DELIBERAZIONE N. 54/21 DEL

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1 Oggetto: Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 24/23 del 23 aprile 2008, relativa alla Cava Sutta Rocca, in Comune di Oschiri. Proponente: Calcestruzzi S.p.A. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la società Calcestruzzi S.p.A. ha presentato, a novembre 2008, l istanza di valutazione di impatto ambientale relativa alla Cava Sutta Rocca in Comune di Oschiri, ascrivibile alla categoria di cui all allegato A1 della Delib.G.R. n. 24/23 del , punto 18 Cave e torbiere con più di m³/anno di materiale estratto o di un area interessata superiore a 20 ettari, assoggettato a VIA in seguito a procedura di verifica conclusasi con la Delib.G.R. n. 6/17 del Il progetto si riferisce alla prosecuzione della coltivazione di una cava per l estrazione di materiali inerti per la produzione del calcestruzzo, attiva dalla fine degli anni 80, con una produzione pari a circa m³/anno di materiale. L area interessata dall autorizzazione è pari a 6 ettari circa e il periodo di coltivazione è di circa 14 anni, calcolati sulla base della volumetria residua, stimata in m³. La cava ricade all interno del SIC ITB Campo di Ozieri e pianure comprese tra Tula e Oschiri, per cui la procedura di VIA include anche la valutazione d incidenza ambientale, come previsto dal D.Lgs. n. 4/2008 e s.m.i.. In merito all iter, l Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato a novembre 2008, in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito, e che il giorno 8 gennaio 2009 ha avuto luogo la presentazione pubblica dell intervento, nell ambito della quale non sono state formulate osservazioni, né sono pervenute successivamente. In data 17 febbraio 2009 ha avuto luogo la conferenza istruttoria in seguito alla quale il Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), ha ravvisato la necessità di richiedere integrazioni e chiarimenti alla Società, che le ha trasmesse il 17 luglio 2009, provvedendo a inviare volontariamente ulteriore documentazione in data 12 ottobre Il Servizio SAVI, valutate le integrazioni, tenuto conto della nota prot. n. 2861/OT del 20 ottobre 2009 del Servizio Tutela paesaggistica per la provincia di Olbia-Tempio, relativa alla 1/5

2 documentazione integrativa trasmessa dalla Società, con cui si comunica che gli elaborati soddisfano la richiesta [ ] in quanto recepiscono le prescrizioni rese con la determinazione 1461/04 del del Servizio Tutela del Paesaggio di Sassari, ha concluso l istruttoria con una proposta di giudizio positivo in merito alla compatibilità ambientale dell intervento denominato Cava Sutta Rocca, proposto dalla società Calcestruzzi S.p.A., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre a autorizzazione le prescrizioni di seguito riportate: 1. dovranno essere adottate tutte le dovute precauzioni, compresa la manutenzione periodica delle macchine utilizzate, per evitare fenomeni di inquinamento legati alla fase di coltivazione e di recupero; 2. al termine della prima fase di coltivazione, della durata stimata in 4 anni, dovrà essere fornito un aggiornamento sulle modalità del recupero, allo scopo di verificare la disponibilità del materiale di riempimento della cava; 3. il materiale utilizzato per i riempimenti nel piazzale e il rimodellamento morfologico dei gradoni dovrà essere analizzato e caratterizzato prima del suo impiego, ai sensi dell art. 186 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.; 4. lo strato di suolo superficiale da utilizzarsi per i ripristini dovrà essere accantonato in cumuli di altezza inferiore a 2 metri e preservato dalla dispersione tramite semine protettive con miscuglio di essenze esclusivamente autoctone e coerenti con le specie erbacee presenti intorno alla cava; 5. in relazione al recupero ambientale: a. al termine della coltivazione di ciascun gradone, dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale secondo la progressione e le metodologie esposte in progetto; b. la pendenza delle scarpate non potrà in nessun caso essere superiore a 45 ; c. il profilo del terreno dell area di coltivazione dovrà essere raccordato in maniera graduale con le aree contermini, avendo la massima cura nell evitare la formazione di dislivelli; d. la configurazione finale del pendio dovrà garantire il corretto drenaggio delle acque superficiali verso i collettori naturali; e. su tutte le aree dovrà essere garantita la copertura dello sterile con uno strato di terreno agrario di spessore medio non inferiore a 30 cm. La quota di terreno proveniente dall esterno della cava dovrà avere caratteristiche pedologiche ed agronomiche tali da garantire un corretto attecchimento delle specie utilizzate per il recupero; 2/5

3 f. la fase di ricomposizione dovrà essere supportata da personale esperto in discipline botaniche e tecniche vivaistiche, al fine di verificare la coerenza ecologica e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde. Tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per territorio, il quale dovrà essere preventivamente contattato; g. per quanto riguarda le specie che verranno piantumate, si raccomanda l esclusivo utilizzo di essenze autoctone e locali, in accordo con i principi e le disposizioni tecniche del Piano Forestale e Ambientale Regionale (PFAR) della Regione Sardegna e con il Piano di Gestione del SIC; h. per almeno cinque anni dalle piantumazioni si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, con particolare riferimento alle irrigazioni di soccorso; i. qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento dovranno essere attuati gli opportuni interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive al fine di garantire il raggiungimento dello stato di progetto in termini di densità degli individui; j. allo scopo di evitare rischi di rilascio di sostanze tossiche, dovranno essere evitati i trattamenti anticrittogamici e insetticidi delle opere a verde; k. dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento nell'area, per un periodo sufficiente a garantire l attecchimento delle specie piantumate e comunque non inferiore a cinque anni; l. dopo un anno dal termine dei lavori di recupero dovrà essere concordato un sopralluogo per verificare il risultato della ricomposizione a cui dovranno essere presenti i rappresentanti del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, dell Arpa Sardegna, dell Assessorato dell Industria e del SAVI; 6. per quanto riguarda la tutela della risorsa idrica: a. il canale di guardia per l intercettazione delle acque meteoriche a monte della cava dovrà essere realizzato immediatamente, così come i modellamenti morfologici nella parte interna della cava mirati a garantire il deflusso delle acque meteoriche; b. il canale dovrà essere realizzato in terra e/o pietrame e dovrà essere mantenuto fino all effettivo attecchimento delle specie utilizzate per la piantumazione delle scarpate, al fine di contenere fenomeni di erosione; 3/5

4 c. lo scarico delle acque nell ambiente dovrà essere autorizzato dall autorità territorialmente competente, nel rispetto dei limiti previsti nell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n. 152/2006; d. la gestione delle acque dilavanti l area estrattiva dovrà svolgersi in conformità con la Disciplina regionale degli scarichi, di cui alla Delib.G.R. n. 69/25 del ; 7. rumore: dovrà essere acquisito il parere del comune di Oschiri sulla futura classificazione acustica dell area in esame e, qualora la classe prevista dall Amministrazione sia più cautelativa rispetto a quella supposta nello SIA (Classe VI) per il confronto con le misure eseguite, dovranno essere effettuati, durante gli orari di esercizio dell impianto, a cura del proponente, i controlli strumentali di cui al punto 6, parte IV, della deliberazione della Giunta regionale n. 62/9 del Qualora, da tali misure risulti il superamento dei limiti, dovranno essere attuate opportune misure per il contenimento del rumore entro i limiti previsti dal Comune; 8. le operazioni di recupero dovranno svolgersi in concomitanza con il procedere della coltivazione, come previsto nello SIA e il proponente dovrà presentare ogni due anni un report che attesti, anche attraverso documentazione fotografica, il recepimento delle presenti prescrizioni e che riporti: a. lo stato della coltivazione e del recupero; b. i volumi estratti nel periodo e quelli utilizzati per le opere di rimodellamento; c. la provenienza, le caratteristiche e i volumi dei materiali utilizzati per i riempimenti e il rimodellamento, unitamente ai permessi e alle autorizzazioni necessarie per l utilizzo di detti materiali; 9. per assicurare che la zona si integri realmente con le aree circostanti, senza creare elementi di interruzione all interno del SIC ITB Campo di Ozieri e pianure tra Tula e Oschiri, dovrà essere garantito il monitoraggio dell area, da svolgersi con modalità e cadenza che dovranno essere concordate con il Servizio SAVI, il Servizio Territoriale dell Ispettorato Ripartimentale di Tempio e l ARPA Sardegna entro un anno dal termine delle attività di recupero delle aree interessate dalla prima fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il giudizio del Servizio SAVI. 4/5

5 La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell intervento denominato Cava Sutta Rocca, proposto dalla società Calcestruzzi S.p.A., a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Oschiri, la Provincia di Olbia-Tempio, il Servizio Attività Estrattive dell Assessorato regionale dell Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Tempio e l ARPAS; di stabilire che la durata dell autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive dell Assessorato regionale dell Industria non potrà avere durata superiore a 10 anni; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI, dovranno essere avviati entro cinque anni dall adozione della presente deliberazione, pena l attivazione di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. La Società dovrà inviare al Servizio SAVI gli elaborati progettuali che recepiscono le prescrizioni di cui alla premessa. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 5/5