2) Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL? A) Cinque. B) Quattro. C) Tre. D) Due.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "2) Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL? A) Cinque. B) Quattro. C) Tre. D) Due."

Transcript

1 Questionario n. 3 Le strutture del Servizio sanitario nazionale 1) Qual è la natura giuridica della ASL? A) Azienda autonoma. B) Ente sanitario a valenza interregionale. C) Azienda dotata di personalità giuridica pubblica. D) Azienda municipalizzata. 2) Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL? A) Cinque. B) Quattro. C) Tre. D) Due. 3) La responsabilità della gestione complessiva della ASL è imputata: A) Al Direttore generale. B) Al Direttore sanitario. C) Al Collegio sindacale. D) Al Direttore amministrativo. 4) La rappresentanza legale dell ASL compete: A) Al Direttore sanitario. B) Al Direttore amministrativo. C) Al Direttore generale. D) Al Collegio di direzione. 5) A quale organo spetta la verifica dell amministrazione dell ASL sotto il profilo economico? A) Al Collegio sindacale. B) Al Collegio di direzione. C) Al Direttore generale. D) Al Consiglio dei sanitari.

2 188 Libro III - Legislazione sanitaria 6) Gli organi dell ASL sono: A) Il Direttore generale e il coordinatore dei servizi sociali. B) Il Direttore amministrativo e il Consiglio dei sanitari. C) Il Direttore generale, il Consiglio dei sanitari e il coordinatore dei servizi sociali. D) Il Direttore generale coadiuvato dal Direttore amministrativo e dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei sanitari e il Collegio sindacale. 7) Per il governo delle attività cliniche il Direttore generale dell ASL si avvale: A) Del Collegio di direzione. B) Del Consiglio dei sanitari. C) Del Collegio sindacale. D) Del coordinatore dei servizi sociali. 8) La nomina del Direttore generale dell ASL deve essere effettuata nel termine: A) Ordinatorio di 60 giorni dalla data di vacanza dell ufficio. B) Perentorio di 60 giorni dalla data di vacanza dell ufficio. C) Perentorio di 90 giorni dalla data di vacanza dell ufficio. D) Perentorio di 30 giorni dalla data di vacanza dall ufficio. 9) Quali funzioni svolge il Consiglio delle professioni sanitarie dell ASL? A) Di vigilanza sull osservanza della legge. B) Di consulenza tecnico-sanitaria. C) Di verifica della regolare tenuta della contabilità. D) Di accertamento della conformità del bilancio alle risultanze dei libri contabili. 10) Quali sono le funzioni del Collegio di direzione? A) La consulenza tecnico-sanitaria. B) Vigilare sulla regolarità amministrativa e contabile. C) Vigilare sull osservanza della legge. D) Coadiuvare il Direttore generale nel governo delle attività cliniche. 11) Che cosa si intende per distretto sanitario di base? A) Un organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale. B) Un apparato periferico del Ministero della Salute. C) Un organismo di supporto e di consulenza del Ministro della Salute. D) Una articolazione organizzativo-funzionale della ASL per l erogazione dei servizi di primo livello e di pronto intervento.

3 Questionario n. 3 - Le strutture del Servizio sanitario nazionale ) Quale organo provvede all affidamento dell incarico di direttore di distretto sanitario? A) Il Direttore generale della ASL di pertinenza. B) Il Consiglio delle professioni sanitarie. C) Il Collegio di direzione. D) Il Ministro della Salute. 13) La nomina dei Direttori generali delle aziende sanitarie avviene ad opera: A) Della singola azienda sanitaria. B) Del Collegio di direzione. C) Della Regione. D) Del Collegio dei sanitari. 14) Il Consiglio Superiore di Sanità dura in carica: A) 4 anni. B) 3 anni. C) 5 anni. D) 2 anni. 15) A norma del D.P.C.M i livelli essenziali di assistenza sanitaria (cd. LEA) si identificano nei seguenti ambiti: A) Assistenza ospedaliera e assistenza distrettuale. B) Assistenza sanitaria collettiva, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera. C) Assistenza individuale, distrettuale e ospedaliera. D) Assistenza sanitaria collettiva e distrettuale. 16) A norma dell art. 4 D.Lgs. 502/1992 i presidi ospedalieri sono: A) Ospedali non costituiti in azienda ospedaliera. B) Strutture sanitarie a carattere ricettivo dotate di autonomia imprenditoriale. C) Agenzie sanitarie articolate su basi territoriali. D) Ospedali di eccellenza che svolgono, oltre che prestazioni sanitarie di ricovero e cura, specifiche attività di ricerca scientifica biomedica nonché di organizzazione e gestione dei servizi sanitari. 17) La collaborazione fra Servizio sanitario nazionale e Università si realizza attraverso: A) Aziende ospedaliero-universitarie. B) Istituti zooprofilattici sperimentali.

4 190 Libro III - Legislazione sanitaria C) Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. D) Dipartimenti di prevenzione. 18) In base al D.L. 158/2012, a chi compete la valutazione del Direttore generale dell azienda sanitaria? A) Alla ASL. B) Al Distretto sanitario. C) Alla Regione. D) Al Consiglio delle professioni sanitarie. 19) Gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono: A) Enti sanitari a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica. B) Enti locali dotati di autonomia ad indirizzo politico-amministrativo. C) Articolazioni territoriali delle ASL. D) Associazioni sanitarie private a diffusione nazionale. 20) Gli Istituti di ricovero e cura possono essere trasformati in fondazioni? A) No. B) Sì, se trattasi di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico. C) Sì, se trattasi di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto privato. D) Sì, ma solo se non perseguono finalità di ricerca. 21) Quali sono gli enti fondatori delle fondazioni IRCCS? A) Il Ministero della Salute, la Regione di pertinenza ed il Comune in cui l istituto ha sede effettiva di attività. B) Il Ministero della Salute, la Commissione nazionale per la ricerca sanitaria e la Regione di pertinenza. C) Il Ministero della Salute e il Presidente della Regione interessata. D) Il Ministero della Salute e il Sindaco del Comune in cui l istituto ha sede effettiva. 22) Quali sono gli organi delle fondazioni IRRCS? A) Presidente e Consiglio di amministrazione. B) Consiglio di amministrazione e direttore generale. C) Presidente, Consiglio di amministrazione, direttore generale, direttore scientifico, collegio sindacale. D) Consiglio di amministrazione, direttore generale, collegio dei revisori.

5 Questionario n. 3 - Le strutture del Servizio sanitario nazionale ) L organizzazione di una azienda ospedaliera è di tipo: A) Dipartimentale. B) Distrettuale. C) Circoscrizionale. D) Provinciale. 24) Che cos è il Piano sanitario nazionale? A) Il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee di indirizzo dell ASL. B) Il documento programmatico diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale. C) Il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee generali di indirizzo del Servizio sanitario nazionale. D) Il documento programmatico adottato dall O.M.S. di concerto con il Ministro della Salute per la tutela della salute di chi viaggia. 25) Che cos è il Piano sanitario regionale? A) Il piano strategico degli interventi finalizzati alla tutela della salute diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale. B) Il documento programmatico elaborato da tutte le ASL del territorio regionale contenente le linee guida in materia di tutela della salute. C) L insieme del Piani attuativi locali. D) Il piano strategico degli interventi finalizzato al finanziamento dei servizi sanitari regionali adottato d intesa con la Conferenza unificata. 26) Che durata ha il Piano sanitario nazionale? A) Triennale. B) Biennale. C) Annuale. D) Semestrale. 27) Le Regioni adottano i Piani sanitari regionali: A) Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale. B) Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale. C) Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale. D) Entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale.

6 192 Libro III - Legislazione sanitaria 28) Qualora il Piano sanitario non venga adottato dalle Regioni: A) È previsto l intervento sostitutivo del Governo. B) Sono inapplicabili alla Regione inadempiente le disposizioni del Piano sanitario nazionale. C) Sono negati finanziamenti alle Regioni inadempienti. D) Il Presidente della Regione fissa un termine non superiore a tre mesi per provvedervi. 29) In quale dei seguenti casi, secondo il D.Lgs. 502/1992, alle Regioni non è consentito l accreditamento di nuove strutture? A) La mancanza di fondi. B) Il sovrannumero di strutture accreditate. C) Nessuna delle opzioni. D) La non adozione del Piano Sanitario Regionale, dopo un anno dall entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale. 30) Gli istituti zooprofilattici sperimentali sono: A) Laboratori dell Arma dei Carabinieri abilitati al controllo sulla produzione e commercio di prodotti di origine animale. B) Enti sanitari dotati di personalità giuridica di diritto pubblico. C) Fondazioni aventi finalità di ricerca sanitaria. D) Ospedali di eccellenza. 31) Il Direttore sanitario delle ASL o delle Aziende ospedaliere per poter essere nominato deve aver: A) Meno di 60 anni di età. B) Meno di 65 anni di età. C) Meno di 70 anni di età. D) Meno di 72 anni di età. 32) Quale, tra i seguenti compiti, non è di pertinenza dei dipartimenti di prevenzione? A) Profilassi delle malattie infettive e parassitarie. B) Sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali. C) Tutela igienico-sanitaria degli alimenti. D) Raccolta delle informazioni sull uso improprio dei farmaci, nonché sul grave abuso degli stessi.

7 Questionario n. 3 - Le strutture del Servizio sanitario nazionale ) Le ASL possono assumere la gestione di attività o servizi socio-assistenziali? A) No. B) Sì, su delega dei singoli enti locali. C) Sì, quando gli enti locali siano inadempienti. D) Sì, quando il bacino di utenza sia inferiore a assistiti. 34) A quale autorità spetta deliberare la costituzione di un azienda ospedaliera? A) Al Ministro della Salute. B) Alla Regione. C) Al Consiglio dei Ministri. D) Alla Conferenza dei Sindaci. 35) Di quali organi si avvalgono le aziende ospedaliero universitarie? A) Direttore generale, Collegio sindacale e organo di indirizzo. B) Direttore sanitario, Collegio sindacale e organo di indirizzo. C) Direttore generale e organo di indirizzo. D) Consiglio di amministrazione, direttore generale, Collegio sindacale e organo di indirizzo. 36) La revoca della costituzione in azienda ospedaliera può avvenire: A) In caso di grave disavanzo economico e in caso di perdita dei requisiti costitutivi. B) In caso di violazione di legge. C) In caso di violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell amministrazione. D) In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. 37) A quale autorità spetta la risoluzione del contratto con il Direttore generale delle aziende sanitarie in caso di grave disavanzo, di violazione di legge o dei principi di buon andamento ed imparzialità dell amministrazione? A) Al Ministero della Salute. B) Alla Regione. C) Alla Corte di conti. D) Al Collegio sindacale.

8 194 Libro III - Legislazione sanitaria 38) A chi compete la verifica della realizzazione del Piano attuativo locale da parte delle aziende ospedaliere? A) Alla Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria. B) Alla Conferenza dei Sindaci. C) All Agenzia per i servizi sanitari regionali. D) Al Ministro della Salute. 39) Quali organi hanno gli ospedali costituiti in azienda ospedaliera? A) Il comitato dei garanti e l amministratore straordinario. B) Gli stessi della ASL. C) L assemblea generale, il comitato di gestione e il collegio dei revisori. D) La Conferenza permanente socio-sanitaria e il direttore di distretto. 40) Cosa accade qualora vengano a mancare alcuni dei requisiti che la legge ritiene necessari per la costituzione di un ospedale in azienda ospedaliera? A) Può aversi la riconferma provvisoria. B) Si ha la revoca della costituzione. C) Si ha la revoca dei finanziamenti di ricerca. D) Si ha la risoluzione del contratto del direttore generale. 41) Ai sensi dell art. 5, D.Lgs. 81/2008, al Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro partecipano con funzione consultiva: A) Un rappresentante dell INAIL, uno dell ISPESL e uno dell Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). B) Due rappresentanti dell INAIL. C) Un rappresentante dell INAIL e uno dell ISPESL. D) Un rappresentante dell INAIL, uno dell ISPESL, uno dell Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA) e uno dell ISS. 42) Il Programma di ricerca sanitaria è elaborato: A) Dal Governo congiuntamente al Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF). B) Dalla Commissione nazionale per la ricerca sanitaria. C) Dal Ministero della Salute. D) Dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.

9 Questionario n. 3 - Le strutture del Servizio sanitario nazionale ) Quale dei seguenti non costituisce requisito per il riconoscimento del carattere scientifico agli istituti di ricovero e cura? A) Personalità giuridica di diritto pubblico o di diritto privato. B) Titolarità dell autorizzazione e dell accreditamento sanitario. C) Caratteri di eccellenza del livello delle prestazioni rese negli ultimi tre anni. D) Ubicazione presso un Comune con densità demografica al di sopra dei diecimila abitanti. 44) Chi è il responsabile dell assegnazione dei pazienti nelle liste d attesa? A) Il Direttore generale B) La Direzione medica di presidio C) Il Direttore di unità operativa D) Il Sistema informativo statistico 45) I SERT sono: A) Consultori familiari facenti parte della struttura organizzativa della ASL. B) Servizi medico-legali. C) Servizi per le tossicodipendenze. D) Strutture per l AIDS e per le patologie infettive. 46) I CSM sono: A) Centri di salute mentale. B) Centri sanitari militari. C) Consultori sanitari per la maternità. D) Centri sportivi medici. 47) A quale ente compete la determinazione dei principi organizzativi e strutturali della ASL? A) Al Comune. B) Allo Stato. C) Alla Regione. D) Alla Provincia. 48) Quali sono gli enti coinvolti nel Programma di ricerca sanitaria? A) L Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute. B) L Istituto superiore di sanità, l Agenzia per i servizi sanitari regionali, il Ministero della Salute, gli Istituti zooprofilattici sperimentali.

10 196 Libro III - Legislazione sanitaria C) Il Ministero della Salute e i suoi organi periferici. D) Il Ministero della Salute, l Agenzia per i servizi sanitari regionali e l Agenzia italiana del farmaco. 49) Alla luce della normativa vigente, le funzioni legislative ed amministrative in materia di assistenza sanitaria, spettano: A) Ai Comuni. B) Al Governo. C) Alle Regioni e alle Province autonome. D) Al Ministero della Salute. 50) Cos è la Casa della Salute? A) Una struttura polivalente in cui convergono i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie. B) L insieme dei presidi ospedalieri che esistono nel territorio regionale. C) L insieme dei dipartimenti di prevenzione di una ASL. D) Non esiste tale struttura.

11 Risposte commentate al questionario n. 3 1) Risposta esatta: C (Punti 2) L Azienda/Unità sanitaria locale (cd. ASL) può definirsi «lo strumento di erogazione, sul territorio, di servizi sanitari». A seguito dell entrata in vigore del D.Lgs , n. 502 come modificato dal D.Lgs , n. 229, la USL, è qualificata come azienda che provvede a garantire i livelli essenziali di assistenza previsti dal corrente Piano sanitario nazionale nel proprio ambito territoriale. A tale scopo è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica e imprenditoriale. Ciò comporta che le ASL pur essendo giuridicamente dei soggetti pubblici attraverso i quali le Regioni provvedono ad assicurare i livelli essenziali di assistenza sanitaria come precisato dal comma 1 dell articolo 3 nel perseguire i propri fini agiscono in concreto alla stregua di un qualsiasi imprenditore privato. 2) Risposta esatta: C (Punti 3) L art. 3ter, comma 3, D.Lgs. 502/1992 (come modificato dalla L , n. 190, legge di stabilità 2015) stabilisce che il Collegio sindacale dura in carica tre anni ed è composto da tre membri, di cui uno designato dal Presidente delle giunta regionale, uno dal Ministro dell economia e delle finanze e uno dal Ministro della salute. 3) Risposta esatta: A (Punti 3) Il comma 1quater dell art. 3 del D.Lgs. 502/1992, introdotto dal D.Lgs. 229/1999, imputa al Direttore generale la responsabilità della gestione complessiva della ASL dalla quale discendono competenze operative e direzionali di ampio raggio come ad esempio l adozione dell atto aziendale di diritto privato che segna la costituzione dell azienda sanitaria in struttura dotata di autonomia imprenditoriale, nonché la nomina dei responsabili delle strutture operative dell azienda. 4) Risposta esatta: C (Punti 2) Al Direttore generale competono tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza legale dell ASL, nonché poteri di verifica, anche attraverso l istituzione di un apposito servizio di controllo interno, della corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate e dell imparzialità e buon andamento dell azione amministrativa. 5) Risposta esatta: A (Punti 2) Ai sensi dell art. 3ter del D.Lgs. 502/1992 il Collegio sindacale: verifica l amministrazione dell azienda sotto il profilo economico; vigila sull osservanza della legge; accetta la regolare tenuta della contabilità;

12 198 Libro III - Legislazione sanitaria riferisce almeno trimestralmente alla Regione sulle eventuali irregolarità compiute nella tenuta della contabilità. 6) Risposta esatta: D (Punti 2) L art. 3, D.Lgs. 502/1992, nella formulazione introdotta dal D.Lgs. 229/1999, ristruttura l assetto degli organi della ASL prevedendo: il Direttore generale, coadiuvato dal Direttore amministrativo e dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei sanitari; il Collegio sindacale. 7) Risposta esatta: A (Punti 3) In ogni ASL è costituito il Collegio di direzione, di cui il Direttore generale si avvale per il governo delle attività cliniche. Il Collegio di direzione, inoltre, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formazione e la soluzione per l attività libero-professionale intramuraria. Ai comportamenti del collegio non è corrisposto alcun emolumento, compenso, indennità o rimborso spese. 8) Risposta esatta: B (Punti 3) La nomina del Direttore generale deve essere effettuata nel termine perentorio di sessanta giorni dalla data di vacanza dell ufficio. Scaduto tale termine, scatta la seguente procedura: il Ministro della Salute, sentite la Regione interessata e l Agenzia per i servizi sanitari regionali, fissa un congruo termine per provvedere; decorso tale termine, il Ministro sentito nuovamente il parere della Agenzia e previa consultazione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, propone al Consiglio dei Ministri l intervento sostitutivo, anche sotto forma di nomina di un commissario ad acta. L intervento adottato dal Governo non preclude l esercizio delle funzioni regionali per le quali si è provveduto in via sostitutiva ed è efficace sino a quando i competenti organi regionali abbiano provveduto. 9) Risposta esatta: B (Punti 3) Il Consiglio delle professioni sanitarie è organismo elettivo dell ASL con funzioni di consulenza tecnico-sanitaria ed è composto dal Direttore sanitario che lo presiede, da una maggioranza di medici e altri operatori sanitari laureati e una rappresentanza di infermieri e tecnici. Fornisce parere obbligatorio ma non vincolante al Direttore generale per le attività tecnicosanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e per gli investimenti ad esse attinenti. Si esprime altresì sulle attività assistenziali e tale parere è inteso come favorevole ove non formulato entro il termine fissato dalla legge regionale (silenzio-assenso). 10) Risposta esatta: D (Punti 3) In base all art. 4 D.L. 158/2012 (cd. decreto Balduzzi) che ha modificato l art. 17 del D.Lgs. 502/1992, il Collegio di direzione è istituito in ogni azienda o ente del Servizio sanitario nazionale, quale organo dell azienda di cui fanno parte tutte le figure professionali dell azienda, di cui il Direttore generale si avvale per il governo delle attività cliniche.

13 Risposte commentate al questionario n ) Risposta esatta: D (Punti 3) I distretti sanitari di base costituiscono una forma di decentramento dell attività sanitaria dell Azienda sanitaria locale. Sono previsti dalla L. 833/1978 (art. 10) che li definisce: «strutture tecnico-funzionali per l erogazione dei servizi di primo livello e di pronto intervento» (cioè prestazioni essenziali e di prima necessità) di dimensioni territoriali idonee a favorire la maggiore efficacia e diffusione dell intervento. In particolare, per il D.Lgs. 502/1992 come modificato dal D.Lgs. 229/1999, il distretto garantisce: a) assistenza specialistica ambulatoriale; b) attività o servizi per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze; c) attività o servizi consultoriali per la tutela della salute dell infanzia, della donna e della famiglia; d) attività o servizi rivolti a disabili ed anziani; e) attività o servizi di assistenza domiciliare integrata; f) attività o servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase terminale. 12) Risposta esatta: A (Punti 2) Ai sensi dell art. 3sexies del D.Lgs. 502/1992 inserito dal D.Lgs. 229/1999 l incarico di direttore del distretto è attribuito dal Direttore generale della ASL di pertinenza territoriale a un dirigente dell azienda, che abbia maturato una specifica esperienza nei servizi territoriali e un adeguata formazione nella loro organizzazione, oppure a un medico convenzionato da almeno dieci anni, con contestuale congelamento di un corrispondente posto di organico della dirigenza sanitaria. 13) Risposta esatta: C (Punti 3) In base al D.L , n. 158 (decreto Balduzzi), conv. in L. 189/2012, che ha introdotto innovazioni in ambito sanitario anche attraverso modifiche al D.Lgs. 502/1992, la nomina dei direttori generali di aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale avviene ad opera della Regione che attinge obbligatoriamente dall elenco regionale degli idonei, costituito previo avviso pubblico e selezione effettuata da parte di una commissione di esperti. Gli elenchi (e qui si colloca l innovazione) sono aggiornati almeno ogni due anni (art. 4 D.L. 158/2012). 14) Risposta esatta: B (Punti 3) L organizzazione e il funzionamento del Consiglio Superiore di Sanità sono disciplinati da una apposita normativa, costituita dal D.Lgs. 30 giugno 1993, n. 266 e dal D.M. 6 agosto 2003, n. 342 che definiscono un assetto coerente con l evoluzione sociale ed economica intervenuta nel frattempo. Il Consiglio Superiore di Sanità dura in carica tre anni. 15) Risposta esatta: B (Punti 3) Ai sensi dell art. 3, comma 1, D.Lgs. 502/1992 come modificato dal D.Lgs. 229/1999, le Regioni attraverso le ASL provvedono, in generale, ad assicurare, nel proprio ambito territoriale, i livelli uniformi di assistenza definiti nello standard minimo dalla programmazione nazionale ed eventualmente rielaborati nei Piani sanitari regionali.

14 200 Libro III - Legislazione sanitaria I livelli essenziali di assistenza comprendono le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni garantite dal SSN a tutti i cittadini. Conformemente a quanto disposto dall art. 6, comma 1 D.L , n. 347 conv. in L , n. 405, i livelli essenziali di assistenza sono stati definiti con D.P.C.M adottato su proposta del Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, d intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Il D.P.C.M come modificato dal D.M individua le seguenti macroaree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si ricorda che, in attesa dell approvazione del nuovo Piano sanitario nazionale e della normativa regolamentare delle disposizioni introdotte con la Spending review sanità e con il cd. decreto Balduzzi è stata predisposta nel dicembre 2012, dal Ministero della salute una proposta di aggiornamento dei LEA che prevede l introduzione di nuovi livelli di assistenza od integrazione dal D.P.C.M. del ) Risposta esatta: A (Punti 2) I presidi ospedalieri sono, ex art. 4, comma 9, D.Lgs. 502/1992 gli ospedali non costituiti in azienda ospedaliera. In qualità di strutture dell ASL essi godono di una autonomia molto minore rispetto a quella delle aziende ospedaliere, ovvero di: autonomia a livello direttivo garantita dalla presenza di un dirigente medico, in qualità di responsabile delle funzioni igienico-organizzative e di un dirigente amministrativo responsabile della gestione amministrativa (entrambi nominati dal direttore generale della ASL). La separatezza della gestione direttiva del presidio ospedaliero rispetto a quella dell ASL di cui esso è parte è strettamente funzionale ad una eventuale trasformazione in azienda ospedaliera; autonomia economico-finanziaria con la tenuta di una contabilità separata seppure interna al bilancio della ASL. Se nella ASL vi sono più presidi ospedalieri, questi possono essere accorpati a fini funzionali. 17) Risposta esatta: A (Punti 2) Allo scopo di realizzare un idoneo coordinamento delle funzioni tra le Regioni e l Università, il D.Lgs , n. 517 all art. 1 prevede la stipula di protocolli di intesa le cui linee guida sono tracciate dal D.P.C.M La collaborazione tra SSN e Università si realizza attraverso aziende ospedaliero-universitarie dotate di personalità giuridica autonoma. Le aziende ospedaliero-universitarie operano nell ambito della programmazione sanitaria nazionale e regionale e concorrono sia al raggiungimento degli obiettivi di quest ultima, sia alla realizzazione dei compiti istituzionali dell Università, in considerazione dell apporto reciproco tra le funzioni del Servizio sanitario nazionale e quelle svolte dalle facoltà di medicina e chirurgia. Le attività assistenziali svolte perseguono l efficace e sinergica integrazione con le funzioni istituzionali dell Università, sulla base dei princìpi e delle modalità proprie dell attività assistenziale del Servizio sanitario nazionale, secondo le specificazioni definite nel decreto istitutivo.

15 Risposte commentate al questionario n ) Risposta esatta: C (Punti 3) Il D.L. 158/2012, (decreto Balduzzi), conv. in L. 189/2012, prevede che le Regioni, nella sede deputata (Conferenza Regioni e Province autonome), provvedano alla individuazione di criteri e di sistemi di valutazione e verifica dell attività dei Direttori generali, sulla base di obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi definiti nel quadro della programmazione regionale, con particolare riferimento all efficienza, all efficacia, alla sicurezza, all ottimizzazione dei servizi sanitari e al rispetto degli equilibri economico-finanziari di bilancio concordati. 19) Risposta esatta: A (Punti 2) A norma dell art. 1 D.Lgs , n. 288 (Riordino degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono enti sanitari a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standards di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. 20) Risposta esatta: B (Punti 2) L art. 2 D.Lgs , n. 288 prevede che, su istanza della Regione in cui l Istituto ha la sede prevalente di attività clinica e di ricerca e con decreto adottato dal Ministro della Salute, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico possono essere trasformati in Fondazioni di rilievo nazionale aventi finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. Le fondazioni sono aperte alla partecipazione di soggetti pubblici e privati e sottoposte alla vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell Economia e delle Finanze. Le fondazioni IRCCS hanno durata illimitata. Ad esse sono trasferiti, in assenza di oneri, i rapporti attivi e passivi, il patrimonio mobiliare e immobiliare ed il personale degli Istituti trasformati. 21) Risposta esatta: A (Punti 3) Sono enti fondatori delle fondazioni IRCCS il Ministero della Salute, la Regione ed il Comune in cui l Istituto da trasformare ha la sede effettiva di attività e, quando siano presenti, i soggetti rappresentativi degli interessi originari. Altri enti pubblici e soggetti privati, che condividano gli scopi della fondazione ed intendano contribuire al loro raggiungimento, possono aderire in qualità di partecipanti, purché in assenza di conflitto di interessi: gli statuti, in conformità del D.Lgs. 288/2003, disciplinano le modalità e le condizioni della loro partecipazione, ivi compreso l apporto patrimoniale loro richiesto all atto della adesione e le modalità di rappresentanza nel Consiglio di amministrazione. 22) Risposta esatta: C (Punti 2) L art. 3 D.Lgs. 288/2003 dispone che le fondazioni IRCCS abbiano, tra i loro organi, un Consiglio di amministrazione composto da non più di sette consiglieri, dei quali tre designati dal Ministro della Salute, tre dal Presidente della Regione e uno dal Comune in cui insiste la sede prevalente di attività clinica e di ricerca, se si tratta di Comune con più di diecimila abitanti, ovvero dalla Conferenza dei Sindaci, qualora il Comune abbia dimensione demografica inferiore.

16 202 Libro III - Legislazione sanitaria Tra gli organi è previsto il Presidente scelto dal Consiglio di amministrazione tra i componenti nominati dal Ministro della salute e dal Presidente della Regione competente. Lo statuto delle Fondazioni IRCCS deve disciplinare anche la presenza del direttore generale, cui sono affidate funzioni di gestione. È nominato dal Consiglio di amministrazione tra soggetti esterni allo stesso, nonché dal direttore scientifico, nominato dal Ministro della salute, sentito il Presidente della Regione. Infine, il collegio sindacale opera con funzioni di verifica economico-contabile. 23) Risposta esatta: A (Punti 3) L organizzazione tipo dell azienda ospedaliera è a modello dipartimentale. Si tratta di un modello organizzativo nel quale si realizza l integrazione di unità operative omogenee, affini o complementari, ciascuna con obiettivi specifici, ma che concorrono al perseguimento di obiettivi comuni di salute. Con l organizzazione dipartimentale si perseguono: obiettivi organizzativi con il miglioramento delle attività di assistenza, ricerca e formazione; obiettivi clinici con la promozione della qualità dell assistenza; obiettivi economici con la realizzazione di economie di scala e di gestione; obiettivi strategici con la diffusione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze. 24) Risposta esatta: C (Punti 3) È il documento programmatico mediante il quale sono stabilite le linee generali di indirizzo del S.S.N., gli obiettivi fondamentali di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché i livelli di assistenza sanitaria da applicare in condizioni di uniformità sul territorio nazionale. Il contenuto del PSN è deliberato nel rispetto della programmazione socio-economica nazionale, degli obiettivi di tutela della salute individuati a livello internazionale e in conformità all entità del finanziamento riservato al SSN. 25) Risposta esatta: A (Punti 3) Le singole Regioni adottano il Piano sanitario regionale che rappresenta il piano strategico degli interventi finalizzati alla tutela della salute e al funzionamento dei servizi, diretto a soddisfare le esigenze della popolazione regionale. Il Piano sanitario regionale deve essere formulato tenendo presenti gli obiettivi predisposti dal Piano sanitario nazionale. 26) Risposta esatta: A (Punti 2) Il Piano sanitario nazionale ha durata triennale e viene predisposto dal Governo, su proposta del Ministro della Salute, sentite le Commissioni parlamentari permanenti per materia, nonché le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative d intesa con la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (art. 1, D.Lgs. 502/1992). 27) Risposta esatta: D (Punti 3) Le Regioni adottano o adeguano i Piani sanitari regionali entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore del PSN, con la partecipazione delle autonomie locali, delle formazioni sociali private non aventi scopo di lucro impegnate nell assistenza sociale e sanitaria e delle organizzazioni sindacali degli operatori sanitari pubblici e privati e delle strutture accreditate dal SSN. In particolare, la collaborazione con gli enti locali è garantita anche dalla sottopo-

17 Risposte commentate al questionario n sizione del progetto di Piano sanitario regionale alla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale, della quale fanno parte alcuni rappresentanti di tali enti (il Sindaco, il Presidente della Conferenza dei Sindaci, i Presidenti di circoscrizione, secondo i casi). Compito di tale organo è quello di formulare osservazioni in merito allo schema di Piano, che sono esaminate prima della sua approvazione. 28) Risposta esatta: A (Punti 3) Qualora il Piano sanitario non venga adottato dalla Regione, l applicazione delle disposizioni del PSN è assicurata da un intervento sostitutivo del Governo. La Regione che sia rimasta inadempiente entro un anno dalla data di entrata in vigore del PSN, deve provvedere ad adottarlo entro un termine non inferiore a tre mesi, come fissato dal Ministro della Sanità. Decorso tale termine, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Sanità, sentita l Agenzia per i servizi sanitari regionali, d intesa con la Conferenza permanente Stato- Regioni, adotta i provvedimenti necessari a dare attuazione al PSN nella Regione, se del caso anche mediante la nomina di un commissario ad acta. 29) Risposta esatta: D (Punti 3) La mancanza di fondi è un presupposto non previsto dalla legge, non vincolante per l accreditamento di nuove strutture (A), e non vi è nemmeno un numero prestabilito di strutture accreditate e accreditabili (B). La risposta corretta è, dunque, la D: se trascorso un anno dall entrata in vigore del Piano Sanitario Nazionale, la Regione non ha recepito, attraverso il Piano Sanitario Regionale, i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), viene impedito alla regione di accreditare nuove strutture. 30) Risposta esatta: B (Punti 3) Gli istituti zooprofilattici sperimentali sono enti sanitari con personalità giuridica di diritto pubblico dotati di autonomia gestionale ed amministrativa, che rappresentano lo strumento tecnico ed operativo del Servizio sanitario nazionale per quanto riguarda la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l igiene degli allevamenti ed il corretto rapporto fra insediamenti umani, animale ed ambientale. Il D.Lgs. 106/2012, di riordino degli enti vigilati, ha previsto che: con leggi regionali siano riorganizzati gli istituti, ciascun Consiglio di amministrazione riveda il proprio statuto; sia costituito con decreto un Comitato di supporto degli IZS in ambito strategico e organizzativo. 31) Risposta esatta: B (Punti 2) Il Direttore sanitario è un medico che all atto della nomina, deve avere meno di 65 anni, essere in possesso della laurea in medicina e chirurgia, ma deve essere in possesso di esperienza almeno quinquennale di direzione tecnico-sanitaria in enti pubblici o privati o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione. 32) Risposta esatta: D (Punti 2) Il dipartimento di prevenzione promuove azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e animale garantendo le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica: a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie;

18 204 Libro III - Legislazione sanitaria b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali; c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro; d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni zootecniche; tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale; e) tutela igienico-sanitaria degli alimenti; f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale; g) attività di promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico-degenerative in collaborazione con gli altri servizi e dipartimenti aziendali; h) tutela della salute nelle attività sportive. La raccolta delle informazioni sull uso improprio dei farmaci, nonché sul grave abuso degli stessi è di competenza della Agenzia italiana del farmaco, nell esplicazione dell attività di farmacovigilanza. 33) Risposta esatta: B (Punti 2) Le ASL possono assumere anche la gestione di attività o servizi socio-assistenziali su delega dei singoli enti locali con oneri a totale loro carico, ivi compresi quelli relativi al personale e l erogazione di prestazioni socio-sanitarie per le quali c è una forte integrazione tra realtà distrettuale della ASL ed ente locale. 34) Risposta esatta: C (Punti 2) Nel procedimento di costituzione in azienda ospedaliera spetta alle Regioni trasmettere al Ministro della Salute le proprie indicazioni circa gli ospedali da trasformare in aziende ospedaliere sulla base delle quali il Ministro, previa verifica della sussistenza dei requisiti, formula proposte da inoltrare al Consiglio dei Ministri che, con propria deliberazione, individua gli ospedali da costituire in azienda ospedaliera. Entro 60 gg. dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri le Regioni costituiscono i predetti ospedali in azienda. 35) Risposta esatta: A (Punti 2) Il D.P.C.M , recante Linee guida sui protocolli d intesa Regione-Università, ha distinto due tipologie organizzative: le aziende ospedaliero-universitarie integrate con il Servizio sanitario nazionale e le aziende ospedaliere integrate con l università. Per entrambe, l organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione e gli organi sono: il direttore generale, il Collegio sindacale e l organo di indirizzo. 36) Risposta esatta: A (Punti 3) In caso di grave disavanzo nel triennio di riferimento (da intendersi quello successivo all entrata in vigore del D.Lgs. 229/1999) oppure di perdita dei requisiti costitutivi, la costituzione in azienda ospedaliera viene revocata dalla Regione, secondo le procedure previste per la costituzione medesima, e la stessa fa retrocedere l azienda ospedaliera a «presidio ospedaliero» di ASL (art. 4, comma 1quinquies, D.Lgs. 502/1992, inserito dal D.Lgs. 229/1999).

19 Risposte commentate al questionario n ) Risposta esatta: B (Punti 1) Spetta alla Regione la risoluzione del contratto del Direttore generale (con relativa decadenza del direttore generale e sua sostituzione) in caso di «grave disavanzo», di violazione di leggi o dei principi di buon andamento e di imparzialità dell amministrazione (art. 3bis, comma 7 D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.L. 158/2012, conv. in L. 189/2012). 38) Risposta esatta: A (Punti 3) Spetta alla Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria verificare la realizzazione del Piano attuativo locale da parte delle aziende ospedaliere. La Conferenza dei Sindaci o il Sindaco, invece, a seconda che il territorio della ASL superi quello del Comune o coincida con esso, partecipano alla verifica del Piano attuativo locale da parte delle ASL; nel caso di mancata adozione possono chiedere alla Regione la revoca o non conferma del direttore generale. 39) Risposta esatta: B (Punti 1) Gli organi delle aziende ospedaliere sono gli stessi delle ASL ovvero: Direttore generale coadiuvato dal Direttore amministrativo, dal Direttore sanitario e dal Consiglio dei Sanitari; Collegio sindacale. 40) Risposta esatta: A (Punti 2) Riguardo i presidi già costituiti in aziende ospedaliere, l art. 4, comma 1quinquies del D.Lgs. 502/1992, sancisce che essi possano essere riconfermati, anche quando non soddisfano i requisiti indicati, per un periodo massimo di tre anni dall entrata in vigore del D.Lgs. 229/1999, sulla base di un progetto di adeguamento presentato dalla Regione, fatta eccezione per i presidi ospedalieri su cui insiste la prevalenza del corso formativo del triennio clinico della facoltà di medicina. Alla scadenza del termine previsto nel provvedimento di conferma, ove permanga la carenza dei requisiti, le Regioni e il Ministero della Salute attivano la procedura volta a revocare il carattere di azienda ospedaliera al presidio e ad individuare l ASL subentrante nei rapporti attivi e passivi; ove i requisiti sussistano, si avvia la procedura di proposta da parte della Regione al Ministero della Salute. 41) Risposta esatta: A (Punti 2) Il Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro è istituito presso il Ministero della salute con l obiettivo di garantire la più completa attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Esso, tra l altro, stabilisce le linee comuni delle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro; definisce la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento dell azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria; programma il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro; individua le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.

20 206 Libro III - Legislazione sanitaria Il Comitato è presieduto dal Ministro della salute ed è composto da: tre rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; un rappresentante del Ministero dell interno; cinque rappresentanti delle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano. Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante dell INAIL, uno dell ISPESL e uno dell Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le modalità di funzionamento del comitato sono fissate con regolamento interno ed ai componenti del Comitato ed ai soggetti invitati a partecipare, non spetta alcun compenso, rimborso spese o indennità di missione. 42) Risposta esatta: C (Punti 2) A norma dell art. 12bis D.Lgs. 502/1992, il Ministero della Salute, sentita la Commissione nazionale per la ricerca sanitaria, elabora il programma di ricerca sanitaria. Di seguito, il programma è adottato dallo stesso Ministero, d intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale ed ha validità triennale. 43) Risposta esatta: D (Punti 2) Ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 288/2003 il riconoscimento del carattere scientifico agli istituti di ricovero e cura è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: personalità giuridica di diritto pubblico o di diritto privato; titolarità dell autorizzazione e dell accreditamento sanitari; economicità ed efficienza dell organizzazione, qualità delle strutture e livello tecnologico delle attrezzature; caratteri di eccellenza del livello delle prestazioni e dell attività sanitaria svolta negli ultimi tre anni; caratteri di eccellenza della attività di ricerca svolta nell ultimo triennio relativamente alla specifica disciplina assegnata; dimostrata capacità di inserirsi in rete con Istituti di ricerca della stessa area di riferimento e di collaborazioni con altri enti pubblici e privati; dimostrata capacità di attrarre finanziamenti pubblici e privati indipendenti; certificazione di qualità dei servizi secondo procedure internazionalmente riconosciute. Non costituisce requisito la localizzazione su territorio di un Comune con particolare soglia demografica. 44) Risposta esatta: C (Punti 2) Viene definito ricovero programmato il ricovero non in condizione di urgenza nel quale il paziente sceglie di essere ricoverato in ospedale ed accetta di effettuare il ricovero in una data che si stabilisce con l utilizzo di una apposita «lista d attesa». Esiste a livello centrale un Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA ) ed un Osservatorio nazionale per l attività libero-professionale (ALPI) con relativi compiti di monitoraggio sui tempi di attesa. Il ricovero è proposto dal medico ospedaliero, dal medico specialista ambulatoriale, dal medico di medicina generale ed è disposto previo parere dello specialista del reparto che inse-

21 Risposte commentate al questionario n risce il nominativo nell apposita lista d attesa della stessa Unità operativa, concordando anche la classe di priorità del ricovero. Le responsabilità sono suddivise nel seguente modo: la Direzione medica di presidio è responsabile della tenuta e conservazione dei registri di prenotazione e dell individuazione di un medico di direzione referente; il Direttore di Unità operativa è responsabile della pianificazione dei ricoveri programmati e della delega ad un collaboratore per la tenuta dei registri di ricovero; dell individuazione di criteri per l assegnazione delle priorità ai pazienti in lista d attesa; il delegato alla tenuta dei registri è responsabile della corretta tenuta dei registri secondo le direttive impartite dal Direttore dell unità operativa; il sistema operativo statistico è responsabile dell invio periodico all unità operativa del report. 45) Risposta esatta: C (Punti 2) I servizi per le tossicodipendenze (cd. SERT) già istituiti o da istituire a cura delle ASL, a norma della L. 162/1990 poi convertita nel T.U. emanato con D.P.R , n. 309, si articolano in moduli organizzativi che esercitano la loro attività in modo sinergico ai consultori familiari, alle strutture per l AIDS e per le patologie infettive, ai servizi medico-legali, ai laboratori di analisi di riferimento, anche convenzionati agli altri servizi sanitari e sociali che comunque svolgono attività nel settore delle tossicodipendenze. 46) Risposta esatta: A (Punti 2) I CSM sono Centri di salute mentale, bracci operativi del Dipartimento di salute mentale (DSM), all interno delle ASL. Il Centro di salute mentale è una struttura organizzativa a base territoriale che svolge attività ambulatoriali e domiciliari, per la tutela della salute mentale. 47) Risposta esatta: C (Punti 2) Spetta alla Regione la determinazione dei principi organizzativi e strutturali dell ASL in relazione: all articolazione del territorio regionale in ASL; all articolazione delle ASL in distretti; all istituzione e all organizzazione nell ambito delle ASL dei dipartimenti di prevenzione; alla costituzione dei presidi ospedalieri in aziende quando ricorrano i presupposti descritti dall art. 4 del D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.Lgs. 229/ ) Risposta esatta: B (Punti 3) Il Piano sanitario nazionale valido per il triennio , adottato con D.P.R , dettaglia gli enti coinvolti nel Programma di ricerca sanitaria: Istituto superiore di sanità; Agenzia dei servizi sanitari regionali; Ministero della Salute; Istituti zooprofilattici sperimentali.

22 208 Libro III - Legislazione sanitaria 49) Risposta esatta: C (Punti 3) Il D.Lgs. 502/1999, all art. 2, prevede che siano le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ad avere potere legislativo in materia di assistenza sanitaria. Ai Comuni (A) vengono esclusivamente delegate tali competenze, mentre le opzioni B e D riguardano il potere centrale dichiarato dal principio di sussidiarietà. 50) Risposta esatta: A (Punti 3) La L , n. 296 (legge finanziaria 2007) all art. 1, commi 805 e 806, ha previsto l istituzione di un Fondo nazionale per il finanziamento di un progetto di modello assistenziale definito «Casa della Salute», inteso come struttura polivalente in cui convergono servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie agli assistiti. Ad essa fanno capo l area dei servizi sanitari, l area dei servizi socio-sanitari, l area dei servizi sociali. SCHEMA DI VALUTAZIONE Oltre 111 punti: ottimo Da 92 a 111 punti: buono Da 72 a 91 punti: discreto Da 52 a 71 punti: sufficiente Meno di 52 punti: insufficiente

4) Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL? A) Cinque B) Quattro C) Tre

4) Quanti anni dura in carica il Collegio sindacale della ASL? A) Cinque B) Quattro C) Tre Questionario n. 3 Lineamenti di ordinamento sanitario 1) L attuazione del Servizio sanitario compete: A) Allo Stato B) Allo Stato e alle Regioni C) Alle Regioni e agli enti territoriali D) Allo Stato,

Dettagli

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione

Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Stefano Tardivo Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università degli Studi di Verona Legge 833/78 Principi guida del SSN (art. 2, 3 e 32 della Costituzione):

Dettagli

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale

SISTEMI SANITARI. Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Sistema Privatistico o Liberista Sistema Assicurativo Sistema Sanitario Nazionale SISTEMI SANITARI Liberista/ Assicurativo/ S.S.N. Liberista (bricolage della malattia) Assicurativo (diritto

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

A TEMA: Legislazione 1 Quiz estratti dalla banca dati del sito e

A TEMA: Legislazione 1 Quiz estratti dalla banca dati del sito  e QUIZ A TEMA: Legislazione 1 Quiz estratti dalla banca dati del sito www.infermiereonline.altervista.org e La banca dati contiene oltre 10000 quiz dei concorsi svolti sino ad ora in tutta Italia. 1. A GUIDA

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

REGIONE LIGURIA

REGIONE LIGURIA REGIONE LIGURIA ------------- LEGGE REGIONALE 1 MARZO 2011 N. 2 COSTITUZIONE DELL IRCCS AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SAN MARTINO - IST - ISTITUTO NAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO (BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

ORGANIZZAZIONE SANITARIA ITALIANA (materiale tratto dal testo di Marchetti-Minghetti Legislazione Farmaceutica, Ed.

ORGANIZZAZIONE SANITARIA ITALIANA (materiale tratto dal testo di Marchetti-Minghetti Legislazione Farmaceutica, Ed. ORGANIZZAZIONE SANITARIA ITALIANA (materiale tratto dal testo di Marchetti-Minghetti Legislazione Farmaceutica, Ed. Ambrosiana, 2002) Art 32 Costituzione. La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione;

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione; Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale, della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università in attuazione dell articolo 5, comma 1, lettera

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

LA CONFERENZA UNIFICATA

LA CONFERENZA UNIFICATA ACCORDO ai sensi dell articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente l adozione del regolamento ediliziotipo ai sensi

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

ASUR Azienda sanitaria unica regionale

ASUR Azienda sanitaria unica regionale ASUR Azienda sanitaria unica regionale Cosa succede dal 1 luglio 2016 E istituita l Azienda sanitaria unica regionale (ASUR) Le aziende sanitarie locali sono soppresse L Azienda sanitaria unica regionale

Dettagli

APPENDICE 1. Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.

APPENDICE 1. Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze. APPENDICE 1 Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.it): STATUTO AGENZIA DEL TERRITORIO Articolo 1 Agenzia del territorio

Dettagli

Il Ministro della Salute

Il Ministro della Salute Il Ministro della Salute di concerto con Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n 300 recante riforma dell organizzazione del Governo a

Dettagli

Legge Regionale N. 1 Del Regione Campania. << Interventi in materia di tossicodipendenze e di alcoolismo >>.

Legge Regionale N. 1 Del Regione Campania. << Interventi in materia di tossicodipendenze e di alcoolismo >>. Legge Regionale N. 1 Del 07-01-1988 Regione Campania >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N. 3 del 18 gennaio 1988 Il Consiglio

Dettagli

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento

Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto

Dettagli

COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15

COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15 COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15 ARGOMENTO AZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO ORGANO COMPETENTE Prerogativa didattica Impiego

Dettagli

Servizio sanitario nazionale

Servizio sanitario nazionale Servizio sanitario nazionale Art. Art. 32 della Costituzione Frammentazione e frantumazione delle competenze (comuni, province, mutue, enti ospedalieri ecc.) Riforma Riforma degli enti ospedalieri (1968)

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 2 - ORGANI ISTITUZIONALI E ALTRI ORGANISMI Capo 1 - ORGANI ISTITUZIONALI Art. 11 - Art. 12 - Art. 13 - Art. 14 - Direttore Generale

Dettagli

TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE

TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE TITOLO II LE FUNZIONI A. FUNZIONI TECNICHE Art. 10 Ordinamento del giuoco, dei campionati e delle squadre nazionali 1. La F.I.G.C. detta le regole del giuoco del calcio in aderenza alle norme della F.I.F.A.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze

Dettagli

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA

Dettagli

TESTO RISULTANTE DALL ESAME DEGLI EMENDAMENTI IN SEDE REFERENTE

TESTO RISULTANTE DALL ESAME DEGLI EMENDAMENTI IN SEDE REFERENTE Organi collegiali della scuola (C. 774 e abb.) TESTO RISULTANTE DALL ESAME DEGLI EMENDAMENTI IN SEDE REFERENTE Norme concernenti il governo delle istituzioni scolastiche. ART. 1. (Governo delle istituzioni

Dettagli

REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità

REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione n. 4 del 27.03.2013 Articolo 1 Oggetto e finalità 1. ll presente regolamento disciplina il funzionamento del sistema dei controlli interni

Dettagli

(segue: testo approvato dalla Camera dei Deputati)

(segue: testo approvato dalla Camera dei Deputati) Atti Parlamentari 40 Camera dei Deputati 1248-B «ART. 16-bis. (Modifiche al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, in materia di accesso alle banche dati pubbliche). 1. Al decreto legislativo 13 agosto

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 1 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 39 del 9 agosto 1974 - Istituzione dell' Ente regionale per lo sviluppo e la valorizzazione dell' artigianato

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 1/2017 (Atti del Consiglio) Professioni regolamentate. Modifiche alla l.r. 73/2008. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI N. _216/GC_del Registro delle Deliberazioni Ufficio Segreteria Direzionale Num. Proposta 227-15 OGGETTO:

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317, che istituisce il Ministero della salute

Dettagli

Nuove norme per la nomina dei manager Asl, il Veneto ricorre alla Consulta: lese le competenze regionali

Nuove norme per la nomina dei manager Asl, il Veneto ricorre alla Consulta: lese le competenze regionali Nuove norme per la nomina dei manager Asl, il Veneto ricorre alla Consulta: lese le competenze regionali La Regione Veneto impugna davanti alla Corte Costituzionale il decreto legislativo 171/2016 che

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 13 luglio 2016, n. 9 Riconoscimento del ruolo sociale delle società di mutuo soccorso della Regione ed interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

La Riforma Sanitaria. Dr. A. Di Falco

La Riforma Sanitaria. Dr. A. Di Falco La Riforma Sanitaria Dr. A. Di Falco La nuova riforma Accelera alcuni processi già iniziati nelle aziende sanitarie; Snellisce alcuni processi decisionali aziendali (atto aziendale, possibilità di stipulare

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Art.1 (Contratto nazionale di servizio)

DISEGNO DI LEGGE. Art.1 (Contratto nazionale di servizio) DISEGNO DI LEGGE Art.1 (Contratto nazionale di servizio) 1. All'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1. dopo la parola: "Ministero

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO (adottato ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, Disposizioni per l attuazione del

Dettagli

Giunta Regionale del Lazio

Giunta Regionale del Lazio Giunta Regionale del Lazio DELIBERAZIONE N. 3894 DEL 29 LUGLIO 1998 Presa d atto dell accordo tra le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Umbria, Sardegna per il coordinamento delle attività

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

Delibera di Giunta - N.ro 2005/293 - approvata il 14/2/2005 Oggetto: ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE E DEI PROFESSIONISTI PER L'ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE E

Dettagli

Segue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)

Segue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010) DECRETO N. 29 DEL 2011 OGGETTO: Parto a domicilio e in Case di Maternità Approvazione di Profilo Assistenziale per l assistenza al travaglio e parto fisiologico extraospedaliero in case di maternità e

Dettagli

Scopo della proposta di legge

Scopo della proposta di legge Proposta di legge Modifiche alla legge regionale n.40/2005 (Disciplina del servizio sanitario regionale) e alla legge regionale n.28/2015 (Disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale

Dettagli

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento DECRETO 23 settembre 2011 Organizzazione interna del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2011) Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Dettagli

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Premessa Capo I - Disposizioni generali Art. 1 - Oggetto e finalità. Art.

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara UFFICIO AFFARI GENERALI FINANZIARI Rep. n. 273-2005 Prot. n. 4609 dell 1/03/2005 Titolo VI Classe 5 Fasc. 7 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-12-2011 REGIONE LIGURIA LEGGE N. 36 del 2011 - ULTERIORI DISPOSIZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E IN MATERIA DI SERVIZI SOCIALI E DI COOPERAZIONE

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

DECRETO n. 83 del 4 agosto 2011

DECRETO n. 83 del 4 agosto 2011 16-8-2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - Parti I e II - n. 15 29825 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (nella qualità di Commissario ad acta per l attuazione del piano di rientro

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 23-06-2009 REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE N. 63 del 2 luglio 2009 IL CONSIGLIO ASSEMBLEA

Dettagli

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE Approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 14/2010 Articolo 1 DEFINIZIONE

Dettagli

COMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE

COMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE COMUNE DI IMPRUNETA PROVINCIA DI FIRENZE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO AI SENSI DELL ART. 18 D.L. 31/05/2010 N 78 CONVERTITO IN L. 30/07/2010 N 122. INDICE

Dettagli

Decreto Presidente Giunta n. 88 del 29/03/2013

Decreto Presidente Giunta n. 88 del 29/03/2013 Decreto Presidente Giunta n. 88 del 29/03/2013 A.G.C.1 Gabinetto Presidente Giunta Regionale Settore 1 Affari generali della Presidenza e collegamenti con gli Assessori Oggetto dell'atto: ORGANO DI INDIRIZZO

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 134 DEL 30/12/2015

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 134 DEL 30/12/2015 ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO MATERNO INFANTILE BURLO GAROFOLO TRIESTE Ospedale ad alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino DECRETO DEL

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale. Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico

Dettagli

proposta di legge n. 83

proposta di legge n. 83 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 83 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 26 agosto 2016 ISTITUZIONE DI UN NUOVO COMUNE MEDIANTE FUSIONE DEI COMUNI DI MONTEMAGGIORE

Dettagli

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA All. 1 alla Deliberazione della Conferenza dei Comuni n. 1 del 20.06.2011 CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA DEI

Dettagli

Il modello di governance dualistico per le società chiuse

Il modello di governance dualistico per le società chiuse Il modello di governance dualistico per le società chiuse a prima critica che viene fatta al modello di governance dualistico riguarda la nomina dei componenti il Consiglio di sorveglianza e la disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 INDICE Articolo 1 (Oggetto)...3 Articolo 2 (Composizione del Collegio di Direzione)...3 Articolo 3 (Funzioni

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 03/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 88

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 03/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 88 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 30 ottobre 2015, n. U00515 Valutazione del Direttore Generale dell'azienda Sanitaria Locale di Frosinone ai sensi dell'articolo

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE - 1 - TESTO PROPOSTO DALLA GIUNTA REGIONALE INDICE Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Attribuzioni Art. 3 - Programmazione dell attività Art. 4 - Ordinamento Art. 5 - Direttore Art. 6 - Risorse umane Art. 7

Dettagli

DECRETO n. 109 del 24 ottobre 2011

DECRETO n. 109 del 24 ottobre 2011 16-11-2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - Parti I e II - n. 21 42187 VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella seduta del 31 maggio 2011, con la quale il Dott. Luigi

Dettagli

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/9 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL 22.11.2006 Oggetto: Accreditamento istituzionale dei centri di medicina sportiva in strutture pubbliche e private. Atto da trasmettere al Consiglio Regionale ai sensi dell

Dettagli

n. 50 del 18 Luglio 2014 DECRETO n. 29 del

n. 50 del 18 Luglio 2014 DECRETO n. 29 del Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO n. 29 del 23.06.2014 OGGETTO:Conferma

Dettagli

successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: GIUNTA REGIONALE Omissis

successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: GIUNTA REGIONALE Omissis Pag. 12 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XXXVIII - N. 27 (11.05.2007) successive modificazioni ed integrazioni come di seguito: a) Presidente: - Il Dirigente del Servizio Assistenza Distrettuale,

Dettagli

ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO

ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO RAPPORTO SULL ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE CAPITOLO 10 ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione

Dettagli

Dipartimento dell Istruzione e della Formazione Professionale. Struttura organizzativa

Dipartimento dell Istruzione e della Formazione Professionale. Struttura organizzativa REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessoratore regionale dell'istruzione e della Formazione Professionale Dipartimento dell Istruzione e della Formazione Professionale Struttura organizzativa Vs.

Dettagli

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato

Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08

Dettagli

76 Suppl. ord. n. 2 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 56 del (n. 41)

76 Suppl. ord. n. 2 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 56 del (n. 41) 76 Suppl. ord. n. 2 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 56 del 23-12-2016 (n. 41) DECRETO 29 novembre 2016. Istituzione dell Elenco degli enti accreditati all erogazione di corsi

Dettagli

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3

Dettagli

MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME

MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME C A V A L E S E ORDINAMENTO DEL PERSONALE DIRIGENZIALE DELLA MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME Approvato dal Comun Generale con delibera nr. 4 1/1996 assunta nella seduta del 24

Dettagli

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE Delibera C.d.A. Nazionale n. 150 del 15.07.1999 Segreterie Comunali e Provinciali Procedura per la nomina del Segretario titolare Richiesta pubblicizzazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

Nuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Nuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 02-03-2010 REGIONE SICILIA Nuovo ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIA N. 11 del 5 marzo

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l articolo 4 della legge 7 agosto 2015, n. 124; Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n.

Dettagli

DISPENSA N novembre 2012

DISPENSA N novembre 2012 1 DISPENSA N. 11 8 novembre 2012 POLITICHE SANITARIE E SISTEMA DELLA ASL /AZIENDE SANITARIE LOCALI Politiche sociali e politiche dei servizi Le politiche sanitarie Periodizzazione La regolazione della

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 15 SEPTIES QUESITO (quesito posto in data 22 novembre 2012) È possibile ricorrere all articolo 15 septies per l attribuzione di incarichi di direzione di strutture

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO

Dettagli

Supporto adempimenti Società Partecipate

Supporto adempimenti Società Partecipate Supporto adempimenti Società Partecipate Introduzione Negli ultimi anni la tendenza alla esternalizzazione della gestione dei servizi pubblici ha portato gli enti locali a trasformarsi in Holding tuttavia

Dettagli

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA Art. 1 - Finalità del Regolamento Il presente regolamento ha lo

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.

REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1. REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DIRIGENZIALI EX ART. 15 SEPTIES DEL D. LGS. 502/92 E S.M.I. (Reg. n. 11/2008)

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DIRIGENZIALI EX ART. 15 SEPTIES DEL D. LGS. 502/92 E S.M.I. (Reg. n. 11/2008) FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico C.F. 00303490189 - P. IVA 00580590180 V.le Golgi, 19-27100 PAVIA Tel. 0382 5011 REGOLAMENTO

Dettagli

I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001

I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 DPCM 29 novembre 2001 Emanato ai sensi dell art. 1 del D.Lgs. n. 502/92 Applica un accordo Stato Regioni Art. 1 D.Lgs. n. 502/92 Il Servizio

Dettagli

Una Sanità rinnovata per la Liguria

Una Sanità rinnovata per la Liguria LA REGIONE LIGURIA 1 Una Sanità rinnovata per la Liguria Istituzione di A.Li.Sa. e indirizzi per il riordino del S.S.R. Riordino del Servizio Sociosanitario Regionale (ASL Aziende Sociosanitarie Liguri)

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 14/2016 ADOTTATA IN DATA 14/01/2016 IL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE N. 14/2016 ADOTTATA IN DATA 14/01/2016 IL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE N. 14/2016 ADOTTATA IN DATA 14/01/2016 OGGETTO: Contratto con la Fondazione per la ricerca Ospedale Maggiore di Bergamo per l affidamento delle attività necessarie all attivazione della rete

Dettagli

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI LAZISE (Provincia di Verona) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI INDICE CAPO I OGGETTO DEL REGOLAMENTO E PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Servizio dei controlli interni

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE A.S.L. TO4 di Ciriè, Chivasso ed Ivrea DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE OGGETTO: NOMINA DEL DOTT. TRAINA MARIO A DIRETTORE SANITARIO DELL`AZIENDA SANITARIA

Dettagli

ARPEA AGENZIA REGIONALE PIEMONTESE PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

ARPEA AGENZIA REGIONALE PIEMONTESE PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA ARPEA AGENZIA REGIONALE PIEMONTESE PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA Sede Legale: Via Bogino, n. 23 10123 TORINO C.F. 97694170016 DETERMINAZIONE N 25-2015 DEL 04/02/2015 Oggetto: Impegni di spesa per il

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 13/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 13

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 13/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 13 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 29 gennaio 2014, n. U00016 Decreto del Commissario ad acta n. 39 del 20 marzo 2012 "Assistenza Territoriale. Ridefinizione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA.

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. 1) L AUTORIZZAZIONE ANTINCENDIO NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il D.M. 16.02.1982,

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (di

Dettagli