ANALISI DI UN CASO PRATICO

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1 UNA JOINT VENTURE CON SIMEST PER PRODURRE BIOLOGICO ANALISI DI UN CASO PRATICO di Claudio Camera Estero >> Commercio internazionale

2 IL CASO AZIENDALE L esempio è quello di una media realtà industriale che, interessata ad espandere la propria gamma di prodotti biologici, ha deciso di sfruttare l interesse della grande distribuzione in tale comparto, giocando come propria carta vincente il know-how acquisito sia nel campo della conoscenza specifica delle materie prime sia nelle tecnologie di produzione di cereali precotti. Tale azienda è riuscita infatti, nel corso degli anni, ad affermare la propria posizione sul mercato grazie ad un continuo e costante sviluppo delle tecnologie applicate all alimentazione, riuscendo a trasformare le competenze sviluppate su prodotti che si inseriscono in mercati di forte consumo in vantaggi per la copertura di nicchie ad alto margine, con elevate barriere di ingresso per gli eventuali competitori. Il settore La produzione di alimenti biologici, per essere considerata tale, deve sottostare ad un complesso di regole e controlli che ne certifichino la naturalezza e quindi la possibilità di fregiarsi del marchio BIO. In questo senso diventa fondamentale poter controllare l intero ciclo di produzione fin dall inizio per garantirsi l approvvigionamento di una materia prima monitorata in tutte le sue fasi. Nella fattispecie questo significa controllare tutte le modalità di coltivazione: dal trattamento del terreno all uso di concimi, dalle modalità di raccolta al trattamento del prodotto, nel momento della raccolta e in tutte le successive lavorazioni. L obiettivo Proprio l esigenza di controllare tutta la filiera produttiva e di disporre di impianti che soddisfino le necessità qualitative ed igienico-sanitarie hanno fatto sì che la società italiana decidesse di scegliere, come partner in questa operazione, una società thailandese, quarto gruppo locale per la produzione di risi biologici. La scelta di tale partner ha consentito di estendere le competenze anche a settori innovativi per l azienda e soprattutto di poter contare su strutture già esistenti, dislocate sul territorio, che consentono di minimizzare le risorse aggiuntive necessarie. Le possibilità derivanti dalla disponibilità della materia prima a basso costo, di un partner forte con capacità gestionali e negoziali a livello locale, di competenze tecnologiche sviluppate nel corso degli anni e di una penetrazione commerciale consolidata nella grande distribuzione costituiscono la premessa per il successo del progetto. Fasi del progetto Il progetto è partito con una prima analisi del territorio, tramite il supporto di un ente certificatore per la fattibilità dell operazione. L azienda ha quindi provveduto all individuazione del partner disponibile alla costituzione della joint-venture e alla certificazione dei propri stabilimenti per la trasformazione in biologiche di alcune produzioni. I tempi di realizzazione del progetto hanno visto, dopo la costituzione della società, una dotazione di capitale per il finanziamento delle colture, per i costi di trasformazione, per l acquisizione degli impianti di raffinazione e per i costi societari annui. La costituzione della società in loco, in compartecipazione con il partner locale, è stata fatta con un capitale minimo che prevede una quota di competenza italiana pari al 49%. L azienda italiana, venuta a conoscenza dei fondi messi a disposizione dalla legge n. 100/90, ha inoltrato alla SIMEST tutta la documentazione necessaria per la valutazione dell iniziativa. La SIMEST esamina le richieste di partecipazione acquisendo le informazioni relative al progetto di investimento e ai partner senza uno schema precostituito, ma tramite la presentazione di business plan che prevedono poi approfondimenti per ogni singola iniziativa. La SIMEST, dopo un attenta analisi del materiale ricevuto da parte degli istruttori dell Area Investimenti, ha ritenuto interessante il progetto nella sua globalità e deliberato positivamente in merito alla propria partecipazione. La stessa si è assunta l obbligo di acquistare dalla società italiana una quota di partecipazione azionaria pari al 15% del capitale sociale della nuova costituita, a fronte del quale verrà corrisposto un corrispettivo pari al 7,25% semplice del costo sostenuto per l acquisizione della propria quota. Vantaggi per l azienda italiana I vantaggi per l azienda del nostro esempio sono senz altro quelli di poter realizzare un progetto al di fuori dell ambito europeo con costi ridotti rispetto al mercato locale. Pagina 2 di 5

3 Tutti i servizi generali quali amministrazione, contabilità, gestione societaria, assistenza legale, logistica, sono infatti garantiti dal personale messo a disposizione del partner locale. Questo comporterà in una prima fase l azzeramento quasi totale dei costi di gestione. Per quanto riguarda la parte produttiva, la joint-venture non ha alcuna unità definita, ma ricorre a contratti in esclusiva con coltivatori locali e con terzisti cui affida le fasi della lavorazione. Il risultato finale della struttura societaria progettata assolve quindi al compito di garantire la disponibilità di materie prime biologicamente controllate che vengono successivamente immesse sul mercato attraverso i partner della società che garantiscono in questo modo l intero collocamento delle produzioni. Il vantaggio competitivo dell iniziativa è quindi dovuto a: qualità del prodotto; costi di produzione inferiori alla concorrenza; costi di struttura pressochè nulli; disponibilità di un partner locale competente e strutturato sul territorio; disponibilità di tecnologie proprietarie applicabili all intero processo produttivo; disponibilità di un network commerciale già consolidato; enormi potenzialità di sviluppo in termini di gamma di prodotti o di volumi di produzione. Accanto a questi aspetti occorre aggiungere che, avendo l azienda scelto di coinvolgere la SIMEST nell iniziativa, questo le ha permesso di avere una opportuna valutazione da parte di personale istituzionale esperto e competente che ha costituito, per l azienda italiana un ulteriore conferma della bontà del proprio investimento. A livello finanziario inoltre la partecipazione di SIMEST si è concretizzata non solo con un apporto di liquidi, indispensabile nella fase di start-up, ma anche in un abbattimento del tasso di interesse sulla posizione debitoria dell azienda, relativamente alla propria personale partecipazione. L azione SIMEST Come già in precedenza evidenziato, la SIMEST si vede coinvolta in questo progetto con una quota di partecipazione nella società neocostituita pari al 15% del capitale sociale. Tale intervento è avvenuto in una seconda fase della vita aziendale che ha visto l aumento del capitale sociale ad un importo tale da garantire una sufficiente dotazione di mezzi propri, sia per dare credibilità all iniziativa sia per dotare la joint-venture delle necessarie risorse alla copertura della fase di start up. A tal fine, l azienda italiana, a seguito della delibera di sottoscrizione dell aumento di capitale sociale, ha provveduto a cedere a SIMEST le quote di pertinenza. Al di fuori di questa partecipazione la SIMEST non è tenuta a corrispondere null altro in termini di versamenti supplementari e/o finanziamento soci e non deve sottoscrivere eventuali aumenti di capitale o effettuare eventuali versamenti/contributi in conto capitale ove richiesti ai soci della società. Proprio per evitare ingerenze nella gestione aziendale, la SIMEST esercita il proprio diritto di voto nelle assemblee dei soci dell azienda neocostituita solo se è la stessa azienda italiana a richiederlo; in caso contrario provvede a delegare la persona che di volta in volta viene alla stessa indicata dalla società italiana. La remunerazione per tale intervento è stata quantificata in un corrispettivo pari al 7,25% annuo semplice calcolato sulla propria quota di partecipazione; tale valutazione ha tenuto conto di molteplici fattori tra cui la tipologia di attività esercitata, i risultati attesi, la situazione del paese in cui si opera oltre al ruolo e alle prospettive della società italiana interessata. Le parti hanno pattuito una durata di intervento di 4 anni scaduti i quali l azienda italiana sarà vincolata al riacquisto, pena l escussione della garanzia richiesta da SIMEST a totale copertura della proprio investimento. La legge n. 100/90 riconosce inoltre all azienda italiana il diritto ad ottenere un contributo in conto interessi che decurta il costo derivante alla stessa dagli interessi sul finanziamento a lungo termine, a copertura della propria quota, ottenuto da un pool di banche nazionali. Il tasso di contribuzione di cui sopra è fisso per tutta la durata dell agevolazione ed è pari al 50% del tasso di riferimento previsto dal D.P.R. n. 902/76, vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento. Nel nostro caso inoltre, avendo l azienda italiana una partecipazione nell azienda estera inferiore al 51%, ha massimizzato l agevolazione che copre fino al 90% del controvalore in euro della quota italiana al capitale dell impresa estera fino al 51% del capitale di quest ultima. Tale contributo viene erogato, in via semestrale posticipata, sia nel periodo di preammortamento sia nel successivo periodo di rimborso. Pagina 3 di 5

4 La situazione attuale Alla data odierna l operazione è in corso; l azienda sta operando grazie anche all opportunità offerta dalla SIMEST e prevede un risultato economico di esercizio positivo già dopo il primo anno di attività. Questo vuole essere un incentivo per tutte quelle aziende che, interessate a consolidare la propria presenza su un mercato al di fuori della Comunità Europea, possono usufruire di uno strumento studiato anche per le piccole e medie realtà. Pagina 4 di 5

5 GLOSSARIO Know-how Insieme delle conoscenze tecnologiche e dei risultati di esperienze in un determinato settore produttivo. Joint venture Accordo di collaborazione, tra due o più imprese, per la realizzazione di un progetto comune.. Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza di Ipsoa Editore S.r.l. Copyright Ipsoa Editore S.r.l. Fonte: Finanziamenti su misura News-Rivista di agevolazioni e tecniche finanziarie, Ipsoa Editore Pagina 5 di 5

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