CARCERI, SAPPE: DA DETENUTI LIBICI NESSUNA INTEMPERANZA (1)

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1 CARCERI, SAPPE: DA DETENUTI LIBICI NESSUNA INTEMPERANZA (1) (9Colonne) Roma, 20 mar - "Non vi è alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici presenti in Italia, che sono per fortuna un numero contenuto, 39 alla data del 28 febbraio scorso. La Polizia penitenziaria ha la situazione sotto controllo la situazione, ma credo sia altrettanto evidente e inevitabile che l'amministrazione penitenziaria richiamerà a una particolare attenzione gli agenti del Corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. Baschi azzurri della Penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche". Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria del Sappe, la prima e più rappresentativa Organizzazione dei Baschi Azzurri. Capece sottolinea che, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: "Oltre alla Libia, l'inasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia e Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche all'interno delle carceri italiane, considerati l'altissimo sovraffollamento delle celle e l'altrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi. Detenuti che non riescono a contattare i propri familiari nei Paesi di origine e, quindi, sono inevitabilmente in apprensione e, quindi, più nervosi". (SEGUE) MAR 11

2 LIBIA: SAPPE, IN CARCERI ITALIANE 39 DETENUTI LIBICI SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO = Roma, 20 mar. - (Adnkronos) - 'Non vi e' alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici detenuti in Italia, che sono per fortuna un numero contenuto - 39 alla data del 28 febbraio scorso. La Polizia Penitenziaria ha la situazione sotto controllo, ma credo sia evidente ed inevitabile che l'amministrazione penitenziaria richiamera' ad una particolare attenzione gli agenti del Corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. Baschi azzurri della Penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche'. Lo sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani. A giudizio di Capece, 'l'inasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche all'interno delle carceri italiane, considerati l'altissimo sovraffollamento delle celle e l'altrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi. Detenuti che non riescono a contattare i propri familiari nei Paesi di origine e, quindi, sono inevitabilmente in apprensione e, quindi, piu' nervosi'. (segue) (Sin/Zn/Adnkronos) 20-MAR-11 12:44 NNNN

3 CARCERI, SAPPE: DA DETENUTI LIBICI NESSUNA INTEMPERANZA (2) (9Colonne) Roma, 20 mar - "Alla data del 28 febbraio scorso - continua Capece - nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalità egiziana, ben tunisini e 861 algerini. Oggi abbiamo in Italia ben detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70mila detenuti sono stranieri. Percentuale, questa, che in alcuni istituti del Nord arriva addirittura a raggiungere l'80% dei presenti. E questo accentua già, di per sé, le criticità con cui quotidianamente devono confrontarsi le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria. Le notizie in arrivo dai Paesi di origine possono essere un ulteriore grave elemento di tensione che devono essere costantemente monitorate dal personale di Polizia penitenziaria". (Red) MAR 11

4 LIBIA: SAPPE, 39 I DETENUTI LIBICI PRESENTI IN ITALIA = (AGI) - Roma, 20 mar. - "Non vi e' alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici detenuti in Italia, che sono per fortuna un numero contenuto - 39 alla data del 28 febbraio scorso. La Polizia Penitenziaria ha la situazione sotto controllo la situazione, ma credo sia altrettanto evidente ed inevitabile che l'amministrazione Penitenziaria richiamera' ad una particolare attenzione gli Agenti del Corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. Baschi Azzurri della Penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche". Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. Capece sottolinea ancora una volta che, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: "Oltre alla Libia, l'inasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche all'interno delle carceri italiane, considerati l'altissimo sovraffollamento delle celle e l'altrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi. Detenuti che non riescono a contattare i propri familiari nei Paesi di origine e, quindi, sono inevitabilmente in apprensione e, quindi, piu' nervosi. Alla data del 28 febbraio scorso, nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalita' egiziana, ben tunisini e 861 algerini. Oggi abbiamo in Italia ben detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70mila detenuti sono stranieri. Percentuale, questa, che in alcuni istituti del Nord arriva addirittura a raggiungere l'80% dei presenti. E questo accentua gia', di per se', le criticita' con cui quotidianamente devono confrontarsi le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria. Le notizie in arrivo dai Paesi di origine possono essere un ulteriore grave elemento di tensione che devono essere costantemente monitorate dal personale di Polizia penitenziaria". (AGI) Cav MAR 11 NNNN

5 LIBIA: SAPPE; 39 DETENUTI LIBICI IN ITALIA,QUADRO TRANQUILLO (ANSA) - ROMA, 20 MAR - 'Non vi e' alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici detenuti in Italia, che sono per fortuna un numero contenuto, 39 alla data del 28 febbraio scorso': lo rileva in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). 'La Polizia Penitenziaria ha la situazione sotto controllo ma credo sia altrettanto evidente e inevitabile che l'amministrazione Penitenziaria richiamera' - sottolinea Capece - a una particolare attenzione gli Agenti del Corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. Baschi Azzurri della Penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche'. Secondo Capece ancora una volta, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: 'oltre alla Libia, l'inasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche all'interno delle carceri italiane, considerati l'altissimo sovraffollamento delle celle e l'altrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi. Detenuti che non riescono a contattare i propri familiari nei Paesi di origine e, quindi, sono inevitabilmente in apprensione e, quindi, piu' nervosi'. Alla data del 28 febbraio scorso, nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalita' egiziana, ben tunisini e 861 algerini. 'Oggi - conclude il leader del Sappe - abbiamo in Italia ben detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70 mila detenuti. Percentuale, questa, che in alcuni istituti del Nord arriva addirittura a raggiungere l'80% dei presenti. E questo accentua gia' di per se' - cpnclude - le criticita' con cui quotidianamente devono confrontarsi le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria'.(ansa). COM-TEO 20-MAR-11 12:57 NNNN

6 Libia/ In carceri italiane 39 detenuti libri: sotto controllo Sappe: Non ci sono segnalazioni di intemperanze Roma, 20 mar. (TMNews) - Sono 39 i detenuti libici presenti nelle carceri italiane: "Non vi è alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici nei nostri istituti di pena - spiega il Sappe - che sono per fortuna un numero contenuto, 39 alla data del 28 febbraio scorso. La polizia penitenziaria - garantisce il segretario del sindacato, Donato Capece - ha la situazione sotto controllo la situazione, ma credo sia altrettanto evidente ed inevitabile che làmministrazione penitenziaria richiamerà ad una particolare attenzione gli agenti del corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. baschi azzurri della penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche". Capece sottolinea ancora una volta che, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: "Oltre alla Libia, lìnasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche allìnterno delle carceri italiane, considerati làltissimo sovraffollamento delle celle e làltrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi". Alla data del 28 febbraio scorso, nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalità egiziana, tunisini e 861 algerini. Oggi abbiamo in Italia detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70mila detenuti sono stranieri. Red/Apa mar 11

7 Libia/In carceri italiane 39 detenuti libici:sotto controllo -rpt Sappe: Non ci sono segnalazioni di intemperanze ---ripetizione con titolo corretto--- Roma, 20 mar. (TMNews) - Sono 39 i detenuti libici presenti nelle carceri italiane: "Non vi è alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici nei nostri istituti di pena - spiega il Sappe - che sono per fortuna un numero contenuto, 39 alla data del 28 febbraio scorso. La polizia penitenziaria - garantisce il segretario del sindacato, Donato Capece - ha la situazione sotto controllo la situazione, ma credo sia altrettanto evidente ed inevitabile che làmministrazione penitenziaria richiamerà ad una particolare attenzione gli agenti del corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. baschi azzurri della penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche". Capece sottolinea ancora una volta che, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: "Oltre alla Libia, lìnasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche allìnterno delle carceri italiane, considerati làltissimo sovraffollamento delle celle e làltrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi". Alla data del 28 febbraio scorso, nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalità egiziana, tunisini e 861 algerini. Oggi abbiamo in Italia detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70mila detenuti sono stranieri. Apa mar 11

8 CARCERI: IN ITALIA 39 DETENUTI LIBICI,SAPPE "SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO" ROMA (ITALPRESS) - "Non vi e' alcuna segnalazione di intemperanza da parte dei detenuti libici detenuti in Italia, che sono per fortuna un numero contenuto - 39 alla data del 28 febbraio scorso. La Polizia Penitenziaria ha la situazione sotto controllo la situazione, ma credo sia altrettanto evidente ed inevitabile che l'amministrazione Penitenziaria richiamera' ad una particolare attenzione gli Agenti del Corpo impiegati nella prima linea delle sezioni detentive. Baschi Azzurri della Penitenziaria, sia detto per inciso, che sono ancora in gravi carenze organiche". Lo afferma in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), la prima e piu' rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri. Capece sottolinea ancora una volta che, oltre alla situazione in Libia, a preoccupare sono anche le proteste in Egitto e negli altri Paesi africani: "Oltre alla Libia, l'inasprimento delle tensioni in Egitto, Tunisia ed Algeria potrebbe avere risvolti preoccupanti anche all'interno delle carceri italiane, considerati l'altissimo sovraffollamento delle celle e l'altrettanto elevato numero di detenuti stranieri, originari di quei Paesi. Detenuti che non riescono a contattare i propri familiari nei Paesi di origine e, quindi, sono inevitabilmente in apprensione e, quindi, piu' nervosi - spiega -. Alla data del 28 febbraio scorso, nelle 208 carceri italiane erano ristretti 480 detenuti di nazionalita' egiziana, ben tunisini e 861 algerini. Oggi abbiamo in Italia ben detenuti stranieri, il 40% circa dei quasi 70 mila detenuti sono stranieri. Percentuale, questa, che in alcuni istituti del Nord arriva addirittura a raggiungere l'80% dei presenti. E questo accentua gia', di per se', le criticita' con cui quotidianamente devono confrontarsi le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria. Le notizie in arrivo dai Paesi di origine possono essere un ulteriore grave elemento di tensione che devono essere costantemente monitorate dal personale di Polizia Penitenziaria". (ITALPRESS). sat/com 20-Mar-11 14:18 NNNN