata in relazione al numero complessivo dei posti dei corsi di dottorato di ricerca attivi nell'anno 2013 sulla base dell'importo minimo della borsa di studio pari a ,47 proporzionalmente al numero di studenti stranieri iscritti ai corsi di dottorato attivati negli anni 2011 (XXVII ciclo) e 2012 (XXVIII ciclo) proporzionalmente al numero di iscritti ai corsi di dottorato attivati negli anni 2011 (XXVII ciclo) e 2012 (XXVIII ciclo) e provenienti da sedi diverse da quella del dottorato; in caso di dottorati istituiti da università consorziate, sono considerati quelli provenienti da sedi diverse rispetto a quelle consorziate proporzionalmente al numero di borse di dottorato acquisite da enti esterni negli anni 2011 (XXVII ciclo) e 2012 (XXVIII ciclo) e regolarmente messe a bando. 35% ,04 35% ,04 10% ,01 10% ,01 10% ,01 14

15 La determinazione del conferimento ministeriale ricevuto dall Università del Salento viene riportato nella tabella successiva Tabella 12: Determinazione del conferimento ministeriale per borse post lauream (anno 2013) numero Risorse Assegnazione Unisalento Italia c = (a) : (b) nazionali Unisalento (a) (b) (d) (d x c) Laureati pesati 892, ,40 0, , Dottori ultimo biennio 323, ,00 0, , Iscritti stranieri , , Iscritti sedi diverse , , Borse da enti esterni , , In relazione ai finanziamenti ricevuti per la gestione dei progetti di ricerca nell anno 2011, la voce di entrata Altri finanziamenti è stata movimentata - nell anno per importo pari ad euro ,02, riassumendo l assegnazione ministeriale di circa 35,8 milioni di euro per gli interventi realizzati nell ambito del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" (PON "R&C"), le somme a destinazione vincolata inerenti la distribuzione del Fondo occorrente per le assunzioni di ricercatori delle Università e degli Enti ed Istituzioni di ricerca di cui all art. 3, comma 53 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (euro ,00), l erogazione finalizzata al reclutamento straordinario di ricercatori di cui all art. 1, comma 650 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (euro ,00) e del beneficio del 5 per mille derivante dall IRPEF (euro ,06 di competenza dell anno 2009). Le somme accertate nell anno 2013 ammontano ad euro ,53, riassumendo per euro ,36 quelle annotate dall Amministrazione Centrale e, per euro ,17, quelle registrate a seguito del consolidamento dei conti dei Centri di Spesa. Oltre gli importi ricevuti per lo svolgimento della attività progettuali, sono state registrate le somme inerenti: - l overbooking del Piano Catania-Lecce rientrante nel Programma Operativo Asse II Rafforzamento e apertura del sistema scientifico e di alta formazione Misura II.1 Rafforzamento del sistema scientifico meridionale e Misura II.2 Società dell Informazione per il sistema scientifico meridionale (euro ,13); - il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di Rotazione di cu alla legge 16 aprile 1987, n. 183 (recante Coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia alle Comunità europee e all adeguamento dell ordinamento interno agli atti normativi comunitari ) del Programma di apprendimento permanente (LLP)/Erasmus relativamente all a.a. 2011/2012 (euro ,00). Il Decreto Ministeriale 1 febbraio 2013, n. 42 ha definito il cofinanziamento complessivo in euro ,00 e precisato che l assegnazione deve essere utilizzata esclusivamente per attività di sostegno alla mobilità di placamento degli studenti quale integrazione di borse già bandite o attivazione di nuove borse (la Tabella 13 riporta per il triennio la distribuzione della quota del Fondo di Rotazione interessante il comparto Università); - l assegnazione derivante dal c.d. beneficio del 5 per mille di competenza dell anno 2011 (euro ,12, come esposto in Tabella 14). Per quanto concerne tale tipologia di entrata, la disposizione contenuta nell art. 1, comma 337, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266 che ha disposto - a titolo sperimentale per l'anno finanziario la destinazione in base alla scelta del contribuente di una quota pari al 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di sostegno e, tra l altro, di finanziamento della ricerca scientifica e dell'università. La quantificazione dell importo devolvibile viene definito dalla scelta del contribuente e l importo massimo da ripartire viene stabilito annualmente dalla legge di stabilità e dalle disposizioni disciplinanti la spesa pubblica; a riguardo la tabella che segue illustra le assegnazioni disposte dal primo anno di previsione normativa siano all anno 2012 e il numero di preferenze espresse nel tempo. 15

16 Tabella 13: Programmazione di apprendimento permanente (LLP)/Erasmus triennio (sistema universitario) Istituzioni DM 22 novembre 2011, n. 52 DM 1 febbraio 2013, n. 42 DM 2 dicembre 2013, n. 61 a.a. 2010/2011 a.a. 2011/2012 a.a. 2012/ / / /2011 Università Politecnica delle Marche di Ancona , , ,00 33,7% 40,0% 87,2% Politecnico di Bari , , ,00 69,6% 20,5% 104,3% Università degli Studi di Bergamo , , ,00 42,9% 21,4% 73,5% Alma Mater Studiorum Università di Bologna , , ,00 92,4% 1,3% 95,0% Università degli Studi di Brescia , , ,00 55,2% 0,0% 55,2% Università degli Studi di Cagliari , , ,00 59,4% 6,3% 69,4% Università degli Studi di Camerino , , ,00 80,4% 7,0% 93,0% Università degli Studi del Molise 5.100, , ,00 17,6% 8,3% 27,5% Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale , , ,00 50,0% -50,0% -25,0% Universitò degli Studi di Catania , , ,00 30,4% -16,7% 8,7% Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro , , ,00 45,5% 6,3% 54,5% Università degli Studi "G.d'Annunzio" Chieti-Pescara 3.500, , ,00 42,9% -50,0% -28,6% Università degli Studi della Calabria , , ,00 81,8% 1172,2% 2213,1% Università degli Studi di Ferrara , , ,00 105,7% 141,4% 396,6% Università degli Studi di Firenze , , ,00 110,7% 30,5% 174,8% Università degli Studi di Foggia , , ,00 89,0% 317,9% 689,8% Università degli Studi di Genova , , ,00-34,9% 71,4% 11,6% Università degli Studi dell'aquila , , ,00-16,8% 33,1% 10,7% Università del Salento , , ,00 97,0% 46,3% 188,2% IMT Alti Studi di Lucca , ,00-100,0% 100,0% -51,3% Università degli Studi di Macerata , , ,00 145,8% 17,9% 189,9% Università degli Studi di Messina , , ,00-3,3% 34,3% 29,8% Università degli Studi di Milano , , ,00 111,6% 2,6% 117,1% Politecnico di Milano , , ,00-59,8% 33,3% -46,3% Università degli Studi di Milano-Bicocca 2.000, , ,00 25,0% 1440,0% 1825,0% Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia , , ,00 30,6% 24,3% 62,4% Università degli Studi di Napoli Federico II , , ,00 23,3% 47,7% 82,1% Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" , , ,00 33,9% 97,8% 164,9% Università degli Studi di Napoli "Parthenope" 8.100, , ,00 85,2% 0,0% 85,2% Seconda Università degli Studi di Napoli 9.300, , ,00 168,8% 2,0% 174,2% Università degli Studi di Padova , , ,00 98,5% 119,5% 335,6% Università degli Studi di Palermo , , ,00 5,8% 42,9% 51,2% Università degli Studi di Parma , , ,00 88,6% -11,0% 67,8% Università degli Studi di Perugia , , ,00 52,2% 25,8% 91,5% Università per Stranieri di Perugia , , ,00 84,4% -11,1% 63,9% Università di Pisa , , ,00 64,7% 15,1% 89,5% Scuola Superiore Sant'Anna 2.000, , ,00-25,0% 9685,3% 7239,0% Università degli Studi della Basilicata , , ,00 10,0% 18,2% 30,0% Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria , , ,00 170,6% 3,1% 179,1% Università degli Studi di Roma "La Sapienza" , , ,00 84,6% 10,0% 103,1% Università degli Studi di Roma "Torvergata" , , ,00 32,0% 772,0% 1051,2% Università degli Studi di Roma "Foro Italico" 5.500, , ,00 9,1% 0,0% 9,1% Università degli Studi di Salerno , , ,00-8,2% 3,4% -5,1% Università degli studi di Sassari , , ,00 35,1% 40,4% 89,6% Università degli Studi di Siena , , ,00 89,1% 25,6% 137,4% Università per Stranieri di Siena , , ,00 16,7% -2,9% 13,3% Università degli Studi di Teramo , , ,00 24,1% 9,1% 35,3% Università degli Studi di Torino , , ,00-35,1% 66,7% 8,2% Politecnico di Torino , , ,00 70,6% 26,5% 115,9% Università degli Studi di Trento , , ,00-5,7% -6,3% -11,6% Università degli Studi di Trieste , , ,00 59,4% -2,5% 55,5% Università degli Studi di Udine , , ,00-8,1% 662,7% 601,0% Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" , , ,00 105,9% -2,0% 101,7% Università degli Studi dell'insubria , , ,00-32,7% 65,7% 11,5% Università Cà Foscari Venezia , , ,00 177,3% 129,4% 536,1% Università IUAV di Venezia , , ,00-5,3% 243,5% 225,2% Università degli Studi del Piemonte Orientale "A.Avogadro" , , ,00-33,8% 33,3% -11,8% Università degli Studi di Verona , , ,00 45,2% 2,8% 49,2% Università degli Studi della Tuscia , , ,00 18,2% 66,7% 97,0% TUCEP-Consorzio Tiber Umbria Comett Education Programme ,00 0,0% 100,0% 100,0% TOTALE , , ,00 43,0% 73,1% 147,5% 16

17 Tabella 14: Assegnazioni derivanti dal beneficio del 5 per mille ( ) Scelte espresse Importo scelte espresse generiche Totale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,55 Infine, la voce di entrata relativa ai contributi diversi riepiloga i conferimenti ricevuti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti finalizzati al finanziamento degli incentivi per attività di progettazione (euro 3.107,83 per il consolidamento statico del Principe Umberto ed euro ,59 per la realizzazione del Corpo Z del Centro Ecotekne).Limitatamente alla voce di entrata riassuntiva dei conferimenti derivanti da progetti e convenzioni finanziati/sottoscritte con altri Ministeri, si evidenzia che la somma accertata nell esercizio pari ad euro ,92 riporta il finanziamento ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per le attività del Progetto PIC Interreg III HUREDEPIS - Human Resources and development planning of both sides of ioanian (euro ,82) e quello trasferito dal Ministero dell Interno per la realizzazione del Progetto L italiano per tutti sostenuto dal Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi (euro ,10). 17

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