Valutazione della velocità di propagazione delle onde di taglio da prove SPT in depositi sabbiosi finalizzata alla classificazione sismica
|
|
- Giorgio Fede
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Valutazione della velocità di propagazione delle onde di taglio da prove SPT in depositi sabbiosi finalizzata alla classificazione sismica Valentino R. Dipartimento di Ingegneria Civile, dell Ambiente, del Territorio e Architettura Università di Parma Caleffi C. Engeo s.r.l.- Parma Grassi N. Libero professionista Keywords: correlazioni empiriche, misure di V s, classificazione sismica, valutazione di V s3. ABSTRACT La presente nota riguarda la valutazione della velocità delle onde di taglio (V s ) a partire da risultati di prove penetromentriche dinamiche SPT, per alcuni terreni sabbiosi, in aree dell Italia settentrionale. La nota mostra i risultati di uno studio finalizzato in primo luogo alla caratterizzazione meccanica in campo sismico di depositi di terreno in alcuni siti della Lombardia, dell Emilia Romagna e del Trentino, e, in secondo luogo, all analisi di correlazioni empiriche, per la stima della velocità delle onde sismiche di taglio (V s ) a partire dai risultati di prove geotecniche in sito. 1. INTRODUZIONE Come è noto, la definizione dell azione sismica di progetto, in accordo agli approcci semplificati proposti dal D.M. 14/1/28, si basa sull identificazione della categoria del sottosuolo di riferimento. Il parametro fondamentale per la classificazione sismica dei terreni, e quindi per la determinazione della categoria, con tutti i limiti sottolineati da alcuni autori (Mulargia e Castellaro, 29), è la velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio V s,3, valutata entro i primi 3 metri di profondità a partire dal piano campagna. Le indagini geotecniche ad oggi disponibili, e sovente anche programmate in siti oggetto di intervento, consistono in una relativa abbondanza di prove penetrometriche dinamiche e scarse misure dirette di V s. Spesso, infatti, non si considera economicamente conveniente effettuare la misura diretta di V s finalizzata ad un adeguata classificazione sismica dei siti ed alla conseguente progettazione strutturale in campo dinamico. Ciò accade soprattutto nel caso in cui le strutture, esistenti o progettate, siano di modesta entità ed ubicate in aree di pianura. D altra parte, la normativa attualmente vigente in Italia consente di effettuare la classificazione sismica dei terreni, oltre che sulla base di misure dirette di V s, anche sulla base dei soli risultati di una prova SPT, tramite la determinazione della resistenza penetrometrica dinamica equivalente N SPT,3. In alcuni casi può risultare conveniente, invece, stimare V s sulla base di correlazioni empiriche, a partire dai risultati di prove penetrometriche dinamiche. Alcuni autori hanno recentemente trattato tale tematica, nella consapevolezza che, pur riscontrando un certo margine di successo, tali correlazioni possano essere adottate solo nel caso in cui questo abbia implicazioni marginali nella sicurezza della progettazione (Iyisan, 1996; Giretti et al., 27; Collotta et al., 29; Uma Maheswari et al., 21). Nella presente nota si riportano i principali risultati di un attività che, articolata in diverse fasi, ha compreso: - Lo studio e l interpretazione, con diversi metodi di elaborazione, di prove sismiche Cross-Hole e Down-Hole;
2 - L analisi di prove geotecniche realizzate in sito, in particolare prove penetrometriche dinamiche SPT; - Lo studio di correlazioni empiriche presenti in letteratura, proposte da vari Autori; - La determinazione di correlazioni empiriche specifiche per i terreni analizzati, utili per la stima della velocità di propagazione delle onde di taglio nei diversi litotipi presenti nell area di indagine, a partire dai risultati delle prove geotecniche realizzate in sito. In particolare, mediante l analisi dei dati geotecnici caratterizzanti i vari litotipi riconosciuti nel sottosuolo, nello specifico, il numero di colpi (N) della prova SPT e la velocità di propagazione delle onde di taglio V s, ottenuta da prove sismiche, è stato possibile ricavare nuove correlazioni e confrontare queste ultime con quelle già presenti in letteratura. 2. MATERIALI E METODI 2.1 L area di studio Lo studio ha interessato siti localizzati in un area piuttosto vasta, compresa nelle provincie di Trento, Verona, Mantova, Reggio Emilia, Modena e Parma. Nel complesso sono stati utilizzati 16 sondaggi, tutti realizzati fino a profondità superiori a 3 m rispetto al piano campagna, realizzati con la finalità di caratterizzare dal punto di vista geotecnico 7 diversi siti, in corrispondenza dei quali erano state realizzate anche prove sismiche Down-Hole o Cross-Hole. I siti analizzati e studiati sono i seguenti (Figura 1): 1. Coltaro di Sissa (PR) 2. Goito (MN) 3. Mezzocorona (TN) 4. Mozzecane (VR) 5. Nogarole Rocca (VR) 6. Rolo-Carpi (RE-MO) 7. Rovereto (TN) In tutti i siti, i depositi prevalenti erano di tipo granulare, giustificando l utilizzo delle prove SPT per la loro caratterizzazione. Dal punto di vista geologico, si tratta in tutti i casi di depositi alluvionali quaternari, di fondovalle per la zona trentina, di piana proglaciale per la zona veneto-mantovana, di piana alluvionale per la zona del Po. 2.2 Strumenti e metodi di indagine in sito La caratterizzazione del comportamento meccanico dei terreni in campo sismico richiede, come è noto, in ogni situazione, l uso di procedure sperimentali; a questo fine talvolta è sufficiente utilizzare metodi di prova convenzionali in sito. In linea di massima, la tipologia, l accuratezza e l estensione delle indagini geotecniche da svolgere per ottenere la caratterizzazione geotecnica dell area in esame sono legate alla metodologia di analisi che si intende adottare (Lancellotta, 24). Nei casi esaminati nel presente studio, le metodologie di misura diretta di V s in sito, in un congruo numero di verticali, era stato considerato adeguato ai fini della caratterizzazione sismica dei siti stessi. Per lo sviluppo della presente attività ci si è avvalsi, quindi, dei risultati di un significativo numero di verticali di indagine relative a prove sismiche (Down-Hole o Cross-Hole), con misura diretta di V s in funzione della profondità, e sui rispettivi sondaggi, corredati dai risultati di prove SPT realizzate a varie profondità. Figura 1. Ubicazione dei siti di indagine. 2.3 Correlazioni empiriche tra V S e N SPT presenti in letteratura Nella letteratura tecnica esistono numerose correlazioni empiriche utili per stimare la velocità delle onde di taglio V s a partire dal valore N SPT della prova penetrometrica dinamica. È da notare che ciascuna di queste correlazioni è stata ricavata in uno specifico e limitato ambito regionale e di conseguenza la loro applicazione a contesti territoriali diversi da quelli propri può dar
3 luogo a valutazioni scorrette. Gli studi sviluppati principalmente negli Stati Uniti ed in Giappone fin dagli anni 7 del secolo scorso hanno fornito numerose relazioni tra V s ed N SPT. La formula più utilizzata nella pratica professionale, in vari contesti geologici, è quella di Ohta e Goto (1978): V s (1) dove: H è la profondità da p.c. (in metri), α è un coefficiente che permette di tener conto dell epoca geologica del deposito, β è un coefficiente relativo alla composizione granulometrica del deposito. Nelle Tabelle 1 e 2 sono riportati, rispettivamente, i valori assunti da e nella varie condizioni. Nelle Tabelle 3 e 4 sono riportate, invece, le altre correlazioni presenti in letteratura ed utilizzate nelle analisi che verranno spiegate successivamente. In particolare, nella Tabella 3 sono riportate le correlazioni valide per tutti i tipi di terreno, mentre nella Tabella 4 sono riportate le correlazioni valide solo per i terreni sabbiosi. Tabella 1. Formula di Ohta e Goto (1978) - coefficiente in funzione dell epoca geologica del deposito depositi recenti non recenti Tabella 2. Formula di Ohta e Goto (1978) coefficiente in funzione della composizione granulometrica del deposito limiargille sabbia fine sabbia media sabbia grossolana sabbia e ghiaia ghiaia Tabella 3. Correlazioni valide per tutti i tipi di terreno Autore.171 SPT 68.79N H.199 V S (m/s) Ohta e Goto (1978) V S = 85.35N SPT.348 Imai (1977) V S = 91N SPT.337 Yoshida e Motonori (1988) V S = 55N SPT.25 σ' V.14 Iysan (1996) V S = 51.5N SPT.516 Tabella 4. Correlazioni valide per terreni sabbiosi Autore V S (m/s) Imai e Tonouchi (1982) V S = 87.8N SPT.292 Imai (1977) V S = 8.6N SPT.331 Lee (199) V S =57.4N SPT.49 Yoshida e Motonori (1988) V S = 49N SPT.25 σ' V.14 Sykora e Stokoe (1983) V S = 1.5N SPT Analisi dei dati e confronto Per ogni sito in esame sono stati analizzati i valori delle velocità delle onde di taglio V s, misurati attraverso le prove sismiche. Tali valori sono stati successivamente confrontati con i valori di V s calcolati utilizzando le correlazioni empiriche reperibili in letteratura. In Figura 2 si riporta un esempio dei profili di V s in funzione della profondità relativi al sito di Coltaro di Sissa (PR). In particolare, una volta definito il valore rappresentativo di N SPT per ogni strato di terreno considerato omogeneo, sono stati ricavati i profili di velocità di propagazione delle onde di taglio V s relativi alle diverse correlazioni empiriche. Nel diagramma in Figura 2 è stato riportato anche il profilo di V s ottenuto direttamente dalla prova sismica Cross-Hole (CH). Il grafico di Figura 2 è comprensivo di tutte le correlazioni. Il confronto tra le velocità misurate e quelle calcolate è avvenuto attraverso due diverse modalità: 1. Diagrammando, per ogni verticale indagata, in funzione della profondità, l andamento delle velocità misurate e di quelle calcolate. 2. Utilizzando un grafico a dispersione per punti, aventi come ascissa i valori di V s misurati e come ordinata i valori di V s calcolati per ogni strato di terreno di riferimento. Sono stati così ottenuti diagrammi distinti per le diverse correlazioni empiriche, raccogliendo i dati di tutte le verticali indagate per i siti presi in esame. I grafici sono costituiti da una nuvola di punti disseminati in un intervallo compreso tra +3% e -3% rispetto alla bisettrice del quadrante (Y=X), indice del rapporto ideale 1:1 tra i valori di V s misurati e calcolati. Per quanto concerne il confronto tra velocità misurata e velocità calcolata, utilizzando questa metodologia, si è deciso di raccogliere tutti i dati dei siti esaminati e creare un unico grafico per ogni correlazione. Questa scelta ha
4 Vs calcolata (m/s) permesso di semplificare l osservazione e la valutazione di quale correlazione, tra quelle pubblicate in letteratura, fosse più adatta a rappresentare, con il minor errore, l insieme dei dati analizzati. Vs m/s correlazione empirica, che permette di considerare anche la profondità (H) del punto indagato rispetto al piano campagna, e di tener conto dell età del deposito e della sua natura, attraverso, rispettivamente, i parametri α e β. La correlazione empirica di Ohta e Goto (1978) appare, quindi, più rappresentativa del reale comportamento del terreno, anche perché considera i suoi caratteri geologici. P r o f o n d i t à m 5 6 Yoshida(1988) ALL Imai(1977) SABBIA Lee(199) SABBIA Sykora e Stokoe(1983) C-H Yoshida e Motonori Imai(1977)ALL Otha e Goto(1978) ALL Iysan(1996)ALL Otha e Goto(1978) Imai et Alii Figura 2. Confronto tra profilo di V s misurata e profili di V s calcolata tramite correlazioni empiriche, nel sito di Coltaro di Sissa (PR). Tra tutte le correlazioni studiate, quelle proposte da Lee (199) per i terreni sabbiosi e Iysan (1996) per tutti i tipi di terreno tendono a sovrastimare i valori di V s. Per quanto riguarda l analisi delle altre correlazioni, possiamo affermare che non sempre sono in accordo con i valori misurati di V s : si nota, in molti casi, una certa difficoltà a cogliere fenomeni locali di rapido incremento o decremento della velocità. In linea di massima si può osservare una certa dispersione dei valori predetti rispetto a quelli misurati, con uno scarto non sempre inferiore al 3%. Tra tutte le correlazioni studiate, quella di Ohta e Goto (1978), rappresentata in Figura 3, è quella che mostra maggiore sensibilità e rispetta in maniera più adeguata l andamento della V s misurata. Questa valutazione può essere giustificata sulla base della natura e struttura della V s misurata (m/s) Figura 3. Confronto tra V s misurata e V s calcolata tramite la correlazione di Ohta e Goto (1978), per tutti i siti esaminati. 3. RISULTATI E DISCUSSIONI 3.1 Sviluppo di una correlazione empirica per l area di studio Mediante l analisi dei dati geotecnici relativi ai vari litotipi riconosciuti nel sottosuolo, in prevalenza incoerenti, è stato inoltre possibile ricavare nuove correlazioni e confrontare queste ultime con quelle già proposte in letteratura. Il vantaggio di trovare correlazioni su scala regionale, rispetto a quelle proposte in letteratura sulla base di dati provenienti da altri siti, consiste nel fatto che, potendo essere rapportate alle caratteristiche fisiche del contesto geotecnicogeologico, possono fornire stime più precise ed affidabili, a condizione che i dati utilizzati per la ricerca delle correlazioni siano analizzati e selezionati accuratamente. Al fine di individuare una correlazione empirica a partire dalla conoscenza dei terreni indagati, i dati sono stati analizzati e selezionati sulla base dei seguenti criteri:
5 Vs misutata (m/s) Vs misutata (m/s) Vs misutata (m/s) - sono stati esclusi dall analisi i dati di alcune prove SPT, in corrispondenza di strati di terreno limitati, in quanto sono apparsi marcatamente diversi rispetto a quelli incontrati nei sondaggi vicini e costituiti dalla stessa litologia; - a partire dai dati relativi allo stesso valore di N SPT sono state escluse le misurazioni di V s che si scostavano dalla media; - sono state scartate le coppie di valori N SPT -V s riferite alle prove SPT andate a rifiuto. Sono state ricavate tre nuove correlazioni tra V s e valori di N SPT, relative a tre diverse classi di terreno ed in particolare per: 1. Tutti i tipi di terreno (Figura 4); 2. Sabbia (Figura 5); 3. Sabbia e Ghiaia (Figura 6). Analizzando il diagramma di correlazione V s - N SPT riportato nelle Figure 4, 5 e 6 si può osservare un evidente aumento delle velocità all aumentare del numero dei colpi N SPT, secondo una legge esponenziale del tipo: V s = α N SPT β. In Tabella 5 sono riportati i valori di e valutati per ciascuna classe di terreno ed il rispettivo coefficiente di determinazione R 2. Infine, per valutare l attendibilità delle correlazioni, sono stati confrontati i valori di V s calcolati con quelli misurati attraverso le prove sismiche, relativamente a tutte le litologie incontrate. I risultati del confronto sono riferiti distintamente alle tre classi di terreno e sono riportati, rispettivamente, nelle Figure 6, 7 e 8. Tabella 5. Coefficienti delle relazioni empiriche V s -N SPT proposte nel presente studio. α β R 2 TUTTI I TERRENI SABBIA SABBIA E GHIAIA Figura 4. Correlazione V s -N SPT relativa a tutti i tipi di terreno. Figura 5. Correlazione V s -N SPT relativa alla sola sabbia Vs = 134,87N SPT,2226 R² =,26 Vs- Nspt tutti i terreni N spt Vs = 124,21 N SPT,236 R² =,39 Vs- Nspt SABBIA N spt Vs = 11,52N SPT,2979 R² =,28 1 Vs- Nspt sabbia e ghiaia N spt Figura 6. Correlazione V s -N SPT relativa a sabbia e ghiaia
6 Vs calcolata (m/s) Vs calcolata (m/s) Vs calcolata (m/s) :: 1 3% -3% TUTTI I TERRENI V s misurata (m/s) Figura 6. V s misurata V s calcolata per tutti i terreni. 1 :: 1 3% -3% SABBIA V s misurata (m/s) Figura 7. V s misurata V s calcolata per la sabbia. 1 :: 1 3% -3% SABBIA E GHIAIA V s misurata(m/s) Figura 8. V s misurata V s calcolata per sabbia e ghiaia. La calibrazione condotta è risultata particolarmente complessa, soprattutto a causa dell eterogeneità dei terreni attraversati. Da qui la necessità di distinguere tre categorie di terreno (tutti i terreni, sabbie, sabbie e ghiaie) per ottenere risultati attendibili con margini di errore accettabili. I risultati ottenuti, pur soffrendo di limiti dovuti alla natura empirica del metodo, sembrano mostrare come le correlazioni empiriche adottate, di validità ristretta ad un certo ambito territoriale, possano essere utilmente impiegate per dedurre la velocità V s dal numero di colpi N SPT in terreni sabbiosi. In particolare, il lavoro svolto ha mirato alla validazione di alcune correlazioni, individuando quelle più adatte per i siti analizzati. Nonostante questo, le correlazioni trovate per tutti i terreni, per le sabbie e per le sabbie miste a ghiaie hanno mostrato una correlazione molto debole, con coefficienti di determinazione R 2 limitati. A tal proposito, solo in relazione ai terreni sabbiosi, si riportano in Tabella 6 i coefficienti di determinazione ottenuti utilizzando correlazioni empiriche proposte da altri autori. Tabella 6. Confronto tra i coefficienti di determinazione ottenuti utilizzando le relazioni empiriche V s -N SPT di letteratura e quella proposta nel presente studio per la sola sabbia. Autore R 2 Presente studio SABBIA.39 Ohta e Goto (1978).38 Imai e Tonouchi (1982).36 Imai (1977).38 Lee (199).38 Yoshida e Motonori (1988).34 Sykora e Stokoe (1983).38 Da una prima analisi sembra essere confermata l osservazione sottolineata in precedenza, secondo la quale una correlazione validata su scala regionale, a partire anche da un numero relativamente limitato di dati, sia in grado di fornire stime leggermente più precise e affidabili rispetto a quelle ottenute da analoghe correlazioni: si nota, infatti, un coefficiente R 2 superiore rispetto a quello delle correlazioni presenti nella letteratura tecnica.
7 La bassa correlabilità riscontrata può dipendere dalla natura stessa della prova penetrometrica dinamica SPT. La prova SPT appartiene, infatti, a quel gruppo di prove in sito durante le quali il terreno segue dei percorsi degli sforzi efficaci diversi ed i risultati della prova possono essere correlati solo empiricamente con le specifiche proprietà del terreno in sito (Lo Presti e Puci, 21). Ne consegue che è necessario essere consci delle molte limitazioni di tali correlazioni, a causa dei molti fattori che influiscono sul comportamento non lineare e plastico dei terreni naturali. 3.2 Valutazione della categoria di sottosuolo Nelle NTC8 le categorie di sottosuolo sono definite sulla base del valore di V s,3, ovvero di una velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio, calcolata imponendo l equivalenza dei tempi di arrivo delle onde di taglio in un terreno omogeneo equivalente, di spessore pari a 3 m. La velocità equivalente delle onde di taglio V s,3 è definita come segue: 3 V S,3 n hi i 1Vs, i (2) dove: h i è lo spessore (in metri) dell i-esimo strato, compreso nei primi 3 m di profondità; V s,i è la velocità delle onde di taglio nell i-esimo strato; n è il numero di strati compresi nei primi 3 m di profondità. Le NTC8 individuano cinque categorie di sottosuolo: categoria A: ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi; categoria B: rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti, con spessori maggiori di 3 m; categoria C: depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti, con spessori maggiori di 3 m; categoria D: depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o terreni a grana fine scarsamente consistenti, con spessori maggiori di 3 m; categoria E: terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiori a 2 m. Ad ogni categoria è associato il rispettivo intervallo dei valori della velocità equivalente di propagazione delle onde di taglio V s,3. La normativa consente, inoltre, di definire la categoria di sottosuolo anche attraverso la determinazione di N SPT,3, attraverso una formulazione del tutto analoga alla (2). Nell ambito del presente studio, per ogni sito di indagine, è stata determinata la categoria di sottosuolo sia sulla base dei valori di V s,3 misurati, sia sulla base dei valori della resistenza penetrometrica dinamica equivalente N SPT,3, sia sulla base della correlazione empirica proposta: tale analisi ha evidenziato come talvolta le correlazioni empiriche, opportunamente tarate, si dimostrino più affidabili rispetto a quanto consentito dalla stessa normativa, in base alla sola valutazione di N SPT,3. Tabella 7. Valutazione della categoria di terreno nei siti oggetto di studio. SITO V s,3 misurata SPT V s,3 stimata COLTARO DI SISSA C C C GOITO C C C MEZZOCORONA C C C MOZZECANE C D C NOGAROLEROCCA C C C ROLO-CARPI C D C ROVERETO C C C Applicando, infatti, quanto prescritto dalle norme NTC8, si è ottenuto quanto segue: tutti i siti analizzati, caratterizzati dalla presenza di materiale prevalentemente sabbioso con sparsi strati ghiaiosi e, in alcuni siti, piccole intercalazioni limose, rientrano nella categoria di suolo C in base al valore di V s,3, sia calcolato a partire dalle misure dirette di V s sia stimato a partire dai valori di V s ottenuti tramite la correlazione proposta (Tabella 7). Anche sulla base dei valori della resistenza penetrometrica dinamica equivalente N SPT,3, per
8 tutti i casi il sito in esame ricade sempre nella categoria di suolo C, tranne che per i siti di Mozzecane e di Rolo-Carpi, per i quali un valore di N SPT,3 inferiore a 15 induce a declassare il sito nella categoria D. Per questi due siti la correlazione proposta si dimostra, dunque, più affidabile rispetto a quanto permesso dalla stessa normativa, relativamente alla classificazione in base ai risultati della sola prova SPT. Il passaggio attraverso la determinazione di un profilo, pur fittizio, di V s, sulla base di prove SPT realizzate con una sufficiente frequenza spaziale lungo una verticale di indagine, sembra fornire una determinazione più appropriata della categoria di suolo rispetto alla valutazione di N SPT,3, almeno limitatamente ai casi analizzati 4. CONCLUSIONI I risultati ottenuti permettono di ribadire la necessità di classificare il sito di costruzione, per la definizione dell azione sismica, sulla base della misura diretta di V s in sito, attraverso prove geofisiche di tipo sismico. Il ricorso a metodi indiretti per la stima di V s attraverso correlazioni empiriche deve essere, per quanto possibile, evitato in virtù delle incertezze insite in tali correlazioni e della forte dipendenza di queste ultime dal sito o dai siti in cui sono state tarate. Tale possibilità potrebbe essere, tuttavia, sfruttata per progetti di modesta entità e sulla base di correlazioni opportunamente verificate per l area di interesse. La metodologia di classificazione del sito basata, invece, su parametri quali il valore di N SPT,3 dovrebbe essere limitata solo a valutazioni locali di prima approssimazione. Infine, si vuol sottolineare l estrema necessità di proseguire ed approfondire questo tipo di studio, al fine di raffinare la precisione delle correlazioni empiriche proposte, sulla base di una ben più ampia disponibilità di dati. Per quanto concerne gli sviluppi futuri, l obiettivo primario consisterà nell incrementare il numero di dati provenienti da indagini geotecniche e misure in sito, in modo tale da permettere la determinazione di correlazioni più affidabili. BIBLIOGRAFIA Collotta, T., Bongio, P., Boerio, V., Tognola, B., 29. Vs=f(N SPT ): esperienze e considerazioni applicative, Atti del Convegno ANIDIS 29, Bologna. Giretti, D., Colombi, A., Fioravante, V., 27. Sulla valutazione delle velocità di propagazione delle onde di taglio da prove penetrometriche statiche per i depositi alluvionali Ferrares, Rivista italiana geotecnica, 3/27. Imai, T., P and S wave velocities of the ground in Japan. Proceeding of IX International Conference on Soil Mechanics and Foundation Engineering, 2, Imai T., Tonouchi, K., Correlation of N-value with S- wave velocity and shear modulus, Proceedings of the 2 nd European Symposium of penetration testing, Amsterdam, Iyisan, R., Correlations between Shear Wave Velocity and In-situ Penetration Test Results, Technical Journal of Turkish Chamber of Civil Engineers, 7(2), (in Turkish). Lancellotta, R., 24. Geotecnica, Zanichelli. NTC8, DM 14/1/28, Norme tecniche per le costruzioni 28. Lee, S.H.H., 199. Regression models of shear wave velocities, Journal of the Chinese Institute of Engineers, 13(5): Lo Presti, D., Puci, I., 21. Impiego delle prove penetrometriche dinamiche per la caratterizzazione meccanica dei terreni, Conferenza di geotecnica di Torino. Mulargia, F., Castellaro, S., 29. Experimental uncertainty on the Vs(z) profile and seismic soil classification, Seismological Research Letters, 8(6), Ohta, Y., Goto, N., Empirical Shear Wave Velocity Equations in terms of Characteristics Soil Indexes, Earthq. Eng. & Structural Dyn. (6), Sykora, D.W., Stokoe, K.H., Correlations of In Situ Measurements in Sands of Shear Wave Velocity, Soil Characteristics, and Site Conditions, Geotechnical Eng. Report, GR83-33, The University of Texas at Austin. Uma Maheswari, R., Boominathan, A., Dodagoudar, G.R. 21. Use of surface in statistical correlations of shear wave velocity and penetration resistance of Chennai soils, Geotechnical and Geological Engineering, 28, Yoshida, Y., Motonori, I., Empirical Formulas of SPT Blow-Counts for Gravelly Soils, Proceedings of ISOPT-1, Orlando (USA).
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse
DettagliPERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6
INDICE PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6 SPETTRI E PARAMETRI DI STRUTTURA 7 1 PERICOLOSITA SISMICA L azione sismica
DettagliA2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)
ALLEGATO A2 TABELLE E FORMULE PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI TOPOGRAFICI. A2.1 - Tabelle
DettagliL obiettivo è stato quello di verificare la relazione Rd > Ed, come indicato nelle NTC2008 al paragrafo 2.3.
1) PREMESSA La presente relazione viene redatta in supporto al progetto dell ampliamento della scuola secondaria di primo grado Istituto comprensivo Erasmo da Rotterdam sita in Via Giovanni XXIII, 8 a
DettagliALLEGATO 5 APPROFONDIMENTO SISMICO DI 2 LIVELLO
ALLEGATO 5 APPROFONDIMENTO SISMICO DI 2 LIVELLO 1 PROCEDURE REGIONALI PER IL 2 LIVELLO DI APPROFONDIMENTO SISMICO SULLA BASE DEI CRITERI DELLA D.G.R. N. IX/2616/2011 La procedura di cui al punto 1.4.4
DettagliUniversità degli Studi del Sannio Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche. Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU
Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU Anno accademico 2010/2011 docente: Rosalba Maresca E-mail: maresca@unisannio.it 1 Metodi
DettagliDeterminazione Vs30 Profondità di indagine Buona precisione specialmente con analisi congiunte Possibilità di mettere in luce situazioni
Determinazione Vs30 Profondità di indagine Buona precisione specialmente con analisi congiunte Possibilità di mettere in luce situazioni sismostratigrafiche potenzialmente critiche Valutazione della opportunità
DettagliALLEGATO C (Classi di Rischio Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire)
ALLEGATO C (Classi di Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire) Il testo del presente allegato è stato redatto in collaborazione tra la Direzione Regionale Infrastrutture
DettagliProgr. n A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)
Progr. n. 112 21 ALLEGAO A2 ABELLE E FORMULE PER LA VALUAZIONE DEI FAORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENO E PER LA VALUAZIONE DEGLI EFFEI OPOGRAFICI. A2.1
DettagliPORTO TURISTICO DI ROMA RELAZIONE GEOTECNICA E SISMICA
PORTO TURISTICO DI ROMA PROGETTO DI AMPLIAMENTO PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GEOTECNICA E SISMICA INDICE 1. GENERALITÀ... 2 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA... 3 3.1 Caratteristiche
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne
DettagliGeo Tecnologie s.r.l.
INDICE 1. PREMESSA 2 2. DECRETO MINISTERIALE 14 GENNAIO 2008 7 2.1 Parametri sismici locali 9 1 1. PREMESSA L Appennino meridionale presenta una storia sismica tra le più severe dell Italia, sia in termini
DettagliPROSPEZIONE SISMICA CON METODOLOGIA MASW (Multichannel Analisys of Surface Waves) Località: Carraia-I Praticelli Comune: San Giuliano Terme (PI)
GEOPROSPEZIONI s.n.c. via A. della Spina, 43 56125 - Pisa tel/fax 050.552430 P IVA n 01745030500 REA n 151287 PROSPEZIONE SISMICA CON METODOLOGIA MASW (Multichannel Analisys of Surface Waves) Località:
DettagliRELAZIONE SULLE INDAGINI GEOGNOSTICHE
RELAZIONE SULLE INDAGINI GEOGNOSTICHE Il sottoscritto Dr. Geologo Giovanni Catalano, iscritto all Ordine dei Geologi della Calabria rispettivamente con il numero n 230, ha redatto la Relazione Geognostica
DettagliFACOLTÀ DI ARCHITETTURA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Corso di Costruzioni in zona sismica A.A. 2007-2008 dott. ing. Marco Muratore Lezione 4: dall equazione del moto allo spettro di risposta elastico
DettagliLa banca dati delle caratteristiche geotecniche del sottosuolo di Roma
La banca dati delle caratteristiche geotecniche del sottosuolo di Roma G. Cavarretta, G. P. Cavinato, M. Mancini, M. Moscatelli, A. Patera, G. Raspa, F. Stigliano, R. Vallone, F. Garbin, S. Milli, S. Storoni
DettagliBASE SISMICA A RIFRAZIONE ST1P (TAV. 2)
BASE SISMICA A RIFRAZIONE ST1P (TAV. 2) 1. Il sismostrato-1 è caratterizzato da velocità delle onde P di comprese tra 480 m/sec e 540 m/sec; lo spessore di questo sismostrato è variabile: circa 1 m. (scoppio
DettagliRelazione sulla pericolosità sismica del sito
Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l
DettagliCorsi di Geotecnica A ed Elementi di Geotecnica
Università degli Studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio (triennale) Ingegneria del Controllo Ambientale Corsi di Geotecnica A ed Elementi di
DettagliREGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO
REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO Viale Tre Martiri, 89 45100 R O V I G O A47 - PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE DI INQUADRAMENTO GEOTECNICO 1.0 PREMESSE Il progetto prevede la costruzione di un nuovo corpo
DettagliNella quale D r è il valore medio della densità relativa che può essere stimata con una delle relazioni: per. Bazaara (1967) per p N = Skempton (1986)
CORRELAZIONI φ -N SPT Per la determinazione dell angolo di resistenza al taglio dei materiali ghiaiosi possono essere applicate le correlazioni empiriche di Schmertmann (1978) e di Hatanaka e Uchida (1996)
DettagliGeo Probing - PROVE PENETROMETRICHE STATICHE - RAPPORTO ED ELABORAZIONE DEI VALORI MISURATI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Geo Probing di Francesco Becattini Telefono cellulare: 347.6434222 Sede: Strada Perugia - Ponte Valleceppi, n 96 06135 Ponte Valleceppi (PG) Telefono e Fax: 075.5928321 e-mail: f.becattini@geoprobing.it
DettagliALLEGATO 2 SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE
ALLEGATO SCHEDE REGIONALI PER LA VALUTAZIONE DEL FATTORE DI AMPLIFICAZIONE ALLEGATO EFFETTI MORFOLOGICI SCARPATA - SCENARIO Za CRITERI DI RICONOSCIMENTO h β H m α L α H L H oppure L > - m SCARPATA IN CONTROPENDENZA
DettagliRelazione geologica. Premessa
Relazione geologica Oggetto: studio geologico sull area sita in via F. Saporito, nel Comune di Aversa (Ce), di proprietà Comunale, destinata all intervento di completamento, manutenzione straordinaria
DettagliLeggi di attenuazione e zonazione sismica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Leggi di attenuazione e zonazione sismica ZS9 Prof. Ing. Claudia Madiai Correlazioni tra parametri sismici
DettagliInterpretazione di down-hole con metodo di inversione. 1/8
Interpretazione di down-hole con metodo di inversione "Software sviluppato in LabVIEW per gestire l'acquisizione dei segnali (frequenza di campionamento, numero di punti di acquisizione, sensibilità );"
DettagliAllegato 1: Verifica sismica di 2 livello Allegato 2: Prove penetrometriche dinamiche
STUDIO GEOPLAN Via C. Rota, 39 Monza Tel. 039/832781 INDICE 1 Premessa... 1 2 Ubicazione dell area... 1 3 Inquadramento geologico... 1 4 Condizioni idrogeologiche... 2 4.1 P... 2 5 Fattibilità geologica...
Dettagliprovincia di trapani
provincia di trapani RELAZIONE GEOLOGICA ED INDAGINI GEOTECNICHE RELATIVE ALLA VARIANTE AL P.R.G.. ALLA LUCE DELLE LINEE GUIDA DEL P.T.P.R., DEL P.T.P. AMBITO 1 E DI TUTTI GLI STRUMENTI SOVRACOMUNALI E
DettagliSigna srl INDAGINI GEOFISICHE. Indagine: Indagini geofisiche con la metodologia MASW. RAPPORTO TECNICO. Codice documento: Numero pagine: 24
Signa srl INDAGINI GEOFISICHE Committente: Idrogea Servizi S.r.l. Comune: Gemonio (VA). Indagine:. RAPPORTO TECNICO Codice documento: 34-12 Numero pagine: 24 A 26/06/12 EMISSIONE DG DG DG Rev. Data Descrizione
DettagliRelazione Geotecnica e sulle Fondazioni
Relazione Geotecnica e sulle Fondazioni 1. Premessa In Italia la progettazione geotecnica è regolata dal N.T.C. 2008 ed è redatta ai sensi del p.to 6.2.2. La presente Relazione è relativa all Analisi sulle
DettagliRELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA DEL SITO (cfr. par.c10.1 Circolare Ministero Infrastrutture 617/09)
RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA DEL SITO (cfr. par.c10.1 Circolare Ministero Infrastrutture 617/09) INDICE 1. PREMESSA.... 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 3. INDIVIDUAZIONE DEL SITO DI COSTRUZIONE...
Dettagli2.6 Correlazioni dirette ed indirette
33-378 2.6 Correlazioni dirette ed indirette Con particolare riferimento alle prove in situ si è fatto largo uso di correlazioni che numerosi autori hanno stabilito fra i valori misurati dalle prove e
DettagliNuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo
Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo F. Pergalani, M. Compagnoni, M.P. Boni Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale,
DettagliINTERPRETAZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE STATICHE CON PUNTA MECCANICA (CPT) PUNTA ELETTRICA (CPTE) PUNTA CON PIEZOCONO (CPTU)
INTERPRETAZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE STATICHE CON PUNTA MECCANICA (CPT) PUNTA ELETTRICA (CPTE) PUNTA CON PIEZOCONO (CPTU) DEFINIZIONE STRATIGRAFIA Prove CPT: diagramma di Shmertmann (1979) DEFINIZIONE
DettagliGIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE
M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,
DettagliStrutture esistenti: Calcolo e Verifica senza l ausilio della PushOver. Ing. Stefano Ciaramella, PhD
Strutture esistenti: Calcolo e Verifica senza l ausilio della PushOver Costruzioni esistenti : edifici la cui struttura sia completamente realizzata alla data della redazione della valutazione di sicurezza
DettagliCategoria di suolo di fondazione = C
Modello sismico di taglio (Vs) 100 200 300 400 500 600 700 800 900 0 5 10 Vs (m/s) V s30 =258 m/s classe C 15 profondità (m) 20 25 30 35 40 45 50 D C B A La Vs30 misurata è stata di: Vs30= 258 m/s ± 10
DettagliREGOLAMENTO URBANISTICO PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE P E SH
COMUNE DI COREGLIA ANTELMINELLI Provincia di Lucca REGOLAMENTO URBANISTICO PROSPEZIONI SISMICHE A RIFRAZIONE CON ONDE P E SH CATEGORIE DEI SUOLI DI FONDAZIONE AI SENSI DEL D.M. 14/09/05 NEL CAPOLUOGO E
DettagliRISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA
FACOLTA DI INGEGNERIA 12 Aprile 2005 RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA Maurizio Ferrini*, Massimo Baglione*, Samuela Iacomelli**, *Regione Toscana - Settore
DettagliSelezione assistita dell input sismico e nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
Selezione assistita dell input sismico e nuove Norme Tecniche per le Costruzioni i Iunio Iervolino Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi di Napoli Federico II apparso online 15
DettagliRELAZIONE INTEGRATIVA ERSU - Fondazione Brigata Sassari Studio Associato di Geologia Madau&Sechi via Pasubio 14 Sassari Tel. 0793493506896 Premessa La presente relazione definisce le caratteristiche litologico
DettagliVALUTAZIONE DELL'AZIONE SISMICA
C.T.E. COLLEGIO DEI TECNICI DELLA INDUSTRIALIZZAZIONE EDILIZIA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI NUORO CORSO DI AGGIORNAMENTO PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO CON GLI EUROCODICI alla
DettagliINTRODUZIONE 2 1. METODI DI VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA 2 2. VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ACQUIFERO
SOMMARIO INTRODUZIONE 2 1. METODI DI VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA 2 2. VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ACQUIFERO SUPERFICIALE MEDIANTE IL METODO GOD (1987) 3 2.1 - Descrizione del metodo
DettagliUniversità IUAV di Venezia
Università IUAV di Venezia corso : Fondazioni a.a. 2016-17 17 D.M.14.01.2008.14.01.2008 - cap. 6 Progettazione geotecnica 6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA Le indagini geotecniche
DettagliGli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura
Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI
RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI 1 Indice 1. Caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione...3 2. Criteri di scelta del tipo di fondazione...4 3. Caratterizzazione meccanica...4 4. Descrizione
DettagliRELAZIONE GEOLOGICA E MODELLO GEOLOGICO
Dr. Paolo Giovagnoli Geologo Comuni di Cividale del Friuli e Buttrio Provincia di Udine RELAZIONE GEOLOGICA E MODELLO GEOLOGICO a supporto del progetto di collaborazione transfrontaliera per il miglioramento
DettagliLIQUEFAZIONE DEI TERRENI IN CONDIZIONI SISMICHE
Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LIQUEFAZIONE DEI TERRENI IN CONDIZIONI SISMICHE Metodi di calcolo del rischio liquefazione e comparazione con le norme O.P.C.M. del 20/03/2003 e D.M.
DettagliLaboratorio di monitoraggio Cavone
Laboratorio di monitoraggio Cavone Sulla base dell accordo per la prima applicazione delle Linee Guida del 23/07/2014 è stata elaborata la presente nota per valutare in modo preliminare gli eventi sismici
DettagliPROVINCIA DI PISTOIA Servizio Pianificazione Territoriale S.I.T. Turismo Promozione Commercio Dr. Enrico Bartoli Geol. Marco De Martin Mazzalon Zonazione sismogenetica (I.N.G.V. 2004) Zona 915: Garfagnana
DettagliSTIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER
STIME SECONDO IL METODO DI ARGELANDER La stima della magnitudine di una variabile con il metodo di Argelander si basa, come per gli altri metodi (metodo frazionario, metodo di Pogson) sul confronto della
DettagliFiscal News N Studi di settore: indicatori per i professionisti. La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 191 07.07.2015 Studi di settore: indicatori per i professionisti Categoria: Studi di settore Sottocategoria: Modelli Nella nota tecnica e metodologica
DettagliREGIONE PUGLIA Comune di Cassano delle Murge (Bari) Lame: protezione idraulica abitato - intervento per la realizzazione di un sistema di protezione idraulica dell abitato zona Nord-Ovest Sondaggio Geoelettrico
DettagliALLEGATO C Nuove classi di Rischio Geologico e indagini minime di tipo geologico, geofisico e geotecnico da eseguire
ALLEGATO C Nuove classi di Rischio Geologico e indagini minime di tipo geologico, geofisico e geotecnico da eseguire ai sensi del Regolamento Regionale n. 2/2012 La Relazione Geologica e di Modellazione
DettagliCOMUNE DI ALGHERO PROVINCIA DI SASSARI PROGETTO ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURE VOLO ICAO MIGLIORAMENTO ACCESSIBILITA AEROPORTO
COMUNE DI ALGHERO PROVINCIA DI SASSARI PROGETTO ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURE VOLO ICAO MIGLIORAMENTO ACCESSIBILITA AEROPORTO Committente : SO.GE.A.AL. Società di gestione Aeroporto di Alghero - Fertilia
DettagliModelli e Metodi per la Simulazione (MMS)
Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di
DettagliESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI MECCANICA, CHIMICA E MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA Relazione del
DettagliANALISI SPERIMENTALE PARAMETRICA SULL ASSORBIMENTO ACUSTICO DI RISONATORI ACUSTICI A CAVITÀ
Associazione Italiana di Acustica 41 Convegno Nazionale Pisa, 17-19 giugno 214 ANALISI SPERIMENTALE PARAMETRICA SULL ASSORBIMENTO ACUSTICO DI RISONATORI ACUSTICI A CAVITÀ Paolo Ruggeri (1), Fabio Peron
DettagliUniversità IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a
Università IUAV di Venezia corso : Fondamenti di Geotecnica a.a. 2016-17 17 Progettazione GEOTECNICA Progetto e realizzazione: - delle opere di fondazione; - delle opere di sostegno; - delle opere in sotterraneo;
DettagliProposte di miglioramento delle NTC 2008: per nuova classificazione dei terreni (GDL DPC-INGV-S4)
Proposte di miglioramento delle NTC 2008: per nuova classificazione dei terreni (GDL DPC-INGV-S4) Giornata di Studi: Metodi e Risultati della Microzonazione Sismica: la lezione del terremoto aquilano Perché
DettagliAUTOSTRADA AT CN S.p.A. Loc. svincolo Alba Ovest DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI INDICE
INDICE 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 1 3. SISMICITA... 2 3.1 CARATTERIZZAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA... 3 3.2 CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO... 7 3.2.1 Individuazione della
DettagliLago Nero Report 2006
Lago Nero Report 2006 1.0 Premessa La presente relazione illustra i primi risultati di una campagna di indagini geognostiche eseguite in Località Lago Nero nel Comune di Tornareccio (CH), nell ambito del
DettagliREGIONE PUGLIA PROVINCIA DI FOGGIA COMUNE DI PESCHICI
REGIONE PUGLIA PROVINCIA DI FOGGIA COMUNE DI PESCHICI Oggetto: Lavori per la realizzazione delle costruzioni derivanti da volumi da demolire e delocalizzare nel P.I.R.T. Baia di Manaccora Stralcio 1 (Blocco
DettagliCurva di Taratura.xls
Seconda fase: INDAGINI IN SITU PROVE SUL CALCESTRUZZO PROVE SCLEROMETRICHE COSTRUZIONE DELLE CURVE DI TARATURA: ESEMPIO Costruzione Curva di Taratura.xls Seconda fase: INDAGINI IN SITU PROVE SUL CALCESTRUZZO
DettagliTEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE
TEORIA DEGLI ERRORI DI MISURA, IL CALCOLO DELLE INCERTEZZE Errore di misura è la differenza fra l indicazione fornita dallo strumento e la dimensione vera della grandezza. Supponendo che la grandezza vera
DettagliLezioni di Statistica del 15 e 18 aprile Docente: Massimo Cristallo
UIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA FACOLTA DI ECOOMIA Corso di laurea in Economia Aziendale anno accademico 2012/2013 Lezioni di Statistica del 15 e 18 aprile 2013 Docente: Massimo Cristallo LA RELAZIOE
DettagliConfronto stime-misure
Confronto stime-misure L approccio modellistico adottato per la stima del campo di vento ha previsto, nella fase di configurazione del modello CALMET utilizzato per il downscaling, una verifica delle stime
DettagliCOMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE RELAZIONE SULLA PERICOLOSITA SISMICA
Dott. Geol Ilaria Ciociaro Via Castriota n. 129 87069 San Demetrio Corone (CS) Tel +329-3762911 e-mail: ilaria.ciociaro@libero.it PI 05049211005 COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE
DettagliESPERIENZA DI LABORATORIO N 1. 1) Misura diretta mediante tester della resistenza elettrica dei resistori R1, R2, R3 e calcolo degli errori di misura.
ESPERIENZA DI LABORATORIO N. ) Misura diretta mediante tester della resistenza elettrica dei resistori R, R, R3 e calcolo degli errori di misura. Dalla misurazione diretta delle singole resistenze abbiamo
DettagliCOMUNE DI SAVIGLIANO
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SAVIGLIANO Proponente: sig. DONALISIO Pietro Via Vezzolano 25-10153 Torino IMPIANTO IDROELETTRICO SUL T. MAIRA NEL COMUNE DI SAVIGLIANO CENTRALE SAN GIACOMO
DettagliParte I): Principi di Geotecnica
Parte I): Principi di Geotecnica Principi di Geotecnica e di Tecnica delle Fondazioni 1 Generalità: Il terreno, le terre e le roccie La geotecnica non si occupa della rocce ma della meccanica dei terreni
DettagliOggetto: Indagine geofisica di sismica a rifrazione in onde Sh.
Dott. Marco Gaggiotti e-mail: gaggiotti_m@yahoo.it Via Osoppo 38 C.F: GGG MRC 68S12A271H 60015 Falconara M.ma (AN) TEL. 071918049-3282040857 P.IVA 02438320422 INDAGINE GEOFISICA DI SISMICA A RIFRAZIONE
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliPROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI
PROCEDURE DI CALCOLO DELLA COMBINAZIONE DEGLI INERTI REALI Non esistono già disponibili in natura materiali lapidei con distribuzione granulometrica eguale a quella ideale richiesta per un inerte da destinare
DettagliDall'analisi delle componenti spettrali delle tracce registrate è possibile: ricavare la frequenza fondamentale (o di risonanza) del sito;
SCOPI STRATIGRAFICO-SISMICI PROVA DI SISMICA PASSIVA A STAZIONE SINGOLA (METODO HVSR) L'indagine consiste nella misurazione, e nella successiva elaborazione, del microtremore ambientale nelle sue tre componenti
DettagliR1 RELAZIONE TECNICA
COMUNE DI PANTELLERIA (Provincia di Trapani) SERVIZI DI PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA ED ESECUTIVA, COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN PROGETTAZIONE E PRESTAZIONI ACCESSORIE RELATIVI ALL INTERVENTO
Dettagli1. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI DI FONDAZIONE
1. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI DI FONDAZIONE 1.1 Ricostruzione Stratigrafica Nella ricerca di una rappresentazione sintetica, ma sufficientemente approssimata, della natura e delle caratteristiche
DettagliEsempi applicativi L Aquila, scuola elementare De Amicis
ogni piano, per le due direzioni principali dell edificio x ed y e rispettivamente per il caso di collasso con forma modale triangolare (eq. 5.14 Direttiva-NTC2008) e nell ipotesi si formino meccanismi
DettagliTERREMOTO CENTRO ITALIA Di.Coma.C Funzione Tecnica di Valutazione e Pianificazione. Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016
Report attività ISPRA del 01 Settembre 2016 Nel corso della giornata sono state operative quattro squadre sul terreno, sono stati elaborati i dati raccolti, con particolare attenzione al database IFFI.
DettagliImg. 1.1 Tracciato previsto dal PRG pre vigente del Comune di Bologna
PROVINCIA DI BOLOGNA Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Documento: Relazione Geotecnica Studio di fattibilità del III lotto della strada Lungosavena a Bologna Cod.: S10011-SF-GE02-0 Data:
DettagliMisura del campo magnetico generato da cabine di trasformazione MT/bt: criticità e definizione di un metodo Sara Adda, Enrica Caputo
Misura del campo magnetico generato da cabine di trasformazione MT/bt: criticità e definizione di un metodo Sara Adda, Enrica Caputo Obiettivi e metodi Finalità del lavoro: definire una metodologia di
DettagliAnalisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta
Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta
DettagliAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare
DettagliPROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERMEABILITÀ
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PERMEABILITÀ SALVATORE GRASSO CORSO DI GEOTECNICA Catania, Maggio
DettagliRELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00
RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE Premessa pg.00 1.0 Normative di Riferimento pg.00 2.0 Descrizione delle modalità tecniche per l espletamento dell incarico pg.00 3.0 Organizzazione e definizione
DettagliIl modello spazio temporale per la previsione dell'erosione nel breve termine. Note Metodologiche
Il modello spazio temporale per la previsione dell'erosione nel breve termine Note Metodologiche 1 Analisi della dinamica temporale dei fenomeni meteo marini sulla Spiaggia di Alimini Descrizione dei dati
DettagliORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA
ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla
DettagliStatistica. Alfonso Iodice D Enza
Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 24 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 24 Dipendenza lineare Lo studio della relazione tra caratteri
DettagliRegione. Regione Calabria. Comune Comune di Rogliano di (CS) ... PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO MINIEOLICO EX SCUOLA MATERNA "POVERELLA"
POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico LINEA DI ATTIVITÀ 1.3 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELL AMBITO DELL EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E UTENZE
DettagliCOMPARTO TURISTICO ALBERGHIERO EX. HOTEL VITTORIA AREA A TABULATI VERIFICHE PRELIMINARI LIQUEFAZIONE SISMICA
COMPARTO TURISTICO ALBERGHIERO EX. HOTEL VITTORIA AREA A TABULATI VERIFICHE PRELIMINARI LIQUEFAZIONE SISMICA VARIANTE H. VITTORIA TABULATI E GRAFICI DI VERIFICA PRELIMINARE ALLA LIQUEFAZIONE SISMICA METODI
DettagliEsercitazione del
Esercizi sulla regressione lineare. Esercitazione del 21.05.2013 Esercizio dal tema d esame del 13.06.2011. Si consideri il seguente campione di n = 9 osservazioni relative ai caratteri ed Y: 7 17 8 36
DettagliSeminario - Approfondimenti geologici per la valutazione degli effetti sismici locali nel territorio dell Oltrepò mantovano
Seminario - Approfondimenti geologici per la valutazione degli effetti sismici locali nel territorio dell Oltrepò mantovano Mantova, 10 ottobre 2013 Il terremoto nel mantovano: riflessioni sulla normativa
DettagliNORMATIVE DI RIFERIMENTO...
SOMMARIO 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3. AZIONE SISMICA... 3 3.1. CATEGORIA DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE... 3 3.2. SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO IN ACCELERAZIONE DELLE COMPONENTI
DettagliINDAGINE SISMICA PASSIVA MEDIANTE TROMOGRAFO DIGITALE TROMINO (METODO NAKAMURA HVSR
INDAGINE SISMICA PASSIVA MEDIANTE TROMOGRAFO DIGITALE TROMINO (METODO NAKAMURA HVSR o H/V) STIMA DEL VS30 CON MISURA DIRETTA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DA STAZIONE SINGOLA Località: ROCCA SAN CASCIANO
DettagliDOTT. GIANLUCA CANTARELLI GEOLOGO
DOTT. GIANLUCA CANTARELLI GEOLOGO PROVINCIA DI PARMA COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME INDAGINI GEOGNOSTICHE INERENTI IL MOVIMENTO FRANOSO INTERESSANTE LA STRADA COMUNALE DI MONTAURO IN COMUNE DI SALSOMAGGIORE
DettagliStatistica. Alfonso Iodice D Enza
Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 33 Outline 1 2 3 4 5 6 () Statistica 2 / 33 Misura del legame Nel caso di variabili quantitative
DettagliIl metodo delle proporzioni crescenti
Il metodo delle proporzioni crescenti Ulisse Di Corpo Abstract I modelli predittivi, che utilizzano le regressioni multiple, partono dall assunto che le relazioni tra le variabili sono lineari o traducibili
Dettaglieseguito in Comune di... Località.. Via... n.. CAP... Comune Catastale.. Foglio n. Mappale o Particella. DICHIARA
MODULO 9 DICHIARAZIONE / ASSEVERAZIONE DEL GEOLOGO DI CONGRUITA' DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA AI REQUISITI RICHIESTI DAL PUNTO 6.2.1 DELLE N.T.C. DM 14/01/08 e/o DALLA D.G.R. IX 2616/2011 Il
DettagliANALISI E PROGETTAZIONE DELLE FONDAZIONI
Università degli Studi di Napoli Federico II Seconda Università degli Studi di Napoli Università degli Studi di Salerno Università degli Studi di Napoli Parthenope Università degli Studi del Sannio Università
DettagliEsplorazione del sottosuolo
1 Esplorazione del sottosuolo Finalità Profilo stratigrafico Proprietà fisico-meccaniche Misura pressione neutra Permeabilità Verifica impiego analisi e tecnologie Raccomandazioni AGI (1977): Mezzi di
Dettagli