RELAZIONE TECNICA (IMPIANTO IDRO TERMO SANITARIO)

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1 RELAZIONE TECNICA (IMPIANTO IDRO TERMO SANITARIO) OGGETTO: Legge 27 dicembre 2002, art. 80, comma 21. PIANO STRAORDINARIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI. Delibera CIPE n. 143/2006 di approvazione del II programma stralcio. Ex Convento S. Agostino adibito a Scuola Media, in via G. Ciabattoni. RIFERIMENTI NORMATIVI Norme UNI UNI 5104 Impianti di condizionamento dell'aria - norme per l'ordinazione, l'offerta e il collaudo. UNI 8061 Impianti di riscaldamento a fluido diatermico a vaso aperto - progettazione, costruzione e d esercizio UNI 8065 Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile. UNI 8211 Impianti di riscaldamento ad energia solare - Terminologia, funzioni, requisiti, e parametri per l'integrazione negli edifici. UNI 8364 Impianti di riscaldamento controllo e manutenzione. UNI 8855 Riscaldamento a distanza - Modalità per l'allacciamento degli edifici a reti di acqua calda UNI 9317 Impianti di riscaldamento - Conduzione e controllo UNI 9511 Disegni tecnici - Simboli 1

2 UNI 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Definizioni, procedimento di calcolo, fondamentali. UNI 9711 impianti termici utilizzanti energia solare. dati per l'offerta, l'ordinazione e collaudo. UNI 9731 Camini - Classificazione in base alla resistenza termica di - misure e prove. UNI Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, progettazione, dimensionamento e posa in opera. UNI Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni per la sicurezza UNI 9182 Edilizia - Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua calda e fredda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione. Elenco delle norme UNI Impianti per il trasporto e l'utilizzo del gas relative alle civili abitazioni UNI 7128 Impianti a gas per uso domestico alimentati da reti di distribuzione - Termini e definizioni. UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da reti di distribuzione - Progettazione, installazione e manutenzione. UNI 7130 Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione - termini e definizioni UNI 7131 Impianti a gas di petrolio liquefatti per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione, manutenzione. UNI 8213 Depositi di gas di petrolio liquefatti per impianti centralizzati con serbatoi fissi di capacità complessiva fino a 5mc. - Progettazione, installazione ed esercizio. UNI 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità - Prescrizioni di sicurezza. UNI 8827 Impianti di riduzione finale della pressione dei gas funzionanti con pressioni a monte compresa fra 0,04 e 5 bar - Progettazione, costruzione e collaudo. UNI 9860 Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione e collaudo. UNI Canne collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale; progettazione e verifica. UNI Canne fumarie e camini a tiraggio naturale per apparecchi di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione; progettazione verifica. 2

3 UNI Impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico e similare preesistenti alla data del 31 marzo UNI Impianti a gas per uso domestico - Sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas - Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. UNI EN Sistemi fissi di estinzione incendi. Sistemi equipaggiati con tubazioni. Idranti a muro con tubazioni flessibili. UNI EN Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili UNI 9489 Apparecchiature per estinzione incendi. Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia (sprinkler). UNI 9490 Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti automatici antincendio. UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d'incendio - Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e calore e punti di segnalazione manuali UNI Reti di idranti Progettazione installazione ed esercizio UNI Sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi - Proprietà fisiche e progettazione dei sistemi - Requisiti generali Leggi e decreti DPR 27/4/1955 n. 547 G.U n. 158 del 12/7/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; DPR 19/3/1956 n. 303 G.U n. 105 s.o del 30/4/56: Norme generali per l'igiene del lavoro; DM 12/9/1959 G.U n. 299: Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previste dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro. (Modello B); Legge 1/3/1968 n. 186 G.U. n. 77 del 23/3/68: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici; Legge 18/10/1977 n. 791 G.U. n. 298 del 2/11/77 e n. 305 del 9/11/77: Attuazione delle direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico; D.M. 23/07/1979 G.U. n. 19 del 21/1/80: Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge n. 79~ del 1977; 3

4 D.M. 16/2/1982 G.U. n. 98 del 9/4/82: Modificazioni del Decreto Ministeriale 27/9/65, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi; D.M. 30/11/1983 G.U. n. 339 del 12/12/83: Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi; Legge 7/12/1984 n. 818 G.U. n. 338 del 10/12/84: Nulla' osta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi; Provv. CIP 5/1986 n. 42 G.U. n. 18 del 6/8/86: Norma in materia di contributi dl allacciamento alla rete di distribuzione d'energia elettrica; Provv. CIP 26/1989 n. 26 G.U. n. 299 del 12/3/90: Modificazione ai provvedimenti vigenti in materie della Cassa Conguaglio per il settore elettrico, sovrapprezzi e condizioni di fornitura dell'energia elettrica; Legge 5/3/1990 n. 46 G.U. n. 59 del 12/3/90: Norme per la sicurezza degli impianti; Legge 28/3/1991 n. 109 G.U. n. 81 del 6/4/91: Nuove disposizioni in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni; DPR 6/12/1991 n. 447 G.U. n. 38 del 15/2/92: Regolamento di attuazione della legge n. 46 del 5 marzo 1990; D.M 20/02/1992 n. 49 del 28/02/92: Approvazione del modello di dichiarazione di conformità alla regola dell'arte di cui ali'art. 7 del regolamento di attuazione della legge 46/90; D.M. 23/5/1992 n. 314 G.U. n. 87 del 16/6/92: Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 28/ marzo 1991, n. 109, in materia dl aliacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni; D.M. 15/10/1993 n. 519 G.U. n. 294 del 16/12/93: Regolamento recante autorizzazione all'istituto superiore prevenzione e sicurezza del lavoro ad esercitare attività omologative di primo o nuovo impianto per la messa a terra e la protezione dalle scariche atmosferiche; Provv. CIP 14/12/93 n. 15/93 G.U. n. 301 del 24/12/93: Modificazione di provvedimenti in materia di prezzi, di condizioni di fornitura e dl contributi di allacciamento; D.Lgs 09/04/2008 n. 81 G.U. n. 10 del 30/04/08 Attuazione dell articolo 1 della legge 03/082007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. D. 22/01/2008 n. 37 G.U. n. 61 del 12/03/08 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno di edifici. INTRODUZIONE Le opere riguardanti gli impianti tecnologici della Scuola Media sita nel Comune di Offida, prevedono l integrazione dei seguenti impianti a servizio delle varie attività che si svolgono al suo interno: 4

5 Impianto idricosanitario Impianto termico A seguito del sopralluogo conoscitivo effettuato presso l istituto, al fine di verificarne la fattibilità della ristrutturazione indicata in oggetto, in conformità alla normativa vigente, sono state rilevate le condizioni per procedere velocemente alle opere necessarie. Si provvederà alla sistemazione di alcuni bagni al piano terra e seminterrato, con rifacimento dell impiantistica e l inserimento e sostituzione degli accessori obsoleti, inoltre saranno realizzati i nuovi bagni al piano secondo. Relativamente all impianto termico, si provvederà alla sostituzione della caldaia e del relativo bruciatore, installando uno scambiatore a piastre che assolverà le funzioni di disgiuntore fra il circuito primario a vaso chiuso ed il circuito secondario a vaso aperto. In centrale termica verrà rifatto il circuito secondario, installando le nuove pompe per i vari circuiti e per quelli relativi al riscaldamento dei locali anche delle relative valvole miscelatrici motorizzate con apparecchiature per la termoregolazione. Nel recupero del piano secondo verrà realizzato ex novo l impianto di riscaldamento con distribuzione a collettori modul e terminali costituiti da radiatori a colonna in ghisa, e con la montante di alimentazione realizzata in tubo in acciaio nero, come riportato negli elaborati grafici di progetto. CENTRALE TERMICA A METANO La struttura costruttiva del locale sarà regolarizzata in base al DM 12/04/96. Il combustibile utilizzato è il metano. Il gruppo termico avrà una potenza globale pari a 464 KW e sarà costituito da una caldaia in acciaio, con focolare pressurizzato e bruciatore modulante, funzionante a metano. Il locale adibito a centrale termica, posto nel piano seminterrato dell'edificio, è esclusivamente dedicato all'uopo e dovrà avere muratura perimetrale, di caratteristiche non inferiori a REI 120. Sopra al locale della centrale termica non vi sono locali facenti parte dell Istituto Scolastico, e una parete della C.T., quella di accesso, si affaccia su spazio a cielo aperto. Le aperture di aerazione dovranno avere una superficie complessiva non inferiore a 0.5 mq. e, ai fini di una maggiore sicurezza, pari ad 1 mq. La porta di accesso sarà in lamiera di acciaio ed il senso di apertura andrà verso l'esterno del locale. L'altezza della porta sarà tale da raggiungere il soffitto del locale e da costituire sufficiente aerazione nel punto più alto dello stesso. In alternativa alla porta a tutta altezza è possibile costruire la finestra di aerazione con lato superiore coincidente con il soffitto nel punto più alto. 5

6 Come predetto l'aerazione del locale CT dovrà partire dal punto più alto della parete esterna e dovrà combaciare con il soffitto del locale, sempreché quest'ultimo sia piano e senza travature o similari in vista. La centrale termica sarà adeguata nel suo assieme in modo da soddisfare sostanzialmente le indicazioni della Circolare del M.I. 68/69, in particolare per quanto riguarda : a - le distanze di sicurezza fra generatore, bruciatore e pareti; b - l'impianto adduttore del metano in acciaio zincato, munito di intercettazioni esterne-interne, sistemato con protezione antiurti; c - il bruciatore di metano a corredo della caldaia, che sarà dotato dei dispositivi automatici di sicurezza e di interruzione automatica e manuale dell'afflusso del gas metano, corredato dei certificati di omologazione del costruttore di origine; d - gli impianti elettrici, che soddisferanno la normativa CEI vigente, comprendenti un sezionatore di sicurezza posto all'esterno della centrale termica in posizione visibile, sottovetro, e organi di protezione di sovracorrenti e cortocircuiti. Per quanto concerne i punti b, d, conformemente alla legge 37/08 saranno presentate le certificazioni di esecuzione a regola d'arte da parte dei soggetti abilitati alla realizzazione degli impianti specifici. L'applicazione della L. 10/91 si limita ai seguenti obblighi: - calcolo del FEN massimo con procedura semplificata; - sostituzione del generatore con una unità avente potenza massima in funzione del rendimento medio stagionale minimo di (77+3logPn)%, e selezionato con un rendimento termico utile minimo di (84+3logPn)%; - coibentazione delle reti di distribuzione con spessori che tengano conto del campo di applicazione (esterne, sotto traccia o a pavimento) - termoregolazione in centrale termica con l'aggiunta di un orologio programmatore e dispositivi di regolazione; - costruzione di canna fumaria come da DPR 412/93 art.5 comma 8 e 9. In conformità a quanto sopra specificato si procederà alle opere necessarie nel locale C.T. per contenere la caldaia, in modo da consentire l'adozione di tutti i provvedimenti di norme vigenti all'atto di inizio lavori. Il locale usato come Centrale Termica conterrà i collettori, le pompe, l'impianto elettrico, la regolazione e tutto quanto attinente all'impianto di combustione a metano. I circuiti saranno sei: uno per lo scambiatore dell UTA della palestra, uno predisposto per il boiler, uno per il riscaldamento della mensa, uno per il riscaldamento della sala televisione, uno per il 6

7 riscaldamento delle aule al piano terra e primo ed uno per il riscaldamento delle aule al piano secondo. Lo spessore della coibentazione dovrà. essere adatto all'applicazione specificata. A fine lavori e a collaudo favorevole avvenuto il Committente nominerà il "terzo responsabile" che prenderà. in carico la centrale termica e predisporrà sia il libretto di centrale che il libretto d'impianto se dovuto. Esso inoltre effettuerà controlli periodici dell'efficienza della combustione e interverrà per la manutenzione straordinaria e ordinaria. ISPESL DM Sarà cura della Committenza di incaricare un professionista abilitato per l espletamento del progetto e successivo collaudo in relazione al DM IMPIANO IDRICO SANITARIO L impianto servirà il piano terra, primo e secondo dell istituto, sia per quanto concerne l acqua fredda che quella calda. L acqua fredda non subirà variazioni per i piani seminterrato, terra e primo, mentre verrà realizzato ex novo per il piano secondo. Le tubazioni realizzate saranno conformi alle vigenti normative ed adatte al consumo di acqua potabile. L acqua calda subirà variazioni per i piano seminterrato, terra e primo ed esattamente per quanto riguarda la produzione che avverrà a mezzo di un boiler con capacità di accumulo pari a 300 litri, e relativa valvola miscelatrice completa di pompa di ricircolo ed apparecchiature di regolazione e comando. Lo stesso sistema di produzione alimenterà il piano secondo che verrà realizzato ex novo. Le caratteristiche delle pompe, le dimensioni delle tubazioni e altre caratteristiche identificative dell impianto, sono riportate negli elaborati grafici di progetto. IL PROGETTISTA 7

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