DELIBERAZIONE N. 141/PRSP/2010

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1 CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA PUGLIA DELIBERAZIONE N. 141/PRSP/2010 La Sezione Regionale di Controllo per la Puglia composta dai seguenti magistrati: Dott. Vittorio Lomazzi Presidente Dott. Michele Grasso Dott. Luca Fazio D.ssa Stefania Petrucci Dott. Marcello Iacubino Dott. Marco Di Marco Consigliere Primo Referendario Primo Referendario Referendario Referendario - relatore Nell adunanza pubblica del 10 novembre 2010; Visto l art. 100 comma 2 della Costituzione; Visto il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con R. D. 12 luglio 1934 n e successive modificazioni; Vista la Legge 14 gennaio 1994 n. 20 recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti; Visto il Regolamento n. 14/2000 per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei Conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti in data 16 giugno 2000 e successive modificazioni; Vista la Legge 5 giugno 2003 n. 131 recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3; Visto il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267; Vista la Legge 23 dicembre 2005 n. 266 ed in particolare l art. 1 comma 166 e seguenti; Vista la Deliberazione della Sezione Autonomie della Corte dei Conti n. 12/SEZAUT/2009 del 20/07/2009 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, supplemento ordinario n. 152 del 24/08/2009 recante le linee guida per la redazione della relazione al rendiconto 2008 da parte dei revisori dei conti degli Enti locali; 1

2 Visto il Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 170 recante ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, a norma dell'articolo 1 della legge 5 giugno 2003, n. 131; Vista la Relazione compilata dal Collegio dei revisori dei conti della Provincia di Taranto ed i successivi chiarimenti resi con nota acclarata al prot. 1668; Vista la nota in data con cui il Presidente della Provincia esprimeva piena condivisione dei contenuti della nota dell Organo di revisione; Vista l ordinanza del Presidente della Sezione Regionale di Controllo n. 31/10 del 28/10/2010 che ha fissato per il giorno 10/11/2010 l adunanza pubblica della Sezione per l emissione della Pronuncia prevista dall art. 1 comma 168 della Legge 23/12/2005 n. 266; Vista la memoria inviata a mezzo fax in data 09/11/2010 a firma del Presidente della Provincia; Udita la relazione del magistrato istruttore Dr. Marco Di Marco; Uditi i rappresentanti della Provincia intervenuti in adunanza; ****** 1. In data è pervenuta la relazione dell Organo di Revisione della Provincia di Taranto sul rendiconto 2008 redatta ai sensi dell art. 1 comma 166 della L. 266/20055 in conformità alle linee guida approvate dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti con deliberazione n. 12/SEZAUT/2009/INPR. Con nota istruttoria in data veniva instaurato il contraddittorio e richiesti chiarimenti e precisazioni. In data il Collegio dei revisori della Provincia riscontrava le richieste istruttorie con nota acquisita al prot. n Con nota del il presidente della Provincia esprimeva piena condivisione della nota dell Organo di revisione. Con relazione in data il Magistrato istruttore evidenziava le criticità relative alla consistenza dei residui attivi del Titolo II; alla allocazione di alcune tipologie di spese tra i servizi per c/terzi; alla mancata assunzione di provvedimenti inerenti la gestione delle società partecipate Criam srl e Smarin spa. Nell adunanza del 10 novembre 10 il Magistrato istruttore relazionava al Collegio sugli esiti del controllo effettuato. Per la Provincia di Taranto sono comparsi l'assessore al bilancio e il dirigente del Servizio Economico Finanziario che hanno illustrato il contenuto della nota di controdeduzioni già inviata a mezzo fax in data

3 2. Il Collegio evidenzia innanzitutto la natura e le finalità del controllo svolto dalla Sezione ai sensi della normativa contenuta nell art. 1 comma 166 e ss. della L. 23/12/2005 n. 266 precisando che si tratta di un controllo di natura collaborativa avente carattere finanziario ascrivibile alla categoria del riesame di legalità e regolarità dichiaratamente finalizzato ad assicurare, in vista della tutela dell unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, la sana gestione finanziaria degli enti locali (C. Cost. n. 179 del 7 giugno 2007). Pertanto, le Sezioni Regionali di Controllo qualora accertino, anche sulla base delle relazioni trasmesse dall'organo di revisione, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno adottano specifica pronuncia indirizzata al Consiglio Comunale e vigilano sull'adozione da parte dell'ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno (art. 1, comma 168, della L. 23/12/2005 n. 266). 3. Con riferimento alla consistenza dei Residui Attivi del Titolo II provenienti da esercizi anteriori al 2004, si è rilevato che il loro importo ammonta ad ,11. In sede istruttoria non venivano fornite le informazioni richieste in merito alle poste di importo più elevato, gli anni di provenienza, i motivi del ritardo nella fase della riscossione nonché le motivazioni del riaccertamento. Nella nota di controdeduzioni del e dai chiarimenti resi in corso di udienza dai rappresentanti dell Ente è emerso che la maggior parte dei suddetti residui (per ,69) sono relativi a trasferimenti statali non ancora incassati in dipendenza dell applicazione delle norme sui limiti di giacenza di cui all art. 47, comma 1 della Legge 449/97. Il rilievo contestato può pertanto ritenersi superato. 4. Con riferimento alle entrate e spese per servizi c/terzi è stato rilevato che sono state contabilizzate alla voce Altre per servizi conto terzi gli importi relativi ai seguenti interventi: Lavori di realizzazione opere di urbanizzazione comparto 4 nuova zona industriale di Grottaglie I Lotto: ,00; Lavori di realizzazione strada di collegamento tra zona PIP Comune di Massafra: ,68; Lavori di realizzazione bretella collegamento tra la SS 7 Appia e raccordo all area PIP Comune di S. Giorgio Jonico: ,00. 3

4 In fase istruttoria la Provincia di Taranto ha riferito che trattasi di opere relative al PIT 6 e pertanto, secondo quanto stabilito dalle linee guida regionali, sono state contabilizzate nel servizio per c/terzi. In allegato alla nota a mezzo fax del l ente ha prodotto lo stralcio della deliberazione di Giunta Regionale n del 28 ottobre 2004 ai sensi della quale le poste finanziarie legate alle risorse del PIT per interventi da realizzare nei territori delle Amministrazioni convenzionate, diverse dal soggetto responsabile, sono contabilizzate come entrate e spese per conto terzi, ai sensi degli artt. 165 e 168 del D. Lgs. 267/00. Nella medesima nota e in pubblica adunanza veniva inoltre precisato che gli investimenti realizzati dalla Provincia in qualità di ente capofila erano destinati ad essere trasferiti al patrimonio dei Comuni su cui insistevano le opere e non avrebbero in alcun modo incrementato la consistenza del patrimonio provinciale. Alla luce delle precisazioni fornite il rilievo formulato può ritenersi superato. 5. Con riferimento alla situazione economica di alcuni organismi partecipati, dall esame istruttorio è emerso che le società Criam srl e Smarin spa hanno conseguito nel corso del 2008 le seguenti perdite: CRIAM srl: ,00 SMARIN spa: ,00 A fronte dei risultati negativi esposti le predette società hanno avuto nel 2008 e nei due anni precedenti un valore della produzione pari a zero. Trattasi infatti di società non operative. Nel corso dell istruttoria il Collegio dei Revisori ha comunicato che la non operatività della società SMARIN è dovuta alla mancanza di autorizzazione del Ministero dell Ambiente per l esercizio dell attività di smaltimento dei rifiuti. Con riferimento alla CRIAM l Organo di Revisione ha invece comunicato che la società è sottoposta a sequestro giudiziario. Nella nota a mezzo fax del la Provincia ha comunicato che in ottemperanza alle disposizioni dell art. 3, commi 27 e ss. della L. 244/07 il Consiglio provvederà ad effettuare un ricognizione generale dell entità e della natura di ogni forma di partecipazione societaria. In quella sede, sulla base di indirizzi politici già espressi in sedi informali dal Presidente e dall assessore competente le partecipazioni nella CRIAM srl e SMARIN spa sono destinate ad essere dismesse. È comunque allo studio la predisposizione di una proposta tesa a rafforzare gli aspetti di corporate governance di tutte le partecipazioni. Inoltre con specifico riferimento alla Smarin spa si comunicava che le altre socie Ecoitalia srl e Tekna srl hanno assunto a proprio carico, ripianandole, le 4

5 perdite del 2006 e del Infine con riferimento alla Criam srl il Presidente comunicava che, in base a dei patti parasociali sottoscritti al momento dell acquisto della quota societaria ma attualmente non materialmente disponibili, uno dei soci avrebbe aver assunto l obbligo di riacquistare le quote della Provincia in caso di recesso di quest ultima. Il Collegio, nel prendere positivamente atto delle iniziative medio tempore intraprese dalla Provincia nella gestione complessiva del fenomeno delle partecipazioni, rileva che l'utilizzo dello strumento societario da parte degli Enti Locali è possibile ogni qual volta questo modulo organizzativo consente di realizzare una migliore gestione dei servizi in termini di efficacia, efficienza ed economicità. Pertanto la permanenza della Provincia nel capitale sociale di qualsiasi ente partecipato (e nel caso specifico nel capitale della Smarin spa e della Criam srl) si giustifica fin tanto che la società rimane in attività ed eroga i servizi per i quali essa è stata costituita o che le sono stati successivamente affidati. Infatti una oculata gestione delle risorse finanziarie a prescindere dagli specifici obblighi di legge posti dalla vigente normativa in tema di dismissioni societarie 1 suggerisce che il capitale investito al momento della costituzione della società non rimanga immobilizzato in partecipazioni ad enti che, non essendo operativi, non forniscono alcuna utilità alla comunità. È necessario piuttosto che le risorse investite siano disinvestite dai settori improduttivi ed indirizzate ad altri e più proficui impieghi. Inoltre sotto altro aspetto le società considerate, anche se non operative, sono in forte perdita (la società CRIAM srl ha fatto registrare nel 2008 il risultato negativo di ,00). Pertanto l ulteriore permanenza nel capitale delle predette società determina una perdita patrimoniale per la Provincia poiché la riduzione del patrimonio netto delle partecipate diminuisce il valore delle immobilizzazioni finanziarie iscritte all'attivo del conto del patrimonio della Provincia. Pertanto la Sezione Regionale di Controllo per la Puglia ai sensi del comma 168 dell art 1 della Legge n. 266/2005, DELIBERA 1 Alla data del le principali norme di riferimento in materia erano l'art. 3, commi 27 e ss. della L. 244/07; l art. 23-bis del D.L. 112/98 in materia di servizi pubblici locali; l art. 13 del D.L. 223/06 in materia di società strumentali. 5

6 che dall analisi della relazione al rendiconto dell anno 2008 della Provincia di Taranto e dalle complessive risultanze istruttorie si ravvisano elementi di irregolarità contabile nei termini specificamente indicati in parte motiva. Dispone che copia della presente pronuncia sia trasmessa, a cura della Segreteria della Sezione, al Presidente del Consiglio Provinciale ed al Presidente della Provincia di Taranto affinché ne diano comunicazione al predetto Consiglio Provinciale per le valutazioni di competenza come stabilito dal comma 168 art. 1 della L. n. 266/2005. Così deliberato in Bari, nella Camera di Consiglio del 10 novembre Il relatore f.to Marco Di Marco Il Presidente f.to V. Lomazzi Depositata in segreteria il 134/PRSP/2010 Il Direttore della Segreteria f.to C. Doronzo 6