Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992
|
|
- Amedeo Mora
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992 LA PREFETTURA DI ASCOLI PICENO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE IL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI ASCOLI PICENO IL COMUNE DI ASCOLI PICENO IL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DI ASCOLI PICENO
2 VISTI i seguenti riferimenti normativi: la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15, in tema di accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; la legge 27 dicembre 2006, n 296 (legge finanziaria 2007) che all art.1, comma 439, per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini, consente al Ministero dell Interno e, per sua delega, ai prefetti di stipulare convenzioni con le Regioni e gli Enti Locali, che prevedono la contribuzione logistica, strumentale o finanziaria delle Regioni stesse e degli enti locali; la Legge 24 febbraio 1992 n. 225, ed in particolare l art. 11, in cui si sancisce che il Corpo nazionale dei vigili del fuoco costituisce componente fondamentale del sistema di protezione civile; il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 che indica il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, già componente fondamentale del servizio di protezione civile, come la struttura per mezzo della quale il Ministero dell'interno assicura il soccorso pubblico su tutto il territorio nazionale e che, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, prevede che lo stesso Corpo assicuri gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico; la legge della Regione Marche 11 dicembre 2001, n. 32 Sistema regionale di protezione civile, che all art.16 prevede che la Regione promuova la partecipazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile alle attività di previsione, prevenzione e soccorso, stimolando iniziative di qualificazione, aggiornamento e coordinamento; il Decreto del Presidente della Repubblica n. 194 dell 8 febbraio 2001 Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle Organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile ; lo statuto del Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Ascoli Piceno, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.8 del 24 gennaio Premesso che: il Comando Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno, sarà di seguito denominato Comando ; il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Ascoli Piceno sarà di seguito denominato Gruppo P.C.; il Comune di Ascoli Piceno sarà di seguito denominato Comune. Considerato che: nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno e, in particolare, in quello del comune di Ascoli Piceno, si sono verificate negli anni numerose emergenze di vario tipo ( allagamenti, nevicate straordinarie e vento forte, incendi boschivi ecc ); tali emergenze, pur avendo avuto carattere locale e durata contenuta prevalentemente nell arco delle 72 ore, hanno determinato una straordinaria richiesta di soccorso da parte della cittadinanza colpita dall evento costringendo il
3 Comando a fare ricorso al potenziamento temporaneo del dispositivo di soccorso ordinario; il Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Ascoli Piceno si è proposto di fornire, in dette occasioni, il proprio supporto tecnico-logisticooperativo; detto Gruppo risulta regolarmente costituito ed attivo secondo quanto previsto dalle specifiche norme di riferimento ( Legge 24 febbraio 1992, n. 225, D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, Legge della Regione Marche 11 dicembre 2001 n. 32, e s.m.i., Decreto del Presidente della Repubblica dell 8 febbraio 2001, n. 194) ed iscritto al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile; il Gruppo P.C., adeguatamente formato ed addestrato, ha maturato negli anni la necessaria esperienza sul campo in occasione di vari eventi calamitosi (allegato 1) ed ha acquisito competenze tecniche e capacità organizzative tali da poter costituire utile supporto, in emergenza, alle squadre operative VF. SI PROCEDE ALLA STIPULA DEL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA Articolo 1 Il Comando, il Comune ed il Gruppo P.C. condividono e perseguono, con unità, l obiettivo di contribuire a migliorare la risposta della macchina dei soccorsi alla cittadinanza in occasione di emergenze localizzate sul territorio comunale di Ascoli Piceno. Articolo 2 Per il raggiungimento dell obiettivo di cui all Art. 1, in occasione di eventi calamitosi di tipo a) come definiti dall art. 2 della Legge 24 febbraio 1992 n.225, il Gruppo P.C. potrà essere allertato ed attivato dalla Sala Operativa del Comando per fornire il proprio supporto tecnico-operativo-logistico. La Sala Operativa VF, avuto il nulla osta da parte del Funzionario Tecnico di servizio, procederà all allertamento del Gruppo P.C., tramite la SOUP regionale ed il Comune, utilizzando l apposito modello fax allertamento_gruppo_pc_ascolipiceno disponibile sulla rete intranet del Comando nella sezione prestampati Sala Operativa ed allegato al presente protocollo (allegato 2).
4 Articolo 3 Il Gruppo P.C., ottenuto il parere favorevole dalla SOUP regionale, fornisce al Comando il supporto richiesto, nei casi di particolare necessità ed urgenza, a richiesta del Comando, la SOUP può autorizzare l impiego anche negli altri Comuni della Provincia di Ascoli Piceno. Articolo 4 Il Gruppo P.C. garantisce il proprio intervento entro 60 min. dalla richiesta di attivazione, qualora già in preallerta per avviso condimeteo avverse, ovvero nel più breve tempo possibile qualora in assenza di preallerta. Articolo 5 Una volta allertato il Gruppo P.C. opererà alle dipendenze funzionali del Comando che potrà richiedere al Gruppo P.C.: sopralluoghi in ordine a richieste d intervento pervenute in Sala Operativa qualora le squadre del Comando siano tutte impegnate per interventi in corso e nel caso in cui per le caratteristiche della richiesta non risultasse necessario un intervento di soccorso tecnico urgente; ricognizioni in specifiche aree finalizzate ad una migliore conoscenza di scenari potenzialmente evolutivi ed una più tempestiva informazione al Comando; l effettuazione di attività che, per la loro tipologia già valutata dalla Sala Operativa del Comando e/o dalle squadre VV.F. sul posto e previa intesa, possono essere svolte direttamente dal Gruppo P.C. o congiuntamente allo stesso (svuotamenti con elettropompe, rimozione di alberi e rami dalla sede stradale, taglio di rami pericolanti non in quota, rimozione masse nevose dalla sede stradale o pedonale, ecc); supporto logistico in caso di costituzione di P.C.A. (Posto di Comando Avanzato) presso l U.C.L. VV.F. (Unità di Crisi Locale) per il presidio congiunto della postazione h24; qualsiasi altro supporto tecnico-logistico-operativo ritenuto opportuno. Articolo 6 Il Gruppo P.C. opererà sul campo, secondo le richieste del Comando, con il coordinamento del Responsabile della Squadra VV.F. ove presente, e con la direzione del proprio Responsabile di squadra, mantenendo informato il Comando, la SOI (se attivata) e la SOUP su scenario in atto e azioni da intraprendere, secondo il criterio prioritario di non esporsi a situazioni di rischio per le quali non sia stato opportunamente formato,
5 addestrato e qualora non disponga di attrezzature idonee d intervento e dei necessari D.P.I.. Durante le attività di supporto agli interventi dei Vigili del Fuoco, i volontari utilizzeranno i propri mezzi e le proprie attrezzature, su richiesta dei Vigili del Fuoco e con autorizzazione del Responsabile di squadra cui competerà la scelta, la verifica ed il controllo dei DPI e delle attrezzature utilizzate. Eventuali comportamenti scorretti o pericolosi fossero ravvisati dal Responsabile della Squadra VV.F., questi ne darà immediata comunicazione al Responsabile di squadra che provvederà immediatamente al richiamo o all esclusione dalle attività del Volontario interessato. Articolo 7 Il Comune di Ascoli Piceno provvede a dotare il Gruppo Comunale dei dispositivi di protezione individuale idonei allo svolgimento delle attività oggetto del presente protocollo, nonché ad assicurare la copertura assicurativa per gli infortuni e la responsabilità civile sia per il gruppo, sia per i singoli volontari. Il Gruppo P.C. esonera il Comando da qualsiasi responsabilità in ordine ad eventuali incidenti che possano occorrere al proprio personale volontario in occasione dell attività in emergenza ovvero in caso di danni a terzi, anche qualora presenti sul posto i Vigili del Fuoco. Articolo 8 Costituiscono parte integrante del presente protocollo i seguenti allegati relativi al Gruppo P.C.: Allegato 1: Curriculum del Gruppo P.C. Allegato 2: modello fax allertamento_gruppo_pc_ascolipiceno Articolo 9 Per le valutazioni passo-passo dell attività di cui al presente protocollo è istituita una commissione tecnica permanente coordinata dal Responsabile Settore Soccorso e P.C. del Comando e composta da due rappresentanti del Comando, dal Dirigente del Servizio Comunale di Protezione Civile o suo delegato, dal Coordinatore Tecnico del Gruppo P.C. o suo delegato da un volontario del Gruppo P.C. e da un rappresentante del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche. La commissione si riunirà con periodicità semestrale, e comunque a seguito di eventi calamitosi che abbiano determinato l attivazione del Gruppo P.C., per l esame dell attività svolta e la verifica di correttezza delle procedure adottate.
6 Le parti, in sede di commissione permanente, si impegnano a procedere d intesa alla revisione del protocollo, qualora si manifesti l esigenza di adeguarne il contenuto a disposizioni normative di carattere innovativo o integrativo ovvero di migliorarne gli aspetti organizzativi e gestionali, anche in relazione a situazioni o circostanze intervenute successivamente alla stipula. Il presente protocollo riveste carattere di sperimenalità ed ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione e può essere risolto in qualunque momento in forma scritta da ognuna delle parti. Articolo 10 Il Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche aderisce e sottoscrive il presente protocollo, che assume il carattere della sperimentalità. La verifica dell efficacia organizzativa e funzionale del presente protocollo sarà effettuata con la partecipazione della Direzione Regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, soprattutto per la possibile estensione ad altri territori della Regione. Ascoli Piceno, 26 novembre 2010 Il Prefetto (Minunni) Per il Dipartimento delle Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Il Direttore (Oreficini) Per il Comando Provinciale VV.F. Il Comandante (Ghimenti) Per il Comune di Ascoli Piceno Il Sindaco (Castelli)
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA E LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA VISTI i seguenti riferimenti normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15,
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA. tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA
PROTOCOLLO D' INTESA tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA e CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA Visti i seguenti riferimento normativi: - la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliUFFICIALE.U
dipvvf.staffcadip.registro UFFICIALE.U.0016834.23-12-2016 Schema di decreto sul servizio antincendio boschivo articolo 9 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 Il Ministro dell interno di concerto
DettagliCONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI CASTEL DEL MONTE
CONVENZIONE CON L ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE ABRUZZI - GRUPPO DI PER IL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI EMERGENZA PUBBLICA APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 09 DEL 18/01/2011 Nell
DettagliPARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 giugno 2012, n. 1216
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 97 del 04-07-2012 19551 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 giugno 2012, n. 1216 Lotta attiva
DettagliDecreto Legislativo 2 gennaio 2018 n 1. recante Codice della Protezione Civile
RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Attuazione della legge 16 marzo 2017, n. 30, recante delega al governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA
PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO
REGOLAMENTO CONSULTA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI BERGAMO Art. 1 - Costituzione E istituita la Consulta del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Bergamo, con sede presso
DettagliCHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!!
CHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!! Gestione di un SISTEMA COMPLESSO Strutture Amministrative Componenti di P.C.: Dipartimento Nazionale P.C. Regioni Province/Città Metropolitana
DettagliFORUM di PREVENZIONE INCENDI
FORUM di PREVENZIONE INCENDI Milano 26-27 settembre 2012 LE NUOVE ATTIVITÀ SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Le gallerie: misure di prevenzione incendi da applicare alle gallerie stradali e
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1. (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. II presente regolamento disciplina
Dettaglicav. Luigi Fasani 1 La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità
Corso per volontari di protezione civile La legislazione di Protezione Civile Luigi Fasani La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità 1992 Legge 225
DettagliVerbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale. n. 28 dd
Deliberazione n. 28 dd.25.02.2015 Pagina 1 di 6 COMUNE DI SAN LORENZO DORSINO Provincia di Trento Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale n. 28 dd. 25.02.2015
DettagliIl soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento
Convegno formativo sulla Protezione Civile per gli Enti Locali Centro Incontri Provincia di Cuneo 2 luglio 2010 Il soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento Arch. Gian
DettagliVerbale di Deliberazione della Giunta Comunale
ORIGINALE COMUNE DI ASCIANO PROVINCIA DI SIENA Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Adunanza del 10/07/2008 Deliberazione n 89 Oggetto: Adesione alla convenzione tra il Ministero dell'interno,
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ ANTINCENDI BOSCHIVI (AIB)
PROTOCOLLO DI INTESA PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ ANTINCENDI BOSCHIVI (AIB) fra REGIONE TOSCANA in persona del Presidente dott. Enrico Rossi piazza Duomo n. 10, palazzo Strozzi Sacrati, 50122 Firenze
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del
15045 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 marzo 2017, n. 308 Legge n. 353/2000 e l.r. n. 7/2014 Lotta attiva agli incendi boschivi Campo operativo gemellato presso il centro direzionale di Campi Salentina:
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE )
COMUNE DI CROSIO DELLA VALLE (Provincia di Varese) REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 16/2004 TESTO UNICO DI PROTEZIONE CIVILE ) Approvato con
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624
100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi PROTEZIONE CIVILE
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi PROTEZIONE CIVILE Atto del Dirigente a firma unica DETERMINAZIONE Num. 2099 del 12/07/2017 BOLOGNA Proposta: DPC/2017/2151 del 11/07/2017 Struttura proponente:
DettagliMinistero per i Beni e le Attività Culturali
PROTOCOLLO D INTESA tra MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI e VISTI gli articoli 5, 9, 117 e 118 della Costituzione; VISTO il D. Lgs. 20 ottobre 1998, n. 368 recante Istituzione del Ministero
DettagliIL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N.
IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Ordinanza n. 146 del 9 Dicembre 2013 DISPOSIZIONE IN
DettagliMinistero dell Interno Ufficio Territoriale del Governo Prefettura di Bari
Convenzione Tra REGIONE PUGLIA tutela e la sicurezza ambientale e per e MINISTERO DELL INTERNO Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del. Attuazione degli artt.5 e 6 dell Accordo di Programma Quadro, sottoscritto
DettagliPrefettura di Massa-Carrara Ufficio Territoriale del Governo
PROTOCOLLO DI INTESA Controllo del Vicinato tra Prefettura di Massa Carrara e Sindaco di Massa PREMESSO che: la sicurezza è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio
DettagliComune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio (C.C.) n. 7 del 21.03.2014 Modificato con deliberazione del Consiglio
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi PROTEZIONE CIVILE
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi PROTEZIONE CIVILE Atto del Dirigente a firma unica DETERMINAZIONE Num. 2570 del 23/08/2017 BOLOGNA Proposta: DPC/2017/2635 del 23/08/2017 Struttura proponente:
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 560 del 03 aprile 2012 pag. 1/6
ALLEGATOA alla Dgr n. 560 del 03 aprile 2012 pag. 1/6 ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE Segreteria Regionale per l Ambiente Unità di Progetto Protezione Civile Leggi Regionali n. 58/84; 17/08; 11/01 CONVENZIONE
DettagliSCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE
SD 0.1 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA STATALE Legge 8 dicembre
DettagliCOMUNE DI ALTOPIANO DELLA VIGOLANA
COMUNE DI ALTOPIANO DELLA VIGOLANA (Provincia di Trento) ORIGINALE DETERMINAZIONE del Funzionario Responsabile del AREA 1 - ISTITUZIONALE - RISORSE Numero 230 di data 15/11/2016 Oggetto: Legge 12/03/1999
DettagliOggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze.
Il Presidente Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze. VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; VISTA la legge regionale 7 gennaio
DettagliRETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO
ALLEGATO 2 RETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO 2000-2011 REQUISITI MINIMI PER IL FUNZIONAMENTO DEI CENTRI UNIFICATI PROVINCIALI CUP AI FINI DEL CONCORSO
DettagliD.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
D.P.R. 23 dicembre 2002, n. 314 Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. TESTO COORDINATO CON LE MODIFICHE PROPOSTE IN GRASSETTO
DettagliSCHEDE PROCEDURALI. SP 2.b.1_1Pr RISCHIO INCENDI BOSCHIVI PREALLARME. Comune di Scanzorosciate PIANO DI EMERGENZA COMUNALE SP 2.b.
Comune di Scanzorosciate PIANO DI EMERGENZA COMUNALE SP 2.b.1_1Pr SP 2.b.1_1Pr RISCHIO INCENDI BOSCHIVI PREALLARME Lo stato di preallarme si instaura allorché il dirigente dell'unità Operativa Protezione
DettagliStipula convenzioni con imprese locali per il pronto intervento in emergenza
6.3 Evento incendio boschivo e d interfaccia: procedure operative standard SA0 - PREALLERTA Evento incendio d interfaccia Nel periodo di campagna A.I.B. Bollettino di previsione nazionale incendi boschivi
DettagliLe esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze che coinvolgono sostanze pericolose
Le esigenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nella gestione delle emergenze che coinvolgono sostanze pericolose I VV.F. come affrontano gli incidenti con presenza di sostanze pericolose? Organizzazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di
PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di Orciano Pisano, Monteverdi M.mo, Casale M.mo, Guardistallo,
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Bovolenta (PD) (codice ISTAT: 028014) PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER INCIDENTE STRADALE codice documento: p 03 01 050_MI_Incidenti Stradali Realizzato a cura di:
DettagliIl Sistema Nazionale di Protezione Civile. Campi scuola Anch io sono la protezione civile
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Che cos è la Protezione Civile? Con il termine protezione civile si intendono le attività messe in campo dallo Stato
DettagliPROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot.n.(GBO/05/60714) --------------------------------------------------------------- Visti: gli articoli 117 e 118 della
Dettaglilo Statuto speciale per la Sardegna e la relative norme di attuazione;
Direzione generale della protezione civile Servizio Affari Generali Bilancio e dei supporti direzionali Ptot. n 3663 pos I.4.3 del 20.06.2013 DETERMINAZIONE N. 86 DEL 20.06.2013 Oggetto: Assegnazione temporanea
DettagliL AS A S S I S ST S EN E Z N A A A L A LA A PO P P O O P L O AZ A ION O E N E VU V L U NE N R E A R B A I B LE
VULNERABILITA MENTALE: GESTIONE DEL SOCCORSO E MISURE DI PREVENZIONE INCENDI L ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE VULNERABILE FABIO CICILIANO Foligno, 13 Marzo 2014 Perché? Il Servizio Nazionale di Protezione
DettagliACCORDO TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E LA BANCA D ITALIA TRA
ACCORDO TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E LA BANCA D ITALIA L anno duemilaquattordici, il giorno 22 del mese di dicembre TRA la Presidenza del Consiglio
Dettagliproposta di legge n. 323
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 323 a iniziativa dei Consiglieri Solazzi, Cardogna, Traversini, Foschi, Zaffini presentata in data 9 maggio 2013 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 88 del
36684 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 88 del 29-7-2016 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 luglio 2016, n. 1036 Progetto Pilota per Attività vigilanza e soccorso acquatico su spiagge
DettagliComitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco
Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco La funzione del volontario della Protezione Civile negli organismi di coordinamento Le condizioni
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI UBOLDO Provincia di Varese COMANDO POLIZIA LOCALE Piazza S.G.Bosco n.10 21040 UBOLDO (VA) Tel. 02/96992234 Fax 02/96788112 REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
DettagliCOMUNE DI CASTELLANA GROTTE
COMUNE DI CASTELLANA GROTTE P r o v i n c i a d i B a r i SETTORE III PROTEZIONE CIVILE ATTIVITA' AMM.VA DI SUPPORTO ALLA POLIZIA LOCALE RANDAGISMO DETERMINAZIONE N. 116 del 28/12/2015 Raccolta Ufficiale
DettagliCOMUNE DI COSSATO Piazza Angiono, Cossato (BI)
Protezione Civile C.O.M. 2 Cossato L.R. 14/04/2003, n. 7 D.P.G.R. 18/10/2004, nn. 7R e 8R REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina, nel
DettagliAGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015
AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di
DettagliCOMUNE DI GAETA Provincia di Latina
COMUNE DI GAETA Provincia di Latina COPIA DELIBERAZIONE DI GIUNTA N 288 del 08/11/2012 OGGETTO Richiesta dichiarazione stato calamità naturali per gravi danni conseguenti alle avverse condizioni meteorologiche
DettagliLa Protezione Civile in Italia. Ing. Tiziana Arena Servizio Protezione Civile Provincia di Como
La Protezione Civile in Italia Cosa è la Protezione Civile? Se lo chiedessi a voi, cosa mi rispondereste? Il volontariato, uomini e donne che, a fronte di un emergenza, si mobilitano per portare soccorso
DettagliPROCEDURE OPERATIVE PER L ATTIVAZIONE IN EMERGENZA DELLE ASSOCIAZIONI/ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA
Approvato con DGP 466 del 3/11/2003 Premessa: PROCEDURE OPERATIVE PER L ATTIVAZIONE IN EMERGENZA DELLE ASSOCIAZIONI/ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA Per una
DettagliREGIONE PIEMONTE BU29 18/07/2013
REGIONE PIEMONTE BU29 18/07/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 28 giugno 2013, n. 9-6021 Recepimento dell'intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento recante "Disciplinare
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 13 MARZO 2015)
Protocollo RC n. 4976/15 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 13 MARZO 2015) L anno duemilaquindici, il giorno di venerdì tredici del mese di marzo, alle ore 9,40,
DettagliComitato Provinciale di Protezione Civile
Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia Comitato Provinciale di Protezione Civile SETTORE VIII servizio protezione civile dirigente arch, Giacomo Consoli Regolamento del Comitato Provinciale di Protezione
DettagliComune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE
DettagliINCIDENTE STRADALE GRAVE
INCIDENTE STRADALE GRAVE Nelle pagine successive sono riportati: - lo schema procedurale di gestione dell allertamento (a partire dalla ricezione della segnalazione dell evento). - le principali attività
DettagliIl geologo professionista. nelle attività di Protezione Civile
19 20 Giugno 2014 Il geologo professionista Corso di Secondo Livello nelle attività di Protezione Civile Tipologie di eventi Ai fini delle attività di Protezione Civile, gli eventi sono distinti in tre
DettagliCITTA METROPOLITANA DI NAPOLI. DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO
CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO OGGETTO: approvazione schema protocollo d intesa tra la Città Metropolitana di Napoli e il comitato provinciale di Napoli della Croce
DettagliIl Piano Comunale di Emergenza Comune di Genova
Il Piano Comunale di Emergenza Comune di Genova Dott.ssa Francesca Bellenzier Dirigente Settore Protezione Civile Direzione Polizia Municipale Settore Protezione Civile e Comunicazione Operativa Compiti
DettagliLa Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile
La Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile Il Sistema Nazionale di P.C. è un sistema complesso e unico nell ambito della pubblica amministrazione. Viene istituito nel 1992 (Legge
DettagliPROTEZIONE CIVILE COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA
PROTEZIONE CIVILE REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNI DI ARQUATA SCRIVIA, SERRAVALLE SCRIVIA, VIGNOLE BORBERA, STAZZANO, GRONDONA Piazza Bertelli, n 21. - 15061 ARQUATA SCRIVIA - C.O.M. 14
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e s.m.
DGR 239 18.04.2008 AUTORIZZAZIONE IMPIANTI Oggetto: Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 330 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Art. 49 legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9: approvazione dei criteri e delle modalità
Dettaglilo Statuto speciale per la Sardegna e la relative norme di attuazione;
Di re z i o n e gen e r a l e dell a pr o t e z i o n e civile Servi z i o Affa r i Gen e r a l i Bila n c i o e dei su p p o r t i di re z i o n a l i Ptot. n 2013 pos I.4.3 del 30.07.2013 DETERMINAZIONE
DettagliIl servizio di protezione civile
Le strutture e l organizzazione della protezione civile in Italia e in Lombardia ARCH. FRANCESCO STUCCHI Monza 4 Dicembre 2014 Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER
Allegato "A" SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER l impiego del volontariato di protezione civile nella prevenzione del rischio idrogeologico 1 PROTOCOLLO
DettagliALLEAGATOA alla Dgr n del 29 dicembre 2011 pag. 1/6
ALLEAGATOA alla Dgr n. 2530 del 29 dicembre 2011 pag. 1/6 ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE Segreteria Regionale per l Ambiente Unità di Progetto Protezione Civile Leggi Regionali n. 58/84; 17/08; 11/01
DettagliREGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 622 25/10/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 15956 DEL 24/10/2016 STRUTTURA PROPONENTE Area: SEGRETARIO GENERALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
DettagliDisciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale
Disciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale 17/07/2008 TESTO 1 Indice Articolo 1 Oggetto del regolamento Articolo 2 Ambito d intervento
DettagliCittà di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.
Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di Valtopina (provincia di Perugia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Attuazione dell art.13 del Protocollo di intesa del 11 gennaio 2005 tra i Comuni di Bastia Umbra,
DettagliBURC n 08 del 04 febbraio 2002
BURC n 08 del 04 febbraio 2002 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 21 dicembre 2001 - Deliberazione n. 6940 - Area Generale di Coordinamento AA.GG. e Personale - Variazione Ordinamento Amministrativo
DettagliGAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 121
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 14A03923 DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 maggio 2014. Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza delle piogge di eccezionale intensità veriþ catesi
DettagliAllegato I Schema Intervento area EXPO
Allegato I Schema Intervento area EXPO 8.30 Incidente e allertamen to Prefettura VVF ARPA ASL 1 Sala Operativa 115 sede Centrale riceve allarme con indicazione malessere persone in zona CARGO 1 Fiera Gruppo
DettagliDipartimento della protezione civile Titti Postiglione Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione
Il Servizio nazionale della protezione civile Dipartimento della protezione civile Titti Postiglione Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione COSA E LA PROTEZIONE CIVILE? Con protezione civile
DettagliObiettivo strategico 3. Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri. Patrizia Voi CRI Castiglione delle Stiviere
Obiettivo strategico 3 Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri Patrizia Voi CRI Castiglione delle Stiviere Obiettivo della serata Avere una panoramica sull impegno CRI all interno
DettagliCOMUNE DI RIVALTA DI TORINO. Sistema di allertamento
COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Sistema di allertamento Rev.01-2014 Il sistema di allertamento regionale 1 La gestione delle emergenze ambientali deve essere affrontata sotto due aspetti: previsione e conoscenza
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore ANCILLI STEFANO. Responsabile del procedimento ANCILLI STEFANO. Responsabile dell' Area L. CASTO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. G04365 del 29/04/2016 Proposta n. 5501 del 18/04/2016 Oggetto: individuazione dei criteri e
DettagliRepubblica Italiana COMUNE DI MIRANDA. Provincia di Isernia GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE COPIA. n. 3 del
Repubblica Italiana COMUNE DI MIRANDA Provincia di Isernia GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE COPIA n. 3 del 23-01-2016 OGGETTO: PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ 2016/2018 APPROVAZIONE L'anno
DettagliCOMUNE di SPINEA. Assessorato alla Protezione Civile
COMUNE di SPINEA Assessorato alla Protezione Civile INDICE 1 Eventi a rilevante impatto locale 1.1 Premessa su gli eventi a rilevante impatto locale 2 Pianificazione di un evento a rilevante impatto locale
DettagliCOMUNE DI PROVAGLIO D ISEO Provincia di Brescia
COPIA COMUNE DI PROVAGLIO D ISEO Provincia di Brescia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Deliberazione n. 117 Del 24-10-0201 Codice Ente 10406 Oggetto: Approvazione schema di accordo per l
DettagliPrefettura Ufficio Territoriale del Governo di Imperia
CONVENZIONE tra COMUNE DI SANREMO e MINISTERO DELL INTERNO DIP. DEI VIGILI DEL FUOCO, S. P. e D. C. COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO IMPERIA per l effettuazione di un SERVIZIO STAGIONALE DI PREVENZIONE
Dettaglidi concerto con IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
di concerto con IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI Visto il decreto-legge 17 agosto 2005, n. 162, recante «ulteriori misure per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI SANTO STEFANO BELBO, COSSANO BELBO E ROCCHETTA BELBO arch. Gianfranco Messina messina@inpg.it - http://www.inpg.it CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 (Finalità e ambito
DettagliC O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO
C O M U N E D I ISOLA SANT ANTONIO PROVINCIA DI ALESSANDRIA - C. A. P. 15050 REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO PRIMO DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.
DettagliCentro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Normativa di riferimento e iter costitutivo Relatore: dott. Maurizio Mazzonetto La
DettagliCOMUNE DI AREZZO. Provvedimento n OGGETTO: Il Direttore. Servizio Tutela Territorio e Protezione Civile. Classificazione: L
Classificazione: L 11-20140000029 Servizio Tutela Territorio e Protezione Civile Provvedimento n. 1441 Arezzo, 18/06/2014 OGGETTO: Criteri per la concessione di contributi ad associazioni di volontariato
DettagliRegione Lazio. DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Atti dirigenziali di Gestione 25/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N.
Regione Lazio DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 20 giugno 2013, n. A05173 Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione
DettagliREGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile
COMUNE DI MARANO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale N 41 del 15.06.2005. ART. 1 FINALITA Il Comune di MARANO
Dettaglicorso A1-01 base Il sistema regionale di prevenzione e risposta alle emergenze Autodromo Nazionale di Monza 2/3/4 giugno 2017
Autodromo Nazionale di Monza 2/3/4 giugno 2017 corso A1-01 base Il sistema regionale di prevenzione e risposta alle emergenze Giancarlo Costa Presidente CCV-MB Visione Unitaria di Sistema Consulta NAZ
DettagliC O M U N E D I D O L O Provincia di Venezia
C O M U N E D I D O L O Provincia di Venezia REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con delibera C.C. n. 18 del 06.03.1999 esecutivo 1 INDICE DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Oggetto del Regolamento
DettagliCOMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA
COPIA COMUNE DI ZIANO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA DELIBERAZIONE N. 34 in data: 21.06.2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO INTESA CON AGENZIA DELLE ENTRATE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA (di seguito anche Regione ) e UNIONE PROVINCE LOMBARDE (di seguito anche UPL), per l istituzione del Tavolo permanente di consultazione istituzionale in materia
DettagliIL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 10 settembre 2010. Linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA
Dettagli(Segue il testo integrale della Delibera approvata dalla Giunta Regionale).
ROSSANO 18 ago. La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza di Mario Oliverio con l'assistenza del Segretario generale Ennio Apicella, su proposta del presidente della Giunta regionale, ha deliberato
DettagliPROTOCOLLO per l istituzione di un PUNTO INPS nel COMUNE DI BORGOMANERO
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 80 DEL 17 AGOSTO 2017 IL VICE SINDACO Ignazio Stefano Zanetta firmato digitalmente IL SEGRETARIO GENERALE Maria Luisa Perucchini firmato digitalmente Direzione
DettagliCOMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI
COMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 88 Data 30/05/2017 OGGETTO: Indirizzi per la realizzazione del Servizio di Assistenza e Salvamento a Mare per la stagione estiva
Dettagli