Arch. Carlo Visioli Verona 24 Ottobre 2012

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1 Presidi per il 2020 Diagnosi energetica di un edificio scolastico Arch. Carlo Visioli Verona 24 Ottobre 2012

2 IL PROGETTO PRESIDI VERSO 2020 Bando ministeriale 2010 in materia ambientale e sviluppo sostenibile con peculiarità la Replicabilità ; Coinvolgimento di tre Istituti Cittadini, dei Presidi, degli Insegnanti e Studenti delle 3^ e 4^; Coinvolgimento della Provincia di Verona; Coinvolgimento operatori di settore INFORMAZIONE SENSIBILIZZAZIONE - EDUCAZIONE - PARTECIPAZIONE - FORMAZIONE

3 INDIVIDUAZIONE E CARATTERISTICHE EDIFICIO Complesso costituito da aule scolastiche, aula magna, uffici e palestra; Edificio scolastico del 1973 disposto in parte su tre livelli; Presenza di area piantumata intorno all edificio; Struttura portante in setti di cls armato; Rivestimento in pannelli prefabbricati in cls mod. sandwich

4 CARATTERISTICHE EDIFICIO I PROSPETTI ALTERNANO PARETI CIECHE A FOROMETRIE A NASTRO ASSAI PREVALENTI

5 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Liceo Scientifico G. Fracastoro: Osservazioni e valutazioni sull utilizzo dell area esterna all edificio e raccolta informazioni sul progetto. ITSG Cangrande: Rilievo della struttura scolastica e dell area esterna e restituzione grafica di entrambi i rilievi. ITIS G. Ferraris: Rilievo dell impianto elettrico e ricognizione di tutte le attrezzature fruitori di energia elettrica. Osservazioni e valutazioni sull area esterna all edificio CENSIMENTO E LOCALIZZAZIONE PLANIMETRICA DELLE ESSENZE ARBOREE DEL GIARDINO DELLA SCUOLA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI SUL PROGETTO ARCHITETTONICO E SULLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

6 AZIONI IN CAMPO Gli studenti hanno provveduto al rilievo dell area circostante. Si sono controllate le misure, sia con punti predeterminati fra le stazioni, sia con misure eseguite con corda metrica e si è convalidato il rilievo.

7 RILIEVO DELL EDIFICIO: STRUTTURE E COMPONENTI Il rilievo architettonico dei fabbricati è il punto di partenza indispensabile per la redazione dei progetti di recupero degli edifici. La procedura di rilievo del fabbricato deve sempre iniziare dalla pianta del piano terra, che rappresenta l elemento fondamentale di tutto il rilievo.

8 RILIEVO DELLA PARTE IMPIANTISTICA Gli studenti, hanno rilevato la potenza elettrica assorbita: - Impianto di illuminazione interno. -Vari utilizzatori elettrici. -Misure dell illuminazione delle aule e di ambienti vari. - Misure dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (frequenza di rete 50 Hz). - Misure dei campi elettromagnetici ad alta frequenza. GLI STUDENTI SONO STATI ASSISTITI DURANTE TUTTE LA FASI SVOLTE IN CAMPO DAGLI INSEGNANTI

9 IN SINTESI I DATI DI INPUT - Stratigrafie pareti e solai attraverso valutazioni, oggettive, termografie; - Serramenti, porte e finestre; - Generatore di Calore; - Termostato; - Ponti termici; - Caratteristiche Termiche Ambienti; - Caratteristiche dimensionali e di esposizione; - Analisi degli Impianti; - Fonti rinnovabili;

10 CONOSCERE PER OTTIMIZZARE SOFTWARE DI MODELLISTICA NORME UNI DATI IN INPUT: - CONSUMI ENERGETICI --INDICE PRESTAZIONE INVOLUCRO E IMPIANTI PROTOCOLLO DATI IN OUTPUT INDAGINE ENERGETICA ANALISI EDIFICIO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

11 ELABORAZIONE DATI E CLASSIFICAZIONE ENERGETICA

12 IPOTESI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA CAPPOTTO TERMICO INVOLUCRO: polistirene espanso sinterizzato (EPS) di spessore pari a 14 cm.; RIFACIMENTO COPERTURA : tetto piano isolato con pannelli in fibra di legno di spessore complessivo pari a cm. 14, con soprastante sistema di copertura Riverklac in alluminio; SOSTITUZIONE SERRAMENTI: sostituzione dei serramenti con nuovi del tipo in PVC più performanti, con sistema di veneziane interne al vetrocamera lungo i lati esposti a sud-est (aule); IMPIANTO FOTOVOLTAICO: integrazione ai pannelli di copertura di impianto per la produzione di energia elettrica con una potenza stimata di 287,88 kwp.

13 SIMULAZIONE DEGLI INTERVENTI CAPPOTTO TERMICO INVOLUCRO SOSTITUZIONE SERRAMENTI

14 SIMULAZIONE DEGLI INTERVENTI IMPIANTO FOTOVOLTAICO ISOLAMENTO E NUOVA COPERTURA

15 RISULTATI OTTENIBILI

16 RISULTATI OTTENIBILI Descizione Valore Unità dimisura Costo dell'intervento Euro Passaggio di classe da C a A Classe % di Riduzione dei consumo di energia solo con l'intervento sull'involucro 53.7% kwh/anno risparmiati kwh/anno t CO 2 /anno non emessa kwh/anno prodotti con il fotovoltaico kg/anno di CO2 non prodotta grazie al fotovoltaico kg/anno di CO2 non prodotta totale Tempi di rientro dell'investimento semplice Tempi di rientro tenedo conto delle spese di manutenzione del nuovo impianto e delle spese che non dovrò effettuare per la manutenzione dello stabile nelle attuali condizioni nell'arco di 20 anni 44 t CO2/anno kwh/anno 187 t CO2/anno 231 t CO2/anno tra i 13 ed i 14 anni anni tra i 12 ed i 13 anni anni Descrizione Parametro valore attuale valore simulazion e diff. % unita' di misura Rapporto di Forma S/V % 1/m Superficie netta calpestabile % m² Superficie lorda disperdente delle Vetrate % m² Durata del periodo di riscaldamento % G Durata del periodo di raffrescamento % G Indice di Prestazione - Energetica RISCALDAMENTO per AQE ed ACE Indice di Prestazione Energetica ACS per AQE ed - ACE % kwh/m³anno 1.64% kwh/m³anno % kwh/m²anno EPi+EPacs = Prestazione energetica globale Classe Energetica Globale dell' EOdC C A nd text Spese stimate di manutenzione per lo stabile nelle condizioni attuali in 20 anni Spese di manutenzione ordianria struttura riqualificata Spese Manutenzione + Assicurazione fotovoltaico Euro/mq Euro/anno Euro/anno ASSENZA DI BENEFICI FISCALI RIVALUTAZIONE VALORE PATRIMONIALE

17 RISULTATI OTTENIBILI SIMULAZIONE DELL INVESTIMENTO CON INCENTIVO GSE AMMORTAMENTO TRA IL 13/14 ANNO IN ASSENZA DI SGRAVI FISCALI (36/55%)

18 LA NON SOSTENIBILITA L Impronta ecologica é uno strumento di contabilità delle risorse in grado di aiutare i Paesi a comprendere i propri bilanci ecologici fornendo loro i dati necessari a gestire le proprie risorse e rendere il proprio futuro più sicuro. I COMPONENTI DELL IMPRONTA ECOLOGICA L impronta ecologica L edizione del 2012 del Living Planet Report evidenzi: viviamo come se avessimo un altro pianeta a nostra disposizione; utilizziamo il 50% in più delle risorse che la Terra può fornire; se non cambiamo entro il 2030, anche i due pianeti non saranno più sufficienti.

19 IL PROCESSO EVOLUTIVO XIX secolo industrializzazione processi produttivi da metà Evoluzione nelle costruzioni i primi grattacieli nella città di New York, la Torre Eiffel a Parigi. petrolio gas naturale minerali del sottosuolo materiali da costruzione Il motore a scoppio, la lampadina elettrica, i primi elettrodomestici Miglior qualità della vita, > comfort e benessere

20 LA SOSTENIBILITA CONCETTO ANTICO Dall Antichità al Medioevo e al Rinascimento, la progettazione e costruzione degli edifici rispettavano il gusto e il decoro del tempo ma anche delle regole precise. Vitruvio, i Trattati, la Sostenibilità e la Bioarchitettura. Leonardo con i propri studi dall uomo alle macchine Brunelleschi con la fabbrica di Santa Maria del Fiore e l equilibrio estetico strutturale

21 STRATEGIE ED AZIONI Necessità di ridurre le emissioni di CO2 per limitare l effetto serra; Utilizzo limitato delle energie prodotte da combustione di materie prime o derivate dal petrolio. Direttiva 2009/29/CE, in vigore dal giugno 2009 entrerà in vigore dal gennaio 2013 fino al 2020 ha l obiettivo 20/20/20: Ridurre emissioni di CO2 del 20% Ridurre del 20%, i consumi degli edifici Utilizzo di energia da fonti di energia rinnovabile almeno del 20%.

22 OBIETTIVI DELL UNIONE EUROPEA A PARTIRE DAL 2018 GLI EDIFICI PUBBLICI DI NUOVA COSTRUZIONE O SOTTOPOSTI A RISTRUTTURAZIONE PESANTE, DOVRANNO ESSERE A CLASSE ENERGETICA zero Entro 2013: adottati gli obiettivi a livello nazionale Entro il 2014: commissione europea esegue le verifiche Entro 2015: Studi di valutazione su teleriscaldamento e la cogenerazione Entro 2050: Tutti gli Edifici pubblici più efficienti

23 DIRETTIVA 12/09/2012 EFFICIENZA ENERGETICA Introduce nuove misure obbligatorie per risparmiare energia, interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, piani di risparmio per le imprese pubbliche e AUDIT per tutte le grandi imprese: EDIFICI PUBBLICI E IMPRESE ENERGETICHE La direttiva sull'efficienza energetica impone agli Stati membri di adeguare ogni anno il 3% degli edifici utilizzati dal governo nazionale. La norma si applica agli edifici con una superficie calpestabile di più di 500 metri quadri e, da luglio 2015, per quelli oltre a 250 metri quadri. Gli Stati membri potranno impiegare misure alternative per garantire risparmi equivalenti PUBLIC UTILITY saranno tenute a rispettare nel periodo un obiettivo annuale di risparmio energetico equivalente almeno all'1,5% del totale dell'energia venduta agli utenti, sulla base della media dei consumi dei 3 anni precedenti all'entrata in vigore della direttiva. GRANDI IMPRESE saranno obbligate a sottoporsi ogni quattro anni ad AUDIT energetici condotti da enti accreditati. Gli AUDIT dovranno cominciare al massimo 3 anni dopo l'entrata in vigore della normativa. Le Pmi sono esentate dall'obbligo. La direttiva parla anche di disposizioni per la creazione di strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica da parte degli Stati membri. Il Consiglio Europeo dovrebbe aver adottato la Direttiva entro il 4 ottobre e la pubblicazione ufficiale lo scorso 10 ottobre. L entrata in vigore, pertanto, dovrebbe essere per il 30 ottobre e da questa data entro 18 mesi dovrà essere accolta dalle legislazione nazionali (quindi entro aprile 2014).

24 EVOLUZIONE NORMATIVA E RISPARMIO ENERGETICO 2020 D.Lgs 373/76 DIRETTIVA 2002/91CE Legge 10/91 D.Lgs DIRETTIVA 2009/29/CE D.Lgs DIRETTIVA 2010/31/CE D.P.R D.Lgs DIRETTIVA 2012 D.C.M. 2012

25 GLI STRUMENTI OPERATIVI Obbligo elaborazione e realizzazione del Piano d Azione entro 1 anno approvazione e firma del Patto dei Sindaci da parte del Consiglio Comunale Ogni due anni, redazione di una relazione di attuazione del Piano d Azione. Azione programmatica e operativa di risparmio energetico del Comune: valuta il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2 (baseline); individua gli Obiettivi, le Priorità e gli Ambiti di Intervento; pianifica le Azioni per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni nel proprio territorio

26 GLI STRUMENTI FINANZIARI FONDO ELENA FONDO ROTATIVO KYOTO La legge finanziaria 2007 (n. 296/2006) istituito Cassa Depositi e Prestiti; Le risorse previste finora ammontano complessivamente a 600 milioni di euro, di cui 200 milioni messi a disposizione per il primo ciclo di programmazione nell anno in corso FONDO E.E.E.F. Il Fondo Europeo per l'efficienza Energetica (EEEF) mira a investimenti negli stati membri dell'unione Europea.I beneficiari finali dell'eeef sono gli enti pubblici a livello locale e regionale (tra cui i Comuni) così come le aziende pubbliche e private che operano al servizio degli enti locali.

27 ERASMUS (*) Mutua ed accorpa 7 programmi europei tra i quali quello conosciuto a studenti ed operatori della scuola; Sosterrà vari settori: Istruzione, FORMAZIONE, gioventù e sport Attraverso il partenariato su ampia scala finanzierà la Conoscenza e Competenze settoriali e favorirà alleanze tra le istituzioni dell Istruzione, la formazione e le imprese; Favorirà la cooperazione per l innovazione e le buone pratiche su larga scala tra gli Istituti Scolastici, la Formazione e le Imprese. (*) Estratto dal Convegno del 13 Ottobre 2012 Governare la Scuola, far crescere la Comunità

28 OBIETTIVO EMISSIONI 11 kg CO 2 /m 2 anno FONTI RINNOVABILI 100 % CO 2 Emessa 82 t/anno EMISSIONI 5 kg CO2/m2 anno FONTI RINNOVABILI 135 % CO2 Emessa 38 t/anno

29 PARTECIPAZIONE ENERGY WEEK

30 TUTTO CIO. E IL PUNTO DI PARTENZA PER IMPARARE. LAVORARE INSIEME RELAZIONARE LA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO FORMARE FARE RETE CREARE SINERGIE CREARE COSCIENZA E. NON DI ARRIVO

31 Grazie per l attenzione prestata carlo.visioli@greenmood.eu