LINEE OPERATIVE per la vigilanza sui rischi da sovraccarico biomeccanico nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

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1 DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro LINEE OPERATIVE per la vigilanza sui rischi da sovraccarico biomeccanico nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO)

2 Struttura del documento - Obiettivi - Campo di applicazione - Riferimenti normativi - Strumenti e criteri per la vigilanza - Progettazione e riprogettazione ergonomica - Valutazione del rischio e documento - Misure di prevenzione - Sorveglianza sanitaria mirata - Formazione specifica

3 Obiettivi Obiettivo generale: Migliorare la qualità degli interventi di vigilanza e di assistenza (riprogettazione) Obiettivi specifici: - fornire elementi utili alla verifica delle misure di prevenzione adottate e dell'applicazione dei principi ergonomici - fornire elementi utili all'analisi del DVR - fornire elementi utili per emettere gli atti di competenza - fornire elementi utili a indirizzare e promuovere la progettazione ergonomica (ambienti e posti di lavoro)

4 Campo di applicazione SERVIZI P.S.A.L. Principalmente nei supermercati, ipermercati e discount.. e in presenza di rischi significativi e casi particolari UTENZA.. può essere un utile riferimento per le aziende che intendono perseguire un'efficace applicazione della normativa specifica

5 Riferimenti normativi D.Lgs. 81/08 - Art. 15 comma 1 lettera d) - Art. 17 comma 1 lettera a) - Artt. 28 e 29 - Art. 71 comma 6 - Artt. 167, Allegato XXXIII

6 Riferimenti normativi Norme tecniche - UNI ISO (parte 1 2 3) - UNI EN ISO UNI EN serie 1005

7 Riferimenti normativi.. gestione del processo.. l'applicazione di articoli e norme tecniche nella gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro consente di : - prevenire il rischio; - eliminare i compiti che comportano sovraccarico biomeccanico o ridurre al minimo il rischio - applicazione principi ergonomici efficaci; - valutare il rischio residuo; - individuare e adottare efficaci misure di prevenzione; - assicurare il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro nel tempo.

8 Strumenti e criteri - Check list Guida al sopralluogo nella GDO - Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08 - effettuare il sopralluogo mirato, verifica di modalità e compiti in - effettuare il sopralluogo mirato, verifica di modalità e compiti in tutte le fasi operative (arrivo della merce, trasferimento e stoccaggio in cella, allestimento dell'area di vendita)

9 La progettazione ergonomica Documentazione necessaria: - Pianta e Lay Out - Caratteristiche arredi ed attrezzature Oggetto di esame specifico - Postazioni di lavoro alla cassa - Reparti, magazzini, celle frigorifere, scaffalature vie di transito - Pavimentazioni - Aree di arrivo merci - Scarico manuale merci - Macchine ed impianti

10 Esempio di spazi e dimensioni in cassa (rif. Linee guida Veneto e UNI EN ISO 14738) Profondità piano di lavoro 50 cm Altezza piano di lavoro 76 cm Profondità del posto di lavoro 61 cm

11 Esempio di spazi e dimensioni in cassa (rif. Linee guida Veneto e UNI EN ISO 14738) Profondità piano di lavoro: (distanza cassiere-cliente) circa 50 cm, corrisponde alla lunghezza minima di presa del braccio per agevolare il trasferimento di denaro. Altezza piano di lavoro: l'altezza raccomandata è di 76 cm che permette uno spazio sufficiente per l'alloggiamento delle gambe e assicura una posizione confortevole della popolazione maschile e, con appoggio dei piedi a terra, anche alla popolazione femminile, tale altezza permette di lavorare anche in stazione eretta. Per lavoratori di bassa statura dovranno essere impiegati sedili e pedane regolabili in altezza. Profondità del posto di lavoro: (spazio compreso tra il bordo anteriore del piano di lavoro e il filo del corridoio della cassa posto dietro l'operatore) il valore ottimale è di 61 cm ricavato dalla somma di 20 cm (metà distanza tra addome e ginocchio), 31 cm (spessore medio dell'addome) e 10 cm (ingombro medio dello schienale)

12 Esempio di cassa a isola (rif. Linee guida Veneto e UNI EN ISO 14738)

13 Esempio di cassa a isola (rif. Linee guida Veneto e UNI EN ISO 14738) Verso della cassa è la direzione da cui proviene la merce rispetto alla posizione del cassiere, nella maggior parte dei casi i lavoratori sono destrimani, pertanto è opportuno adottare il verso sinistro della cassa per garantire una migliore distribuzione del carico di lavoro su entrambi gli arti, Collocazione dello scanner dovrebbe essere posizionato a circa 25 cm dal bordo del piano di lavoro Inclinazione e collocazione della tastiera deve essere collocata con il bordo inferiore a circa 2 cm dal piano di lavoro e con inclinazione di 45, la collocazione più indicata è sul lato destro dell'operatore, se destrimane, in prossimità dell'emettitore dello scontrino, poiché riduce la rotazione del busto, la collocazione di cui alla foto è inadeguata perché il mantenimento del braccio sollevato può comportare un maggior carico dell'articolazione della spalla e del rachide lombare

14 Sedile ergonomico

15 Caratteristiche del sedile ergonomico Il sedile adottato al posto cassa deve rispondere ai requisiti ergonomici della postazione per videoterminalista: - mobilità (presenza di rotelle) - stabilità (base a cinque razze) - dimensioni del piano di seduta con bordi arrotondati ( lunghezza cm e larghezza cm) - materiale e forma (imbottitura, tessuto traspirante e lavabile, bordi e pianio arrotondati - regolabilità in altezza del piano seduta (38 54 cm) - regolabilità in altezza dello schienale (centro del supporto lombare tra 17 e 26 cm) - regolabilità dello schienale in inclinazione da 90 a 110

16 es. di spazio necessario per operazioni di mmc punto 3 allegato XXXIII D.Lgs. 81/08 Esempio di spazi inadeguati per uso corretto del carrello elevatore e per la movimentazione ergonomica dei carichi

17 es. di spazio necessario per operazioni di mmc punto 3 allegato XXXIII D.Lgs. 81/08 Esempio di spazi adeguati per uso corretto del carrello elevatore (es. depallettizzare e collocare i carichi su carrelli rialzati presenti

18 Valutazione dei rischi Requisiti di adeguatezza del DVR: - Specifico del punto vendita - Descrive l'organizzazione del lavoro - Individua e analizza tutte le situazioni abituali e tutte le mmc/sbas - Elenca le misure già adottate - Calcola il rischio residuo - Riporta il programma di miglioramento - Individua i lavoratori con fattori individuali di rischio - Tiene conto dei dati della sorveglianza sanitaria

19 Misure di prevenzione Verifica mirata all'adozione di tutte le misure di tutela: - applicazione dei principi di ergonomia degli ambienti e dei posti di lavoro - adozione di tutte le misure tecniche (ausili/attrezzature) necessari - formalizzazione e adozione di misure di buona prassi operativa - formazione e addestramento di operatori all'uso di apparecchi di sollevamento e carrelli elevatori - attivazione di una vigilanza interna sull'utilizzo di ausili e attrezzature

20 Esempi di misure di prevenzione adottate nella GDO - Merci in arrivo - Attrezzature di lavoro ed arredi - Reparti ed aree retro e celle frigorifere - Reparti ortofrutta - Reparti Macelleria - Area vendita - Casse

21 Sorveglianza sanitaria mirata Verifica di primo livello (presenza): - Protocollo sanitario - Copia dei giudizi di idoneità - Elenco dei lavoratori con data di assunzione, mansione e visite mediche - Relazione sanitaria, verbale di riunione periodica - Verbali sopralluogo MC - Registro infortuni

22 Sorveglianza sanitaria mirata Verifica di secondo livello (adeguatezza) - Procedura per accesso alle visite mediche - Accertamenti mirati e congrui ai rischi individuati - Giudizi di idoneità redatti conformemente all'allegato 3A - Conformità del protocollo e rispetto della periodicità - Programma di sorveglianza per lavoratori con fattori individuali di rischio e tiene conto di genere, età e provenienza

23 Sorveglianza sanitaria mirata segue Verifica di secondo livello (adeguatezza) - Giudizi di idoneità con prescrizioni e limitazioni - Effettuazione delle denunce di malattie professionali - Risultati anonimi e collettivi comprendenti: - distretti colpiti (rachide, arto superiore, ) - livello di evidenza del danno - numero di lavoratori suddivisi per reparto/mansione (esposti, Visitati, lavoratori con evidenza di danno, visite a richiesta)

24 Informazione, formazione e addestramento specifici - L'informazione effettuata ai lavoratori ha riguardato almeno quanto riportato nell'art La formazione generale sia di almeno 4 ore ed abbia riguardato quanto riportato nell'accordo - La formazione specifica sia di almeno 4 ore ed abbia riguardato quanto riportato nell'accordo - La formazione aggiuntiva a Preposti e Dirigenti rispetti i punti 5 e 6 dell'accordo

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