UNI Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza degli impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio

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1 UN Linee guida per la verifica dell'doneità al funzionamento in sicurezza degli impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio

2 2 Questa presentazione illustra i principali contenuti delle norme tecniche di volta in volta richiamate ma non sostituisce le norme stesse a cui occorre puntualmente riferirsi per le progettazione, realizzazione, verifica e manutenzione degli impianti al fine di garantire la sicurezza delle persone, degli animali e dei beni.

3 3 La norma stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili, indipendentemente dalla data della loro realizzazione, al fine di stabilire se l'impianto gas verificato può continuare ad essere utilizzato nello stato in cui si trova, senza pregiudicare la sicurezza, ai sensi della leggi vigenti.

4 4 La norma può essere utilizzata per la verifica di impianti a gas in esercizio asserviti ad apparecchi di utilizzazione (di seguito apparecchi) con singola portata termica nominale <35 kw La pressione massima di esercizio non deve essere maggiore di : 40 mbar per gas con densità relativa < 0,8 (Metano -1 a e 2 a famiglia) ; 70 mbar per gas con densità relativa > 0,8 (GPL - 3 a famiglia). La norma si applica per pressioni di alimentazione degli apparecchi comprese tra un minimo e un massimo in relazione al campo utile di corretto funzionamento, ai sensi della legislazione vigente

5 5 La norma non si applica agli impianti soggetti al DM 12 Aprile 1996 (centrali termiche, cucine dei ristoranti, ecc)

6 6 Le verifiche possono essere svolte da personale avente una specifica competenza tecnica e gli strumenti adeguati attraverso lo svolgimento di una combinazione di controlli visivi e controlli strumentali.. Le verifiche devono essere eseguite in presenza dell'utilizzatore

7 7 Occorre precisare che la norma non può essere utilizzata quale norma di impianto, in altre parole le anomalie che emergono con la verifica devono essere risanate utilizzando esclusivamente le vigenti norme di impianto, prima fra tutte la UN 7129; la norma individua gli elementi critici (REQUST ESSENZAL D SCUREZZA) che possono compromettere la sicurezza di un impianto e su di essi focalizza le operazioni di controllo che permettono di attestare l assenza di anomalie tale da compromettere la sicurezza; l esito positivo della verifica, cioè l attestazione che l impianto è idoneo a funzionare, non significa che l impianto è conforme ad una qualsiasi norma di impianto, ma unicamente che sono verificati con esito positivo i requisiti essenziali di sicurezza.

8 8 REQUST ESSENZAL D SCUREZZA L'uso della norma UN consente di stabilire l'idoneità, l'idoneità temporanea o la non idoneità all uso in sicurezza degli impianti a gas realizzati in qualsiasi epoca, a questo fine è previsto l'esame di una numerosa serie di requisiti che sommati assieme vanno di fatto ad individuare uno standard di requisiti essenziali di sicurezza (RES) che qualsiasi impianto deve possedere per continuare ad essere utilizzato, inoltre l'esito positivo delle verifiche consente di attestare l'assenza anomalie tali da pregiudicare la sicurezza e la pubblica incolumità.

9 Una verifica molti controlli CONTROLLO STRUMENTALE: Controllo eseguito con l'ausilio di strumenti appropriati. Sono per esempio considerati controlli strumentali: controllo della tenuta dell'impianto interno; controllo del corretto afflusso di aria comburente; controllo dell'assenza di riflusso dei prodotti della combustione in ambiente; controllo del tiraggio dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione funzionanti a tiraggio naturale CONTROLLO VSVO: Controllo eseguito sulle parti dell'impianto visibili e/o ispezionabili senza l'ausilio di strumenti. Sono per esempio considerati controlli visivi: il controllo delle tubazioni e dei relativi accessori installati a vista; il controllo della sezione libera delle predisposizioni per la ventilazione e l'aerazione dei locali; il controllo delle predisposizioni edili e meccaniche per l'evacuazione dei prodotti della combustione. 9

10 10 REQUST ESSENZAL D SCUREZZA Quando in seguito alla verifica si accerta che tutti i requisiti sono presenti, l'impianto interno può essere considerato idoneo a funzionare in sicurezza, se si accertano delle differenze rispetto allo standard l'impianto interno può essere idoneo al funzionamento temporaneo o non idoneo. T N L'impianto che risulta idoneo al funzionamento temporaneo presenta delle anomalie che non compromettono in modo immediato la sicurezza delle persone degli animali e dei beni e può continuare ad essere esercito per trenta giorni, durante i quali deve essere oggetto di adeguamento alle norme vigenti. L'impianto che risulta non idoneo presenta delle anomalie che possono compromettere in modo immediato la sicurezza delle persone degli animali e dei beni e deve essere immediatamente posto fuori esercizio e risanato e adeguato alle norme vigenti.

11 11 Una verifica molti controlli risultati di ogni controllo effettuato, devono essere riportati sul Rapporto Tecnico di Verifica

12 12 Una verifica molti controlli risultati di ogni controllo/ispezione effettuato, devono essere riportati sul Rapporto Tecnico di Verifica

13 13 RES (Requisiti Essenziali di Sicurezza) impianti a gas ad uso civile o similare 1. Tenuta dell'impianto interno; 2. doneità dei materiali utilizzati; 3. doneità dei luoghi d'installazione degli apparecchi; 4. doneità della ventilazione dei locali; 5. doneità dell'aerazione dei locali; 6. Corretto funzionamento degli apparecchi e dei relativi dispositivi di controllo,regolazione e sicurezza; 7. Corretto funzionamento dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione e relativa compatibilità con gli apparecchi ad essi raccordati.

14 14 A) mpianto intero: Tubazioni e relativi raccordi e accessori (curve, gomiti, rubinetti, ecc.). 1)Tenuta dell'impianto interno. 2)Percorso tracciato all esterno e all interno dell'edificio e compatibilità con l'ambiente di installazione. 3)Materiali utilizzati, tipo di raccordi e giunzioni. 4)Stato di conservazione dell'impianto interno.

15 B) Apparecchi di utilizzazione e locali d'installazione 1)Luogo d'installazione (esterno o interno), destinazione d'uso del locale, compatibilità 2)tra il luogo/locale d'installazione ed il tipo di apparecchio installato. 3)doneità della ventilazione. 4)doneità dell'aerazione. 5)Stato di conservazione dell'apparecchio. 6)Funzionamento degli apparecchi e relativi dispositivi di regolazione, controllo e sicurezza. 7)Collegamento degli apparecchi all'impianto interno. 15

16 16 C) Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione 1)Assenza di riflusso in ambiente. 2)Corretta evacuazione dei prodotti della combustione. 3)Materiali (Caratteristiche dei canali da fumo/condotti di evacuazione dei prodotti della combustione). 4)Modalità di installazione. 5)Compatibilità con i locali d'installazione. 6)Stato di conservazione. 7)Compatibilità tra gli apparecchi installati ed i relativi sistemi dei evacuazione dei prodotti della combustione.

17 17 RES DELLA UN La TENUTA di un impianto è DONEA AL FUNZONAMENTO quando la verifica dei requisiti di tenuta, presenta un valore di dispersione Tipo materiali Tipo Gas Metodo preliminare cdp Previsti da norma oppure supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) Gas Famiglia (GPL) < 1 mbar 1 min < 1 mbar 2,5 min Misura Dispersione < 1 dm 3 /ora < 0,4 dm 3 /ora

18 18 RES DELLA UN La TENUTA di un impianto è DONEA AL FUNZONAMENTO TEMPORANEO quando la verifica dei requisiti di tenuta, presenta un valore di dispersione Tipo materiali Tipo Gas Dispersione Previsti da norma oppure supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Non previsti da norma e non supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) Gas Famiglia (GPL) Gas Famiglia (Naturale) Gas Famiglia (GPL) > 1 dm 3 /ora e < di 5 dm 3 /ora > 0,4 dm 3 /ora e < 2 dm 3 /ora < 1 dm 3 /ora < 0,4 dm 3 /ora

19 19 RES DELLA UN La TENUTA di un impianto NON è DONEA AL FUNZONAMENTO quando la verifica dei requisiti di tenuta, presenta un valore di dispersione Tipo materiali Tipo Gas Dispersione Previsti da norma oppure supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) Gas Famiglia (GPL) > 5 dm 3 /ora > 2 dm 3 /ora Non previsti da norma e non supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) Gas Famiglia (GPL) > 1 dm 3 /ora > 0,4 dm 3 /ora

20 20

21 21 B1 CONTROLLO STRUMENTALE DELLA TENUTA T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Previsti da norma oppure supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) > 1 dm 3 /ora e < di 5 dm 3 /ora Gas Famiglia (GPL) > 0,4 dm 3 /ora e < 2 dm 3 /ora Non previsti da norma e non supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) < 1 dm 3 /ora Gas Famiglia (GPL) < 0,4 dm 3 /ora Previsti da norma oppure supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) > 5 dm 3 /ora Gas Famiglia (GPL) > 2 dm 3 /ora Non previsti da norma e non supportati dalla documentazione prevista dal DM 37/08 Gas Famiglia (Naturale) > 1 dm 3 /ora Gas Famiglia (GPL) > 0,4 dm 3 /ora

22 22 RES DELLA UN Percorso tracciato all esterno e all interno dell'edificio e compatibilità con l'ambiente di installazione tubi di polietilene, devono essere utilizzati solo per le tubazioni interrate, ma possono risalire fuori terra solo per il collegamento diretto ai gruppi di misura posti all esterno dell edificio, in questo caso la tubazione deve essere protetta dalle radiazioni solari e dai danneggiamenti meccanici con appositi alloggiamenti; il tubo non protetto dall alloggiamento deve essere protetto dalla radiazione solare con guaine, profilati metallici o per mezzo di manufatti edili. Le tubazioni in polietilene non possono essere posati all interno del perimetro dell edificio.

23 Le tubazioni installate all esterno ed a vista devono essere collocate in posizione tale da essere protette da urti e danneggiamenti, situazione che si verifica in particolare nelle zone di transito o stazionamento di veicoli. Le tubazioni, possono essere protette con guaina di acciaio, di spessore non minore di 2 mm, per un altezza non minore di 1,5 m. Oltre che con la guaina in acciaio, possono essere utilizzati elementi o manufatti edili con caratteristiche di resistenza meccaniche equivalenti alle guaine metalliche, le tubazioni posate nelle canalette ricavate direttamente nelle pareti perimetrali non necessitano di ulteriori protezioni. 23

24 24 Le tubazioni multistrato (UN /TS 11343) e le tubazioni semirigide in acciaio inossidabile (UN/TS11340), possono essere posate a vista o in canaletta solo se protette dagli effetti della luce solare. Le canalette in cui sono posate le tubazioni devono essere dotate di griglie di aerazione

25 25 All interno degli edifici Le tubazioni di polietilene, potendo essere posate solo interrate, non possono essere presenti all interno del perimetro degli edifici. Le tubazioni multistrato (UN /TS 11343) a vista o in canaletta devono posate in modo da risultare protette dalla luce

26 È possibile attraversare i vani o gli ambienti classificati con pericolo d incendio, come ad esempio autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, con tubazioni con giunzioni saldate di testa, o tubazioni in rame con saldature a brasatura forte. Le tubazioni del gas metalliche in attraversamento di locali a rischio di incendio devono essere protette con un tubo guaina passante di metallo. Raccordi meccanici, filettati, a compressione e a pressare non possono essere presenti nelle tubazioni che attraversano locali a rischio di incendio come ad esempio i garage. Le tubazioni non metalliche non possono essere posate a vista nell attraversamento dei locali con pericolo di incendio o dei garage, le tubazioni non metalliche possono essere posate in tubi guaina metallici. 26

27 27 Le giunzioni filettate, meccaniche, compressione e a pressare possono essere poste solo in locali aerati o aerabili. locale aerato: Locale dotato di dispositivi che consentono l aerazione permanente. Tali dispositivi possono essere costituiti da: - una o più aperture comunicanti permanentemente con l esterno, realizzate su pareti perimetrali, serramenti o infissi; - condotti di aerazione. locale aerabile: Locale dotato di dispositivi che consentono l aerazione su necessità. Tali dispositivi possono essere costituiti da generiche aperture apribili e comunicanti direttamente con l esterno quali porte, finestre, portefinestre, lucernari, ecc. Si definiscono altresì aerabili i locali d installazione dotati di più aperture (porte, finestre, aperture permanenti) non direttamente comunicanti con l esterno, ma comunicanti con almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l esterno

28 28 Le parti comuni degli edifici in cui risultano posate tubazioni a vista o in canaletta devono essere aerate in modo permanente. Nell attraversamento di muri perimetrali esterni, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, il tubo del gas non deve presentare giunzioni (sono ammesse le eventuali giunzioni in ingresso ed uscita) e deve essere protetto con una guaina metallica o plastica impermeabile al gas.

29 29 Nell attraversamento delle solette e dei muri perimetrali esterni caratterizzati dalla presenza di intercapedine d aria, (anche se riempita con altro materiale isolante combustibile), la guaina deve essere esclusivamente metallica

30 20 mm 30 Nell'attraversamento di solai il tubo deve essere infilato in una guaina sporgente almeno 20 mm dal filo piano pavimento. La sezione libera fra il tubo del gas e la guaina deve essere sigillata nella parte superiore con silicone, cemento plastico e simili. La guaina può essere di metallo o di plastica Pavimento Guaina Sigillatura Soffitto

31 31 Nei vani /cavedii/condotti destinati a contenere altri servizi, nelle intercapedini chiuse, nei vani ascensori, nei camini, nelle canne fumarie, nei vani e cavedii di scarico delle immondizie, nelle strutture destinate a contenere servizi elettrici o telefonici non è consentito posare tubazioni di gas.

32 B2 CONTROLLO DEL PERCORSO T= idoneità temporanea; N = NON doneo Esterno Polietilene fuori terra T N Esterno Polietilene fuori terra non protetto in allacciamento a contatore Esterno Esterno Tubazioni metallo plastiche UN7TS posate a vista e/o in canaletta non protette dai raggi solari Tubazioni in acciaio inossidabile CSST UN/TS 1134 posate a vista e/o in canaletta non protette dai raggi solari Esterno Tubazioni posate in canalette non dotate di aperture di evacuazione gas all'esterno Esterno Tubazioni posate a vista in zone soggette a traffico o parcheggio di veicoli senza protezione meccanica nterno Tubazioni metallo plastiche UN7TS posate a vista e/o in canaletta non protette dai raggi solari nterno Tubazioni in acciaio inossidabile CSST UN/TS 1134 posate a vista e/o in canaletta non protette dai raggi solari nterno Tubazioni metalliche posate a vista senza guaina metallica nell'attraversamento dei luoghi con pericolo di incendio nterno Presenza di giunzioni meccaniche (filettate, compressione, pressare) sulle tubazioni nei locali con pericolo di incendio nterno Tubazioni a vista o in canaletta in vani comuni condominiali non aerati in modo permanente (apertura permanente di aerazione) nterno Guaina protettiva della tubazione non adatta nell'attraversamento dei locali con pericolo di incendio 32

33 33 B2 CONTROLLO DEL PERCORSO nterno nterno nterno T= idoneità temporanea; N = NON doneo Presenza di giunzioni nelle tubazioni inserite in guaina di protezione negli attraversamenti di pareti e solai Presenza di giunzioni nelle tubazioni inserite in guaina di protezione negli attraversamenti di locali con pericolo di incendio Posa della tubazione in vani, condotti e cunicoli (telefonici, citofonici, scarico condense o acqua reflue) che non costituiscono pericolo immediato ma che potrebbero generare situazioni di pericolo nterno Tubazioni non metalliche posate a vista in locale con pericolo di incendio nterno nterno Tubazioni con gas avente densità > di 0,8 (GPL) in locali con pavimento sotto il piano di campagna Tubazioni non metalliche in guaina non metallica nell'attraversamento dei locali con pericolo di incendio nterno Tubazioni in attraversamento di intercapedini chiuse nterno Tubazioni in attraversamento di vani ascensori nterno Tubazioni in attraversamento di mani/canne fumarie/condotti evacuazione prodotti della combustione nterno Tubazioni in vani o cavedi di scarico immondizie nterno Tubazioni in vani/cavedi/cunicoli destinati a contenere servizi elettrici T N

34 34 B3 CONTROLLO DE MATERAL materiali impiegati devono essere: -dichiarati idonei dal fabbricante e conformi a specifiche norme di prodotto, oppure; -previsti dalle norme di installazione vigenti al momento della realizzazione dell'impianto, oppure; - utilizzati nella realizzazione degli impianti a gas in un altro stato membro dell'unione Europea, per questi materiali non esistono norme tecniche di prodotto o di installazione specifiche, quindi, come disposto dal DM37/08, devono essere corredati con il progetto redatto e sottoscritto da un ingegnere iscritto al proprio albo professionale che attesti l'esecuzione dell'analisi dei rischi connessi all'impiego del prodotto, la prescrizione e l'adozione di tutti gli accorgimenti necessari per raggiungere un livello di sicurezza equivalente a quello raggiunto dagli impianti realizzati a regola d'arte e di avere sorvegliato la corretta esecuzione ed installazione degli impianti.

35 UN mpianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio - Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza UN mpianti a gas per uso domestico - Sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas - Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento UN UN mpianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini - Criteri per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione mpianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni - Prescrizioni generali e requisiti per i gas della e famiglia UN 7128 UN mpianti a gas per uso domestico e similari alimentati da reti di distribuzione - Termini e definizioni mpianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 1: mpianto interno UN UN UN mpianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 2: nstallazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione mpianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione mpianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione - Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi 35

36 UN 7131 mpianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione UN 8723 mpianti a gas per l ospitalità professionale di comunità e similare - Prescrizioni di sicurezza UN 9860 UN CE 70030:1998 UN EN 1775:2007 UN/TS UN/TS UN/TS UN/TS mpianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione,manutenzione e risanamento mpianti tecnologici sotterranei - Criteri generali di posa Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni di gas negli edifici - Pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Raccomandazioni funzionali mpianti a gas per uso domestico - mpianti di adduzione gas per usi domestici e similari alimentati da rete di distribuzione, da bombole e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di giunzione a raccordi a pressare per tubi metallici - Progettazione, installazione e manutenzione Camini/ canali da fumo/condotti /canne fumarie metallici - Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto mpianti a gas per uso domestico e similari - mpianti di adduzione gas realizzati con sistemi di tubi semirigidi corrugati di acciaio inossidabile rivestito (CSST) e loro componenti - Progettazione, installazione, collaudo e manutenzione mpianti a gas per uso domestico - mpianti di adduzione gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione, da bidoni e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici -Progettazione, installazione e manutenzione 36

37 37 UN UN UN UN /TS UN /TS Tub. Acciaio senza saldatura longitudinale UN 8863 S.L. Tub. Acciaio senza saldatura longitudinale UN 8863 S.L. Tub. Acciaio con saldatura longitudinale UN 8863 S.L. Tub. Acciaio con saldatura longitudinale UN 8488 Tub. Acciaio UN Tub. Acciaio per posa interrata UN 9099 Tub. Acciaio UN Tub. Acciaio UN Tub. Rame UN 6507 Serie B Tub. Rame UN EN 1057 Tub. Rame rivestiti UN Tub. Polietilene UN SO 4437 serie S8 Tub. Polietilene UN SO 4437 Tub. Polietilene UN EN Tub. metallo plastiche multistrato UN/TS Tub. Acciao inossidabile semirigido (CSST) UN EN

38 Racc. acciaio a saldare UN SO 3419 Racc. acciaio filettati UN SO 4115 Racc. ghisa malleabile filettati UN EN Racc. Rame a saldare e misti UN 8050 Racc. Rame a saldare e misti UN EN x Racc. misti metallo polietilene UN 9736 Racc. PE a saldare per fusione UN 8849 Racc. PE a saldare elettrofusione UN 8850 Racc. PE UN EN Manicotti di acciaio filettati UN SO 50 Giunti isolanti UN Giunti isolanti UN Rubinetti Fabbricante Rubinetti a sfera UN EN 331 Valvole automatiche UN EN 161 Valvole PE UN EN Tubi flessibili non metallici UN 7140 Tubi flessibili non metallici UN 1762 Tubi flessibili NO UN 9891 Tubi pieghevoli acciaio NO UN Camini terracotta UN EN 1457 Camini metallici (sistemi) UN EN Camini metallici (condotti) UN EN Camini calcestruzzo UN EN 1857 Camini plastici UN EN

39 materiali devono essere oggetto di ispeziona visiva i materiali costituenti l'impianto (tubazioni, raccordi, giunzioni, rubinetteria, tubazioni di collegamento agli apparecchi, ecc.) al fine di accertare che siano idonei all'uso specifico e che siano garantiti i requisiti previsti ai fini della sicurezza e della pubblica incolumità. Figura 19 Raccordi autocostruiti Figura 18 Giunzioni filettate con canapa in impianto GPL Figura 20 Raccordi a pressare saldati 39

40 40 L'impianto deve essere dotato di un rubinetto di inizio o di un rubinetto generale. l Punto di inizio è l'origine dell'impianto e può essere fisicamente costituito dal rubinetto collocato immediatamente a valle del contatore.

41 41 Quando l'impianto a gas deriva da una tubazione destinata ad alimentare un impianto produttivo o una centrale termica, il punto di inizio è rubinetto posto immediatamente a valle della derivazione mpianto ad uso produttivo o centrale termica Rubinetto generale Giunto dielettrico mpianto interno Presa pressione Utilizzatori impianto ad uso domestico e similare

42 Dove è presente un gruppo di riduzione che porta la pressione del gas a valori non superiori a 40 mbar per il gas naturale (metano) e 70 mbar per il GPL, il punto di inizio è il rubinetto a valle del riduttore. Nel caso del GPL, l punto di inizio dell'impianto interno può anche essere il seguente: a) per gli impianti alimentati da un bidone singolo, il raccordo di uscita della valvola del bidone ; b) per gli impianti alimentati da bidoni fra loro collegati, i raccordi di uscita delle valvole dei bidoni; 42

43 43 Quando il gruppo di misura (contatore) o il punto d inizio non è posto all interno dell alloggio, o in spazi di esclusiva pertinenza dell'alloggio (balcone, giardino, ecc.) deve essere installato un rubinetto di intercettazione generale in spazi di esclusiva pertinenza dell abitazione come il balcone, il giardino o il cortile di proprietà o all interno dell abitazione.

44 44 Attenzione, nell eseguire la verifica considerare che la UN 7129 prevede che è possibile utilizzare una valvola di intercettazione con comando di apertura e chiusura a distanza come un'elettrovalvola come rubinetto generale. L'elettrovalvola deve essere azionata con un comando a distanza (pulsante o interruttore) posto nell'abitazione per l'apertura o l'interruzione del flusso di gas. noltre la stessa norma prevede che quando all interno di una abitazione è presente solo un apparecchio e la tubazione è posta in un un solo locale, il rubinetto generale può coincidere con il rubinetto dell apparecchio

45 Oltre al rubinetto generale. a monte di ogni collegamento posto tra un apparecchio e l'impianto interno, deve essere presente un rubinetto, posto in posizione accessibile, il rubinetto può essere quello fornito con l apparecchio. Gli apparecchi ad incasso non possono essere collegati con tubi flessibili non metallici di cui alla UN 7140 Stufe, caldaie e scaldabagni non possono essere collegati con tubi non metallici di cui alle UN 7140 e UN 1762 tubi flessibili metallici di cui alla UN EN e UN non possono essere utilizzati per collegare apparecchi mobili 45

46 46 B3 CONTROLLO DE MATERAL T= idoneità temporanea; N = NON doneo Gli esiti del controllo strumentale della tenuta integrano il controllo dei materiali Assenza del rubinetto di intercettazione generale Assenza del rubinetto di intercettazione di ogni apparecchio Tubi flessibili non metallici (UN 7140 e UN 7162) utilizzati per il collegamento di apparecchi fissi Tubi flessibili non metallici (UN 7140) utilizzati per collegare apparecchi di cottura ad incasso Tubi flessibili metallici utilizzati per collegare apparecchi mobili. T N

47 47 B4 STATO D CONSERVAZONE DE MATERAL La stato di conservazione dei materiali costituenti l impianto interno si determina attraverso l ispezione visiva di tutti gli elementi installati a vista o posti in strutture ispezionabili come ad esempio le canalette. materiali devono mantenersi in buono stato non devono essere evidenti deterioramenti, corrosioni e danneggiamenti, inoltre le condizioni rilevate non devono evidenziare la possibilità futura che un materiale in buone condizioni, possa deteriorarsi o subire danneggiamenti in ragione della sua collocazione, ad esempio perché soggetto a sollecitazioni meccaniche o termiche. materiali per i quali il fabbricante ha previsto una data sostituzione, devono essere in corso di validità.

48 48 B4 STATO D CONSERVAZONE DE MATERAL n particolare: Le tubazioni flessibili non metalliche UN 7140 devono essere: posate in modo che siano ispezionabili in corso di validità; fissate con fascette al rubinetto e all apparecchio; posate senza che si siano creati angoli con spigoli vivi; posate senza sollecitazioni meccaniche o termiche. Le tubazioni flessibili non metalliche di cui alla UN 1762 devono essere: posate senza che si siano creati angoli con spigoli vivi; posate senza sollecitazioni meccaniche o termiche.

49 49 Tutte l tubazioni flessibili devono essere in buono stato di mantenimento, senza segni di deterioramento. Le tubazioni metalliche non devono presentare evidenze di corrosione. rubinetti di intercettazione dell impianto e degli apparecchi devono essere accessibili e manovrabili. punti terminali dell'impianto, cioè quelli per i quali è previsto un successivo allacciamento degli apparecchi di utilizzazione, devono essere dotati di rubinetti di intercettazione e muniti di un tappo filettato in uscita dello stesso.

50 50 rubinetti di intercettazione dell impianto e degli apparecchi devono essere accessibili e manovrabili. Figura 29 Rubinetto accessibile Figura 28 Rubinetto manovrabile

51 51 Le tubazioni a vista e in canaletta devono essere supportate lungo tutto il loro sviluppo, la distanza massima dei supporti è riportata nelle due immagini seguenti. Distanza massima supporti tubazioni in posa orizzontale: < 3 m Acciaio < 3 m Rame < 2 m CSST (UN/TS 11340) < 2 m Multistrato (UN/TS 11343) Distanza massima supporti tubazioni in posa verticale: < 5 m Acciaio < 5 m Rame < 3 m CSST (UN/TS11340) < 3 m Multistrato (UN/TS 11343)

52 B4 STATO D CONSERVAZONE DE MATERAL T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Tubi flessibili non metallici UN 7140 scaduti ma integri e non deteriorati Tubi flessibili non metallici UN 7140 o UN 1762 con piegature ad angolo vivo, o soggetti a trazione, sollecitazioni termiche o meccaniche Tubi flessibili non metallici non ispezionabili totalmente Tubi flessibili non metallici non non fissati con fascette Rubinetti di intercettazione non manovrabili o manovrabili a fatica Rubinetti di intercettazione di utenze non collegati ad apparecchi e privi di tappo in chiusura Ancoraggi delle tubazioni insufficienti perché posti ad una distanza maggiore di quella stabilita Tubi flessibili visibilmente deteriorati Tubazioni metalliche con segni di corrosione Rubinetti di intercettazione non accessibili o non manovrabili Assenza del tappo di chiusura a valle delle diramazioni per successivi ampliamenti Ancoraggi delle tubazioni insufficienti perché posti ad una distanza > al doppio di quella stabilita 52

53 53 VERFCA DE RES DEGL APPARECCH A GAS Dopo avere esaminato l impianto di distribuzione la verifica procede con l esame degli apparecchi e dei luoghi di installazione. Ogni apparecchio ha delle precise peculiarità tecniche ed impiantistiche, la verifica dei RES deve prendere in esame i seguenti elementi: luogo e destinazione del locale di installazione; aerazione; ventilazione; stato di conservazione e integrità; manovrabilità dei dispositivi di intercettazione; collegamento dell apparecchio all impianto di distribuzione del gas; collegamento dell apparecchio al sistema di evacuazione dei prodotti della combustione; funzionamento dell apparecchio e dei dispositivi di controllo e sicurezza; evacuazione dei prodotti della combustione; scarico della condensa.

54 54 CG1 ELEMENT GENERAL NERENT REQUST DE LOCAL Le diverse caratteristiche del luogo di installazione possono determinare la presenza o l assenza di condizioni di pericolo, ai fini della corretta applicazione della modalità di verifica, occorre distingue tre diverse tipologie di luoghi: - luoghi esterni agli edifici - luoghi interni agli edifici dove non sono normalmente presenti persone (cantine, sottotetti, centrali termiche, vani tecnici), detti luoghi non presidiati; - luoghi interni all edificio dove sono presenti persone

55 55 Luoghi all esterno degli edifici Gli apparecchi installati all esterno dell edificio devono essere specificatamente previsti per questo scopo dal costruttore, l installazione deve rispettare le istruzioni fornite dal costruttore nel libretto d uso installazione e manutenzione che accompagna ogni apparecchio. Possono essere presenti anche apparecchi per i quali il costruttore non ha previsto questa possibilità di installazione, ma devono risultare protetti dall azione dalle intemperie e dagli agenti atmosferici (vento, gelo, pioggia, neve, grandine). L accertamento di questo requisito prevede inevitabilmente la necessità di poter disporre delle istruzioni per l installazione, l uso e manutenzione fornite dal produttore dell apparecchio.

56 Apparecchio all'esterno in posizione non protetta 56

57 57 Luoghi all interno degli edifici non presidiati Oltre ai requisiti previsti in seguito all installazione del singolo apparecchio il locale deve essere aerato. Luoghi all interno degli edifici presidiati luoghi presidiati sono quelli dove è prevista la presenza di persone, valgono i requisiti specifici previsti per ogni tipo di apparecchio. Per tutte le tipologie di luoghi: nessun apparecchio a gas può essere installato in un locale con pericolo di incendio; ogni locale di installazione deve essere aerato. Luoghi presidiati

58 58 C VERFCA RES DEGL APPARECCH A GAS D TPO A CA Verifica apparecchi di utilizzazione di tipo A Gli apparecchi, che come le stufe catalitiche o alcuni scaldacqua, prelevano l aria comburente e evacuano i prodotti della combustione in ambiente, nel locale di installazione, sono classificati come Apparecchi di Tipo A, questi apparecchi pur essendo di limitata potenzialità possono rappresentare la fonte di pericolo a causa del concomitante consumo di aria e immissione di fumi nell ambiente di installazione

59 59 CA1 Locale di installazione apparecchi di Tipo A Gli apparecchi, che come le stufe catalitiche o alcuni scaldacqua, prelevano l aria comburente e evacuano i prodotti della combustione in ambiente, nel locale di installazione, sono classificati come Apparecchi di Tipo A, questi apparecchi pur essendo di limitata potenzialità possono rappresentare la fonte di pericolo a causa del concomitante consumo di aria e immissione di fumi nell ambiente di installazione.

60 CA1 Locale di installazione Gli apparecchi di Tipo A non possono essere installati: nei locali adibiti a bagno o doccia; nei monolocali; nelle camere da letto; nei locali con pericolo di incendio; nei locali posti ad una quota inferiore la piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL); in locali dotati di aperture di ventilazione ed aerazione dirette non correttamente dimensionate e posizionate; in locali privi di adeguate aperture di ventilazione ed aerazione permanenti dirette; in locali con volume < di 12 m3; in locali con volume < a 1,5 m3 per ogni kw di portata termica degli apparecchi installati; in locali in cui la somma delle potenzialità degli apparecchi di Tipo A e degli apparecchi di cottura installati è > 15 kw La combinazione delle varie condizioni, determina esiti di accertamento diversi secondo la tabella seguente. A 60

61 CA1 Locale di installazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N A Apparecchio da esterno, installato all'esterno in modo non conforme alle istruzioni del fabbricante Apparecchio non da esterno installato all'esterno in modo non protetto nstallato in locale bagno o doccia nstallato in monolocale nstallato in camera da letto nstallato in locale con pericolo di incendio Alimentato a GPL e installato in locale con pavimento sotto piano di campagna Potenzialità complessiva degli apparecchi di Tipo a e di Cottura presenti nel locale > di 15 kw nstallato in locale con volume complessivo < di 12 m 3 ma con aperture di ventilazione ed aerazione dirette permanenti regolari nstallato in locale con volume < di 1,5 m 3 per ogni kw, ma con aperture di ventilazione ed aerazione dirette permanenti regolari nstallato in locali di volume adeguato alla portata termica e dotato di aperture di aerazione diretta regolari, ma privo di aperture di ventilazione. 61

62 62 CK Verifica apparecchi di cottura K Gli apparecchi destinati alla cottura dei cibi come i fornelli, i forni a gas, i piani di cottura, ecc ed inseriti in impianti domestici e similari sono raggruppati nell'unica definizione di Apparecchi di cottura. CK1 Luogo di installazione Gli apparecchi di cottura non possono essere installati: in locali privi di ventilazione ed aerazione; nei locali con pericolo di incendio; nei locali posti ad una quota inferiore al piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL). requisiti di ventilazione ed aerazione assumono, nel caso degli apparecchi di cottura, connotazioni specifiche che integrano quelle generali già illustrate in precedenza.

63 63 K CK1 Luogo di installazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo nstallati in locali non aerabili e/o privi di sistemi di aerazione per il ricambio di aria ed espulsione dei vapori/prodotti della combustione nstallato in locale con pericolo di incendio Alimentato a GPL e installato in locale con pavimento sotto piano di campagna T N

64 64 C VERFCA RES DEGL APPARECCH A GAS D TPO B CB Verifica apparecchi di utilizzazione di tipo B B Caldaie e scaldacqua che utilizzano l aria comburente presente nel locale di installazione e che evacuano i prodotti della combustione all esterno del locale stesso attraverso un collegamento ad un camino, canna fumaria, condotto intubato o ad un terminale esterno, sono denominati Apparecchi di Tipo B. Sono anche comunemente individuati come apparecchi "a camera aperta". Una cattiva installazione e gestione degli apparecchi di Tipo B può esporre gli occupanti dei locali di installazione al rischio di intossicazione da CO a causa delle elevate quantità di ossigeno consumato e della apertura della camera di combustione in ambiente.

65 CB1 Luogo di installazione Gli apparecchi di Tipo B non possono essere installati: in locali privi di ventilazione; in locali non aerati o non aerabili; nei locali con pericolo di incendio; nei locali posti ad una quota inferiore al piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL); nelle camere da letto; nei monolocali; nei locali ad uso bagno e doccia ad eccezione dei Tipo B per la sola produzione di acqua calda sanitaria) nei locali ad uso bagno e doccia, nel caso gli apparecchi siano di sola produzione di acqua calda sanitaria, se il locale ha un volume < di 1,5 m 3 per kw di portata termica installata o < di 20 m 3 complessivi e contemporaneamente non sono presenti adeguate aperture di ventilazione, o il locale non è aerato/aerabile, o esiste riflusso dei prodotti della combustione, o il valore del tiraggio non è sufficiente. B 65

66 CB1 Luogo di installazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N B Tipo B riscaldamento con o senza produzione di acqua calda sanitaria. Superficie di ventilazione inferiore ai limiti stabiliti, ma con locale areato o aerabile Tipo B riscaldamento con o senza produzione di acqua calda sanitaria. Superficie di ventilazione regolare, ma con locale non areato o aerabile Tipo B per sola produzione di acqua calda sanitaria. nstallati nel locale bagno con volume < di 20 m 3 complessivi < di 1,5 m 3 per kw di portata termica installata se contemporaneamente le aperture di ventilazione sono adeguate, il locale è aerato/aerabile, non è presente riflusso dei prodotti della combustione e il tiraggio risulta sufficiente. Tipo B per qualsiasi utilizzo installati in locali con pericolo di incendio. Tipo B per qualsiasi utilizzo installati in locali in monolocali o camere da letto Tipo B per qualsiasi utilizzo installati in locali in posti ad una quota inferiore al piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL); Tipo B riscaldamento con o senza produzione di acqua calda sanitaria installati in locali privi di adeguate aperture di ventilazione Tipo B con sola produzione di acqua calda sanitaria installati in nei locali ad uso bagno e doccia, se il locale ha un volume < di 1,5 m 3 per kw di portata termica installata o risulta < di 20 m 3 complessivi e contemporaneamente non sono presenti adeguate aperture di ventilazione, o il locale non è aerato/aerabile, o esiste riflusso dei prodotti della combustione, o il valore del tiraggio non è sufficiente. 66

67 67 CC VERFCA RES DEGLAPPARECCH D TPO C C Caldaie, scaldacqua e apparecchi di riscaldamento che prelevano l'aria comburente con un condotto collegato direttamente all'esterno e che evacuano i prodotti della combustione all'esterno attraverso un condotto collegato ad un camino o ad un terminale esterno sono classificati come Apparecchio di Tipo C ma più comunemente sono detti a camera stagna. Gli apparecchi di Tipo C non hanno necessità di essere installati in locali con aperture di ventilazione, tuttavia a causa della presenza dei giunti meccanici di collegamento dell apparecchio all'impianto di distribuzione del gas, è comunque necessario che il locale di installazione sia aerato o aerabile.

68 68 CC1 Luogo di installazione Gli apparecchi di Tipo C non possono essere installati: in locali non aerati o non aerabili; nei locali con pericolo di incendio; nei locali posti ad una quota inferiore al piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL); in locali non aerati o aerabili. CC1 Luogo di installazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N C nstallati in locali con pericolo di incendio. nstallati in locali in posti ad una quota inferiore al piano di campagna se l'apparecchio è alimentato con gas avente densità > di 0,8 (GPL); nstallati in locali non aerati o aerabili

69 CG2 elementi generali inerenti la ventilazione dei locali l termine ventilazione individua l afflusso dell aria necessaria alla combustione che si realizza con la realizzazione di prese d aria esterna o di condotti di ventilazione aventi lo scopo di portare l aria al locale di installazione degli apparecchi. Gli apparecchi di Tipo C prelevano l aria comburente dall esterno attraverso uno specifico condotto trasportandola direttamente in camera di combustione, quindi i locali di installazione di questi apparecchi non richiede la presenza di aperture di ventilazione. La ventilazione dei locali può essere ottenuta: - in modo diretto attraverso prese praticate nei muri perimetrali esterni dei luoghi di installazione, oppure; 69

70 70 -in modo diretto attraverso condotti di ventilazione, oppure; -- in modo indiretto da un locale adiacente.

71 71 Le aperture di ventilazione pongono in comunicazione diretta l ambiente di installazione interno all edificio con l'esterno e possono essere realizzate su pareti, porte, finestre, serramenti e infissi. Le griglie di protezione e la sezione di ventilazione devono essere pulite e libera da ostruzioni. La superficie di ventilazione deve essere misurabile. Le superficie libera di ventilazione deve essere 6 cm 2 per ogni kw di portata termica installata, ma è ammessa una tolleranza del 15%, perciò, al netto della tolleranza, la superficie minima è di 5,10 cm 2 per ogni kw.

72 72 l computo della superficie di ventilazione prevede che siano sommate tutte le potenzialità degli apparecchi serviti, il risultato ottenuto deve essere moltiplicato x 6. E possibile suddividere la sezione di ventilazione su più aperture, ma ciascuna di esse deve avere una sezione di almeno di 100 cm2 Condotti di ventilazione condotti di ventilazione (singoli o collettivi) devono avere una superficie libera di almeno 9cm 2 per ogni kw installato, la sezione minima e di 150 cm 2 ; n modo analogo ai requisiti previsti per le prese di ventilazione anche i condotti le griglie di protezioni e la sezione interna dei condotti devono essere libere da ostruzioni che impediscano il corretto funzionamento.

73 73 Prova strumentale del corretto afflusso di aria comburente Quando il valore della sezione di ventilazione è minore di quella prevista (sia aperture che condotti) o quando sono installati apparecchi di cottura con controllo di fiamma con potenzialità < di 11,7 kw e/o apparecchi di Tipo B in locali senza apertura di ventilazione, è possibile utilizzare un metodo di controllo strumentale del corretto afflusso di aria comburente. l controllo ha esito positivo se la differenza tra i valori di pressione rilevati ad inizio prova e il valore della media delle tre misure effettuate in prova è < di 4 Pa. L esito positivo della prova strumentale permette di considerare idonea la ventilazione, tuttavia eventuali lavori di modifica dell involucro esterno possono modificare anche l afflusso dell aria comburente, ed è quindi necessario informare il committente che eventuali lavori alle finiture esterne possono modifica le condizioni di sicurezza e che deve essere eseguito un nuovo controllo strumentale della ventilazione al termine dei lavori.

74 74 CA2 Ventilazione apparecchi di Tipo A locali dove sono installati apparecchi di tipo A devono essere dotati di un'apertura di ventilazione permanente diretta (vedi elementi generali) posta esclusivamente nella parte bassa del locale. A La ventilazione permanente diretta può essere ottenuta anche con condotti, in questo caso valgono i valori minimi già illustrati. CA2 Ventilazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Aperture di ventilazione con sezione < di 100 cm 2 Aperture di ventilazione assente o non adeguata e contemporanea presenza dell'apertura di aerazione diretta regolare Aperture di ventilazione assente o non adeguata e apertura di aerazione assente o non adeguata T N

75 75 CK2 Ventilazione l locale di installazione degli apparecchi di cottura dotati di dispositivi di controllo fiamma può essere ventilato attraverso aperture di ventilazione permanenti, condotti di ventilazione, aperture di ventilazione indiretta da locale adiacente, rispondenti ai requisiti illustrati nella parte generale (superficie aperture 6 cm 2 per kw, superficie condotti 9 cm 2 per kw). Le aperture di ventilazione diretta ed indiretta devono essere maggiori o uguali a 100 cm 2, mentre per i condotti la sezione minima è di 150 cm 2. Nel caso delle aperture di ventilazione dirette vale la tolleranza del 15% perciò il valore consentito può arrivare a 5,1 cm 2 per kw. K l locale di installazione degli apparecchi di cottura privi di dispositivo di controllo fiamma deve essere dotato di una apertura di ventilazione permanente diretta con superficie di 12 cm 2 per kw, con valore minimo complessivo minimo > di 200 cm 2.

76 76 l locale di installazione degli apparecchi di cottura dotati di sorveglianza di fiamma può non essere dotato di apertura di ventilazione se sono contemporaneamente soddisfatte le seguenti condizioni: K -portata termica dell'apparecchio di cottura < di 11,7 kw; -assenza di altri apparecchi a gas nel locale, ad esclusione degli apparecchi di Tipo C; -locale dotato di finestre o porte finestre apribili verso l'esterno; - locale con volume > di 20m 3 ( nel calcolo sono considerabili tutti i locali direttamente comunicanti senza interposizione di porte, a condizione che non siano destinati a camera da letto, non siano locali con pericolo di incendio e non siano presenti altri apparecchi a gas di tipo A, B e di cottura);

77 77 K Si ricorda che quando il valore della sezione di ventilazione è minore di quella prevista (sia aperture che condotti) e quando sono installati apparecchi di cottura con controllo di fiamma con potenzialità < di 11,7 kw in locali senza apertura di ventilazione, è possibile utilizzare un metodo di controllo strumentale del corretto afflusso di aria comburente, con l'uso di uno specifico strumento è possibile stabilire la differenza di pressione tra l'esterno e l'interno del locale di installazione degli apparecchi e in definitiva se esistono effettivamente delle condizioni di pericolo o meno. Lo strumento di misura dell'effettivo afflusso dell'aria comburente che permea dall involucro edilizio (muri, infissi, piccole aperture naturali, ecc.).

78 78 L esito positivo della prova strumentale permette di considerare idonea la ventilazione, tuttavia eventuali lavori di modifica dell involucro esterno possono modificare anche l afflusso dell aria comburente, ed è quindi necessario informare il committente che eventuali lavori alle finiture esterne possono modifica le condizioni di sicurezza e che deve essere eseguito un nuovo controllo strumentale della ventilazione al termine dei lavori. La prova strumentale della corretta ventilazione non può essere effettuata per gli apparecchi di cottura privi di dispositivo di sorveglianza di fiamma. Si ricorda che la sezione di ventilazione dei locali in cui sono installati apparecchi di cottura senza controllo di fiamma vale 12 cm 2 per kw installato con valore complessivo > 200 cm 2. K

79 CK2 Ventilazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T K N Assenza di ventilazione quando essa è necessaria Presenza di ventilazione con caratteristiche non adeguate quando essa e necessarie Assenza di ventilazione (quando necessaria) e volume del locale < 20 m 2 Assenza di ventilazione (quando necessaria) e portata termica apparecchio > 11,7 kw Assenza di ventilazione (quando necessaria) e presenza di apparecchi di Tipo A o B Assenza di ventilazione ed esito negativo del controllo strumentale (possibile solo per apparecchi con sicurezza diu controllo fiamma) del corretto afflusso di aria comburente 79

80 80 CB2 Ventilazione B CB2 Ventilazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Presenza di ventilazione non adeguata ma locale aerabile (quando la prova strumentale di corretto afflusso di aria comburente ha esito positivo l esito del presente controllo è positivo) T N Assenza di ventilazione (quando la prova strumentale di corretto afflusso di aria comburente ha esito positivo l esito del presente controllo è positivo se il locale è aerabile) Presenza di ventilazione non adeguata e locale non aerabile Nel caso di apparecchi alimentati con gas avente densità relativa > di 0,8 (GPL), con l'apertura di ventilazione posta nella parte alta del locale e senza la presenza di porte o portefinestre apribili verso l'esterno o aperture permanente di aerazione poste nella parte bassa del locale.

81 81 CC2 Ventilazione apparecchi di tipo C locali degli apparecchi di Tipo C non necessitano di ventilazione C

82 CG3 ELEMENT GENERAL NERENT L AERAZONE DE LOCAL l termine aerazione individua il ricambio dell aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione, sia per evitare miscele con un tenore pericoloso di gas non combusti. Nei locali dove sono installati gli apparecchi a gas è sempre necessario assicurare un appropriata aerazione (non fosse altro per avere la possibilità di evacuare all esterno una eventuale fuga di gas) perciò devono essere, secondo il tipo di apparecchio installato e il tipo di gas utilizzato, aerati in modo permanente o aerabili. L'aerazione permanente può essere ottenuta in modo diretto con: aperture di aerazione diretta, oppure; attraverso condotti di aerazione. 82

83 83 L'aerazione permanente non può essere ottenuta in modo indiretto da un locale adiacente. n alternativa all aerazione permanente, nel caso di installazione di apparecchi di il locale di installazione degli apparecchi può essere semplicemente aerabile, cioè dotato di aperture apribili verso l esterno, come una porta o una finestra. L aerabilità dei locali dove è presente un apparecchio alimentato con gas naturale ed avente densità relativa all aria < 0,8 è assicurata da una finestra o un altro elemento apribile posto nella parte alta del locale (altezza > 1,8 m).. Nei locali dove sono installati apparecchi alimentati a gas aventi densità relativa all aria >0,8 (GPL), l aerabilità è assicurata da una porta o altro elemento apribile verso l esterno posto nella parte bassa del locale

84 84 Si considerano aerabili anche i locali d installazione dotati di più aperture (porte, finestre, aperture permanenti) non direttamente comunicanti con l esterno, ma comunicanti con almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l esterno.

85 Aperture di aerazione Le aperture di aerazione permanente devono: comunicare direttamente con l'esterno essere realizzate su pareti, porte, finestre, serramenti; infissi; garantire il libero passaggio dell'aria e la possibilità di misurare la sezione; avere una superficie libera almeno pari a 100 cm 2 le griglie di protezione e la sezione interna devono essere libere da ostruzioni che ne riducano la superficie libera e/o limiti la funzionalità. La verifica dei RES relativi alla aerazione dei locali di installazione degli apparecchi prevede sia l esame dei requisiti generali qui descritti, sia l esame dei requisiti specifici per l installazione di ogni tipo di apparecchio. Condotti di aerazione condotti di aerazione possono essere singoli o collettivi. condotti singoli possono avere andamento verticale o orizzontale, mentre i condotti collettivi possono avere unicamente andamento verticale, la sezione minima del condotto di aerazione è di 150 cm 2. Le griglie di protezione e la sezione interna devono essere libere da ostruzioni che ne riducano la superficie libera e/o limiti la funzionalità. 85

86 CA3 Aerazione apparecchi di tipo A locali dove sono installati apparecchi di tipo A devono essere dotati di aerazione permanente diretta, quando gli apparecchi sono alimentati con gas aventi densità relativa all'aria < 0,8 (gas naturale metano) è possibile riunire in un unica posizione le aperture di ventilazione e di aerazione, in questi casi l'apertura unica deve essere posta ad almeno1,8 m dal piano di calpestio e deve avere sezione minima > di 200 cm 2. L'aerazione permanente diretta può essere ottenuta anche con condotti, in questo caso valgono i valori minimi già illustrati. A CA3 Aerazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Aperture di aerazione con sezione libera < di 100 cm 2 e aperture di ventilazione permanente diretta regolari Nel caso di gas con densità < 0,8 (gas naturale metano) Apertura di ventilazione/aerazione unica posta ad una quota inferiore a 1,8 dal piano di calpestio o con sezione inferiore a 200 cm 2. Aperture di aerazione con superficie < di 100 cm 2 e ventilazione permanente diretta non regolare. Assenza di aperture di aerazione permanente diretta T N 86

87 CK3 Aerazione locali di installazione degli apparecchi di cottura devono essere aerabili (aperture, porte, finestre apribili verso l'esterno) e dotati di sistemi di aerazione ai fini del ricambio dell'aria e dell'espulsione all'esterno dei vapori/prodotti della combustione. sistemi di aerazione possono essere costituiti da: cappa a tiraggio naturale collegata a camino singolo, canna fumaria collettiva ramificata, condotto intubato o collegata direttamente all'esterno; cappa a tiraggio forzato collegata a camino singolo, condotto singolo intubato o condotta direttamente all'esterno; aspiratore elettrico collegato a camino singolo, condotto singolo intubato o collegato direttamente all'esterno. A Oppure, in alternativa a quanto sopra, quando il locale e dotato di aperture di ventilazione permanente diretta, l'apparecchio di cottura ha una potenzialità < di 11,7 kw e la portata complessiva degli apparecchi di cottura e degli apparecchi di tipo A installati è < di 15 kw, è possibile utilizzare: una apertura di aerazione permanente un condotto di aerazione permanente 87

88 88 CK3 Aerazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Locale di installazione senza aperture, porte o finestre apribili verso l'esterno ma con volume > di 1,5 m 3 per kw installato e > di 20 m 3 complessivi. Locale di installazione con aperture, porte o finestre apribili verso l'esterno ma privi di sistemi di aerazione dedicati al ricambio dell'aria e dell'espulsione all'esterno dei vapori/prodotti della combustione. Locale privi di sistemi di aerazione dedicati al ricambio dell'aria e dell'espulsione all'esterno dei vapori/prodotti della combustione e con volume < di 1,5 m 3 per kw installato e < di 20 m 3 complessivi.

89 89 B CB3 Aerazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Locale di installazione senza aperture, porte o finestre apribili verso l'esterno ma dotato di aperture di ventilazione Locale di installazione privo di ventilazione e non aerabile T N

90 90 C CC3 Aerazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Locale di installazione senza aperture di aerazione, porte o finestre apribili verso l'esterno ma dotato di aperture di ventilazione Locale di installazione non aerabile T N

91 91 C 4 Conservazione e integrità Gli apparecchi devono permanere in buone condizioni di mantenimento e funzionare correttamente, il controllo dello stato di conservazione è di tipo visivo ma è integrato dallo svolgimento di quelle operazioni manuali che l'utilizzatore deve compiere per fare funzionare l'apparecchio per fare emergere le eventuali anomalie che possano costituire un elemento di pericolo nell'uso quotidiano. Per eseguire i controlli non è necessario smontare l'apparecchio o le sue parti costituenti.

92 C 4 Conservazione e integrità Gli apparecchi devono presentarsi strutturalmente integri, correttamente collegati all'impianto (o bombola), devono essere correttamente posati secondo il tipo specifico, non devono presentare segni di degrado strutturale, corrosione, incrostazione, ossidazione e bruciature o nerofumo. Gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sicurezza di sorveglianza di fiamma e di controllo della corretta evacuazione dei prodotti della combustione. La presenza dei dispositivi di sicurezza e di sorveglianza della fiamma è obbligatoria dal 30 maggio1995. dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento devono risultare facilmente manovrabili dall'utilizzatore. 92

93 CA4 Conservazione e integrità CA4 Conservazione e integrità T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N A Mancanza di componenti strutturali Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso Limitata presenza di segni di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo Mancanza di componenti strutturali che determinano condizioni di pericolo immediato Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso che determinano condizioni di pericolo immediato Assenza dei dispositivi di controllo, regolazione, sicurezza previsti dalle norme di prodotto degli apparecchi Rilevante presenza di degrado strutturale, segni di deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo 93

94 CK4 Conservazione e integrità T= idoneità temporanea; N = NON doneo Mancanza di componenti strutturali Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso nserimento non corretto degli apparecchi ad incasso nella struttura di contenimento T N K Limitata presenza di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo Mancanza di componenti strutturali che determinano condizioni di pericolo immediato Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso che determinano condizioni di pericolo immediato nserimento non corretto degli apparecchi ad incasso nella struttura di contenimento che determinano condizioni di pericolo immediato Assenza dei dispositivi di controllo, regolazione, sicurezza previsti dalle norme di prodotto degli apparecchi Rilevante presenza di di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo 94

95 CB4 Conservazione e integrità T= idoneità temporanea; N = NON doneo Mancanza di componenti strutturali Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso Limitata presenza di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo Mancanza di componenti strutturali che determinano condizioni di pericolo immediato (es. mancanza collegamento al sistema si evacuazione prodotti della combustione) Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso che determinano condizioni di pericolo immediato nserimento non corretto degli apparecchi ad incasso nella struttura di contenimento che determinano condizioni di pericolo immediato Assenza dei dispositivi di controllo, regolazione, sicurezza previsti dalle norme di prodotto degli apparecchi Rilevante presenza di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo T N B 95

96 96

97 CC4 Conservazione e integrità T= idoneità temporanea; N = NON doneo Mancanza di componenti strutturali Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso Limitata presenza di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo Mancanza di componenti strutturali che determinano condizioni di pericolo immediato (es. mancanza collegamento al sistema si evacuazione prodotti della combustione) Ancoraggio non corretto e/o provvisorio degli apparecchi di tipo fisso che determinano condizioni di pericolo immediato nserimento non corretto degli apparecchi ad incasso nella struttura di contenimento che determinano condizioni di pericolo immediato Assenza dei dispositivi di controllo, regolazione, sicurezza previsti dalle norme di prodotto degli apparecchi T N C Rilevante presenza di degrado strutturale, deterioramento, corrosione, incrostazione, ossidazione, di bruciature e/o nerofumo 97

98 98 C 5 Funzionamento degli apparecchi Gli apparecchi utilizzati nel modo e allo scopo definiti dal fabbricante, devono garantire il permanere dei requisiti di sicurezza nel tempo. dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento che l'utilizzatore utilizza per governare gli apparecchi devono risultare manovrabili senza sforzi eccessivi, e senza l'utilizzo di utensili, le posizioni di funzionamento (acceso, spento, minimo, massimo) devono facilmente essere individuabili. dispositivi ci controllo e sorveglianza della fiamma devono essere provati e risultare correttamente funzionanti..

99 99 C 5 Funzionamento degli apparecchi La conformazione e la colorazione della fiamma devono essere regolari. La prova per la verifica di funzionamento deve essere eseguita con gli apparecchi in funzione e richiede l'intervento dell'operatore incaricato della verifica, per manovrare i dispositivi. n esito alla prova può determinarsi la necessità di prescrive specifici interventi manutentivi dell'apparecchio per il ripristino delle condizioni di sicurezza. Le condizioni di cui sopra comportano anche la necessità di prescrivere interventi di manutenzione sull'apparecchio che potrà essere riattivato solo ad avvenuta manutenzione e ripristino delle condizioni di sicurezza.

100 100 CA5 Funzionamento T= idoneità temporanea; N = NON doneo T A N Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio manovrabili con sforzo e/o con l uso di utensili Conformazione e colorazione della fiamma non corrette ma apparecchio in locale correttamente ventilato e aerato Carenze visibili di manutenzione Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio non manovrabili Funzionamento non corretto dei dispositivi di sorveglianza di fiamma sugli apparecchi (A,B,C) Conformazione e/o colorazione della fiamma indice di combustione imperfetta e condizioni del locale non conformi per i requisiti di ventilazione o aerazione.

101 CK5 Funzionamento T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N K Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio manovrabili con sforzo e/o con l uso di utensili Funzionamento non corretto dei dispositivi di sorveglianza di fiamma Conformazione e colorazione della fiamma non corrette ma apparecchio in locale ventilato e aerato Carenze visibili di manutenzione Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio non manovrabili Conformazione e/o colorazione della fiamma indice di combustione imperfetta e condizioni del locale non conformi per i requisiti di ventilazione o aerazione. 101

102 102 CB5 Funzionamento T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N B Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio manovrabili con sforzo e/o con l'ausilio di utensili Conformazione e colorazione della fiamma non corrette ma apparecchio in locale ventilato e aerato Carenze visibili di manutenzione Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio non manovrabili Funzionamento non corretto dei dispositivi di sorveglianza di fiamma sugli apparecchi Conformazione e/o colorazione della fiamma indice di combustione imperfetta e condizioni del locale non conformi per i requisiti di ventilazione o aerazione.

103 CC5 Funzionamento T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N C Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio manovrabili con sforzo e/o con l'uso di utensili Conformazione e colorazione della fiamma non corrette ma apparecchio in locale ventilato e aerato Carenze visibili di manutenzione Dispositivi di accensione, regolazione e spegnimento a corredo dell'apparecchio non manovrabili Funzionamento non corretto dei dispositivi di sorveglianza di fiamma sugli apparecchi Conformazione e/o colorazione della fiamma indice di combustione imperfetta e condizioni del locale non conformi per i requisiti di ventilazione o aerazione. 103

104 104 C6 COLLEGAMENTO ALL MPANTO DEGL APPARECCH A l collegamento degli apparecchi all impianto è uno degli elementi da verificare con attenzione, sia in relazione alla tipologia dei materiali impiegati, sia in relazione allo stato di mantenimento. CA6 Collegamento all impianto CA6 Collegamento all impianto T= idoneità temporanea; N = NON doneo Utilizzo di tubo flessibile non metallico (UN 7140 o UN 1762) di lunghezza maggiore di 1,5m. Tubazioni flessibile deteriorate Tubazioni metalliche corrose T N

105 CK6 Collegamento all impianto degli apparecchi di cottura K CK6 Collegamento all impianto N = NON doneo T= idoneità temporanea; T N Apparecchi di cottura non ad incasso- Tubo flessibile non metallico UN 7140 o UN 1762 di lunghezza > 1500 mm. Apparecchi di cottura ad incasso- Tubo flessibile non metallico UN 1762 di lunghezza > 2000 mm. Apparecchi di cottura ad incasso- Tubo flessibile in acciaio inossidabile,un o UN di lunghezza > 2000 mm. Apparecchi di cottura ad incasso- Tubo semirigido in acciaio inossidabile rivestito (CSST, UN EN e UN/TS con tratto terminale libero di lunghezza maggiore di > 500 mm. Tubazioni flessibile deteriorate Tubazioni metalliche corrose 105

106 106 CB6 Collegamento all impianto T= idoneità temporanea; N = NON doneo T B N Tubo flessibile in acciaio inossidabile, UN o UN di lunghezza >2000 mm Tubo semirigido corrugato in acciaio inossidabile rivestito in materiale plastico (CSST) di cui alla UN EN e UN /TS con tratto terminale di lunghezza > di 500 mm Tubazioni flessibile deteriorate Tubazioni metalliche corrose

107 107 CC6 Collegamento all impianto T= idoneità temporanea; N = NON doneo T C N Tubo flessibile in acciaio inossidabile,un o UN di lunghezza > 2000 mm. Tubo semirigido in acciaio inossidabile rivestito (CSST), UN EN e UN/TS con tratto terminale libero di lunghezza maggiore di > 500 mm. Tubazioni flessibile deteriorate Tubazioni metalliche corrose

108 108 VERFCA DEL SSTEMA D EVACUAZONE DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE La verifica del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione prevede l esecuzione di prove a vista e strumentali, tutti i controlli sono eseguite senza smontare le parti del sistema ad eccezione della presa fumi (UN 10389) per l esecuzione della prova del tiraggio.

109 109 VERFCA DEL SSTEMA D EVACUAZONE DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE La verifica del sistema di scarico dei prodotti della combustione riveste una fondamentale importanza per la sicurezza dell'utilizzatore, sono previsti controlli visivi e controlli strumentali. controlli visivi sono limitati alle parti di sistema posati a vista o ispezionabili e comprendono l'esame di una serie di requisiti inerenti i materiali impiegati, le condizioni di posa e lo stato di conservazione, l'esecuzione di questo controlli non richiede lo smontaggio degli apparecchi o parti del sistema di scarico dei prodotti della combustione.

110 110 C7 MATERAL UTLZZAT PER CANAL E CONDOTT D SCARCO DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE materiali utilizzati devono resistere nel tempo alle sollecitazioni termiche, meccaniche e all'azione delle condense che sono prevedibili in funzione del tipo di apparecchio cui sono collegati. Sono consentiti i materiali: - dichiarati idonei dal fabbricante e conformi a specifiche norme di prodotto o previsti da norme di installazione; - non normalizzati, ma utilizzati legittimamente un un paese appartenente la U.E. e accompagnati dalla documentazione prevista dal D.M. 37/08. n merito agli apparecchi di cottura si ricorda che la UN 7129 prevede che i canali di scarico dei prodotti della combustione e dei vapori di cottura consente condotti in materiale plastico, conformi alla UN EN 14471, oppure altri materiali rispondenti ai requisiti della UN EN 1443 relativamente alla resistenza all umidità (W ) e alla temperatura (T80). n merito ai rimanenti Tipi di apparecchi:

111 111 - gli apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale i canali di scarico dei fumi possono essere quelli forniti dal fabbricante dell apparecchio o da un fabbricante di condotti, in questi casi la UN 7129 prevede la possibilità di utilizzare materiali conformi alle UN EN o UN EN (materiali metallici) o UN EN (materiali plastici). - gli apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato e di tipo C possono essere quelli forniti dal fabbricante dell apparecchio o da un fabbricante di condotti, in questi casi è possibile utilizzare materiali conformi alle UN EN o UN EN (materiali metallici) o UN EN (materiali plastici).

112 - in relazione al modo di funzionamento e e alla pressione di funzionamento, i canali da fumo degli apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale possono essere idonei al funzionamento a secco (D), i rimanenti tipi di apparecchi devono essere idonei al funzionamento a umido (W). Gli apparecchi a tiraggio naturale possono avere classe di pressione (N) e i restanti (P2). - l uso di condotti di scarico in materiale plastico deve essere riservato al collegamento di apparecchi che non sono in grado di emettere fumi a temperatura superiore a quella per la quale il condotto è stato costruito, nel libretto d uso e installazione degli apparecchi sono indicati i tipi di condotti di scarico che è possibile utilizzare. - la classe di temperatura dei condotti utilizzati per gli apparecchi di Tipo B e C (nona condensazione) non deve essere inferiore T non possono essere utilizzati condotti flessibili corrugati o con giunzioni aggraffate. 112

113 113 CK7 Materiali utilizzati per canali e condotti di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T K N Materiali non resistenti alla temperatura Materiali non resistenti alla corrosione delle condense Materiali combustibili non compatibili con l'apparecchio installato Canali da fumo e/o condotti di scarico fumi con caratteristiche di tenuta non adeguata rispetto allo scarico in pressione dell'apparecchio.

114 114 CB7 Materiali utilizzati per canali e condotti di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T B N Materiali non resistenti alla temperatura Materiali non resistenti alla corrosione delle condense Materiali combustibili non compatibili con l'apparecchio installato Canali da fumo e/o condotti di scarico fumi di tenuta non adeguata rispetto allo scarico in pressione dell'apparecchio.

115 115 C CC7 Materiali utilizzati per condotti di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Materiali non resistenti alla temperatura T N Materiali non resistenti alla corrosione delle condense Materiali combustibili non compatibili con l'apparecchio installato Condotti di scarico fumi di tenuta non adeguata rispetto allo scarico in pressione dell'apparecchio.

116 C8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale canali da fumo o i condotti di scarico dei fumi non possono essere posati all'interno dei locali con pericolo di incendio CK8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale di installazione degli apparecchi di cottura CK8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale idoneità temporanea; N = NON doneo Canali/condotti di scarico dei fumi installati a vista in locale con pericolo di incendio T= T N CB8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale di installazione degli apparecchi di Tipo B CB8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale temporanea; N = NON doneo T= idoneità T N Canali/condotti di scarico dei fumi installati a vista in locale con pericolo di incendio 116

117 117 CC8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale di installazione degli apparecchi di Tipo C CC8 Compatibilità dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con il locale T= idoneità temporanea; N = NON doneo Canali/condotti di scarico dei fumi installati a vista in locale con pericolo di incendio T N

118 C9 POSA DE CANAL E DE CONDOTT D SCARCO DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE DEGL APPARECCH D TPO B E C CB9 Posa dei canali e dei condotti di scarico dei prodotti della combustione Tipo B a tiraggio naturale Gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale sono collegati la camino/canna fumaria attraverso condotti denominati canali da fumi, canali da fumo possono essere prodotti da fabbricanti diversi da quelli degli apparecchi che devono servire, i requisiti essenziali di sicurezza dei canali da fumo installati sono i seguenti: installazione a vista e/o ispezionabile; fissaggio efficace ed adatto ad impedire lo scollegamento all'imbocco dell'apparecchio e del camino/canna fumaria/terminale di tiraggio essere ben fissati per impedire lo scollegamento accidentale sia dell'apparecchio sia dell'imbocco la camino/canna fumaria/terminale di tiraggio; andamento ascendente all'uscita dei prodotti della combustione dall'apparecchio, andamento sub orizzontale ascendente (per chiarezza, il canale da fumo deve andare verso l'alto, mai verso il basso); la sezione del canale da fumo deve essere la stessa di quella presente all'imbocco dell'apparecchio o maggiore, è ammessa la presenza di raccordi tronco conici all'imbocco del camino; assenza ci serrande o dispositivi di regolazione; essere collegati ad un solo apparecchio; 118

119 Un caso particolare è rappresentato dal collegamento di due apparecchi ad un unico collettore di scarico a sua volta collegato ad un camino. n questo caso gli apparecchi collegati, installati nello stesso locale, devono essere dello stesso tipo, avere portata termica simile, essere alimentati con lo stesso tipo di combustibile (RES) Bn CB9 Posa dei canali di scarico dei prodotti della combustione Tipo B a tiraggio naturale T= idoneità temporanea; N = NON doneo nstallazione a non a vista o non ispezionabile Fissaggio insufficiente all'apparecchio o la camino/canna fumaria/terminale di tiraggio Andamento dei canali non adatto ad avviare i fumi verso l'alto, presenza di tratti con andamento non ascendente (verso l'alto) e contemporaneo esito negativo della prova di reflusso o di tiraggio (basta un negativo) Sezione minore di quella presente all'imbocco dell'apparecchio e contemporaneo esito negativo della prova di reflusso o di tiraggio (basta un negativo) Raccordo di collegamento del canale la camino senza raccordo tronco conico e contemporaneo esito negativo della prova di reflusso o di tiraggio (basta un negativo) Presenza di altro apparecchio collegato in modo diretto allo stesso camino e contemporaneo esito negativo della prova di reflusso o di tiraggio (basta un negativo) Collegamento dell'apparecchio ad un collettore di scarico cui risulta collegato un secondo apparecchio in modo non rispondente ai RES e contemporaneo esito negativo della prova di reflusso o di tiraggio (basta un negativo) Presenza di serrande o valvole di intercettazione o regolazione T N 119

120 120 Tipo B a tiraggio forzato Gli apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato sono collegati a camini singoli, condotti intubati singoli e terminali di scarico attraverso condotti di scarico dei fumi. condotti di scarico dei fumi devono garantire i seguenti requisiti essenziali di sicurezza: 1.installazione a vista e/o ispezionabile; 2.fissaggio efficace ed adatto ad impedire lo scollegamento all'imbocco dell'apparecchio e del camino/terminale di scarico; 3.installazione conforme ai requisiti previsti dal fabbricante dell'apparecchio (se disponibili la momento della verifica); 4.assenza di serrande o dispositivi di regolazione; 5.essere collegati ad un sistema di evacuazione dei prodotti della combustione dedicato. Si ricorda che i condotti flessibili corrugati non sono ritenuti idonei all uso.

121 CB9 Posa dei condotti di scarico dei prodotti della combustione Tipo B a tiraggio forzato T= idoneità temporanea; N = NON doneo nstallazione a non a vista o non ispezionabile Andamento dei canali non adatto ad avviare i fumi verso l'alto, presenza di tratti con andamento non ascendente (verso l'alto) nstallazione difforme dalle istruzioni del fabbricante dell'apparecchio (se disponibili la momento della verifica); Fissaggio insufficiente all'apparecchio o la camino/canna fumaria/terminale di tiraggio Non avere caratteristiche di tenuta adatta la tipo di funzionamento dell'apparecchio (condotti flessibili corrugati, condotti con giunzioni discontinue) Collegamento a collettori di scarico e/o sistemi di evacuazione (camini, canne fumarie, condotti intubati) comuni a più apparecchi Presenza di serrande o valvole di intercettazione o regolazione T Bf N 121

122 CC9 Posa dei condotti di scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi di tipo C Gli apparecchi di Tipo C sono collegati ai camini, terminali di scarico attraverso condotti di scarico dei fumi. condotti di scarico dei fumi devono garantire i seguenti requisiti essenziali di sicurezza: 1.installazione a vista e/o ispezionabile; 2.fissaggio efficace ed adatto ad impedire lo scollegamento all'imbocco dell'apparecchio e del camino/terminale di scarico; 3.installazione conforme ai requisiti previsti dal fabbricante dell'apparecchio (se disponibili la momento della verifica); 4.assenza di serrande o dispositivi di regolazione; CC9 Posa dei condotti di scarico dei prodotti della combustione Tipo C T= idoneità temporanea; N = NON doneo nstallazione non a vista o non ispezionabile T C N nstallazione difforme dalle istruzioni del fabbricante dell'apparecchio Fissaggio all'apparecchio o la camino/canna fumaria/terminale di tiraggio non insufficiente Non avere caratteristiche di tenuta adatta la tipo di funzionamento dell'apparecchio Non avere caratteristiche di tenuta adatta la tipo di funzionamento dell'apparecchio (condotti flessibili corrugati, condotti con giunzioni discontinue) Presenza di serrande o valvole di intercettazione o regolazione 122

123 123 CK10 POSZONAMENTO DE TERMNAL prodotti della combustione e i vapori di cottura possono essere scaricati all esterno attraverso terminali a parete nel rispetto delle riportate nella tabella seguente, tuttavia si segnala il fatto che numerosi regolamenti comunali prevedono l obbligo di scarico la tetto, in questi casi l esito delle prove deve intendersi unicamente riferito alle condizioni di sicurezza e non di igiene.

124 124 CK10 Posizionamento dei terminali Distanze di sicurezza tra il terminale di scarico a parete e le aperture adiacenti Apparecchi da 4 a 7 kw [mm] Apparecchi da 7 a 16 kw [mm] Apparecchi da 16 a 35 kw [mm] Tiraggio (N= naturale, F= forzato) N F N F N F Sotto finestra Da finestra adiacente Sotto apertura di aerazione/ventilazione 1000*

125 125 K B C Da apertura di aerazione/ventilazione adiacente Da superficie frontale prospiciente con aperture posta entro tre metri *400 per apparecchi di riscaldamento posti sottofinestra

126 126 Particolare attenzione deve essere posta alla verifica del posizionamento del terminale di tiraggio degli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, la sua collocazione in aderenza al muro potrebbe determinare un funzionamento non sicuro in occasione di venti o correnti dominanti, in questi casi la misura positiva del valore del tiraggio potrebbe non rappresentare tutte le condizioni di funzionamento possibile.

127 CK10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi di cottura K B C CK10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Terminali installati a distanze minori di quelle previste T N CB10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo B CB10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Terminali installati a distanze minori di quelle previste T N CC10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo C CC10 Posizionamento dei terminali di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Terminali installati a distanze minori di quelle previste T N 127

128 C11 STATO D CONSERVAZONE DEL SSTEMA D SCARCO DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione e dei vapori di cottura devono mantenersi in buono stato di conservazione, non devono essere visibili fessurazioni, segni di corrosione e ossidazione, le eventuali guarnizioni di tenuta poste sui vari elementi devono essere anch esse in buone condizioni di mantenimento, non devono essere presenti annerimenti che indichino la fuoriuscita dei gas dai condotti e non devono essere presenti macchie di condensa che indichino la fuoriuscita della stessa. La prova è a vista e non richiede lo smontaggio di elementi del sistema di evacuazione. K CK11 Stato di conservazione del sistema di scarico dei prodotti della combustione degli apparecchi di cottura CK11 Stato di conservazione del sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Presenza di macchie di condensa Assenza delle guarnizioni sui condotti in pressione Presenza di crepe e fessure nei condotti in pressione positiva Presenza di bruciature, o surriscaldamento o nerofumo T N 128

129 129 B CB11 Stato di conservazione del sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Assenza delle guarnizioni sui condotti in pressione positiva e contemporanea assenza di reflusso dei prodotti della combustione in ambiente Presenza di macchie di condensa Assenza della camera di raccolta Presenza di crepe e fessure nei condotti in pressione positiva Presenza di bruciature, o surriscaldamento o nerofumo T N

130 130 C CC11 Stato di conservazione del sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Assenza delle guarnizioni sui condotti in pressione positiva e contemporanea assenza di reflusso dei prodotti della combustione in ambiente Presenza di macchie di condensa Assenza della camera di raccolta Presenza di crepe e fessure nei condotti in pressione positiva Presenza di bruciature, o surriscaldamento o nerofumo

131 131 CK12 Compatibilità Apparecchio- sistema di scarico dei prodotti della combustione A La prova di compatibilità ha lo scopo di accertare se le caratteristiche dell apparecchio sono compatibili con le caratterisitiche del camino/canna fumaria/condotto intubato utilizzato per scarica i prodotti della combustione e i vapori di cottura. La norma UN 7129 prevede che questi condotti siano in materiale plastico, conformi alla UN EN 14471, oppure altri materiali rispondenti ai requisiti della UN EN 1443 relativamente alla resistenza all umidità (W ) e alla temperatura (T80), e che possano essere realizzate le seguenti soluzioni. CK12 Compatibilità Apparecchio- sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Collegamento a condotti non dedicati, cioè condivisi con altre tipologie di apparecchi o con apparecchi alimentati a combustibili diversi T N

132 CB12 Compatibilità Apparecchio- sistema di evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo B La verifica dei RES ha lo scopo di accertare se le caratteristiche dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (camini, canne collettive, condotti intubati) sono compatibili con le caratteristiche dell'apparecchio e del relativo funzionamento termofluidodinamico. Gli apparecchi hanno caratteristiche di funzionamento differenti in funzione del Tipo, della portata termica, della temperatura di prodotti della combustione. componenti utilizzati per i sistemi di scarico dei fumi differenziano la loro capacità di soddisfare i requisiti essenziali di sicurezza in funzione del materiale, della sezione di passaggio dei fumi, delle caratteristica di resistenza alla corrosione e alla temperatura. n base la tipo di apparecchio installato è possibile utilizzare un numero limitato di soluzioni ugualmente sicure per evacuare i prodotti della combustione, tali soluzioni sono riportate nella tabella sottostante. B Sistema di evacuazione Tipo Apparecchi o Camino singolo Condotto singolo intubato Canna collettiva (CC) Canna collettiva ramificata (CCR) Condotto collettivo intubato B naturale Si Si No Si No B forzato Si Si No No No 132

133 CB12 Compatibilità Apparecchio- sistema di evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo B l controllo prevede l'ispezione a vista del sistema, ma è integrato anche dall'esame della documentazione eventualmente disponibile. Gli apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale sono collegati la sistema di scarico attraverso canali di scarico fumi, e nel caso degli apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato attraverso condotti di scarico. Ogni apparecchio deve essere collegato ad un proprio sistema di scarico dedicato, non è possibile convogliare gli apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato in una canna fumaria collettiva o in qualsiasi altro tipo di scarico che sia condiviso con altri apparecchi anche dello stesso tipo. 133

134 134 B CB12 Compatibilità Apparecchio- sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo Collegamento di apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale a camini/condotti singoli e/o canne fumarie collettive ramificate cui risultano collegati altri tipi di apparecchi Collegamento di apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale a canne fumarie collettive non ramificate (in assenza di progetto e prove strumentali del riflusso in ambiente e della sufficienza del tiraggio con esito positivo) T N Collegamento di apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato a camini o condotti singoli ad uso non esclusivo Collegamento di apparecchi di Tipo B a tiraggio forzato a canne fumarie collettive di qualsiasi tipo

135 135 CC12 Compatibilità Apparecchio- sistema di evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo C C La verifica dei RES ha lo scopo di accertare se le caratteristiche dei sistemi di scarico dei fumi (camini, canne collettive, condotti intubati) sono compatibili con le caratteristiche dell'apparecchio e del relativo funzionamento termofluidodinamico. Gli apparecchi hanno caratteristiche di funzionamento differenti in funzione del Tipo, della portata termica, della temperatura di prodotti della combustione, mentre i materiali utilizzati per i sistemi di scarico dei fumi differenziano la loro capacità di soddisfare i requisiti essenziali di sicurezza in funzione del materiale, della sezione di passaggio dei fumi e della resistenza alla condensa, alla pressione e alla temperatura di funzionamento. n base la tipo di apparecchio installato è possibile utilizzare un numero limitato di soluzioni ugualmente sicure per scaricare i prodotti della combustione, tali soluzioni sono riportate nella tabella sottostante.

136 136 CC12 Compatibilità Apparecchio- sistema di evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi di Tipo C C Tipo C naturale C forzato Camino singolo Condotto singolo intubato Sistema di evacuazione Canna collettiva (CC) Canna collettiva ramificata (CCR) Condotto collettivo intubato Si Si Si No Si Si Si Si No Si l controllo prevede l'ispezione a vista del sistema, ma è integrato anche dall'esame della documentazione eventualmente disponibile. Gli apparecchi di Tipo C sono collegati la sistema di scarico attraverso condotti di scarico, ogni apparecchio deve essere collegato ad un proprio sistema di scarico dedicato, non è possibile convogliare nello stesso scarico apparecchi di tipo diverso o apparecchi alimentati con combustibile diverso.

137 137 C CC12 Compatibilità Apparecchio- sistema di scarico dei prodotti della combustione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Collegamento di apparecchi di Tipo C a camini/condotti singoli/canne collettive ad uso non dedicato.

138 138 C13 EVACUAZONE DE PRODOTT DELLA COMBUSTONE prodotti della combustione devono avviarsi attraverso il sistema di scarico all'esterno dell'edificio, non devono verificarsi fenomeni di riflusso all'interno degli ambienti. A questo scopo la verifica dei RES ha come oggetto il controllo del riflusso per tutti i tipi di apparecchi e, limitatamente agli apparecchi di Tipo B a tiraggio naturale anche la controllo del tiraggio. l controllo prevede l'utilizzo di un apposito strumento (specchietto metallico, specchietto elettronico, rilevatore di CO2 ambientale) per il controllo del riflusso e di un manometro o di un analizzatore della combustione per la misura del tiraggio.

139 139

140 CB13 Evacuazione dei prodotti della combustione Controllo riflusso T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N B Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi posti all'esterno degli edifici Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi posti in vani tecnici debitamente aerati/aerabili ad uso esclusivo e non comunicanti con luoghi adibiti al soggiorno di persone Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi posti in locali non presidiati e/o non destinati a soggiorno di persone, debitamente aerati/aerabili e non comunicanti con luoghi adibiti al soggiorno di persone Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi posti in locali dove soggiornano persone Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi in vani tecnici comunicanti con luoghi in cui soggiornano persone Riflusso da sistemi di scarico di apparecchi in locali non presidiati e/o non destinati al soggiorno di persone ma comunicanti con luoghi destinati al soggiorno di persone 140

141 141 CB13 Evacuazione dei prodotti della combustione Tipo naturale-controllo del tiraggio T= idoneità temporanea; N = NON doneo Tiraggio misurato in modo diretto con valore compreso tra 1 e 3 Pa e tiraggio misurato in modo indiretto incerto, locale correttamente ventilato ed aerabile Bn T N Tiraggio diretto insufficiente (< 1 Pa) Tiraggio indiretto insufficiente (CO 2 misurata è maggiore di quello della CO 2 calcolata) Tiraggio misurato in modo diretto con valore compreso tra 1 e 3 Pa e tiraggio misurato in modo indiretto incerto, ma apparecchio installato in locale non aerato/aerabile e/o non ventilato

142 142 CC13 Evacuazione dei prodotti della combustione controllo del riflusso degli apparecchi di Tipo C prodotti della combustione devono avviarsi attraverso il sistema di scarico all esterno dell'edificio, non devono verificarsi fenomeni di riflusso all'interno degli ambienti, ad esempio a causa delle cattive condizioni di mantenimento dei raccordi tra i vari elementi dei condotti di scarico. A questo scopo la verifica dei RES ha come oggetto il controllo del riflusso per tutti i tipi di apparecchi. l controllo prevede l'utilizzo di un apposito strumento (specchietto metallico, specchietto elettronico, rilevatore di CO2 ambientale).

143 CC13 Evacuazione dei prodotti della combustione Controllo riflusso T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N C Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi posti all'esterno degli edifici Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi posti in vani tecnici debitamente aerati/aerabili ad uso esclusivo e non comunicanti con luoghi adibiti al soggiorno di persone Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi posti in locali non presidiati e/o non destinati a soggiorno di persone, debitamente aerati/aerabili e non comunicanti con luoghi adibiti al soggiorno di persone Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi posti in locali dove soggiornano persone Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi in vani tecnici comunicanti con luoghi in cui soggiornano persone Riflusso in sistemi di scarico di apparecchi in locali non presidiati e/o non destinati al soggiorno di persone ma comunicanti con luoghi destinati al soggiorno di persone 143

144 144 C14 SSTEMA D SCARCO DELLA CONDENSA n presenza di caldaie a condensazione o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione che possono funzionare a umido è necessario procedere all'accertamento dei RES anche per la parte di impianto destinata a smaltire le condense. funzionamento a secco: Condizione in cui un camino è progettato per funzionare normalmente con temperatura della superficie della parete interna del condotto fumario maggiore del punto di rugiada dell acqua. funzionamento a umido: Condizione di funzionamento che si ha quando il camino è progettato per funzionare normalmente con temperatura della superficie della parete interna del condotto fumario uguale o minore del punto di rugiada dell acqua.

145 145 B CB14 Scarico della condensa Materiali Materiali non resistenti all'azione della condensa Materiali non adatti all'istallazione T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N

146 146 C CC14 Scarico della condensa Materiali T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Materiali non resistenti all'azione della condensa Materiali non adatti all'istallazione

147 147 CB14 Scarico della condensa Caratteristiche temporanea; N = NON doneo T= idoneità T B N Assenza dei sifoni Sifoni di dimensioni non adeguate (quelli non forniti da fabbricanti di apparecchi o camini) Percorsi con contropendenze, strozzature, ecc. Perdite visibili lungo il percorso Presenza di giunzioni deteriorate Presenza di cedimenti strutturali della tubazione (es. perdite) Mancanza del sifone al collegamento con lo scarico reflui domestici (fogna)

148 148 C CC14 Scarico della condensa Caratteristiche T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Assenza dei sifoni Sifoni di dimensioni non adeguate (quelli non forniti da fabbricanti di apparecchi o camini) Percorsi con contropendenze, strozzature, ecc. Perdite visibili lungo il percorso Presenza di giunzioni deteriorate Presenza di cedimenti strutturali della tubazione (es. perdite) Mancanza del sifone al collegamento con lo scarico reflui domestici (fogna)

149 149 B CB14 Scarico della condensa Funzionalità scarico T= idoneità temporanea; N = NON doneo T N Scarico della quantità di acqua in un tempo > di 5 minuti e inferiore a 10 minuti Scarico della quantità di acqua in un tempo > 10 minuti

150 150 Portata termica < 15 kw [dm 3 ] Portata termica > 15 e < 25 kw [dm 3 ] Portata termica > 25 e < 35 kw [dm 3 ] Gas naturale 0,4 0,7 1 GPL- Propano 0,4 0,6 0,8 GPL-Butano 0,3 0,5 0,7 C CC14 Scarico della condensa Funzionalità scarico T= idoneità temporanea; N = NON doneo Scarico della quantità di acqua in un tempo > di 5 minuti e inferiore a 10 minuti Scarico della quantità di acqua in un tempo > 10 minuti T N

151 CBO Locali di installazione bombole di GPL T= idoneità temporanea; N = NON doneo nstallazione all'esterno dell'edificio ma a livello più basso del piano di campagna nstallazione all'esterno ma in modo non protetto dai raggi solari e dalle intemperie nstallazione all'esterno in numero maggiore di 4 nstallazione all'esterno con capacità complessiva maggiore di 70 kg nstallazione in locale di volume insufficiente ma dotato di apertura di aerazione adeguata nstallazione in locale idoneo (destinazione e volume) ma senza apertura di aerazione adeguata T CBO N nstallazione in locale con apertura di aerazione adeguata ma in numero di bombole superiore al limite nstallazione in locale con apertura di aerazione adeguata ma con capacità complessiva di bombole superiore al limite Presenza di bombole tenute in deposito e/o allacciate nstallazione in locale con pericolo di incendio nstallazione in locale con pavimento a quota inferiore al piano di campagna nstallazione in locale camera da letto nstallazione in locale ad uso bagno o doccia nstallazione in locale non idoneo per volume e/o rapporto tra volume e capacità complessiva delle bombole e privo dell'apertura di aerazione. 151

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

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