COMUNE DI FERRARA. PALAZZO MASSARI PALAZZINA CAVALIERI DI MALTA Riparazione e miglioramento strutturale post sisma PROGETTO ESECUTIVO

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1 COMUNE DI FERRARA PALAZZO MASSARI PALAZZINA CAVALIERI DI MALTA Riparazione e miglioramento strutturale post sisma PROGETTO ESECUTIVO Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno e modalità di intervento per il restauro Facciate C.so Porta Mare Via Borso

2 INDICE Schede relative a Palazzo Massari - dalla n. 1 alla n. 10 più la scheda A Note introduttive Palazzo Bevilacqua-Massari pag. 1 S1 - Parasta d angolo e capitello corinzio pag. 3 S2 - Cornice tipo piano nobile pag. 7 S3 - Cornice tipo piano terra/rialzato pag. 11 S4 - Elementi tipo timpani pag. 16 S5 - Cornicione di gronda pag. 20 S6 - Cornice marcapiano pag. 26 S7 - Paraste con capitelli ionico e corinzio pag. 30 S8 - Arco di coronamento del portone di ingresso pag. 35 S9 - Basamento delle paraste ioniche e zoccolo pag. 39 S10 - Portone d ingresso pag. 43 SA - Salone d onore Soffitto dipinto pag. 47 Schede relative alla Palazzina Cavalieri di Malta - dalla n. 11 alla n. 13 Note introduttive Palazzina Cavalieri di Malta pag. 54 S11 - Cornici e stucchi pag. 56 S12 - Decorazioni partitura architettonica centrale pag. 62 S13 - Portone d ingresso pag. 67

3 Palazzo Bevilacqua Masssari Il complesso architettonico, con la sua altezza che al cornicione supera i 16 metri e lo sviluppo longitudinale di oltre 60 metri domina l isolato, compreso fra corso Porta Mare e in angolo con via Borso. Si tratta di un edificio con struttura portante in murature e volte in mattoni. Tale tipologia è stata riscontrata in ogni piano del complesso, con esclusione del coperto, delle parti rifatte nel dopoguerra (ala nord-est) e in alcune parti degli interrati, oggetto di interventi recenti. L edificio di palazzo Massari ha una pianta rettangolare allungata, con un piano interrato, un rialzato, un piano nobile e un piano sottotetto che danno vita ad uno sviluppo in facciata scandito, secondo il lessico della sovrapposizione degli ordine architettonici, da otto paraste, due opposte in chiusura ai lati e sei centrali, posizionate nei due registri architettonici e separati da una cornice marcapiano. La partitura centrale è messa in risalto dalla delimitazione di paraste binate, motivo che enfatizza la centralità della composizione architettonica. La zoccolatura in pietra, si distingue per le piccole aperture con grata che illuminano i locali interrati. Il primo registro è caratterizzata dallo sviluppo di una fascia che funge da piedistallo e sulla quale si impostano le paraste ioniche che scandiscono lo sviluppo longitudinale. Nelle specchiature architettoniche si aprono finestre con cornici e timpano, binate rispetto al muro di spina interno, con bancale aggettante su mensola. I due registri architettonici sono separati da una cornice marcapiano composta da una trabeazione, anch essa ionica, in cui la cornice è particolarmente aggettante per essere impostata su mensole a volute. Il secondo registro è scandito da paraste corinzie poggianti su piedistalli che proseguono la medesima composizione del registro inferiore; alla loro sommità è 1

4 impostato un cornicione fortemente aggettante e sviluppato su mensole lungo tutto il perimetro. La facciata, così composta, rispecchia con coerenza un linguaggio architettonico riconducibile alla stagione rinascimentale ferrarese, non senza mettere in evidenza apporti più tardi soprattutto per quanto riguarda i materiali impiegati nelle finiture superficiali. Dalle indagini stratigrafiche svolte, è emerso che una prima stagione figurativa del Palazzo (quella tardo cinquecentesca) si distinguesse per gli ordini architettonici scialbati ad imitazione della pietra d Istria in contrapposizione alle specchiature di fondo, trattate con una leggera velatura color mattone. A seguire poi è risultata maggiormente visibile e documentabile, la stagione settecentesca che, caratterizzata dall affiancamento della Palazzina Cavalieri di Malta, detta Palazzina Bianca, appare determinata da un significativo cambiamento dell impronta figurativa. Infatti la scansione degli ordini architettonici viene messa in risalto da una finitura superficiale in laterizio, o sagramatura, mentre lo sfondato rimane sempre color mattone. Infine, l ultima stagione, riconducibile alla fine del XIX secolo, si distingue per la rinuncia al trattamento superficiale della composizione, tanto per gli scialbi quanto per la sagramatura degli ordini architettonici, rimosso a forza con l uso della martellina, i cui segni sono molto evidenti sulla superficie dei laterizi, ad una visione ravvicinata. Tuttavia, questa scelta deve aver portato in vista, in più punti, un apparato murario non coerente per il faccia-vista, tanto da consigliare il ricorso ad un sottile stucco superficiale, stilato longitudinalmente con ferro tondo, per restituire uniformità alle specchiature. 2

5 Schedatura degli elementi decorativi tipo relativi al paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 2 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Cornice tipo perimetrale alle finestre del piano nobile, con bancale in cotto 7

6 documentazione fotografica 8

7 Descrizione Ornati delle finestre del piano nobile, caratterizzati da un architrave e da un imposta che danno forma ad uno stipite decorato con elementi in cotto modanati. Sotto il timpano con cornice ad arco si trova una mensola stilizzata sempre composta da profili in cotto modanati. La cornice così costituita è chiusa alla base da un davanzale in cotto formato da modanature lisce (listelli, ovoli). Morfologie di degrado depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; Scagliatura e/o esfoliazione e mancanza di parti o di singoli elementi dovuta ai cicli di gelo-disgelo, dal dilavamento meteorico, e dal degrado chimico fisico delle superfici; erosione di singoli elementi e delle finiture superficiali, con relativi depositi polverulenti, causati dai fenomeni sopraccitati e dal deposito di particellato atmosferico, veicolato da vento e acqua. Modalità di intervento: Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti della cornice. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate che potrà avvenire: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Le necessarie stuccature dovranno essere eseguite in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di 9

8 gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 10

9 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 3 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Cornice tipo perimetrale alle finestre del piano terra con bancale in pietra 11

10 documentazione fotografica 12

11 Descrizione Finestra inginocchiata con timpano superiore di forma triangolare chiusa da una grata. Oggetto di intervento sono gli ornati delle finestre del piano terra, caratterizzati da un architrave e da un imposta che danno forma ad uno stipite decorato con elementi in cotto modanati. Sotto il timpano con cornice triangolare si trova una mensola stilizzata sempre composta da profili in cotto modanati. La cornice così costituita è chiusa alla base da un davanzale in pietra formato da modanature lisce (listelli, ovoli) e da due mensole a volute, sempre in pietra, che definiscono la tipologia della finestra inginocchiata. Morfologia del degrado Gli elementi in pietra presentano: Alterazioni cromatiche dovute ad inquinanti atmosferici depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante. Colature con tracce ad andamento verticale. Croste di spessore variabile. Gli elementi in cotto presentano: depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; Scagliatura e/o esfoliazione e mancanza di parti o di singoli elementi dovuta ai cicli di gelo-disgelo, dal dilavamento meteorico, e dal degrado chimico fisico delle superfici; erosione di singoli elementi e delle finiture superficiali, con relativi depositi polverulenti, causati dai fenomeni sopraccitati e dal deposito di particellato atmosferico, veicolato da vento e acqua. Modalità di intervento per gli elementi lapidei Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Rimozione meccanica preliminare a secco con bisturi, morbide spazzole e acqua dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici maggiormente degradate, mediante impregnazione di resina consolidante acrilsiliconica, per mezzo di pennelli, con l interposizione di carta giapponese oppure ad iniezione all interno delle fessure con siringhe e pipette. Sarà effettuato l eventuale fissaggio di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati con iniezione di resina epossidica, nei casi di maggiore entità l operazione di ancoraggio avverrà dopo previa pulitura delle due superfici di contatto, con resina epossidica ed eventuale inserimento di perni di acciaio o in vetroresina. Prima della pulitura, si procederà anche, alla disinfezione biologica, mediante applicazione a spruzzo o pennello di biocidi a largo spettro d azione, la procedura 13

12 sarà conclusa con abbondanti lavaggi con acqua e spazzole in setole morbide per eliminare eventuali residui di prodotto. Arrivati a questo punto, si può procedere alla pulitura, come sopra descritta, a sistema aereoveicolato a pressione variabile usato con una gamma di granulati neutri finissimi di varia granulometria, o mediante impacchi. Durante la fase di pulitura, si procederà alla rimozione o abbassamento di eventuali stuccature eseguite negli interventi precedenti(se presenti) con materiali che per composizione possono interagire con la pietra, o che hanno perduto la loro funzione conservativa ed estetica. Tale operazione verrà eseguita sia con mezzi manuali (bisturi, scalpelli, martelline, ecc.) sia con mezzi meccanici (microsabbiatrici, microscalpello, vibroincisori, ecc.). L elemento lapideo potrà poi essere consolidato con un prodotto molto fluido costituito da adeguate sostanze per garantire una buona penetrazione, fino all ancoraggio con il nucleo sano sottostante. Il prodotto dovrà rispondere inoltre a buoni requisiti di resistenza e traspirabilità al vapore acqueo. L intervento successivo, è la stuccatura, che sarà realizzata utilizzando impasti di inerte, polvere di pietra di vario colore e legante del tipo calce idraulica che abbiano caratteristiche di colore, porosità e modulo elastico il più possibile vicine a quella della pietra da trattare; la stuccatura ha lo scopo di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, qualsiasi sia la loro origine. Verranno eseguite le microstuccature (se necessarie) nei casi di esfoliazione, microfratturazioni, microfessurazione, scagliatura, pitting, per impedire o rallentare l accesso dell acqua piovana e dell umidità atmosferica all interno della pietra degradata. Quest operazione avverrà mantenendo la stuccatura ad un livello leggermente ribassato a quello della superficie lapidea, per rendere la stuccatura stessa, sempre perfettamente riconoscibile. Infine si applicherà, a pennello o a spruzzo, il protettivo, necessario per rallentare il riformarsi delle forme di degrado legate ad agenti atmosferici, esso deve assicurare compatibilità con il materiale lapideo, reversibilità, idrorepellenza e che non alteri il valore cromatico della pietra. Modalità di intervento per gli elementi in cotto Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti della cornice. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate che potrà avvenire: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; 14

13 - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Le necessarie stuccature dovranno essere eseguite in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 15

14 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 4 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Elementi tipo Timpani che sormontano le finestre ai piani terra e nobile 16

15 documentazione fotografica 17

16 Descrizione Timpani a forma triangolare e/o ad arco, sovrastanti le finestre del piano terra e nobile, costituiti da elementi in cotto, sagomati e lisci, con modanature semplici caratterizzate da profili curvilinei e rettilinei, il tutto poggiante su una cornice di trabeazione composta da listelli, tondini, gole rovesce e fasce. Morfologie di degrado depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; Scagliatura e/o esfoliazione e mancanza di parti o di singoli elementi dovuta ai cicli di gelo-disgelo, dal dilavamento meteorico, e dal degrado chimico fisico delle superfici; erosione di singoli elementi e delle finiture superficiali, con relativi depositi polverulenti, causati dai fenomeni sopraccitati e dal deposito di particellato atmosferico, veicolato da vento e acqua. Modalità di intervento Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti della cornice. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate che potrà avvenire: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Le necessarie stuccature dovranno essere eseguite in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. 18

17 Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 19

18 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 5 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Cornicione di gronda 20

19 documentazione fotografica 21

20 22

21 Descrizione Cornicione in cotto. Elemento architettonico che svolge la funzione di terminazione superiore dell edificio. Presenta andamento orizzontale e sporge in modo accentuato rispetto alla parete esterna dell'edificio, decorato con modanature semplici e con mensole. Nelle posizioni d angolo del palazzo si evidenzia un elemento in pietra, con relative mensole sempre in materiale lapideo. Morfologia del degrado Gli elementi in pietra presentano: Alterazioni cromatiche dovute ad inquinanti atmosferici Depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante; Colature con tracce ad andamento verticale. Croste di spessore variabile. Gli elementi in cotto presentano: depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; esfoliazioni strati superficiali; colature con tracce ad andamento verticale; erosione delle finiture superficiali a causa del dilavamento meteorico e del degrado chimicofisico delle superfici. Modalità di intervento per gli elementi lapidei Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Rimozione meccanica preliminare a secco con bisturi, morbide spazzole e acqua dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici maggiormente degradate, mediante impregnazione di resina consolidante acrilsiliconica, per mezzo di pennelli, con l interposizione di carta giapponese oppure ad iniezione all interno delle fessure con siringhe e pipette. Sarà effettuato l eventuale fissaggio di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati con iniezione di resina epossidica, nei casi di maggiore entità l operazione di ancoraggio avverrà dopo previa pulitura delle due superfici di contatto, con resina epossidica ed eventuale inserimento di perni di acciaio o in vetroresina. Prima della pulitura, si procederà anche, alla disinfezione biologica, mediante applicazione a spruzzo o pennello di biocidi a largo spettro d azione, la procedura sarà conclusa con abbondanti lavaggi con acqua e spazzole in setole morbide per eliminare eventuali residui di prodotto. Arrivati a questo punto, si può procedere alla pulitura, come sopra descritta, a sistema aereoveicolato a pressione variabile usato con una gamma di granulati neutri finissimi di varia granulometria, o mediante impacchi. Durante la fase di pulitura, si procederà alla rimozione o abbassamento di eventuali stuccature 23

22 eseguite negli interventi precedenti(se presenti) con materiali che per composizione possono interagire con la pietra, o che hanno perduto la loro funzione conservativa ed estetica. Tale operazione verrà eseguita sia con mezzi manuali (bisturi, scalpelli, martelline, ecc.) sia con mezzi meccanici (microsabbiatrici, microscalpello, vibroincisori, ecc.). L elemento lapideo potrà poi essere consolidato con un prodotto molto fluido costituito da adeguate sostanze per garantire una buona penetrazione, fino all ancoraggio con il nucleo sano sottostante. Il prodotto dovrà rispondere inoltre a buoni requisiti di resistenza e traspirabilità al vapore acqueo. L intervento successivo, è la stuccatura, che sarà realizzata utilizzando impasti di inerte, polvere di pietra di vario colore e legante del tipo calce idraulica che abbiano caratteristiche di colore, porosità e modulo elastico il più possibile vicine a quella della pietra da trattare; la stuccatura ha lo scopo di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, qualsiasi sia la loro origine. Verranno eseguite le microstuccature (se necessarie) nei casi di esfoliazione, microfratturazioni, microfessurazione, scagliatura, pitting, per impedire o rallentare l accesso dell acqua piovana e dell umidità atmosferica all interno della pietra degradata. Quest operazione avverrà mantenendo la stuccatura ad un livello leggermente ribassato a quello della superficie lapidea, per rendere la stuccatura stessa, sempre perfettamente riconoscibile. Infine si applicherà, a pennello o a spruzzo, il protettivo, necessario per rallentare il riformarsi delle forme di degrado legate ad agenti atmosferici, esso deve assicurare compatibilità con il materiale lapideo, reversibilità, idrorepellenza e che non alteri il valore cromatico della pietra. Modalità di intervento sugli elementi in cotto: Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti del cornicione. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate che dovrà avvenire con procedimenti adeguati (da verificarsi in cantiere tramite prove preventive) e differenziati a seconda, degli elementi sui quali si interviene, modanature lisce, fasce, conci, mensole: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; 24

23 - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Nelle parti del cornicione che lo richiedono si dovrà eseguire una apertura delle connessure da eseguirsi a mano o con piccolo mezzo meccanico, e conseguente stuccatura in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 25

24 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 6 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Cornice marcapiano 26

25 documentazione fotografica 27

26 Descrizione Cornicione marcapiano. Elemento architettonico dalla funzione decorativa, che marca la separazione tra il piano terra e il piano nobile del fabbricato. Esso è realizzato in elementi di cotto, definito da una serie di modanature semplici e dentelli sporgenti rispetto alla parete esterna dell'edificio Morfologia del degrado depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; esfoliazioni strati superficiali; colature con tracce ad andamento verticale; erosione delle finiture superficiali a causa del dilavamento meteorico e del degrado chimicofisico delle superfici. Modalità di intervento: Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti della cornice marcapiano. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate che dovrà avvenire con procedimenti adeguati (da verificarsi in cantiere tramite prove preventive) e differenziati a seconda, degli elementi sui quali si interviene, modanature lisce, fasce, conci, dentelli: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Nelle parti della cornice marcapiano che lo richiedono si dovrà eseguire una apertura delle connessure da eseguirsi a mano o con piccolo mezzo meccanico, e conseguente stuccatura in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). 28

27 Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 29

28 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 7 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Paraste con capitelli ionico e corinzio 30

29 documentazione fotografica 31

30 32

31 Descrizione Paraste con capitelli ionico e corinzio - Elemento architettonico strutturale verticale, realizzato in cotto e inglobato nella parete della facciata, dalla quale sporge solo leggermente, dotato nel registro inferiore, di base e capitello ionico e, nel registro superiore, di base e capitello corinzio. Morfologia del degrado depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile; Scagliatura e/o esfoliazione e mancanza di parti o di singoli elementi dovuta ai cicli di gelo-disgelo, dal dilavamento meteorico, e dal degrado chimico fisico delle superfici; erosione di singoli elementi e delle finiture superficiali, con relativi depositi polverulenti, causati dai fenomeni sopraccitati e dal deposito di particellato atmosferico, veicolato da vento e acqua. Croste di spessore variabile Modalità di intervento: Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro e verifica manuale dello stato di conservazione e connessione dei singoli componenti della cornice. Rimozione preliminare a secco con pennelli, morbide spazzole e con acqua, dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici in oggetto maggiormente degradate, con eventuale fissaggio, di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati. Si procederà poi con la pulitura chimica tramite impacchi ed eventualmente con idrolavaggio e/o con uso di micro sabbiatrice di precisione caricata con polveri di silicio finissime. La fase successiva prevede l integrazione delle parti mancanti o danneggiate, riguardanti gli elementi decorativi del capitello o le modanature lisce della base, che potrà avvenire: - o con l integrazione plastica del modellato da eseguire in stucco composto da una malta grassa a legante idraulico aggregato con cocciopesto (all occorrenza, steso su di un armatura in filo metallico di acciaio inox) al fine di restituire unità di lettura all'opera nella ricostruzione delle parti decorative; - o con l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, con altre aventi stessa forma o dimensione, da fissare con malta bastarda ( perni in acciaio o resina epossidica) previa verifica tramite prove preventive. Sulle superfici che lo richiedono si dovrà eseguire una apertura delle connessure da eseguirsi a mano o con piccolo mezzo meccanico, e conseguente stuccatura in malta di calce di colorazione adeguata da campionare preventivamente. 33

32 Nel fusto delle paraste dovrà essere fatto un trattamento per uniformare le connessure e le stuccature della superficie per poter infine procedere all operazione di scialbatura. Dovrà essere eseguito un trattamento consolidante mediante impregnazione in profondità per capillarità su tutte le superfici mediante resina acrilica data a pennello (il trattamento più idoneo verrà verificato comunque tramite prove preventive). Si procederà poi al trattamento protettivo dell intera superficie con esteri silici dati a pennello in più mani per una maggiore idrorepellenza sugli sporti e sui punti di gocciolatura e ruscellamento delle acque, da verificare sempre tramite prove preventive. Verrà eseguita infine una scialbatura in grassello di calce addizionata a resina acrilica e colorata con terre naturali, secondo le indicazioni della DL e con tonalità da campionare preventivamente. 34

33 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 8 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Arco di coronamento del portone di ingresso 35

34 documentazione fotografica 36

35 Descrizione Arco di coronamento del portone di ingresso. Elemento architettonico costituito da arco a tutto sesto modanato e con chiave centrale a rilievo, realizzato in materiale lapideo Morfologia del degrado Alterazioni cromatiche dovute ad inquinanti atmosferici depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante. Colature con tracce ad andamento verticale. Croste di spessore variabile. Modalità di intervento Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Rimozione meccanica preliminare a secco con bisturi, morbide spazzole e acqua dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici maggiormente degradate, mediante impregnazione di resina consolidante acrilsiliconica, per mezzo di pennelli, con l interposizione di carta giapponese oppure ad iniezione all interno delle fessure con siringhe e pipette. Sarà effettuato l eventuale fissaggio di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati con iniezione di resina epossidica, nei casi di maggiore entità l operazione di ancoraggio avverrà dopo previa pulitura delle due superfici di contatto, con resina epossidica ed eventuale inserimento di perni di acciaio o in vetroresina. Prima della pulitura, si procederà anche, alla disinfezione biologica, mediante applicazione a spruzzo o pennello di biocidi a largo spettro d azione, la procedura sarà conclusa con abbondanti lavaggi con acqua e spazzole in setole morbide per eliminare eventuali residui di prodotto. Arrivati a questo punto, si può procedere alla pulitura, come sopra descritta, a sistema aereoveicolato a pressione variabile usato con una gamma di granulati neutri finissimi di varia granulometria, o mediante impacchi. Durante la fase di pulitura, si procederà alla rimozione o abbassamento di eventuali stuccature eseguite negli interventi precedenti(se presenti) con materiali che per composizione possono interagire con la pietra, o che hanno perduto la loro funzione conservativa ed estetica. Tale operazione verrà eseguita sia con mezzi manuali (bisturi, scalpelli, martelline, ecc.) sia con mezzi meccanici (microsabbiatrici, microscalpello, vibroincisori, ecc.). Se necessario si potrà eseguire l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, di forma e lavorazione adeguati ai materiali esistenti, da fissare con perni o resine e stuccati con malta di calce da restauro e polveri di marmo della stessa colorazione e granulometria. L elemento lapideo potrà poi essere consolidato con un prodotto molto fluido costituito da adeguate sostanze per garantire una buona penetrazione, fino all ancoraggio con il nucleo sano sottostante. Il prodotto dovrà rispondere inoltre a buoni requisiti di resistenza e traspirabilità al vapore acqueo. 37

36 L intervento successivo, è la stuccatura, che sarà realizzata utilizzando impasti di inerte, polvere di pietra di vario colore e legante del tipo calce idraulica che abbiano caratteristiche di colore, porosità e modulo elastico il più possibile vicine a quella della pietra da trattare; la stuccatura ha lo scopo di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, qualsiasi sia la loro origine. Verranno eseguite le microstuccature (se necessarie) nei casi di esfoliazione, microfratturazioni, microfessurazione, scagliatura, pitting, per impedire o rallentare l accesso dell acqua piovana e dell umidità atmosferica all interno della pietra degradata. Quest operazione avverrà mantenendo la stuccatura ad un livello leggermente ribassato a quello della superficie lapidea, per rendere la stuccatura stessa, sempre perfettamente riconoscibile. Infine si applicherà, a pennello o a spruzzo, il protettivo, necessario per rallentare il riformarsi delle forme di degrado legate ad agenti atmosferici, esso deve assicurare compatibilità con il materiale lapideo, reversibilità, idrorepellenza e che non alteri il valore cromatico della pietra. 38

37 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 9 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Basamento delle paraste ioniche e zoccolo 39

38 documentazione fotografica 40

39 Descrizione Basamento delle paraste ioniche e zoccolo Siamo in presenza di sei basamenti in materiale lapideo che fungono da piedistallo alle paraste ioniche, due dei quali di dimensioni maggiori sui quali si impostano le paraste binate della partitura architettonica centrale. La zoccolatura in pietra, si distingue per le piccole aperture con grata che illuminano i locali seminterrati. Morfologia del degrado Alterazioni cromatiche dovute ad inquinanti atmosferici depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante. Colature con tracce ad andamento verticale. Croste di spessore variabile. Erosione. Modalità di intervento Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Rimozione meccanica preliminare a secco con bisturi, morbide spazzole e acqua dei depositi superficiali. Prima della procedura di pulitura, in ogni caso, si dovrà procede al preconsolidamento, cioè al ristabilimento della coesione delle superfici maggiormente degradate, mediante impregnazione di resina consolidante acrilsiliconica, per mezzo di pennelli, con l interposizione di carta giapponese oppure ad iniezione all interno delle fessure con siringhe e pipette. Sarà effettuato l eventuale fissaggio di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati con iniezione di resina epossidica, nei casi di maggiore entità l operazione di ancoraggio avverrà dopo previa pulitura delle due superfici di contatto, con resina epossidica ed eventuale inserimento di perni di acciaio o in vetroresina. Prima della pulitura, si procederà anche, alla disinfezione biologica, mediante applicazione a spruzzo o pennello di biocidi a largo spettro d azione, la procedura sarà conclusa con abbondanti lavaggi con acqua e spazzole in setole morbide per eliminare eventuali residui di prodotto. Arrivati a questo punto, si può procedere alla pulitura, come sopra descritta, a sistema aereoveicolato a pressione variabile usato con una gamma di granulati neutri finissimi di varia granulometria, o mediante impacchi. Durante la fase di pulitura, si procederà alla rimozione o abbassamento di eventuali stuccature eseguite negli interventi precedenti(se presenti) con materiali che per composizione possono interagire con la pietra, o che hanno perduto la loro funzione conservativa ed estetica. Tale operazione verrà eseguita sia con mezzi manuali (bisturi, scalpelli, martelline, ecc.) sia con mezzi meccanici (microsabbiatrici, microscalpello, vibroincisori, ecc.). Se necessario si potrà eseguire l eventuale sostituzione ex novo di parti mancanti o danneggiate, di forma e lavorazione adeguati ai materiali esistenti, da fissare con perni o resine e stuccati con malta di calce da restauro e polveri di marmo della stessa colorazione e granulometria. 41

40 L elemento lapideo potrà poi essere consolidato con un prodotto molto fluido costituito da adeguate sostanze per garantire una buona penetrazione, fino all ancoraggio con il nucleo sano sottostante. Il prodotto dovrà rispondere inoltre a buoni requisiti di resistenza e traspirabilità al vapore acqueo. L intervento successivo, è la stuccatura, che sarà realizzata utilizzando impasti di inerte, polvere di pietra di vario colore e legante del tipo calce idraulica che abbiano caratteristiche di colore, porosità e modulo elastico il più possibile vicine a quella della pietra da trattare; la stuccatura ha lo scopo di colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, qualsiasi sia la loro origine. Verranno eseguite le microstuccature (se necessarie) nei casi di esfoliazione, microfratturazioni, microfessurazione, scagliatura, pitting, per impedire o rallentare l accesso dell acqua piovana e dell umidità atmosferica all interno della pietra degradata. Quest operazione avverrà mantenendo la stuccatura ad un livello leggermente ribassato a quello della superficie lapidea, per rendere la stuccatura stessa, sempre perfettamente riconoscibile. Infine si applicherà, a pennello o a spruzzo, il protettivo, necessario per rallentare il riformarsi delle forme di degrado legate ad agenti atmosferici, esso deve assicurare compatibilità con il materiale lapideo, reversibilità, idrorepellenza e che non alteri il valore cromatico della pietra. 42

41 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno di Palazzo Massari e modalità di intervento per il restauro 10 Palazzo Massari facciata su C.so Porta Mare Via Borso Portone di ingresso 43

42 documentazione fotografica Stato di conservazione: 44

43 Descrizione e stato del degrado Portone di ingresso avente struttura in legno di abete e pannellatura esterna in essenza nobile (da definire), a due battenti con portoncino a passo-d'uomo e parte superiore apribile. La grande imposta è inserita nell archivolto del portale in pietra della facciata del palazzo. La struttura del portone può essere così schematizzata: 1) Parte posteriore - in legno di abete, é la struttura portante principale. Ogni singola anta è realizzata in due fasi. La prima con tavole incollate fra loro, la seconda, sovrapposta di rinforzo, con tavole ortogonali fra loro a formare una cornice perimetrale e una riquadratura interna alla specchiatura dell anta. 2) Parte intermedia - (cartellatura) in legno da definire, è la zona che comprende le parti che si trovano tra la struttura in abete e le cornici esterne. 3) Parte esterna - definita da cornici, è quella che ne determina maggiormente l aspetto estetico e decorativo. Ogni anta è suddivisa in comparti geometrici e crea quattro pannellature. Ognuna di queste inquadra specchi definiti da cornici modanate. La parte superiore semicircolare simula una lunetta centinata caratterizzata da cornici e riquadrature curve, disposte a ventaglio. Il portone si presenta in mediocre stato di conservazione. La parte interna, protetta dalla struttura voltata dell androne, non mostra particolari patologie di deterioramento, mentre quella esterna, che ha subito maggiormente gli effetti dell usura e degli agenti atmosferici, appare più degradata, soprattutto nella parte inferiore all altezza dello zoccolo battiacqua. Modalità di intervento Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Il restauro comprende le seguenti lavorazioni, prevedendo di non smontare il portone, se non per quegli elementi maggiormente deteriorati o con mancanze da trasportare eventualmente in laboratorio: - sverniciatura manuale delle superfici con idonei prodotti per asportazione degli strati di sporco e vernici soprammessi, avendo cura di rispettare la patina originale del legno; - asportazione di piccole parti cadenti o marcescenti e creazione di tassellature precise e ben definite; - consolidamento delle parti ammalorate - reintegrazione parti rimosse e/o sostituzione ex novo di quelle mancanti utilizzando legno vecchio in buono stato di conservazione della stessa essenza di quello esistente; - rimessa a squadro con staffe e/o sostituzione di eventuali cunei o perni in legno degli incastri; - ripristino delle fessure con inserti in legno, stuccatura delle piccole lacune con stucco di polvere di legno e legante naturale, o altro specifico prodotto, leggera carteggiatura al fine di livellare le superfici; - trattamento disinfestante antitarlo di tutte le superfici lignee con idoneo prodotto. - trattamento a colore o con prodotti neutri e patinatura di tutte le superfici da eseguire secondo le indicazioni della D.L; 45

44 - riparazioni per eventuale rimessa a squadra. Ferramenta - Revisione e verifica del buon funzionamento della ferramenta, di tutti i sistemi di movimento, apertura e chiusura, con eventuale sostituzione delle parti meccaniche e di ferramenta deteriorate o mancanti con elementi analoghi, comprese eventuali piccole lavorazioni da fabbro per sistemazione di malfunzionamenti; - eventuale sverniciatura manuale, con ausilio di sverniciante chimico, mediante utilizzo di raschietti; - leggera spazzolatura delle parti metalliche della ferramenta di chiusura e tenuta, controllo della funzionalità e della resistenza, trattamento con convertitore di ruggine e rimontaggio; - verniciatura della ferramenta con trattamento protettivo incolore (da valutare); 46

45 Schedatura degli elementi decorativi tipo del paramento esterno della Palazzina Cavalieri di Malta e modalità di intervento per il restauro 11 Palazzina Cavalieri di Malta facciata su C.so Porta Mare Cornici e stucchi 56

46 documentazione fotografica 57

47 58

48 59

49 Descrizione La facciata della palazzina Cavalieri di Malta è caratterizzata da elementi di intonaco sagomato: bugnati, marcapiani, davanzali e cornici delle finestre, più o meno complessi, tipici delle tradizioni costruttive settecentesche. Le decorazioni eseguite con intonaco sagomato sono presenti: nel disegno delle arcate che incorniciano le finestre del piano terra; nella fascia marcapiano decorata con modanature semplici; nelle cornici delle finestre, che segnalano anche la gerarchia dei piani: al piano terra hanno un disegno semplice, al primo piano si differenziano per gli elementi più ricchi ed elaborati, al piano superiore la decorazione torna ad essere meno complessa. Nelle cinque file di bugnato sottostanti la fascia marcapiano Poi vi sono elementi decorativi più complessi (stucchi a base di gesso o cemento da verificare)come : le chiavi centrali delle arcate che incorniciano le finestre del piano terra, rappresentate da teste di leone; le grandi conchiglie che ornano i timpani a lunetta che sormontano le finestre del primo piano; le mensole del cornicione sottogronda Morfologia del degrado Alterazioni cromatiche dovute ad inquinanti atmosferici; depositi superficiali con accumuli di materiali estranei di varia natura, quali polveri atmosferiche, guano, ecc.. di spessore variabile, generalmente di scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante; Mancanze (caduta e perdita di parti); Patine. Modalità di intervento Esecuzione di indagini preliminari di approfondimento e test di pulitura. Controllo dello stato di degrado delle superfici oggetto di restauro. Rimozione meccanica preliminare a secco con bisturi, morbide spazzole e acqua dei depositi e delle patine superficiali. Negli elementi decorativi a stucco è bene prevedere un preconsolidamento, cioè un ristabilimento della coesione delle superfici maggiormente degradate. Sarà effettuato l eventuale fissaggio di piccoli frammenti in via di distacco o già staccati con materiali idonei. La pulizia, dove prevista ed opportuna, dovrà essere eseguita con sistema aereoveicolato a pressione variabile usato con granulati neutri finissimi (previa prova preventiva). Il ripristino e/o la ricostruzione di stipiti e cornici dovrà avvenire attraverso l uso di intonaci compatibili con quelli esistenti: operazione molto delicata, che va eseguita manualmente con l utilizzo di regoli, spatole e stecche. Per i bugnati sagomati sarà bene utilizzare delle sagome in base al profilo di quelli esistenti. Per la fascia marcapiano e le modanature orizzontali dei davanzali sarà bene provvedere all uso di regoli di scorrimento, da mettere perfettamente in bolla al fine di evitare la realizzazione di modanature non perfettamente orizzontali. 60

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