CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DEL TESORO E DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA (CIAMPI)

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1 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DEL TESORO E DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA (CIAMPI) Norme in materia di circolazione monetaria Presentato il 2 agosto 1996 ONOREVOLI DEPUTATI! La circolazione monetaria è attualmente basata su una scala di tagli manifestamente inadeguata alle esigenze di mercato, sia per i valori più bassi che per quelli più alti. Con riferimento ai tagli bassi è possibile osservare che: a) la scala monetaria metallica si è di fatto ridotta a quattro segni monetari: i due tagli maggiori (500 e 200 lire) costituiscono il 72,2 per cento del valore totale della circolazione, quelli mediani (100 e 50 lire) il 25,7 per cento mentre i restanti coprono solo il 2,1 per cento; b) dal confronto internazionale emerge che nei Paesi del Gruppo dei dieci il valore iniziale della scala cartacea è mediamente cinque volte quello delle 1000 lire; c) le banconote da lire mille e duemila, a causa del valore sempre minore che incorporano, svolgono ormai lo stesso ruolo delle monete divisionali, il che comporta una eccessiva permanenza di tali biglietti al di fuori del circuito bancario ed impedisce all istituto di emissione di rinnovare con adeguata correntezza i tagli, che presentano uno stato di conservazione generalmente degradato. Quanto detto mostra chiaramente come nel tempo vi sia stata una perdita di adeguatezza del ruolo divisionale della circolazione metallica e lascia verosimilmente pensare che sia ormai giunto il momento

2 Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati 2106 di elevare l attuale linea di demarcazione tra la circolazione cartacea di banca e quella monetaria di Stato. In particolare l emissione di monete metalliche da lire mille e lire duemila, renderebbe disponibile un mezzo di pagamento non deteriorabile, da usare di continuo per tutte le transazioni di piccolo importo, comprese le acquisizioni di beni e servizi mediante la catena di distribuzione automatica in progressiva fase di sviluppo del nostro Paese. Motivi di opportunità, peraltro, suggeriscono di lasciare alla Banca d Italia la facoltà di emettere ancora banconote di pari importo. Ciò consentirebbe di procedere ad una graduale monetazione del taglio e permetterebbe all istituto di emissione di controllare, attraverso un adeguato e ordinato rifornimento di banconote, che non si verifichino sul mercato carenze dovute ai consueti fenomeni di tesaurizzazione iniziale. Anche con riferimento alla circolazione dei tagli più alti si può notare che l attuale struttura della scala monetaria appare sempre più inadeguata alle esigenze degli scambi; in particolare: a) il taglio da centomila lire ha ormai superato il 72 per cento dell intero valore della circolazione creando notevoli diseconomie nei pagamenti a causa dei trasferimenti fisici di ingenti masse di contanti; b) la funzione transattiva svolta, a fine 1967, dai tagli da e lire non è attualmente esercitata da alcun segno; infatti il valore attuale di tali banconote equivarrebbe rispettivamente a e circa; c) il confronto con i Paesi del Gruppo dei dieci mostra che le banconote di taglio più elevato in circolazione hanno un valore medio pari a oltre cinque volte quello dell attuale taglio massimo italiano. I motivi sopra elencati mostrano la necessità e l urgenza di procedere all emissione di un nuovo biglietto di valore più elevato del taglio massimo ora in circolazione. L emissione di tale biglietto permetterebbe di risolvere le condizioni di squilibrio ora descritte e fornirebbe al pubblico un chiaro segnale di cessazione dei timori psicologici derivanti dai processi inflazionistici del passato, che hanno impedito, per molti anni, il riordino e la realizzazione della scala monetaria del nostro Paese. Alle esigenze sopra rappresentate risponde l unito disegno di legge, il quale, all articolo 1, prevede l emissione da parte del Tesoro dello Stato di nuove monete da lire e lire lasciando, altresì, alla Banca d Italia la facoltà di continuare ad emettere banconote di pari importo. Nel comma 2 dell articolo 1 è stabilito che sia il Ministero del tesoro a determinare, oltre alla data del corso legale e ai limiti del potere liberatorio, anche le caratteristiche ed i contingenti delle monete di nuova emissione. Con l articolo 2, è data facoltà al Ministero del tesoro di autorizzare la Banca d Italia ad emettere banconote del taglio da lire cinquecentomila. L individuazione di tale taglio trova ragione oltre che nel summenzionato confronto con i Paesi del Gruppo dei dieci, anche nella circostanza che l eventuale introduzione di un taglio più basso, quale ad esempio la banconota da lire, non sarebbe utile, sia perché esso risulterebbe troppo vicino a quello da lire , già dotato di forte capacità transattiva, sia per l atteggiamento non favorevole del pubblico nei confronti dei tagli a base due. Notevole importanza per il nostro ordinamento monetario riveste anche la disposizione dell articolo 3, comma 1; infatti, per la prima volta, si stabilisce la prescrizione delle banconote e dei biglietti di Stato entro dieci anni dalla cessazione del loro corso legale. La previsione normativa si è resa necessaria per eliminare l appesantimento delle scritture, sia dello Stato che dell istituto di emissione, che genera confusione circa la quantità delle consistenze effettivamente circolanti nei diversi tagli. Un decorso decennale è stato ritenuto sufficiente a tutelare gli interessi dei possessori dei valori posti fuori corso legale.

3 Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati 2106 Con la disposizione del comma 2 dell articolo 3 si intende rapportare al decennio anche la prescrizione delle banconote e dei biglietti di Stato fuori corso legale alla data di entrata in vigore della legge, per i quali, oggi, non sono previsti termini di prescrizione. L esigenza di procedere all arrotondamento alle dieci lire dei valori attuali, previsto all articolo 4, risponde a considerazioni di carattere pratico, atteso che i tagli più bassi della scala monetaria appartengono solo nominalmente alla circolazione metallica. L arrotondamento oggi autorizzato, alle lire cinque, è previsto dalla legge 21 maggio 1959, n Infine, l articolo 5 prevede la possibilità per il Ministro del tesoro di stipulare apposite convenzioni con il Governatore della Banca d Italia per eliminare gli inconvenienti che dovessero sorgere dall attuazione della legge per quanto concerne la fabbricazione, l emissione e la circolazione delle monete metalliche e delle banconote.

4 Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati 2106 DISEGNO DI LEGGE ART. 1. (Emissione di monete da lire mille e da lire duemila). 1. Il Tesoro dello Stato è autorizzato a coniare ed emettere monete nei tagli da lire mille e lire duemila. È fatta salva la facoltà della Banca d Italia di emettere banconote di pari importo. 2. Il Ministero del tesoro determina, con propri decreti, le caratteristiche, i contingenti, i limiti del potere liberatorio e la data del corso legale delle monete di cui al comma 1. ART. 2. (Emissione della banconota da lire cinquecentomila). 1. Il Ministero del tesoro, con proprio decreto, può autorizzare la Banca d Italia ad emettere banconote nel taglio da lire cinquecentomila. ART. 3. (Prescrizione delle banconote e dei biglietti a debito dello Stato). 1. Le banconote ed i biglietti a debito dello Stato si prescrivono a favore dell Erario decorsi dieci anni dalla data di cessazione del corso legale. 2. In deroga a quanto stabilito dal comma 1, le banconote ed i biglietti dello Stato per i quali è gia stata disposta da almeno cinque anni la cessazione del corso legale si prescrivono a favore dell Erario nel termine di cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

5 Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati 2106 ART. 4. (Arrotondamenti nelle riscossioni e nei pagamenti). 1. Ai fini delle riscossioni e dei pagamenti da effettuarsi dalle Amministrazioni dello Stato, comprese quelle ad ordinamento autonomo, dagli enti pubblici territoriali, da altre pubbliche amministrazioni, nonché da società, enti, associazioni o privati cittadini, l importo complessivo dei relativi titoli è arrotondato a lire dieci per difetto o per eccesso, a seconda che si tratti di frazioni non superiori o superiori a lire cinque. ART. 5. (Convenzioni). 1. Il Ministro del tesoro è autorizzato a stipulare apposite convenzioni con il Governatore della Banca d Italia per regolare i rapporti nascenti dall attuazione della presente legge tra il Tesoro dello Stato e l Istituto di emissione.

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8 DDL Lire 500