SOMMARIO 1. MOTIVAZIONE, TEMPI E COSTI DELL'INTERVENTO...2

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2 SOMMARIO 1. MOTIVAZIONE, TEMPI E COSTI DELL'INTERVENTO DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO Impianto irriguo in pressione Impianto idroelettrico Ubicazione e caratteristiche dell'opera di presa Caratterizzazione del prelievo Ubicazione e caratteristiche dell'opera di restituzione Altre componenti dell'impianto INQUADRAMENTO DEL PROGETTO IN RELAZIONE ALLE NORME E AGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE VIGENTI FINALITÀ DELL'OPERA DI DERIVAZIONE ALLA LUCE DEL QUADRO SOCIO-ECONOMICO LOCALE ANALISI DEGLI IMPATTI SUL CORPO IDRICO E MISURE DI MITIGAZIONE DEGLI EFFETTI...15

3 1. MOTIVAZIONE, TEMPI E COSTI DELL'INTERVENTO Il presente progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico sul Rio Fraule nei Comuni di Melle e Frassino che prevede l'utilizzo plurimo delle acque sovrapponendosi all esistente impianto irriguo in pressione a servizio del Distretto Rio Fraule del Consorzio Irriguo di Melle, Frassino e Valmala. Dal punto di vista autorizzativo si richiede dunque un rinnovo con variante della concessione della derivazione n.1089: l'opera di presa sul Rio Fraule di nuova realizzazione, sarà in comune con l'impianto irriguo esistente. La realizzazione dell'impianto idroelettrico in progetto comporta la costruzione di una serie di manufatti posizionati sia direttamente in alveo (a contatto con la portata defluente) che in zone agricole circostanti. La durata dei lavori è stimata in 6 mesi. Il costo della realizzazione dell'impianto idroelettrico, stimato sulla base dei prezzi correnti relativi ai materiali e prodotti da utilizzare per le varie parti di cui si compone l impianto ed in base ai prezzi rilevati per la realizzazione di impianti analoghi per caratteristiche e dimensioni, ammonta a circa DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO Il progetto prevede la realizzazione di una unica opera di presa dal Rio Fraule a quota 814,70 m s.l.m. da utilizzarsi sia per l'uso irriguo che per 2

4 quello idroelettrico. L'opera di presa sarà dotata di una adeguata vasca di sedimentazione e carico, da cui partiranno la condotta forzata ad uso idroelettrico (PEAD PN16 DN355) e la condotta di adduzione principale dell'impianto irriguo in pressione (realizzata in PVC DN300) che costituirà anche la condotta forzata dell'impianto idroelettrico. L'intero intervento in progetto prevede l'ottimizzazione della risorsa idrica del Rio Fraule. In questi anni l omonimo Distretto sta passando da un sistema di irrigazione a scorrimento ad uno ad aspersione si abbattono sensibilmente le perdite idriche del sistema di distribuzione. L impianto idroelettrico in progetto garantisce poi l uso plurimo dell acqua derivata ed utilizza per buona parte infrastrutture esistenti (condotta di adduzione di lunghezza 760 m). Inoltre la realizzazione di una nuova opera di presa, al posto di quella irrigua attualmente presente sul Rio Fraule, unitamente al funzionamento automatizzato della derivazione in progetto, consente da un lato il corretto approvvigionamento idrico al Distretto del Consorzio Irriguo di Melle, Frassino e Valmala e dall'altro garantisce il rilascio prioritario della portata di DMV all'alveo naturale del Rio Fraule. Infine l'utilizzazione idroelettrica completa l'ottimizzazione della risorsa, in quanto non prevede la realizzazione di ulteriori opere in alveo, ma con il semplice adeguamento dell'opera di presa, della condotta di adduzione e 3

5 dei sistemi di regolazione delle portate e pressioni e la realizzazione dell'edificio di centrale consente di sfruttare il salto geodetico disponibile, generando una potenza nominale di 57,6 kw e restituendo le acque turbinate al Torrente Varaita a quota 697,4 m s.l.m Impianto irriguo in pressione L impianto irriguo in pressione del Distretto Rio Fraule del Consorzio Irriguo di Melle, Frassino e Valmala è già esistente. L opera di presa dal Rio Fraule è situata in sponda destra del Rio Fraule, nel territorio del Comune di Melle. La quota della presa attuata mediante tubo in PVC è circa 818 m s.l.m., mentre la vasca di carico circolare per l impianto in pressione è posta alla quota di 810 m s.l.m., a circa un centinaio di metri a valle. Attualmente da tale vasca, si diparte una condotta di adduzione in PVC, che poi si dirama a formare la rete di distribuzione della risorsa idrica in pressione costituita da tubi di vari diametri, pozzetti per gli attacchi degli irrigatori e per l'inserimento di saracinesche di manovra e riduttori di pressione. 2.2 Impianto idroelettrico L'impianto in progetto prevede la derivazione di una portata massima di 135 l/s dal Rio Fraule a quota 814,7 m s.l.m. con restituzione a quota 697,4 m s.l.m nel T. Varaita (sponda destra). Il salto complessivo utilizzato dall'impianto, considerato il livello nella 4

6 vasca di carico (813,2 m s.l.m.) e la quota dell'asse della turbina (700,0 m s.l.m.), è di 113,2 m. L'opera può essere definita un impianto idroelettrico ad acqua fluente, in quanto l'acqua viene prelevata dal Rio Fraule mediante opera di presa con capacità di accumulo irrilevante ai fini della regolazione. La portata media derivata in condizioni di anno medio vale 51,8 l/s; la produzione corrispondente è pari a 346 MWh. La potenza nominale dell'impianto è pari a Pn = 57,6 kw, mentre quella installata vale 98,5 kw. 2.3 Ubicazione e caratteristiche dell'opera di presa La derivazione viene realizzata mediante un'opera di presa a trappola (in comune agli usi irriguo ed idroelettrico) dotata di scala per la rimonta della fauna ittica e posizionata sul Rio Fraule pochi metri a valle del punto di presa irriguo attuale, in modo da impostarsi in una sezione più stabile e stretta del corso d'acqua. Mediante un breve tratto di canale di adduzione l'acqua viene convogliata nella vasca di sedimentazione e carico. L'accesso all'opera di presa avverrà tramite una pista che segue il tracciato della condotta forzata a partire dalla Strada Comunale per San Maurizio di Frassino. La traversa sarà realizzata in calcestruzzo armato e rivestita in pietra nelle parti fuori terra; sarà dotata di un taglione di monte e un taglione di valle per difesa dal sifonamento; è tuttavia possibile che i taglioni in 5

7 progetto raggiungano il basamento roccioso, e quindi vengano assestati sullo stesso senza raggiungere la lunghezza di progetto. Il dimensionamento delle soglie di presa e di rilascio, è stato studiato in modo tale che siano consentiti in maniera completamente automatica, al variare della portata naturale, la corretta modulazione del DMV e la commisurata derivazione della portata di alimentazione dell'impianto. Tutte le parti fuori terra, ad eccezione di quelle con specifica funzione idraulica, saranno rivestite in pietra naturale. La traversa di lunghezza complessiva pari a circa 7 m si compone, a partire dalla sponda sinistra, di: - Scogliera di potezione della sponda sinistra in massi sciolti - Soglia di presa larga 3 metri inclinata verso il centro alveo del 5% e con quota di inizio derivazione posta a 814,7 m s.l.m. - Soglia di rilascio del DMV larga 30 cm ed impostata a quota 814,49 m s.l.m.; nel periodo irriguo in caso di fermo dell'impianto idroelettrico sarà inserita una paratoia metallica che porta la soglia di sfioro a 814,62 m s.l.m. - Scogliera di potezione della sponda destra in massi sciolti Lo stramazzo ribassato in posizione centrale, unitamente all'inclinazione delle soglie di presa verso il centro alveo, consentono di garantire il rilascio automatico del DMV prioritariamente rispetto alla derivazione, così da non lasciare in nessun caso all'asciutto il rio, anche in condizioni di traversa interrita nella parte a monte. 6

8 Immediatamente a valle della soglia di rilascio del DMV sarà realizzata una vasca, delle dimensioni interne di 1 x 1,2 m e profondità 85 cm, per la misura della portata rilasciata munita di stramazzo Bazin e asta idrometrica. L'acqua che cade nelle griglie di presa confluisce in un canaletto rettangolare con pendenza del fondo dell' 1 % che convoglia l'acqua alla vasca di limitazione della portata derivata posta in sponda destra immediatamente a tergo della scogliera di protezione. Tale manufatto sarà realizzato in posizione completamente interrata nella sponda ed avrà dimensioni esterne in pianta di 2 x 2,5 metri e profondità di 2,65 m. Al suo interno sarà presente un foro di presa in parete sottile avente larghezza 40 cm ed altezza 32 cm impostato a quota 813,65 m s.l.m. ed uno stramazzo di sfioro della portata in eccedenza lungo 2 metri e con soglia a quota 813,97 m s.l.m.. La portata di supero sarà restituita in sponda destra del Rio Fraule mediante una tubazione interrata di pochi metri di lunghezza. Tra la traversa di derivazione e la vasca di limitazione sarà installata una paratoia piana ad per la chiusura delle derivazione in condizioni di piena del corso d acqua o per i necessari interventi periodici di manutenzione dell impianto. Dalla vasca di limitazione partirà la condotta interrata del diametro di 40 cm, di adduzione alla vasca di sedimentazione e carico posta circa 10 metri a valle. Negli ultimi 6 metri della condotta di adduzione sarà realizzato un canale rettangolare a pelo libero largo 60 cm per la misura 7

9 della portata derivata, dotato di stramazzo Bazin, asta idrometrica e misuratore di livello. La suddetta La vasca di sedimentazione e carico sarà realizzata in posizione interrata nel profilo del terreno attuale ed avrà dimensioni esterne in pianta 9 x 3,1 metri e profondità variabile da 3,2 a 3,7 metri. L'accesso alla vasca sarà garantita da alcune botole poste sul solaio di copertura della stessa. Il vano di sedimentazione sarà lungo 6 metri con altezza d acqua a regime di 1,50 m. Al fondo sarà presente un setto per il trattenimento del materiale solido sedimentato ed una paratoia di scarico di fondo ad azionamento manuale. Sarà inoltre inserito uno sfioratore di superficie che consente di allontanare l acqua in eccesso in caso di fermo improvviso dell impianto idroelettrico. Lo scarico di fondo e lo sfioratore recapiteranno le acque di loro competenza in sponda destra del Rio Fraule, mediante una condotta interrata di circa 6 metri di lunghezza. Il vano di carico posto in aderenza a quello di sedimentazione sarà lungo 2,2 metri e dotato di una griglia grossolana a pulizia manuale, in quanto la grigliatura vera e propria avviene già grazie all installazione di una soglia di presa tipo Coanda. Dalla vasca di carico partiranno la condotta forzata ad uso idroelettrico (PEAD PN16 DN 355) e la condotta di adduzione irrigua (PVC DN 300) alimentante la vasca di accumulo esistente. Su tali condotte saranno installate delle valvole di intercettazione a farfalla ad azionamento automatico con regolazione asservita a sensori di livello 8

10 posti all interno della vasca di sedimentazione e della vasca di accumulo irrigua esistente. 2.4 Caratterizzazione del prelievo L'impianto idroelettrico in sovrapposizione all'impianto irriguo in pressione, non disponendo di capacità di accumulo, utilizza una portata variabile funzione della portata fluente nel corso d'acqua. La scelta della quantità massima d'acqua prelevabile è fatta sulla base di considerazioni di natura tecnico-ambientale che hanno portato ad individuare un valore ottimale pari a 140 l/s. Tenendo conto dei rilasci necessari per garantire la portata di Deflusso Minimo Vitale - DMV (definita come la portata minima istantanea che deve essere presente in alveo immediatamente a valle dei prelievi, al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati) si ottengono i valori della portata derivata ad uso irriguo ed idroelettrico e di quella rilasciata, come riportato in Tabella 1.1 (Q è il simbolo che indica la portata, cioè l'acqua che defluisce nell'unità di tempo). GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC MEDIA Q n 59,7 61,1 118,2 280,7 382,7 225,3 95,8 57,9 76,2 122,6 133,5 81,6 141,9 Q D , , ,4 75,1 28,4 51,8 Q irr Q r 59,7 61,1 56,8 145,7 211,7 67,6 59,8 21,9 40,2 57,2 58,4 53,2 74,4 Tab Portate naturali, derivate idroelettriche e irrigue e rilasciate nell'anno medio (l/s) 9

11 I valori caratteristici della derivazione sono: periodo di attività (uso irriguo): dal 01/04 al 30/09; periodo di attività (uso idroelettrico): tutto l'anno; portata massima (uso irriguo): 36 l/s; portata massima (uso idroelettrico): 135 l/s; portata media derivata (uso irriguo): 22 l/s; portata media derivata (uso idroelettrico): 51,8 l/s. Per quanto riguarda l'impianto idroelettrico si hanno le seguenti caratteristiche: livello di monte (in vasca): 813,20 m s.l.m.; livello di valle (ugello turbina): 700,00 m s.l.m.; salto lordo: 113,20 m; salto netto: 97,90 m; portata massima derivata: 135 l/s; portata mediamente derivata: 51,8 l/s; potenza nominale: 57,6 kw; potenza installata: 98,5 kw. 2.5 Ubicazione e caratteristiche dell'opera di restituzione Lo scarico dell'acqua turbinata avverrà attraverso un tubo in CLS di 40 cm di diametro, che con un percorso interrato di circa 70 m, immetterà la portata derivata nell'alveo inciso del T. Varaita, in sponda destra, ad una quota di 697,4 m s.l.m. 10

12 In corrispondenza dello scarico si effettuerà una sistemazione del fondo alveo con massi sciolti ed un breve tratto di scogliera a protezione del tubo. 2.6 Altre componenti dell'impianto L'impianto idroelettrico in progetto, oltre che dell'opera di presa e di quella di restituzione, si compone delle seguenti parti: 1. Condotta forzata (parzialmente in comune con l'impianto irriguo in pressione): - Tratto 1 (in progetto): PEAD PN10 DN355 mm - Lunghezza 130 m - Dislivello 7,7 m - Tratto 2 (esistente): PVC DN315 mm - Lunghezza 760 m - Dislivello 72,5 m - Tratto 3 (in progetto): PEAD PN16 DN355 mm - Lunghezza 210 m - Dislivello 33 m 2. Centrale di produzione L'edificio in progetto sarà ubicato in un terreno addossato al pendio, sul lato verso monte della Strada Provinciale n. 8 circa 450 m a valle dell'attraversamento sul Rio Fraule. Si tratta di un fabbricato costruito su due livelli con dimensioni esterne in pianta 5 x 7 metri. L'edificio è realizzato in posizione seminterrata nel versante, mediante muri in cemento armato e presenta un portone di accesso (2,5 x 2,5 m) sul lato nord-est. Il locale a livello dell'ingresso ospita i quadri elettrici e di 11

13 controllo, mentre il livello interrato (approfondito di 1,5 m rispetto al piano di calpestio della centrale) ed ospiterà il gruppo turbina-generatore. All'interno dell'edificio di centrale sarà installato un carro ponte per consentire la movimentazione delle apparecchiature elettromeccaniche. Dal punto di vista strutturale l'intero edificio sarà costituito da pareti in calcestruzzo armato poggianti su una fondazione a nastro. La soletta di copertura sarà leggermente inclinata verso valle e verrà ricoperta di terreno ad opere ultimate. L'aspetto architettonico della centrale è stato curato per favorire l'inserimento del manufatto nell'ambiente circostante: le murature fuori terra sono rivestite con pietre naturali locali; i portoni, le porte e gli infissi saranno rivestiti in legno; la realizzazione dell'intero edificio in posizione incassata nel versante consente una minore visibilità dello stesso. L'edificio sarà accessibile senza difficoltà a persone e mezzi (macchine o furgoni) tramite una pista di accesso sterrata lunga 35 m e larga 3 m che collegherà la centrale con la Strada Provinciale n. 8. Il sito scelto per la centralina è al sicuro da qualsiasi rischio di tipo idraulico essendo posto ad una quota di circa 6 m superiore rispetto all'alveo del T. Varaita e ad una distanza planimetrica di circa 70 m dallo stesso, con la presenza della S.P. n. 8 tra l'edificio ed il corso d acqua. 12

14 3. INQUADRAMENTO DEL PROGETTO IN RELAZIONE ALLE NORME E AGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE VIGENTI L'impianto in progetto possiede parte delle caratteristiche che possono avvalorarne la realizzazione indicate dal P.R.E.A.; infatti, pur non essendo dotato di capacità di regolazione: è un impianto di piccola taglia; prevede il couso della risorsa idrica con un impianto irriguo in pressione; contribuisce a ripianare il deficit tra offerta e richiesta su scala regionale; contribuisce all ampliamento del parco produttivo; contribuisce alla riduzione dell emissione di CO 2 ; produce energia in forma del tutto rinnovabile; rispetta l ambiente idrico poiché deriva acqua mantenendo il Deflusso Minimo Vitale modulato; è progettato con criteri di efficienza energetica, in quanto massimizza lo sfruttamento del salto utile e della risorsa idrica compatibilmente con le esigenze di tutela ambientale. I lavori in progetto, per loro natura, consistenza ed ubicazione, sono soggetti a: I. concessione per derivazione di acqua a scopo irriguo ed idroelettrico dal Rio Fraule ai sensi del D.P.G.R. 10/R del , rilasciata dalla Provincia di Cuneo - Settore Risorse 13

15 Naturali; II. nulla osta idraulico ai sensi del R.D n 523 art. 98 emesso dalla Regione Piemonte - Ufficio Opere Pubbliche e Difesa Suolo di Cuneo, competente per i lavori di realizzazione delle opere in alveo sul Rio Fraule; III. autorizzazione per l'esecuzione dei lavori ai sensi della L.R n 45 in quanto le opere da realizzare interessano aree sottoposte al vincolo per scopi idrogeologici. IV. permesso di costruire ai sensi del D.P.R. n. 380 del rilasciato dai Comuni di Melle e Frassino; V. verifica del rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico, da parte dei Comuni di Melle e Frassino, all'atto del rilascio della concessione edilizia relativa al nuovo impianto, ai sensi della Legge 447/1995 e della L.R. 52/2000; VI. autorizzazione ai fini ambientali e paesistici ai sensi del D.Lgs. 42/2004 rilasciata dai Comuni di Melle e Frassino, su eventuale parere della Regione Piemonte, Direzione Pianificazione e gestione urbanistica - Settore gestione beni ambientali. 4. FINALITÀ DELL'OPERA DI DERIVAZIONE ALLA LUCE DEL QUADRO SOCIO-ECONOMICO LOCALE La realizzazione dell'opera in progetto ha un risvolto positivo per gli enti locali, rappresentati dalla Regione Piemonte e dal Comune, che 14

16 beneficeranno degli introiti relativi al pagamento dei canoni di concessione e delle imposte comunali. Inoltre la realizzazione di un impianto di distribuzione in pressione ha comportato un notevole miglioramento dell'efficienza e della praticità di irrigazione per gli utenti del Distretto Rio Fraule del Consorzio Irriguo di Melle, Frassino e Valmala con conseguente aumento del valore economico dei terreni interessati. La realizzazione dell impianto idroelettrico garantirà al Consorzio Irriguo un introito che permetterà di provvedere alle necessarie manutenzioni delle infrastrutture irrigatorie di tutto il Comprensorio del Consorzio Irriguo, nonché la realizzazione di nuove opere (nuovi impianti in pressione, canalizzazioni). 5. ANALISI DEGLI IMPATTI SUL CORPO IDRICO E MISURE DI MITIGAZIONE DEGLI EFFETTI L'area interessata dal progetto fa parte del bacino idrografico del Rio Fraule, affluente di destra del Torrente Varaita. Gli impatti del progetto sulla qualità delle acque si suddividono in impatti temporanei e permanenti. I primi sono limitati nel tempo al periodo di cantiere: gli scavi e la movimentazione della terra causeranno un aumento del trasporto solido ed un intorbidimento dell'acqua nel tratto interessato dai lavori e nel tratto a valle. 15

17 Gli impatti permanenti, legati alla fase di esercizio della centralina, possono ricondursi alle variazioni di portata dovute al prelievo e alle operazioni di manutenzione. Il prelievo non ha conseguenze negative sulla qualità dell'acqua dal punto di vista delle caratteristiche chimiche e fisiche, in quanto le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua non subiscono variazioni a causa della presenza dell'impianto. Le operazioni di pulizia e manutenzione saranno effettuate cercando di ridurre al minimo le variazioni repentine di velocità e l'aumento del trasporto solido. Nella realizzazione e nella gestione dell'impianto si cercherà il più possibile di conciliare le esigenze economiche con quelle ambientali naturalistiche. 16

18 COROGRAFIA E PLANIMETRIA SU CTR (Scala 1: :5.000)

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