Studio Corbella dottori commercialisti associati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Studio Corbella dottori commercialisti associati"

Transcript

1 dottori commercialisti - revisori dei conti: Piero Luigi Corbella Luigi Corbella Laura Corbella Torella Giacomo Corbella Benedetta Sirtori Daniela Bruniera Matteo Formenti Studio Corbella dottori commercialisti associati Monza, lì 10 ottobre 2012 Circolare n. 7/2012 Commento al parere del Consiglio di Stato in materia di IMU Con parere del 27 settembre 2012 il Consiglio di Stato - Sezione Consultiva per atti normativi - ha dato parere negativo al regolamento predisposto dal Ministero dell economia e delle finanze per quanto attiene l esenzione dall IMU per gli immobili degli enti non profit a destinazione mista, in parte per attività commerciale e in parte per le attività istituzionali. Il Ministero avrebbe in sintesi, attraverso lo strumento del regolamento, travalicato quanto disposto dall art. 91-bis, co. 3, del D.L. n. 1/2012, convertito con la legge n. 27/2012, i definendo a priori i caratteri dell esercizio non commerciale delle attività meritevoli dell esenzione. Un po come aveva fatto qualche tempo addietro per l ICI fornendo, senza volerlo, materiale per il procedimento di infrazione pendente a livello comunitario su quell imposta. La vicenda è stata a più riprese oggetto di attenzione mediatica. Con titolazioni, utili forse ad agganciare l attenzione ma tecnicamente improprie, che mettono il focus sul presunto rapporto di favore tra fisco e Chiesa. Chiesa che in realtà ne le norme, ne il parere e ne tantomeno il regolamento citano, neppure indirettamente, essendo tutti riferiti al ben più ampio contesto soggettivo degli enti non commerciali. Locuzione, notoriamente riduttiva, con la quale il nostro legislatore tributario si riferisce alle organizzazioni del privato sociale. Come dicevamo il parere verte sullo schema dell atteso regolamento per l applicazione dell esenzione dall IMU per gli immobili a destinazione mista, commerciale e non commerciale, in attuazione dell art. 91-bis, co. 3, del D.L. n. 1/2012. Norma che disciplina, appunto, l applicazione dell esenzione dall IMU per gli enti non commerciali (a decorrere dal 1 gennaio 2013), secondo la previsione dell art. 7, co. 1, lett. i) del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n Che poi non è altro che il vecchio decreto legislativo che disciplina l Ici. Il citato comma 3 dell art. 91-bis, prevede che, qualora l unità immobiliare abbia utilizzazione mista (commerciale e non commerciale) e non sia possibile individuare Monza - Via Prina, 15 - C.F. e P.IVA Tel Fax corbella@stu-corb.it

2 l esatta porzione nella quale si svolge l attività non commerciale, l esenzione si applichi in proporzione all utilizzazione non commerciale, così come risultante da apposita dichiarazione. Lo stesso comma 3 affida poi ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da emanarsi la definizione delle modalità e delle procedure relative alla predetta dichiarazione e degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale. Il Consiglio di Stato osserva preliminarmente che, nel regolamento sono stati inseriti concetti che esulano dalle competenze del Ministero stesso, infatti l ambito di applicazione dell esenzione dall IMU è fissato direttamente dal legislatore e riguarda, sotto il profilo soggettivo, gli enti pubblici e privati, diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali e, sotto il profilo oggettivo, gli immobili utilizzati da tali soggetti, destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di religione o di culto. Formule che riprendono sostanzialmente la vecchia disciplina dell Ici così come si era man mano andata consolidando negli ultimi anni. Ricorda ancora il Consiglio di Stato che il citato art. 91-bis del d.l. n. 1/2012 ha inserito all art. 7 del d. lgs. n. 504/1992, l inciso con modalità non commerciali proprio per delimitare l ambito di applicazione dell esenzione. I commi 2 e 3 fissano a questo stesso scopo due paletti fondamentali in caso di utilizzazione mista. Quando è possibile individuare gli immobili, o le loro porzioni, adibiti esclusivamente ad attività di natura non commerciale, l esenzione si applica solo alla frazione di unità in cui tale attività si svolge (comma 2). Quando, invece, tale individuazione non è possibile, l'esenzione si applica in proporzione all'effettiva utilizzazione non commerciale dell'immobile così come risulta da apposita dichiarazione (comma 3). Lo schema di regolamento, osserva il Consiglio di Stato, si sarebbe dovuto concentrare solo sugli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciale e attività istituzionale e sulla dichiarazione necessaria ad avvalersi dell esenzione. Trattandosi di un provvedimento ministeriale da emanare ai sensi dell'articolo 17, co 3, della legge n. 400/1988, precisa il Consiglio di Stato anticipando le conclusioni, il suo contenuto regolamentare deve essere limitato a quanto ad esso demandato dalla fonte. Il comma 3 dell art. 91-bis del d.l. n. 1/2012 più volte citato. Il Ministero non può dunque sfruttare l occasione del regolamento per definire i requisiti generali di settore per qualificare le diverse attività come svolte dagli enti non commerciali. E questa la lapidaria opinione del supremo giudice amministrativo. Parte dello schema del decreto, infatti, si sofferma a definire le modalità con cui le diverse attività sono svolte in forma non commerciale.

3 Tale aspetto, afferma senza esitazioni il Consiglio di Stato, esula dalla definizione degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale in caso di utilizzazione dell immobile mista c.d. indistinta e mira invece a delimitare, o comunque a dare una interpretazione, in ordine al carattere non commerciale di determinate attività. L amministrazione avrebbe in sintesi compiuto alcune scelte applicative che non solo esulano dall oggetto del potere regolamentare attribuitole, ma che sono state effettuate in assenza di criteri o altre indicazioni normative atte a specificare la natura non commerciale di una attività. Il Consiglio di Stato cita al riguardo il caso del criterio dell accreditamento o convenzionamento con lo Stato per le attività assistenziali e sanitarie ed ai diversi criteri stabiliti per la compatibilità del versamento di rette con la natura non commerciale dell attività. In alcuni casi è utilizzato il criterio della gratuità o del carattere simbolico della retta (attività culturali, ricreative e sportive). In altri il criterio dell importo non superiore alla metà di quello medio previsto per le stesse attività svolte nello stesso ambito territoriale con modalità commerciali (attività ricettiva e in parte assistenziali e sanitarie); in altri ancora il criterio della non copertura integrale del costo effettivo del servizio (attività didattiche). Pur non essendo questa la sede, riconosce il Consiglio di Stato, per verificare la correttezza di ciascuno di tali criteri, la loro diversità e eterogeneità (e la loro parziale incoerenza, aggiungiamo noi) rispetto alla questione dell utilizzo misto conferma che si è in presenza di profili, che esulano dal potere regolamentare in concreto attribuito all Amministrazione. Tali profili potranno essere oggetto di un diverso tipo di intervento normativo o essere lasciati all attuazione in sede amministrativa sulla base dei principi generali dell ordinamento interno e di quello dell Unione europea in tema di attività non commerciali. Come abbiamo anticipato in chiosa al parere il Consiglio di Stato ricorda, neppure troppo incidentalmente, che proprio sulla analoga questione dell esenzione dall ICI presso la Comunità Europea pende il procedimento teso ad accertare se l esenzione dall Ici per gli enti non commerciali configuri in alcuni casi un indebito aiuto di stato. Procedimento nel quale è rilevante anche la Circolare del Ministero delle finanze n. 2/DF del 26 gennaio 2009 che, analogamente a quanto si proponeva di fare lo schema di regolamento cassato, in larga parte detta criteri per qualificare o meno come commerciali ai fini Ici le diverse attività destinatarie dell esenzione. Si resta nell incertezza, insomma, almeno per ora. Come succede ai figli che pagano le colpe dei padri, l Imu si trascina così dietro tutte le scorie dell Ici, senza apparente possibilità di soluzione. Il Ministero, ma ancor più il Governo devono ora valutare

4 quale percorso seguire per far assumere ai contenuti del regolamento rango di legge, i tempi sono molto stretti per rispettare la decorrenza del 1 gennaio Confidiamo che il nuovo provvedimento legislativo definisca in modo preciso quando un attività svolta da un ente no profit assume a tutti gli effetti le caratteristiche di attività non commerciale, solo così si potrà uscire da questa situazione di estrema ambiguità. E pensare che si tratta di un principio lungimirante, che attraverso l esenzione riconosce l importanza di attività strategiche per la tenuta del nostro sistema di welfare in tempi di retrocessione dell azione pubblica, senza abusi: per quelli ben vengano i controlli. Lo Studio rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e con l occasione porge molte cordialità. luigi corbella

5 Numero 04180/2012 e data 04/10/2012 NUMERO AFFARE 07658/2012 R E P U B B L I C A I T A L I A N A OGGETTO: Ministero dell'economia e delle finanze. Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 27 settembre 2012 Schema di decreto del Ministro dell economia e delle finanze, recante regolamento avente ad oggetto la determinazione delle modalità e delle procedure per stabilire il rapporto proporzionale tra le attività svolte con modalità commerciali e le attività complessivamente svolte dagli enti non commerciali di cui all art. 73, comma 1, lettera c), del TUIR, ai fini dell applicazione dell esenzione dall imposta municipale propria di cui all art. 7, comma 1, lettera i), del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n LA SEZIONE Vista la relazione prot. n /ucl del 5 settembre 2012 con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull' affare consultivo in oggetto; Esaminati gli atti e udito il relatore Consigliere Roberto Chieppa; Riferisce l Amministrazione che il presente regolamento è adottato in attuazione dell art. 91-bis, comma 3, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, che disciplina, a decorrere dal 1º gennaio 2013, l applicazione dell esenzione dall imposta municipale propria (IMU) prevista dall art. 7, comma 1, lett. i) del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, per gli immobili degli enti non commerciali di cui all art. 73, comma 1, lettera c), del d.p.r. 22 dicembre 1986 n. 917 (TUIR).

6 Il citato comma 3 dell articolo 91-bis, prevede che, qualora l unità immobiliare abbia una utilizzazione mista (commerciale e non commerciale) e non sia possibile procedere alla individuazione della frazione dell unità immobiliare nella quale si svolge l attività non commerciale, l esenzione dall IMU, si applica in proporzione all utilizzazione non commerciale quale risulta da apposita dichiarazione. Lo stesso comma 3 affida ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 17 agosto 1988, n. 400, la definizione delle modalità e delle procedure relative alla predetta dichiarazione e degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale. In attuazione di tale disposizione legislativa, è stato predisposto lo schema di regolamento in esame, che si compone di sette articoli, relativi alle definizioni (art. 1), all oggetto del regolamento (art. 2), ai requisiti, generali e di settore, per lo svolgimento con modalità non commerciali delle varie attività (artt. 3 e 4), alla individuazione del sopra menzionato rapporto proporzionale e alla relativa dichiarazione (artt. 5 e 6) ed alle disposizioni finali (art. 7). Considerato: 1. Lo schema di regolamento dà attuazione all articolo 91-bis, comma 3, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, che disciplina, a decorrere dal 1º gennaio 2013, l applicazione dell esenzione dall imposta municipale propria (IMU) per gli enti non commerciali. L ambito di applicazione dell esenzione è fissato direttamente dal legislatore e riguarda, sotto il profilo soggettivo, gli enti pubblici e privati, diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali e, sotto il profilo oggettivo, gli immobili utilizzati da tali soggetti, destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di religione o di culto. Con il citato art. 91-bis del d.l. n. 1/2012 è stato inserito, nell art. 7 del d. lgs. n. 504/1992, l inciso con modalità non commerciali al fine di delimitare l ambito di applicazione dell esenzione con riguardo all utilizzo dell immobile e sono state disciplinate, ai commi 2 e 3, due diverse ipotesi di utilizzazione mista. Quando è possibile individuare gli immobili o le porzioni di immobili adibiti esclusivamente a attività di natura non commerciale, l esenzione si applica solo alla frazione di unità in cui tale attività si svolge (art. 91-bis, comma 2). Quando, invece, tale individuazione non risulta possibile, l'esenzione si applica in proporzione all'utilizzazione non commerciale dell'immobile quale risulta da apposita dichiarazione (art. 91-bis, comma 3). L oggetto dello schema di regolamento in esame è limitato a tale ultima ipotesi e, in particolare, alla definizione delle modalità e delle procedure relative alla predetta

7 dichiarazione e degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale. Trattandosi di un decreto ministeriale da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 17 agosto 1988, n. 400, il potere regolamentare deve essere espressamente conferito dalla legge e, di conseguenza, il contenuto del regolamento deve essere limitato a quanto demandato a tale fonte dal comma 3 dell art. 91-bis del d.l. n. 1/2012. Non è demandato al Ministero di dare generale attuazione alla nuova disciplina dell esenzione IMU per gli immobili degli enti non commerciali. Sulla base di tali considerazioni deve essere rilevato che parte dello schema in esame è diretta a definire i requisiti, generali e di settore, per qualificare le diverse attività come svolte con modalità non commerciali. Tale aspetto esula dalla definizione degli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale in caso di utilizzazione dell immobile mista c.d. indistinta e mira a delimitare, o comunque a dare una interpretazione, in ordine al carattere non commerciale di determinate attività. Peraltro, si tratta di una qualificazione piuttosto articolata, contenuta in parte nelle definizioni dell articolo 1 e soprattutto nei requisiti fissati in via generale dall art. 3 e per i singoli settori dall art. 4. Con quest ultima disposizione l amministrazione ha compiuto alcune scelte applicative, che non solo esulano dall oggetto del potere regolamentare attribuito, ma che sono state effettuate in assenza di criteri o altre indicazione normative atte a specificare la natura non commerciale di una attività. Basti fare riferimento al criterio dell accreditamento o convenzionamento con lo Stato per le attività assistenziali e sanitarie o ai diversi criteri stabiliti per la compatibilità del versamento di rette con la natura non commerciale dell attività. In alcuni casi è utilizzato il criterio della gratuità o del carattere simbolico della retta (attività culturali, ricreative e sportive); in altri il criterio dell importo non superiore alla metà di quello medio previsto per le stesse attività svolte nello stesso ambito territoriale con modalità commerciali (attività ricettiva e in parte assistenziali e sanitarie); in altri ancora il criterio della non copertura integrale del costo effettivo del servizio (attività didattiche). Non è questa la sede per verificare la correttezza di ciascuno di tali criteri, ma la loro diversità e eterogeneità rispetto alla questione dell utilizzo misto conferma che si è in presenza di profili, che esulano dal potere regolamentare in concreto attribuito. Tali profili potranno essere oggetto di un diverso tipo di intervento normativo o essere lasciati all attuazione in sede amministrativa sulla base dei principi generali dell ordinamento interno e di quello dell Unione europea in tema di attività non commerciali (sia in termini generali attraverso circolari, sia con riferimento a

8 fattispecie specifiche mediante altri strumenti, quali ad esempio le risposte all interpello del contribuente). Va, peraltro, ricordato che proprio sulla analoga questione dell esenzione dall ICI la Commissione europea ha avviato in data 12 ottobre 2010 una indagine al fine della valutazione della sussistenza di un aiuto di Stato, avente ad oggetto anche la circolare del Ministero delle finanze n. 2/DF del 26 gennaio 2009, che in parte trattava aspetti oggetto del presente schema. Ciò impone estrema prudenza nell individuare lo strumento idoneo a fare chiarezza sulla qualificazione di una attività come non commerciale e tale strumento non appare poter essere il presente regolamento per le ragioni anzidette (quanto meno per le parti contenute in alcune definizioni e negli articoli 3, 4 e 7, comma 1). 2. Con riferimento alle ulteriori parti del regolamento non vi sono osservazioni da formulare, avendo l amministrazione correttamente definito le modalità e le procedure relative alla dichiarazione richiesta in caso di utilizzazione mista indistinta e gli elementi rilevanti ai fini dell'individuazione del rapporto proporzionale (superficie, numero dei soggetti nei confronti dei quali vengono svolte le attività con modalità commerciali ovvero non commerciali, periodi temporali). P.Q.M. Nelle considerazioni che precedono è il parere della Sezione. L'ESTENSORE Roberto Chieppa IL SEGRETARIO Licia Grassucci IL PRESIDENTE Luigi Cossu

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 27 settembre 2012

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 27 settembre 2012 Numero 04180/2012 e data 04/10/2012 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 27 settembre 2012 NUMERO AFFARE 07658/2012 OGGETTO:

Dettagli

IMU ed enti non commerciali

IMU ed enti non commerciali IMU ed enti non commerciali Lorenzo Ferreri 21 novembre 2016 Pagina 1 di 22 IMU Soggetti passivi: - proprietario - titolare del diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie) - il locatario

Dettagli

R E P U B B L I C A I T A L I A N A

R E P U B B L I C A I T A L I A N A Numero 02942/2012 e data 18/06/2012 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 7 giugno 2012 NUMERO AFFARE 04878/2012 OGGETTO:

Dettagli

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 19 novembre 2012, n. 200 Regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 91-bis, comma 3, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni,

Dettagli

Periodico informativo n. 118/2014. Dichiarazione IMU/TASI: l esclusione per le Asd

Periodico informativo n. 118/2014. Dichiarazione IMU/TASI: l esclusione per le Asd Periodico informativo n. 118/2014 Dichiarazione IMU/TASI: l esclusione per le Asd Gentile Cliente, Sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 4 luglio 2014, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 26 giugno

Dettagli

R E P U B B L I C A I T A L I A N A

R E P U B B L I C A I T A L I A N A Numero 04802/2012 e data 13/11/2012 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Consultiva per gli Atti Normativi Adunanza di Sezione del 8 novembre 2012 NUMERO AFFARE 10380/2012 OGGETTO:

Dettagli

Studio Corbella. dottori commercialisti associati. Monza, lì 17 febbraio 2010 Circolare n. 03/2010

Studio Corbella. dottori commercialisti associati. Monza, lì 17 febbraio 2010 Circolare n. 03/2010 dottori commercialisti - revisori dei conti: Piero Luigi Corbella Luigi Corbella Laura Corbella Torella Giacomo Corbella Benedetta Sirtori Daniela Bruniera esperto contabile - revisore dei conti: Franco

Dettagli

Deliberazione n. 9/pareri/2008

Deliberazione n. 9/pareri/2008 Deliberazione n. 9/pareri/2008 REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Nicola Mastropasqua Presidente dott. Antonio Caruso dott.

Dettagli

Studio Corbella dottori commercialisti associati

Studio Corbella dottori commercialisti associati dottori commercialisti - revisori dei conti: Piero Luigi Corbella Luigi Corbella Laura Corbella Torella Giacomo Corbella Benedetta Sirtori Daniela Bruniera Matteo Formenti Claudia Pengo Studio Corbella

Dettagli

Studio Corbella dottori commercialisti associati

Studio Corbella dottori commercialisti associati dottori commercialisti - revisori dei conti: Piero Luigi Corbella Luigi Corbella Laura Corbella Torella Giacomo Corbella Benedetta Sirtori Daniela Bruniera Matteo Formenti esperto contabile - revisore

Dettagli

nell adunanza del 9 gennaio 2009 composta dai magistrati: Presidente Componente relatore Componente

nell adunanza del 9 gennaio 2009 composta dai magistrati: Presidente Componente relatore Componente C O R T E D E I C O N T I Del. n. 1/2009/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nell adunanza del 9 gennaio 2009 composta dai magistrati: Pres. Sez. Giuseppe RANUCCI Primo ref. Fabio G. GALEFFI

Dettagli

Modalità di versamento del contributo di cui all art. 10, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 IL DIRETTORE DELL AGENZIA

Modalità di versamento del contributo di cui all art. 10, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 IL DIRETTORE DELL AGENZIA Prot. n. 2012/76028 Modalità di versamento del contributo di cui all art. 10, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli

Dettagli

$57,&2/2 2**(772 $57,&2/2 35( '(//,03267$ $57,&2/2 (6&/86,21, $57,&2/2 (6(1=,21,

$57,&2/2 2**(772 $57,&2/2 35( '(//,03267$ $57,&2/2 (6&/86,21, $57,&2/2 (6(1=,21, 1 2 di natura patrimoniale dell imposta comunale unica (IUC), istituita dall articolo 13 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, e disciplinata dal citato

Dettagli

COMUNE DI MADDALONI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI)

COMUNE DI MADDALONI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) COMUNE DI MADDALONI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) (APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 24 DEL 23/05/2014) Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente

Dettagli

Risoluzione n. 279/E

Risoluzione n. 279/E Risoluzione n. 279/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Prot. 2007/138604 Roma, 04 ottobre 2007 OGGETTO: Istanza di interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Ministero dell Interno Trattamento

Dettagli

COMUNE DI ASSAGO Provincia di Milano

COMUNE DI ASSAGO Provincia di Milano COMUNE DI ASSAGO Provincia di Milano PROPOSTA di deliberazione del CONSIGLIO COMUNALE N 27 del 26/06/2015 OGGETTO: DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI TASI (TRIBUTO SERVIZI INDIVISIBILI) ANNO 2015. IL

Dettagli

COMUNE DI VO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

COMUNE DI VO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Allegato sub A) a deliberazione di C.C. n. 17 del 17-05-2012 COMUNE DI VO Provincia di Padova REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento Art.

Dettagli

CIRCOLARE N. 18/E. Roma, 14 aprile 2010

CIRCOLARE N. 18/E. Roma, 14 aprile 2010 CIRCOLARE N. 18/E Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso Roma, 14 aprile 2010 OGGETTO: Accertamenti sulle vendite immobiliari Legge Comunitaria 2008 Modifiche all articolo 54 del DPR 26 ottobre

Dettagli

Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia - Territorio. Quaderno operativo DOCFA Normativa e prassi di riferimento 1

Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia - Territorio. Quaderno operativo DOCFA Normativa e prassi di riferimento 1 Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia - Territorio Quaderno operativo DOCFA Normativa e prassi di riferimento 1 1-01/01/1900 - Prassi Istruzione I - Norme per la rappresentazione in mappa dei fabbricati

Dettagli

2. L agevolazione di cui al precedente comma 1 si applica anche ai parenti di II grado in linea retta in caso di decesso di quelli di I grado.

2. L agevolazione di cui al precedente comma 1 si applica anche ai parenti di II grado in linea retta in caso di decesso di quelli di I grado. ICI - Comodato gratuito D.L. 93/2008 Si chiede un Vs. parere in merito alla possibilità di esentare le unità immobiliari concesse in uso gratuito previste dal regolamento comunale nel quale alle stesse

Dettagli

Via Martiri d Istia, Scarlino (GR) Partita Iva Codice Fiscale

Via Martiri d Istia, Scarlino (GR)  Partita Iva Codice Fiscale IL COMUNE DI SCARLINO - PER L'IMU 2012 - INFORMA: che, l'art. 13 del D.L. n. 201/2011 ha introdotto in via sperimentale l IMU (Imposta municipale propria). In attesa della delibera comunale di approvazione

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi RISOLUZIONE N. 77/E Roma 16/09/2016 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione

Dettagli

Sezione Regionale di Controllo per la Toscana. composta dai magistrati:

Sezione Regionale di Controllo per la Toscana. composta dai magistrati: Del. n. 10/2012/PAR Sezione Regionale di Controllo per la Toscana composta dai magistrati: - Pres. Sezione Vittorio GIUSEPPONE Presidente - Cons. Graziella DE CASTELLI Componente - Cons. Raimondo POLLASTRINI

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 15 giugno 2016

REPUBBLICA ITALIANA. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 15 giugno 2016 Numero 01460/2016 e data 17/06/2016 Spedizione REPUBBLICA ITALIANA Consiglio di Stato Sezione Prima Adunanza di Sezione del 15 giugno 2016 NUMERO AFFARE 00921/2016 OGGETTO: Autorità nazionale anticorruzione.

Dettagli

Sezione Regionale di Controllo per la Toscana composta dai magistrati:

Sezione Regionale di Controllo per la Toscana composta dai magistrati: Del. n. 183/2014/PAR Sezione Regionale di Controllo per la Toscana composta dai magistrati: Maria Annunziata RUCIRETA Paolo PELUFFO Nicola BONTEMPO Emilia TRISCIUOGLIO Marco BONCOMPAGNI presidente f.f.,

Dettagli

Sezione regionale di controllo per la Toscana. Maria Annunziata RUCIRETA

Sezione regionale di controllo per la Toscana. Maria Annunziata RUCIRETA Del. n. 114/2015/PAR Sezione regionale di controllo per la Toscana composta dai signori magistrati Roberto TABBITA Maria Annunziata RUCIRETA Paolo PELUFFO Nicola BONTEMPO Emilia TRISCIUOGLIO Laura D AMBROSIO

Dettagli

RISOLUZIONE N. 78/E. Roma, 6 marzo 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

RISOLUZIONE N. 78/E. Roma, 6 marzo 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N. 78/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 6 marzo 2008 OGGETTO: IVA. Aliquota ridotta - N. 127-quinquies, Tab. A, p. III; allegata al DPR n. 633 del 1972 e art. 3-bis del DL

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria Deliberazione n. 5 /2014 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione Regionale di Controllo per la Liguria composta dai seguenti magistrati: Ennio COLASANTI Luisa D'EVOLI Alessandro BENIGNI Francesco

Dettagli

Regolamento per l applicazione dell I.M.U.

Regolamento per l applicazione dell I.M.U. Comune di Pistoia Regolamento per l applicazione dell I.M.U. (Delibera del Consiglio Comunale n. 71 del 10/07/2012) Entrata in vigore dal 10/07/2012 1 Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 Gestione Art.

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello Permuta immobiliare Art. 11 del d.p.r. n. 633 del 1972.

OGGETTO: Istanza di interpello Permuta immobiliare Art. 11 del d.p.r. n. 633 del 1972. RISOLUZIONE N. 373/E Roma, 14 dicembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello Permuta immobiliare Art. 11 del d.p.r. n. 633 del 1972. Con l istanza di interpello

Dettagli

RISOLUZIONE N. 108/E

RISOLUZIONE N. 108/E RISOLUZIONE N. 108/E Direzione Centrale Normativa Roma, 3 dicembre 2014 OGGETTO: Imposte sui redditi - Detrazioni per oneri - Erogazioni liberali in favore di partiti politici - Art. 11 del decreto-legge

Dettagli

COMMISSIONE STUDI TRIBUTARI

COMMISSIONE STUDI TRIBUTARI Studio n. 821 bis Gaetano Petrelli COMMISSIONE STUDI TRIBUTARI VALORE INIZIALE INVIM E VALUTAZIONE AUTOMATICA Approvato dalla Commissione Studi tributari il 18 settembre 1998 Approvato dal Consiglio Nazionale

Dettagli

UNICOSC2016quadroRS: condizioni di non operatività di Filippo Gagliardi

UNICOSC2016quadroRS: condizioni di non operatività di Filippo Gagliardi UNICOSC2016quadroRS: condizioni di non operatività di Filippo Gagliardi ADEMPIMENTO " NOVITÀ " FISCO I soggetti che, per espressa previsione normativa, rientrano nell ambito di applicazione della disciplina

Dettagli

Parere n. 3/Par./2005

Parere n. 3/Par./2005 Corte dei Conti Parere n. 3/Par./2005 SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 16 marzo 2005, composta dai Magistrati: Dott. Ivo

Dettagli

RISOLUZIONE N. 13/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 13/E QUESITO RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 02 marzo 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Cessione di bene immobile strumentale e successiva stipula

Dettagli

COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari

COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari COMUNE DI ASSEMINI Provincia di Cagliari COPIA Deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 (assunta con i poteri del Consiglio) OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.) - DETERMINAZIONE ALIQUOTE

Dettagli

===============================================

=============================================== =============================================== REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Approvato con deliberazione

Dettagli

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 2/2013/SRCPIE/PAR La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Dott.ssa Enrica LATERZA Presidente

Dettagli

RISOLUZIONE N. 115/E

RISOLUZIONE N. 115/E RISOLUZIONE N. 115/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 08 agosto 2005 OGGETTO: Provvigioni da contratto di agenzia Periodo d imposta di competenza Articolo 109 del TUIR. Con l interpello

Dettagli

MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO

MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 26 luglio 2012 Individuazione delle modalita di inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito della ruralita. (12 08730) (GU n. 185 del

Dettagli

Dichiarazioni Fiscali-ENC

Dichiarazioni Fiscali-ENC Nota operativa Dichiarazioni Fiscali-ENC 10/09/2014 DICHIARAZIONE IMU ENTI NON COMMERCIALI Con la Legge n. 147/2013 Legge di Stabilita 2014 al comma 719 viene stabilito che ai fini dell'imposta municipale

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo RISOLUZIONE N. 436/E Roma, 12 novembre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell

Dettagli

Circolare n. 49. Roma, 16 dicembre Direttore generale vicario Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali

Circolare n. 49. Roma, 16 dicembre Direttore generale vicario Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali Direzione generale Direzione centrale rapporto assicurativo Circolare n. 49 Roma, 16 dicembre 2016 Al Ai e p.c. a: Direttore generale vicario Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali

Dettagli

RISOLUZIONE N. 112/E. Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011

RISOLUZIONE N. 112/E. Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011 RISOLUZIONE N. 112/E Direzione Centrale Normativa Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011 OGGETTO: Interpello - interpello ordinario - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA Lombardia/332/2015/PAR REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott.ssa Simonetta Rosa dott. Giancarlo Astegiano dott.ssa Laura De Rentiis

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento: Dispone

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento: Dispone PROT. N. 2006/135798 Modalità e termini degli adempimenti e dei versamenti di cui all articolo 35, comma 10 quinquies, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze PROT. Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, che istituiscono e disciplinano l imposta municipale propria; Visto l articolo 13

Dettagli

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Seconda. Adunanza di Sezione del 20 febbraio 2013

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Seconda. Adunanza di Sezione del 20 febbraio 2013 Numero 01714/2013 e data 10/04/2013 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Seconda Adunanza di Sezione del 20 febbraio 2013 NUMERO AFFARE 00064/2013 OGGETTO: Ministero dello sviluppo

Dettagli

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 18 maggio 2011

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 18 maggio 2011 Numero 02324/2011 e data 09/06/2011 R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Prima Adunanza di Sezione del 18 maggio 2011 NUMERO AFFARE 01380/2011 OGGETTO: Presidenza del consiglio

Dettagli

STUDIO DUCOLI. La proroga al della rivalutazione delle partecipazioni non quotate e dei terreni

STUDIO DUCOLI. La proroga al della rivalutazione delle partecipazioni non quotate e dei terreni Servizio circolari per la clientela Circolare del 08 Ottobre 2008 La proroga al 31.10.2008 della rivalutazione delle partecipazioni non quotate e dei terreni 1 LA PROROGA DELLA RIVALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI

Dettagli

Deliberazione n. 5/2016/PAR. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e

Deliberazione n. 5/2016/PAR. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e Deliberazione n. 5/2016/PAR Repubblica italiana Corte dei conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Dott. Francesco Petronio Dott. ssa Maria Paola Marcia Dott. ssa

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento,

IL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, N. protocollo 2012/87956 Individuazione di determinate situazioni oggettive in presenza delle quali è consentito disapplicare le disposizioni sulle società in perdita sistematica di cui all articolo 2,

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO IN RIO Provincia di Reggio Emilia COPIA

COMUNE DI SAN MARTINO IN RIO Provincia di Reggio Emilia COPIA COMUNE DI SAN MARTINO IN RIO Provincia di Reggio Emilia COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero 13 del 28 Aprile 2016 OGGETTO:ADDIZIONALE COMUNALE PER L IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE.

Dettagli

RISOLUZIONE N. 104/E

RISOLUZIONE N. 104/E RISOLUZIONE N. 104/E Direzione Centrale Normativa Roma, 11 ottobre 2010 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 IVA Rimborso da parte del gestore del servizio idrico delle

Dettagli

AGENZIA DEL TERRITORIO

AGENZIA DEL TERRITORIO AGENZIA DEL TERRITORIO Provvedimento 9 febbraio 2007 Definizione delle modalità tecniche e operative per l accertamento in catasto dei fabbricati non dichiarati e di quelli che hanno perso i requisiti

Dettagli

Scritto da Alessandro Ingrosso Lunedì 02 Gennaio :40 - Ultimo aggiornamento Martedì 28 Gennaio :24

Scritto da Alessandro Ingrosso Lunedì 02 Gennaio :40 - Ultimo aggiornamento Martedì 28 Gennaio :24 contribuenti minimi - Studio Ingrosso Dottore Commercialista - Consulente del Lavoro - Revisore Contabi L'Agenzia delle Entrate con il provvedimento 22 dicembre 2011, n. 185825 contenente le indicazioni

Dettagli

RISOLUZIONE N. 17/E. Roma, 18 febbraio 2011

RISOLUZIONE N. 17/E. Roma, 18 febbraio 2011 RISOLUZIONE N. 17/E Roma, 18 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Deducibilità contributi previdenziali sospesi a seguito di calamità naturali articolo 36, comma 32,

Dettagli

COMUNE DI MELLO PROVINCIA DI SONDRIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU)

COMUNE DI MELLO PROVINCIA DI SONDRIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) COMUNE DI MELLO PROVINCIA DI SONDRIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) 1 INDICE PAGINA Art. 1 FONTI NORMATIVE 3 Art. 2 IMPOSTA RISERVATA ALLO STATO 3 Art. 3 DEFINIZIONE

Dettagli

COMUNE DI TRAREGO VIGGIONA Provincia Del Verbano Cusio Ossola

COMUNE DI TRAREGO VIGGIONA Provincia Del Verbano Cusio Ossola COMUNE DI TRAREGO VIGGIONA Provincia Del Verbano Cusio Ossola COPIA N. delib. 42 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL SINDACO OGGETTO: DETERMINAZIONE VALORE AREE EDIFICABILI AI FINI IMU - ANNO 2013 L anno duemilatredici

Dettagli

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 52 DEL 30 LUGLIO 2013

DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 52 DEL 30 LUGLIO 2013 DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 52 DEL 30 LUGLIO 2013 OGGETTO: IMU ANNO 2013 CONFERMA ALIQUOTE APPROVAZIONE. L anno DUEMILATREDICI e questo giorno TRENTA del mese di LUGLIO alle ore 20,05 in Pescia,

Dettagli

L agevolazione c.d. Tremonti ambientale e la cumulabilità con altri incentivi

L agevolazione c.d. Tremonti ambientale e la cumulabilità con altri incentivi Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 242 26.07.2016 L agevolazione c.d. Tremonti ambientale e la cumulabilità con altri incentivi Categoria: Imprese Sottocategoria: Agevolazioni In

Dettagli

Oggetto: Istanza di Interpello - Art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.

Oggetto: Istanza di Interpello - Art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. RISOLUZIONE N.119/E Direzione Centrale Roma, 12 agosto 2005 Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di Interpello - Art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Con istanza d interpello,

Dettagli

C O M U N E DI O D E R Z O Città Archeologica (Provincia di Treviso)

C O M U N E DI O D E R Z O Città Archeologica (Provincia di Treviso) C O M U N E DI O D E R Z O Città Archeologica (Provincia di Treviso) Proposta di Deliberazione del Consiglio Comunale N /2014 del Oggetto: IMU - IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA. DETERMINAZIONE ALIQUOTE ANNO

Dettagli

C O M U N E D I T A V E R N A (PROVINCIA DI CATANZARO)

C O M U N E D I T A V E R N A (PROVINCIA DI CATANZARO) C O M U N E D I T A V E R N A (PROVINCIA DI CATANZARO) DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NUMERO DELIBERA: 31 DEL 30.04.2016 OGGETTO: Approvazione del regolamento comunale per l'applicazione dell'addizionale

Dettagli

Esamina la proposta avente ad oggetto IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - CONFERMA ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L'ANNO 2011.

Esamina la proposta avente ad oggetto IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - CONFERMA ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L'ANNO 2011. In prosecuzione di seduta IL CONSIGLIO COMUNALE Esamina la proposta avente ad oggetto IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - CONFERMA ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L'ANNO 2011. Il Presidente da la parola all assessore

Dettagli

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 42/2012 GIUGNO/7/2012 (*)

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 42/2012 GIUGNO/7/2012 (*) Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 42/2012 GIUGNO/7/2012 (*) 20 Giugno 2012 CON LA CIRCOLARE N. 80 DELL

Dettagli

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE Pagina 2 di 5 SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE L'istante, richiamata la circolare del 28 gennaio 2005, n. 4 e la giurisprudenza comunitaria in materia, ritiene che siano esenti IVA,

Dettagli

Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option.

Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option. Circolare n. 52 del 14 Marzo 2002 OGGETTO: Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option. SOMMARIO: L Agenzia delle

Dettagli

COMUNE DI CODOGNE. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ORDINARIA - Seduta PUBBLICA di PRIMA convocazione.

COMUNE DI CODOGNE. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ORDINARIA - Seduta PUBBLICA di PRIMA convocazione. ORIGINALE N. 53 Reg. Delib. COMUNE DI CODOGNE VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ORDINARIA - Seduta PUBBLICA di PRIMA convocazione. OGGETTO APPROVAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI IMU

Dettagli

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA) CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA) DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA ADOTTATA CON I POTERI DEL GIUNTA COMUNALE COPIA Del 29/01/2014 N. 14 OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE

Dettagli

DAL 2014 NOVITÀ IN MATERIA DI IMPOSTA DI REGISTRO, IPOTECARIA E CATASTALE

DAL 2014 NOVITÀ IN MATERIA DI IMPOSTA DI REGISTRO, IPOTECARIA E CATASTALE DAL 2014 NOVITÀ IN MATERIA DI IMPOSTA DI REGISTRO, IPOTECARIA E CATASTALE L art. 26 del D.L. 12 settembre 2013, n. 104 (recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, pubblicato

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone

IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone N. 185825/2011 Modalità di applicazione del regime contabile agevolato di cui all'articolo 27, comma 3, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111).

Dettagli

Risoluzione n. 340/E. OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA- Irap soggetti passivi- articoli 2 e 3 del D. Lgs del 12 dicembre 1997, n. 446.

Risoluzione n. 340/E. OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA- Irap soggetti passivi- articoli 2 e 3 del D. Lgs del 12 dicembre 1997, n. 446. Risoluzione n. 340/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 23 novembre 2007 OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA- Irap soggetti passivi- articoli 2 e 3 del D. Lgs del 12 dicembre 1997, n. 446.

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE di concerto con IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE di concerto con IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Decreto del Ministero dell economia e delle finanze 25 febbraio 2008, n. 74 Regolamento concernente l'art. 35, commi da 28 a 34, del D.L. 04/07/2006, n 223, convertito, con modificazioni, dalla Legge 04/08/2006,

Dettagli

Regolamento recante statuto dell Ispettorato nazionale del lavoro

Regolamento recante statuto dell Ispettorato nazionale del lavoro Regolamento recante statuto dell Ispettorato nazionale del lavoro (Schema di decreto del Presidente della Repubblica n. 280) N. 355 23 marzo 2016 CAMERA DEI DEPUTATI XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni

Dettagli

Roma, 09 novembre 2007

Roma, 09 novembre 2007 RISOLZIONE 320/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 novembre 2007 OGGETTO: Istanza di interpello 2007. Notaio ALFA applicazione del sistema del cd. prezzo-valore ad una permuta immobiliare.

Dettagli

Comune di Castellanza

Comune di Castellanza Comune di Castellanza (Provincia di Varese) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 21 del 29.06.2012 Variato con delibera

Dettagli

COMUNE DI FERRERA DI VARESE Provincia di Varese

COMUNE DI FERRERA DI VARESE Provincia di Varese COMUNE DI FERRERA DI VARESE Provincia di Varese REGOLAMENTO IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA - IMU (ex ICI) Approvato con deliberazione consiliare n.6 del 30 Maggio 2012 immediatamente esecutiva Regolamento

Dettagli

DONATIELLO ELISABETTA

DONATIELLO ELISABETTA COPIA Comune di Battuda Provincia di Pavia Cap. 27020 - Via Marcignago, 5 Indirizzo e-mail: battuda@comune.battuda.pv.it Tel. 0382/926031 - Fax 0382/926033 - C.F. e P. IVA 00520510181 SANTAGOSTINI LUIGI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. COMUNE DI FERNO PROVINCIA DI Varese Via Aldo Moro, n 3 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del 1 INDICE Art. 1 -

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 17 DICEMBRE 2015 631/2015/R/GAS OSSERVAZIONI IN MERITO ALLA DOCUMENTAZIONE DI GARA INVIATA, AI SENSI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ARTICOLO 9, COMMA 2, DEL DECRETO 12 NOVEMBRE 2011, N. 226

Dettagli

UNIONE DI SORBOLO E MEZZANI (Provincia di Parma)

UNIONE DI SORBOLO E MEZZANI (Provincia di Parma) Proposta n. 402/2009 DETERMINAZIONE N 382 IN DATA 15.09.2009 OGGETTO: INCARICO DI CONSULENZA ED ASSISTENZA IN AMBITO FISCALE E TRIBUTARIO. AFFIDAMENTO DIRETTO. IMPEGNO DI SPESA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI IMMOBILI E LA FISCALITA : PECULIARITA E CRITICITA

LA GESTIONE DEGLI IMMOBILI E LA FISCALITA : PECULIARITA E CRITICITA S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE GLI ENTI RELIGIOSI NELL ORDINAMENTO ITALIANO: IMPLICAZIONI GIURIDICHE E FISCALI LA GESTIONE DEGLI IMMOBILI E LA FISCALITA : PECULIARITA E CRITICITA Dr. Gianluigi Bertolli

Dettagli

Ai sensi dell art. 14, D.Lgs. n. 23/2011 così come risultante dopo le modifiche apportate dall art. 1, comma 715, Finanziaria 2014:

Ai sensi dell art. 14, D.Lgs. n. 23/2011 così come risultante dopo le modifiche apportate dall art. 1, comma 715, Finanziaria 2014: INFORMATIVA N. 142 14 MAGGIO 2015 DICHIARAZIONI LA DEDUCIBILITÀ DELL IMU 2014 Art. 14, D.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, comma 508, Legge n. 190/2014 Art. 1, comma 9-quater, DL n. 4/2015 Circolare Agenzia Entrate

Dettagli

GLI IMMOBILI STORICI ARTISTICI LOCATI E I RECENTI CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE

GLI IMMOBILI STORICI ARTISTICI LOCATI E I RECENTI CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE GLI IMMOBILI STORICI ARTISTICI LOCATI E I RECENTI CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE Artt. 37, comma 4-bis e 90, comma 1, TUIR Art. 4, comma 5-sexies, lett. b), n. 1, DL n. 16/2012 Risoluzione Agenzia

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA La Corte dei conti

REPUBBLICA ITALIANA La Corte dei conti Pagina 1 di 5 REPUBBLICA ITALIANA La Corte dei conti Deliberazione n. 7/2006/P Sezione regionale di controllo per la Lombardia nell adunanza del 4 agosto 2006 * * * * * Visto il decreto direttoriale in

Dettagli

IMU - Imposta municipale propria Informativa anno 2014

IMU - Imposta municipale propria Informativa anno 2014 COMUNE DI LEGNAGO UFFICIO TRIBUTI IMU - Imposta municipale propria Informativa anno 2014 Aggiornato al: 12/05/2014 IMU - Imposta municipale propria, è l'imposta a carico dei possessori di immobili. VERSAMENTI

Dettagli

RISOLUZIONE N. 104/E

RISOLUZIONE N. 104/E RISOLUZIONE N. 104/E Direzione Centrale Normativa Roma, 15 DICEMBRE 2015 OGGETTO: gestione degli interpelli antielusivi a seguito delle modifiche legislative intervenute nel corso del 2015. Nel corso del

Dettagli

COMUNE DI CASALGRANDE. Provincia di Reggio Emilia N 14 DEL 13/02/2012

COMUNE DI CASALGRANDE. Provincia di Reggio Emilia N 14 DEL 13/02/2012 Reg. Pubbl. N. 42 COMUNE DI CASALGRANDE Provincia di Reggio Emilia ESTRATTO DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA N 14 DEL 13/02/2012 OGGETTO: APPROVAZIONE MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE

Dettagli

Revisione IMU analisi preliminare delle modifiche ex d.l. 16/2012

Revisione IMU analisi preliminare delle modifiche ex d.l. 16/2012 Revisione IMU analisi preliminare delle modifiche ex d.l. 16/2012 2 aprile 2012 Riferimento d.l. 201/d.lgs. 23 co 2. L'imposta municipale propria ha per presupposto il possesso di immobili,(*) ivi comprese

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Originale Nr. GENERALE 91 SETTORE Settore Welfare Cittadino NR. SETTORIALE 24 DEL 12/02/2015 OGGETTO: CONCESSIONE ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE E DI MATERNITÀ A DIVERSI RICHIEDENTI

Dettagli

COMUNE DI VOLPIANO REGOLAMENTO DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI TASI COMPONENTE DELL IMPOSTA UNICA COMUNALE (I.U.C.)

COMUNE DI VOLPIANO REGOLAMENTO DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI TASI COMPONENTE DELL IMPOSTA UNICA COMUNALE (I.U.C.) COMUNE DI VOLPIANO Provincia di Torino Settore Servizi Finanziari (Allegato alla deliberazione di G.C n.ro del ) REGOLAMENTO DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI TASI COMPONENTE DELL IMPOSTA UNICA COMUNALE

Dettagli

QUIZ DIRITTO AMMINISTRATIVO

QUIZ DIRITTO AMMINISTRATIVO QUIZ DIRITTO AMMINISTRATIVO QUIZ SU LEZIONE 1 2 3 1. Quale definizione descrive la funzione amministrativa, preordinata alla cura degli interessi pubblici A) PA in senso soggettivo B) PA in senso oggettivo

Dettagli

Iva: cessione terreni. Fondamentale il concetto di edificabilità

Iva: cessione terreni. Fondamentale il concetto di edificabilità Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 64 28.02.2014 Iva: cessione terreni Fondamentale il concetto di edificabilità Categoria: Iva Sottocategoria: Presupposti d imposta La cessione

Dettagli

COMUNE DI SAN DANIELE PO

COMUNE DI SAN DANIELE PO COMUNE DI SAN DANIELE PO PROVINCIA DI CREMONA C O P I A Comunicata ai Capigruppo Consiliari il 20/04/2016Nr. Prot. 1371 Affissa all'albo Pretorio il 20/04/2016 Allegati presenti DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

Dettagli

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE. nell adunanza del 16 aprile composta dai magistrati: PARERE COMUNE DI SAN COSTANZO

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE. nell adunanza del 16 aprile composta dai magistrati: PARERE COMUNE DI SAN COSTANZO Deliberazione n. 37/2013/PAR CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nell adunanza del 16 aprile 2013 composta dai magistrati: Cons. Fabio Gaetano GALEFFI Presidente f.f. relatore

Dettagli

COMUNE DI SANNICANDRO DI BARI CITTA METROPOLITANA DI BARI

COMUNE DI SANNICANDRO DI BARI CITTA METROPOLITANA DI BARI COMUNE DI SANNICANDRO DI BARI CITTA METROPOLITANA DI BARI Medaglia d Argento al Merito Civile Cod. Fisc. 00827390725 ----------- ORIGINALE DELIBERAZIONE COMMISSARIO PREFETTIZIO N. 4 Del 30-07-2015 OGGETTO:

Dettagli

Ministero dell Economia e delle Finanze

Ministero dell Economia e delle Finanze Prot. 7749 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21/5/2010 Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLE FINANZE. IL DIRETTORE GENERALE DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL CAPO DEL DIPARTIMENTO

Dettagli

COMUNE DI SAN VITO Provincia di Cagliari

COMUNE DI SAN VITO Provincia di Cagliari All.c) delib. C.C. 63 del 4.10.2013 COMUNE DI SAN VITO Provincia di Cagliari Verbale n. 23 del 02 / 10 / 2013 PARERE SU PROPOSTA DI MODIFICA APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO E DELLE TARIFFE PER L APPLICAZIONE

Dettagli

Deliberazione n. 5/pareri/2005

Deliberazione n. 5/pareri/2005 Deliberazione n. 5/pareri/2005 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Enrico Gustapane dott. Mario Donno dott. Donato Maria

Dettagli