Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992

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1 Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992 LA PREFETTURA DI ASCOLI PICENO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE IL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI ASCOLI PICENO IL COMUNE DI ASCOLI PICENO IL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DI ASCOLI PICENO

2 VISTI i seguenti riferimenti normativi: la legge 7 agosto 1990, n. 241 ed in particolare l art. 15, in tema di accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; la legge 27 dicembre 2006, n 296 (legge finanziaria 2007) che all art.1, comma 439, per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini, consente al Ministero dell Interno e, per sua delega, ai prefetti di stipulare convenzioni con le Regioni e gli Enti Locali, che prevedono la contribuzione logistica, strumentale o finanziaria delle Regioni stesse e degli enti locali; la Legge 24 febbraio 1992 n. 225, ed in particolare l art. 11, in cui si sancisce che il Corpo nazionale dei vigili del fuoco costituisce componente fondamentale del sistema di protezione civile; il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 che indica il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, già componente fondamentale del servizio di protezione civile, come la struttura per mezzo della quale il Ministero dell'interno assicura il soccorso pubblico su tutto il territorio nazionale e che, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, prevede che lo stesso Corpo assicuri gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico; la legge della Regione Marche 11 dicembre 2001, n. 32 Sistema regionale di protezione civile, che all art.16 prevede che la Regione promuova la partecipazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile alle attività di previsione, prevenzione e soccorso, stimolando iniziative di qualificazione, aggiornamento e coordinamento; il Decreto del Presidente della Repubblica n. 194 dell 8 febbraio 2001 Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle Organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile ; lo statuto del Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Ascoli Piceno, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.8 del 24 gennaio Premesso che: il Comando Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno, sarà di seguito denominato Comando ; il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Ascoli Piceno sarà di seguito denominato Gruppo P.C.; il Comune di Ascoli Piceno sarà di seguito denominato Comune. Considerato che: nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno e, in particolare, in quello del comune di Ascoli Piceno, si sono verificate negli anni numerose emergenze di vario tipo ( allagamenti, nevicate straordinarie e vento forte, incendi boschivi ecc ); tali emergenze, pur avendo avuto carattere locale e durata contenuta prevalentemente nell arco delle 72 ore, hanno determinato una straordinaria richiesta di soccorso da parte della cittadinanza colpita dall evento costringendo il

3 Comando a fare ricorso al potenziamento temporaneo del dispositivo di soccorso ordinario; il Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile di Ascoli Piceno si è proposto di fornire, in dette occasioni, il proprio supporto tecnico-logisticooperativo; detto Gruppo risulta regolarmente costituito ed attivo secondo quanto previsto dalle specifiche norme di riferimento ( Legge 24 febbraio 1992, n. 225, D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, Legge della Regione Marche 11 dicembre 2001 n. 32, e s.m.i., Decreto del Presidente della Repubblica dell 8 febbraio 2001, n. 194) ed iscritto al Registro regionale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile; il Gruppo P.C., adeguatamente formato ed addestrato, ha maturato negli anni la necessaria esperienza sul campo in occasione di vari eventi calamitosi (allegato 1) ed ha acquisito competenze tecniche e capacità organizzative tali da poter costituire utile supporto, in emergenza, alle squadre operative VF. SI PROCEDE ALLA STIPULA DEL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA Articolo 1 Il Comando, il Comune ed il Gruppo P.C. condividono e perseguono, con unità, l obiettivo di contribuire a migliorare la risposta della macchina dei soccorsi alla cittadinanza in occasione di emergenze localizzate sul territorio comunale di Ascoli Piceno. Articolo 2 Per il raggiungimento dell obiettivo di cui all Art. 1, in occasione di eventi calamitosi di tipo a) come definiti dall art. 2 della Legge 24 febbraio 1992 n.225, il Gruppo P.C. potrà essere allertato ed attivato dalla Sala Operativa del Comando per fornire il proprio supporto tecnico-operativo-logistico. La Sala Operativa VF, avuto il nulla osta da parte del Funzionario Tecnico di servizio, procederà all allertamento del Gruppo P.C., tramite la SOUP regionale ed il Comune, utilizzando l apposito modello fax allertamento_gruppo_pc_ascolipiceno disponibile sulla rete intranet del Comando nella sezione prestampati Sala Operativa ed allegato al presente protocollo (allegato 2).

4 Articolo 3 Il Gruppo P.C., ottenuto il parere favorevole dalla SOUP regionale, fornisce al Comando il supporto richiesto, nei casi di particolare necessità ed urgenza, a richiesta del Comando, la SOUP può autorizzare l impiego anche negli altri Comuni della Provincia di Ascoli Piceno. Articolo 4 Il Gruppo P.C. garantisce il proprio intervento entro 60 min. dalla richiesta di attivazione, qualora già in preallerta per avviso condimeteo avverse, ovvero nel più breve tempo possibile qualora in assenza di preallerta. Articolo 5 Una volta allertato il Gruppo P.C. opererà alle dipendenze funzionali del Comando che potrà richiedere al Gruppo P.C.: sopralluoghi in ordine a richieste d intervento pervenute in Sala Operativa qualora le squadre del Comando siano tutte impegnate per interventi in corso e nel caso in cui per le caratteristiche della richiesta non risultasse necessario un intervento di soccorso tecnico urgente; ricognizioni in specifiche aree finalizzate ad una migliore conoscenza di scenari potenzialmente evolutivi ed una più tempestiva informazione al Comando; l effettuazione di attività che, per la loro tipologia già valutata dalla Sala Operativa del Comando e/o dalle squadre VV.F. sul posto e previa intesa, possono essere svolte direttamente dal Gruppo P.C. o congiuntamente allo stesso (svuotamenti con elettropompe, rimozione di alberi e rami dalla sede stradale, taglio di rami pericolanti non in quota, rimozione masse nevose dalla sede stradale o pedonale, ecc); supporto logistico in caso di costituzione di P.C.A. (Posto di Comando Avanzato) presso l U.C.L. VV.F. (Unità di Crisi Locale) per il presidio congiunto della postazione h24; qualsiasi altro supporto tecnico-logistico-operativo ritenuto opportuno. Articolo 6 Il Gruppo P.C. opererà sul campo, secondo le richieste del Comando, con il coordinamento del Responsabile della Squadra VV.F. ove presente, e con la direzione del proprio Responsabile di squadra, mantenendo informato il Comando, la SOI (se attivata) e la SOUP su scenario in atto e azioni da intraprendere, secondo il criterio prioritario di non esporsi a situazioni di rischio per le quali non sia stato opportunamente formato,

5 addestrato e qualora non disponga di attrezzature idonee d intervento e dei necessari D.P.I.. Durante le attività di supporto agli interventi dei Vigili del Fuoco, i volontari utilizzeranno i propri mezzi e le proprie attrezzature, su richiesta dei Vigili del Fuoco e con autorizzazione del Responsabile di squadra cui competerà la scelta, la verifica ed il controllo dei DPI e delle attrezzature utilizzate. Eventuali comportamenti scorretti o pericolosi fossero ravvisati dal Responsabile della Squadra VV.F., questi ne darà immediata comunicazione al Responsabile di squadra che provvederà immediatamente al richiamo o all esclusione dalle attività del Volontario interessato. Articolo 7 Il Comune di Ascoli Piceno provvede a dotare il Gruppo Comunale dei dispositivi di protezione individuale idonei allo svolgimento delle attività oggetto del presente protocollo, nonché ad assicurare la copertura assicurativa per gli infortuni e la responsabilità civile sia per il gruppo, sia per i singoli volontari. Il Gruppo P.C. esonera il Comando da qualsiasi responsabilità in ordine ad eventuali incidenti che possano occorrere al proprio personale volontario in occasione dell attività in emergenza ovvero in caso di danni a terzi, anche qualora presenti sul posto i Vigili del Fuoco. Articolo 8 Costituiscono parte integrante del presente protocollo i seguenti allegati relativi al Gruppo P.C.: Allegato 1: Curriculum del Gruppo P.C. Allegato 2: modello fax allertamento_gruppo_pc_ascolipiceno Articolo 9 Per le valutazioni passo-passo dell attività di cui al presente protocollo è istituita una commissione tecnica permanente coordinata dal Responsabile Settore Soccorso e P.C. del Comando e composta da due rappresentanti del Comando, dal Dirigente del Servizio Comunale di Protezione Civile o suo delegato, dal Coordinatore Tecnico del Gruppo P.C. o suo delegato da un volontario del Gruppo P.C. e da un rappresentante del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche. La commissione si riunirà con periodicità semestrale, e comunque a seguito di eventi calamitosi che abbiano determinato l attivazione del Gruppo P.C., per l esame dell attività svolta e la verifica di correttezza delle procedure adottate.

6 Le parti, in sede di commissione permanente, si impegnano a procedere d intesa alla revisione del protocollo, qualora si manifesti l esigenza di adeguarne il contenuto a disposizioni normative di carattere innovativo o integrativo ovvero di migliorarne gli aspetti organizzativi e gestionali, anche in relazione a situazioni o circostanze intervenute successivamente alla stipula. Il presente protocollo riveste carattere di sperimenalità ed ha validità di un anno dalla data di sottoscrizione e può essere risolto in qualunque momento in forma scritta da ognuna delle parti. Articolo 10 Il Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche aderisce e sottoscrive il presente protocollo, che assume il carattere della sperimentalità. La verifica dell efficacia organizzativa e funzionale del presente protocollo sarà effettuata con la partecipazione della Direzione Regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, soprattutto per la possibile estensione ad altri territori della Regione. Ascoli Piceno, 26 novembre 2010 Il Prefetto (Minunni) Per il Dipartimento delle Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Il Direttore (Oreficini) Per il Comando Provinciale VV.F. Il Comandante (Ghimenti) Per il Comune di Ascoli Piceno Il Sindaco (Castelli)

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