DIOCESI DI ACERRA GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 8 DICEMBRE NOVEMBRE Esame di Coscienza

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1 DIOCESI DI ACERRA GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 8 DICEMBRE NOVEMBRE 2016 Esame di Coscienza

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3 Lasciati riconciliare con Dio L Amore vero, senza se e senza me Caro amico/a, c è una bella notizia per te: Dio ti ama, si fida e ha bisogno di te per il Suo progetto d Amore. Nell Anno della Misericordia, Egli vuole incontrarti nella Confessione. Se riscoprirai questo Sacramento, sarai rapito dalla logica nuova dell Amore vero, non quello materiale propagandato dai mezzi di comunicazione e dalla logica dell usa e getta, bensì quello gratuito e a fondo perduto, capace di dare la vita per te, e che ha il nome e il volto di Gesù. Dopo l Eucarestia, il Sacramento della Riconciliazione è tra i più efficaci per fare esperienza dell Amore di Dio. Perciò, capiremo insieme come viverlo, preparandoci bene a questo incontro che Lui desidera da sempre. Allora, non aver paura, corri da Lui, Egli ti aspetta; lasciati incontrare e non permettere a nessuno di allontanarti da Lui; fidati e scoprirai la bellezza di sentirti amato e accarezzato da Dio, perché con Lui c è tutto da guadagnare e nulla da perdere. E ricordati, Dio ha bisogno di te! Buon Cammino. 3

4 Che bello ricominciare sempre di nuovo «Perché devo dire ad un peccatore come me i miei peccati. Non posso dirli direttamente a Dio?». E una delle frequenti obiezioni alla confessione. Tale obiezione sembrerebbe umanamente plausibile, ma se ci poniamo nella prospettiva della fede, scopriamo innanzitutto che non è stato l uomo ad inventare i sacramenti, bensì Gesù ha conferito questo potere agli uomini; e se è un uomo come me a donarmi il perdono, significa che io non sono perdonato per i meriti di chi amministra il sacramento ma per un dono gratuito di Dio che mi ama incondizionatamente. «Confessarsi da un sacerdote è tutt altra cosa che farlo nel segreto del cuore, esposto alle tante insicurezze e ambiguità che riempiono la vita e la storia. Da solo non saprai mai veramente se a toccarti è stata la grazia di Dio o la tua emozione, se a perdonarti sei stato tu o è stato Lui per la via che Lui ha scelto» (B. FORTE, Lettera pastorale 2005). Per questo, la riconciliazione diventa sacramento di rinascita e occasione per ricominciare da capo. Si, «tu puoi ricominciare da capo perché Dio ti aspetta. Lui è misericordioso, Lui ti perdona, Lui ti da la forza di ricominciare da capo! Allora siamo capaci di riaprire gli occhi, di superare tristezza e pianto e intonare un canto nuovo. E questa gioia vera rimane anche nella prova, anche nella sofferenza, perché non è una gioia superficiale, ma scende nel profondo della persona che si affida a Dio e confida in Lui» (PAPA FRANCESCO, Angelus 15 dicembre 2013). 4

5 «Perché confessarmi se poi commetto di nuovo gli stessi peccati?» E un altra non rara obiezione. Ma pensare di non confessarsi perché nonostante il proposito tendiamo a cadere negli stessi peccati e nelle stesse fragilità, è come dire «perché lavarmi se poi mi sporco di nuovo?»; Oppure «perché mangiare se tanto poi avrò di nuovo fame?». Così come per il corpo, anche la nostra anima, per poter amare in libertà e purezza ha bisogno di essere pulita, nutrita e rafforzata con il Sacramento della Riconciliazione. Il problema vero non è il peccato in sé, quanto piuttosto il rimanere in peccato; allo stesso modo di quando una persona si sporca: il problema è l essersi sporcati o rimanere sporchi? Il sacramento della gioia Attraverso la Confessione facciamo esperienza del Padre che fa festa quando il figlio torna, che non bada agli errori commessi ma al figlio che è ritornato sui suoi passi. Si, Dio è così. Siamo noi che ci preoccupiamo, troviamo mille scuse e ci tormentiamo, non Dio. A Lui sta una sola cosa a cuore: la tua gioia. Ecco allora dei piccoli consigli che potrai utilizzare prima di questo incontro d amore e viverlo per quello che è, senza la paura per quanto commesso, ma con la gioia per quello che mi viene donato; non pensando allo sguardo giudicante di Dio, ma al cuore ricolmo di amore per il proprio figlio. 5

6 L esame di coscienza «L esame di coscienza è incontro personale con Dio misericordioso in un atmosfera di amore, che ci porta a riconoscere prima di tutto che Dio è presente nella nostra vita quotidiana. In tal modo noi ci sentiamo spinti a smettere di concentrare l attenzione sul peccato e la rivolgiamo soprattutto sulla presenza affettuosa di Dio e sulla sua misericordia. Quindi l esame di coscienza contribuirà a farci conoscere noi stessi sotto i raggi di questa presenza e a farci percepire se abbiamo dato o no la nostra risposta all agire amoroso di Dio nella nostra vita» (GIOVANNI PAOLO II, Catechesi, 20 Marzo 1998). Piccoli consigli pratici 1. Mettiti alla presenza di Dio Scegli un luogo tranquillo dove hai la possibilità di fermarti e sentire la presenza di Dio 2. Per ringraziare e chiedere perdono Ripensa alla tua giornata ringraziando il Signore per quanto ti ha donato e chiedendo perdono se sei stato mancate nei suoi confronti o nei confronti dei fratelli che hai incontrato 3. Fermando nella tua mente e nel tuo cuore quello che poi andrai a dire al sacerdote Lasciandoti aiutare dagli schemi proposti, darai un nome ai peccati commessi 4. Senza vergogna e senza timore Ti incammini verso il confessionale dove incontrerai il sacerdote pronto a donarti il perdono di Dio 6

7 PRIMO SCHEMA I Dieci Comandamenti 1. Non avrai altro Dio fuori di me Al mattino affido a Dio la mia giornata? Alla sera lo ringrazio per quanto mi ha donato? Che posto ha Dio nella mia vita? Durante la giornata riesco a dedicare del tempo a Dio? Riconosco in Dio l unico salvatore o lascio che siano i beni materiali a guidare la mia vita? 2. Non nominare il nome di Dio invano Ho bestemmiato? Mi dispiaccio se chi mi sta accanto bestemmia? Uso il nome di Dio senza rispetto? 3. Ricordati di santificare le feste Riconosco nella domenica un dono che il Signore fa alla mia vita o vivo il giorno del Signore con fatica? Sento il bisogno della messa o la vivo come obbligo da adempiere? Se per motivi validi non riesco a partecipare alla messa domenicale, sento in me la mancanza di qualcosa di essenziale? Mi preparo con serietà all incontro con il Signore nell Eucarestia (cerco di arrivare per tempo a messa, se ho peccato mi confesso in modo da poter ricevere in grazia di Dio l Eucarestia )? 4. Onora tuo padre e tua madre Vivo con gratitudine e riconoscenza il rapporto con i miei genitori? Cerco di essere ubbidiente e rispettoso nei loro confronti? Sono capace di qualche gesto di amore nei loro confronti? 7

8 5. Non uccidere Rispetto la mia vita e quella degli altri? Riconosco la vita come dono e quindi come una realtà da amare e custodire? Sono consapevole che si può uccidere qualcuno anche con le parole? Semino zizzania oppure amore? Ho commesso qualche aborto oppure ho collaborato alla realizzazione di esso? 6/9. Non commettere atti impuri e non desiderare la donna d altri Ho commesso atti impuri (facendo cattivo uso della sessualità) da solo o con altri? Ho guardato immagini o filmati non rispettosi della dignità umana? Ho desiderato la donna d altri vedendola come mezzo per soddisfare i miei desideri impuri? 7/10. Non rubare e non desiderare la roba d altri Ho preso senza permesso soldi o cose degli altri? Ho restituito ciò che mi è stato prestato? Sono consapevole che perdere tempo nello studio o al lavoro è come derubare la mia famiglia e la società? Desidero esageratamente un bene/oggetto di un amico al punto da rendermi geloso e invidioso? 8. Non dire falsa testimonianza Le bugie sono il mio pane quotidiano? Un vizio/abitudine per fare i miei comodi e trarre vantaggi? Ho parlato male di qualcuno, calunniato? Sono capace di chiedere scusa quando le mie parole sono motivo di offesa? 8

9 SECONDO SCHEMA I sette vizi capitali 1. Superbia Mi considero superiore agli altri? Penso di essere il migliore in tutto? Giudico invece di amare? Mi chiudi in me stesso considerando gli altri inferiori? Penso che solo le mie idee siano buone? 2. Avarizia Sono attaccato ai beni materiali e concentro le mie forze solo per accaparrare ricchezze? Mi impegno a condividere con gli altri quello che ho? 3. Lussuria Ho commesso atti impuri da solo o con altri? Rispetto il mio corpo e quello degli altri? Le mie relazioni che fine hanno? 4. Ira Mi arrabbio facilmente, anche per cose banali? Quando sono di malumore uso gli altri per scaricare le mie tensioni offendendoli o provocandoli? Come reagisco quando mi sento offeso? 5. Gola Che rapporto ho con il cibo? Mi controllo o sfogo in esso le mie carenze? 6. Invidia Come vivo il successo degli altri: con gioia o invidia? Sono geloso se l altro è più bravo di me? Il bene dell altro mi rattrista o diventa motivo per ringraziare il Signore? 7. Accidia (Pigrizia) Come vivo i miei doveri, sia in casa che a scuola/lavoro? Ho una regola di vita (un tempo per pregare, un tempo per lavorare, un tempo per studiare, un tempo per riposare ) o lascio che la pigrizia abbia la meglio? Le mie cose le tengo in ordine o sono disordinato? 9

10 TERZO SCHEMA Le sette opere di misericordia corporale 1/2. Dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati Sono attento alle necessità concrete di chi mi sta intorno? Condivido ciò che ho con chi non ha? Mi faccio carico, nei limiti del possibile, delle difficoltà altrui? Concretamente do da mangiare e bere a coloro che non ne hanno? 3. Vestire gli ignudi Se ho la possibilità di aiutare qualcuno lo faccio prendendo dal mio superfluo o privandomi del mio per il bene del prossimo? 4. Alloggiare i pellegrini Sono capace di vedere nell immigrato o nel forestiero la presenza di Cristo? Sono pronto ad offrire ospitalità incondizionata o mi lascio prendere dalle chiacchiere del momento? 5. Visitare gli infermi Come vivo il mio rapporto con gli ammalati? Tendo ad escluderli dalla mia vita o mi lascio coinvolgere? E con gli anziani? Li vivo come un peso o come una ricchezza? Mi privo del mio tempo libero per donarlo a chi ne ha bisogno? 6. Visitare i carcerati Quante volte sono stato indifferente nei confronti di chi è in carcere o di un suo familiare? Mi sono mai preso cura di qualcuno che vive la solitudine o una sofferenza psichica e morale? Ho mai praticato l usura? E quale atteggiamento ho nei confronti di chi ne è rimasto vittima? 7. Seppellire i morti Vivi con fede, o solo per tradizione, il tuo rapporto con il cimitero e i defunti? Che atteggiamento hai quando partecipi alle liturgie in memoria dei morti? E con i moribondi? Ti preoccupi affinché ricevano i sacramenti? Sei attento alla legalità, combatti la corruzione, ti preoccupi dell ambiente della cura del Creato? 10

11 QUARTO SCHEMA Le sette opere di misericordia spirituale 1. Consigliare i dubbiosi In famiglia, in parrocchia, sul lavoro e a scuola, invochi lo Spirito santo per aiutare gli altri nelle loro scelte? 2. Insegnare agli ignoranti Quanto aiuti le persone ad uscire dalla loro situazione di ignoranza? Se lavori nell ambito della scuola, della cultura, del giornalismo e dei nuovi media, o sei insegnate di religione e catechismo, sei coerente con l esempio? 3. Ammonire i peccatori Sei abituato a correggere gli altri con umiltà e mitezza? Sei consapevole di questa responsabilità? Chiedi a Dio una mano nella preghiera per esercitare questa responsabilità? Chiedi scusa quando sei stato troppo energico? 4. Consolare gli afflitti Ti impegni a consolare le persone in difficoltà con vera vicinanza e compassione, senza aspettarti nulla in cambio? Preghi per loro? 5. Perdonare le offese Sei capace di perdonare veramente le persone che ti hanno, o ti fanno ancora, soffrire? Preghi per loro? Quanto ti impegni per riconciliarti con loro? 6. Sopportare pazientemente le persone moleste Come ti comporti con le persone che ti disturbano? Bambini che giocano, persone che telefonano o che mandano all aria i tuoi piani. Ti capita di pregare con loro? Sei capace di donare con gioia piuttosto che arrabbiarti? 7. Pregare Dio per i vivi e per i morti Preghi veramente e con intensità per coloro che si affidano alle tue preghiere? O lo fai in senso formale e sterile? 11

12 Atto di dolore (Per manifestare il pentimento e invocare la misericordia del Signore) Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonami! Oppure: Padre santo, come il figliuol prodigo mi rivolgo alla tua misericordia: «Ho peccato contro di te, non sono più degno d esser chiamato tuo figlio». Cristo Gesù, salvatore del mondo, che hai aperto al buon ladrone le porte del paradiso, ricordati di me nel tuo Regno. Spirito Santo, sorgente di pace e d amore, fa che, purificato da ogni colpa e riconciliato con il Padre, io cammini sempre come figlio della luce. Oppure: Signore Gesù Cristo, agnello di Dio che togli i peccati del mondo, riconciliami con Dio Padre nella grazia dello Spirito Santo, lavami nel tuo sangue da ogni peccato e fa di me una creatura nuova a lode della tua gloria! 12