PROCEDURE OPERATIVE PER L ATTIVAZIONE IN EMERGENZA DELLE ASSOCIAZIONI/ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA
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- Raffaela Verde
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1 Approvato con DGP 466 del 3/11/2003 Premessa: PROCEDURE OPERATIVE PER L ATTIVAZIONE IN EMERGENZA DELLE ASSOCIAZIONI/ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA Per una corretta ed efficace attivazione delle forze di Volontariato, oltre a far riferimento alla normativa vigente che definisce le tipologie di eventi relativi all attività di Protezione Civile in a), b) e c), a) eventi naturali o connessi con l attivita dell uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l attivita dell uomo che per loro natura ed estensione comportano l intervento coordinato di piu enti o amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamita naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensita ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari è necessario tener conto della natura degli eventi ( di carattere idrogeologico, industriale etc. ) e della risposta che le stesse Organizzazioni di Volontariato riescono offrire. E chiaro che gli eventi naturali o connessi con l attività dell uomo possono essere suddivisi fondamentalmente in due macro categorie: eventi che possono essere previsti; eventi che non possono essere previsti; Tra i primi ricordiamo gli eventi di carattere meteorologico, che godono di previsioni a livello nazionale e locale (regionale) attraverso l emissione di bollettini e codici di allertamento. Tra i secondi i terremoti, gli incidenti industriali e gli incendi boschivi, per i quali vengono segnalati a livello nazionale e regionale, i periodi più favorevoli al loro sviluppo. Nel presente documento vengono analizzati in modo dettagliato gli eventi di carattere meteorologico, di gran lunga i più frequenti sul territorio Piemontese e Biellese, proponendo una procedura di allertamento ed attivazione. La procedura è stata verificata ed adattata anche per altre tipologie di evento. Oltre alle più generali previsioni meteorologiche a scala nazionale e regionale, che hanno raggiunto ormai una buona attendibilità, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale (Centro Operativo veglia meteorologica) e l ARPA Piemonte (Settore meteoidrografico e reti di monitoraggio) emettono avvisi e bollettini di allertamento. L avviso di condizioni meteorologiche avverse prende in esame generalmente una macroarea costituita dalla Regioni settentrionali: viene inviato tramite fax alle regioni interessate (Servizio di Protezione Civile), agli Uffici territoriali di Governo (Prefetture) ed alle Province. Il bollettino di allertamento dell ARPA Piemonte ha carattere esclusivamente regionale e viene emesso alle ore 13,00 di ogni giorno: fornisce un servizio quotidiano di valutazione del rischio Idrogeologico la cui insorgenza ed evoluzione è in grado di generare situazioni di emergenza il territorio e le popolazioni residenti. Qualora emerga un rischio immediato (codice 2 e/o 3) o a più lungo termine (codice 1P), viene immediatamente inviato tramite fax al Servizio di Protezione Civile regionale, alle Province ed alle Prefetture. Nelle condizioni normali il bollettino è visibile esclusivamente agli Enti pubblici, sulla rete intranet regionale RUPAR. Per il territorio Biellese, in virtù dell accordo sottoscritto tra Amministrazione provinciale, Prefettura e Comune capoluogo, la Prefettura provvede ad inoltrare avvisi e bollettini a tutti i Comuni. 1
2 Nella seguente tabella vengono riassunti i livelli di criticità delle Situazioni Meteoidrologiche avverse. NOME CODICE CRITICITÀ Ordinaria Attenzione 1 Assente Moderata Criticità 2 Moderata, cioè in grado di coinvolgere ambiti territoriali ristretti (a scala comunale o provinciale) e/o di determinare danni di media gravità a scala regionale. Elevata Criticità Elevata, cioè in grado di coinvolgere ambiti territoriali estesi (a scala 3 provinciale e regionale) e/o di determinare danni di gravità rilevante a scala regionale. Criticità Prevista a Lungo Termine 1P Assente nel periodo di validità del codice (36 ore a partire dal momento dell emissione delle previsioni); Da moderata ad elevata, ma incerta, nel periodo successivo (a più di 36 ore dal momento dell emissione delle previsioni). Il modello sviluppato ed adottato dall ARPA regionale si allinea con le regole dettate dalle direttive in vigore (vedasi direttiva del Dipartimento della Protezione Civile Attività preparatoria di intervento in caso di emergenza per protezione civile marzo 1999), prevedono che l intervento della protezione civile sia articolato in fasi successive che scandiscono temporalmente il crescere del livello di attenzione e l'incremento degli strumenti e delle risorse che vengono messe in campo. In pratica, volendo riproporre una terminologia nota ed assodata si possono assumere: Fase di attenzione codice 1P Fase di preallarme codice 2 Fase di allarme codice 3 L esperienza di questi ultimi anni insegna che è estremamente difficile, anche a livello regionale, stimare quando e come si potrà evolvere l evento calamitoso: in particolare la fase di preallarme (codice 2) risulta difficilmente interpretabile circa la reale intensità ed estensione dei fenomeni nonché della loro magnitudo. Tuttavia questa fase è sicuramente quella che riveste maggiore importanza per l allertamento delle Organizzazioni di Volontariato, in quanto permette generalmente un buon lasso di tempo per la loro preparazione operativa. In condizioni di codice 2, è di fondamentale importanza la sorveglianza e il monitoraggio dei fenomeni idro-pluviometrici in atto, al fine di avere un quadro aggiornato e verosimile dell evolversi della situazione. Tale azione si esplicherà attraverso l osservazione della quantità di precipitazioni e delle altezze idrometriche tramite la rete idro-pluviometrica regionale al quale è collegata la Sala Operativa provinciale. Il presente atto disciplina le procedure operative di allertamento ed attivazione nelle emergenza di Protezione Civile, attuate dall Amministrazione provinciale nei confronti delle Associazioni/Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate. Per quanto non previsto dal presente atto vale la normativa nazionale materia di Protezione civile. e regionale in 2
3 PROCEDURE OPERATIVE EVENTI CHE POSSONO ESSERE PREVISTI (eventi di carattere meteorologico) FASE DELLA COMUNICAZIONE Le comunicazione da e per la Provincia, di norma, avverranno in ordine alle situazioni con la seguente sequenza: Fase di attenzione Invio di messaggio SMS Fase di preallarme Messaggio SMS / Fonia Fax Radio Fase di attivazione Radio Messaggio SMS / Fonia Fax CODICE 1P La fase di attenzione non comporta l allertamento delle forze di Volontariato di Protezione Civile. Alla ricezione del bollettino con Codice 1P, l Amministrazione provinciale provvede ad inviare avviso al referente dell Associazione/Organizzazione convenzionata. Il canale radio provinciale di protezione civile continua a funzionare attraverso le chiamate selettive. CODICE 2 La fase di preallarme costituisce di fatto l allertamento delle forze operative di protezione civile. Alla ricezione del bollettino con Codice 2, l Amministrazione provinciale provvede ad allertare il referente dell Associazione/Organizzazione convenzionata. Il referente dell Associazione/Organizzazione convenzionata provvede ad a sua volta ad allertare le Associazioni/Organizzazioni o le squadre operative di riferimento. Le Associazioni/Organizzazioni allertate provvedono ad attivare l apparecchio radio, dato in dotazione dall Amministrazione provinciale. Qualora si manifestino emergenze localizzate (per esempio forti temporali o trombe d aria), che rientrano nelle competenze comunali, gli interventi verranno effettuati sotto la direzione del Sindaco e/o tecnico del Comune interessato dandone comunicazione alla Amministrazione provinciale, attraverso la rete radio. 3
4 All aggravarsi della situazione l Amministrazione provinciale, valutato che l evento sta evolvendo a tipo b) (eventi che per loro natura ed estensione comportano l intervento coordinato di più enti o amministrazioni in via ordinaria): attiva la Sala Operativa; provvede ad effettuare il monitoraggio del territorio, attraverso le stazioni termopluviometriche e idrometriche presenti sul territorio provinciale e visibili in Sala Operativa; attiva l Associazione/Organizzazione convenzionata per il monitoraggio di particolari punti sensibili del territorio provinciale; se necessario richiede all Associazione/Organizzazione convenzionata la disponibilità di operatori radio Volontari, per garantire il funzionamento della Sala Radio provinciale. CODICE 3 Il codice 3 costituisce di fatto l attivazione di tutte le forze di protezione civile. Alla ricezione del bollettino con Codice 3, l Amministrazione provinciale provvede immediatamente ad attivare il referente dell Associazione/Organizzazione convenzionata. Il referente dell Associazione/Organizzazione convenzionata provvede ad a sua volta ad attivare le Associazioni/Organizzazioni o le squadre operative di riferimento. Le Associazioni/Organizzazioni allertate provvedono ad attivare l apparecchio radio, dato in dotazione dall Amministrazione provinciale. L Amministrazione provinciale: attiva la Sala Operativa; provvede ad effettuare il monitoraggio del territorio, attraverso le stazioni termopluviometriche e idrometriche presenti sul territorio provinciale, visibili in Sala Operativa; richiede all Associazione/Organizzazione convenzionata il monitoraggio di particolari punti sensibili del territorio provinciale. L Associazione/Organizzazione convenzionata invia un rappresentante presso la Sala Operativa; invia nel più breve tempo possibile operatori radio Volontari, per garantire il funzionamento della Sala Radio provinciale; 4
5 EVENTI CHE NON POSSONO ESSERE PREVISTI Per il territorio della Provincia di Biella gli eventi non prevedibili sono prevalentemente quelli legati all incendio boschivo o ad incidenti industriali e per il trasporto merci pericolose. Per il rischio terremoto tutti i Comuni della Provincia di Biella sono stati classificati dal gruppo di lavoro, costituito con decreto 4485 del , in classe 4: quella a minor rischio. INCENDI BOSCHIVI Gli incendi boschivi sono prevalentemente di natura dolosa. Non vi sono attivazioni in quanto l incendio non è prevedibile, tuttavia il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Piemonte inviano segnalazioni su periodi e aree favorevoli al loro sviluppo. Qualora l Amministrazione provinciale abbia notizia di un incendio boschivo o di un focolaio (per esempio da parte di un cittadino) lo comunica immediatamente al Corpo Forestale dello Stato attraverso il n Tutte le forze di Volontariato che operano nell attività di antincendio boschivo sono attivate e coordinate dal Corpo Forestale dello Stato. L Amministrazione provinciale su richiesta del Corpo Forestale dello Stato: attiva la Sala Operativa; provvede a mantenere il collegamento con tutti i Sindaci attraverso il canale radio provinciale; attiva l Associazione/Organizzazione convenzionata con messaggio SMS e/o chiamata diretta telefonica, per eventuali supporti logistici: confinamento di aree, chiusura strade, etc. INCIDENTI INDUSTRIALI E PER IL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE O ALTRI EVENTI NON PREVEDIBILI Per queste tipologie di eventi, generalmente causati dall attività antropica, l emergenza viene gestita dalle strutture operative di soccorso: Vigili del Fuoco, per l attività tecnica, e 118 per quella sanitaria. L Amministrazione provinciale collabora con il Prefetto nella gestione dell emergenza e provvede al coordinamento dei Comuni interessati dall emergenza. Su richiesta delle strutture operative di soccorso o dei Sindaci dei Comuni interessati, potrà essere attivato l Associazione/Organizzazione convenzionata, tramite suo referente, con messaggio SMS e chiamata diretta al telefono cellulare, esclusivamente per attività di logistica (confinamento di aree, chiusura strade, etc.), che non si svolgono direttamente sul luogo dell incidente. L attivazione verrà effettuata anche per iscritto da parte del Dirigente del Servizio Protezione Civile o da suo delegato al n. di fax dell Associazione/Organizzazione convenzionata. 5
6 TERREMOTO Il primo intervento in caso di terremoto è quello delle strutture operative di soccorso: Vigili del Fuoco, per l attività tecnica, e 118 per quella sanitaria. La gestione dell'emergenza consiste in una serie di azioni complesse che possono essere così riassunte: studio dell'andamento del fenomeno sismico; interventi di soccorso d'emergenza e assistenza alle popolazioni colpite; interventi di consolidamento e sgombero urgenti; rilievi del danno e dell'agibilità degli edifici; valutazioni economiche e indirizzi per la ricostruzione. La notizia di un evento sismico avviene secondo modalità assolutamente non prevedibili. Ogni referente di Associazione/Organizzazione, dotato di apparecchio radio, avvertita la scossa di terremoto, attiva l apparecchio. L Amministrazione provinciale provvede immediatamente ad attivare l Associazione/Organizzazione convenzionata, attraverso il canale radio. L attivazione verrà anche effettuata per iscritto da parte del Dirigente del Servizio Protezione Civile o da suo delegato al n. di fax dell Associazione/Organizzazione convenzionata. L Amministrazione provinciale: attiva immediatamente la Sala Operativa; provvede a mantenere il collegamento attraverso il canale radio provinciale con tutti i Comuni del territorio provinciale; l Associazione/Organizzazione convenzionata invia un rappresentante, presso la Sala Operativa; invia nel più breve tempo possibile operatori radio Volontari, per garantire il funzionamento della Sala Radio provinciale; raduna le Organizzazioni e/o le squadre operative di Volontariato ad esso aderenti per la formazione della Colonna Mobile di soccorso. FINE EMERGENZA (per tutti i tipi di evento) L Amministrazione provinciale provvede a comunicare attraverso il canale radio la fine dell emergenza. La fine dell emergenza verrà anche comunicata per iscritto da parte del Dirigente del Servizio Protezione Civile o da suo delegato al n. di fax dell Associazione/Organizzazione convenzionata. 6
7 EMERGENZE ESTERNE ALL AMBITO PROVINCIALE Su richiesta scritta della Regione Piemonte, l Amministrazione provinciale provvede immediatamente ad attivare tutte le Associazioni/Organizzazioni di Protezione Civile, compresi i Gruppi comunali con messaggio SMS e/o con telefonata diretta. L attivazione verrà anche effettuata per iscritto da parte del Dirigente del Servizio Protezione Civile o da suo delegato al n. di fax dell Associazione/Organizzazione convenzionata. L Amministrazione provinciale provvede per la predisposizione della Colonna Mobile provinciale. NORME GENERALI L attivazione del Volontariato di protezione Civile viene comunicata dall Amministrazione provinciale, tramite fax alla Regione Piemonte, alla Prefettura ed al Dipartimento di Protezione Civile. Ai sensi dell art. 11. del DPR 194/2001, le organizzazioni di Volontariato che si trovano in loco, al momento del verificarsi di un evento calamitoso, nell'assoluta impossibilità di avvisare le competenti pubbliche autorità, possono intervenire per affrontare l'emergenza, fermo restando l'obbligo di dare immediata notizia dei fatti e dell'intervento alle Autorità di protezione civile cui spetta il coordinamento e la direzione degli interventi di soccorso. RUBRICA TELEFONICA 7
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