CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE
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- Paola Salvatore
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1 Regione Autonoma Valle D aosta Région Autonome Vallée d Aoste Comune di Verrayes Commune de Verrayes Committente : Menegoni S.r.l. Via Arberaz n Chambave (Ao) CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE Fase Oggetto e specifiche Località EZZELY Progetto Ampliamento alla Coltivazione e Recupero Ambientale RELAZIONE RECUPERO AMBIENTALE Revisioni rev. n. data oggetto revisione Via Chanoux, Chatillon (Aosta) C.F. CRT FBA 63L31 A 326M P.I Tel.: Fax: fabio.croatto@ingpec.eu info@studiocroatto.eu tecnico@studiocroatto.eu
2 1. PREMESSE L ampliamento di coltivazione oggetto di richiesta non modifica in modo sostanziale il contesto dell area in quanto la zona è già utilizzata come cava, deposito e lavorazione di blocchi di marmo provenienti da altre cave di proprietà della stessa ditta. INTERVENTI DI RECUPERO 2. DESCRIZIONE DELL AMBIENTE L area interessata dai lavori di estrazione non si presenta avulsa dal contesto ambientale circostante, sia dal punto di vista geologico che da quello paesaggistico. La vegetazione delle zone limitrofe mette in evidenza essenzialmente vegetazione alpina dalle aghifoglie alle latifoglie sciafile ed il bosco circostante rileva frequenti spazi vuoti, con incrementi scadenti e con rinnovazione naturale comunque difficoltosa. Nell area non sono state rilevate sorgenti né corsi d acqua. Il recupero ambientale della zona interessata dalla coltivazione della cava risulta necessario per motivi legati alle esigenze dell ambiente che la circonda e, pur non presentando eccessivi problemi la sua pratica attuazione, deve essere valutata attentamente. Date le dimensione ridotte dell intervento, l operazione di recupero si effettuerà compatibilmente con le attività di estrazione durante la coltivazione.
3 Questo processo di recupero, restituirà all ambiente locale un area perfettamente integrata nel contesto naturale in cui è inserita. In più consentirà di avere una continuità colturale della zona e di poter reimpiantare piante ed arbusti del tipo già esistenti in quanto le caratteristiche sia del terreno che dell ambiente rimarranno praticamente inalterate. Si avrà quindi la possibilità di effettuare il rinverdimento della zona oggetto di estrazione, sia per le scarpate che per le zone pianeggianti, mantenendo le caratteristiche originarie del luogo e la continuità colturale con il terreno limitrofo. Tutti i lavori di sistemazione e recupero ambientale saranno eseguiti con idonei mezzi meccanici e di trasporto: escavatore, pala gommata, ruspa cingolata, camion. Al termine della coltivazione il terreno interessato avrà una conformazione morfologica più gradevole di impatto più moderato rispetto all'attuale conformazione scoscesa. 3. INTERVENTI Le opere di recupero ambientale sono da considerarsi come fattori di mitigazione dell impatto ambientale che le cave in senso generale provocano; tali opere debbono tendere a ricercare un paesaggio che è stato alterato e ricreare un assetto di primaria esigenza che riguarda siala salvaguardia idrogeologica che la necessità di una tutela paesaggistica con motivazioni di carattere naturalistico. I due fattori determinanti per l evoluzione della vegetazione sono le condizioni climatiche locali e le caratteristiche dei substrati presenti. Il fattore limitante è la povertà del substrato che non permette una valida evoluzione della vegetazione che si instaura naturalmente.
4 Le prime tappe dell evoluzione della vegetazione sono buone solo se le dimensioni degli scarti di lavorazione sono minute e se esistono consistenti quantità di materiali fini tra i sassi. La prima fase di invasione è dovuta a specie pioniere. Una serie di interventi generali da prevedersi in fase di recupero sono: - Per i piazzali e le superfici piane: - Livellamento dei ripiani con leggera contropendenza verso monte; - Messa in opera ai bordi di opere di protezione contro l erosione; - Scavo di buche nei piazzali residui da riempire con terreno agrario, nel caso di messa in posto di albero di alto fusto; - Riporti di materiali fini e di terreno agrario; - Semine di specie erbacee; - Impianto e semine di specie arbustive; - Impianto di specie arboree locali; - Per le scarpate artificiali: - Sistemazione delle scarpate con profilo stabile; - Regimazione delle acque superficiali; - Riporto di materiali fini e di terreno agrario; - Eventuale posa di reti o di geojute o simili sulle scarpate; - Semine o se necessario, idrosemine potenziate; - Impianti di specie arbustive ed arboree sui ripiani. Le opere sono finalizzate a riportare il sito in condizioni ambientali capaci di evolversi verso un ambiente naturale stabile, generalmente simile a quello originario. Nel caso specifico una serie di fattori di carattere generale contribuiscono a semplificare l intervento; tra questi: - Il metodo di coltivazione adottato e l assenza di falde acquifere limitano le esigenze di salvaguardia idrogeologica; - Le motivazioni di carattere estetico, anche se devono essere valutate attentamente, sono sufficientemente ridotte e comunque limitate all inserimento naturale della morfologia nel contesto circostante, la zona non è visibile, data la morfologia dei luoghi, dalle quote inferiori.
5 In ogni caso è necessario ridurre al minimo, od eventualmente mascherare, le modificazioni apportate dall intervento estrattivo, soprattutto al termine dell attività. I lavori di coltivazione della cava verranno condotti in maniera tale che il materiale di scarto venga depositato nella zona adiacente ai lavori da dove poi essere prelevato e utilizzato per la sistemazione definitiva in una zona non più soggetta a coltivazione. La sistemazione porterà ad un rimodellamento del terreno, creando le condizioni per un buon governo delle acque meteoriche e per favorire in un primo tempo la copertura erbacea o arbustiva e successivamente la ricostruzione del soprassuolo attraverso lavori di messa a dimora di trapianti, nella zona adiacente i fronti di scavo. Le operazioni si articoleranno nelle seguenti fasi: - Sistemazione del materiale lapideo più grossolano attraverso anche la costruzione di piccoli e modesti muretti a secco per contenimenti e sostegni; - Trasporto e sistemazione del materiale fine; - Modellamento della zona. Verranno eseguiti trasporti e movimenti di materiale atti a dare un modellamento il più possibile idoneo a creare raccordi con il terreno non soggetto a scavi e ottenere così un buon aspetto anche morfologico della zona; - Lavori di costruzione di fosse naturali o canali di guardia in modo da garantire il buon governo delle acque superficiali e dei loro flussi anche nelle prime fasi dell intervento; - Semina di idoneo miscuglio in relazione alla quota e alle condizioni climaticoambientali della zona onde avere una pronta copertura verde e favorire così la stabilità anche superficiale e permettere l affrancamento naturale di essenze cespugliose. Il miscuglio, da seminarsi a spaglio, in ragione di tre q.li/ha potrà essere supportato da prodotti organici ampiamente diffusi sul mercato e dall eventuale messa in opera di protezioni vegetali.
6 Il progetto, prevede il completo recupero a prato dell area di cava in piano ed in recupero a scarpata mediante riporto di terreno relativo ai fronti di scavo. Ing. Fabio Croatto
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