CRESCITA DECRESCITA? A cura della Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita di Padova

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1 CRESCITA O DECRESCITA? Quale futuro sostenibile e umanizzante? Senza rimanere imbrigliati nel mito del crescita economica che sta impoverendo i popoli e inquinando il pianeta. A cura della Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita di Padova

2 Una crescita economica continua e illimitata è davvero possibile?...chi crede ad una crescita esponenziale che possa continuare all'infinito in un mondo finito o è un pazzo o è un economista Kenneth Boulding Il sistema economico in cui viviamo è un vortice che ci spinge a comprare più cose possibili, trasformandole poi in rifiuti nel minor tempo possibile per farcene comprare di nuove. Ma il pianeta Terra sta mostrando evidenti segni di aver raggiunto il limite: effetto serra, esaurimento di combustibili fossili e materie prime, inquinamento ci devono far capire che è indispensabile un ripensamento dei nostri stili di vita Cosa c'è di sbagliato con voi? via! via! Volete che anneghiamo tutti? contraddizioni del nostro modello di sviluppo

3 La crescita ci rende più felici? contraddizioni del nostro modello di sviluppo È stato dimostrato che esiste un vero e proprio "paradosso della felicità": aumentare la ricchezza di una popolazione oltre un certo limite ne riduce la felicità (ad es. perchè ci si ritrova a vivere in città più caotiche e inquinate, o a dover rinunciare una parte del tempo libero per lavorare e guadagnare di più) La crescita ormai non è più al servizio delle persone, ma le persone della crescita! Occorre capire se il nostro obbiettivo è lo sviluppo economico o il benessere esistenziale:...dà più felicità un conto in banca o un bosco?...una macchina più potente o un uso libero del proprio tempo? la curva della decrescita: cambiare gli stili di vita (2), arrivare ad un punto di crescita nulla (3), ad una successiva decrescia (4) ed ad un nuovo modello di benessere (5)

4 Come la "crescita" ci ha cambiato Molti di noi hanno perso l'abilità dei nostri nonni del "saper fare"; lavori, come nel campo delle manutenzioni e riparazioni "in casa", sono stati sostituiti dal "getta e riacquista". contraddizioni del nostro modello di sviluppo Questo è il triste "sogno" di ogni economia che si auto-definisce "sviluppata": una persona che non sia capace di fare nient'altro che il suo lavoro retribuito, così sarà infatti costretta a comprare ogni cosa! Anche il tempo dedicato al prendersi cura dei nostri figli e anziani non è più compatibile con gli attuali orari di lavoro, e quindi dobbiamo affidarci a babysitter e badanti retribuite, che non potranno sicuramente metterci lo stesso nostro amore.

5 La descrescita felice lo stile di vita "decrescente" Ci hanno abituato ad utilizzare quasi come sinonimi i termini "merci" (oggetti o servizi che si scambiano con denaro) e "beni" (oggetti o servizi di cui si ha bisogno), invece la loro distinzione è profonda: Il combustibile sprecato per riscaldare una cosa mal isolata è una merce (e fa di conseguenza aumentare il PIL) ma non è un bene. La verdura dell'orto che coltiviamo per la nostra famiglia è un bene, ma non entrando nel circuito economico non è merce e non incrementa il PIL. I movimenti per la decrescita felice puntano proprio a ridimensionale il ruolo che nelle nostre vite hanno le merci ("decrescita") a favore di quello dei beni ("felice")

6 Lavoro ed autoproduzione Il primo passo verso una società della decrescita è lavorare meno, guadagnando meno denaro ma avendo a disposizione più tempo per prodursi da sè ciò che prima acquistavamo, ad esempio con: lo stile di vita "decrescente" l'orto, per verdure ed ortaggi; la preparazione di generi alimentari come pane, pasta, marmellate, yogurt... (sicuramente più sani di quelli acquistati); l'autocostruzione di pannelli solari per scaldare l'acqua (e "raffreddare" la bolletta...); lo scambio (tu hai troppi kaki d'inverno ed io troppe pesche d'estate?); le "banche del tempo", per "barattare" servizi e competenze.

7 Cambiare la nostra alimentazione La nostra alimentazione è una delle principali cause dell'elevato impatto ambientale della civiltà occidentale. lo stile di vita "decrescente" Se vogliamo ridurre il nostro peso sull'ecosistema, è indispensabile limitare il consumo di carne, a vantaggio di legumi e cereali: per produrre 1 kg di carne di manzo occorrono ad esempio litri di acqua, mentre per 1 kg di mais ne bastano 900! Quando si fa la spesa è inoltre bene preferire cibi di stagione e derivanti da filiere corte, meglio ancora se acquistati dal produttore direttamente o tramite gruppi di acquisto solidale (G.A.S.)

8 Ridurre lo spreco di energia Tra i problemi che dobbiamo quotidianamente affrontare, dovuti alla crescita, ci sono quelli legati all'automobile: inquinamento, consumo di suolo (per costruire nuove strade), uso di combustibili fossili, sprawl abitativo. Non è forse giunto il momento di pensare una mobilità più intelligente? (sistemi integrati, car sharing, telelavoro, auto elettriche,...) Una delle attività che consuma più energia è riscaldare gli edifici, eppure basterebbero investimenti modesti (e comunque periodicamente necessari) per aumentare l'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente. Con un po' di sforzo si possono addirittura realizzare abitazioni che producono più energia di quanta ne consumano! lo stile di vita "decrescente" Tu hai la possibilità di scegliere

9 "Felicità interna lorda" al posto del PIL: l'esempio del Bhutan lo stile di vita "decrescente" Già da alcuni anni il Bhutan adotta come indicatore del proprio benessere non il PIL ma bensì il cosiddetto indice di Felicità interna lorda, che considera come importante, oltre alle cose, anche: qualità dell aria, salute dei cittadini, istruzione, ricchezza dei rapporti sociali. Il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell Asia ma è anche, secondo un sondaggio di Businessweek, la nazione più felice del continente e l ottava al mondo. Nel 2011 la stessa Assemblea generale dell Onu ha approvato una risoluzione che riconosceva il raggiungimento della felicità come un traguardo fondamentale della persona ed esortava a sviluppare metodi più efficaci del Pil per misurare il benessere dei propri cittadini. monastero in Buthan

10 Venezia 2012: Conferenza internazionale sulla decrescita lo stile di vita "decrescente" A Venezia, dal 19 al 23 settembre 2012, si svolgerà la terza conferenza internazionale sulla decrescita: Tre i Forum tematici: le fonti del pensiero della decrescita i soggetti del cambiamento gli scenari macroeconomici della transizione Interverranno: Serge Latouche, Helena Noeberg-Hodge, Tim Jackson, Alberto Lucarelli, Maurizio Pallante, Marco Revelli, Marco Deriu, Luca Mercalli e molti altri ospiti internazionali altre informazioni su:

11 Frasi per pensare "Le cose più importanti della vita non sono cose" "Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l ultimo fiume avvelenato, l ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro." capo indiano d'america Discorso sul PIL di Robert Kennedy, Marzo 1968: "Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. [...] Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. [...] Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari. [...] Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'america, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani."

12 Dalla Bibbia Mt 6,19-21 Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. Lc 12,16-21 La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così - disse - : demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!. Ma Dio disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà? Sir 14,3-4 A un uomo gretto non va bene la ricchezza, a che cosa servono gli averi ad un uomo avaro? Chi accumula a forza di privazioni, accumula per altri; con i suoi beni faranno festa gli estranei Sir 29,11 Disponi dei beni secondo i comandamenti dell'altissimo e ti saranno più utili dell'oro. Riponi l'elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni male. Sir 31, 5-9 Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro ne sarà fuorviato. Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, e la loro rovina era davanti a loro. È una trappola per quanti ne sono infatuati, e ogni insensato vi resta preso.