Ambiente e Sicurezza news #4 - Aprile 2015
|
|
- Cornelia Massa
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ambiente e Sicurezza news #4 - Aprile Redazione Lapam Ambiente DIRITTO D ISCRIZIONE ANNUALE ALL ALBO GESTORI AMBIENTALI: PAGAMENTO ENTRO IL 30 APRILE Entro il 30 aprile 2015 le imprese iscritte all Albo dei Gestori ambientali dovranno corrispondere il diritto annuale d iscrizione, mediante versamento alla relativa Sezione regionale ove sono iscritte, in base all articolo 24 del nuovo DM 120/2014 del Ministero dell'ambiente (Regolamento albo gestori). L'iscrizione all'albo, secondo l'articolo 8 del DM 120/2014 è prevista per alcune categorie di attività: categoria 1: raccolta e trasporto di rifiuti urbani; categoria 2-bis: produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; categoria 3-bis: distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute, 8 marzo 2010, n. 65; categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi; categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi; categoria 6: imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; categoria 7: operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione, gli scali merci e i porti ai quali, nell'ambito del trasporto intermodale, sono affidati rifiuti in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell'impresa ferroviaria o navale o dell'impresa che effettua il successivo trasporto; categoria 8: Intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi; categoria 9: bonifica di siti; categoria 10: bonifica di beni contenenti amianto. Le iscrizioni nelle categorie 4 e 5 consentono l'esercizio delle attività di cui alle categorie 2-bis e 3-bis se lo svolgimento di queste ultime attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta. Caratteristiche dell'iscrizione Le imprese e gli enti che fanno richiesta di iscrizione all'albo devono nominare, a pena di improcedibilità della domanda, almeno un Responsabile tecnico (i cui compiti e le responsabilità sono fissate all'articolo 12 e la relativa formazione all'articolo 13 del D.M. 120/2014 ) in possesso dei requisiti professionali stabiliti dal Comitato nazionale e dei requisiti di cui al comma 2, lettere c), d), f) e i). L'articolo 11 riporta i Requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria dei potenziali iscritti. Iscrizione all'albo: domande e comunicazioni Gli articoli 14 e 15 del DM 120/2014 disciplinano invece la
2 presentazione delle domande e delle comunicazioni per l'iscrizione, da trasmettere alle Sezioni regionali e provinciali con modalità telematica mediante accesso all'apposito portale delle camere di commercio. L'articolo 15 comma 2 riporta la documentazione da accompagnare alla domanda di iscrizione all'albo. Godono di Procedure d'iscrizione semplificate, le imprese e gli enti iscritti all'albo sulla base di una comunicazione presentata alla sezione regionale o provinciale territorialmente competente che siano: aziende speciali, consorzi di comuni e società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per i servizi di gestione dei rifiuti urbani prodotti nei medesimi comuni; imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; imprese che effettuano la raccolta e trasporto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ai sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute, 8 marzo 2010, n. 65, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 maggio 2010, n L'articolo 18,19 e 20 del DM 120/2014 riguardano da vicino le vicende dell'iscrizione con riferimento alle ipotesi di variazioni, sospensioni e cancellazioni, mentre l'articolo 22 dispone che il rinnovo dell'iscrizione avvenga ogni cinque anni, a decorrere dalla data di efficacia dell'iscrizione, presentando un'autocertificazione, resa alla sezione regionale o provinciale, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti la permanenza dei requisiti previsti. Garanzie finanziarie L'articolo 17 definisce infine, la Garanzia finanziaria a favore dello Stato da accompagnare all'iscrizione all'albo per la sola raccolta e trasporto dei rifiuti urbani pericolosi: tali garanzie sono ridotte del 50% per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, e del 40% nel caso di imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso Il DM 120/2014 riporta poi le ipotesi di contenzioso con l'albo (art. 23) e all'articolo 24 l'importo dei diritti di segreteria da assolvere al momento dell'iscrizione (art. 25). MUD: SCADENZA 30 APRILE Il 30 aprile 2015 scade il termine entro il quale produttori, intermediari, trasportatori e gestori di rifiuti devono presentare alle Camere di commercio il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD). Con il Dpcm 17 dicembre 2014 il Governo ha approvato il nuovo Modello unico di dichiarazione ambientale da utilizzare per la dichiarazione 2015, la quale dovrà riferirsi alle operazioni di gestione compiute nel In sostanza per quanto riguarda la gestione di rifiuti speciali, i soggetti obbligati alla presentazione del MUD sono i seguenti: Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione; Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti; Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a Euro 8.000,00; Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g)). CONTRIBUTO ANNUALE 2015 SISTRI: PAGAMENTO ENTRO IL
3 30 APRILE Scade il 30 aprile il termine entro il quale effettuare il pagamento del contributo annuale Sistri relativo al Sono tenuti al versamento del contributo i soggetti obbligati ovvero: i produttori di rifiuti pericolosi che hanno più di dieci addetti (da 11 in su); i trasportatori di rifiuti pericolosi; i gestori di impianti di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi imprese ed enti che effettuano commercio ed intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi. All interno dell applicazione «gestione azienda» del Sistri accessibile attraverso il proprio dispositivo Usb, è disponibile la funzionalità che consente agli utenti di determinare l importo dei pagamenti dovuti, la comunicazione degli estremi dei pagamenti effettuati e l inoltro dei documenti di attestazione dell avvenuto pagamento. Dopo aver effettuato il pagamento del contributo annuale, le imprese, accedendo all applicazione «gestione azienda», disponibile nella propria area autenticata e allegando un giustificativo di pagamento in un formato compatibile con il sistema, dovranno comunicare le seguenti informazioni: l importo corrisposto, la modalità di pagamento adottata, il numero della quietanza di pagamento (Cro/Trn), la data in cui è stato effettuato il pagamento, la pratica da associare al pagamento (rinnovo iscrizione 2015) e l importo da associare. Sicurezza RISCHIO LEGIONELLA La legionellosi è una grave forma di polmonite causata da batteri appartenenti al genere Legionella. La legionella è un microrganismo ubiquitario in natura in ambiente acquatico. E stata isolata dall acqua naturale di fiumi, laghi e serbatoi a bassa concentrazione. Concentrazioni elevate possono essere rilevate in sistemi di acqua condotta sottoposti ad inadeguata manutenzione, o in impianti di climatizzazione dell aria costituiti da torri di raffreddamento, condensatori evaporativi o umidificatori dell aria. La malattia in genere si manifesta inizialmente con febbre, brividi, cefalea e dolori muscolari, seguiti da tosse secca e difficoltà respiratoria che in alcuni casi progrediscono fino ad una polmonite grave. Quasi un terzo delle persone colpite presenta anche diarrea o vomito e circa il 50% confusione mentale e delirio. La letalità è del 10-15%. Il periodo di incubazione normalmente oscilla dai due ai dieci giorni e i sintomi si manifestano mediamente tre-sei giorni dopo l esposizione. LE VIE DI TRASMISSIONE DELLA LEGIONELLOSI La legionellosi viene generalmente contratta per via respiratoria, mediante inalazione o microaspirazione di aerosol in cui è contenuto il batterio. L aerosol si forma attraverso le minuscole gocce generate dallo spruzzo dell acqua, o dall impatto dell acqua su superfici solide. Più le goccioline sono piccole, più sono pericolose; gocce d acqua con un diametro inferiore a 5 raggiungono più facilmente le basse vie respiratorie. L aerosol può essere generato da:- apertura di un rubinetto o di una doccia;- sciacquone di impianti igienici;- vasche per idromassaggio e piscine;- bagni turchi e aree adibite a sauna;- torri di raffreddamento/condensatori evaporativi;- fontane ornamentali specialmente se collocate in ambiente interno;- impianti di irrigazione di giardini. Ad oggi non è dimostrato che la malattia si possa contrarre bevendo acqua contaminata e sembra esclusa la trasmissione diretta tra uomo e uomo. L OBBLIGO DELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI Ai sensi del D.Lgs.81/08 ogni datore di lavoro deve valutare il rischio da Legionella all interno dei propri impianti idrici, nella propria attività, e, considerata la pericolosità delle infezioni causate, mettere in atto tutte le procedure necessarie per ridurre il rischio entro limiti di accettabilità aggiornandosi sull evoluzione delle tecniche disponibili. E necessario inoltre, istituire un registro che documenti tutti gli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, effettuati sia sugli impianti idrici sia su quelli di climatizzazione. Nel caso in cui venga evidenziato un potenziale rischio occorre effettuare
4 un campionamento di acqua in un numero di siti rappresentativo di tutto l impianto idrico e se necessario bonificare l impianto. L obbligo di prevenire il rischio legionella riguarda i gestori di: strutture turistico-recettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed & breakfast, soggiorni di vacanza, affittacamere, navi da crociera, ecc.); strutture termali e ad uso collettivo (impianti sportivi e ludici, palestre,centri commerciali,fiere, esposizioni, ecc.),; strutture sanitarie, socio-sanitario e socio-assistenziale; IL RESPONSABILE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI Ogni struttura deve avere un responsabile di impianto, comunemente si tratta di un impiantista nominato dal datore di lavoro, una figura che conosca gli impianti idro-sanitari dell'attività e comprenda l importanza della prevenzione e dell applicazione delle misure di controllo. PREVENIRE LA LEGIONELLA NEGLI IMPIANTI Prevenire la Legionella nelle strutture significa: Progettazione corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione, le torri di raffreddamento e i condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le piscine idromassaggio; Adozione misure preventive anti legionella Adozione di misure preventive (manutenzione e, all occorrenza, bonifica) atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio. Per quanto tali misure non garantiscano che un sistema o un suo componente siano privi di Legionella, esse contribuiscono a diminuire la probabilità di una contaminazione batterica grave. Effettuazione dell Analisi del rischio legionella Oltre alle misure riportate, per un efficace prevenzione è necessario che in ogni struttura venga effettuata periodicamente la valutazione del rischio legionella. L ANALISI E LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA L analisi del rischio si divide in tre momenti sequenziali e correlati tra loro: Valutazione del rischio: indagine che individua le fasi e i punti in cui si possono realizzare condizioni che collegano la presenza di Legionella nell impianto alla possibilità di contrarre l infezione; Gestione del rischio: tutti gli interventi e le procedure volte a rimuovere o contenere le criticità individuate nella fase precedente; Comunicazione del rischio: tutte le azioni finalizzate a informare, formare, sensibilizzare i soggetti interessati al fenomeno (personale addetto al controllo, gestori degli impianti, esposti, ecc.). Una buona valutazione del rischio legionella permette di ottimizzare le risorse economiche impiegate per l adozione delle misure preventive e di controllo. LE ANALISI PER RICERCA DI LEGIONELLA Le analisi per la ricerca di legionella sull impianto idrosanitario devono essere effettuate nei seguenti casi: se si evidenzia la presenza di un potenziale rischio derivante dall impianto idrosanitario (es.:la temperatura dell acqua calda è inferiore a quella raccomandata; vi è la presenza di rami morti nella rete distributiva; successivamente a trattamenti di bonifica per verificare il mantenimento delle condizioni di sicurezza all apertura per attività stagionali; Nella decisione del numero e della frequenza delle analisi per la ricerca di legionella viene definita sulla base delle caratteristiche dell impianto e dell'utilizzo dei punti acqua nella struttura. CONTROLLI PERIODICI DELLE APPARECCHIATURE DI SOLLEVAMENTO La Direttiva Macchine relativamente agli accessori di sollevamento, ha introdotto rigorosi e stringenti obblighi in materia di verifiche periodiche, il più delle volte ancora disattesi. La legge Il Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 17, di attuazione della direttiva comunitaria 2006/42/CE, considera macchine anche i seguenti prodotti (articolo 2 comma 2): accessori di sollevamento: componenti o attrezzature non collegate alle macchine per
5 il sollevamento, che consentono la presa del carico, disposti tra la macchina e il carico oppure sul carico stesso, oppure destinati a divenire parte integrante del carico e ad essere immessi sul mercato separatamente; anche le imbracature e le loro componenti sono considerate accessori di sollevamento; catene, funi e cinghie. In pratica, ciò significa che tutti gli accessori di sollevamento acquistati devono essere corredati di certificato di conformità CE e di manuale d uso e manutenzione. Documenti che devono essere conservati con cura, ed eventualmente esibiti in occasione di sopralluoghi ispettivi degli enti di controllo. L equiparazione degli accessori di sollevamento alle macchine fa fare un salto di qualità, se così possiamo dire, anche alle sanzioni. L utilizzo di accessori di sollevamento non marcati CE, o comunque privi del relativo certificato di conformità, è sanzionato dall articolo 71 comma 1 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, con un ammenda da a euro (in caso di ottemperanza al verbale di prescrizione/contravvenzione, la sanzione effettivamente da pagare è pari a euro, ovvero un quarto del massimo). LE VERIFICHE Una volta acquistati accessori di sollevamento marcati CE, essi devono ovviamente essere mantenuti in buone condizioni, e periodicamente verificati, per evitare usure eccessive e danneggiamenti. Si tratta di un obbligo di natura tecnica, ma anche legislativa, esplicitamente prescritto dal citato Decreto 81/2008: Articolo 71 comma 8 lettera b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte: 1. ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi. Tali interventi di controllo devono essere eseguiti da persona competente, devono essere riportati per iscritto e devono essere tenuti a disposizione degli organi di vigilanza per tre anni. Questa prescrizione di Legge, anch essa sanzionata con un ammenda da a euro, di fatto impone la predisposizione di un registro degli accessori di sollevamento e delle relative verifiche. In pratica, dopo aver eseguito un censimento di tutti gli accessori di sollevamento presenti in azienda, risulta necessario predisporre questo registro, sul quale indicare le varie scadenze delle verifiche. Verifiche che devono essere documentate e certificate. L esatta periodicità delle verifiche deve essere stabilita essenzialmente sulla base delle indicazioni del manuale d uso degli accessori di sollevamento. In mancanza di indicazioni, appare ragionevole adottare una periodicità trimestrale per gli accessori in acciaio, in analogia alla verifica delle funi e delle catene degli apparecchi di sollevamento. Per gli accessori in materiale tessile, la periodicità dipende dalla gravosità dell utilizzo, ma certo non potrebbe essere maggiore di tre mesi, ovvero della periodicità prevista per gli accessori in acciaio. Chi può eseguire tali verifiche Come accennato, tali verifiche devono essere eseguite da persona competente, senza alcun riferimento a ditta specializzata, ente di controllo o particolari qualifiche e abilitazioni. In merito, non esiste una specifica definizione legislativa, ma ci possiamo riferire, per analogia, alle norme di buona tecnica per la verifica periodica dei dispositivi di sicurezza anticaduta (ad esempio, la UNI EN 365): Persona a conoscenza delle esigenze in vigore concernenti gli esami periodici, le raccomandazioni e le istruzioni del produttore applicabili al componente, al sottosistema o al sistema da verificare. Parlando di apparecchi di sollevamento, e dei relativi accessori, possiamo quindi tentare di definire la nostra persona competente come una persona a conoscenza delle norme di legge e di buona tecnica applicabili, nonché a conoscenza delle raccomandazioni e delle istruzione del costruttore, applicabili agli accessori di
6 sollevamento in particolare e al corrispondente apparecchio di sollevamento in generale. Di fatto, la persona competente potrebbe ragionevolmente essere il manovratore della gru o del carroponte, a patto che abbia frequentato l apposito corso formativo specifico, che abbia ricevuto un adeguata formazione generale e specifica in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, che abbia un minimo di esperienza pregressa e che, ovviamente, sia stato formalmente designato dal datore di lavoro.
Il nuovo Regolamento dell Albo (DM 3 giugno 2014, n.120)
Roma. 6 giugno 2014 Il nuovo Regolamento dell Albo (DM 3 giugno 2014, n.120) Nuovo Regolamento dell Albo (DM 3 giugno 2014, n.120) Il decreto ministeriale, oltre ad introdurre - rispetto al DM 406 del
DettagliArt. 212, decreto legislativo 152/2006, come modificato dall articolo 25, lettera c, decreto legislativo 205/2010
Art. 212, decreto legislativo 152/2006, come modificato dall articolo 25, lettera c, decreto legislativo 205/2010 1. É costituito, presso il Ministero dell'ambiente e tutela del territorio, l'albo nazionale
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale. Vigente al: CAPO IV - AUTORIZZAZIONI E ISCRIZIONI
DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. Vigente al: 21-6-2013 CAPO IV - AUTORIZZAZIONI E ISCRIZIONI Art. 212 Albo nazionale gestori ambientali 1. E' costituito, presso il
DettagliIL SISTRI: DM AMBIENTE 17/12/2009
IL SISTRI: DM AMBIENTE 17/12/2009 Il Decreto Ministero dell'ambiente e tutela del territorio e del mare 17/12/2009, recante Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi
DettagliPrevenzione e controllo legionellosi negli impianti idrosanitari
Prevenzione e controllo legionellosi negli impianti idrosanitari Indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti idrosanitari alla luce delle linee guida del 2015 Introduzione
DettagliBIOEVOLUTION. laboratorio chimico batteriologico
BIOEVOLUTION laboratorio chimico batteriologico Azienda Nata nel 1971, Byolact si evolve e cambia nome in Bioevolution, società operante nel campo dell igiene alimentare ed ambientale, garantendo consulenza
DettagliANID Informativa Ambientale Marzo 2015
ALCUNE SCADENZE AL 30 APRILE 2015 Pagamento Diritto Annuale Trasporto Rifiuti in conto proprio Pagamento diritto annuale albo gestori ambientali Pagamento diritto annuale SISTRI MUD - Modello Unico di
DettagliLE NOVITA DEL D.M. 15 febbraio 2010 CHE MODIFICA IL DECRETO SISTRI
STUDIO ALBERTAZZI CONSULENZE LEGALI AMBIENTE Via Dal Prato 84 Castelbolognese Via Panzacchi 54 Bologna tel. 0546/656637 cell. 347/2512978 fax 0546/060569 e-mail : albertazzi.bernardino@fastwebnet.it www.bernardinoalbertazzi.it
DettagliRubrica: Ambiente & Sicurezza
Rubrica: Ambiente & Sicurezza Sicurezza e Igiene negli Alberghi Legionellosi a cura di Franco Di Cosmo Il termine "LEGIONELLOSI" comprende tutte le forme morbose causate da microrganismi appartenenti al
DettagliMUD 2009 SOGGETTI OBBLIGATI
MUD 2009 SOGGETTI OBBLIGATI I soggetti tenuti alla presentazione della comunicazione rifiuti sono i seguenti: chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; commercianti
DettagliRosalba Del Vecchio Settore Informazione ambientale 30 settembre 2014 CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO
La Camera di commercio per gli operatori del settore rifiuti Rosalba Del Vecchio Settore Informazione ambientale 30 settembre 2014 amministrativa Attività per il settore rifiuti formazione e informazione
DettagliAmbiente. Camera di commercio di Benevento - Albo Nazionale Gestori Ambientali
Ambiente 28 June 2019 Albo Nazionale Gestori Ambientali Cosa à : l'albo Nazionale Gestori Ambientale à lâ albo al quale devono iscriversi le imprese che svolgono a titolo professionale attivitã di raccolta
DettagliIl Rischio Legionella. numero
Il Rischio Legionella numero Copyright 2019 BETAM Technology Tutti i diritti riservati IL RISCHIO LEGIONELLA Alla luce di quanto occorso nello scorso anno in alcune aree dell hinterland milanese (Comune
DettagliMud 2015: che cosa cambia con il nuovo modello
Mud 2015: che cosa cambia con il nuovo modello Unioncamere ha rilasciato il software del Mud, Modello unico di dichiarazione ambientale per il 2015. Vediamo che cosa cambia Il nuovo Modello unico di dichiarazione
DettagliCome ogni anno, la scadenza per la presentazione del MUD è il 30 aprile NOVITA DEL MUD 2013
CIRCOLARE N. 043 Bergamo, 11 febbraio 2013 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2013. Nuovo servizio di ANCE Bergamo per la compilazione
DettagliLa Valutazione del Rischio Legionella. Significato e modalità corrette
La Valutazione del Rischio Legionella. Significato e modalità corrette Fai clic per aggiungere del testo Camurri Cinzia Tecnico della Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica - AUSL Reggio Emilia
DettagliATTIVITÀ PER LE QUALI È RICHIESTA L ISCRIZIONEALL ALBO GESTORI AMBIENTALI RELATIVO DIRITTO ANNUALE E IMPORTO GARANZIA FINANZIARIA DA PRESTARE
Categoria 1* raccolta e trasporto di rifiuti urbani attività di gestione dei centri di raccolta Classe F superiore o uguale a 500.000 abitanti; inferiore a 500.000 abitanti e superiore o uguale a 100.000
DettagliCIRCOLARE DESTINATARIO Titolare dell attività Responsabile servizio prevenzione e protezione Responsabile A ambientale
CIRCOLARE 04 2018 DESTINATARIO Titolare dell attività Responsabile servizio prevenzione e protezione Responsabile A ambientale MITTENTE DA TecnoAdda S.a.s. Email info@tecnoadda.com TEL. N. 0341.281459
DettagliAMBIENTE Data
AMBIENTE Data 12.3.2018 Comunicazione n. A5.18 OGGETTO : MUD - Modello unico di dichiarazione ambientale 2018 con riferimento all anno D.P.C.M. 17 dicembre 2014. D.P.C.M. 28 dicembre, pubblicato sul S.O.
DettagliArgomenti. Gestione Rifiuti: Registri di carico/scarico e formulario, MUD. Gestione acque di scarico: Autorizzazione acque di prima pioggia
17 Dicembre 2016 Argomenti Gestione Rifiuti: Registri di carico/scarico e formulario, MUD 2. 3. 4. : aggiornamento dall anno 2017 : nuovo regolamento Gestione acque di scarico: Autorizzazione acque di
DettagliLinee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 07 maggio 2015)
Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 07 maggio 2015) Dr. Fulgenzio Ferri Direttore Servizio Igiene Sanità Pubblica,
DettagliIstituzione del SISTRI obblighi per le Aziende
UNIONE NAZIONALE SINDACALE IMPRENDITORI E COLTIVATORI Istituzione del SISTRI obblighi per le Aziende Sede Provinciale C0SENZA Via G. Caloprese, 11 87100 Cosenza Tel.098421502 fax 09841801289 Sede Zonale
DettagliIL MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE (MUD)
Newsletter n. 3 del 10 marzo 2004 IL MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE (MUD) 1. Soggetti obbligati La legge n. 70 del 1994 ha previsto che tutti gli obblighi di dichiarazione, di comunicazione,
DettagliA) RIFIUTI MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE (MUD 2016) B) SISTRI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO ANNUALE 2016
RIFIUTI Circolare n. 22 del 12/04/2016: trasmessa per posta elettronica riportata sul sito www.ancebrescia.it riportata sul prossimo notiziario stampata e spedita per posta A) RIFIUTI MODELLO UNICO DI
DettagliCIRCOLARE DESTINATARIO Titolare dell attività Responsabile servizio prevenzione e protezione Responsabile A ambientale
CIRCOLARE 07-2017 DESTINATARIO Titolare dell attività Responsabile servizio prevenzione e protezione Responsabile A ambientale MITTENTE DA TecnoAdda S.a.s. Email info@tecnoadda.com TEL. N. 0341.281459
DettagliAdempimenti legati alla presentazione del MUD alla camera di commercio di appartenenza
Adempimenti legati alla presentazione del MUD alla camera di commercio di appartenenza Normativa Termine Articolazione MUD Comunicazione Mud Capitolo 1 - Rifiuti: Soggetti Obbligati D.P.C.M. 27 aprile
DettagliD.P.C.M. 28 dicembre 2017 (Gazzetta ufficiale 30 dicembre 2017, n. 303) TERMINE ULTIMO DI PRESENTAZIONE 30 APRILE 2018
MUD 2018 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 25 gennaio 1994, n. 70 (Gazzetta ufficiale 31 gennaio 1994, n. 24) D.P.C.M. 17 dicembre 2014, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta ufficiale
DettagliD.P.C.M. 28 dicembre 2017 (Gazzetta ufficiale 30 dicembre 2017, n. 303) TERMINE ULTIMO DI PRESENTAZIONE 30 APRILE 2018
MUD 2018 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 25 gennaio 1994, n. 70 (Gazzetta ufficiale 31 gennaio 1994, n. 24) D.P.C.M. 17 dicembre 2014, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 97 alla Gazzetta ufficiale
DettagliMUD Soggetti obbligati, struttura e modalità di compilazione. Paolo Pipere. Paolo Pipere 2016 Tutti i diritti riservati MUD 2016
MUD 2016, struttura e modalità di compilazione Paolo Pipere MUD 2016 1 MUD 2016 Art. 189, comma 3, D.Lgs. 152/2006 nella versione vigente, quindi anteriore alle modifiche apportate dal D.Lgs. 205/2010
DettagliTRASPORTO DEI RIFIUTI: FORMULARIO IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO
: FORMULARIO IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO art. 193 del D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.: il trasporto dei rifiuti prevede l utilizzo del formulario di identificazione del rifiuto (FIR)
DettagliI nuovi requisiti per il trasporto dei rifiuti Cagliari 21 settembre Eugenio Onori Presidente dell Albo nazionale gestori ambientali
I nuovi requisiti per il trasporto dei rifiuti Cagliari 21 settembre 2017 Eugenio Onori Presidente dell Albo nazionale gestori ambientali Categorie e classi d iscrizione Categorie di iscrizione all Albo
DettagliFAQ SCARICATE DAL SITO SISTRI
FAQ SCARICATE DAL SITO SISTRI WWW.SISTRI.IT DOMANDA RISPOSTA DATA INSERIMENTO 1.20 Se una società viene chiusa o cessa l attività per la quale è obbligatoria l iscrizione al SISTRI prima della scadenza
DettagliOggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e presentazione del MUD.
CIRCOLARE N. 031 Bergamo, 23 gennaio 2015 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2015. Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e
DettagliIl nuovo articolo 188 Ter ha sostituito integralmente il commi 1,2,3, e abrogato il comma 5.
Sistri: modifiche all art. 188 Ter Dlgs. 152/2006 L. n. 125/2013 art. 11 A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri Il nuovo articolo 188 Ter ha sostituito integralmente il commi 1,2,3, e abrogato
DettagliNewsletter Aprile 2019
Newsletter Aprile 2019 Legionella è un batterio che nell uomo può essere causa di polmonite. Le legionelle sono naturalmente presenti nell acqua dei laghi, dei fumi, nelle sorgenti termali, nelle acque
DettagliIL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SENTITO IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SENTITO IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ED IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013,
DettagliPROVA PROVA PROVA PROVA PROVA STUDIO DI INGEGNERIA TEL
PROVA PROVA PROVA PROVA PROVA STUDIO DI INGEGNERIA TEL 0445 531466 Impianti idrosanitari nelle strutture alberghiere LA LEGIONELLA un batterio pericoloso Valutazione del rischio e soluzioni 22 SETTEMBRE
DettagliIl datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione
INAIL ASSOLOMBARDA Sorveglianza del mercato, verifica periodica e formazione sugli apparecchi di sollevamento: sinergie per la sicurezza Il datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione
DettagliSISTRI. Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti
SISTRI Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Con la presente desideriamo informare le aziende e gli enti che, con la pubblicazione sul Supplemento Ordinario n. 10 alla G.U. n. 9 del 13/01/2010
DettagliCircolare n 001 Lecco, 03 gennaio 2011 Oggetto: MUD 2018
OGGETTO: MODELLO UNICO DICHIARAZIONE AMBIENTALE DEI RIFIUTI PRODOTTI NEL 2017: NOVITÀ SUL MUD 2018 Novità Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 30 dicembre 2017 il D.P.C.M.
DettagliProcedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella
Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella La legionellosi è una grave forma di polmonite causata da batteri appartenenti al genere Legionella. Legionella è un microrganismo
DettagliInformativa Studio Fantinello Carlo
Informativa Studio Fantinello Carlo n. 8 del 26.05.2017 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Presentazione modello MUD 2017 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla
Dettagli(GU n. 99 del 30 aprile 2014)
DM 24 aprile 2014 Disciplina delle modalità di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma
DettagliModello MUD Approvata la nuova modulistica
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 2 08.01.2015 Modello MUD 2015 Approvata la nuova modulistica Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Il D.P.C.M. 17 dicembre 2014 approva
DettagliRifiuti Dichiarazione Ambientale MUD Scadenza 30 aprile 2013
n 14 del 12 aprile 2013 circolare n 284 del 10 aprile 2013 referente BARCELLA/mr Rifiuti Dichiarazione Ambientale MUD Scadenza 30 aprile 2013 Ricordiamo che sul Supplemento Ordinario n. 213 della Gazzetta
DettagliIntroduzione ai controlli degli apparecchi di sollevamento materiali e relativi accessori di sollevamento
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza CONVEGNO Piani di controllo degli apparecchi di sollevamento materiali ex art. 71 comma 8 Introduzione ai controlli degli
DettagliD.Lgs n. 152
Norme in materia ambientale. D.Lgs. 3-4-2006 n. 152 Pubblicato nella Gazz. Uff. 14 aprile 2006, n. 88, S.O. 212. Albo nazionale gestori ambientali. 1. È costituito, presso il Ministero dell'ambiente e
DettagliCENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 201 1. Introduzione, informazioni sulla legionellosi e sulla sua incidenza Il Centro di Riferimento Regionale per la ricerca di Legionella
DettagliCENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ ANNO 2016 1. Introduzione, informazioni sulla legionellosi e sulla sua incidenza Il Centro di Riferimento Regionale per la ricerca di
DettagliDISPONE Art. 1 (iscrizione)
Iscrizione N: MI38886 della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5,
DettagliSISTEMA SISTRI L AVVIO. Nota di sintesi
SISTEMA SISTRI L AVVIO Nota di sintesi Nella presente nota viene riportata una sintesi delle regole stabilite per l avviamento del SISTRI, con semplici accenni alla successiva gestione, al fine di fornire
DettagliCircolare n 004 Lecco, 27 febbraio 2019 Oggetto: Novità MUD 2019
OGGETTO: NOVITÀ MUD 2019 (MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE) Eventi MUD 2019: ecco il modello unico di dichiarazione ambientale da inviare entro il 22 giugno 2019. È stato pubblicato, nella Gazzetta
DettagliVia Usciana n 132 Castelfranco di Sotto (PI) Tel 0571/ Fax 0571/ INFORMATIVA FEBBRAIO 2013
INFORMATIVA FEBBRAIO 2013 1) SCADENZA SOSTITUZIONE MANIGLIONI Si ricorda che il 18 febbraio 2013 è il termine ultimo per la sostituzione dei maniglioni non marcati CE installati sulle porte delle vie di
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
DettagliALLE IMPRESE ASSOCIATE
CIRCOLARE N. 049 09.02.2018 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2018. Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e presentazione
DettagliRifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Recepimento della direttiva 2012/19/UE
Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Recepimento della direttiva 2012/19/UE (Schema di decreto legislativo n. 69) N. 74 19 febbraio 2014 Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Verifica delle
DettagliGuida all applicazione del SISTRI
Marco Rizzuto Cecilia Sanna Guida all applicazione del SISTRI Adempimenti, procedure e sanzioni 1 INDICE GENERALE CAPITOLO 1 Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti: SISTRI...11 1.1 Soggetti
DettagliREGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFIUTI
REGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFIUTI È il documento ambientale sul quale devono essere registrati tutti i carichi e gli scarichi dei rifiuti. I registri sono tenuti presso ogni impianto di produzione,
DettagliCIRCOLARE INFORMATIVA
FARO S.R.L. Via Lavoratori Autobianchi, 1 20832 Desio (MB) C.F. e P. IVA 09547620964 C.C.I.A.A. n. 1907919 Tel. 0362 306216 Fax 0362 331294 e-mail faro@farosicurezza.it Desio, 20/02/18 CIRCOLARE INFORMATIVA
DettagliCENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2014 L AQUILA, 26 FEBBRAIO 201 1. Introduzione, informazioni sulla legionellosi e sulla sua incidenza Il Centro di Riferimento Regionale
DettagliCENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2012
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2012 L AQUILA, 21 MARZO 2013 1. Introduzione, informazioni sulla legionellosi e sulla sua incidenza Il Centro di Riferimento Regionale
DettagliELENCO QUALIFICAZIONI PRESENTI SUL CUR AGGIORNATO AL
ELENCO QUALIFICAZIONI PRESENTI SUL CUR AGGIORNATO AL 0/08/017 Sezione: Formazione rivolta a professioni ed attività regolamentate Il dettaglio delle singole schede è consultabile su: www.regione.basilicata.it
DettagliLE VERIFICHE PERIODICHE SUGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
1/6 LE VERIFICHE PERIODICHE SUGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO Nota informativa per la sicurezza degli apparecchi di sollevamento Lo scopo di questa informativa è quello di portare a conoscenza il Datore di
DettagliCIRCOLARE 05/2017. Quale Formazione per gli addetti controlli di funi e catene?
CIRCOLARE 05/2017 Quale Formazione per gli addetti controlli di funi e catene? Risponde l'ing. Lucio Fattori, Ingegnere, RSPP e consulente Secondo l'esperto il quesito fa riferimento agli obblighi di verifica
DettagliIl DPCM contiene le istruzioni per la compilazione e la trasmissione della Comunicazione.
MUD 2013 14 gennaio 2014 11 aprile 2013 seminario MUD 2013 7 gennaio 2013 ********************************************* MUD 2013 ********************************************* E stato pubblicato sulla G.U.del
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Prot. n. 02/ALBO/CN 16 SETTEMBRE 2015 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI Deliberazione 16 settembre 2015. Criteri per l applicazione dell
DettagliModello MUD 2016: omessa presentazione
Periodico informativo n. 91/2016 Modello MUD 2016: omessa presentazione Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla in merito alla presentazione del Modello MUD 2016 alla
DettagliALLE IMPRESE ASSOCIATE
CIRCOLARE N. 035 03.02.2017 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 2 maggio 2017. Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e presentazione
DettagliCircolare N.162 del 1 dicembre Presentazione della domanda di aggiornamento all Albo Nazionale dei Gestori Ambientali
Circolare N.162 del 1 dicembre 2011 Presentazione della domanda di aggiornamento all Albo Nazionale dei Gestori Ambientali Presentazione della domanda di aggiornamento all Albo Nazionale dei Gestori Ambientali
DettagliADEMPIMENTI AZIENDALI in materia di
ADEMPIMENTI AZIENDALI in materia di SICUREZZA SUL LAVORO PRIVACY AMBIENTE IGIENE ALIMENTARE 21 settembre 2010 IGIENE SICUREZZA AMBIENTE CERTIFICAZIONI ANTINCENDIO MEDICINA del LAVORO PRIVACY Divisione
DettagliMUD Tutto quello che c è da sapere SOGGETTI OBBLIGATI
Le sintesi di MUD 2014 Tutto quello che c è da sapere SOGGETTI OBBLIGATI Comunicazione Rifiuti Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti Commercianti ed intermediari
DettagliCircolare per gli associati del 01/06/2016
Circolare per gli associati del 01/06/2016 OGGETTO: Modello MUD 2016: omessa presentazione Ciao, oggi ti voglio spiegare che cosa è e come funziona Il Mud, Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale
DettagliIscrizione N: MI02355 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali
Iscrizione N: MI02355 della Sezione regionale della Lombardia dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile
DettagliAdempimenti ambientali di competenza delle CCIAA. Ver 1.3., 4 aprile 2019
Adempimenti ambientali di competenza delle CCIAA Ver 1.3., 4 aprile 2019 1 Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD Informazioni per le imprese 2 Normativa di riferimento La legge 70/94 prevede l
DettagliIl nuovo sistema rifiuti di tracciabilità dei rifiuti. Il nuovo sistema di tracciabilità dei. Grosseto,
Grosseto, 26.02.2010 Il nuovo sistema di tracciabilità dei Il nuovo sistema rifiuti di tracciabilità dei rifiuti A cura della dr.ssa Cristiana Sgherri CHE COS E IL SISTRI? E un sistema che permetterà il
DettagliOGGETTO: Modello MUD 2016: omessa presentazione
Informativa per la clientela di studio N. 99 del 25.05.2016 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Modello MUD 2016: omessa presentazione Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo
DettagliIscrizione N: MI02355 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.
Iscrizione N: MI02355 della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5,
DettagliAlle Ditte in indirizzo Loro sedi URGENTE! Comunicazioni adempimenti in materia ambientale
Alle Ditte in indirizzo Loro sedi Pesaro, 12/02/2018 URGENTE! Circ. E/PS Comunicazioni adempimenti in materia ambientale 1) OGGETTO: MUD DICHIARAZIONE RIFIUTI SPECIALI Sul Supplemento Ordinario n. 64 alla
DettagliCircolare N.132 del 11 ottobre Approvati i nuovi importi di garanzia per il commercio senza detenzione dei rifiuti
Circolare N.132 del 11 ottobre 2011 Approvati i nuovi importi di garanzia per il commercio senza detenzione dei rifiuti Approvati i nuovi importi di garanzia per il commercio senza detenzione dei rifiuti
DettagliRealizzazione dei nuovi impianti ed adeguamento degli esistenti con uso di acqua calda
Realizzazione dei nuovi impianti ed adeguamento degli esistenti con uso di acqua calda ING. LUCA MICHELETTI Bardolino, 4 marzo 2015 1 Le linee guida 13 gennaio 2005 coinvolgono: GESTORI DI STRUTTURE TURISTICHE
DettagliErgonomia Prevenzione Ambiente
Ergonomia Prevenzione Ambiente AMBIENTE CIRCOLARE n 39 - ES MARZO 2014 MUD PRESENTAZIONE ENTRO IL 30 APRILE 2014 Si rammenta la scadenza del 30 aprile 2014 per la trasmissione dei dati relativi ai rifiuti
DettagliProt. n 132 Salerno, lì 5 Febbraio 2014
COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO www.collegioperitiagrarisa.it - e-mail:collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it Prot. n
DettagliLa dichiarazione MUD 2017
La dichiarazione MUD 2017 Inquadramento normativo, soggetti obbligati e modalità di presentazione Speaker Vincenzo Mauro 20 marzo 2017 La dichiarazione MUD 2017 Incontri sul Territorio Milano, 20 marzo
DettagliIscrizione N: AN/261. Il Presidente della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali
Iscrizione N: AN/261 della Sezione regionale delle Marche dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni e, in particolare,
DettagliRischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro
Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)
Dettagliı SEMINARIO GRATUITO Venerdì 6 Aprile 2018 Via Tofaro, 42/e Sora (FR) PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI PER UNA GESTIONE OLTRE GLI OBBLIGHI NORMA
ı SEMINARIO GRATUITO Venerdì 6 Aprile 2018 Via Tofaro, 42/e - 03039 Sora (FR) PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI PER UNA GESTIONE OLTRE GLI OBBLIGHI NORMATIVI A chi è rivolto Responsabili di strutture ricettive
DettagliIscrizione N: MI39692 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali
Iscrizione N: MI39692 della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni e, in
DettagliMud 2019: adempimenti, novità e differenze rispetto al passato
Mud 2019: adempimenti, novità e differenze rispetto al passato La comunicazione annuale dei rifiuti prodotti, smaltiti e recuperati, di cui alla legge 25 gennaio 1994, n.70, istitutiva del Modello unico
Dettagliimprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti.
Spett.le AZIENDA CLIENTE Oggetto : Informativa 01-17 in materia ambientale Forlì, 06/03/2017 Compilazione M.U.D. 2017 (modello unico di dichiarazione) In assenza di modifiche di legge, il MUD rimane uguale
Dettagli5) Devono essere rispettate le norme che disciplinano l imballaggio e l etichettatura dei rifiuti pericolosi. B) Comunicazione annuali (MUD) (art. 189
Spettabile A TUTTI I CLIENTI E FORNITORI LORO SEDI Alla c.a. responsabile rifiuti Cornaredo, 02 maggio 2006 CIRCOLARE OGGETTO: DECRETO LEGISLATIVO N. 152 del 03 aprile 2006 A seguito della pubblicazione
DettagliIscrizione N: TO00179 Il Presidente della Sezione regionale del Piemonte dell'albo Nazionale Gestori Ambientali. DISPONE Art.
Iscrizione N: TO00179 della Sezione regionale del Piemonte dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006,
DettagliECO-Management SRL
Comunicazione Rifiuti speciali ISTRUZIONI OPERATIVE MUD 2013 I soggetti obbligati a presentare il MUD 2013 sono: chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; commercianti
DettagliModello MUD 2018 Obblighi e novità
Modello MUD 2018 Obblighi e novità A cura di Pasquale Pirone Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Adempimenti Tavola sinottica Sintesi Il 30 aprile 2018 scade il termine di invio del MUD avente ad oggetto
Dettaglinon oltre il 04/04/2019 e verifica dei formulari inviati Per redazione MUD a seguito di ricevimento del foglio allegato compilato
Vi informiamo che il termine per la presentazione della dichiarazione MUD per l anno 2018 è stato fissato per il prossimo 30 aprile 2019. Il nostro studio è a vostra completa disposizione per l espletamento
DettagliIn attesa del SISTRI, occorre inviare il Modello MUD entro il prossimo 30 aprile 2013
CIRCOLARE A.F. N. 67 del 18 Aprile 2012 Ai gentili clienti Loro sedi In attesa del SISTRI, occorre inviare il Modello MUD entro il prossimo 30 aprile 2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliDISPONE Art. 1 (iscrizione)
Iscrizione N: MI04518 della Sezione regionale della Lombardia dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Visto, in particolare, l articolo 212, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile
DettagliALLE SEZIONI REGIONALI E PROVINCIALI LORO SEDI ALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. Roma, 16 MAR 2011 LORO SEDI
ALLE SEZIONI REGIONALI E PROVINCIALI LORO SEDI Roma, 16 MAR 2011 Prot. n. 442/ALBO/PRES. ALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA LORO SEDI OGGETTO: Garanzie finanziarie a favore dello Stato da parte delle imprese
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 20 giugno 2011. Modalità e importi delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato dai commercianti e
Dettagli