COMUNE DI EMPOLI. Ufficio Tecnico - SEZ. LL.PP. RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Piazza della Vittoria, Empoli
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1 COMUNE DI EMPOLI Ufficio Tecnico - SEZ. LL.PP. RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Piazza della Vittoria, Empoli RELAZIONE TECNICA E QUADRO ECONOMICO (art.93 c. 5 D.Lgs. n 163/2006) 1. Dati identificativi 2. Stato di conservazione e degrado 3. Intervento di restauro 4. Documentazione fotografica Empoli, Febbraio 2016 IL PROGETTISTA Arch. Francesca Capecchi V. IL DIRIGENTE DEL SETTORE LAVORI PUBBLICI Arch. Paolo Pinarelli 1
2 RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Dati identificativi Oggetto: Monumento ai caduti Ubicazione: piazza della Vittoria, Empoli (FI) Autori: Dario Manetti e Carlo Rivalta Datazione: 1925 Proprietà: Comune di Empoli Rif. Catastali: N.C. T. foglio n 16 part. s.n. Notifica provvedimento di tutela: Decreto n 99/2015 del 24 /07/2015 prot. n 6091 ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii. Prospetto frontale del monumento 2
3 Ortofoto di Piazza della Vittoria Estratto di mappa catastale, foglio n 16 3
4 RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI stato di conservazione e degrado Analisi dello stato di conservazione Basamento in travertino: Il basamento è caratterizzato da uno stato di conservazione mediocre, le principali cause di degrado sono da imputare all esposizione all azione degli agenti atmosferici (acqua, vento, sole) e dalla sua stessa funzione di sostegno di un opera scultorea in bronzo. In dettaglio si osserva che sulla superficie del travertino sono presenti fenomeni di degrado biologico dovuto ad alghe, muschi e licheni che hanno provocato considerevoli alterazioni cromatiche. Sono presenti depositi superficiali e croste nere, localizzate principalmente nei sottosquadri e nelle zone poco dilavate del modellato (foto 6,11) Il modellato è coperto da una patina grigiastra dovuta ad agenti di degrado biologico (alghe) (foto 8,10); inoltre sono presenti alterazioni cromatiche dovute alla colatura di ossidi di rame sul travertino, dovute al dilavamento del bronzo della statua sovrastante. (foto 5,7) Le figure scolpite presentano alcuni fenomeni fessurativi, fatturazioni e scagliature, in qualche zona si registra pertanto qualche perdita di modellato, le stuccature tra i vari elementi sono distaccate o mancanti. (foto 11) La fascia inferiore del basamento è deturpata da graffiti a pennarello e vernice. (foto 12) Statua in bronzo: Il modellato della scultura è piuttosto sommario, soprattutto le parti in sottosquadro denotano una lavorazione di minor dettaglio per cui l artista sembra aver avuto più interesse per la bellezza della figura nel suo complesso piuttosto che per la definizione dei particolari. Sembra che la lavorazione superficiale dopo il getto sia stata ridotta al minimo, molte superfici sono lasciate quasi grezze cosicché la fusione rispecchia in maniera fedele il modello in cera. Dall osservazione a distanza non è possibile stabilire se la statua è stata realizzata in un getto unico oppure se è stata fusa in parti separate e poi saldate. Si osservano numerosi difetti tecnici, alcuni sono fori dovuti a difetti di fusione come lungo il margine superiore dell alta destra e nel panneggio, in altre zone tasselli di riparazione sono caduti lasciando alcuni vuoti sulla superficie del modellato (foto 14, 17, 18). L assenza di lesioni o fessurazioni è indice comunque di una buona stabilità della statua rispetto al basamento. La superficie bronzea si presenta coperta da una patina scura, caratteristica delle manifatture in bronzo dell inizio del secolo scorso. Tutte le superfici si presentano opache ed ossidate a causa della mineralizzazione della lega bronzea. Le cause delle alterazioni sono riconducibili all esposizione agli agenti atmosferici ed alla presenza di inquinanti. I gas acidi agiscono attivando 4
5 RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI stato di conservazione e intervento di restauro il processo di corrosione della lega metallica, e sono veicolati dal vapore acqueo, dalla pioggia battente e dalla condensa. Le piogge acide accentuano i fenomeni di degrado. I prodotti di tali reazioni possono essere instabili o solubili pertanto, nelle zone sottoposte a dilavamento, si manifestano alterazioni cromatiche di color azzurro-verdognolo, tipico dei solfati di rame. (foto 15, 16). In altre zone il ristagno di umidità provoca la formazione di prodotti della corrosione quali incrostazioni pulverulente. I sedimenti sono di varia entità e spessore: croste nere sono localizzate nelle aree non esposte all azione degli agenti atmosferici. (foto 17, 18, 19,20) Proposte di intervento: Lo scopo del restauro sarà sostanzialmente quello di un recupero estetico che favorisca una corretta lettura dei valori plastici e cromatici dell opera e contemporaneamente arrestare l azione dei fenomeni di degrado onde evitare un ulteriore aggravamento delle condizioni conservative. Statua in bronzo: Dalla scultura dovranno essere rimossi i prodotti della corrosione mentre la patina sarà da conservare in quanto dotata di valore storico, estetico e conservativo. L obiettivo sarà quello di ottenere un miglior apprezzamento dell opera, con i suoi volumi e caratteristiche cromatiche. La pulitura sarà di tipo meccanico opportunamente differenziato e calibrato in base al livello di pulitura da raggiungere o in base alla consistenza dei depositi da rimuovere. Questo intervento avverrà mediante vibro incisori pneumatici e martelletti con punte modificate, bisturi e microspazzole in setole di acciaio e plastica e sarà alternato con lavaggi con opportuni solventi al fine di asportare dalla superficie metallica i sali solubili presenti. Potrà essere effettuata anche una pulitura chimica utilizzando chelanti (EDTA) per asportare carbonati, solfati o cloruri di rame. Alla pulitura seguirà il trattamento con un inibitore di corrosione, con un protettivo quale resina acrilica e l applicazione finale di cera pigmentata. Basamento in travertino: L intervento di restauro sarà indirizzato all eliminazione di incrostazioni e croste nere per mezzo di micropulitura a pressione mediante fibre vegetali o impacchi di bicarbonato d ammonio. Le colature di ossido di rame verranno eliminate mediante impacchi di sostanze chelanti. Verranno rimosse le stuccature deteriorate e ne verranno realizzate di nuove con malte di calce idraulica naturale caricate con sabbie e polveri di pietra di varie granulometrie e tonalità. 5
6 RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Intervento di restauro Intervento di restauro La metodologia di restauro prevede le seguenti operazioni: Prima di iniziare gli interventi di pulitura preliminare: espletamento di specifiche indagini diagnostiche a carattere generale e di dettaglio; Esecuzione di prove e saggi per la messa a punto e la calibratura della fase di pulitura; Documentazione grafica e fotografica digitale da eseguirsi in cantiere prima durante e dopo il restauro; Relazione e scheda tecnica dell intervento a cura del restauratore Il restauro prevede l esecuzione delle fasi operative di seguito elencate in dettaglio, che saranno preventivamente concordate in cantiere con i restauratori secondo le valutazioni della D.L. e dei funzionari preposti alla tutela: Statua in bronzo: 1. Prepulitura 2. Pulitura. Lavaggio con acqua corrente mediante compressore a pistola max. 3 ATM e additivi non ionici con frizionamento a spazzola, risciacquo. Sgrassaggio delle superfici con acetone 3. Prove di pulitura 4. Pulitura meccanica di tutte le superfici esterne per la rimozione delle sostanze e prodotti di corrosione incoerenti, mediante vibro incisori pneumatici e martelletti con punte modificate, bisturi, microspazzole in setole di acciaio e plastica su micromotori elettrici, alternati da lavaggi con opportuni solventi 5. Pulitura generale con sabbiatura con inerti vegetali (tutolo di mais, guscio di cocco o noce) 6. Lavaggio di risciacquo con acqua deionizzata 7. Sgrassaggio con acetone 8. Applicazione di protettivi multistrato a pennello, prima applicazione di resina acrilica con passivanti del rame (come INCRAL in acetone), in una o più mani a seconda dell area; seconda applicazione di cera microcristallina pigmentata 9. Spannatura ed omogeneizzazione dell ultimo protettivo con panni e spazzole in setola medio tenera 6
7 RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI Intervento di restauro Materiali lapidei: 1. Rimozione incrostazioni calcaree e croste nere per mezzo di pulitura meccanica alternata a sostanze chelanti (EDTA) o impacchi di bicarbonato d ammonio 2. Pulitura con sostanze chelanti supportate per il tentativo di estrazione, per quanto possibile, dei sali di rame 3. Rimozione precedenti stuccature decoese per mezzo di strumenti meccanici 4. Lavaggio per la totale rimozione delle sostanze impiegate per la pulitura 5. Applicazione sostanze biocide 6. Consolidamento elementi decoesi o incoerenti 7. Realizzazione di nuove stuccature alle parti deteriorate e tra i conci con malte di calce opportunamente caricate con inerti idonei e compatibili per colorazione e granulometria 8. Protezione finale con protettivo superficiale 9. Ricollocazione ghirlanda bronzea sul fronte del basamento Il progetto ha ricevuto la necessaria autorizzazione ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. 22/2004 da parte della Soprintendenza competente in data 29 dicembre 2015( prot. n 20561). Il progettista Arch. Francesca Capecchi 7
8 FOTO 1: Monumento, fronte lato ovest FOTO 2: particolare del basamento 8
9 FOTO 3: Fronte lato sud FOTO 4: Particolare del basamento 9
10 FOTO 5: Particolare della colatura di ossido di rame FOTO 6: Particolare che mostra il degrado della superficie lapidea con croste nere 10
11 FOTO 7: Particolare della colatura dell alterazione cromatica da ossidi di rame FOTO 8: Prospetto est 11
12 FOTO 9: Particolare dell altorilievo in travertino con degrado biologico e incrostazioni calcaree. FOTO 10: Prospetto nord 12
13 FOTO 11: Particolare dell altorilievo lato nord: oltre alle alterazioni cromatiche si notano alcuni fenomeni di degrado con perdita di modellato. FOTO 12: Particolare della colatura di ossidi di rame e dei graffiti a pennarello 13
14 FOTO 13 FOTO 14: Da notare i fori dovuti a difetti di fusione 14
15 FOTO 15: particolare della statua bronzea vista da sud FOTO 16: Particolare del degrado del bronzo 15
16 FOTO 17: Particolare della corrosione della lega bronzea FOTO 18: Particolare del degrado e delle imperfezioni della fusione 16
17 FOTO 19: Particolare del degrado del bronzo FOTO 20: Particolare dei fenomeni di ossidazione del bronzo 17
18 QUADRO ECONOMICO A. LAVORI Lavori di restauro ,00 oneri di sicurezza ,00 TOTALE ,00 B. SOMME A DISPOSIZIONE IVA 10% per lavori di restauro 5 000,00 Spese pubblicità 500,00 Incentivo art. 92 c.5 D.Lgs. 163/ ,00 Imprevisti 500,00 TOTALE (A + B) ,00 I prezzi della perizia ed i costi unitari applicati sono tratti dal Prezzario per il Restauro dei Beni Artistici Associazione Restauratori d Italia, DEI- Tipografia del Genio Civile anno 2012 e da indagini di mercato. L ISTRUTTORE TECNICO Arch. Francesca Capecchi IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Francesca Capecchi V. IL DIRIGENTE DEL SETTORE LL.PP Arch. Paolo Pinarelli 18
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