COMUNE DI EMPOLI. Ufficio Tecnico Servizio Progettazione OO. PP. e Infrastrutture PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO MODELLO SEMPLIFICATO
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1 COMUNE DI EMPOLI Ufficio Tecnico Servizio Progettazione OO. PP. e Infrastrutture PIANO DI SICUREZZA E MODELLO SEMPLIFICATO RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI POSTO IN PIAZZA DELLA VITTORIA 0 11/02/2016 PRIMA EMISSIONE CSP Arch. Francesca Capecchi REV DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE Firma 1
2 PIANO DI SICUREZZA E (2.1.1) * Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità, conforme alle prescrizioni dell art.15 del d.lgs. n. 81 del 2008, le cui scelte progettuali ed organizzative sono effettuate in fase di progettazione dal progettista dell opera in collaborazione con il CSP IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL OPERA (2.1.2)* Indirizzo del cantiere (a.1) Piazza della Vittoria, Empoli (FI) Descrizione del contesto in cui è collocata l area di cantiere (a.2) Inquadramento territoriale: Il monumento è collocato nella Piazza della Vittoria, una delle principali e più ampie piazze della città. Posta a margine della città murata, di configurazione ottocentesca è stata oggetto di un restyling negli anni Duemila. Il monumento si trova nella parte centrale della zona pedonale, di forma quadrangolare, con la viabilità che ne lambisce i lati. 2
3 Descrizione sintetica dell opera con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche (a.3) L intervento di restauro del monumento riguarderà sia la parte scultorea in bronzo, sia la parte lapidea del basamento. Le lavorazioni saranno finalizzate a restituire al manufatto una corretta lettura dei valori plastici e cromatici e contemporaneamente ad arrestare l azione dei fenomeni di degrado onde evitare un ulteriore aggravamento delle condizioni conservative. Statua in bronzo: Dalla scultura dovranno essere rimossi i prodotti della corrosione mentre la patina sarà da conservare in quanto dotata di valore storico, estetico e conservativo. L obiettivo sarà quello di ottenere un miglior apprezzamento dell opera, con i suoi volumi e caratteristiche cromatiche. La pulitura sarà di tipo meccanico opportunamente differenziato e calibrato in base al livello di pulitura da raggiungere o in base alla consistenza dei depositi da rimuovere. Questo intervento avverrà mediante vibro incisori pneumatici e martelletti con punte modificate, bisturi e microspazzole in setole di acciaio e plastica e sarà alternato con lavaggi con opportuni solventi al fine di asportare dalla superficie metallica i sali solubili presenti. Potrà essere effettuata anche una pulitura chimica utilizzando chelanti (EDTA) per asportare carbonati, solfati o cloruri di rame. Alla pulitura seguirà il trattamento con un inibitore di corrosione, con un protettivo quale resina acrilica e l applicazione finale di cera pigmentata. Basamento in travertino: L intervento di restauro sarà indirizzato all eliminazione di incrostazioni e croste nere per mezzo di micropulitura a pressione mediante fibre vegetali o impacchi di bicarbonato d ammonio. Le colature di ossido di rame verranno eliminate mediante impacchi di sostanze chelanti. Verranno rimosse le stuccature deteriorate e ne verranno realizzate di nuove con malte di calce idraulica naturale caricate con sabbie e polveri di pietra di varie granulometrie e tonalità. Dal punto di vista della fasi operative si procederà come segue: Istallazione area di cantiere: Montaggio di recinzione lungo il perimetro del mediante elementi tubolari infissi a terra e lamiera metallica, alta non meno di 2 m, e formazione di area di cantiere; Montaggio del ponteggio: trasporto in opera, montaggio, nolo, manutenzione e piccoli adattamenti in corso d'opera, smontaggio al termine dei lavori di ponteggi metallici di servizio per il lavoro di restauro, con struttura in tubolari di ferro e giunti metallici completi di ancoraggi, di castello di tiro ai vari piani, tettoie di protezione sulle scale di accesso e agli accessi di servizio, camminamenti con tavoloni sp. 5 cm a tutti i ripiani, controventature, scale, parapetti, tavole fermapiede, mantovane, parasassi, teli protettivi. trasporto in opera, montaggio, nolo di copertura provvisoria in tubo e giunto con manto di lamiera ondulato o grecato, con struttura autoportante ancorata lateralmente in appoggio al ponteggio verticale, in modo idoneo a garantire la stabilità e la ripartizione dei carichi del ponteggio. Il tutto messo in opera a regola d arte, secondo le prescrizioni di legge, compresa la realizzazione di opere per la messa a terra, segnaletica ed ogni altro onere necessario per l'assoluta sicurezza e l'incolumità delle persone, conformemente alle disposizioni e norme vigenti, compreso l onere per la redazione del Pi.M.U.S. e l'eventuale progettazione e varie documentazioni occorrenti prima dell'istallazione in conformità delle disposizioni di legge. Esecuzione degli interventi previsti sulla scultura bronzea: Indagini preliminari alla pulitura; pulitura con acqua a pressione, pulitura meccanica di tutte le superfici mediante vibro incisori pneumatici e martelletti con punte modificate; pulitura generale con sabbiatura con inerti vegetali (tutolo di mais, guscio di cocco o noce); lavaggio di risciacquo con acqua deionizzata; sgrassaggio con acetone; applicazione di protettivi e protezione finale; spannatura ed omogeneizzazione dell ultimo protettivo con panni e spazzole in setola medio tenera Esecuzione degli interventi previsti sul basamento lapideo: Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; pulitura con sostanze chelanti supportate per il tentativo di estrazione, per quanto possibile, dei sali di rame; rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; applicazione sostanze biocide; consolidamento elementi decoesi o incoerenti; realizzazione di nuove stuccature alle parti deteriorate e tra i conci con malte di calce opportunamente caricate con inerti idonei e compatibili per colorazione e granulometria; protezione finale con protettivo superficiale; Ricollocazione ghirlanda bronzea sul fronte del basamento. Smontaggio ponteggio e smobilizzo cantiere. 3
4 Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza (b) Committente: cognome e nome: COMUNE DI EMPOLI indirizzo: Via G. del Papa, 41 Empoli cod.fisc.: tel.: mail.: info@comune.empoli.fi.it Responsabile dei lavori (se nominato): cognome e nome: Carletti Marco indirizzo: c/o Ufficio Tecnico Comune di Empoli Via G. del Papa, 41 Empoli cod.fisc.: CRLMRC68H30I690V tel.: mail.: m.carletti@comune.empoli.fi.it Coordinatore per la progettazione: cognome e nome: Capecchi Francesca indirizzo: c/o Ufficio Tecnico Comune di Empoli Via G. del Papa, 41 Empoli cod.fisc.: CPCFNC67D46D612U tel.: mail.: f.capecchi@comune.empoli.fi.it Coordinatore per l esecuzione: cognome e nome: Capecchi Francesca indirizzo: c/o Ufficio Tecnico Comune di Empoli Via G. del Papa, 41 Empoli cod.fisc.: CPCFNC67D46D612U tel.: mail.: IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI (2.1.2 b) * (Aggiornamento da effettuarsi nella fase esecutiva a cura del CSE quando in possesso dei dati) IMPRESA AFFIDATARIA N.: Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto Soggetti incaricati per l assolvimento dei compiti ex art. 97 in caso di subappalto Nominativo: indirizzo: cod.fisc.: p.iva: nominativo datore di lavoro: Nominativo: Mansione: IMPRESA AFFIDATARIA ed ESECUTRICE N.: Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto Soggetti incaricati per l assolvimento dei compiti ex art. 97 in caso di subappalto Nominativo: indirizzo: cod.fisc.: p.iva: nominativo datore di lavoro: Nominativo: Mansione: IMPRESA ESECUTRICE SUBAPPALTATRICE N.: Dati identificativi Nominativo: indirizzo: cod.fisc.: p.iva: nominativo datore di lavoro: Attività svolta in cantiere dal soggetto Affidataria di riferimento : 4
5 LAVORATORE AUTONOMO N.: Dati identificativi Nominativo: indirizzo: cod.fisc.: p.iva: Attività svolta in cantiere dal soggetto Eventuale impresa riferimento se subaffidatario: : ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE COMMITTENTE RdL (eventuale) CSE.. IMP affidataria ed Esecutrice IMP affidataria ed Esecutrice IMP affidataria.. Incaricati gestione art.97.. Lavoratore autonomo. IMP esecutrice subappaltatrice. IMP esecutrice subappaltatrice. Lavoratore autonomo subaffidatario 5
6 INDIVIDUAZIONE ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALL AREA DI CANTIERE (2.1.2 d.2; 2.2.1; 2.2.4)* (nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi della prima colonna ma sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere) CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE PROGETTUALI ED DALL ESTERNO VERSO IL CANTIERE E VICEVERSA FALDE FOSSATI ALBERI ALVEI FLUVIALI BANCHINE PORTUALI RISCHIO DI ANNEGAMENTO MANUFATTI INTERFERENTI O SUI QUALI INTERVENIRE INFRASTRUTTURE: STRADE FERROVIE IDROVIE AEROPORTI LAVORI STRADALI E AUTOSTRADALI AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA E SALUTE NEI CONFRONTI DEI RISCHI DERIVANTI DAL TRAFFICO CIRCOSTANTE EDIFICI CON ESIGENZE DI TUTELA: SCUOLE OSPEDALI CASE DI RIPOSO ABITAZIONI LINEE AEREE - CONDUTTURE SOTTERRANEE DI SERVIZI MISURE PREVENTIVE E VIALBILITA Il monumento è collocato al centro della Piazza in zona pedonale. Tale area è accessibile dalle sedi stradali che la circondano tramite attraversamenti Non occorre apportare modifiche alla circolazione ordinaria ma disporre subito la segnaletica stradale E necessaria la presenza di un operatore a terra per le manovre di entrata e uscita dei veicoli dal cantiere. E necessaria Planimetria allegata al PSC Reciproca informazione presso imprese o fornitori per eventuali interferenze, con l obiettivo di evitare attività 6
7 CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE PROGETTUALI ED pedonali. L area di cantiere verrà resa inaccessibile ai non addetti ai lavori tramite recinzione metallica tale da delimitare l area di lavoro e la zona di accesso ai mezzi di cantiere ed agli addetti posta all imbocco della piazza in prossimità di via Roma. in prossimità dell accesso al cantiere. MISURE PREVENTIVE E la segnaletica stradale di presenza cantiere. contemporanee mezzi/persone. INSEDIAMENTI PRODUTTIVI ALTRI CANTIERI ALTRO (descrivere) RUMORE Le imprese dovranno redigere il Documento di Valutazione del Rischio rumore, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. art. 17 e Titolo VIII Capo II. Il POS contiene l esito del rapporto di valutazione del rumore dello specifico cantiere (Allegato XV). Fermo restando quanto stabilito dall art. 182, il datore di lavoro individua le seguenti misure: -programma di manutenzione delle attrezzature, dei luoghi di lavoro e dei Usare attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile; impiegare metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; organizzare il lavoro in modo da avere una minore esposizione al rumore; adottare schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea; adottare sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale; scegliere adeguati DPI Ogni demolizione e rimozione deve essere effettuata coordinando le diverse fasi lavorative in atto, così che non vengano coinvolti operatori impegnati in altre fasi. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione del rumore, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni. 7
8 POLVERI CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE FIBRE FUMI VAPORI GAS ODORI INQUINANTI AERODISPERSI CADUTA DI MATERIALI DALL ALTO ALTRO (descrivere) PROGETTUALI ED Nelle lavorazioni che comportino la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e contenimento più vicino possibile alla fonte. Si inizierà l allestimento del ponteggio solo al momento in cui la recinzione sarà completamente ultimata. sistemi sul posto di lavoro. - Progettazione delle strutture e dei posti di lavoro al fine di ridurre l esposizione al rumore. Verifica dei certificati di idoneità alla mansione. Può essere sufficiente inumidire il materiale polverulento e segregare l area di lavorazione. Sarà interdetta l area di cantiere dal passaggio di personale addetto fino al completo montaggio delle opere provvisionali. MISURE PREVENTIVE E come le cuffie antirumore durante le lavorazioni con alta esposizione al rumore, in base ai dati di esposizione, e formare ed informare al loro uso i lavoratori Eseguire le lavorazioni relative a rimozioni e demolizioni avendo cura di minimizzare al massimo la dispersione nell ambiente circostante. 1.Eseguire le lavorazioni in modo che nessun operatore stazioni al di sotto della lavorazione in corso. 2.Evitare la presenza di lavoratori ai piani inferiori rispetto a quelli dove avvengono le opere di montaggio e smontaggio del ponteggio Le interferenze saranno evitate poiché i lavori di restauro inizieranno al momento in cui saranno completamente ultimate le opere di istallazione del ponteggio. 8
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10 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (2.1.2.d 2; 2.2.2, 2.2.4)* (nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi della prima colonna ma sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE MODALITA DA SEGUIRE PER LA RECINZIONE, GLI ACCESSI E LE SEGNALAZIONI DEL CANTIERE La recinzione dovrà essere di tipo metallico con tubolari in acciaio zincato, altezza 200 cm, larghezza cancello120 cm a carico dell impresa affidataria che preparerà anche il cartello di cantiere con l indicazione dei nominativi di riferimento, il cartello sui rischi specifici e la segnaletica di sicurezza. L impresa provvederà a fornitura e montaggio della recinzione, all apposizione della cartellonistica ed alla successiva cura e smontaggio al termine dei lavori. Ai sensi dell art.18 c1 lett.u) del DLgs 81/08 e s.m.i per l accesso al cantiere tutte le imprese devono dotare i propri lavoratori di tessera di riconoscimento che i lavoratori devono esibire in modo visibile. I lavoratori autonomi dovranno provvedervi per proprio conto. La segnaletica di sicurezza (DLgs 81/08 e smi Allegato XV.1. comma 4) dovrà essere installata in cantiere da parte del datore di lavoro a seguito della MISURE PREVENTIVE E Al momento dell accesso dei mezzi di cantiere, l impresa appaltatrice dovrà porre particolare attenzione poiché l accesso carrabile è posto in prossimità di un attraversamento pedonale della piazza. L accesso al cantiere dovrà essere opportunamente segnalato e sarà disposta l opportuna cartellonistica che segnali il transito dei mezzi di cantiere. Planimetria di cantiere. Reciproca informazione presso imprese o fornitori. Il preposto dall'impresa affidataria deve verificare all'inizio e alla fine di ogni turno lavorativo ed avvertire il responsabile di cantiere o titolare in caso di anomalie riscontrate riguardo all integrità della recinzione, della segnaletica di sicurezza ed alla chiusura degli accessi. 10
11 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI VIABILITA PRINCIPALE DI CANTIERE IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITA, ACQUA, GAS E ENERGIA DI QUALSIASI TIPO Posa in opera, utilizzo e successivo smontaggio e rimozione dei box prefabbricati Data la limitata estensione del cantiere, non c è un viabilità interna (per le problematiche relative all accesso, vedi scheda relativa all area di cantiere) L impresa appaltatrice dovrà realizzare l impianto elettrico di cantiere e l impianto di distribuzione dell acqua per uso igienico sanitario. valutazione dei rischi, quando risultano rischi che non possono essere evitati o limitati con misure, metodi, o sistemi di organizzazione del lavoro o con mezzi tecnici di protezione collettiva (art.163 DLgs 81/08 e smi). (per le problematiche relative all accesso, vedi scheda relativa all area di cantiere) Gli impianti devono essere realizzati da soggetto in possesso di requisiti tecnico professionali previsti dal DM 37/2008. L impresa dovrà trasmettere al CSE la dichiarazione di conformità impianto elettrico di cantiere (DM 37/08 e DM 19/5/10) e dei quadri MISURE PREVENTIVE E Gli apprestamenti saranno realizzati secondo quanto previsto dalla normativa vigente (Allegato XIII D. Lgs. 81/2008) (per le problematiche relative all accesso, vedi scheda relativa all area di cantiere) Verificare spesso il buon funzionamento dell interruttore differenziale (pulsante test); non utilizzare mai apparecchi nelle vicinanze di liquidi infiammabili; leggere sempre l etichetta dell apparecchio utilizzatore, specie se sconosciuto, per verificare la quantità (Vedi planimetria di cantiere allegata). (per le problematiche relative all accesso, vedi scheda relativa all area di cantiere) (per le problematiche relative all accesso, vedi scheda relativa all area di cantiere) Gli impianti forniti dall impresa aggiudicataria potranno essere utilizzati da altre imprese o lavoratori autonomi. Tutte le imprese utilizzatrici devono preventivamente formare le proprie maestranze sull uso corretto degli impianti 11
12 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE elettrici (quadri ASC CEI 17 13/4). Certificazione dell avvenuto invio (entro 30 giorni dalla messa in esercizio) delle dichiarazioni di conformità all'ispesl ed all'asl o all'arpa territorialmente competenti, e allo sportello unico, se attivato (DPR 462/01 MISURE PREVENTIVE E di corrente assorbita e l esistenza dei marchi CE o IMQ; far revisionare gli impianti solo da personale qualificato; non eseguire riparazioni di fortuna con nastro isolante o adesivo a prese, spine e cavi;- evitare surriscaldamenti di prese ed evitare l uso di prolunghe; spegnere l apparecchio prima di togliere la spina dalla presa; non utilizzare mai l acqua per spegnere un incendio di natura elettrica. Sezionare l impianto e utilizzare estintori a polvere o CO2; se qualcuno è in contatto con parti in tensione non tentare di salvarlo trascinandolo via, prima di aver sezionato l impianto elettrico. di uso comune. IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE L impresa appaltatrice dovrà realizzare l impianto di terra e l impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Gli impianti devono essere realizzati da soggetto in possesso di requisiti tecnico professionali previsti dal DM 37/2008. L impresa dovrà Quando si utilizzano utensili elettrici, siano a doppio isolamento (220V) o utensili alimentati a bassissima tensione di sicurezza (<50V) e Il Preposto dell impresa è tenuto a vigilare affinché gli addetti alla fase lavorativa utilizzino i DPI e rispettino le indicazioni operative 12
13 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DISPOSIZIONI PER L ATTUAZIONE DELLA CONSULTAZIONE DEI RLS DISPOSIZIONI PER L ORGANIZZAZIONE TRA I DATORI DI LAVORO, IVI COMPRESI I LAVORATORI AUTONOMI, DELLA COOPERAZIONE E DEL DELLE ATTIVITA NONCHE LA LORO RECIPROCA INFORMAZIONE Riunioni per la cooperazione e la reciproca informazione di imprese e lavoratori autonomi,per controllare dell andamento dei lavori ed apportare eventuali modifiche organizzative trasmettere al CSE la Dichiarazione di conformità degli impianti di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (DM 37/08 DM 19/5/10 e DPR 462/01) Redazione di apposito verbale da parte del C.S.E. sottoscritto dal direttore tecnico di cantiere che dovrà informare i preposti delle decisioni prese ed accertarsi che questi ultimi le comunichino al personale addetto. MISURE PREVENTIVE E comunque non collegati all'impianto di terra. previste nel POS Cooperazione tra impresa appaltatrice ed eventuali subappaltatori e lavoratori autonomi, relativamente alla dislocazione delle postazione lavorative, all utilizzo di attrezzature a comune, all individuazione degli addetti alla pulizia al mantenimento in efficienza delle infrastrutture (baraccamenti, recinzioni, cartellonistica varia) e delle opere provvisionali in genere; verifica del rispetto del cronoprogramma dei lavori. MODALITA DI ACCESSO DI MEZZI PER LA FORNITURA DEI MATERIALI L accesso dei mezzi di lavoro deve avvenire in assenza di pedoni e deve Barriere, delimitazioni. Limitare allo stretto necessario la percorrenza della via di transito con automezzi 13
14 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CANTIERE DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO ZONE DI DEPOSITO DI ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI avvenire a velocità limitata e con le cautele già espresse nella prima riga della presente scheda. Data la modesta entità di materiali ed attrezzature occorrenti in cantiere, si predispone un unica zona di carico e scarico posta al termine del percorso di accesso, in modo da garantire l accessibilità pedonale e veicolare ed il facile confinamento. Durante le fasi di manovra dei mezzi, le operazioni di carico, scarico e movimentazione di materiali e attrezzature dovrà essere prevista l assistenza a terra di un moviere. MISURE PREVENTIVE E Predisporre adeguati percorsi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata all operazione e predisporre adeguata segnaletica di pericolo. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in movimento. Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. necessari alle operazioni di carico e scarico di materiali. Curare la reciproca informazione presso imprese o fornitori per eventuali interferenze. Il capo cantiere o un lavoratore incaricato dall'impresa esecutrice dovrà assistere il lavoratore dell'impresa fornitrice nelle sue attività indirizzando il mezzo con segnali convenzionali, fino al termine delle manovre necessarie al posizionamento nel punto dello scarico. I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento. Il responsabile di cantiere dell impresa appaltatrice assicurerà il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta ed assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo anche 14
15 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE MISURE PREVENTIVE E alla tenuta del registro di carico e scarico per eventuali rifiuti pericolosi. ZONE DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO D INCENDIO O DI ESPLOSIONE (*) Di ognuno dei punti individuati deve essere data evidenza nelle planimetria di cantiere 15
16 PLANIMETRIA DEL CANTIERE Note: 16
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18 RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI (2.1.2.d 3; 2.2.3; 2.2.4)* I rischi affrontati in questa sezione del PSC, oltre a quelli particolari di cui all allegato XI del d.lgs. n. 81 del 2008, saranno quelli elencati al punto dell allegato XV, ad esclusione di quelli specifici propri delle attività delle singole imprese (2.1.2 lett. d) e 2.2.3). Andrà compilata una scheda per ogni lavorazione, analizzando tutti gli elementi della prima colonna sviluppando solo quelli pertinenti alla lavorazione a cui la scheda si riferisce. LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A RISCHI DI SEPPELLIMENTO O DI SPROFONDAMENTO A PROFONDITÀ SUPERIORE A M 1,5 O DI CADUTA DALL ALTO DA ALTEZZA SUPERIORE A M 2, SE PARTICOLARMENTE AGGRAVATI DALLA NATURA DELL ATTIVITÀ O DEI PROCEDIMENTI ATTUATI OPPURE DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI DEL POSTO DI LAVORO O DELL OPERA Nessuna lavorazione sarà effettuata prima di aver completato l istallazione del cantiere Il ponteggio va eseguito ogniqualvolta si eseguano lavori a quota superiore a 2 mt. I ponteggi metallici possono essere impiegati solo se muniti della relativa documentazione ministeriale (art. 131 DLgs 81/08 e smi); occorre il progetto del ponteggio, redatto da tecnico abilitato, L impresa dovrà redigere un piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio Pi.M.U.S. di cui all art. 136 e Allegato XII del DLgs 81/08 e smi Disegno esecutivo del ponteggio, firmato dal responsabile di cantiere, per ponteggi montati secondo schemi tipo. Montaggio e smontaggio dovrà avvenire sotto la sorveglianza di un preposto MISURE PREVENTIVE E Per l utilizzo del ponteggio, accertarsi che esso venga mantenuto in buone condizioni di manutenzione, utilizzare le scale apposite per salire o scendere, evitare di correre sui tavolati, di gettare dall alto materiali di ogni genere, utilizzare sempre la cintura di sicurezza durante montaggio e smontaggio. Evitare di sovraccaricare il ponteggio creando depositi di carichi in quantità eccessive ma realizzare solo piccoli depositi temporanei di Planimetria di cantiere da aggiornare in base all evoluzione del cantiere per modifiche concordate tra impresa appaltatrice e DL Aggiornare il Pi.M.U.S. in seguito alle modifiche in corso d opera del ponteggio. Divulgare e far applicare a tutti i montatori, smontatori ed utilizzatori del ponteggio. Salvo diverso accordo, il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione compete all'impresa aggiudicataria. 18
19 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI per opere alte più di 20 metri o montati in difformità dagli schemi tipo (art. 133 DLgs 81/08 e smi); Progetto dei castelli di servizio, redatto da tecnico qualificato. I ponteggi devono essere istallati secondo le indicazioni del costruttore e conservati in efficienza per l intera durata del lavoro. Il responsabile del cantiere deve assicurarsi che il ponteggio venga montato conformemente al progetto a regola d arte. MISURE PREVENTIVE E materiali ed attrezzi strettamente necessari ai lavori. Evitare lavorazioni a distanza minore di 5 m da linee elettriche aeree. Per la posa in opera: modalità di cui ai rif. Normativi: circolare 149/85; circ. n 80/86; DM 2/09/1968; DM 22/05/1992 n 466; DM 23/03/1990 n 115; DM 6/10/1988 n 451; DPR 27/04/1955 n 547; DPR 7/01/1956 n 164. Realizzare adeguato impianto di messa a terra. Rispettare lo schema di montaggio, ancorare il ponteggio a parti stabili dell edificio e comunque effettuare un ancoraggio ogni 22 mq di ponteggio. Controllare gli ancoraggi di teli, reti e cartelli alle sollecitazioni del vento. Predisporre idonei 19
20 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI MISURE PREVENTIVE E sistemi di accesso ai piani di lavoro. Impalcati ad altezza superiore a 2 mt devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto alto almeno 1 mt e di una tavola fermapiede alta non meno di 20 cm. Prima dell'inizio del lavoro sul ponteggio verificare la sua regolarità in relazione alle protezioni contro il rischio di caduta dall'alto (parapetti regolamentari su tutti i lati), controventature e stabilità generale. LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI AL RISCHIO DI ESPLOSIONE DERIVANTE DALL INNESCO ACCIDENTALE DI UN ORDIGNO BELLICO INESPLOSO RINVENUTO DURANTE LE ATTIVITÀ DI SCAVO (Assolvimento dei compiti di valutazione previsti all art.91 c.2-bis) LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A SOSTANZE CHIMICHE O BIOLOGICHE CHE PRESENTANO RISCHI PARTICOLARI PER LA 20
21 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI OPPURE COMPORTANO UN ESIGENZA LEGALE DI SORVEGLIANZA SANITARIA LAVORI CON RADIAZIONI IONIZZANTI CHE ESIGONO LA DESIGNAZIONE DI ZONE CONTROLLATE O SORVEGLIATE, QUALI DEFINITE DALLA VIGENTE NORMATIVA IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE AEREE A CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE LAVORI CHE ESPONGONO AD UN RISCHIO DI ANNEGAMENTO LAVORI IN POZZI, STERRI SOTTERRANEI E GALLERIE RISCHIO DI INSALUBRITA DELL ARIA NEI LAVORI IN GALLERIA RISCHIO DI INSTABILITA DELLE PARETI E DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA LAVORI SUBACQUEI CON RESPIRATORI LAVORI IN CASSONI AD ARIA COMPRESSA LAVORI COMPORTANTI L IMPIEGO DI ESPLOSIVI RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE LAVORI DI MONTAGGIO O SMONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI PESANTI RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL AREA DI CANTIERE RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI, OVE LE MODALITA MISURE PREVENTIVE E 21
22 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI TECNICHE DI ATTUAZIONE SIANO DEFINITE IN PROGETTO RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA RISCHIO DI ELETTROCUZIONE Nella fase istallazione di impianto elettrico di cantiere, nelle immediate vicinanze (a meno di 3 metri) della fornitura deve essere ubicato il quadro generale del cantiere, costituito da un armadietto in resina portante, con quadretto e interruttore generale quadripolare dotato di protezione magneto-termica e differenziale 0,03 A con ritardo di 0,5 secondi. Il quadro generale di distribuzione, conforme alla normativa del CEI, è alimentato tramite idonei interruttori e derivazioni spina- MISURE PREVENTIVE E Uso di apparecchiature, componenti, conduttori elettrici, conformi alle attuali normative CEI; Realizzazione di idoneo impianto di messa a terra con elementi disperdenti; Gli strumenti elettrici portatili devono essere alimentati tramite trasformatore di isolamento ed a tensione non superiore a 50 Volts verso terra. Deve essere presente protezione differenziale 0,03A. La realizzazione di tutti gli impianti e gli interventi su di essi devono essere realizzati da personale specializzato che dovrà rilasciare, prima della messa in esercizio, la Interventi di manutenzione devono essere consentiti solo a personale specializzato ed eseguiti con occhiali e guanti di protezione. La ditta appaltatrice deve inoltre produrre certificazione di avere effettuato idonei e sufficienti corsi di formazione, informazione ed addestramento sul tema della sicurezza nei confronti della corrente elettrica, tali da poter sopperire, con la professionalità, al rischio residuo previsto del suo uso in cantiere. 22
23 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI presa, collegato alle macchine di cantiere. L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un MISURE PREVENTIVE E dichiarazione di conformità. Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI. Il grado di protezione degli impianti non dovrà essere inferiore a IP 55, poiché l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d'acqua. 23
24 LAVORAZIONE : Allestimento cantiere e smobilizzo al termine dei lavori Istallazione recinzioni Apposizione segnaletica Istallazione impianto elettrico di cantiere e messa a terra Allacciamento rete idrica Istallazione ponteggi RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI conduttore di terra. MISURE PREVENTIVE E RISCHIO RUMORE RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE ALTRO (descrivere) LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A RISCHI DI SEPPELLIMENTO O DI SPROFONDAMENTO A PROFONDITÀ SUPERIORE A M 1,5 O DI CADUTA DALL ALTO DA ALTEZZA SUPERIORE A M 2, SE PARTICOLARMENTE AGGRAVATI DALLA NATURA DELL ATTIVITÀ O DEI PROCEDIMENTI ATTUATI OPPURE DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI DEL POSTO DI LAVORO O DELL OPERA MISURE PREVENTIVE E 24
25 LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI AL RISCHIO DI ESPLOSIONE DERIVANTE DALL INNESCO ACCIDENTALE DI UN ORDIGNO BELLICO INESPLOSO RINVENUTO DURANTE LE ATTIVITÀ DI SCAVO (Assolvimento dei compiti di valutazione previsti all art.91 c.2-bis) LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A SOSTANZE CHIMICHE O BIOLOGICHE CHE PRESENTANO RISCHI PARTICOLARI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI OPPURE COMPORTANO UN ESIGENZA LEGALE DI SORVEGLIANZA SANITARIA LAVORI CON RADIAZIONI IONIZZANTI CHE ESIGONO LA DESIGNAZIONE DI ZONE CONTROLLATE O SORVEGLIATE, QUALI DEFINITE DALLA VIGENTE NORMATIVA IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE AEREE E CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE LAVORI CHE ESPONGONO AD UN RISCHIO DI ANNEGAMENTO LAVORI IN POZZI, STERRI SOTTERRANEI E GALLERIE RISCHIO DI INSALUBRITA DELL ARIA NEI LAVORI IN GALLERIA RISCHIO DI INSTABILITA DELLE PARETI E DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA LAVORI SUBACQUEI CON RESPIRATORI MISURE PREVENTIVE E 25
26 LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI LAVORI IN CASSONI AD ARIA COMPRESSA LAVORI COMPORTANTI L IMPIEGO DI ESPLOSIVI RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE LAVORI DI MONTAGGIO O SMONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI PESANTI RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL AREA DI CANTIERE RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI, OVE LE MODALITA TECNICHE DI ATTUAZIONE SIANO DEFINITE IN PROGETTO RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA RISCHIO DI ELETTROCUZIONE Vedi scheda relativa all area di cantiere. Vedi scheda relativa all area di cantiere. MISURE PREVENTIVE E Vedi scheda relativa all area di cantiere. Vedi scheda relativa all area di cantiere. Vedi scheda relativa all area di cantiere. RISCHIO RUMORE Le imprese dovranno redigere il Documento di Valutazione del Rischio rumore, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. art. 17 e Titolo VIII Capo II. Il POS contiene l esito del rapporto Usare attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile; impiegare metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; organizzare il lavoro in modo da avere una minore esposizione al rumore; adottare schermature, involucri o Ogni demolizione e rimozione deve essere effettuata coordinando le diverse fasi lavorative in atto, così che non vengano coinvolti operatori impegnati in altre fasi. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, 26
27 LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE Nelle operazioni di pulitura i lavoratori posso essere esposti al rischio di inalazione di di valutazione del rumore dello specifico cantiere (Allegato XV). Fermo restando quanto stabilito dall art. 182, il datore di lavoro individua le seguenti misure: -programma di manutenzione delle attrezzature, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro. - Progettazione delle strutture e dei posti di lavoro al fine di ridurre l esposizione al rumore. Verifica dei certificati di idoneità alla mansione. I prodotti chimici acquistati devono arrivare corredati di scheda di sicurezza e di etichettatura MISURE PREVENTIVE E rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea; adottare sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale; scegliere adeguati DPI come le cuffie anti-rumore durante le lavorazioni con alta esposizione al rumore, in base ai dati di esposizione, e formare ed informare al loro uso i lavoratori Ridurre il contatto con materiali polverulenti. Impiegare opportuni mezzi di protezione individuale delle vie effetti e riduzione del rumore, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni. Separazione fisica o temporale di lavorazioni che comportino rischi e misure precauzionali 27
28 LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI polveri. E necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l adozione delle specifiche misure di sicurezza. Solventi e miscele possono essere infiammabili: tenere materiali come polpa di cellulosa o carta giapponese lontani da fiamme o fonti di calore. con : nome e titolo del prodotto; pericolosità (infiammabile, nocivo, tossico, ecc.); frasi di rischio (tipo R) e frasi di sicurezza (tipo S). La lavorazione deve essere organizzata attraverso la sequenza di operazioni normalizzate (POS). ALTRO (Vibrazioni) Programma di manutenzione delle attrezzature di lavoro MISURE PREVENTIVE E respiratorie. Per i solventi: per evitare la contaminazione per inalazione usare maschere con filtro, non mangiare, non fumare; per evitare il contatto con le mucose usare guanti, occhiali, camici, creme. Lo smaltimento dei residui delle lavorazioni che utilizzano i solventi deve avvenire secondo quanto stabilito dalla legislazione sui rifiuti. Metodi di lavoro che implicano una minore esposizione a vibrazioni,limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo necessario,organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere, periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere, attrezzature di lavoro diversi (rischi trasversali). 28
29 LAVORAZIONE: Restauro statua in bronzo Indagini preliminari alla pulitura; Pulitura con acqua a pressione; Pulitura meccanica; Pulitura con sabbiatura con inerti vegetali; Lavaggio di risciacquo e sgrassaggio; Applicazione protettivi e omogeneizzazione. RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI MISURE PREVENTIVE E adeguate al lavoro da svolgere, attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici,attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni. LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A RISCHI DI SEPPELLIMENTO O DI SPROFONDAMENTO A PROFONDITÀ SUPERIORE A M 1,5 O DI CADUTA DALL ALTO DA ALTEZZA SUPERIORE A M 2, SE PARTICOLARMENTE AGGRAVATI DALLA NATURA DELL ATTIVITÀ O DEI MISURE PREVENTIVE E 29
30 LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI PROCEDIMENTI ATTUATI OPPURE DALLE CONDIZIONI AMBIENTALI DEL POSTO DI LAVORO O DELL OPERA LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI AL RISCHIO DI ESPLOSIONE DERIVANTE DALL INNESCO ACCIDENTALE DI UN ORDIGNO BELLICO INESPLOSO RINVENUTO DURANTE LE ATTIVITÀ DI SCAVO (Assolvimento dei compiti di valutazione previsti all art.91 c.2-bis) LAVORI CHE ESPONGONO I LAVORATORI A SOSTANZE CHIMICHE O BIOLOGICHE CHE PRESENTANO RISCHI PARTICOLARI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI OPPURE COMPORTANO UN ESIGENZA LEGALE DI SORVEGLIANZA SANITARIA LAVORI CON RADIAZIONI IONIZZANTI CHE ESIGONO LA DESIGNAZIONE DI ZONE CONTROLLATE O SORVEGLIATE, QUALI DEFINITE DALLA VIGENTE NORMATIVA IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE AREE A CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE LAVORI CHE ESPONGONO AD UN RISCHIO DI ANNEGAMENTO LAVORI IN POZZI, STERRI SOTTERRANEI E MISURE PREVENTIVE E 30
31 LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI GALLERIE RISCHIO DI INSALUBRITA DELL ARIA NEI LAVORI IN GALLERIA RISCHIO DI INSTABILITA DELLE PARETI E DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA LAVORI SUBACQUEI CON RESPIRATORI LAVORI IN CASSONI AD ARIA COMPRESSA LAVORI COMPORTANTI L IMPIEGO DI ESPLOSIVI RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE LAVORI DI MONTAGGIO O SMONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI PESANTI RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI CIRCOLANTI NELL AREA DI CANTIERE RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI, OVE LE MODALITA TECNICHE DI ATTUAZIONE SIANO DEFINITE IN PROGETTO RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA RISCHIO DI ELETTROCUZIONE RISCHIO RUMORE Le imprese dovranno redigere il Documento di Valutazione del Rischio rumore, ai MISURE PREVENTIVE E Usare attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile; impiegare metodi di lavoro che implicano una La durata e l intensità delle vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario e 31
32 LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. art. 17 e Titolo VIII Capo II. Il POS contiene l esito del rapporto di valutazione del rumore dello specifico cantiere (Allegato XV). Fermo restando quanto stabilito dall art. 182, il datore di lavoro individua le seguenti misure: -programma di manutenzione delle attrezzature, dei luoghi di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro. - Progettazione delle strutture e dei posti di lavoro al fine di ridurre l esposizione al rumore. Verifica dei certificati di MISURE PREVENTIVE E minore esposizione al rumore; organizzare il lavoro in modo da avere una minore esposizione al rumore; adottare schermature, involucri o rivestimenti con materiali fonoassorbenti per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea; adottare sistemi di smorzamento o di isolamento per il contenimento del rumore strutturale; scegliere adeguati DPI come le cuffie anti-rumore durante le lavorazioni con alta esposizione al rumore, in base ai dati di esposizione, e formare ed informare al loro uso i lavoratori non debbono essere coinvolti operatori impegnati in altre fasi. Istruzione del personale edile in merito a produzione, diffusione, effetti e riduzione del rumore, affinché tutti sappiano quali siano i provvedimenti atti a ridurre le emissioni nel proprio campo di lavoro e quali siano le possibilità personali di contribuire alla riduzione delle emissioni. 32
33 LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI RISCHIO DALL USO DI SOSTANZE CHIMICHE Nelle operazioni di pulitura i lavoratori posso essere esposti al rischio di inalazione di polveri. E necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l adozione delle specifiche misure di sicurezza. Solventi e miscele possono essere infiammabili: tenere materiali come polpa di cellulosa o carta giapponese lontani da fiamme o fonti di calore. idoneità alla mansione. I prodotti chimici acquistati devono arrivare corredati di scheda di sicurezza e di etichettatura con : nome e titolo del prodotto; pericolosità (infiammabile, nocivo, tossico, ecc.); frasi di rischio (tipo R) e frasi di sicurezza (tipo S). La lavorazione deve essere organizzata attraverso la sequenza di operazioni normalizzate (POS). ALTRO (Vibrazioni) Programma di manutenzione delle attrezzature di lavoro MISURE PREVENTIVE E Ridurre il contatto con materiali polverulenti. Impiegare opportuni mezzi di protezione individuale delle vie respiratorie. Per i solventi: per evitare la contaminazione per inalazione usare maschere con filtro, non mangiare, non fumare; per evitare il contatto con le mucose usare guanti, occhiali, camici, creme. Lo smaltimento dei residui delle lavorazioni che utilizzano i solventi deve avvenire secondo quanto stabilito dalla legislazione sui rifiuti. Metodi di lavoro che implicano una minore esposizione a vibrazioni,limitazione dell'esposizione a vibrazioni al minimo Separazione fisica o temporale di lavorazioni che comportino rischi e misure precauzionali diversi (rischi trasversali). 33
34 LAVORAZIONE: Restauro elementi lapidei Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio; Pulitura con sostanze chelanti supportate per estrazione dei sali di rame; Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici; Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura; Applicazione sostanze biocide; Consolidamento elementi decoesi o incoerenti; Realizzazione di nuove stuccature Protezione finale con protettivo superficiale RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI MISURE PREVENTIVE E necessario,organizzazione dell'orario di lavoro in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere, periodi di riposo adeguati in funzione del tipo di lavoro da svolgere, attrezzature di lavoro adeguate al lavoro da svolgere, attrezzature di lavoro concepite nel rispetto dei principi ergonomici,attrezzature di lavoro che producono il minor livello possibile di vibrazioni. 34
35 INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI (2.1.2 lett. e) e lett. i); 2.3.1;2.3.2; 2.3.3)* Descrivere i rischi di interferenza individuati in seguito all analisi del cronoprogramma dei lavori e del lay-out del cantiere indicando le procedure per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti. Nel caso tali rischi non possano essere eliminati o permangano rischi residui vanno indicate le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale atti a ridurre al minimo tali rischi. CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI (il tempo in relazione alla complessità del progetto può essere espresso in gg, sett., o inizialmente anche in mesi salvo successivo dettaglio) ENTITA PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI GIORNO : 175 Tempo Fasi - settimane Allestim.... cantiere Opere... provvisionali Restauro statua bronzea Tempo Fasi - settimane Restauro elementi lapidei Smobilizzo cantiere Vi sono interferenze tra le lavorazioni: NO x SI (anche da parte della stessa impresa o lavoratori autonomi) N FASE INTEFERENZA LAVORAZIONI Sfasamento Spaziale 1 2 Sfasamento Temporale PRESCRIZIONI OPERATIVE 3 N 1 Misure preventive e protettive da attuare Dispositivi di protezione da adottare Soggetto attuatore Note 2 3
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