B: Opere di sistemazione dei versanti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "B: Opere di sistemazione dei versanti"

Transcript

1 B: Opere di sistemazione dei versanti La sistemazione di un pendio naturale in frana o di un area soggetta ad escavazione presentano caratteristiche molto differenti a seconda della causa che ha generato il dissesto e a seconda delle tipologie che si possono avere. Nei casi in cui l area in esame risulta sufficientemente stabile ed evoluta, si adottano dei metodi che tendono a mantenere la forma geometrica del pendio. In questi casi gli interventi attuati sono rivolti alla difesa del versante dall erosione superficiale e al ripristino vegetazionale. In alcuni casi prima di attuare questo tipo di interventi è necessario provvedere alla realizzazione di opere in legname che consolidano e ricostruiscono il versante. In altri casi è necessario modificare la forma del pendio per ottenere delle condizioni ottimali per i successivi interventi di ripristino della vegetazione o per la costruzione di opere di sostegno. A seconda dell ambiente, del tipo di terreno e delle pendenze del versante, si possono impiegare specifiche tipologie di intervento. Il consolidamento e la stabilizzazione dei versanti viene attuata attraverso le seguenti tipologie di opere: 1. opere di regimazione delle acque superficiali; 2. opere di protezione e consolidamento superficiale 3. opere di sostegno. La regimazione delle acque superficiali avviene tramite la realizzazione di drenaggi, che possono essere superficiali come le canalette o le cunette per la raccolta delle acque che scorrono lungo il terreno, o di tipo profondo allo scopo di allontanare le acque di infiltrazione. Dopo aver eseguito questa operazione si passa in genera al modellamento del terreno secondo un profilo prestabilito, raggiungendo un inclinazione tale da ottenere una condizione di stabilità del pendio e riproducendo quanto più fedelmente possibile il profilo naturale del terreno. In molti casi è necessario realizzare delle strutture di sostegno del pendio, ad esempio delle murature a secco, con grossi massi a formare delle scogliere, con gabbioni, fascinate o viminate o con muri in legname. Gli interventi di sistemazione vanno poi completati con inerbimento delle scarpate, in quanto in questo modo si ottiene una copertura del terreno in grado di eliminare o rallentare i fenomeni erosivi dovuti alle precipitazioni intense. In altre situazioni si può ricorrere a tecniche di cespugliamento del versante attraverso l utilizzo di materiale vivente come talee, astoni, ecc. Tra le tecniche più utilizzate si hanno la sistemazione a cespuglio, a siepe cespuglio, le coperture diffuse, le viminate e le fasciante. Le specie maggiormente usate sono il salice, l ontano, il frassino, il ligustro, il pioppo, l olmo ed il ciliegio. Un'altra possibilità è quella di ricorrere al vero e proprio rimboschimento del versante da sistemare, essendo il bosco l impianto vegetale più idoneo alla difesa del suolo. Va sottolineato infine che in un ambiente montano come quello trentino, la geologia, la morfologia e la pendenza dei versanti limitano le possibilità di utilizzo delle piante come materiale da costruzione vivo. Ad esempio oltre il limite della vegetazione arborea è possibile ricorrere solo a specie erbacee ed in alcune situazioni, Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 57

2 come nel caso di versanti molto ripidi, gli interventi di ingegneria naturalistica non sono sempre realizzabili. Si riporta di seguito il quadro sinottico per le opere di sistemazione dei versanti. B.1.1.1: canaletta inerbita B.1.1.2: canaletta in sassi B.1.1: DRENAGGI SUPERFICIALI B.1.1.3: canaletta in legname B.1.1.4: canaletta in legname e pietrame B1: OPERE DI REGIMAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI B.1.1.5: canaletta in elementi prefabbricati B.1.2.1: trincea drenante con fascinate vive o morte B.1.2.2: trincea drenante con fascinate e tubo forato B.1.2: DRENAGGI PROFONDI B.1.2.3: trincea drenante B.1.2.4: trincea drenante con struttura sintetica B.1.2.5: dreni suborizzontali B.2.1.1: semina con fiorume B.2.1: INTERVENTI DI COPERTURA B.2.1.2: semina con il metodo "nero verde" B.2.1.3: idrosemina B.2.1.4: semina con reti antierosive B: OPERE DI SISTEMAZIONE DEI VERSANTI B2: OPERE DI PROTEZIONE E CONSOLIDAMENTO SUPERFICIALE B.2.2.1: semina di specie legnose B.2.2.2: piantagione o cespugliamento con specie radicate B.2.2.3: cespugliamento con talee di specie pioniere B.2.2: SISTEMAZIONI STABILIZZANTI B.2.2.4: gradonata o cordonata B.2.2.5: fascinata B.2.2.6: viminata o graticciata B.2.2.7: palizzata B.2.2.8: grata in legname con elementi vivi B.3.1: muro di sostegno in calcestruzzo rivestito di pietrame B.3.2: muro di sostegno in massi cementati B.3.3: muro di sostegno in massi a secco B.3.4: scogliera in massi e calcestruzzo B3: OPERE DI SOSTEGNO B.3.5: scogliera in massi a secco B.3.6: muro di sostegno in gabbioni B.3.7: palificata in legname con talee B.3.8: terra rinforzata con geotessili o geogriglie B.3.9: "ombrelli da neve" 58 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

3 B.1: Opere di drenaggio Per ottenere la riuscita ottimale di un intervento di sistemazione di un versante franoso è necessario individuare le cause destabilizzanti e cercare di porre rimedio alla situazione. In particolare non può essere trascurata l azione dell acqua sul pendio. Va distinto tra azione erosiva dovuta alle precipitazioni meteoriche intense, che con il loro scorrimento provocano danni, prevalentemente di carattere superficiale e di erosione del terreno e azione erosiva dovuta alla presenza di risorgive perenni o periodiche. Mentre la prima azione dovuta all acqua può essere controllabile tramite rinverdimenti di copertura, il secondo tipo di erosione è molto più pericoloso e per contrastarla è necessario ricorrere ad interventi di regimazione idraulica. Il principio dei drenaggi è quello di riuscire ad intercettare l acqua e a disperderla senza problemi. La regimazione delle acque avviene tramite la realizzazione di drenaggi, che possono essere superficiali come le canalette o le cunette per la raccolta delle acque che scorrono lungo il terreno, o di tipo profondo allo scopo di allontanare le acque di infiltrazione. Nel seguito si mostrano alcune tipologie di drenaggi, superficiali e profondi, con esclusivo riferimento ad interventi di drenaggio complessivi di un pendio, con o senza la presenza di un opera di sostegno, e non ai normali interventi associati alle opere al fine di minimizzare le spinte idrostatiche. B.1.1: Drenaggi superficiali: canalette I drenaggi superficiali sono costituiti generalmente da canalette o cunette a sezione trapezoidale o semicircolare e sono destinate a raccogliere le acque meteoriche che scorrono disordinatamente sulla superficie del terreno, prevenendo eventuali ulteriori fenomeni erosivi o la creazione di nuove falde idriche sotterranee. Esistono diverse tipologie di drenaggi superficiali, ad esempio: 1. canaletta inerbita 2. canalette in sassi 3. canaletta in legname 4. canaletta in legname e pietrame 5. canaletta in elementi prefabbricati B.1.1.1: Canaletta inerbita Le canalette in terra inerite sono utilizzate allo scopo di allontanare le acque di ruscellamento superficiali per evitare i fenomeni di erosione superficiale e di scalzamento delle opere e di instabilità del terreno. Le canalette in terreno possono essere non presidiate, realizzate cioè interamente in scavo. Esse hanno forma trapezia e sezione minima pari a 0,16 m 2. Nel caso di canalette in terra a mezza costa o comunque non disposte secondo la linea di massima pendenza del terreno viene realizzato sul lato di valle un rinforzo con terreno costipato utilizzando il materiale proveniente dallo scavo, in modo tale da Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 59

4 raggiungere la quota del ciglio di monte. Laddove la pendenza e le caratteristiche del terreno non garantiscano la funzionalità delle canalette si realizzano opere di presidio in massi per il contenimento della sponda di valle della canaletta. In alcuni casi si ha un completo rivestimento in massi della canaletta. L inerbimento dei fossi può avvenire tramite coltre protettiva in paglia, se non sono da temere fenomeni erosivi. In questo caso andranno utilizzate reti metalliche e sintetiche. L inerbimento dei fossi è consigliato sulle piste da sci, nelle infrastrutture viarie e sui versanti in erosione. Per la sistemazione di pendii, piste da sci, rilevati stradali caratterizzati dalla presenza di acque di ruscellamento superficiale Buon inserimento dal punto di vista paesaggistico Non adatti dove si tema la presenza quasi permanente di acque di ruscellamento perché sarebbero soggetti a erosione. Canaletta di drenaggio inerbita inerbimento canaletta in terra materiale di scavo opportunemente compattato inerbimento canaletta in terra materiale di scavo opportunemente compattato inerbimento canaletta in terra pietrame pietrame B.1.1.2: Canaletta in sassi Per la realizzazione di questo tipo di opera di drenaggio è necessario preparare un fossato di sezione trapezia, di larghezza alla base pari a circa cm e in sommità pari a cm. L altezza dell opera è di circa cm. Sotto il fossato così scavato si posiziona un tubo drenante, in seguito il fondo del fosso viene rivestito in pietra a formare una superficie regolare. Tra i sassi che rivestono il fondo possono svilupparsi delle specie vegetali erbacee, che tendono a mascherare la canaletta in pietrame. 60 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

5 Per il drenaggio delle acque di scorrimento superficiale su pendii e rilevati arginali. Opera elastica, che ben si adatta ai cedimenti del terreno Opera in grado di resistere all erosione causata dal passaggio dell acqua. Impatto positivo sull ambiente e sul paesaggio per l utilizzo di materiali naturali e per la possibile presenza di piante erbacee tra i massi. Necessità di materiale lapideo, accessibilità del cantiere per il trasporto del materiale Canaletta di drenaggio in sassi sassi t ubo drenante B.1.1.3: Canaletta in legname Le canalette in legname vengono costruite per la raccolta e l allontanamento delle acque di ruscellamento superficiale per proteggere la scarpata dalle erosioni fino al completo sviluppo della vegetazione. Le canalette possono costruite con tavolate dello spessore di circa 3-4 cm, assemblate a forma di U e di V e fissate al terreno con picchetti di legno e ferro. Anche per la costruzione dei pozzetti si impiegano tavoloni di larice forando con una motosega la parete a monte, che funge da filtro. Il pozzetto viene quindi interrato inserendo nella parte di valle il tubo di scarico e coprendo la struttura con un chiusino. La possibilità di costruzione in magazzino e la facilità di trasporto rende l applicazione di tali strutture particolarmente agevole ed economica. È possibile realizzare delle canalette di drenaggio anche ricorrendo a del tondame di legno resistente agli agenti atmosferici, per formare delle canalette a sezione triangolare. Sotto il tondame di legno viene posizionato un tubo di drenaggio delle acque che dalla canaletta passano al terreno sottostante. I tronchi di legno sono fissati lateralmente con pali in legno. Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 61

6 Per la sistemazione di pendii caratterizzati dalla presenza di acque di ruscellamento superficiale Possibilità di costruzione e preparazione dei pezzi prima della messa in opera, facilità di trasporto, metodologia agevole ed economica Impatto visivo positivo per l utilizzo di materiale naturale Scarsa durabilità dell opera. Canaletta di drenaggio in legname SEZIONE PIANTA tondame tondame pali in legno pali in legno tubo di drenaggio tubo di drenaggio B.1.1.4: Canaletta in legname e pietrame Per la realizzazione delle canalette in legname e pietrame viene scavato un fossato di forma trapezia. Il fondo del fosso viene rivestito con pietrame alternato ad elementi trasversali di legno.; mentre le pareti oblique della canaletta sono realizzate con tondame di larice o di castagno di diametro di circa cm. Il tondame viene disposto in senso longitudinale e fissato con pali di legno. I costi dell intervento sono molto convenienti se rapportati alle tradizionali opere rigide. Inoltre dal punto di vista estetico l impiego di questa metodologia permette un migliore inserimento dal punto di vista paesaggistico. Per la sistemazione di pendii caratterizzati dalla presenza di acque di ruscellamento superficiale 62 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

7 Prezzi vantaggiosi rispetto alle tradizionali opere rigide Buon inserimento dal punto di vista paesaggistico Scarsa durabilità delle parti in legname Canaletta di drenaggio in legname e pietrame SEZIONE PIANTA tondame pali in legno tondame sassi tubo di drenaggio pali in legno tubo di drenaggio B.1.1.5: Canaletta in elementi prefabbricati Sono opere utilizzate nei tratti di terreno non completamente stabilizzati in cui l allontanamento dell acqua richiede un tipo di costruzione elastica. Allo scopo si possono utilizzare elementi prefabbricati in calcestruzzo o poliestere, posti in opera a mo di tegola e ancorati al terreno con tondini di ferro o simili. Le canalette in elementi prefabbricati conservano la loro funzione anche nel caso di forti abbassamenti del terreno e possono essere eventualmente disposte altrove o spostate, quando questo risulti necessario. Sul mercato esistono diversi tipi di elementi prefabbricati che rispondono alle necessità richieste. Per la sistemazione di pendii non completamente stabilizzati, caratterizzati da movimenti e cedimenti del terreno Opera elastica, che ben si adatta ai cedimenti del terreno Facilità di trasporto e costruzione. Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 63

8 Utilizzo di materiale artificiale B.1.2: Drenaggi profondi I drenaggi profondi vengono realizzati allo scopo di intercettare le acque di infiltrazione all interno del pendio. Esistono diverse tipologie di drenaggi di tipo profondo; nel seguito vengono analizzati: 1. trincea drenante con fascinate vive e morte 2. trincea drenante con fascinate e tubo forato 3. trincea drenate 4. trincea drenante con struttura sintetica 5. dreni suborizzontali B :Trincea drenante con fascinate vive o morte È un metodo utilizzato per il drenaggio di frane di materiale incoerente di matrice limoso-argilloso, nei casi in cui l acqua di infiltrazione da prosciugare non sia troppo profonda. Esso consiste nell esecuzione di uno scavo di un fosso (profondità cm) riempito con ramaglie fissate al terreno con picchetti. Se si desidera un azione di drenaggio permanente si devono utilizzare fascine di ramaglia viva di salice, le quali, radicando, formano una linea di drenaggio vegetata e persistente, grazie all effetto di intercettamento e pompaggio dell acqua. Le fascine vanno disposte con la parte più grossa verso monte; possono venire disposte lungo la linea di massima pendenza oppure inclinate per captare emergenze idriche diffuse sulla frana. Le fascine vanno disposte in modo tale da occupare interamente il profilo dei fossi ricavati nel pendio. A seconda delle esigenze si possono collocare in un fosso anche più fascine. Per le fascine poste sul fondo viene utilizzata della ramaglia morta di specie legnose che non hanno capacità di propagazione vegetativa, questa ramaglia deve però essere fresca e non disseccata. Se le acque da convogliare si trovano ad una profondità maggiore di cm si può riempire la parte più bassa dello stesso con del ciottolate su cui poi verranno posizionate le fascine. Dopo la messa a dimora si coprono le fascine con terra in modo tale che tutti i rami siano coperti e possano emettere getti e radici. Le fascine vengono fissate con dei picchetti di salici vivi della lunghezza di circa 60 cm e del diametro minimo di 5 cm, conficcati nel terreno ad intervalli di 80 cm, obliquamente attraverso le fascine. L intervento può essere realizzato solamente durante il periodo del riposo vegetativo. I drenaggi con fascine svolgono la loro azione drenante subito dopo la posa in opera a causa dell azione di convogliamento esercitata dai rami. Dopo l attecchimneto delle piante subentra un attiva sottrazione idrica mediante traspirazione delle piante. L intervento ha il vantaggio della semplicità e rapidità di costruzione ed è caratterizzato da costi bassi. 64 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

9 È un metodo utilizzato per il drenaggio di frane di materiale incoerente di matrice limoso-argilloso, nei casi in cui l acqua di infiltrazione da prosciugare non sia troppo profonda L utilizzo di materiale vivente permette di ottenere un drenaggio persistente, grazie all effetto di intercettamento e pompaggio dell acqua da parte delle piante Intervento semplice e di rapida realizzazione, caratterizzato da bassi costi. L intervento può essere realizzato solamente durante il periodo del riposo vegetativo Figura 2: Inizialmente l effetto drenante è dovuto alla sola presenza della ramaglia. Figura 3: Fascinata dopo alcuni anni: subentra la sottrazione idrica tramite traspirazione piante. Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 65

10 Trincea drenante con fascinate vive o morte fascine vive realizzate con ramaglia(diametro 3-10 cm circa) fascine vive realizzate con ramaglia(diametro 3-10 cm circa) picchetti in legno (1 ogni 80 cm circa) fascine di ramaglia morta o di specie senza capacità vegetativa picchetti in legno (1 ogni 80 cm circa) B.1.2.2: Trincea drenante con fascine e tubo forato Si tratta di una tecnica adottata nel caso di numerosi affioramenti d acqua senza portate considerevoli. Solitamente l acqua viene captata in vari punti di affioramento, convogliata e allontanata tramite una condotta sotterranea posta a seguire la linea di massima inclinazione del pendio. Questo metodo viene adottato per il drenaggio degli impluvi, permettendo la loro stabilizzazione e rivegetazione. Le fasi secondo cui viene realizzata la trincea drenante con fascine e tubo forato si possono riassumere nel modo seguente: creazione di un bacino di accumulo a valle di un affioramento mediante uno sbarramento di sacchi di juta riempiti di sabbia. Tra i sacchi si inserisce un pozzetto in calcestruzzo nel quale innestare i tubi forati per il drenaggio (in entrata e in uscita) A monte del pozzetto si realizza un drenaggio con fascinate disposte in modo da indirizzare l acqua verso il pozzetto. Si aggiungono anche 1 o 2 tubi forati in PVC sotto le fascine Si copre con materiale drenante sorretto da palificate in legname A completamento dell opera di drenaggio è possibile infiggere delle talee a ricoprimento della trincea drenante e procedere alla semina Si tratta di una tecnica adottata per il drenaggio di pendii caratterizzati da numerosi affioramenti d acqua senza portate considerevoli. Questa tecnica permette di ottenere un drenaggio persistente, grazie all effetto di intercettamento e pompaggio dell acqua da parte delle piante combinato alla 66 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

11 presenza del tubo forato per l intercettazione e l allontanamento delle acque più profonde. L intervento permette l allontanamento dell acqua di infiltrazione del pendio dando luogo inoltre a ad un rinverdimento dello stesso; infatti grazie alla presenza dell acqua si assiste ad una crescita rapida e rigogliosa del materiale vivente. L intervento può essere realizzato solamente durante il periodo del riposo vegetativo Trincea drenante con fascine e tubo forato talee di salice pozzetto semina specie erbacee fascine sacchi in juta pieni di sabbia tubo forato in PVC B.1.2.3: Trincea drenante Questo tipo di drenaggio viene realizzato in tutti i casi in cui sia necessario consolidare, con semplice drenaggio, un pendio instabile o ad instabilità diffusa fino ad una profondità limitata a 5,0 m dal piano campagna. Le trincee drenanti sono costituite da un corpo drenante in ghiaia. Esso viene direttamente appoggiato al terreno costituente il pendio nel caso in cui esso risulti caratterizzato da bassa permeabilità (argilla), nel caso contrario è necessario impermeabilizzare il fondo della trincea con una guaina. I corpi drenanti sono costituiti da inerti lavati, rappresentati da ghiaia fine, di granulometria compresa tra i 0,6 ed i 6 cm. Sul fondo della trincea immediatamente sopra la guaina impermeabilizzante, è posto un tubo finestrato (φ 10 o φ 20 cm in PVC o polietilene) per la raccolta e l allontanamento delle acque intercettate. Al termine del dreno si realizza un setto impermeabile attraversato da un tubo non finestrato che conduce le acque allo scarico preferibilmente in fossi o impluvi naturali. Il fondo scavo, di norma largo non meno di 1 m, può essere realizzato con un unica livelletta nel caso di pendii poco acclivi (pendenza ). Se il Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 67

12 drenaggio viene realizzato su pendii più acclivi, oppure la lunghezza dell opera è notevole, è opportuno invece prevedere una gradonatura del fondo scavo. Di norma occorre porre in opera all inizio del dreno un tubo verticale che sia collegato mediante un raccordo a 90 al tubo finestrato di fondo scavo, protetto in superficie da un pozzetto in calcestruzzo prefabbricato. Questo tubo permette di collaudare l opera e di verificarne l efficienza nel tempo. È necessario inoltre porre in opera a fine dreno un tubo di controllo a T, protetto in superficie da un pozzetto in calcestruzzo prefabbricato per il controllo del passaggio di acque nel tubo di scarico. Questo tipo di drenaggio viene realizzato in tutti i casi in cui sia necessario consolidare, con semplice drenaggio, un pendio instabile o ad instabilità diffusa fino ad una profondità limitata a 5,0 m dal piano campagna. L opera permette di intercettare le acque di infiltrazione poste in profondità nel pendio (fino a 5 m) e il loro allontanamento. La trincea drenante costituita dal solo corpo drenante in materiale sciolto non può essere utilizzata nei casi in cui sia presente una consistente percentuale di materiale fine all interno del terreno perché essa potrebbe essere trasportata dall acqua e occludere gli spazi tra gli elementi del corpo drenante intasandolo. Trincea drenante SEZIONE LONGITUDINALE SEZIONE TRASVERSALE pozzetto prefabbricato reinterro reinterro max m pozzetto prefabbricato corpo drenante in ghiaia guaina impermebilizzante setto impermeabile in argilla e bentonite compattate tubo finestrato allo scarico corpo drenante in ghiaia guaina impermebilizzante tubo finestrato B Trincea drenante con struttura sintetica Questa opera di drenaggio profondo è sostanzialmente analoga alla trincea drenante semplice; differisce solamente per l utilizzo di un telo di materiale sintetico che avvolge il materiale drenante. Essa permette di intercettare le acque di infiltrazione in pendii instabili. 68 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

13 Per la realizzazione viene scavata una trincea di 1-2 metri di profondità, e sul lato di monte viene adagiato (a mano e in maniera accurata) un geotessile sintetico formato da uno strato di nylon ad alto contenuto alveolare e due tessuti non tessuti in poliesterecon funzione di filtro. La scelta del tessuto non-tessuto è un elemento critico per la durata, nel tempo, del sistema drenante; in particolare il diametro di filtrazione, deve essere pari od inferiore al d85 dei terreni da drenare. Infatti se esso presenta diametro tra le maglie eccessivo si assiste rapidamente all intasamento del corpo drenante in ghiaia con materiale fine. Al contrario un diametro di filtrazione troppo ridotto porta alla formazione, tra il tessuto non-tessuto e la ghiaia di riempimento della trincea di un pannello di fango che impermeabilizza il corpo drenante annullandone la funzione. Quindi il tessuto non-tessuto ottimale è quello che permette il passaggio alla sola frazione finissima, che viene facilmente asportata dalle acque percolanti nel dreno stesso. Alle spalle del tessuto non-tessuto si forma in questo caso uno strato e di terreno (prefiltro naturale) che, impoverito di fini, aumenterà la propria permeabilità e quindi l efficacia, nel tempo, del sistema drenante. Sul fondo della trincea si posizione (ancora a mano) un tubo microforato, ed infine lo scavo viene riempito con il materiale reperito in loco. Non è quindi necessario, come accade per altri metodi, utilizzare materiale proveniente da zone diverse da quella dell intervento. Il metodo si presta ad essere abbinato a sistemi naturalistici per la sistemazione del pendio. Questo tipo di drenaggio viene realizzato in tutti i casi in cui sia necessario consolidare, con semplice drenaggio, un pendio instabile o ad instabilità diffusa fino ad una profondità limitata a 5,0 m dal piano campagna. L opera permette di intercettare le acque di infiltrazione poste in profondità nel pendio (fino a 5 m) e il loro allontanamento. L opera è molto sensibile alla scelta del tessuto non tessuto: una scelta non ottimale di questo componente può compromettere la funzionalità dell opera. Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 69

14 Trincea drenante con struttura sintetica riempimento con materiale proveniente dagli scavi geotessile sintetico tubo microforato B.1.2.5: Dreni suborizzontali Questo sistema di drenaggio delle acque di infiltrazione viene utilizzato in particolari condizioni geomorfologiche e nelle situazioni in cui si rende necessario captare acque profonde nel pendio. In questo modo si evita la realizzazione di trincee profonde. I dreni suborizzontali vengono spesso realizzati a tergo di opere di sostegno per diminuire le spinte agenti sulle stesse. Le modalità costruttive di questo tipo di drenaggio sono: Esecuzione delle perforazioni (diametro di perforazione è di mm) a mezzo sonda rotativa per la formazione dell alloggiamento delle aste drenanti, i fori di perforazione vengono intubati, con tubazione metallica, mediante avanzamento a seguire durante la perforazione stessa; ultimata la perforazione vengono inserite nei fori le aste drenanti (costituite da tubi in PVC microfessurati e uniti con giunti filettati); ad inserimento avvenuto si procede allo sfilamento e recupero della tubazione metallica di rivestimento; le testate delle aste drenanti, che non devono essere microfessurate nei primi metri nella zona di uscita del dreno, vengono collegate tra di loro e connesse ad un sistema di smaltimento delle acque raccolte (canalette in terra o rivestite, canali presidiati, impluvi naturali). Nel caso di litologie a grana fine è consigliabile prevedere, intorno al tubo finestrato, una calza in con tessuto con funzione di filtro. Per la captazione di acque di infiltrazione profonde nel pendio. 70 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

15 Vengono captate le acque di infiltrazione profonda nel pendio senza ricorrere a trincee di drenaggio molto profonde. Permettono la riduzione delle pressioni a tergo di eventuali opere di sostegno. Difficoltà realizzative, non realizzabile in cantieri difficilmente accessibili. Dreni suborizzontali eventuali rinverdimenti dreno sub-orizzontale diametro > 2'' (>60 mm) scanalato, numero di fessure per diametro uguale o superiore a 3; larghezza fessure = mm eventuale opera di sostegno tessuto non tessuto canaletta di raccolta delle acque tratto non finestrato tratto finestrato Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 71

16

Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26

Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26 Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26 SINONIMI Descrizione sintetica Struttura in legname tondo costituita da un incastellatura di tronchi a formare camere nelle quali vengono inserite fascine

Dettagli

3.7 Interventi di stabilizzazione

3.7 Interventi di stabilizzazione c) misura con un filo a piombo della profondità alla quale un foro di sondaggio si richiude; impiego di tubi di plastica inseriti in fori di sondaggio con lo scopo di individuare solo la posizione della

Dettagli

eni PROGETTO SVILUPPO CALDAROSA S.p.A. Divisione Exploration & Production Distretto Meridionale

eni PROGETTO SVILUPPO CALDAROSA S.p.A. Divisione Exploration & Production Distretto Meridionale eni S.p.A. Divisione Exploration & Production Distretto Meridionale CONCESSIONE VAL D'AGRI PROGETTO SVILUPPO CALDAROSA CONDOTTA CALDAROSA 2/3 - VOLTURINO 1 TIPICI DI PROGETTO PROGER Allegato_18.dwg Allegato

Dettagli

Ingegneria naturalistica in geotecnica: metodi, impiego, vantaggi e svantaggi

Ingegneria naturalistica in geotecnica: metodi, impiego, vantaggi e svantaggi Ingegneria naturalistica in geotecnica: metodi, impiego, vantaggi e svantaggi Gli interventi di ingegneria naturalistica nelle opere geotecniche arrestano e controllano la degradazione dei versanti. Le

Dettagli

Opere di sostegno: i muri a gravita

Opere di sostegno: i muri a gravita Opere di sostegno: i muri a gravita Le opere di sostegno corrispondono a un intervento di natura strutturale, poich contrastano l'azione ribaltante del terreno. Vediamo nel dettaglio i muri a gravita'

Dettagli

DESIGNAZIONE DEI LAVORI R I P O R T O

DESIGNAZIONE DEI LAVORI R I P O R T O R I P O R T O pag. 2 LAVORI A MISURA 1 Decespugliamento meccanico eseguito su terreni 620.3.3.1a fortemente invasi (copertura arbustiva > 60%) con allontanamento e sistemazione dei materiali di risulta

Dettagli

ELENCO DELLE OPERE RELATIVE AI RECUPERI AMBIENTALI SUDDIVISE SECONDO LE TIPOLOGIE DI CAVA

ELENCO DELLE OPERE RELATIVE AI RECUPERI AMBIENTALI SUDDIVISE SECONDO LE TIPOLOGIE DI CAVA ELENCO DELLE OPERE RELATIVE AI RECUPERI AMBIENTALI SUDDIVISE SECONDO LE TIPOLOGIE DI CAVA Si richiede ai proponenti di fornire tabelle riepilogative indicanti la quantificazione degli interventi di recupero

Dettagli

DIFESE LONGITUDINALI DI SPONDA

DIFESE LONGITUDINALI DI SPONDA DIFESE LONGITUDINALI DI SPONDA Il materiale delle sponde si trova, in genere, in condizioni di stabilità molto + precaria rispetto al fondo dell alveo Necessità di rivestimenti e protezioni Tipologie fondamentali

Dettagli

Principi progettuali, riferimenti tecnici e normativi. Geol. Massimo Amodio

Principi progettuali, riferimenti tecnici e normativi. Geol. Massimo Amodio Principi progettuali, riferimenti tecnici e normativi Geol. Massimo Amodio Disciplina tecnico-naturalistica che utilizza: tecniche di rinaturazione finalizzate alla realizzazione di ambienti idonei a specie

Dettagli

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1 Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN PERIZIA DI VARIANTE N.1 COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN RELAZIONE DESCRITTIVA 1 Iscritto all Ordine degli Ingegneri della

Dettagli

Stab a i b liiz i z z a z z a i z o i ne e dei e i pen e diii

Stab a i b liiz i z z a z z a i z o i ne e dei e i pen e diii Stabilizzazione dei pendii STABILIZZAZIONE 1 Stabilizzazione di un versante movimento franoso in atto intervento rivolto a ridurre i pericoli connessi; frana avvenuta intervento rivolto a ridurre o eliminare

Dettagli

Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani.

Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani. P3 Passaggio 3 - Fusione delle norme dei vari piani - Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani. SISTEMAZIONE DEI CORSI D ACQUA Tipologia di interventi ammissibili Nel caso di

Dettagli

Paesaggi vitivinicoli e fragilità dei versanti

Paesaggi vitivinicoli e fragilità dei versanti CATAP (Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l Ambiente ed il Paesaggio: AAA, AIAPP, AIN, AIP, AIPIN, SIEP, SIGEA) Società Geografica Italiana Convegno Paesaggi del vino. Valori, esperienze,

Dettagli

Ingegneria naturalistica: applicazioni in ambito urbano per rinaturalizzazione e ricostruzione di elementi delle reti ecologiche

Ingegneria naturalistica: applicazioni in ambito urbano per rinaturalizzazione e ricostruzione di elementi delle reti ecologiche Dottore Forestale Marco Alberti Imperia, 22 gennaio 2015 Ingegneria naturalistica: applicazioni in ambito urbano per rinaturalizzazione e ricostruzione di elementi delle reti ecologiche COS E L INGEGNERIA

Dettagli

Quaderno delle opere tipo

Quaderno delle opere tipo MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMITATO PARITETICO D INTESA (DPR n. 381/74, art. 8) Quaderno delle opere tipo (Allegato al capitolo V.3.5) PROGETTO DI

Dettagli

REVIGNANO D ASTI località Casarotto intervento di consolidamento di movimento franoso che minaccia il nucleo frazionale

REVIGNANO D ASTI località Casarotto intervento di consolidamento di movimento franoso che minaccia il nucleo frazionale REVIGNANO D ASTI località Casarotto intervento di consolidamento di movimento franoso che minaccia il nucleo frazionale con tecniche d ingegneria naturalistica Gruppo di progettazione FIORE Architetto

Dettagli

Grassano (Matera - italy)

Grassano (Matera - italy) Grassano (Matera - italy) www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Pozzi Strutturali e cloujet ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS GRASSANO (MATERA - ITALIA) PROGETTO: Consolidamento dell

Dettagli

Scogliera in massi ciclopici

Scogliera in massi ciclopici Scogliera in massi ciclopici GEOTESSILE 400 gr/mq TIPO ALTEZZA INCLINAZIONE s1-s2 H=3.1 3.2 x=3 y=2 s3 H=2.4 x=2 y=3 s4 H=3.0 x=2 y=3 s5 H=3.0 adattamento ponte s6 H=2.3 x=1 y=1 s7 H=2.3 x=6 y=5 s11 H=1.9

Dettagli

SISTEMI DRENANTI INNOVATIVI TECNOLOGIE ED APPLICAZIONI

SISTEMI DRENANTI INNOVATIVI TECNOLOGIE ED APPLICAZIONI VASTO, 27 ottobre 2005 SISTEMI DRENANTI INNOVATIVI TECNOLOGIE ED APPLICAZIONI Relatori: ing. ANGELO POLENTA e dott. geol. GABRIELE IACCHERI VASTO, 27 OTTOBRE 2005 ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIFESA DEL SUOLO

Dettagli

Prodotti e sistemi drenanti per il consolidamento idrogeologico

Prodotti e sistemi drenanti per il consolidamento idrogeologico Prodotti e sistemi drenanti per il consolidamento idrogeologico Il consolidamento idrogeologico del nostro territorio è certamente uno degli aspetti più difficoltosi dell attività di un impresa perché

Dettagli

SCHEDE TECNICHE GABBIOLE RETTANGOLARI Palificata di sostegno pre-assemblata a sezione rettangolare GabbioLE (Evintech )

SCHEDE TECNICHE GABBIOLE RETTANGOLARI Palificata di sostegno pre-assemblata a sezione rettangolare GabbioLE (Evintech ) SCHEDE TECNICHE GABBIOLE RETTANGOLARI Palificata di sostegno pre-assemblata a sezione rettangolare GabbioLE (Evintech ) a Descrizione sintetica Struttura pre-costruita ripiegabile a sezione rettangolare,

Dettagli

Edison SpA. Allegato 4.5A Opere di difesa spondale del fiume Amato

Edison SpA. Allegato 4.5A Opere di difesa spondale del fiume Amato Allegato 4.5A Opere di difesa spondale del fiume Amato I INDICE 1 INTRODUZIONE 1 2 DESCRIZIONE DEL TRATTO D'INTERVENTO 2 3 TIPOLOGIE D INTERVENTO 4 3.1 GABBIONI 5 3.2 MASSI 5 II 1 INTRODUZIONE Nel presente

Dettagli

IL MANUFATTO STRADALE

IL MANUFATTO STRADALE 1 IL MANUFATTO STRADALE Le strade, al contrario delle piste, non si sviluppano necessariamente a livello del terreno, ma possono essere al di sopra o al di sotto del piano di campagna. Ciò comporta la

Dettagli

A.1. PREMESSA. Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli

A.1. PREMESSA. Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli A.1. PREMESSA A.1.1. SCOPI E FINALITÀ DEL PIANO DI MANUTENZIONE Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli interventi necessari al mantenimento ed alla salvaguardia

Dettagli

INTERVENTO DI PROGETTO

INTERVENTO DI PROGETTO CONSOLIDAMENTO PENDII E FRONTI ROCCIOSI R.T.P.: I.P.C. Impresa Petrangeli Cesare S.r.l. (Mandataria) Settembre Costruzioni Generali S.r.l. (Mandante) Consolidamento dell'imbocco della galleria Eremitella

Dettagli

SISTEMAZIONE MOVIMENTO FRANOSO IN LOCALITA GRAND VILLARD 1 FASE INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE SUPERFICIALE 2 LOTTO

SISTEMAZIONE MOVIMENTO FRANOSO IN LOCALITA GRAND VILLARD 1 FASE INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE SUPERFICIALE 2 LOTTO COMUNE DI SAUZE D OULX (Provincia di Torino) SISTEMAZIONE MOVIMENTO FRANOSO IN LOCALITA GRAND VILLARD 1 FASE INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE SUPERFICIALE 2 LOTTO PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE

Dettagli

COMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE

COMUNE DI MOGGIO. (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE COMUNE DI MOGGIO (Provincia di Lecco) MESSA IN SICUREZZA VAL FONTANA - MOGGIO PROGETTO ESECUTIVO Elaborato Progettisti: R9 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE Scala / Data agosto 2015 Claudia Anselmini ingegnere

Dettagli

TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DELLE DISCARICHE Le tipologie di discariche possono essere riassunte in tre tipi:

TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DELLE DISCARICHE Le tipologie di discariche possono essere riassunte in tre tipi: LE DISCARICHE Sono siti controllati dove vengono stoccati i rifiuti per strati sovrapposti. Sulla base della tipologia possono essere identificati, secondo normativa italiana, due tipologie di rifiuti,

Dettagli

Materiale da costruzione. Posa in opera. Considerazioni. Muro a secco rinverdito, scogliera

Materiale da costruzione. Posa in opera. Considerazioni. Muro a secco rinverdito, scogliera Interventi combinati SCHEDA XVII Muro a secco rinverdito, scogliera Muro di pietrame a secco, rami vivi, piantine radicate, zolle erbose, semine a Mulch. I rami vivi e le piantine radicate sono da installare

Dettagli

GEOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER INTERVENTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

GEOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER INTERVENTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE GEOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER INTERVENTI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE CONVEGNO A.Di.S L INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA DIFESA DEL SUOLO Relatore: ing. ANGELO POLENTA SOMMARIO CONDIZIONI DI STABILITA DI UN

Dettagli

Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia

Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia Progetto di messa in sicurezza della frana n.999 ubicata in località Casella - Progetto esecutivo ELABORATO 5 Piano di Monitoraggio PIANO DI MANUTENZIONE

Dettagli

Sessione Suoli. Giuliano Sauli Presidente AIPIN

Sessione Suoli. Giuliano Sauli Presidente AIPIN Sessione Suoli Giuliano Sauli Presidente AIPIN AIPIN - Linee guida per capitolati speciali per interventi di Ingegneria Naturalistica pagg.160 (revisione ediz. 2006 - MATTM AIPIN - Linee guida per capitolati

Dettagli

UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE

UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE LEZIONE 17. Ingegneria Naturalistica: Esempi di Interventi Felice D Alessandro Ingegneria Naturalistica: definizione L ingegneria naturalistica è una disciplina

Dettagli

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5)

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5) SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE (VS5) Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale con tubazione

Dettagli

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Criteri di approccio sistemico Da R. Rosso 2 Misure Strutturali di Manutenzione Straordinaria OBIETTIVI: riparazione, ricostruzione,

Dettagli

MANUFATTI ACCESSORI DESCRIZIONE E TIPOLOGIE 7 ELEMENTI PUNTUALI CARATTERIZZANTI IL PAESAGGIO RURALE STORICO DESCRIZIONE E TIPOLOGIE

MANUFATTI ACCESSORI DESCRIZIONE E TIPOLOGIE 7 ELEMENTI PUNTUALI CARATTERIZZANTI IL PAESAGGIO RURALE STORICO DESCRIZIONE E TIPOLOGIE DESCRIZIONE E TIPOLOGIE DESCRIZIONE E TIPOLOGIE TORRENTE DI FONDOVALLE Si nota a sinistra un opera di protezione rigida lineare, parzialmente rinverdita A destra la sponda naturale, assai variegata Le

Dettagli

Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia

Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia Comune di Riccò del Golfo Provincia di La Spezia Progetto di messa in sicurezza della frana n.999 ubicata in località Casella - Progetto esecutivo ELABORATO 1 Relazione descrittiva Relazione tecnica 1.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PREMESSA La zona oggetto di intervento rappresenta il completamento di un progetto generale di sistemazione dell area che insiste sul fosso Creta, del quale è già stato realizzato

Dettagli

LACUNA, San Nicolò di Comelico (Belluno)

LACUNA, San Nicolò di Comelico (Belluno) Comune di San Nicolò di Comelico Provincia di Belluno FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)

Dettagli

SOMMARIO 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE COLLOCAZIONE MODALITÀ D'USO CORRETTO...

SOMMARIO 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE COLLOCAZIONE MODALITÀ D'USO CORRETTO... SOMMARIO 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 2. PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE... 4 3. COLLOCAZIONE... 5 4. MODALITÀ D'USO CORRETTO... 5 5. ANOMALIE RISCONTRABILI... 5 6. CONTROLLI E INTERVENTI... 6 3

Dettagli

COMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA

COMUNE DI CANTALUPA SOMMA URGENZA INTERVENTO N. 1 Via Saretto DESCRIZIONE DEL FENOMENO: in corrispondenza dell attraversamento esistente posto a quota di circa 485 m s.l.m. si è generato un fenomeno gravitativo. La frana, che ha coinvolto

Dettagli

World Tech Engineering Srl

World Tech Engineering Srl SCHEDA DI PROGETTO Opere in terra rinforzata per la S.R. 232 Variante Cossato Trivero Vallemosso 2 Tronco 3 Lotto Incarico: Progettazione esecutiva - costruttiva di rilevati in terra rinforzata e supervisione

Dettagli

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO STUDIO ASSOCIATO INGEGNERIA GEOLOGIA E ARCHITETTURA Via Cavour n.30 - Andora (SV) - tel.0182/684363 P.Iva: 00986040095 - E-mail:stingeo2@tiscali.it COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO SISTEMAZIONE

Dettagli

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE

SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale con tubazione di collegamento

Dettagli

RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA MINIERA DI AMIANTO DI BALANGERO E CORIO: APPROCCIO PROGETTUALE E PRINCIPALI INTERVENTI

RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA MINIERA DI AMIANTO DI BALANGERO E CORIO: APPROCCIO PROGETTUALE E PRINCIPALI INTERVENTI RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA MINIERA DI AMIANTO DI BALANGERO E CORIO: APPROCCIO PROGETTUALE E PRINCIPALI INTERVENTI R.S.A. S.r.l. Società a capitale pubblico per il risanamento e lo sviluppo ambientale

Dettagli

Provincia di L'AQUILA. COMUNE di CARAPELLE CALVISIO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LA MESSA IN SICUREZZA POST-SISMA DEI MURI IN CARAPELLE CALVISIO

Provincia di L'AQUILA. COMUNE di CARAPELLE CALVISIO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LA MESSA IN SICUREZZA POST-SISMA DEI MURI IN CARAPELLE CALVISIO Provincia di L'AQUILA COMUNE di CARAPELLE CALVISIO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LA MESSA IN SICUREZZA POST-SISMA DEI MURI IN CARAPELLE CALVISIO INTERVENTO "A" Comune di Carapelle Calvisio Geom. Giampiero

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO SERVIZIO TECNICO DI BACINO ROMAGNA (CESENA, FORLI, RAVENNA, RIMINI) SEDE DI CESENA OCDPC 174/2014 Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche

Dettagli

Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA)

Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA) Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA) Ersaf ha realizzato nel comune di Curiglia con Monteviasco, sul versante nord-ovest dell Alpe Cà del Sasso, lungo la strada che

Dettagli

LAVORI VERTICALI Geocompositi Geocompositi I geocompositi sono materiali prefabbricati dall'associazione dei prodotti geosintetici e non, aventi il co

LAVORI VERTICALI Geocompositi Geocompositi I geocompositi sono materiali prefabbricati dall'associazione dei prodotti geosintetici e non, aventi il co Ingegneria Naturalistica LAVORI VERTICALI LAVORI VERTICALI Geocompositi Geocompositi I geocompositi sono materiali prefabbricati dall'associazione dei prodotti geosintetici e non, aventi il compito di

Dettagli

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone CONVEGNO LINEE DIINDIRIZZO PER LA PROGETTAZIONE DELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO IN REGIONE LOMBARDIA Stabilizzazione della Frana di Camorone Dott. Ing. Renato Stilliti Dirigente Settore Viabilità e Trasporti

Dettagli

Sistema di drenaggio per reimpianto vigneto

Sistema di drenaggio per reimpianto vigneto Via P.F. Guala 121 - Torino Via V. Emanuele II, 22 Verduno (Cn) www.egteam.eu torri@egteam.eu 335.702.52.06 Azienda Agricola Diego Morra Cascina Mosca 37 Verduno (Cn) www.morrawines.com Sistema di drenaggio

Dettagli

C.2.3 ESTRATTI CATASTALI DA GEOPORTALE REGIONE LOMBARDIA SCALA 1: POZZA CON TELO EPDM SU SEDIME ESISTENTE FOGLIO 4 MAPPALE 2186 (EX 400)

C.2.3 ESTRATTI CATASTALI DA GEOPORTALE REGIONE LOMBARDIA SCALA 1: POZZA CON TELO EPDM SU SEDIME ESISTENTE FOGLIO 4 MAPPALE 2186 (EX 400) ESTRATTI CATASTALI DA GEOPORTALE REGIONE LOMBARDIA SCALA 1:2.000 1 - POZZA CON TELO EPDM SU SEDIME ESISTENTE FOGLIO 4 MAPPALE 2186 (EX 400) 2 2 - POZZA CON ARGILLA SU SEDIME ESISTENTE FOGLIO 4 MAPPALE

Dettagli

Corso di Erosione e Difesa del Suolo

Corso di Erosione e Difesa del Suolo Corso di Erosione e Difesa del Suolo Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 6: La sistemazione dei versanti Anno Accademico 2009-2010

Dettagli

Movimento franoso in Località Val Grande. Proposta degli interventi di consolidamento e stima dei relativi costi

Movimento franoso in Località Val Grande. Proposta degli interventi di consolidamento e stima dei relativi costi REGIONE DEL VENETO COMUNE DI MONTORSO PROVINCIA DI VICENZA Movimento franoso in Località Val Grande Committenza: Amm. Comunale di Montorso Proposta degli interventi di consolidamento e stima dei relativi

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Elaborato n.4

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Elaborato n.4 SERVIZIO TECNICO DI BACINO ROMAGNA (CESENA, FORLI, RAVENNA, RIMINI) SEDE DI CESENA L.R. 27/1974 - L. 445/1908 D.G.R. 611/2012 OPERE DI CONSOLIDAMENTO ABITATI E INTERVENTI DI SISTEMAZIONE VERSANTI ANNO

Dettagli

Enkadrain geocomposito drenante

Enkadrain geocomposito drenante Enkadrain geocomposito drenante Il controllo e la gestione delle acque sono di fondamentale importanza per garantire l efficacia di tutti gli interventi di opere civili ed ambientali a contatto con il

Dettagli

P1 Passaggio 1 La normativa in vigore relativa ai Movimenti di terra

P1 Passaggio 1 La normativa in vigore relativa ai Movimenti di terra P1 Passaggio 1 La normativa in vigore relativa ai Movimenti di terra Di seguito si riportano in modo integrale gli articoli contenuti nelle norme tecniche di attuazione degli otto piani paesistici relativi

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO Passaggio 4 (P4) Lettura delle norme secondo prefissati parametri di interpretazione

MURI DI SOSTEGNO Passaggio 4 (P4) Lettura delle norme secondo prefissati parametri di interpretazione MURI DI SOSTEGNO Passaggio 4 (P4) Lettura delle secondo prefissati parametri di interpretazione PIANO PAESISTICO NORME TECNICHE PARAMETRI di INTERPRETAZIONE TIPO di NORME TIPO di IMPATTO TIPO di INTERESSE

Dettagli

LOCALITA' SALGARI. ing. MARCO MENEGHINI. Via degli Alpini, Arcole (VR) - Tel:

LOCALITA' SALGARI. ing. MARCO MENEGHINI. Via degli Alpini, Arcole (VR)   - Tel: COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DI STRADE DISSESTATE PROVINCIA DI VERONA LOCALITA' SALGARI PROGETTISTA ing. MARCO MENEGHINI Via degli Alpini, 12-37040 Arcole (VR) e-mail:

Dettagli

REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013

REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013 REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013 Sottomisura 8.3 Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici

Dettagli

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-CARIGNANO (LUCCA)

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-CARIGNANO (LUCCA) CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-CARIGNANO (LUCCA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo Il sistema IDROSAC è stato richiesto per la realizzazione di un sistema di drenaggi a bassa

Dettagli

GABBIONI - RETI - DRENAGGI - PARAMASSI PER DIFESE IDROGEOLOGICHE

GABBIONI - RETI - DRENAGGI - PARAMASSI PER DIFESE IDROGEOLOGICHE Vantaggi del in PET/PP Secugrid R Geogriglia Uniassiale PET PP Alte resistenze con basse deformazioni Effetto immediato di interlocking Bassi valori di creep Angolo di frizione elevato grazie alle superfici

Dettagli

COMUNE DI BOVILLE ERNICA

COMUNE DI BOVILLE ERNICA Consolidamento della scarpata a monte della strada Provinciale S.Angelo in Villa - Strangolagalli in località Colle San Pietro COMUNE DI BOVILLE ERNICA Provincia di Frosinone Oggetto: Consolidamento della

Dettagli

6. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INTERVENTI A VERDE NELLE INFRASTRUTTURE VIARIE

6. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INTERVENTI A VERDE NELLE INFRASTRUTTURE VIARIE 6. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INTERVENTI A VERDE NELLE INFRASTRUTTURE VIARIE Vengono di seguito descritte le principali tipologie di interventi a verde realizzabili nell ambito delle infrastrutture viarie.

Dettagli

Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio

Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio Comune di Cesena Settore Tutela dell Ambiente e del Territorio Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio Titolo 1 Oggetto, finalità ambito di

Dettagli

MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S.

MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S. INDICE PREMESSA 1 1. MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S. 125 2 1.1 Dimensionamento e verifica dei tubolari... 2 2. PROLUNGAMENTO DELLA PISTA AEROPORTUALE 4 2.1 Schemi di calcolo, dimensionamenti e verifiche...

Dettagli

DESIGNAZIONE DEI LAVORI par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O

DESIGNAZIONE DEI LAVORI par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE R I P O R T O pag. 2 R I P O R T O LAVORI A CORPO Interventi Generali di Sistemazione (SpCat 1) 1 Decespugliamento, con eliminazione di arbusti infestanti (rovi, 47.01.0012.0 vitalbe, piante lianose, ecc.), secondo

Dettagli

specializzata Dott. Geol. Daniele Manfredi GEO DA.TI. IMPRESA SRL

specializzata Dott. Geol. Daniele Manfredi GEO DA.TI. IMPRESA SRL Il punto di vista dell impresa specializzata Dott. Geol. Daniele Manfredi GEO DA.TI. IMPRESA SRL Progettare interventi di geotecnica ambientale alla luce delle NTC Arenzano (GE) 19-10-2011 Premessa Uno

Dettagli

RELAZIONE TECNICA 1R8G001 CONSOLIDAMENTO VERSANTE TORRENTE USO DEL COLLE GIOVE. 3 STRALCIO. COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA.

RELAZIONE TECNICA 1R8G001 CONSOLIDAMENTO VERSANTE TORRENTE USO DEL COLLE GIOVE. 3 STRALCIO. COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA. RELAZIONE TECNICA OPERE: L. 244/07 Terzo Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico Definizione interventi messa in sicurezza delle aree a maggior rischio idrogeologico Annualità 2008 Approvazione

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO. Articolo INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE UNITÀ PREZZO DI QUANTITÀ IMPORTO N. Codice MISURE MISURA UNITARIO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO. Articolo INDICAZIONE DEI LAVORI E DELLE PROVVISTE UNITÀ PREZZO DI QUANTITÀ IMPORTO N. Codice MISURE MISURA UNITARIO FORMAZIONE DI SCOGLIERE 1 F.4.015.025 Fornitura e posa in opera di pietrame di cava delle Prealpi, di pezzatura idonea fino a Kg. 2500, posto in opera con mezzi meccanici, a formazione di scogliere e rivestimenti

Dettagli

RN078B/10 2R9D004 - INTERVENTI DI SISTEMAZIONE DEI VERSANTI A DIFESA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA IN COMUNE DI SANT AGATA FELTRIA (RN)

RN078B/10 2R9D004 - INTERVENTI DI SISTEMAZIONE DEI VERSANTI A DIFESA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA IN COMUNE DI SANT AGATA FELTRIA (RN) Giunta Regionale Direzione Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa Servizio Tecnico di Bacino Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini) Sede di Rimini MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL

Dettagli

Giuseppe Chiappinelli DIATI, Politecnico di Torino

Giuseppe Chiappinelli DIATI, Politecnico di Torino Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Montagna, Foreste, Protezione Civile, Trasporti e Logistica Settore Foreste Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE

Dettagli

I NTERROGAZIONE del Consigliere RIPA DI MEANA

I NTERROGAZIONE del Consigliere RIPA DI MEANA REGIONE Consig DELL'UMBRIA gionale- A tti Consiliari VII LEGISLATURA ATTO N. 893 I NTERROGAZIONE del Consigliere RIPA DI MEANA Mancato adempimento al1 obbligo previsto dal1 art. 49 della legge regionale

Dettagli

Piano di Manutenzione dell'opera e delle sue Parti

Piano di Manutenzione dell'opera e delle sue Parti Indice 1. PREMESSA 2 2. MANUALE D USO 3 2.1 Corpo d opera: Opere di contenimento (Soil Nailing) 3 2.1.1 Chiodature di ancoraggio 3 2.1.2 Rete di contenimento 4 2.2 Corpo d opera: Opera di stabilizzazione

Dettagli

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese COMUNE DI AGRA Provincia di Varese STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE, A SUPPORTO DEL NUOVO P.G.T. AI SENSI DELL ART. 57 DELLA L.R. 12/05 REV02 DEL NOVEMBRE 2009 NOTA TECNICA

Dettagli

Progetto esecutivo per lavori di sistemazione idraulica di alcune vie e aree del Comune di Ferrara

Progetto esecutivo per lavori di sistemazione idraulica di alcune vie e aree del Comune di Ferrara Progetto esecutivo per lavori di sistemazione idraulica di alcune vie e aree del Comune di Ferrara RELAZIONE TECNICA INDICE 1. OGGETTO E FINALITA... 1 2. NORME DI RIFERIMENTO... 1 3. PROGETTO VIA DOTTI...

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO Passaggio 3 (P3) Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani.

MURI DI SOSTEGNO Passaggio 3 (P3) Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani. MURI DI SOSTEGNO Passaggio 3 (P3) Stesura ragionata attraverso la fusione delle norme dei vari piani. Muri Nella realizzazione di muri di sostegno prevedere un paramento esterno inclinato a scarpa soprattutto

Dettagli

Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA

Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA Italiano GEOCELL SISTEMA PER IL DRENAGGIO AD ELEVATA CAPACITÀ DI DEFLUSSO ORIZZONTALE DRENANTE RESISTENTE VERSATILE GEOPLAST SOLUZIONI PER L ACQUA GEOCELL VANTAGGI Griglia ad elevata resistenza per il

Dettagli

Ord. Elenco e sviluppo delle operazioni Misura Unitario Parziale Totale EURO

Ord. Elenco e sviluppo delle operazioni Misura Unitario Parziale Totale EURO 1 48.05.021 LAVORI Taglio di vegetazione spontanea, cespugliosa ed arborea con diametro fino a 10 cm a 1,3 m dal suolo Pulizia versante 0.50*(220.00+132.00)*45.50 m² 8008,000 m² 3400,000 11408,000 4,00

Dettagli

ALLEGATO 4: analisi prezzi opere di IN

ALLEGATO 4: analisi prezzi opere di IN REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Studio generale per la definizione delle Linee Guida regionali per la realizzazione degli interventi di riassetto idrogeologico con tecniche di Ingegneria Naturalistica

Dettagli

La tipologia degli interventi proposti si inserisce all azione b.ii.3 interventi di ripristino della viabilità di servizio e altre infrastrutture

La tipologia degli interventi proposti si inserisce all azione b.ii.3 interventi di ripristino della viabilità di servizio e altre infrastrutture Sommario 1. PREMESSA...2 2. DESCRIZIONE DELLA STAZIONE E DELL INTERVENTO...3 3. VINCOLI E CLASSIFICAZIONI CHE INTERESSANO LE AREE DI INTERVENTO...8 3.1 Vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23 e

Dettagli

Materassi rinverdibili MATECO. per la difesa e argini dall erosione di sponde e argini

Materassi rinverdibili MATECO. per la difesa e argini dall erosione di sponde e argini Sistemazioni stradali, regimazione idraulica, difesa dei versanti e consolidamenti: Studi teorici e tecniche applicative Sistemazioni stradali, regimazione idraulica, difesa dei versanti e consolidamenti:

Dettagli

IDROTER di Martinelli Francesco Via Tevere Rubàno (PD) tel.049/ fax 049/ DRENOTER 1.000

IDROTER di Martinelli Francesco Via Tevere Rubàno (PD) tel.049/ fax 049/ DRENOTER 1.000 2010 DRENOTER 1.000 DRENOTER La soluzione semplice, leggera ed economica per realizzare drenaggi in condizioni di elevate sollecitazioni geomeccaniche, senza usare la ghiaia o gli inerti Applicazioni:

Dettagli

REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D'AOSTE

REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D'AOSTE REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA RÉGION AUTONOME DE LA VALLÉE D'AOSTE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GRESSAN LAVORI DI : BONIFICA TERRENI ALPEGGIO ALPETTA SCALA : DATA : AGG : AGG : LUGLIO 2008 AGOSTO 2010

Dettagli

PROGETTO SENTIERISTICA CALABRIA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

PROGETTO SENTIERISTICA CALABRIA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA REGIONE CALABRIA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 01-00 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO Programma Azione..1 Interventi per la

Dettagli

Fig Esempi di reti e stuoie.

Fig Esempi di reti e stuoie. c) Grata viva (Fig.3.42): grata costituita da tronchi verticali ed orizzontali, fissati tramite chiodature. La grata viene poi fissata al terreno mediante picchetti di legno o di ferro, e riempita con

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO SERVIZIO TECNICO DI BACINO ROMAGNA (CESENA, FORLI, RAVENNA, RIMINI) SEDE DI CESENA D.G.R. 736/2015 L.R. 1/2005 ART. 10 - D. LGS 1010/1948 - MISURE URGENTI PER IL CONCORSO FINANZIARIO FINALIZZATO A FRONTEGGIARE

Dettagli

CAPITOLO I. Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti

CAPITOLO I. Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti CAPITOLO I Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti 1. Descrizione sintetica dell opera I lavori interessano un tratto con lunghezza di circa 50 m della strada comunale da

Dettagli

PROGETTO SENTIERISTICA CALABRIA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

PROGETTO SENTIERISTICA CALABRIA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO UNIONE EUROPEA REPUBBLICA NA REGIONE CALABRIA REGIONE CALABRIA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO Programma Azione 6.6.1 Interventi per la

Dettagli

CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE

CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE Regione Autonoma Valle D aosta Région Autonome Vallée d Aoste Comune di Verrayes Commune de Verrayes Committente : Menegoni S.r.l. Via Arberaz n 5 11023 Chambave (Ao) CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO SERVIZIO TECNICO DI BACINO ROMAGNA (CESENA, FORLI, RAVENNA, RIMINI) SEDE DI CESENA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Emilia-Romagna ACCORDO DI PROGRAMMA PER INTERVENTI

Dettagli

Intervento di riduzione del rischio settori rocciosi strapiombanti esistenti a monte della strada comunale Martinetti Pilone della Garda. pag.

Intervento di riduzione del rischio settori rocciosi strapiombanti esistenti a monte della strada comunale Martinetti Pilone della Garda. pag. pag. 2 R I P O R T O LAVORI A MISURA Intervento "A" (SpCat 1) 1 Demolizione di masse rocciose intere ed a porzioni, realizzata mediante 18.A05.A05. l'impiego di tecniche di perforazione, anche senza l'uso

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO Città Metropolitana di Genova COMUNE DI MEZZANEGO OGGETTO: OPERE DI REGIMAZIONE ACQUE E MITIGAZIONE DELLA SUSCETTIVITA AL DISSESTO DEL SETTORE DI CASE MASSA COMMITTENTE: Comune di Mezzanego Via Cap. F.

Dettagli

Computo Metrico Estimativo

Computo Metrico Estimativo REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE 2014/2020 REGOLAMENTO (UE) 1305/2013 Sottomisura 8.3 Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici

Dettagli

Sommario. 1. Premessa Manuale e programma di manutenzione... 1

Sommario. 1. Premessa Manuale e programma di manutenzione... 1 Sommario 1. Premessa... 1 2. Manuale e programma di manutenzione... 1 2.1. Corpo d opera... 1 2.1.1. Unità tecnologiche... 1 2.2. Unità tecnologica: 01) Rilevato arginale... 2 2.2.1. Requisiti e prestazioni...

Dettagli

SOSTITUZIONE TRATTO DI FOGNATURA IN LOC.'LE CONFINA' NEL COMUNE DI VERNIO (PO) INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DEI LAVORI...

SOSTITUZIONE TRATTO DI FOGNATURA IN LOC.'LE CONFINA' NEL COMUNE DI VERNIO (PO) INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DEI LAVORI... INDICE 1. PREMESSA... 2 2 DESCRIZIONE DEI LAVORI... 3 1 1. PREMESSA Nell ambito del servizio idrico integrato, Publiacqua s.p.a. gestisce, a seguito di specifico affidamento dall Autorità Idrica, il sistema

Dettagli

MANUALE DI MANUTENZIONE

MANUALE DI MANUTENZIONE Comune di Andora Provincia di Savona PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Pulizia torrente Merula - Anno 2015 COMMITTENTE: Comune di Andora

Dettagli

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1. COMUNE DI CHIAVENNA PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA (Ambito di trasformazione 1.1. Via per Uggia) LOCALITA BETTE, CHIAVENNA (SO) STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

Dettagli

Fondamentalmente e semplicemente buoni: Sistemi di sostegno in terra armata

Fondamentalmente e semplicemente buoni: Sistemi di sostegno in terra armata Fondamentalmente e semplicemente buoni: Sistemi di sostegno in terra armata Individuali strutture di sostegno per ogni impiego Superrapido ed economico: costruiti fino a 100 m 2 al giorno Consumo di energia

Dettagli