L approccio allo sviluppo umano e la titolo
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- Silvana Patrizia Verde
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1 L approccio allo sviluppo umano e la titolo sua applicazione nelle politiche di sviluppo locale sottotitolo Un approccio multidimensionale al servizio della persona
2 INTRODUZIONE ALLA TEORIA (1) L approccio delle capacità è la base concettuale dell approccio allo sviluppo umano (Amartya Sen, Martha Nussbaum) Benessere, povertà ed uguaglianza devono essere valutati nello spazio delle capacità opportunità reali che le persone hanno di vivere la vita cui attribuiscono valore Le risorse economiche e i beni materiali vanno intesi come mezzi per la realizzazione di funzionamenti reali conseguimenti delle persone welfare vs well-being
3 INTRODUZIONE ALLA TEORIA (2) Approccio centrato sulle persone: - l individuo è fine e strumento di sviluppo - partecipazione e capacity-building - democraticità dei processi Schema riassuntivo dell approccio delle capacità: Beni e risorse» fattori sociali, capacità di economici e culturali Capacità o funzionamenti potenziali scelta Risultati o funzionamenti conseguiti
4 L APPROCCIO ALLO SVILUPPO UMANO (1) Fine anni 80: l approccio allo sviluppo umano si propone come alternativa alla visione tradizionale dello sviluppo: l aumento del reddito procapite non è il fine ma solo uno strumento per la realizzazione dello sviluppo umano Lo sviluppo umano è un processo di ampliamento delle scelte delle persone : capacità di base (salute, istruzione, reddito) + opportunità politiche, economiche e sociali Azione politica a più livelli : internazionale nazionale locale
5 L APPROCCIO ALLO SVILUPPO UMANO (2) I 4 pilastri dello sviluppo umano: EQUITA PARTECIPAZIONE SOSTENIBILITA PRODUTTIVITA Le persone devono godere di pari opportunità in campo politico, economico, sociale e culturale Le persone devono poter partecipare alle decisioni e ai processi che modellano la loro vita L accesso alle opportunità deve essere assicurato anche per le generazioni future Le persone devono poter partecipare al processo di crescita economica
6 I RAPPORTI SULLO SVILUPPO UMANO (1) UNDP: United Nations Development Programme HDRO: Human Development Report Office 1990: pubblicazione del primo Rapporto sullo Sviluppo Umano (RSU) Presentazione approccio allo sviluppo umano Indice di Sviluppo Umano (ISU) Raccomandazioni sulle politiche da adottare Dal 1990 ad oggi sono stati pubblicati 19 RSU, ciascuno dedicato all approfondimento di un tema specifico
7 I RAPPORTI SULLO SVILUPPO UMANO (2) Alcuni temi affrontati dai RSU: Partecipazione (RSU n.4, 1993) Disuguaglianze di genere (RSU n.6, 1995) Indice Sviluppo correlato al Genere (ISG) e Misura Empowerment correlata al Genere (MEG) Povertà (RSU n.8, 1997) Indice di Povertà Umana (IPU) Diritti umani (RSU n.11, 2000) Libertà culturale (RSU n.15, 2004) Cambiamenti climatici (RSU n.18, 2007) RSU n.19 del 2009 è dedicato al tema della MIGRAZIONE
8 GLI INDICI DELLO SVILUPPO UMANO (1) INDICE DI SVILUPPO UMANO (ISU) L ISU misura i risultati raggiunti da un paese (o da una società) relativi a tre dimensioni fondamentali dello sviluppo umano: 1. Aspettativa di vita alla nascita Indice di longevità 2. Tasso di alfabetizzazione + tasso di scolarizzazione Indice di educazione 3. Reddito procapite calcolato in US$ (PPA) Indice di reddito Indice longevità (1/3) + Indice Educazione (1/3) + Indice Reddito (1/3) = ISU Può assumere valori compresi tra 0 e 1 ISU Italia, 2009: 0,951 (18 su 177 paesi)
9 GLI INDICI DELLO SVILUPPO UMANO (2) VANTAGGI dell ISU fornisce informazioni aggiuntive rispetto al reddito procapite è facile da calcolare rende confrontabile il livello di sviluppo umano di paesi diversi diffonde un idea di sviluppo come fenomeno complesso e multidimensionale LIMITI dell ISU non fornisce informazioni di tipo qualitativo sulle variabili considerate non dà indicazioni sulle disuguaglianze interne (età, classe sociale, genere) non contiene indicatori relativi ai diritti, alle libertà, all ambiente
10 GLI INDICI DELLO SVILUPPO UMANO (3) INDICE DI SVILUPPO UMANO correlato al GENERE (ISG) - Adottato a partire dal 1995 (RSU n.6), utilizza le stesse dimensioni dell ISU (longevità, istruzione e reddito) ma tiene conto delle disparità tra la situazione maschile e quella femminile, assegnando un peso maggiore alla posizione più svantaggiata - Può assumere valori compresi tra 0 e 1 - ISG Italia, 2009: 0,945 (15 su 155 paesi)
11 GLI INDICI DELLO SVILUPPO UMANO (4) MISURA di EMPOWERMENT correlata al GENERE (MEG) Adottata a partire dal 1995 (RSU n.6), misura la differenza tra il potere esercitato dagli uomini e dalle donne: Nella sfera politica n seggi parlamentari assegnati alle donne Nella sfera professionale % uomini e donne che rivestono posizione manageriali e amministrative Nella sfera economica reddito procapite calcolato tenendo conto delle disuguaglianze di genere - Può assumere valori compresi tra 0 e 1 - MEG Italia, 2009: 0,741 (21 su 109 paesi)
12 GLI INDICI DELLO SVILUPPO UMANO (5) INDICE DI POVERTA UMANA (IPU-1, IPU-2) Adottato a partire dal 1997 (RSU n.8), misura l estensione e l intensità della privazione tra coloro che risultano esclusi dallo sviluppo. IPU-1 (paesi in via di sviluppo) IPU-2 (paesi industrializzati) Deprivazione longevità % persone che non sopravvivono ai 40 anni di età % persone che non sopravvivono ai 60 anni di età Deprivazione conoscenze % adulti analfabeti % adulti funzionalmente analfabeti Deprivazione standard vita decente Media tra: % persone senza accesso a acqua potabile, % persone senza accesso ai servizi sanitari, % bambini < 5 anni in sottopeso % popolazione che vive sotto la soglia di povertà (< 50% del reddito medio nazionale) Esclusione sociale _ % di persone disoccupate da 12 o più mesi sul totale forza lavoro - È espresso come una percentuale - IPU-2 Italia, 2009: 29,8% (25 su 25 paesi)
13 I LIVELLI DELL AZIONE POLITICA PER LO SVILUPPO UMANO GLOBALE varietà di attori (PVS, PI, istituzioni internazionali, ONG, settore privato) che deve creare un terreno di cooperazione e coordinamento riguardo ai temi dello sviluppo umano NAZIONALE attraverso meccanismi legislativi assicurare il soddisfacimento dei bisogni primari, il rispetto dei diritti fondamentali, la giustizia sociale LOCALE il governo più vicino ai cittadini rileva meglio i bisogni e risponde con politiche di sviluppo più efficaci (principio di sussidiarietà), attraverso la partecipazione dei cittadini nella definizione e realizzazione delle politiche e la corretta allocazione delle risorse economiche e finanziarie
14 PROGRAMMARE LO SVILUPPO LOCALE Obiettivo dei programmi di sviluppo: allargamento delle opportunità per gli individui Tenere in considerazione 4 pilastri dello sviluppo umano (equità, partecipazione, sostenibilità, produttività) in maniera simultanea, sia come linee guida dell azione pubblica sia come obiettivi da realizzare Flessibilità dell azione di sviluppo, ottica di lungo periodo Ristrutturazione del budget per le politiche di sviluppo Monitoraggio dei programmi di sviluppo e rilevazione dei dati sullo sviluppo umano sul piano locale (creazione strumenti di misurazione ad hoc)
15 Enrica Chiappero (Università di Pavia, IUSS-HDCP) Laura Mangano (IUSS-HDCP) Mario Biggeri (Università di Firenze) PER DONAZIONI E ADOZIONI A DISTANZA: c/c postale n numero verde
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