INTRODUZIONE. In riferimento alla richiesta dell'ufficio Foreste e Tutela del Territorio del
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- Raffaella Antonelli
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2 1 INTRODUZIONE In riferimento alla richiesta dell'ufficio Foreste e Tutela del Territorio del Prot di acquisire ulteriori specifiche tecniche, si trasmette la documentazione richiesta con riferimento anche a quanto già presentato negli elaborati di progetto: a) cronoprogramma b) layout operativo cantierizzazione c) profili e sezioni piste di arrocco e di accesso d) regimazione idraulica.
3 2 a) cronoprogramma
4 Progetto di coltivazione mineraria di una cava di quarzareniti in località Monte Crugname agro di Melfi (PZ) CRONOPROGRAMMA ID DESCRIZIONE ATTIVITA' Realizzazione di tutte quelle opere preliminari allo sfruttamento del giacimento di quarzareniti (recinzione, affissione cartellonistica, pista di accesso, piste di arrocco, canalette di scolo, vasche di sedimentazione, fossi guardia a monte del ciglio di cava e perimetralmente). Inizio coltivazione Fase 1, dopo lo scotico, per la realizzazione del piazzale, tra le quote m, su una superficie di.292 mq verranno estratti mc di terreno. Completamento coltivazione Fase 1, fino a quota 440m, per la realizzazione del piazzale con estrazione di mc. Inizio coltivazione Fase 2 (quote m) dalla parte alta di Monte Crugname (quota 581 m) con splateamento secondo piani paralleli con escavazione di mc. Completamento svettamento fino a quota 545 m e successivamente inizio coltivazione dal perimetro della parte più alta del limite di escavazione, che verrà condotta secondo il criterio a splateamento secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m.rricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Continua coltivazione Fase 2 secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. Ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Continua coltivazione Fase 2 secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. Ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Continua coltivazione Fase 2 secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. Ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Completamento coltivazione Fase 2, fino a quota 500 m, con estrazione di mc. Inizio coltivazione Fase (quote m) condotta secondo il criterio a splateamento secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m.rricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Al termine della Fase 2 è previsto il recupero ambientale di un'area pari a circa mq. Continua coltivazione Fase secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m.ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. Continua coltivazione Fase secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. Ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive. DURATA ATTIVITA' (anni) Anni
5 10 Continua coltivazione Fase secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m.rricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive Continua coltivazione Fase secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. Ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive Completamento coltivazione Fase, fino a quota 465 m, con estrazione di mc. Inizio coltivazione Fase 4 (quote m) condotta secondo il criterio a splateamento secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0 fino a quota 462,0 m e dopo scarpata a pendenza uniforma di 9,8 fino quota 450 m, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive per le pendenze a 0, erbacea ed arborea per le scarpate a pendenza 9,8. Al termine della Fase 2 è previsto il recupero ambientale di un'area pari a circa mq Continua coltivazione Fase 4 condotta secondo il criterio a splateamento secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 0 fino a quota 462,0 m e dopo scarpata a pendenza uniforma di 9,8 fino quota 450 m, saranno estratti mc della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee ed arbustive per le pendenze a 0, erbacea ed arborea per le scarpate a pendenza 9, Completamento coltivazione Fase 4, fino a quota 450 m, con estrazione di mc. Inizio e completamento coltivazione Fase 5 (quote m) condotta secondo il criterio a splateamento secondo piani di dislivello 1 m e scarpata a pendenza uniforme di 4,7 fino ala quota del piazale di monte del piazzale di cava 441,00 m, che poi degrada fino alla quota di base a quota 440 m con pendenza 1%, saranno estratti mc. della coltivazione della cava, al termine di ogni splateamento di dislivello di 1 m. ricostituzione del suolo, sistemazione idraulica, rinverdimento con essenze erbacee arborea. Al termine della Fase 4 è previsto il recupero ambientale di un'area pari a circa mq, per la Fase 5 il recupero ambientale di un'area pari a c mq. Rimozione di tutte le strutture fisse e mobili presenti all interno della cava. 1 40
6 CRONOPROGRAMMA DELLE FASI DI ATTIVITA' IN ANNI CONSECUTIVI INIZIO FINE Anni Coltivazione Recupero Ambientale Impianto/Rimozione cantiere ID
7 5 b) layout operativo cantierizzazione
8 6 La presente definisce quali sono le opere propedeutiche ed accessorie necessarie per l'impianto di cava e, quindi, l'avvio dei lavori di coltivazione. Le opere previste, già descritte nelle relazioni tecniche e planimetrie allegate al progetto, nello specifico: Allegato n. 4- Planimetria generale in scala 1:1.000, indicante distanza dai confini dei cigli di scavo, fasce di rispetto, fossi di guardia, zona di escavazione, aree deposito terreno vegetale da riutilizzare, piste di servizio, recinzione, viabilità di accesso e di servizio. Allegato n Relazione Geologica con Piano di Coltivazione Allegato n Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) Allegato n Sintesi non tecnica vengono di seguito riportate in ordine cronologico. Realizzazione della recinzione, lungo tutto il perimetro della cava di progetto sarà installata una recinzione costituita da paletti in ferro sostenenti una rete romboidale di altezza pari a metri 2. Affissione di cartelli monitori. Costruzione accesso regolamentato. Realizzazione della pista di accesso, collegandosi alla strada interpoderale esistente,che si collega a sua volta alla Strada provinciale 401 "Ofantina". La pista avrà una lunghezza di circa 0 m, larghezza di 8 e sarà provvista di canalette drenanti lungo i due margini. Realizzazione fossi di guardia a monte e perimetrali, canali di scolo a valle. Realizzazione delle piste di arrocco, le piste di arrocco avranno una larghezza non inferiore a quattro metri, una pendenza massima di circa il 10%, in sezione trasversale avranno una pendenza verso monte in modo da evitare fenomeni di dilavamento ed erosione verso valle; tali acque verranno convogliate verso la rete di smaltimento attraverso canalette di scolo opportunamente dimensionate. Coltivazione FASE 1 - Per un volume estraibile di ,20 m, in questa fase, che interesserà una superficie di circa.292 m 2 come indicato negli elaborati grafici, l'escavazione interesserà la parte bassa necessaria per la realizzazione del piazzale di cava: La metodologia di estrazione avverrà, secondo il criterio a splateamento su più gradoni, la tipologia di gradonatura sarà di 8 m di alzata e 4 m di pedata con angolo di scarpa non superiore a 60. Tale fase interesserà le quote ~ m.
9 7 In riferimento all'utilizzo di mezzi meccanici, si fa presente che non è previsto l'utilizzo di "gru", i mezzi meccanici da utilizzare in cantiere sono: ruspa, escavatori, pala gommata e dumper, come descritto nei paragrafi "modalità di coltivazione" delle relazioni tecniche sopraccitate. Il ciclo di lavorazione si compone di tre fasi principali: abbattaggio; sgombero; frantumazione. L abbattaggio della porzione di fronte delle dimensioni prestabilite si realizzerà mediante escavazione con martellone e benna, lo sgombero del detrito avverrà mediante il carico del materiale mediante escavatore su camion che verrà trasportato all impianto di frantumazione. Segue la schematizzazione a blocchi del ciclo produttivo (Figura 1). Sbancamento Ruspa Asportazione terreno vegetale Stoccaggio temporaneo Escavatore con martellone e benna Escavatore e pala Estrazione litotipo quarzarenitico Carico su camion Trasporto all'impianto di frantumazione Riutilizzo per recupero ambientale Sagomatura Rinverdimento Frantumazione e stoccaggio temporaneo prodotti, trasporto ai clienti Figura 1 - Schema a blocchi del ciclo produttivo Allegato: Tav. 1 - Opere di cantierizzazione.
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11 8 c) profili e sezioni piste di arrocco e di accesso
12 9 I profili e le sezioni delle piste di arrocco sono riportati nell'allegato n Sezioni riguardanti particolari esecutivi delle fasi di scavo, della fase di ripristino e della sistemazione idraulica. Allegato: Tav. 2 - Profilo e sezione della pista di accesso.
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14 10 d) regimazione idraulica.
15 11 Onde evitare l innesco di fenomeni di erosione, la formazione di ristagni e zone acquitrinose nelle operazioni di coltivazione e di recupero, come riportato nei paragrafi "sistemazione idraulica" delle relazioni tecniche (Allegato n Relazione Geologica con Piano di Coltivazione - Allegato n Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) - Allegato n Sintesi non tecnica), la rete di scolo delle acque, nonchè i piani di lavoro avranno un opportuna pendenza, verso punti di raccolta delle acque superficiali, per evitare ristagni e fenomeni di ruscellamento, il tutto sarà accuratamente garantito con la realizzazione di: fossi di guardia lungo il perimetro di cava; cunette di scolo poste a varie quote collegate al sistema di regimazione idraulica; splateamenti in leggera pendenza verso monte e verso i lati con convogliamento delle acque di precipitazione verso i canali di scolo; vasche di decantazione in cui far confluire le acque superficiali prima che vengano portate ai recettori idrici naturali; le opere di regimazione idraulica saranno collegate ai recettori idrici naturali mediante canali di smaltimento.. Si tenga presente, inoltre, che la cava è del tipo "di versante" e prevede in tutte le sue fasi la realizzazione di un versante che andrà progressivamente riducendo la sua pendenza verso valle, ma sarà sempre tale da permettere alle acque dilavanti di scorrere, per cui non ci saranno zone potenzialmente soggette a ristagni e zone acquitrinose. La sistemazione finale sarà: scarpata a pendenza uniforme di 0.fino a quota 462,0 m; scarpata a pendenza uniforme di 9,8.fino a quota 450,00 m; scarpata a pendenza uniforme di 4,7.fino a quota 441,00 m, che poi degrada fino alla quota di base a quota 440 m slm del piazzale di cava previsto e realizzato nella prima fase, imponendo al piazzale una pendenza 1.0%, tale da consentire il convogliamento delle acque meteoriche in apposite canalette drenanti, per impedire il ristagno delle acque di precipitazione. Le acque superficiali verranno fatte confluire all'interno di vasche di decantazione prima che vengano portate ai recettori idrici naturali, per permettere la
16 sedimentazione nelle stesse dei solidi sospesi. 12 Per la parte grafica si fa riferimento all'allegato 16 - Sezioni riguardanti particolari esecutivi delle fasi di scavo, della fase di ripristino e della sistemazione idraulica.
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