Le macchine semoventi per la movimentazione del terreno Norme di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro

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1 Le macchine semoventi per la movimentazione del terreno Francesco Botte Feltre (BL) Ottobre 2002

2 Introduzione Questo manuale ha lo scopo di portare a conoscenza dei conduttori dei mezzi d opera utilizzati per la movimentazione del terreno(pale ed escavatori) i pericoli che essi possono incontrare nello svolgimento del proprio lavoro. Di conseguenza portare a conoscenza degli operatori le misure di prevenzione e protezione necessarie. Gli strumenti operativi e i necessari approfondimenti per gli addetti alla gestione ed all uso dei mezzi d opera presenti all interno del manuale sono suddivisi in quattro capitoli: 1. Il mezzo d opera: nel capitolo relativo verranno analizzati i dispositivi di prevenzione minimi necessari per i mezzi d opera e per le attrezzature di lavoro utilizzate per i lavori di movimentazione meccanizzata del terreno; particolare attenzione verrà dedicata ai pericoli e ai rischi residui che il fabbricante e il progettista del macchinario non è riuscito ad eliminare e/o ridurre e sulla necessità di attuare sia programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria sia interventi di verifica della sicurezza del mezzo. 2. I compiti del conducente del mezzo: verranno analizzati i compiti dell addetto alla conduzione del mezzo d opera; il conducente deve possedere specifiche caratteristiche attitudinali ed essere sempre in perfette condizioni psico-fisiche. Particolare attenzione verrà posta infine alle relazioni che intercorrono con gli altri soggetti presenti nel cantiere. 3. Le misure di prevenzione da applicare nelle specifiche attività. verranno analizzate le misure di prevenzione necessarie per la realizzazione nelle attività di movimentazione meccanizzata del terreno (stabilità dei terreni durante le operazioni di scavo, presenza di sottoservizi e di eventuale materiale bellico, realizzazione di trincee, ecc.). 4. Appendice legislativa: La normativa di sicurezza vigente in tema di uso di mezzi d opera. nel capitolo relativo verranno analizzati tutti i disposti legislativi in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro; verrà realizzata una breve panoramica ponendo particolare attenzione sull analisi del Titolo III Attrezzature di lavoro del D. Lgs. 626/94. La maggior parte degli incidenti dovuti all uso di macchine operatrici si può ricondurre alla mancanza del rispetto delle più elementari norme di prevenzione. Scopo di questo manuale è quello di fornire le indicazioni indispensabili per un uso corretto delle macchine di movimento terra, e creare un senso di responsabilità ed una conoscenza delle possibilità della macchina affidata al conducente. Francesco Botte - Feltre (BL) 2

3 Il mezzo d opera Il mezzo d opera è un attrezzatura di lavoro che permette la meccanizzazione di processi lavorativi estremamente pericolosi per l integrità fisica e la salute dei lavoratori. La continua meccanizzazione del cantiere edile tende a razionalizzare l esecuzione dei lavori al fine di ottenere risultati (manufatti edili) di buona fattura con il minor dispendio di energie e di risorse e ottenuti anche con il minor impatto e quindi pericolo nei confronti dell operatore e dell ambiente esterno. Le macchine per movimento terra consentono di eseguire le operazioni di scavo, carico e trasporto, spandimento e compattazione. Le macchine per movimento terra analizzate all interno del manuale sono: escavatori idraulici; pale caricatrici; terne 1 (macchine combinate: pale ed escavatori). 1 Terna denominazione nata per designare la tripla funzione di trattore-escavatore-pala. Francesco Botte - Feltre (BL) 3

4 La scelta delle macchine Le macchine da cantiere si collocano all interno delle scelte di razionalizzazione sopra riportate e quindi le scelte imprenditoriali, a parità di condizioni di sicurezza: conformità alle norme tecniche e legislative e bassa intensità rumorosa, sono quasi sempre indirizzate su due tipi di macchine: macchine con potenza tale da soddisfare le punte massime dei lavori richiesti 2 ; macchine che offrono delle prestazioni riferite ai valori medi giornalieri richiesti 3. E opportuno ribadire che la scelta del macchinario è anche in funzione di vari fattori, quali: lo stato dell arte del materiale (terreno, ecc.) da movimentare, per esempio se è sciolto, leggero, ecc.; la progettazione relativa allo scavo da realizzare; per esempio se esso si trova a piccola profondità ed è di piccole dimensioni. i tempi di realizzazione e la tipologia di lavoro, come nel caso di cantieri stradali. La legislazione italiana sulla sicurezza sul lavoro prevede che l'acquisto di una macchina, deve essere affrontato mediante una selezione del prodotto in funzione della sua pericolosità sia nei confronti del singolo lavoratore sia della collettività e dell ambiente. In particolare, nello specifico per una corretta scelta, invita ad analizzare esplicitamente due aspetti: rumore: le macchine ed apparecchiature che possono essere acquistate sono quelle che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore 4 ; ergonomia: le macchine ed apparecchiature che possono essere acquistate sono quelle che rispettano i principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro 5. 2 In questo modo le macchine lavorano al massimo delle loro possibilità quasi sicuramente per un numero limitato di volte nell arco di un singolo periodo lavorativo, mentre per la restante parte sono inutilizzate. 3 Questa soluzione presenta l inconveniente delle punte massime. 4 comma 3, art.44 del D. Lgs. 277/91. 5 Lettera f, comma 1, art.3 del D. Lgs. 626/94. Francesco Botte - Feltre (BL) 4

5 Rispettare i principi ergonomici L osservanza dei principi ergonomici, che deve essere eseguita in fase di progettazione del mezzo, contribuisce ad aumentare la sicurezza riducendo la tensione nervosa e gli sforzi fisici dell operatore, migliorando così l esecuzione e l affidabilità dell operazione, e riducendo quindi la possibilità di commettere errori in tutte le fasi di utilizzazione della macchina. Il codice della strada Il Codice della Strada individua i cosiddetti mezzi d opera che devono essere in possesso di specifici requisiti costruttivi e funzionali. Le pale e gli escavatori si collocano in tale categoria, se però eccedono le dimensioni stabilite dalla cosiddetta sagoma libera, pari a 2,5 metri di larghezza e a 4,0 metri di altezza ovvero con larghezze superori vengono individuati come veicoli eccezionali, e quindi per la circolazione sulle vie pubbliche se hanno una sagoma con larghezza compresa tra 2,5 e 3,0 metri è necessaria la scorta del personale dell impresa, se hanno una sagoma oltre i 3,0 metri di larghezza è necessaria la scorta della Polizia Stradale. Francesco Botte - Feltre (BL) 5

6 Requisiti di sicurezza delle macchine Gli elementi delle macchine, quando costituiscono un pericolo, devono essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza (art.41 DPR 547/55). Alcuni dei principali requisiti di sicurezza che le macchine devono possedere sono: posto di lavoro comandi cabine di manovra progettate affinché il conducente lavori in buone condizioni e sia protetto dai rischi quali: temperatura e aerazione inadeguate, eccesso di rumore e vibrazioni; cabine di manovra progettate con una resistenza tale da proteggere gli operatori in caso di caduta di materiale dall alto e di penetrazione di materiale: la macchina deve essere munita di una struttura di protezione contro tale rischio per il conducente FOPS; inoltre deve garantire in caso di ribaltamento in adeguato volume limite di deformazione DLV; cabine di manovra progettate con una resistenza 6 tale da proteggere gli operatori in caso di ribaltamento del mezzo: la macchina deve essere munita di una struttura di protezione contro tale rischio per il conducente ROPS; inoltre deve garantire in caso di ribaltamento un adeguato volume limite di deformazione DLV; sedile progettato per ridurre al livello ragionevolmente più basso possibile le vibrazioni trasmesse al conducente; realizzati in modo tale da scoraggiare l avviamento del motore da parte di persone non autorizzate e progettati in modo che possano essere azionati da un conducente in modo sicuro con il minimo rischio di confusione; progettati al fine di rispettare la circolazione stradale, quindi in grado di permettere il rallentamento, l arresto, la frenatura e l immobilizzazione che garantiscono la sicurezza in tutte le conduzioni di funzionamento (freni, eventuali stabilizzatori come nel caso per esempio degli escavatori). mezzi di segnalazione segnaletica e/o targhe con le istruzioni concernenti l impiego, la regolazione e la manutenzione necessaria; dispositivi di illuminazione per attività svolte in ambienti con carenza di illuminazione; avvertitore acustico che consenta di avvertire le persone esposte; segnalatore luminoso (girofaro) per la circolazione sulla via pubblica. 6 La macchina deve essere dotata di mezzi che consentano di evitare all autista di restarvi chiuso dentro o, in caso di impossibilità, di chiedere aiuto, quindi deve essere munita di un uscita di emergenza (diversa dell uscita normale) in modo da consentire un rapido abbandono della cabina. Qualora la macchina fosse munita di una struttura di protezione in caso di ribaltamento, il sedile deve portare una cintura di sicurezza o un dispositivo equivalente che mantenga il conducente sul suo sedile senza opporsi ai movimenti necessari alla guida né agli eventuali movimenti della sospensione Francesco Botte - Feltre (BL) 6

7 Gli escavatori Gli escavatori sono macchine in grado di eseguire uno scavo mediante un lungo braccio munito di un utensile, chiamato benna o cucchiaio, dotato di denti anteriori di acciaio. Inoltre, possono essere dotati di ruote gommate o di cingoli. Si suddividono in due tipi: a) escavatori con benna frontale; b) escavatori con benna rovescia. Le benne possono avere differenti larghezze e dimensioni chiaramente in funzione del tipo di lavoro da eseguire. Il mezzo opera da posizione fissa, il braccio viene azionato fino a scavare il terreno e, mediante una rotazione della torretta, viene effettuato il carico del materiale asportato sui cassoni dei camion o lo scarico de materiale asportato su un altra zona del cantiere. Esistono escavatori che permettono di eseguire lavori di escavazione con modesti spostamenti di terra in questo caso vengono denominati miniescavatori; tali mezzi sono di dimensioni ridotte e peso contenuto, in genere sono dotati di una benna rovescia e di una lama anteriore. Altra tipologia di escavatori sono i ragni, tali mezzi muniti di quattro appoggi idraulici a terra regolabili in lunghezza, altezza e larghezza, gli appoggi possono essere dotati di due ruote gommate, permettono di eseguire lavori di escavazione anche in presenza di forti pendii. Francesco Botte - Feltre (BL) 7

8 Le pale Le pale sono macchine in grado di eseguire uno scavo mediante un lungo braccio munito di un utensile, chiamato benna, dotato di denti anteriori di acciaio. Si differenziano dagli escavatori dalla forma della benna e le modalità operative: l azione di asportazione del terreno avviene infatti con il movimento della macchina dal punto di scavo a quello di deposito del materiale. In tal modo sono indicate in situazioni dove è difficoltoso accedere con gli automezzi. Inoltre, possono essere dotati di ruote gommate o di cingoli. Le pale su ruote gommate hanno un telaio snodato che consente un articolazione maggiore, al fine di poter operare in spazi ristretti. Come gli escavatori, anche per le pale le benne possono avere differenti larghezze e dimensioni chiaramente in funzione del tipo di lavoro da eseguire. Esistono pale che permettono di eseguire lavori di escavazione con modesti spostamenti di terra in questo caso vengono denominati minipale. Essi sono di dimensioni ridotte e peso contenuto; oltre alle benne, possono essere dotati di molteplici utensili: forche universali, forche con pinze, martelli idraulici, rulli vibranti, ecc. e quindi utilizzati per vari scopi: Per gli spostamenti con le pale fuori dal cantiere, la lama della benna deve essere segnalata montata montando il coprifilo regolamentare. Francesco Botte - Feltre (BL) 8

9 Le terne Le terne sono macchine dotate di pala caricatrice e braccio escavatore. Offrono una maggiore flessibilità di uso, in quanto, possono essere utilizzate sia come escavatore sia come pala. Anche nel caso delle terne, è possibile avere macchine di dimensioni contente, tali da permettere di eseguire lavori in ambienti con spazi ristretti Francesco Botte - Feltre (BL) 9

10 I compiti del conducente del mezzo I mezzi d opera sono considerati come una macchina utensile od operatrice, per cui si prevede che (artt.21 e 22 del D.Lgs.626/94) il datore di lavoro fornisca: adeguate informazioni al lavoratore sui rischi specifici per la sicurezza e la salute a cui lo stesso è sottoposto in relazione all'attività svolta; formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e salute, con particolare riferimento alle specifiche mansioni. La formazione deve avvenire in occasione dell'assunzione, del trasferimento o cambiamento di mansioni, dell'introduzione di nuove macchine ed attrezzature. La selezione del personale è un punto importante ai fini del rendimento e della sicurezza del lavoro, e gli elementi ritenuti idonei ad eseguire un determinato lavoro devono possedere capacità fisiche e mentali sufficienti per consentire di apprendere l istruzione che viene loro data. Tuttavia una corretta procedura aziendale, che tenga conto della peculiarità della mansione oggetto della scelta, rispettosa di moderni principi di sicurezza, dovrebbe seguire la seguente prassi: Selezione dei conducenti Il personale addetto alla conduzione dei mezzi d opera deve essere allo scopo incaricato (art.35 D.Lgs.626/94). Per l'autorizzazione e l incarico è opportuno che il lavoratore designato: sia maggiorenne e dotato di patente di guida (tipo B); sia in possesso, a giudizio dell'azienda, di idonee qualità psicofisiche (riflessi pronti, temperamento calmo e riflessivo, senso di responsabilità e prudenza); abbia conseguito nel tempo sufficienti cognizioni di meccanica e fisica (capacità di valutare ingombri, distanze, velocità, capacità di valutare la stabilità dei carichi, il peso e l'equilibrio) anche attraverso appositi corsi di formazione; conosca in maniera approfondita le caratteristiche tecniche del mezzo con cui deve operare; fornisca prima dell'autorizzazione una prova pratica di esecuzione delle mansioni assegnate. Francesco Botte - Feltre (BL) 10

11 Il conducente deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio responsabile e non deve compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non gli competono. Il conducente non deve consentire l'uso del mezzo d opera ad altre persone, se non è stato autorizzato dal proprio responsabile. Compiti dei conducenti I compiti del conducente sono di due tipi: generali e specifici. I compiti di carattere generale si possono individuare all'interno degli obblighi dei lavoratori in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (art.5 D.Lgs.626/94) in particolare: ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria salute e di quella delle altre persone, sulle quali possono ricadere gli effetti delle sue azioni; il lavoratore osserva le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro ai fini della protezione individuale e collettiva; il lavoratore utilizza correttamente i macchinari e le attrezzature messe a sua disposizione; il lavoratore deve segnalare immediatamente al datore di lavoro le deficienze dei mezzi e dispositivi, nonché l'insorgenza di altre condizioni di pericolo; il lavoratore non deve rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza o di segnalazione e controllo. Compiti generali Compiti specifici I compiti a carattere specifico si possono così riassumere: stretta osservanza delle procedure aziendali elaborate dal servizio di prevenzione e protezione dei rischi riguardo la circolazione dei mezzi d opera; utilizzo appropriato delle macchine ed attrezzature messe a disposizione; il conducente diventa quindi responsabile della buona conservazione negli anni del mezzo d opera; divieto di rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza installati; per esempio gli avvisatori acustici installati per segnalare la presenza di mezzi d opera in retromarcia non vanno assolutamente rimossi; segnalazione immediata al diretto responsabile dell'inefficienza dei dispositivi di sicurezza: l'avvisatore acustico del mezzo d opera deve sempre essere funzionante; segnalazione immediata al diretto responsabile degli incidenti che si sono verificati nell'utilizzo della macchina; ad essi si dovrebbero aggiungere anche le segnalazioni dei "quasi incidenti", cioè delle situazioni pericolose, ma che non hanno causato infortuni. La conoscenza di queste situazioni è fondamentale per consentire all'azienda di elaborare le misure di prevenzione necessarie. Francesco Botte - Feltre (BL) 11

12 L'addetto si deve presentare all'inizio del lavoro in condizioni psicofisiche ottimali: il conducente di un mezzo deve affrontare gli impegni di utilizzo in buone condizioni di salute, evitando: Doveri dei conduttori un alimentazione che gli procuri problemi digestivi; di bere alcolici sia durante lo svolgimento delle attività lavorative anche durante le pause(pranzo, colazione, ecc.); di assumere farmaci che possono provocare sonnolenza; di assumere droghe; di fumare durante l attività lavorativa; di bere e di mangiare durante l attività lavorativa; di utilizzare il telefono cellulare. Ogni mansione lavorativa richiede un'attenzione e concentrazione puntuale, indispensabile per mantenere il livello di sicurezza richiesto. Pertanto qualora non ci si senta in grado di garantire tale livello è opportuno farsi sostituire, anche temporaneamente. Da osservare che il conducente è responsabile del buon uso del mezzo, questo deve essere mantenuto pulito (almeno la cabina ) e deve essere utilizzato con la massima cura. Francesco Botte - Feltre (BL) 12

13 Prima dell'inizio di ogni turno di lavoro il conducente è tenuto a controllare 7 l'efficienza del mezzo d opera sotto il profilo della sicurezza. Ogni eventuale condizione di pericolo o difetto di funzionamento del mezzo d opera, rilevato all'inizio o al termine del lavoro o durante la condotta del mezzo, deve essere tempestivamente segnalato al proprio superiore responsabile. Se il mezzo non è in buone condizioni non deve essere utilizzato. Doveri dei conduttori Per esempio deve controllare: la pressione dei pneumatici ed accertatevi che non siano danneggiati. lo stato di efficienza dello sterzo, dei freni mettendo in moto il mezzo d opera ed operando con piccoli spostamenti; il funzionamento regolare dell'avvisatore acustico e delle luci; lo stato dei flessibili del circuito olio e presenza di eventuali trafilamenti o perdite d'olio (esaminate attentamente se la macchina presenta difetti riconoscibili a vista: cricche, distorsioni o deformazioni di piastre o di saldature, perdite di combustibile, di olio lubrificante o di olio idraulico; controllate se notate componenti rotti o mancanti); che tutti i dispositivi di sicurezza siano efficienti ed installati correttamente. A fine turno di lavoro il conducente deve curarsi di: parcheggiare il mezzo d opera nel luogo designato 8 ; posizionare i comandi in folle, spegnete il motore, tirate il freno a mano ed estrarre la chiave e collocarla nel luogo previsto dalle procedure di prevenzione; azionare il freno di stazionamento; consegnare in efficienza il mezzo. Nel caso dovesse aver riscontrato alcuna anomali, informare immediatamente il diretto responsabile. 7 Usate una lista di controllo per ispezionare attentamente il mezzo d opera prima di usarlo. La manutenzione preventiva, l'ingrassaggio ed il controllo devono essere effettuati secondo un programma prestabilito, secondo le istruzioni del costruttore che devono sempre essere unite al mezzo all'atto della consegna. 8 il luogo designato non deve essere localizzato in una zona di passaggio o davanti ad una porta e non deve impedire od ostacolare l'accesso alle attrezzature da usare in caso di emergenza. Dovendo lasciare il mezzo d opera in una zona in pendenza, oltre alle cautele previste in caso di abbandono del mezzo d opera, è necessario inserire una marcia, sterzare le ruote e, se occorre, bloccarle con cunei. Francesco Botte - Feltre (BL) 13

14 Il funzionamento della macchina In ogni cantiere, le persone che vi lavorano costituiscono sempre un grave pericolo. L operatività di un mezzo meccanizzato non deve interferire con la loro attività. La presenza di spettatori è pericolosa, il mezzo non deve essere messo in movimento e utilizzato fino a quando non hanno lasciato l area. Il conducente del mezzo deve attenersi alle seguenti misure di prevenzione: è vietato trasportare altre persone a bordo della macchina operatrice, altresì è vietato usare la benna come mezzo di sollevamento per persone; la benna non va azionata al di sopra delle teste di altre persone o delle cabine di altri mezzi d opera; nelle zone congestionate, sulle pendenze ed in corrispondenza di terreni sconnessi si deve procedere lentamente. Mantenete una velocità sufficientemente ridotta per avere sempre il completo controllo della macchina; durante il trasporto la benna carica deve essere abbassata e tenuta vicino al terreno per ottenere la massima stabilità della macchina. Se la macchina tende a ribaltare frontalmente perché troppo carica abbassate la benna fino a toccare il terreno; quando è possibile occorre lavorare sempre nel senso della pendenza, in salita o in discesa. Lavorare a mezza costa riduce la stabilità della macchina, con il pericolo di ribaltamento; lavorando con il retroescavatore, nel caso della terna, fate attenzione: esistono condizioni d impiego della macchina (come ad esempio terreni sabbiosi o bagnati) che rendono pericoloso lavorare al massimo, o vicino al massimo, raggio di lavoro; lavorando con il retroescavatore, nel caso della terna, in pendenza, occorre evitare di estendere il braccio e di aprire la benna più di quanto sia strettamente necessario nel senso della pendenza perché ridurreste la stabilità della macchina. Francesco Botte - Feltre (BL) 14

15 Il responsabile dei lavori non deve consentire l'uso del mezzo d opera a persone non appositamente incaricate. Compiti del diretto responsabile I compiti del responsabile dei lavori sono di due tipi: generali e specifici. I compiti di carattere generale si possono individuare all'interno degli obblighi dei preposti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (art.4 D.Lgs.626/94 e degli artt. 4 e 5 del DPR 547/56) in particolare: attuare le misure di sicurezza e le misure generali di tutela previste dalla vigente normativa; valutare il rischio; rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione; informa il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione e, quindi prende le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Compiti generali Compiti specifici I compiti a carattere specifico si possono così riassumere: richiede l'osservanza da parte dei lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione, quindi dispone ed esige che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione messi a loro disposizione; nell'affidare i compiti ai lavoratori tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; adotta le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; si astiene, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato. Francesco Botte - Feltre (BL) 15

16 Le misure di prevenzione da applicare nelle specifiche attività Nulla deve essere dato per scontato. Non pensare che tutto sia a posto oggi quando iniziate il lavoro, solo perché tutto sembrava a posto ieri, quando avete smesso di lavorare. Prendete famigliarità con l area di lavoro. Prima di iniziare il nuovo lavoro guardate quali e dove sono gli eventuali ostacoli che vi impongono delle limitazioni operative: in altezza, in larghezza, se vi sono cordoli o stretti passaggi che dovete rispettare. Controllate le portate massime ammesse sulle rampe di accesso. Accertatevi dell ubicazione esatta di eventuali linee aeree ad alta tensione, di cavi elettrici interrati, o di condotte di gas, acqua, ecc., che potrebbero ostacolare il vostro lavoro. Nei trasferimenti su strada, sapere sempre quali sono le condizioni del tragitto che dovete affrontare: luci massime in larghezza ed in altezza, densità del traffico, tipo di pavimentazione, ecc. State attenti alla presenza di fumi, nebbia e pulviscolo che potrebbero ridurre la visibilità. Non permettere l accesso alla macchina a persone non autorizzate. Francesco Botte - Feltre (BL) 16

17 Scavi Lo scavo va affrontato con la massima cautela, perizia, precisione ed attenzione, ottemperando agli oneri che ogni situazione comporta, e pianificando l intervento che va integrato con un efficace opera di prevenzione. Scavare in un terreno significa intaccare gli equilibri interni dello stesso, generando gravi pericoli di instabilità, da cui derivano possibili franamenti che espongono al rischio di seppellimento gli addetti ai lavori. Inoltre, con la probabile presenza nel sottosuolo di canalizzazioni di gas, acqua, fognature, linee elettriche e telefoniche, ecc., incominciare un lavoro di scavo comporta, non di rado, scontrarsi con situazioni imprevedibili e pericolose. L impiego di macchine movimento terra, comporta altri rischi che bisogna ridurre effettuando un efficace opera di formazione ed osservando scrupolosamente le comuni misure di sicurezza che principalmente sono: vietare la presenza del personale sul ciglio ed alla base della parete di attacco, in quanto area a rischio di franamenti; vietare la presenza del personale nella zona interessata dal raggio d azione del mezzo; quando per esigenze operative è necessaria la presenza combinata di uomini e mezzo meccanico, occorre rispettare la distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e quando si deve intervenire manualmente sullo scavo l organo lavoratore del mezzo deve stare lontano dai lavoratori. Utilizzando gli escavatori, per raggiungere notevoli profondità occorre procedere col sistema a gradoni: vengono fissate le quote di scavo in relazione alle profondità della macchina in modo da non lasciare, col procedere dello stesso, parti strapiombanti nel fronte d attacco. Ecco perché, le operazioni di scavo, non vanno mai sottovalutate o eseguite frettolosamente, considerandole solo come passaggi obbligati per le successive lavorazioni. Francesco Botte - Feltre (BL) 17

18 Gli scavi Le misure di prevenzione comuni a tutti gli scavi sono obbligatorie o dettate dalla buona tecnica, le seguenti: la zona interessata dai lavori di scavo va opportunamente delimitata mediante barriere fisse e segnalazioni che devono essere collocate in modo da impedire il traffico dei mezzi sul ciglio dello scavo 9 ; la protezione contro la caduta di persone all interno degli scavi di sbancamento, consiste nell allestire sul suo perimetro, robusti parapetti; è vietato ammucchiare materiali presso il ciglio dello scavo; con particolare attenzione bisogna operare in prossimità di muri di recinzione e costruzioni in genere adiacenti lo scavo; In generale per evitare il rischio di franamenti nell esecuzione di qualsiasi scavo, occorre conoscere esattamente il tipo di terreno che ci si appresta a scavare valutandone la stabilità. Stabilità dei terreni di scavo Ogni tipo di terreno ha un particolare comportamento conseguente alle operazioni di scavo: si può ritenere stabile quando l inclinazione delle pareti è contenuta dall angolo di natural declivio; mantenendo quindi la pendenza delle scarpe entro questi limiti, si evita il franamento del materiale. L angolo sopraccitato varia non solo secondo le caratteristiche del terreno, ma anche in funzione del suo contenuto d acqua. Ad esempio i terreni a legante calcareo ed argilloso, se bagnati, assumono un eccessiva plasticità, tale proprietà è particolarmente pericolosa per la spinta esercitata sulle pareti dello scavo. Ulteriori rischi di franamento insorgono operando in terreni di riporto, per la loro imprevedibile composizione e per la loro minore compattezza; di conseguenza l angolo di natural declivio dovrà essere più acuto rispetto a quello normalmente usato nei terreni vergini di uguale composizione. In ogni scavo la stabilità delle pareti, indipendentemente dal tipo di materiale è suscettibile di variazioni derivanti da cause esterne di diversa natura, come: piogge insistenti che espongono al dilavamento dello scavo; acque provenienti da falde esistenti nel terreno o da perdite di condotte adiacenti; l azione disgregante del gelo e del disgelo; presenza di vibrazioni dovute a lavori eseguiti nel cantiere o fuori dal cantiere, al transito di mezzi d opera o di autoveicoli circolanti su strade adiacenti. 9 Se non si garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza potrebbe verificarsi il franamento delle pareti e il conseguente ribaltamento dei mezzi. L utilizzo dei nastri segnaletici (bianco-rosso o giallo-nero) ha esclusivamente una funzione di segnalazione e non di protezione Francesco Botte - Feltre (BL) 18

19 Splateamento e sbancamento Questo tipo di scavo, se eseguito in terreno pianeggiante, comporta rischi limitati in quanto interessa un ampia area con le scarpate molto distanziate tra loro (contrariamente alle trincee). La situazione muta notevolmente se l intervento è da eseguire in zona collinare, dove le forti pendenze aumentano il rischio di franamento. In questo caso è necessario porre più attenzione alla costruzione delle armature o nella formazione delle scarpate. Con particolare cura occorre approntare le rampe di accesso allo scavo, ed in particolare: devono avere un fondo sufficientemente solido per sostenere i mezzi di trasporto che la percorrono ed una pendenza adeguata alle possibilità dei mezzi stessi; devono avere una larghezza tale da superare di almeno 70 cm per parte la larghezza dei veicoli; qualora questo non sia possibile si devono predisporre delle piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 m. I profili delle pareti di scavo vanno immediatamente controllati, per rimuovere gli eventuali massi affioranti e i blocchi di terreno instabili eliminando così il rischio di caduta di materiale dall alto ed i franamenti. Nel caso non sia possibile applicare la giusta inclinazione, si deve ricorrere, tempestivamente all armatura di sostegno delle pareti o, preventivamente, al consolidamento del terreno. Francesco Botte - Feltre (BL) 19

20 Lo scavo in trincea Lo scavo in trincea, pur essendo di entità minore rispetto agli scavi di sbancamento è particolarmente pericoloso per gli addetti ai lavori. Il rischio di seppellimento è elevato in quanto è sufficiente un piccolo frammento di materiale per riempire la sezione di scavo potendo causare infortuni per schiacciamento o asfissia. Ulteriori rischi di franamento sono determinati dalla vicinanza alla trincea di manufatti esistenti, dalla presenza o vicinanza di terreni precedentemente scavati e quindi meno compatti e dalle vibrazioni prodotte dal traffico di autoveicoli. Nella esecuzione degli scavi aventi profondità superiore a 1,50 metri, quando la consistenza del terreno non dia sufficienti garanzie di stabilità, si deve provvedere, man mano che si procede, alla applicazioni delle armature di sostegno, assicurandosi che le tavole di rivestimento delle pareti sporgano dal bordo dello scavo di almeno 30 cm. Tali armature possono essere evitate, se gli angoli delle scarpate degli scavi, sono sufficienti ad evitare rischi di franamento. A tale scopo si riporta la tabella sotto allegata che indica, in funzione del tipo di terreno e della profondità dello scavo, la distanza minima tra le proiezione sullo stesso piano orizzontale, dei punti di attacco della parete dello scavo rispetto al ciglio e al fondo (vedi distanza d nella figura), che permette di evitare di costruire le armature. Tipo di terreno Profondità scavo 1 m Profondità scavo 1,5 m Profondità scavo 2 m Roccia 0 m 0 m 0 m Argille compatte o dure 0,5 m 0,8 m 1,0 m Terreni con caratteristiche medie 1,0 m 1,5 m 2,0 m Sabbie e ghiaie sciolte/argille tenere 1,5 m 2,3 m 3,0 m Sabbie sature / argille molto tenere 2,0 m 3,0 m 4,0 m Francesco Botte - Feltre (BL) 20

7.2 Controlli e prove

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