Con l introduzione dell euro vi saranno in. circolazione più monete e di valore più elevato rispetto a
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- Faustino Palla
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1 Con l introduzione dell euro vi saranno in circolazione più monete e di valore più elevato rispetto a quelle attuali. Oltre alle monete da 1 centesimo, quelle da 2, da 5, 10 e 20 centesimi, saranno in circolazione monete da 50 centesimi, da 1 euro e da 2 euro che sostituiranno le banconote da mille lire, duemila e cinquemila lire, la banconota di più basso valore sarà quella da 5 euro. Vi sarà, pertanto, un aumento della circolazione monetaria metallica. Per far fronte a questo aumento di circolazione metallica, il Tesoro, d accordo con la Banca d Italia, ha indicato come target la distribuzione entro il 28 febbraio del 2002, di di monete, che corrispondono ad un valore di circa di euro. La Zecca non era attrezzata per produrre questi grandi quantitativi di monete. Nell arco degli ultimi 50 anni, sono state prodotte e quindi messe in circolazione 16 miliardi di monete, un numero abbastanza elevato rispetto a quelle in euro che verranno emesse, ma in un periodo di tempo molto più lungo. E stato, pertanto, necessario che la Zecca si attrezzasse non solo con nuovi macchinari, ma anche con un ulteriore stabilimento che è stato realizzato ristrutturando un immobile di proprietà dell IPZS. Oggi, la Zecca è in grado di rispettare il programma concordato e quindi di produrre entro la fine di quest anno di monete. La buona
2 2 performance della Zecca ha indotto il Tesoro ad elevare la produzione da 7,240 a 9,5 miliardi di monete. Questo quantitativo aggiuntivo sarà però prodotto nell arco del Attualmente, la produzione viene realizzata su tre turni giornalieri e per sei giorni la settimana. Fino ad oggi sono state coniate circa il 65% delle monete che dovranno essere messe in circolazione. Le monete prodotte non vengono conservate nei due stabilimenti della Zecca, ma presso tre depositi centrali. Da questi depositi verranno poi trasportate in depositi regionali e da questi ai depositi provinciali ed infine consegnate a banche e poste che avranno la responsabilità di distribuirle al pubblico ed al settore del commercio. Per consentire al pubblico ed al commercio di disporre di queste monete sin dall inizio del 2002, è stato deciso di effettuare una pre-alimentazione del sistema. Ciò, vuol dire che verranno consegnate sia banconote sia monete prima dell entrata effettiva in circolazione delle monete in euro. La pre-alimentazione viene effettuata in tempi diversi a seconda che si tratti di monete o di banconote; mentre per le monete la pre-alimentazione inizierà dal 1 settembre 2001, per le banconote partirà dal 15 novembre 2001.
3 3 Il motivo di anticipare la pre-alimentazione delle monete è comprensibile in quanto ci troviamo di fronte ad una maggiore complessità, da un punto di vista logistico. Si tratta infatti di distribuire di monete in tutta Italia. Per un peso di circa tonnellate di monete, che richiede tempi ed una organizzazione puntuale del piano di distribuzione. L operazione di sostituzione delle monete presso gli sportelli bancari e postali può risultare una operazione molto complessa se non vengono adottate misure idonee per evitare il formarsi di lunghe code. Gli olandesi hanno messo in atto una simulazione presso una stazione ferroviaria, per verificare i tempi effettivamente occorrenti per poter effettuare il cambio di monete. Venti persone si sono messi in fila, ad uno sportello simulando di cambiare la loro moneta nazionale in euro. Queste venti persone dopo un ora erano diventate circa 40 ed alla fine della giornata si era formata una coda di più di 500 persone. Questa simulazione ha messo in evidenza che se il cambio di moneta viene effettuato nei modi tradizionali, cioè presentando delle banconote e richiedendo il cambio in monete, i tempi sono molto lunghi. Ciò ha indotto quasi tutti i Paesi a far predisporre dei pacchetti preconfezionali sia per il pubblico sia per il
4 4 commercio. L Italia ha deciso di far realizzare dalla Zecca pacchetti per il pubblico con 53 monete, del valore di 12,91 euro, corrispondenti a lire. Di pacchetti preconfezionati per il pubblico ne verranno realizzati 30 milioni, mentre per il commercio e, in particolare per i dettaglianti, verranno realizzati confezioni contenenti 960 monete del valore di 315 euro, pari a poco più lire. Questo consentirà ai commercianti di poter disporre immediatamente, cioè alle date prefissate, di poter disporre di queste monete prima del momento in cui entreranno in circolazione. Sia il pubblico che i dettaglianti potranno acquistare i pacchetti preconfezionati di monete dal 15 dicembre Si sta valutando la possibilità di accedere alla richiesta delle banche e delle poste di anticipare questa data in modo tale da evitare che ci sia un eccesso di richieste del pubblico nel periodo natalizio quando l attività delle banche e poste è molto intensa. Ho detto acquisto perché in realtà l euro entrerà in corso legale solamente a partire dal 1 gennaio Quindi sia il pubblico sia i commercianti, acquisteranno delle monete che avranno poi corso legale. Questo deve essere molto chiaro e deve essere chiarito soprattutto al grande pubblico. Si tratta di monete
5 5 che avranno corso legale solamente a partire dal 1 gennaio Il problema più rilevante che occorre affrontare è quello della distribuzione delle monete. Per avere un idea delle dimensioni di questo problema logistico, occorre considerare che che si tratta di distribuire 40mila tonnellate di monete in tutta l Italia, a sportelli bancari e sportelli postali. Secondo calcoli effettuati dall Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per spostare dai magazzini centrali ai magazzini regionali i pallets in cui vengono raccolte le monete occorrono 30 autoarticolati al giorno per 90 giorni. Il programma di distribuzione, che è stato messo a punto prevede che le consegne di monete vengano effettuate entro tempi prefissati a partire dal 1 settembre Nella fase di pre-alimentazione si cercherà di rifornire il più possibile le banche e le poste di monete in euro. I di mini-kits, predisposti per il pubblico e i starter kits che verranno messi a disposizione dei commercianti, rappresentano già di per sé circa il 38% delle monete che si programma di distribuire nella fase del change over.
6 6 Quindi consegnando questi Kit a banche e poste avremmo già realizzato una pre-alimentazione del 38%. Il nostro obiettivo è quello di superare il 50%. Perché se si supera in pre-alimentazione la distribuzione del 50% delle monete, la fase successiva, quella di doppia circolazione, sarà più facilmente gestibile. Nella fase di doppia circolazione si dovrà tenere conto delle effettive esigenze. Se tali esigenze sono già state soddisfatte precedentemente con la pre-alimentazione il lavoro di alimentazione del sistema sarà certamente più facilitato. L incarico di predisporre un piano per la distribuzione è stata affidato a Poste Italiane S.p.A. per tre ordini di motivi: innanzitutto perché è già un vettore con un esperienza su tutto il territorio nazionale; inoltre ha una rete periferica e dei depositi dove potranno essere, anche con pochi interventi, realizzate quelle misure di sicurezza necessarie per ricoverare le monete. Infine, perché le stesse Poste Italiane sono distributori di monete. Loro stessi dovranno, attraverso i loro sportelli, distribuire le monete e quindi questo facilita sia la fase di pre-alimentazione sia quella successiva e rappresenta un valore aggiunto rispetto a qualunque altro vettore.
7 7 Il programma di massima che è stato messo a punto da Poste Italiane e che dovrà ovviamente essere ulteriormente precisato, prevede, che le monete vengano trasportate dal deposito centrale al deposito regionale, dal deposito regionale a quello provinciale e poi consegnate direttamente agli sportelli bancari e postali. I depositi provinciali avranno in realtà la funzione di transit point, cioè lì le monete resteranno solo il tempo di essere caricate per avviarle alla destinazione finale. Nei depositi regionali invece sarà effettuato un lavoro di sconfezionamento dei pallets predisposti dal Poligrafico, organizzando le unità di consegna che dovranno essere portate alle banche ed alle poste. Accogliendo un invito della BCE, cioè di limitare gli oneri per le banche, il Ministero Tesoro ha deciso di farsi carico del costo di trasporto fino ai luoghi di consegna che saranno indicati dalle banche e dalle poste. Di regola, nella normale situazione di alimentazione del sistema, il Tesoro si fa carico del costo di trasporto dal magazzino centrale alla tesoreria Provinciale dello Stato, mentre il costo di trasporto dalla tesoreria Provinciale agli sportelli bancari e postali fa carico a banche e poste. Nel caso della pre-alimentazione siamo in presenza di una situazione del tutto eccezionale, di natura prettamente
8 8 logistica. Non si poteva, pertanto, chiedere, in una tale situazione, nella quale e interesse generale che banche e poste prendano un quantitativo di monete molto elevato, che esse si facciano carico anche di questo costo. Il motivo di questa assunzione di costo da parte del Tesoro è quella di facilitare la pre-alimentazione inducendo le banche e, attraverso esse, la grande distribuzione, a prendere quantitativi elevati di monete. Un altro problema connesso alla introduzione dell Euro è quello del ritiro delle monete in lire. Il ritiro delle monete in circolazione non è mai stato effettuato in Italia. Per questo motivo si è deciso di fare un test ponendo fuori corso legale e ritirando dalla circolazione le monete micro da 50 e 100 lire. A fronte di 800 milioni di monete coniate e messe in circolazione, per il momento, ne sono state ritirate dalla circolazione solamente 64 milioni. Questo vuol dire che o molte di queste piccole monetine sono andate perse o sono state portate all estero da turisti o sono state utilizzate per qualche altro scopo. Forse compariranno più avanti anche perché c è la possibilità di poterle presentare, sempre nell arco dei dieci anni, per la conversione.
9 9 Inoltre è stata introdotta nell ultima Finanziaria una norma che consente di ritirare monete in eccesso rispetto alle esigenze della circolazione. La norma e già operativa perché vi sono molte monete in lire nei caveaux delle banche. Abbiamo pertanto, già provveduto a ritirare parecchi milioni di monete e questa attività di ritiro continuerà fino alla fine di quest anno. Ovviamente, il quantitativo di monete più consistente sarà presentato per la conversione in euro nel corso del periodo di doppia circolazione; in quel periodo, tutte le monete in lire che sono in circolazione o gran parte di esse, verranno ritirate. Il piano che stiamo mettendo a punto prevede che al momento della consegna delle monete in Euro si procederà anche al ritiro di quelle in lire. Secondo calcoli effettuati, si pensa che siano in circolazione circa il 35% dei 16 miliardi di monete coniate e messe in circolazione negli ultimi 50 anni. Si procederà, pertanto, a ritirare circa 5 miliardi o 5 miliardi e mezzo di monete; è difficile fare una stima precisa perché, come ho detto, le monete non sono mai state ritirate dalla circolazione prima d ora. Queste sono le attività che si stanno realizzando per quanto riguarda le monete per arrivare in modo ordinato, e cioè non drammatico, alla sostituzione della lira con l euro.
10 10 Sono attività molto intense, complesse, perché richiedono una grande collaborazione tra tutti i soggetti che sono coinvolti; Ministero del Tesoro, Ministero dell Interno per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, la Banca d Italia, le banche, le poste nonché l ABI e le altre associazioni di categoria. Tuttavia il problema più grande sarà affrontato da parte dei consumatori i quali saranno costretti, anche se per un periodo di soli due mesi, a dover fare i conti con due monete; daranno lire e riceveranno il resto in euro o viceversa. Questo è un grosso sforzo che si richiede a tutti noi e soprattutto a chi non ha dimestichezza con queste realtà. La informazione diretta e tempestiva sarà molto importante per ridurre al massimo questo impatto. Grazie.
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