UN CONNUBIO PERFETTO FRA CULTURA, NATURA E SPORT IN UNA TERRA STRAORDINARIA

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1 UN CONNUBIO PERFETTO FRA CULTURA, NATURA E SPORT IN UNA TERRA STRAORDINARIA

2 Da Orazio a Federico II Terra di poeti e imperatori La Basilicata pare essersi votata, già nel nome, ad un destino imperiale. Secondo lo storico Michele La Cava, infatti, Basilicata deriverebbe da Basilio, l'imperatore di Bisanzio che nel X secolo sconfisse il Sacro Romano Imperatore Ottone II di Sassonia. Ma la figura imperiale più cara alle genti di Basilicata è senz'altro quella di Federico II di Svevia, nipote del Barbarossa e sacro romano imperatore fino al Se la semplice aneddotica sullo Stupor Mundi narra del suo grande amore per le donne, della sua cultura non comune e dei suoi interessi per la caccia e l'astronomia, gli avversari dell'imperatore normanno-svevo insistono sui dissidi con il papato, sul suo cuore abitato dalle fiamme dell'inferno e sulla stravaganza della sua corte. Non tutti sanno, però, che Federico II spese buona parte della sua vita in Basilicata. Qui, nei castelli di Melfi e Lagopesole, nella domus di Palazzo san Gervasio e nell'amata città di Venosa, custode delle spoglie dei suoi antenati materni. CASTEL LAGOPESOLE -AVIGLIANO Il Castel Lagopesole è l'ultimo dei castelli edificati dall'imperatore Federico II fra il 1242 e il Andando da Potenza verso il Vulture appare e scompare alla vista alto e solitario su di una radura. La sua pianta rettangolare lo distingue dall'esagono, figura classica adottata nel periodo di Federico II e l'alternarsi al suo interno di stili ed elementi architettonici variegati, evidenzia fasi costruttive di epoche diverse. L'interno del castello è diviso da due cortili, mentre gli ambienti residenziali sono ubicati su due livelli e su tre lati intorno a quello maggiore, nella zona nord dell'edificio. La parte più interessante del Castello, ubicata nel lato del cortile grande, è quella che dà accesso ad una bellissima Cappella di stile angioino e a diverse sale tra le quali quelle denominate dell'imperatore e dell'imperatrice, di notevole pregio artistico. Il castello, per i suoi fregi e per l'alternarsi di stili che lo compongono, rappresenta uno degli esempi più belli e caratteristici di castelli federiciani nel Sud Italia. MONTICCHIO LAGHI - ABBAZIA DI S. MICHELE L'abbazia di San Michele, sorge in località Monticchio tra i comuni di Atella e Rionero. Fondata prima del 1000 dai frati Benedettini, intorno ad una grotta basiliana dell'xi secolo che custodisce affreschi dell'epoca, l abbazia sorge in un oasi naturale dove spiccano i famosi laghi di Monticchio: due crateri d origine vulcanica spenti da migliaia di anni. Vi si accede tramite un caratteristico sentiero che attraversa i fitti boschi e conduce all'abbazia dalla quale è possibile osservare, per intero, il suggestivo panorama dei laghi. Il monastero, edificio di spettacolare fattura addossato a grandi masse di roccia, è costituito da un convento, da una chiesa settecentesca e dalla cappella di San Michele. Attualmente, inoltre, la badia è sede del bel museo di Storia naturale del Vulture che conserva reperti preistorici e di fauna presente nell'area. MELFI L edificazione del castello sembra risalire al XII secolo medievale il simbolo del potere imperiale con Federico II e, dentro le sue mura, vennero partorite nel 1231 le famose Constitutiones Melfitanae, il corpus legislativo federiciano elaborato da Pier delle Vigne. Il castello, ben conservato, è uno dei più imponenti del meridione d Italia. L ingresso attuale del castello che si apre verso la città sul versante orientale, era dotato di ponte levatoio. Superato il portone si entra nel Cortile Principale su cui si affacciano il palazzo baronale e la cappella gentilizia e subito dopo un'arcata che congiunge il palazzo alla chiesa si aprono il Cortile della Rimessa e quello della Cisterna e, tra la torre dell'imperatore e la Torrita Parvula, il Cortile del Mortorio. In una parte del pianterreno del corpo frontale è stato istituito il Museo Archeologico Nazionale Del Vulture Melfese, con la ricca collezione di reperti rinvenuti nell area del Vulture. Tra i tesori custoditi nel museo di Melfi spicca il cosiddetto Sarcofago di Rapolla del Secondo secolo dopo Cristo. VENOSA Per l armonia della sua continuità storica racchiusa nei monumenti, Venosa rientra tra i Borghi più belli d Italia. Secoli di storia racchiusa in uno splendido borgo, patria del grande Orazio, uno dei maggiori poeti dell epoca romana, e di Carlo Gesualdo da Venosa compositore di madrigali e musica sacra. Venosa conserva, lungo l impianto urbano, gioielli artistici di inestimabile bellezza, primo fra tutti l abbazia della Santissima Trinità, e il circostante parco archeologico romano, fino al castello di Pirro del Balzo e alle catacombe ebraico-cristiane. Durante la visita a Venosa sarà inoltre d obbligo una visita alla presunta casa del poeta Orazio. ACERENZA Simbolo della cittadina è la magnifica cattedrale dedicata a S. Maria Assunta e a San Canio, sicuramente uno dei monumenti più importanti della Basilicata. La cattedrale svetta sul borgo, abbarbicato su un altura dalla quale si può godere una vista mozzafiato dell'alta valle del Bradano. Nella cripta, realizzata sotto il presbiterio nel 1524, si conserva un bellissimo sarcofago dei conti Ferrillo, un antica acquasantiera, i notevoli affreschi cinquecenteschi attribuiti a Giovanni Todisco da Abriola. Fuori dalla cattedrale si può ammirare un bel palazzo cinquecentesco, ex sede della Pretura e, lungo i vicoli del centro storico, diversi palazzi perlopiù settecenteschi, con i portali in pietra che riportano spesso lo stemma di antiche famiglie. Nei locali del castello medievale si può visitare il museo diocesano, con reperti archeologici di epoca greca e romana e una ricca collezione di oggetti d arte sacra.

3 Dalla Magna Grecia ai Sassi Resti di un passato ricco di storia Alle foci dei fiumi, sulla costa Jonica, molti secoli prima della nascita di Cristo sbarcarono le avanguardie degli uomini provenienti dalla vicina Grecia. Erano mercanti e, in seguito, anche contadini, allevatori e artigiani. In Basilicata i greci costruirono, tra il Bradano e il Sinni, la potente città di Metapontion, eppoi Eraclea, Siris, Pandosia e Pistoicos. I primi greci intrattennero con le popolazioni indigene rapporti e scambi di cui restano tracce nei musei archeologici di Potenza e del Melfese, in quello nazionale della Siritide e di Metaponto. Altra testimonianza della fiorente civiltà greca, in Basilicata, è rappresentata dalle cosiddette Tavole Palatine. Le Tavole, ubicate presso la sponda destra del fiume Bradano, a circa 3 km dall'antica città di Metaponto, sono i resti di un tempio dorico del VI secolo avanti Cristo dedicato alla divinità mitologica Hera, dea del patrimonio e sorella maggiore del sovrano dell'olimpo Zeus. MATERA Il centro storico di Matera inserito dall UNESCO nella lista del patrimonio mondiale dell umanità, prende il nome di Sassi. La struttura urbana dei suoi quartieri è davvero unica: scavata nel tufo della Gravina di Matera è costituita da un intricato avvicendarsi di vicoli e scale, di grotte e palazzetti signorili, di archi e ballatoi, orti e ampie terrazze da cui sbucano, improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili di chiese ipogee. Nella città l offerta museale spazia dal Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola, al Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna al Museo Laboratorio della Civiltà Contadina sino ad arrivare al nuovissimo MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea. Nelle immediate vicinanze della città si possono visitare le Chiese Rupestri del circuito extraurbano nel Parco della Murgia Materana e delle Chiese Rupestri. MONTESCAGLIOSO Montescaglioso si trova all interno del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano. Montescaglioso è dominata dall Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo, uno dei monumenti più importanti della Basilicata risalente all'incirca alla metà dell'xi secolo. Il nucleo centrale dell' Abbazia è costituito dal chiostro orientale e dalla chiesa, ricostruita dalla Congregazione benedettina di S. Giustina da Padova. Nel corso dei secoli l'intervento dei monaci ha via via aggiunto elementi costruttivi nuovi alla costruzione originaria; si hanno così un bellissimo colonnato, diverse nuove fabbriche e stupendi cicli affrescati dipinti dai maggiori artisti della Basilicata. Nella sala del Capitolo oltre allo stemma abbaziale, S. Michele Arcangelo che calpesta il demonio e i tre colli con l epigrafe PAX, si conservano le immagini dei fondatori di alcuni ordini monastici quali i Certosini, i Cistercensi, i Silvestrini, i Cavalieri di Malta. METAPONTO Come Siris ed Heraclea anche Metaponto fu fondata dagli Achei nell ottavo secolo a.c. e rappresentò il centro della principale divulgazione del pensiero e del genio di Pitagora. Attualmente a poca distanza dalla città moderna si trova l area archeologica di Metaponto con le sue rovine fra cui spiccano le celeberrime Tavole Paltine, tempio extraurbano dedicato a Hera. I templi urbani si trovano, invece, all interno del Parco Archeologico dove vi sono resti di mura, un teatro costruito su un terrapieno artificiale, la necropoli di Crucinia. In esso sono situati quattro templi: il più antico è dedicato ad Atena, il tempio di Apollo, i resti del tempio di Hera in stile dorico e il tempio dedicato ad Afrodite. Si conservano due fornaci nel quartiere dei vasai e il castrum romano. Si possono, inoltre, ammirare i resti di una chiesa paleocristiana con battistero. POLICORO Il mare della costa ionica, l archeologia e la Magna Grecia, la natura incontaminata del Bosco Pantano, ne fanno una meta interessante per molti viaggiatori. Di straordinario interesse il Museo Archeologico Nazionale della Siritide all interno del parco archeologico, che racconta, attraverso una ricca collezione di reperti, le colonie greche di Siris e di Herakleia. Il museo dà un idea esauriente della vita delle due colonie greche, specie per quanto riguarda l urbanistica e i culti religiosi e funerari, ma anche la vita quotidiana. Fra i resti di Siris sono di particolare evidenza statuette votive e corredi funerari; fra quelli di Herakleia sono rilevanti i corredi funerari del quarto e terzo secolo avanti Cristo con ceramiche a figure rosse e monili in oro filigranato, in certi casi prodotti in loco. Nei pressi del museo si visita l area archeologica di Siris - Herakleia. Della prima, e più antica, faceva parte la fortificazione in mattoni crudi di cui si trovano i resti; della seconda, le botteghe artigianali che producevano ceramiche e statuette votive, oltre a resti di un tempio arcaico e del santuario di Demetra. Da non perdere la Riserva Regionale Bosco Pantano con l oasi del WWF, un angolo di Eden a ridosso del mare, al cui interno è possibile visitare il C.R.A.S. (centro recupero animali selvatici) e svolgere varie attività organizzate dal Centro di Educazione Ambientale e dal Centro Velico. Pitagora e dei Monaci Basiliani

4 Dove volano le aquile Divertirsi con la natura! Il Parco Regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane protegge un ampia area posta al centro del territorio regionale che presenta caratteristiche naturali, valenze storiche e testimonianze etnoantropologiche uniche. Comprende due importanti foreste, quella di Gallipoli Cognato e il bosco di Montepiano. Nell insolito paesaggio collinare e verdeggiante dominano le Dolomiti Lucane, montagne rocciose dalla conformazione suggestiva e irripetibile. Si ergono come picchi emersi dal mare: l aquila reale, l incudine, la grande madre, la civetta, nomi ispirati dalle alte sagome irte e taglienti. Il Parco ha una fitta rete di sentieri. Alcuni attraversano i piccoli paesini incastonati tra le ripide e bizzarre guglie rocciose delle Dolomiti Lucane, altri si incamminano sulle sponde dei torrenti che tagliano il manto verde, altri ancora si perdono nei boschi per tornare all aperto nei pressi di un vecchio e suggestivo ponte medievale o antichissimi ruderi. GLI ANTICHI RITI ARBOREI Qui sopravvivono usi e costumi la cui origine si perde nella notte dei tempi. Riti religiosi che si fondono con antiche usanze pagane che celebravano il serrato legame tra uomo e natura. Esempio tipico i culti arborei o feste del Maggio, che celebrano l unione di due alberi, un imponente cerro (il Maggio) trasportato dalle foreste da cortei di partecipanti, e del più raro agrifoglio (la Cima), regina dei boschi, il rito simbolo di fertilità è celebrato ad Accettura, Oliveto Lucano, Pietrapertosa e Castelmezzano. PIETRAPERTOSA Splendido borgo arrampicato sulle Dolomiti Lucane, fra i borghi più belli d Italia, nella natura incontaminata che lo circonda, immerso nel Parco Regionale. Nel paese, da visitare lo splendido castello saraceno, scendendo dalla Cappella di San Cataldo da cui si gode la vista di tutta la vallata. Percorrendo i vicoli stretti e le scalinate si arriva al bellissimo convento quattrocentesco, di cui è visitabile solo la chiesa. Risalendo per Via Garibaldi, dove è possibile soffermarsi ad osservare gli antichi portali in ferro battuto, si arriva alla Chiesa Madre di San Giacomo, recentemente restaurata. Da non perdere il percorso delle sette pietre, antico sentiero contadino di circa 2 km che collega Pietrapertosa a Castelmezzano e che trae ispirazione dai racconti di Vito ballava con le streghe. Sette tappe con ognuna uno spazio allestito che accoglie un'opera artistica evocatrice di una sequenza del racconto. Fra le Dolomiti Lucane di Pietrapertosa e Castelmezzano, oltre ad ammirare gli splendidi borghi, durante l estate si potrà provare Il Volo dell Angelo. Un'avventura a contatto con la natura e un paesaggio unico, alla scoperta della vera anima del territorio. Legati con tutta sicurezza da un'apposita imbracatura e agganciati ad un cavo d'acciaio sospeso tra le vette dei due paesi, i visitatori potranno provare per qualche minuto l'ebbrezza del volo. CIRIGLIANO Piccolo borgo circondato da una corona di montagne. Nella parte antica del paese rimangono parte delle mura e un palazzo baronale con un di.. imponente Torre ellittica del XVI secolo. Annessa vi è la Cappella dell Addolorata in cui si conserva una tela del Pietrafesa. Antichi riti Nella Chiesa Madre dell Assunta, del 1500, si trovano una struttura lignea di San Giacomo del 1400 e una croce in argento lavorato del Nella foresta di Montepiano in agro di Cirigliano, nasce il primo Parco Avventura, Outdoor Park della Basilicata, dove divertirsi con le attrazioni nei boschi e vari sport quali l'equitazione, il tiro con l'arco e mountain bike. Il paese, dal castello ai palazzi, dalle case alle strade è tutto rigorosamente costruito in pietra di Cirigliano, ancora oggi estratta dalle sue cave e che costituisce una importante risorsa e un occasione di sviluppo per l artigianato locale. ACCETTURA Il paese rientra nel Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, laboratorio ideale per la scoperta e la conoscenza dei segreti che un ambiente incontaminato conserva. Nel paese meritano una visita la Chiesa dell'annunziata, ricostruita in stile barocco su un preesistente edificio. Di rilievo artistico una statua lignea di Madonna con figlio (del 1500) e una tela, dello stesso periodo con immagini alla rovescia: Angelo a destra e Madonna a sinistra. Proprio ad Accettura vi è la sede del CEAS dove svolgere interessanti laboratori didattici dove i partecipanti diventano naturalisti, biologi, ornitologi, geologi, erboristi, pittori, apicoltori e con la supervisione degli esperti animatori e con l ausilio di strumentazioni scientifico-didattici. Interessantissimo il Museo dei culti arborei che offre ad appassionati e studiosi la rara gamma dei culti arborei propri di questa area e tipici di pochissime altre comunità del bacino mediterraneo. CASTELMEZZANO Castelmezzano, uno dei Borghi più belli d Italia è adagiato sulle Dolomiti Lucane che lo circondano nascondendolo da Occhi Indiscreti, ma allo stesso tempo gli conferiscono uno scenario molto particolare. Nella piazza principale, da cui si gode la vista delle case arrampicate sulla roccia, si trova la Chiesa Madre Santa Maria dell Olmo, edificata tutta in pietra locale, dove si possono ammirare due statue lignee raffiguranti la Madonna dell Olmo risalente al 400, un altare stile barocco in legno con al centro un dipinto disegnato su una pietra. Da vedere anche la Cappella di S. Maria, la chiesa rupestre della Madonna dell'ascensione scavata tra le rocce. Fra le Dolomiti Lucane di Castelmezzano e Pietrapertosa, oltre ad ammirare gli splendidi borghi, durante l estate si potrà provare Il Volo Dell angelo. Imperdibile, infine, la visita ai resti del fortilizio normanno-svevo, con la gradinata stretta e ripida scavata nella roccia che porta nel punto più alto, là dove la vedetta della guarnigione militare sorvegliava la sottostante valle del Basento.

5 Potenza Gira intorno archeologia, verde e svago Potenza non ha finito di essere scoperta e anche i suoi abitanti sono ancora da scoprire". Lo scrive il giornalista Pino Gentile in uno dei suoi ultimi volumi dedicati al capoluogo di regione, uscito nel 2003 e intitolato "La città delle scale". Affermazione questa che trova riscontro nei recenti ritrovamenti archeologici del IV-III secolo a. C. in via del Gallitello. Ad oggi la storia del centro più grande della Basilicata racconta d'una origine incerta, della sua fiera avversione all'occupazione romana di cui scrivono Strabone e Plinio, del suo ambiguo rapporto con Federico II di Svevia e del suo impegno risorgimentale. Una storia ultramillenaria insomma, testimoniata dalle bellezze architettoniche del centro storico in cui passato e leggenda si fondono nel corso dell'annuale celebrazione del Patrono San Gerardo che fermò i turchi diretti a Potenza. POTENZA Tra le emergenze storico-architettoniche del capoluogo di regione spiccano le numerose chiese, i bei palazzi nobiliari, le vestigia d'epoca romana, l'audace architettura moderna che ha nelle sue scalinate, nel progetto Ophelia e nel ponte Musmeci le scenografie ideali per l'arte d'avanguardia. Dell antica cinta muraria che circondava l abitato medievale sono ancora visibili tre porte, Porta san Giovanni, Porta San Luca e Porta San Gerardo. Di notevole interesse il Duomo. Sempre in centro si trova lo splendido Teatro Stabile di Potenza, dedicato a Francesco Stabile, noto musicista potentino. L offerta archeologica della Basilicata e di Potenza in particolare è così ampia da permettere l esistenza di due musei di qualità. Il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu, ubicato nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo, ha una superficie espositiva di oltre duemila metri quadri ed è suddiviso in diverse sezioni che illustrano, l'evoluzione culturale della Basilicata antica. Il Museo Provinciale dove si trovano elementi di grande interesse, quali bronzi, statuette, iscrizioni greche e latine, ceramiche, armi. Spiccano l elmo corinzio in bronzo ritrovato nel 1291 a Vaglio, le statuette provenienti da Monticchio e le terrecotte del Metapontino. VAGLIO DI BASILICATA Piccola cittadina a pochi chilometri da Potenza famosa per il Parco Archeologico di Serra di Vaglio che comprende i resti del sito archeologico dell'abitato, attribuito al popolo dei Peuketiantes, e della vicina Necropolidi Braida di Vaglio dove sono state rinvenute tombe principesche databili tra la fine del VI e la metà del V secolo a.c. Nel centro storico noto è il palazzo Tamburrino con caratteristiche medioevali ed un imponente portone. Nella piazza del paese si trova una bellissima fontana del 1800 e nelle vicinanze è anche situato l ex Convento di Sant Antonio di epoca rinascimentale, di cui si può ammirare il portale. La chiesa, annessa al convento, conserva nell interno oltre a vari altari in legno lavorato del XVII sec. Di interesse artistico è la chiesa madre del 1400 dedicata a San Pietro Apostolo, che conserva vari dipinti del XVI e XVII secolo tra cui la Natività di Cristo, opera di Avilius De Laurentis, e custodisce il corpo di San Faustino Martire, patrono del paese. Suggestiva è la chiesa dell Annunziata, che conserva nell interno un dipinto del 1500 raffigurante la Madonna col Bambino, opera di A. Stabile. SERRA E ROSSANO E nel territorio del comune di Vaglio che si trovano le due aree archeologiche di Serra e Rossano. L area archeologica di Serra S.Bernando è inserita in un ambiente naturale di particolare valenza ed è relativa ad un insediamento indigeno caratterizzato, da monumentali fortificazioni in blocchi squadrati e con porte di accesso alla città. La straordinaria importanza di questo insediamento indigeno deriva dalla sua posizione strategica, a circa 1000 metri di altezza, che consente il controllo dell'alta valle del Basento. L'area sacra di Rossano di Vaglio si trova in un territorio boschivo di straordinaria suggestione, in prossimità di una sorgente ed è dedicato a Mefite, dea osca connotata dal potere di guarire con l'acqua. Il santuario, che continua ad essere frequentato sino al I secolo d.c., è caratterizzato da un altare monumentale inserito in un sagrato lastricato, dall'ambiente che ospitava la statua della divinità e da altri edifici funzionali alle esigenze di culto. BARAGIANO Nel centro storico di questo antico paese è possibile ammirare i portali delle famiglie gentilizie. In particolare, degni di nota sono il Palazzo Iura e il Palazzo Venetucci. Nella parte alta del paese vi è ciò che rimane dell'antico castello. Interessante è la chiesa di S. Maria Assunta di origine rinascimentale, poi modificata e ristrutturata nel corso del tempo. Da visitare sono anche la Cappella di S. Rocco del XVI sec. e la chiesa dell'annunziata del XV sec. Le origini antiche del paese sono testimoniate dai reperti archeologici rinvenuti in contrada Braida e dai resti delle mura risalenti al VI-V sec. a.c. Nella zona è possibile, grazie all Archeoparco del Basileus, effettuare un viaggio nella storia e nel mito attraverso postazioni scenografiche e un percorso archeologico. PIGNOLA È il paese dei portali tra i vicoli del paese se ne incontrano circa 200. Da visitare, la chiesa di Santa Maria Maggiore, ricostruita nel XVIII secolo, in cui è possibile ammirare diverse opere del Pietrafesa e di autori della sua bottega, mentre all'esterno svetta il campanile Quattrocentesco. Sempre nel paese si può visitare il Museo scenografico della Civiltà contadina per conoscere fasi di vita contadina, tradizioni, riti, costumi tipici del paese. Situata a 926 metri, Pignola fa da anello di congiunzione tra luoghi dalla spiccata significatività ambientale quali la Riserva Naturale regionale del Pantano di Pignola e i boschi di Rifreddo a quota 1125 metri. degli... Enotri

6 Verdeggiando sul mare Dal Parco del Pollino alla perla del Tirreno Il Parco Nazionale del Pollino è il gruppo montuoso più elevato e interessante dell Appennino Meridionale. Integro e selvaggio, offre un incredibile varietà di ambienti e paesaggi di grande fascino e di straordinaria bellezza. E suddiviso in cinque vallate principali: la Valle del Mercure, la Valle del Frido, la Val Sarmento, la Valle del Serrapotamo e la Valle del Sinni. Ogni vallata possiede caratteristiche ambientali, paesaggistiche ed antropiche peculiari. Emblema del parco, il pino loricato è una straordinaria creatura che pare fatta di roccia e di vento. Valgono la visita i comuni compresi nell area del parco, per il loro patrimonio artistico: dalle cinte murarie di Valsinni e Cersosimo al Santuario della Madonna del Pollino vicino San Severino Lucano. Ed infine la costa dove la splendida città di Maratea non a caso è definita la Perla del Tirreno. SAN SEVERINO LUCANO San Severino Lucano paese molto caratteristico incastonato nella splendida natura incontaminata del Parco Nazionale del Pollino. Interessante il Santuario della Madonna di Pollino che sorge dove la tradizione vuole venisse nascosta una statua della Vergine sottratta al furore degli iconoclasti e dove, sempre secondo la tradizione popolare, la Madonna apparve ad un pastorello. Il complesso del Santuario comprende, oltre all'edificio della Chiesa e ai suoi annessi, anche le capanne rustiche per l'alloggio dei pellegrini. A San Severino Lucano, si può visitare il "Museo della civiltà contadina", che ha conservato nel tempo antichi oggetti provenienti dalla civiltà contadina ed oggi li mostra ai numerosissimi ospiti che possono osservare e capire l'uso degli oggetti stessi. SAN COSTANTINO ALBANESE Per la sua posizione geografica è sinonimo di turismo-ambientale. Ogni stagione è adatta per vivere i colori delle montagne incantate del Parco Nazionale del Pollino, ammirare la bellezza delle cime innevate, delle folte foreste verdeggianti, delle suggestive formazioni di pino loricato, comprendenti esemplari plurisecolari. Oltre come meta di partenza di escursioni trekking e passeggiate nel parco nel paese meritano una visita la chiesa di San Costantino in cui sono custoditi un battistero in rame rosso e vari dipinti del XVI, XVII e XVIII secolo e il palazzo Pace del XVII sec. con stemma nobiliare. Poco distante dall abitato è situato il Santuario di Santa Maria della Stella del XVII sec., costruito su un preesistente edificio del X-XI sec.. San Costantino Albanese fa parte dei paesi di cultura arbereshe, con riti ortodossi e tradizioni di origine albanese. Visitare il Parco Nazionale del Pollino diventa quindi un esperienza che mette insieme più ragioni: trovare una natura insolita e per molti aspetti ancora selvaggia, confrontarsi con la cultura, gli usi, il folklore delle genti meridionali, conoscere un area protetta tesa a valorizzare le proprie risorse e capace di offrire al visitatore innumerevoli possibilità. ROTONDA Piccolo paese incastonato nelle montagne, Rotonda si dipana a partire da piazza Vittorio Emanuele III, cuore del centro storico. Come un'intricata matassa, le viuzze si aggrovigliano in un affascinante gioco di scorci suggestivi, resi unici dalla presenza di pregevoli opere in pietra, Ulisse e del Lupo che hanno dato vita anche alle ripide scalinate che s'inerpicano verso il punto più alto del paese, fino a raggiungere il castello. Da visitare le bellissime chiese e i palazzi nobiliari con splendidi portali lapidei finemente intagliati, fioriere e vucculi. Incastonato tra il verde dei monti a un chilometro circa dal paese, sorge il Santuario di Santa Maria della Consolazione cui si arriva attraverso un magnifico viale lastricato in pietra. Iniziata nel 1558, la costruzione del Santuario fu terminata nel 1574, data incisa sul portale. I rotondesi parteciparono numerosi all edificazione, per ringraziare la Madonna della Consolazione di aver salvato il paese da un lungo periodo di epidemie. MARATEA La cittadina di Maratea è sovrastata dal Monte San Biagio, sulla cui vetta si erge la Statua del Redentore, seconda per dimensioni soltanto a quella di Rio de Janeiro. Il suo abitato è costellato da edifici e monumenti, soprattutto sacri, di grande valore storico e architettonico. E' proprio per questa ragione che il centro lucano è noto, oltre che come la "perla del Tirreno", come la "città delle 44 chiese". Tra quest'ultime spiccano la Basilica di san Biagio, che custodisce le reliquie dell'omonimo patrono della città, l'affresco della Madonna del Melograno, risalente al 1400, e preziosi bassorilievi in marmo, e la chiesa di San Vito, la più antica di Maratea costruita tra l'xi e il XII secolo. Il litorale di Maratea, ricoperto dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea è incastonato in una magnifica posizione geografica ed ambientale variegata di insenature e grotte, scogli e secche.

7 Parchi letterari e Parco della Val d Agri Dove la natura incontra la cultura Il Parco Nazionale della Val d Agri è il più giovane parco lucano. Istituito nel 2006, unisce il Parco Nazionale del Pollino a quello del Cilento creando la più grande superficie protetta d Italia. È questo il parco nazionale dove più che altrove si fa visita non solo alle bellezze naturali, ma ad uno stile di vita che comincia e finisce nella natura. Tanti sono i borghi della Val d Agri, ciascuno con il suo carattere, con il suo intrigo di vicoli e piccole e grandi chiese, in cui è impossibile non lasciarsi andare ad assaporare odori, suoni, silenzi, di una vita rurale dai ritmi scanditi dalle stagioni e dalle tradizioni. VALSINNI Sospesa tra il mare ed i monti, a brevissima distanza dall uno e dagli altri, Valsinni si adagia sulla riva destra del fiume Sinni, che proprio in questo tratto si incassa tra rupi scoscese, formando anse di suggestiva bellezza. Il centro abitato è dominato e quasi soggiogato dalla mole del Castello dei Morra, intorno al quale si snodano, in file concentriche e sovrapposte, i vicoli del borgo antico, separati tra loro dai caratteristici gafii. Famosa come patria della poetessa Isabella Morra, uccisa dai suoi tre fratelli perché innamorata di un castellano spagnolo, Valsinni le ha dedicato un Parco letterario, secondo in Italia e primo nel sud. Caratteristico il suo centro storico e rilevanti le emergenze architettoniche che sono visitabili tutto l anno. Il castello di Valsinni, uno dei manieri meglio conservati della regione, di aspetto aragonese, conserva al suo interno opere, documenti e scritti che testimoniano la vicende esistenziali di Isabella Morra. Il Palazzo Melidoro e la chiesa Madre, dedicata all Assunta; la cattedrale, di origine medioevale ma ricostruita nel 1853, custodisce un crocifisso ligneo del 400. Inoltre, Valsinni vanta un antica tradizione di mugnai, simbolo della quale è il mulino di Palazzo Mauri che conserva ancora grosse macine di pietra. GRUMENTO NOVA Grumento Nova rientra nel Parco Nazionale dell Appennino Lucano - Val D agri - Lagonegrese. Attrattiva principale del luogo sono l area archeologica di Grumentum e il relativo museo archeologico nazionale, ricchi di reperti storici da non perdere. Il Parco Archeologico di Grumentum si trova non distante da Grumento Nova, su un altura fra il fiume Agri e il torrente Sciaura, considerato il più importante sito romano in Basilicata, dove nel 207 a.c. fu combattuta una battaglia fra i cartaginesi, guidati da Annibale, e i romani di Claudio Nerone. Rimasta per lungo tempo ricoperta da terra e rovi, la città è stata riportata parzialmente alla luce da campagne di scavo avvenute negli ultimi decenni. Il teatro, il foro, le terme repubblicane ed imperiali, l anfiteatro, gli edifici pubblici e religiosi, alcune abitazioni private e la pavimentazione lastricata di un decumano portano il visitatore in un epoca lontana e ricca di fascino. Nei pressi dell area archeologica è sorto il Museo Nazionale dell alta Val d Agri che, tramite i reperti rinvenuti negli scavi e diverso altro materiale rinvenuto su tutto il territorio della Valle, ne illustra la storia e l avvicendarsi delle diverse civiltà. Il Museo è strutturato su tre livelli, nei quali i materiali sono ordinati in successione cronologica. Grumento Nova è stato inserito nel Parco Nazionale della Val D Agri e del Lagonegrese insieme ad altri 28 comuni della Basilicata. ALIANO Già solo percorrendo la strada che conduce ad Aliano, le sensazioni che l ambiente circostante suscita, rendono il viaggio affascinante. Aliano, il paese dei calanchi e del confino di Carlo Levi, è immerso in un paesaggio suggestivo e lunare. La ricostruzione per le vie del paese della famosa opera di Levi Cristo si è Fermato ad Eboli, realizzata grazie al Parco Letterario dedicato allo scrittore torinese, rende interessante la passeggiata nel borgo. Il suo piccolo "centro storico" custodisce la chiesa di San Luigi Gonzaga (al cui interno si trovano tele d'origine bizantina ed una croce in argento del pittore Giovanni Perticara), il museo della "Civiltà contadina", il museo di "Carlo Levi" e la casa in cui visse l'autore del "Cristo si è fermato ad Eboli". I suoi dintorni consegnano al visitatore scorci mozzafiato, paesaggi variegati e vedute lunari. SANT ARCANGELO Il paese deve la sua fama al monastero di Santa Maria d Orsoleo, uno dei monumenti religiosi più importanti della regione, edificato in un contesto paesaggistico di grande suggestione. Il chiostro, attorno a cui si sviluppa, conserva numerosi affreschi del 1500, tra cui una composizione raffigurante la Pietà del Cristo. La chiesa, situata ad un lato del convento, conserva un altare intagliato ed il soffitto ligneo policromo. La crescita rigogliosa del convento fu interrotta dalle dure leggi eversive post-unitarie che portarono alla soppressione di tutti gli Ordini e le congregazioni religiose. Ultimamente il complesso monumentale è stato oggetto di una complessa opera di restauro, che ha restituito al convento il suo antico splendore. Scrittori e Poeti di...

8 Gli Itinerari Da Orazio a Federico II Melfi Venosa Potenza gira intorno Rionero in Vulture Monticchio Baragiano Acerenza Avigliano - Lagopesole Vaglio Basilicata POTENZA Dove volano le aquile MATERA Dalla Magna Grecia ai Sassi Pignola Montescaglioso Castelmezzano Accettura Pietrapertosa Cirigliano Metaponto Grumento Nova Aliano S.Arcangelo Valsinni Policoro Verdeggiando sul mare MARATEA San Costantino Albanese San Severino Parchi letterari e Parco Val d Agri Rotonda UNIONE EUROPEA REGIONE BASILICATA