Le festività. Lo shabbàt:

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1 Introduzione Cosa sono le mitzvoth? Le mitzvòt sono i comandamenti della Torà. La parola mitzvà significa appunto ordine, comando. Le mitzvòt si dividono in due categorie: mitzvòt affermative (mitzvòt asè) cioè azioni che si devono fare ; mitzvòt negative (mitzvòt lo ta asè) cose vietate a farsi. Le mitzvòt asè sono 248, quelle lo ta asè 365. In tutto nella Torà ci sono 613 mitzvòt. Che cosa è il bar e il bath mizvà? Bar Mitzvà (figlio del comandamento) e Bat mitzvah, (figlia del comandamento), è un termine per indicare il momento in cui un ragazzo e una una ragazza raggiungono l'età della maturità (13 anni per il ragazzo e 12 anni per la ragazza) e diventano responsabili per se stessi nei confronti della halakhah, la legge ebraica. Prima del raggiungimento di questa età, la responsabilità per il comportamento dei bambini ricade sui genitori. Dopo essere diventati bar e bat mitzvà, i giovani sono ammessi a partecipare alla vita della Comunità al pari degli adulti e diventano personalmente responsabili della loro osservanza delle mitzvòt, della tradizione e dell'etica ebraica. Lo shabbàt: Le festività Cosa vuol dire la parola shabbath e perché si chiama così? Shabbàt significa cessare in quanto si deve terminare ogni lavoro. Quali sono le mizvoth e i divieti dello shabbath? Le mitzvòt sono: accendere i lumi, fare il kiddùsh e alla fine dello shabbàt fare la havdalà. Spiega la mitzvà dei lumi I lumi dello shabbàt hanno lo scopo di portare luce e felicità in casa. Si accendono due lumi (altri hanno usanze diverse) qualche istante prima del tramonto. E preferibile (ma non è obbligatorio) che sia la donna ad accendere e che i lumi si trovino nella sala da pranzo. La benedizione è: asher kiddeshanu bemitzvotav vetzivanu leadlik ner shel shabbàt. Spiega la mitzvà del kiddùsh La sera e il mattino, dopo la tefillà, prima di mangiare si recita il kiddùsh. Si prende un bicchiere di vino e si cantano brani di torà e benedizioni per santificare lo shabbàt. Il vino è una bevanda che porta allegria ed era usata anche nel Santuario per santificare le feste ebraiche. Chi recita il kiddùsh deve tenere il bicchiere con la sola

2 mano destra e alla fine bere kimlò lugmav vino bastante a riempire una sola guancia. Poi si passa anche agli altri il bicchiere. Spiega la mitzvà della Havdalà Alla fine dello shabbàt si fa la havdalà, cioè si dichiara la fine della festa. Si prende del vino, delle piante, un lume a più fiamme e su ognuno di questi si recita una benedizione di ringraziamento. Poi si conclude con una benedizione per ringraziare Hashèm per lo shabbàt trascorso. Che cos è la hamotzì? E la benedizione sul pane. Di Shabbàt si prendono due pani interi e dopo aver fatto il kiddush si recita la benedizione. I due pani sono detti challòt. Il motivo per cui i pani devono essere doppi è in ricordo che al tempo della Torà la manna scendeva di venerdì anche per lo shabbàt. Quali sono i lavori vietati di Shabbàt? Le azioni vietate dalla Torà sono in tutto 39. Altri lavori vietati, chiamati toledòt e ghezeròt, sono però sono molto più numerosi. Le toledot sono azioni simili a quelle vietate dalla Torà, le ghezerot sono divieti rabbinici. Esempio. La Torà vieta di arare un campo per avere piante che servono per formare colori vegetali e dipingere le stoffe. Una toledà è quella di fare qualsiasi buco nel terreno, anche se non per arare. Una ghezerà è quella di toccare badili o rastrelli che servono per scavare fosse. Calendario e rosh chòdesh: Il calendario ebraico è lunare o solare? Il calendario ebraico העברי) (הלוח è un calendario lunare, cioè calcolato sulle fasi lunari. L'anno è composto di 12 o 13 mesi di 29 o 30 giorni. Originariamente la durata dei mesi non era stabilita in anticipo, ma l'inizio di ogni mese veniva fissato tramite l'osservazione diretta della Luna nuova da parte di testimoni mandati dal Sinedrio (Tribunale Rabbinico); nel 358 il sommo sacerdote Hillel II codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili. Quanti e quali sono i mesi dell anno? I mesi lunari sono 12: tishrì, cheshvàn, kislev, tevèt, shevàt, adàr, nisàn, yiàr, sivàn, tamùz, av, elùl. Perché c è l anno embolismico? Anno embolismico significa che a volte nell anno si aggiunge un mese. Ciò accade sette volte ogni diciannove anni. Il motivo dell aggiunta del mese dipende dal fatto che la festa di Pèsach deve cadere necessariamente in primavera. Essendo diverso il calendario solare da quello lunare potrebbe accadere che Pesach capiti in inverno! Per

3 evitare ciò si aggiunge un mese dopo il mese di Adar, chiamato Adar Shenì (Adar II) in modo che la festa capiti nel giusto momento dell anno. Pèsach: Spiega brevemente la festa di pèsach Pèsach ricorda l uscita degli ebrei dall Egitto. Inizia il 15 di nissàn, dura sette giorni in eretz israèl e otto nella diaspora. E vietato mangiare cibi lievitati per tutto il periodo. Prima di pèsach si pulisce tutta casa e si fa la bedikàt chametz. Cos è la bedikàt chametz? La sera dl 14 di nissàn al lume di candela si cerca in tutta casa che non sia rimasto del chametz, cioè cibo lievitato. Il chametz trovato si brucia il giorno dopo, di mattina. Dopo aver bruciato il chaetz non è più possibile mangiare cibo lievitato ed è vietato mangiare matzà fino alla sera. Tutte le stoviglie, i piatti e tutti gli utensili, forni e fornelli devono essere resi kashèr le-pèsach. Che cosa sai del seder di Pesah? Il Séder, che significa letteralmente ordine, è la particolare cerimonia che ha luogo nelle prime due sere di Pésach (in Israele solo la prima sera) attraverso la quale si celebra la fine della schiavitù egiziana e l inizio della libertà del popolo d Israele. Il Séder si compone oggi di 15 elementi essenziali. 1. Kaddèsh. Ciascuno deve tenere in mano la propria coppa. Prima di bere il vino, ogni commensale dovrà sedersi in assoluto silenzio e appoggiare il proprio corpo sul gomito sinistro poiché, in caso contrario, non avrà adempiuto alla mitzvà. 2.Urchatz. Prima di intingere il Karpàs nell aceto (o in acqua e sale secondo altre usanze) ognuno dei commensali dovrà prendere una brocca d acqua e versarla prima sulla mano destra, poi sulla sinistra e ripetere nuovamente tale azione. 3. Karpas. Si intinge del sedano in aceto o acqua e sale e dopo la benedizione lo si mangia4. Yachatz. Si prende la matzà di mezzo tra le tre riposte nel piatto del Séder e la si spezza con le mani in due parti. Il pezzo più piccolo dovrà essere riposto tra le due matzòt intere mentre quello più grande servirà come Afikomèn da consumarsi prima della Birkàt hamazòn. 5. Magghìd. Si inizia la hagadà 6. Rochtzà Prima di adempiere alla mitzvà di mangiare la matzà tutti i commensali dovranno fare la netilàt yadàim e recitare la relativa benedizione Motzì - Matzà. E un precetto affermativo comandato dalla Torà (Esodo 12,18), sia agli uomini che alle donne, quello di mangiare almeno un kezàit (28,8 gr) di matzà la prima e la seconda sera di Pésach (in Israele solo la prima sera). La matzà va consumata in silenzio e con hasibà (appoggiati sul gomito sinistro). 9. Maròr. In ricordo delle amarezze subite dal popolo ebraico durante la schiavitù egiziana i Maestri hanno stabilito che uomini e donne dovessero consumare un kezàit di verdura

4 amara dopo averla intinta nel charòset e dopo aver recitato la sola benedizione di Al akhilàt maròr. 10. Korèkh. Si prende un kezàit di erba amara unta di charòset assieme ad un kezàit della terza matzà rimasta nel piatto del Séder, e si mangia seduti e appoggiati sul gomito sinistro. 11. Shulchàn Orèkh. Si cena 12. Tzafùn. Si conclude la cena mangiando almeno 28,8 gr della matzà che era stata nascosta all inizio del Séder (Afikomèn) stando seduti, in silenzio e appoggiati al gomito sinistro. 13. Barèkh. Si fa la Birkàt Hamazòn. Al termine della Birkàt hamazòn si deve recitare a voce alta la benedizione di Boré perì haghéfen e tutti i commensali devono rispondere Amèn (ma non Barùkh hu uvarùkh shemò ) e bere in un solo sorso un bicchiere di vino appoggiati sul gomito sinistro. 14. Hallèl. Si riempie il quarto ed ultimo bicchiere di vino e si recita l Hallèl. Dopo la benedizione di Ishtabbàch si beva la coppa di vino appoggiati, anche in questo caso, al gomito sinistro e seguendo tutte le altre norme riguardanti le coppe di vino riportate in precedenza. 15. Nirtzà. E consuetudine terminare il Séder con canti tradizionali e con parole di Torà. Che cosa è la sefirath haomer? Nel periodo tra Pesach e Shavu òt il Cohen entrava nel santuario ogni giorno tenendo in mano delle spighe di orzo e le sventolava per chiedere ad Hashèm di mandare vento, nuvole e pioggia anche durante l estate. Durante questo periodo tutto il popolo contava i giorni che passavano fino all arrivo della festa di Shavuòt. Ancora oggi ogni ebreo conta giorno per giorno il tempo dell omer. Il conteggio avviene in questo modo: a) si attende l uscita delle stelle; b) se recita la benedizione: ashèr al sefiràt ha òmer; c) si dice il giorno corrispondente. In tutto, tra pèsach e shavuòt ci sono 50 giorni e i giorni dell omer sono 49, cioè sette settimane complete. Shavuòt: Cosa ricorda shavuòt? Ricorda il giorno in cui il popolo ebraico ascoltò per la prima volta i dieci comandamenti. Shavuòt cade il 6 di sivàn, dura un giorno in eretz Israèl e due giorni nella diaspora. Quali sono le mitzvòt di shavuòt? Di shavuòt non ci sono mitzvòt particolari ma solo usanze. Si usa mangiare cibi di latte e mettere fiori al tempio in segno di festa. La parashà di Shavuot è quella che descrive il dono della Torà sul monte Sinai ed è importante venire ad ascoltarla in quanto contiene anche i dieci comandamenti. Succòt: Cosa ricorda succòt? Ricorda di quando gli Ebrei, usciti dall Egitto, rimasero quarant anni nel deserto. Durante questo periodo essi rimasero avvolti da nubi protettive che scendevano dal

5 cielo. In ricordo di ciò per sette giorni in eretz israèl e per otto giorni nella diaspora è mitzvà sedere sotto una succà, cioè una capanna. Succòt inizia il 15 di tishrì. Quali sono le mitzvòt di succòt? Di succòt ci sono 2 mitzvòt particolari. Dalla prima sera si mangia in succà per tutto il periodo. Dalla prima mattina di succòt si prende per tutto il periodo il lulàv, composto da palma, salice, mirto e un cedro. Come è fatta una succà? La succà deve avere almeno tre pareti e il tetto deve essere obbligatoriamente fatto di vegetali staccati dal terreno. La succà non può essere fatta sotto un tetto. Le donne sono esentate sia dalla mitzvà della succà sia dalla mitzvà del lulàv. Come si chiama la festa dopo succòt? Sheminì atzèret, la festa di chiusura. Questa festa non ha mitzvòt particolari. E però seguita da simchàt torà, in cui si gioisce con canti e balli per aver ricevuto da Hashèm la torà in dono. Rosh Hashanà: Cosa ricorda rosh hashanà? La festa di rosh hashanà ricorda la creazione del mondo o, più esattamente, il giorno in cui Hashèm decise di creare l uomo. Rosh hashanà cade il primo di tishrì e dura due giorni. Quali sono le mitzvòt di rosh hashanà? Di rosh hashanà c è una mitzvà particolare che è quella di ascoltare il suono dello shofàr. Lo shofar ha tanti significati. Innanzi tutto ricorda il sacrificio di Isacco che dimostra che molti del nostro popolo furono disposti a sacrificarsi per il volere di Hashèm. Lo shofar, poi, essendo solo un suono, permette a tutti di rivolgersi ad Hashèm, anche a coloro che non sanno pregare. Yom kippùr: Cosa ricorda yom kippùr? Dopo che gli ebrei fecero il vitello d oro Moshè riscrisse i comandamenti perché le prime tavole erano state spezzate. Le seconde tavole furono consegnate il 10 di tishrì dopo che il popolo si era pentito di ciò che aveva fatto. Per questo il yom kippur capita il 10 di tishrì, dura un solo giorno ed è dedicato al pentimento di ogni ebreo. Quali sono le mitzvòt di yom kippùr? Di yom kippùr è vietato mangiare e bere. Anche i bambini, se sono in forze, prima del bar/bat mitzvà iniziano a fare il digiuno ma questo è obbligatorio solo per gli

6 adulti. I Maestri hanno inoltre vietato di calzare scarpe di pelle, mettere creme, lavarsi e avere rapporti sessuali. Di yom kippùr sono vietati tutti i lavori proibiti di shabbàt. I digiuni Quali sono i digiuni e cosa ricordano? L unico digiuno comandato dalla Torà e Yom Kippùr, cade il 10 di tishrì ed è un giorno dedicato al pentimento. Il 3 di tishrì c è il digiuno di Ghedalià e ricorda la morte dell omonimo tzaddìk e la fine della piccola comunità ebraica da lui presieduta in Eretz Israèl rimasta dopo la distruzione del Santuario per opera dei babilonesi. Il 10 di tevèt ricorda l assedio di Yerushalàim al tempo dei babilonesi e le deportazioni naziste. Il 13 di Adàr è il digiuno di Ester e ricorda il digiuno fatto dalla regina e dal popolo ebraico per chiedere ad Hashèm un aiuto per sconfiggere hamàn. A nissàn, alla vigilia di Pèsach, solo i primogeniti maschi fanno un digiuno. Il 17 di tamùz di digiuna in ricordo della breccia fatta sulle mura di Yerushalàim che permise ai babilonesi di entrare in città. Il 9 di av si digiuna per ricordare la distruzione del Santuario per opera dei babilonesi prima e dei romani poi. I digiuni di Ghedalià. 10 di tevèt, 17 di tamùz e il digiuno di Estèr durano solo dall alba alla sera. Kippùr e il 9 di av cominciano dalla sera e terminano la sera successiva. Festa solenne Quali sono i giorni di festa solenne? I primi e gli ultimi giorni di pèsach e succòt, l intera festa di shavuòt e di rosh hashanà sono definiti moèd, cioè giorni di festa solenne. I giorni intermedi di pèsach e succòt sono definiti chol hamoèd cioè una via di mezzo tra giorni festivi e non festivi. Che differenza c è tra moèd, chol ha moèd e shabbath? Shabbàt cade ogni settimana. In esso è vietato ogni lavoro costruttivo oppure distruttivo. Di shabbàt è vietato cucinare e trasportare. Di moèd, ossia di giorno festivo, è permesso invece cucinare e accendere fuochi a patto che questi si attingano da una fiamma già accesa prima di moèd. E pure permesso trasportare oggetti per la strada. E però vietato di moèd spegnere il fuoco. Ad esclusione del trasporto e dell accensione di fuochi da una fiamma già accesa, di moèd si devono seguire tutti i divieti dello shabbàt. Di chol amo èd, cioè nei giorni centrali di pesach e succòt, e vietato solo fare lavori pesanti. Anche di moèd si accendono i lumi, si fa il kiddùsh e la havdalà. Nella havdalà di moèd non si usano piante aromatiche e non si recita la benedizione sulla fiamma. La benedizione per l accensione dei lumi della vigilia è: ashèr kiddeshanu bemitzvotav vetzivanu lehadlìk ner she yom tov. Le feste non comandate dalla Torà

7 Chanuccà: Cosa ricorda Chanuccà? Nell anno 165 a.e.v. gli ebrei, comandati dalla famiglia dei chashmonaìm, lottarono e vinsero l esercito greco che si era insediato in eretz Israel e voleva convertire tutto il popolo ebraico. Dopo la vittoria i chashmonaìm accesero la menorà anche se avevano olio bastante per un solo giorno ma per miracolo la menorà rimase accesa per otto giorni. Quando cade chanuccà? Chanuccà cade il 25 di kislev. Quali sono le mitzvòt di chanuccà? Ogni sera, all uscita delle stelle si accende un lume in ricordo del miracolo. La prima sera uno, la seconda sera due e così via. I lumi devono rimanere accesi almeno mezzora dopo l uscita delle stelle. Come si accende? Prima si accende lo shamàsh senza recitare nessuna benedizione. Si recita la benedizione e poi si accende ogni sera, in silenzio, il primo lume. Dopo il primo lume si cantano haneròt hallalì, il salmo di chanuccà e il maoz tzur. Quante benedizioni si dicono? La prima sera tre: 1. barùkh asher kiddeshanu bemitzvotav vetzivanu lehadlik ner shel chanuccà, 2. Barùkh sheassà nissìm laavotenu baiamìm hahèm bazemàn hazè, 3. Shehecheiianu. Le altre sere si recitano solo le prime due. Ricorda che solo dopo le benedizioni si può accendere e non durante la loro recitazione. Dove si pone la chanuccà? Accanto alla finestra. Se si abita oltre il terzo piano, è meglio porre la chanuccà accanto alla porta d entrata, di fronte alla mezuzà. Cos è lo shamàsh? E il lume aggiuntivo che non serve necessariamente ad accendere gli altri lumi ma a dimostrare che quelli di chanuccà non si possono adoperare. Come devono essere posti i lumi della chanuccà? Tutti sullo stesso piano tranne quello dello shamàsh che deve essere posto più in alto o comunque separato dagli altri. Purìm: Cosa ricorda Purìm? Nell anno 523 a.e.v. circa gli ebrei rischiarono di venire sterminati. Amàn,

8 discendente di Amalèk, nominato primo ministro di Persia, decise di cancellare il popolo ebraico dal mondo con il benestare del re Achashveròsh. Grazie alla regina Ester e Mordekhài il popolo si salvò. In ricordo di ciò si fa una grande festa. Quali sono le mitzvòt di purìm? Purìm cade il 14 di Adar (a Yerushalàim il 15). Purìm dura un solo giorno. Di purìm ci sono quattro mitzvòt: 1. Si legge la meghillà la sera e la mattina, 2. Si fa un banchetto con carne e vino, 3. Si fanno due doni di cibo ad almeno un amico, 4. Si fa della tzedakà ad almeno due poveri. Quando si fanno le mitzvòt di purìm? Non la sera ma il giorno. Solo la meghillàt ester si legge la sera ma va ripetuta il giorno dopo. Cos è la meghillà? E la pergamena nella quale è scritta la storia di purìm. Quali sono le usanze di purìm? Prima di leggere la meghillà è bene srotolare la pergamena come fosse una lettera in quanto nel tanàkh la meghillà è chiamata proprio igghèret lettera. Un'altra usanza è quella di mascherarsi in segno di allegria. Ricorda che mascherarsi non è una mitzvà ma un usanza non obbligatoria. Si usa bere del vino ed essere un po alticci in segno di allegria.

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