MAPPA SATELLITARE DI PORTO MARGHERA ALLEGATO A

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1 ALLEGATI

2 MAPPA SATELLITARE DI PORTO MARGHERA ALLEGATO A 44

3 AREA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA ALLEGATO B 45

4 ALLEGATO C PLANIMETRIA PIANO URBANISTICO O 46

5 LEGENDA assetto urbanistico Segue ALLEGATO C 47

6 SCARICHI DI PORTO MAGHERA ALLEGATO D (scarichi + rappresentativi per marghera) 48

7 ELEMENTI INFRASTRUTTURALI VULNERABILI ALLEGATO E 49

8 EDIFICI PUBBLICI DI RILEVANTE INTERESSE ALLEGATO F 50

9 ALLEGATO G SIMAGE DEFINIZIONE DEGLI STATI 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il SIMAGE prevede un sistema di monitoraggio ambientale finalizzato alla tempestiva individuazione, prevenzione e gestione delle emergenze industriali nel sito industriale di Porto Marghera. La presente procedura definisce gli stati possibili del sistema SIMAGE. 2. DEFINIZIONI ED ACRONIMI Di seguito si specificano le definizioni associate ai termini specifici utilizzati nella procedura. Evento: ogni anomalia che si sia verificata in uno stabilimento che sia rilevabile da personale o da sistemi di monitoraggio presso lo stabilimento, con effetti finali effettivi o potenzialisull ambiente o sulle persone che comporti il passaggio dallo stato di Attenzione, allo stato di Preallarme. Anomalia: un segnale strumentale o una deviazione dai parametri consueti di processo previsti. Segnalazioni provenienti da fonti interne/esterne al sistema. Rilevazione: azione del vedere o percepire un evento od i suoi effetti e del comunicarlo ad un responsabile dello stabilimento o di un ente di pubblica utilità (tra cui il servizio SIMAGE). AP: Autorità Preposta PEE: Piano di Emergenza Esterno VVF: Vigili del Fuoco IPD: Intervento in Pronta Disponibilità 3. LIVELLI DI ALLERTA La distinzione in livelli di allerta ha lo scopo di consentire alle strutture di intervenire fin dai primi momenti, e all AP il tempo di attivare, in via precauzionale, le misure di protezione e mitigazione delle conseguenze previste nel PEE per salvaguardare la salute della popolazione e la tutela dell ambiente. I livelli di allerta definiti per il SIMAGE, in coerenza con il DPCM , sono: ATTENZIONE PREALLARME ALLARME/EMERGENZA CESSATO ALLARME Gli operatori di sala possono attivare i primi due stati autonomamente con il supporto del proprio responsabile, mentre solo l AP può decidere il passaggio allo stato di Allarme/emergenza e il successivo passaggio alla fase di cessato allarme. a. Attenzione Stato conseguente ad una segnalazione di anomalia in corso nella zona industriale. Le informazioni in possesso non permettono di definire la reale esistenza e la portata eventuale della minaccia, e necessitano di conferma ed ulteriori elementi conoscitivi. Comporta l apertura di un canale comunicativo privilegiato tra la sala operativa SIMAGE e i referenti aziendali degli stabilimenti interessati, al fine di definire gli eventi in corso per consentirne una opportuna gestione. 51

10 b. Preallarme Si instaura lo stato di preallarme quando l evento in corso, pur sotto controllo ed all interno dell area industriale, per sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla popolazione. Comporta l apertura di un canale privilegiato con i VV.F., ed in questa fase si attivano le procedure operative della Sala SIMAGE relativamente ai flussi comunicativi con l AP e altre istituzioni (Sindaco, Regione), sono attivati i campionatori passivi, viene allertata l IPD cui viene dato mandato per il recupero dei campionatori attivati, viene allertata l IPD laboratoristica e vengono predisposte ed inviate all AP messaggistiche per la popolazione. c. Allarme / Emergenza esterna allo stabilimento Si instaura lo stato di allarme quando l evento in corso, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo, può coinvolgere aree esterne allo stabilimento. La dichiarazione dello stato di emergenza viene data da parte dell AP e comporta l intervento di tutti i soggetti individuati nel PEE. Nello stato di allarme il Sistema SIMAGE effettua l invio della messaggistica approvata dall AP, e resta a supporto del decisore. d. Cessato allarme La dichiarazione del cessato allarme è di competenza dell autorità preposta, quando è assicurata la messa in sicurezza del territorio e dell ambiente. Il Sistema SIMAGE permane nello stato di allarme fino alla dichiarazione del cessato allarme dell AP. A seguito della dichiarazione di cessato allarme la sala SIMAGE fornisce il supporto per la gestione del follow up ambientale. Si riportano in Appendice 1 i corrispettivi stati secondo il DPCM 25 febbraio 2005 e il SIGES. 4. COMUNICAZIONI I flussi comunicativi previsti contestualmente all attivazione del Sistema SIMAGE sono distinti a seconda del livello di allerta. In generale i flussi previsti sono: Attenzione canale informativo con il gestore o suo referente Preallarme comunicazioni con i VV.F. (sala operativa) comunicazione all AP per il PEE comunicazione al Sindaco o suo referente informazione al presidente della Provincia o suo referente informazione al presidente della Regione o suo referente canale informativo con l IPD territoriale/laboratoristica Allarme si mantengono i canali informativi, le comunicazioni e le informazioni in corso per le fasi precedenti 52

11 STATI DI ALLERTA SECONDO DPCM 25 FEBBRAIO 2005 E SIGES APPENDICE all ALLEGATO G Di seguito si riportano le definizioni dei diversi stati per il DPCM 25 febbraio 2005 e il SIGES: è da sottolineare come spesso gli stessi termini assumano significati diversi. ATTENZIONE DPCM Stato conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all esterno dell attività produttiva per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione creando, così, in essa una forma incipiente di allarmismo e preoccupazione per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell Amministrazione comunale. in questa fase, il gestore informa l AP e gli altri soggetti individuati nel PEE in merito agli eventi in corso, al fine di consentirne l opportuna gestione. SIGES Lo stato di PREALLARME 1 comporta l allertamento di tutti i Reparti/Unità compresi nell area di appartenenza del Reparto/Unità origine dell emergenza e l immediato AVVISO di tutti i Reparti/Unità di Stabilimento e delle Società limitrofe, non direttamente coinvolte dall evento, ed inoltre delle Autorità/Enti competenti. PREALLARME DPCM Si instaura uno stato di preallarme quando l evento, pur sotto controllo, per la sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità o fragorosità dei loro effetti (incendio, esplosione, fumi, rilasci o sversamenti di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione esposta, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano livelli di soglia che dalla letteratura sono assunti come pericolosi per la popolazione e/o l ambiente. In questa fase, il gestore richiede l intervento di squadre esterne dei VVF, informa l AP e gli altri soggetti individuati nel PEE. L AP assume il coordinamento della gestione dell emergenza al fine di consentire un attivazione preventiva delle strutture, affinché si tengano pronte a intervenire in caso di evoluzione di un evento incidentale. SIGES Lo stato di ALLARME comporta l allertamento di tutti i Reparti/Unità compresi nell AREA di appartenenza del Reparto/Unità origine dell emergenza, di tutti i Reparti/Unità compresi nelle AREE che vengono coinvolte sottovento ALLARME / EMERGENZA DPCM Si instaura uno stato di allarme quando l evento incidentale richiede, per il suo controllo nel tempo, l ausilio dei VVF e, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere, con i suoi effetti infortunistici, sanitari e inquinanti, le aree esterne allo stabilimento. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che possono dare origine esternamente allo stabilimento a valori di irraggiamento, sovrappressione e tossicità superiori a quelli solitamente presi a riferimento per la stima delle conseguenze (DM 9 maggio 201). In questa fase, si ha l intervento di tutti i soggetti individuati nel PEE. SIGES Lo stato di EMERGENZA comporta la fermata rapida e l evacuazione del personale di tutti i Reparti/Unità compresi nell AREA di appartenenza del Reparto/Unità origine dell emergenza, di tutti i Reparti/Unità compresi nelle AREE che vengono coinvolte sottovento. L eventuale coinvolgimento del territorio esterno lo Stabilimento comporta l attivazione del Piano Provinciale di Emergenza esterna relativa ai Rischi Industriali, da part 1 Il SIGES ha la seguente denominazione di stati di allerta: PREALLARME, ALLARME, EMERGENZA 53

12 ALLEGATO H SIMAGE ACQUISIZIONE EVENTO 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura definisce le modalità di acquisizione dell informazione al verificarsi di un evento ed identifica i soggetti coinvolti e le azioni da eseguirsi. 2. DEFINIZIONI E ACRONIMI Di seguito si specificano le definizioni associate ai termini specifici utilizzati nella procedura. Anomalia: un segnale strumentale o una deviazione dai parametri consueti di processo previsti. Segnalazioni provenienti da fonti interne/esterne al sistema. Evento: ogni anomalia che si sia verificata in uno stabilimento che sia rilevabile da personale o da sistemi di monitoraggio presso lo stabilimento, con effetti finali effettivi o potenziali sull ambiente o sulle persone, che comporti il passaggio dallo stato di Attenzione, allo stato di Preallarme. Rilevazione: azione del vedere o percepire un evento od i suoi effetti e del comunicarlo ad un responsabile dello stabilimento o di un ente di pubblica utilità (tra cui il servizio SIMAGE). Descrizione: raccolta delle informazioni fornite o rese disponibili da chi effettua la rilevazione. Acquisizione: ricevimento, e successiva normalizzazione secondo modulo di acquisizione, dell informazione relativa alla rilevazione. Normalizzazione: compilazione del documento di acquisizione. Valori di Comunicazione: soglie di concentrazioni dei singoli inquinanti che, rilevate da DOAS o cabina, vengono trasmessi alla Sala Operativa SIMAGE e fanno scattare lo stato di ATTENZIONE, facendo attivare la procedura di comunicazione tra la Sala Operativa e i referenti aziendali. AP: Autorità Preposta 3. ACQUISIZIONE EVENTO Riferimento: Modulo acquisizione evento. Posizione di lavoro interessata: Operatore 2. Ogni acquisizione avvia un iter di gestione dell evento cui è associata. L acquisizione di un evento è un procedimento di competenza dell Operatore 2 e si svolge in tre fasi distinte: rilevazione, descrizione, normalizzazione evidenziate nel modulo. a. Rilevazione Un evento può essere comunicato alla Sala Operativa SIMAGE tramite le consuete vie di comunicazione o tramite la sua rilevazione attraverso strumentazione analitica. La rilevazione può avvenire a seguito di diversa tipologia di input: Segnalazione aziendale (telefonata numero dedicato aziende) Segnalazione autorità pubblica (telefonata numero esterno dedicato) Segnalazione da rete di monitoraggio di stabilimento Segnalazione da rete di monitoraggio DOAS/Cabine Segnalazione da SIGES Per quanto riguarda i DOAS e le cabine, i valori di comunicazione per le sostanze monitorate sono definiti in Tabella A. In caso di comunicazione attraverso telefonata 54

13 segue ALLEGATO H aziendale si dovrà procedere alla validazione della fonte, verificando il nominativo ed il numero chiamante nella lista in possesso. La fase di rilevazione deve essere sempre registrata attraverso la compilazione di un nuovo evento nel Gestore eventi : in particolare deve essere riportato il riferimento che ha segnalato l evento, e se si tratta di una persona esterna (telefonata diretta) si deve indicare la possibilità di reperibilità successiva tramite telefono, fax, o altra modalità ritenuta idonea. b. Descrizione La descrizione dell evento permette di effettuare una prima caratterizzazione in termini di tipologia e localizzazione. Le informazioni saranno quelle che sono fornite direttamente da chi rileva l evento. Tali informazioni, immediate ma limitate, saranno da verificare e completare nella fase successiva di normalizzazione. c. Normalizzazione L Operatore 2, sulla base delle informazioni ricevute dall esterno o ricavate dalla strumentazione, identifica la società che può ritenersi fonte dell evento e contatta il riferimento aziendale per verificare le informazioni già possedute ed acquisire quelle ulteriori, utilizzando il modulo Acquisizione evento (Allegato H). L Operatore 2 mantiene attivi i contatti, continuativi o periodicamente, con la società che è all origine dell evento o con il riferimento per la comunicazione sull evento al fine di tenere aggiornate le informazioni. Ogni aggiornamento dovrà essere registrato sul gestore eventi e sul modello Acquisizione eventi, per essere disponibile anche all Operatore FLUSSO DELLE COMUNICAZIONI SALA OPERATIVA - AZIENDE A seconda del tipo di input che ha attivato la segnalazione vi è un distinto flusso di comunicazioni. Lo schema di flusso è indicato per i diversi casi secondo le Tabelle riportate da pag. 57 a pag. 62. Qualunque sia l input che ha attivato la Sala Operativa, si instaura lo stato di ATTENZIONE. In linea generale comunque per poter confermare un evento si deve avere una conferma da parte di operatori aziendali direttamente contattati. Il tempo di attesa a partire dalla segnalazione dell evento fino alla risposta di un referente aziendale è definito come t1, uguale a 10 minuti, e fa scattare in automatico un timer su tutte le postazioni operatore SIMAGE. Se entro il tempo t1 non si riesce a contattare il referente aziendale lo stato del SIMAGE passa automaticamente in PREALLARME Quando si è in contatto con un referente aziendale, questi può: confermare l evento in corso indicare eventuale malfunzionamento del sistema e motivare il perché vi è la segnalazione, facendo rientrare la situazione di ATTENZIONE dare alcune informazioni preliminari e richiedere tempo per una analisi dell evento in corso In caso di conferma dell evento in corso lo stato passa in PREALLARME o ALLARME a seconda delle informazioni comunicate dal referente aziendale, che in particolare dovrà definire se allo stato attuale l evento in corso può coinvolgere aree esterne allo stabilimento. Si rammenta che l attivazione dello stato di allarme è di esclusiva pertinenza dell AP. 55

14 segue ALLEGATO H In caso di comunicazione di falso allarme o di indicazione di rientrata anomalia da parte del referente aziendale lo stato del SIMAGE si riporta in normalità, ma gli operatori 1 e 2 continuano a monitorare i dati provenienti dalle reti di rilevamento della zona per l ora successiva al rientro della situazione di ATTENZIONE/PREALLARME. Se il referente aziendale richiede tempo, a partire dalla richiesta parte un tempo di attesa t2 pari a 10 minuti passato il quale, in assenza di ulteriori comunicazioni, lo stato del sistema passa automaticamente nello stato di PREALLARME. Prima dello scadere del timer t2 l Operatore 2 provvederà a provare a contattare il referente aziendale per avere informazioni aggiuntive. In caso di anomalie che paiono incerte nella loro evoluzione, con motivazione chiara da parte del referente aziendale, l Operatore 2 può inizializzare un terzo timer t3 che concede altri 10 minuti prima che il sistema passi automaticamente in stato di PREALLARME. In qualsiasi momento, a fronte di informazioni aggiuntive, si possono bloccare i timer attivati e si può riportare lo stato del SIMAGE a normalità. 5. REGISTRAZIONE DEL FLUSSO DELLE COMUNICAZIONI SALA OPERATIVA - AZIENDE La procedura prevede la conservazione di tutte le comunicazioni telefoniche e di tutte le schede prodotte in sala operativa SIMAGE. Il Sistema procede automaticamente alla registrazione nel proprio sistema informativo di tutti i valori di concentrazione misurati nel corso di EVENTI e quindi nei seguenti casi: Incidente rilevanti ex D.Lgs. 334/99 Eventi percepibili all esterno (Disposizione prefettizia) Eventi che fanno passare il sistema in stato di PREALLARME I valori misurati non relativi ad EVENTI, vengono soprascritti automaticamente dopo 45 giorni. 56

15 segue ALLEGATO H TABELLA A Valori di comunicazione Nome della sostanza Valori di comunicazione ppm mg/m 3 Sirma - doas Chimica - cabina Chimica - doas Ammoniaca cabina Ammoniaca doas Canale Sud cabina Canale Sud doas Ente Zona doas Acido cianidrico X X X X X Acido Cloridrico X X X X X Acido Idrofluorico X X X X X Acrilonitrile X X X Ammoniaca X Benzene X X X X X X X X Butadiene X X X Cloro X X X X X CVM X X X Dicloro Benzene X X X X Dicloroetano X X X Etil Benzene X X X Fosgene * X X X IPA X X X Mercurio 0, X X X X X Monossido di azoto X Stirene X X X X X X X X Toluene X X X Xilene, Meta-para X X X Xilene, Orto X X X Codici di errore di comunicazione Invalidazione per LUCE BASSA Invalidazione per DEVIAZIONE ALTA Errore di COMUNICAZIONE con CABINA Errore di COMUNICAZIONE tra CABINA e STRUMENTO Errore GENERICO di COMUNICAZIONE.00 Non ci sono dati nuovi da + di 1 ORA *la sostanza non è più presente nell area industriale ma la strumentazione continua a monitorare la sua eventuale presenza 57

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