Roma Sovrintendenza Capitolina - Giubileo Restauro Monumento Spedalieri RELAZIONE TECNICA

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2 RELAZIONE TECNICA PREMESSA Il cattivo stato conservativo del monumento a Nicola Spedalieri, realizzato da Mario Rutelli tra il 1895 e il 1903, aveva indotto la Sovraintendenza Capitolina ad inserire tale restauro nel progetto Il Risorgimento a Roma Luoghi della memoria promosso nell ambito del 150 anniversario dell Unità D Italia. Il progetto definitivo, redatto nel 2011, è stato autorizzato dalla Soprintendenza con nota MBAC-SBAP-RM / Il mancato finanziamento del progetto rese allora inattuabile l esecuzione del restauro che solo attualmente è stato reinserito tra le opere per il Giubileo straordinario della Misericordia, essendo il monumento collocato in prossimità dei percorsi giubilari. 1. AMBITO DEL PROGETTO L'intervento è finalizzato al restauro del monumento a Nicola Spedalieri, costituito da una statua in bronzo a figura stante del letterato, collocata al di sopra di un alto basamento in granito, posto al centro dell area a verde in piazza Sforza Cesarini. Gli interventi consistono in: Superfici in bronzo (statua, elementi decorativi e iscrizione del basamento) pulitura di tutte le superfici lavaggio e disidratazione superfici trattamento inibitore di corrosione microstuccatura di fessure e cricche trattamento protettivo superficiale Superfici in granito (basamento) pulitura di tutte le superfici disinfezione e disinfestazione consolidamento e stuccature trattamento protettivo superficiale 1

3 Area di rispetto e giardino sistemazione della pavimentazione in sampietrini (disinfezione, lavaggio e integrazione stuccature) integrazione della ghiaia dell area del giardino Documentazione tecnica e indagini diagnostiche Approfondimento della caratterizzazione dei prodotti di alterazione delle superfici mediante indagini di laboratorio documentazione fotografica, grafica e relazione tecnica dell intervento 2. STATO DI CONSERVAZIONE Il monumento commemorativo è costituito da una statua in bronzo a figura intera posta su un alto basamento di granito con iscrizione e decorazioni bronzee sul lato frontale, circondato da una ristretta pavimentazione in cubetti di selce (sampietrini). Il monumento è collocato al centro di una piccola piazza quasi interamente occupata da un area sistemata a giardino, con strette aiuole perimetrali dove sono piantumate siepi e alberi. L area percorribile è costituita da un battuto coperto da ghiaia di fiume e l arredo consiste in 7 panchine in travertino e in 3 mensole tipo Trastevere (lanterne). La piazza è chiusa su tre lati da edifici, con esercizi commerciali al piano terreno, mentre il quarto affaccia su corso Vittorio Emanuele. L opera si presenta in cattivo stato di conservazione con forme gravi di degrado, tipiche dei monumenti all aperto in contesto urbano. L area di localizzazione è caratterizzata da un microclima a limitata circolazione d aria, forte tasso di inquinamento dovuto alla prossimità con una via ad intenso traffico veicolare, elevata umidità relativa e presenza di agenti biodeteriogeni propri delle aree verdi Superfici in bronzo (statua, rilievo e lettere sul basamento) L analisi dello stato conservativo è stata effettuata mediante la valutazione macroscopica del degrado. Tutte le superfici risultano interessate da diffusi depositi di particellato atmosferico e di aggregati di diversa natura e coerenza, per lo più aderenti al substrato. Lo stato conservativo complessivo della statua è pessimo e risulta notevolmente alterata la corretta lettura del materiale costitutivo. Sono visibili estese e stratificate patine di corrosione di diversa colorazione, scie di percolazione e strie geodetiche che descrivono le vie preferenziali di scorrimento delle acque meteoriche e che deturpano in maniera vistosa il prospetto frontale della scultura e di tutto il basamento. Inoltre la notevole presenza di deiezioni animali (volatili) frammiste a depositi 2

4 coerenti e patine di alterazione, oltre a danneggiare esteticamente le superfici, comporta un aggravio notevole del degrado a causa della loro acidità e salinità. Le superfici maggiormente esposte all azione degli agenti atmosferici (irraggiamento solare, dilavamento meteorico, erosione eolica) e degli inquinanti, come le spalle e i volumi del corpo, mostrano prodotti di corrosione dalla colorazione chiara e consistenza pulverulenta (verde, arancio, grigio); le zone in sottosquadro, al riparo dal dilavamento, sono prevalentemente interessate da incrostazioni e patine di colore scuro (nero, grigio, verdeazzurro) e depositi terrosi. Un lieve fenomeno di esfoliazione è all origine delle piccole e variamente localizzate lacune superficiali che evidenziano un substrato di colore rosso-bruno (probabile cuprite), mentre diffuse, seppur limitate percolazioni di colore bruno-arancio indicano la presenza di elementi in ferro ossidato; croste nere di lieve entità sono presenti laddove, a causa di fenomeni di ristagno o condensazione, si sono formate incrostazioni di natura calcarea. Una crosta nera di discreta estensione è visibile sul lato posteriore della base bronzea della statua. 0I fenomeni corrosivi del bronzo, ascrivibili soprattutto alla diffusa solfatazione e alla loro progressiva solubilizzazione e dilavamento, causano oltre alle alterazioni cromatiche già descritte (indicative di stadi diversi del fenomeno) anche il graduale assottigliamento del materiale costitutivo, che può comportare gravi problematiche conservative all opera. In alcune zone, per quanto visibile, sono presenti anche fessurazioni (cricche), di cui la più evidente è quella con andamento orizzontale lungo le pieghe del manto, sotto la mano sinistra con il libro del personaggio. Altre di minore estensione sono visibili sul retro della statua in corrispondenza della parte terminale del manto. Il rilievo e l iscrizione posti sul basamento sono interessati, in forma meno grave, dai medesimi fenomeni presenti sulla statua. I depositi di corrosione veicolati dall acqua meteorica, come per la statua, hanno creato sulle sottostanti superfici lapidee estese macchie e alterazioni cromatiche. Infine va segnalata l assenza del bastone di appoggio al personaggio, sottratto oramai da tempo Superfici in granito (basamento) Le superfici lapidee del basamento sono notevolmente scurite dalla presenza di depositi superficiali di varia natura e coerenza quali polvere, terriccio e guano e risultano interessate da estese aree di alterazione cromatica dovuta alla migrazione, per percolazione, dei prodotti di corrosione del bronzo, al deposito di particolato atmosferico e all erosione da dilavamento localizzato, attribuibile quest ultimo, a probabile difettosità originaria del materiale. Consistenti depositi di colore scuro, caratterizzano i sottosquadri delle modanature e le superfici che risultano occasionalmente interessate dalla presenza di umidità di ristagno. Si notano anche patine coerenti di colore ocra scuro. Il granito è anche interessato da erosione diffusa, anche se al tatto tutta la zona inferiore non presenta problematiche critiche di disgregazione e da alcune mancanze localizzate soprattutto in corrispondenza degli spigoli e in particolare del primo gradino di sopraelevazione. 3

5 Le stuccature, di sigillatura dei giunti delle lastre, sono di materiale inidoneo, molto spesso lacunose e, quelle esistenti, cromaticamente alterate. Le zone in cui l umidità risulta maggiormente presente a causa dell esposizione (soprattutto sul prospetto rivolto a N/E), sono caratterizzate da patine biologiche di natura prevalentemente algale e batterica, di colore verde e nero; si riscontra una limitata presenza di piccoli muschi in corrispondenza delle discontinuità del materiale e di vegetazione infestante tra i giunti dei gradini inferiori e della pavimentazione in sampietrini Area circostante sistemata a verde L area circostante il monumento è in buono stato conservativo. Solo la fascia in sampietrini a ridosso del basamento risulta interessata da diffuse crescite vegetazionali e patine biologiche (muschi) e sono assenti alcune stuccature. Le aiuole sono delimitate da cigli in travertino due dei quali risultano totalmente sollevati dalle radici delle alberature presenti nell area. Quest ultime risultano particolarmente rigogliose e verso la zona centrale interferiscono con il monumento. L area è povera in qualche zona del ghiaietto, lasciando in vista il battuto sottostante. Il monumento è privo di un illuminazione dedicata. 3. INTERVENTO CONSERVATIVO 3.1. Allestimento cantiere Si rimanda per l allestimento del cantiere e delle opere provvisionali, al Piano di Sicurezza e di Coordinamento di progetto Indagini conoscitive e diagnostiche - Considerata la specificità del bene monumentale è prevista la realizzazione di alcune indagini diagnostiche dopo l allestimento del ponteggio di servizio che consentirà di condurre una ispezione generale ravvicinata e contestuale di tutte le superficie bronzee, in particolare per quanto riguarda le forme di alterazione, anche se già note. Nella realizzazione di un intervento di restauro di monumenti in bronzo, infatti, alfine di produrre una adeguata documentazione scientifica, di supporto anche alla futura manutenzione, è prassi consolidata effettuare indagini e analisi subito prima dell intervento e durante lo stesso in modo da informare la comunità scientifica di eventuali risultati significativi. Le indagini sarannno effettuate a cura dell Amministrazione. - Prima di effettuare qualsiasi intervento conservativo sull opera, dovranno essere eseguite prove propedeutiche di pulitura (cm 10x10 max), in modo da ottimizzare le metodologie d intervento previste dal progetto. Andranno definiti puntualmente i tempi di contatto e il grado di pulitura e l eventuale azione combinata delle differenti operazioni computate, tenendo conto delle disomogeneità del manufatto, soprattutto in relazione allo stato conservativo delle superfici. 4

6 3.3. Operazioni conservative Operazioni preliminari L intervento di restauro sarà preceduto da un indagine visiva e tattile di tutte le superfici, così da individuare eventuali criticità ed attivare operazioni che possano preservare il manufatto durante le successive operazioni di restauro. Per rendere maggiormente leggibili le superfici ed eliminare lo strato incoerente di pulviscolo atmosferico e i depositi non compatti, andrà effettuata preliminarmente la rimozione a secco dei depositi incoerenti, mediante l ausilio di spazzole, spazzolini, specilli ed eventuali piccoli aspiratori elettrici. Disinfezione Per la disinfezione delle superfici è previsto il trattamento biocida anche in più cicli fino ad un massimo di tre, da effettuare unicamente sulle porzioni interessate da patine biologiche. Dovrà essere utilizzato un prodotto con funzioni biocide a largo spettro, approvato dagli istituti competenti e concordato con la D.L., da applicare a pennello in soluzione acquosa, secondo le percentuali indicate nella scheda tecnica del prodotto. E previsto il successivo accurato risciacquo delle superfici e la loro spazzolatura, dopo i necessari tempi tecnici di contatto con il prodotto. Pulitura La pulitura è finalizzata al miglioramento della leggibilità dell opera e delle sue condizioni conservative. L intento sarà principalmente quello di sanare uno stato di fatto alterato nel pieno rispetto delle Raccomandazioni Normal 20/85. Dovrà prevedere esclusivamente la rimozione di quanto sovrammesso e ritenuto dannoso, rispettando eventuali policromie e patine naturali e intenzionali. Le puliture dovranno articolarsi in fasi graduali e successive, procedendo dalle operazioni meno aggressive. La pulitura sul bronzo prevede la rimozione graduale e in modo selettivo delle incrostazioni (patine e alterazioni) più esterne fino al raggiungimento delle patine caratterizzate da una maggiore stabilità fisico-meccanica (buona coesione e adesione). Di notevole rilevanza risulteranno le prove di pulitura, propedeutiche all individuazione del grado di pulitura da ottenere, così da preservare le finiture originali. Al fine di rendere compatibile e sostenibile anche dal punto di vista ambientale la rimozione dei prodotti di corrosione è stato valutato idoneo escludere le puliture chimiche a base di solventi. La scelta è stata indirizzata verso puliture di tipo meccanico che, risultando più selettive e controllabili, garantiscono una maggior conservazione della patina favorendo la selezione dei prodotti di corrosione tra quelli da rimuovere e quelli da conservare. La pulitura andrà effettuata con mezzi meccanici (bisturi, micromotori come microtrapani e vibroincisori), individuati di volta in volta e anche combinati, considerando lo stato conservativo del manufatto, il tipo e la consistenza del prodotto da rimuovere e la tecnica con cui è stato eseguito. Le operazioni di lavaggio andranno effettuate sia preliminarmente, per rimuovere detriti e sporcizia, sia al termine dei trattamenti di pulitura, per eliminare residui di Sali solubili. Quest ultima operazione comprende la misurazione e controllo del PH delle acque di lavaggio e le analisi dei Sali solubili. Dopo il lavaggio le superfici andranno disidratate, mediante l ausilio di solventi organici. 5

7 Per la pulitura del granito sono previste più modalità operative a seconda della consistenza e natura dei depositi da rimuovere. In presenza di depositi coerenti e concrezioni, andranno eseguiti cicli di applicazione di Sali inorganici in opportuna concentrazione applicati con Kleenex in modo da garantire tempi minimi di contatto. Nei casi in cui i depositi dovessero presentarsi più aderenti e compatti si interverrà utilizzando come supportante la carbossimetilcellulosa, in modo da garantire tempi più lunghi di contatto. La percentuale e i tempi di posa, adeguati alla consistenza del deposito da rimuovere, saranno preventivamente messi a punto e approvati dalla D.L. sulla base di prove preliminari. Inoltre in presenza di alterazioni cromatiche prodotte da ossidi di ferro o di rame, dovranno essere effettuati impacchi estrattivi di sostanze complessanti, ripetuti anche più volte. Per i residui più compatti di sporco, non rimossi duranti le precedenti puliture, è prevista l operazione di rifinitura da effettuarsi mediante mezzi meccanici manuali e/o strumenti di precisione. In corrispondenza dei gradoni e di tutta la zona inferiore del basamento la pulitura sarà effettuata, laddove necessario, mediante idrosabbiatrice a bassa pressione a vortice rotativo elicoidale, con pressione di esercizio controllata, idoneo ugello e inerte ecologico di opportuna durezza, tipo garnet. Trattamento inibitore di corrosione Dopo la pulitura e il lavaggio delle superfici bronzee si procederà con il trattamento inibitore della corrosione, per formare, sulle superfici pulite, dei composti stabili. L operazione prevede l applicazione a pennello di un prodotto organico (benzotriazolo) in alcool etilico in opportune diluizioni. Rimozione stuccature e nuova stuccatura L operazione prevede la stuccatura di tutte le lacune, discontinuità, giunti, da effettuarsi dopo la rimozione di tutte quelle esistenti prive di funzionalità o esteticamente alterate e in corrispondenza di quelle perdute. L operazione è finalizzata al consolidamento, al ripristino di continuità delle superfici e dell integrità estetica del monumento. Per le operazioni di stuccatura e/o di microstuccatura di cricche e fessurazioni del bronzo, andranno utilizzate resine epossidiche opportunamente pigmentate. Le integrazioni delle superfici in travertino, che riguardano in massima parte le commessure tra le lastre in granito di cui è costituito il basamento, andranno effettuate con impasti di malte idrauliche a base di calci naturali esenti da Sali solubili e inerti di opportuna colorazione e granulometria, in accordo cromatico con le superfici circostanti. Le mancanze più evidenti presenti lungo gli spigoli dei gradoni verranno integrate mediante ricostruzioni da effettuarsi con l ausilio di malta rinforzata ed eventuale supporto di perni di idonea sezione. Le mancanze presenti sul primo gradino, considerato il tipo di rottura e soprattutto l uso da parte dei turisti come seduta, non andranno integrate. Presentazione estetica e protezione superficiale Sulle superfici bronzee, laddove strettamente necessario, verrà effettuato un trattamento di equilibratura cromatica mediante l uso di pigmenti miscelati in resina acrilica altamente diluita, da applicare sul primo strato protettivo di resina prima della stesura finale a base di cera. L equilibratura sarà limitata alle sole zone di notevole squilibrio cromatico, soprattutto in 6

8 corrispondenza delle eventuali linee geodetiche (linee di scorrimento preferenziale delle acque meteoriche). E fondamentale che in nessun modo si nasconda il passaggio del tempo e che non si intenda uniformare le superfici e che l operazione, sia limitata alle sole ed eventuali zone di eccessivo contrasto cromatico. La protezione superficiale del manufatto in bronzo, sarà garantita mediante la stesura di un protettivo multistrato realizzato grazie all applicazione di due diversi prodotti sovrapposti. Il primo, costituito da una vernice protettiva a base di resine acriliche con additivi antiossidanti in soluzione di solventi organici, andrà applicato a pennello e a diretto contatto con le superfici bronzee, per contrastare chimicamente e fisicamente l innesco di nuovi processi corrosivi. Al di sopra verrà applicata una miscela di cere naturali microcristalline e polietileniche solubili in acqua ragia naturale, stesa in più mani a pennello, avendo cura di spazzolare (con spazzola morbida) la superficie asciugata, prima di stendere la nuova mano. Questa modalità garantirà la formazione di una pellicola compatta e ben aderente, con funzione sia di sacrifcio per l esposizione dell opera, che di barriera al protettivo sintetico precedentemente applicato. Per le superfici in granito si prevede l applicazione di un protettivo specifico a base di polisilossani, applicato a pennello. Le superfici trattate dovranno essere protette dalla pioggia fino alla completa stabilizzazione del prodotto applicato. Solo nella parte inferiore del basamento (primi tre gradoni) andrà applicato un idoneo prodotto antigraffiti in modo da creare una barriera ad eventuali atti di vandalismo grafico Interventi complementari - E prevista il rifacimento e messa in opera del bastone del personaggio. La ricostruzione andrà fatta sulla base della documentazione fotografica e iconografica del monumento, utilizzando resine opportunamente pigmentate. Inoltre andrà riposizionato mediante incollaggio con resine e/o predisposizione di elementi metallici di raccordo opportunamente pigmentati, in modo da evitare cadute accidentali o furti dello stesso. - L area di rispetto in sampietrini, andrà interamente verificata, fissando eventuali elementi in fase di distacco. Andranno eliminate tutte le erbe infestanti e le eventuali patine biologiche e stuccati i giunti, ove necessario. Considerato che su uno dei lati è tornato a vista lo strato di allettamento dei sampietrini, è prevista l integrazione della ghiaia di fiume, compresa dello spianamento e della costipazione, nell area circostante Documentazione tecnico scientifica La documentazione tecnica dell intervento prevede l analisi dello stato di fatto dell opera, prima dell avvio del restauro, mediante la realizzazione di una puntuale mappatura tematica, una documentazione fotografica e la predisposizione di una relazione nella quale andranno annotati i risultati della preliminare indagine tattile e visiva delle superfici. Verranno poi documentate tutte le varie fasi lavorative, sia graficamente che fotograficamente, fino a quella conclusiva. Tutti gli elaborati dovranno essere presentati in 7

9 duplice copia sia in formato cartaceo che informatizzato. Nello specifico: Documentazione fotografica dello stato conservativo e dell intervento di restauro (prima, durante e dopo i lavori). Da effettuare foto digitali n.100 su supporto digitale CD-ROM formato TIF e JPG e stampa di almeno n.30 scatti su carta fotografica (formato 18x24 cm), corredata ciascuna di didascalia (oggetto, descrizione, fase del restauro) Rilevamento grafico (mappatura) dello stato conservativo dell opera e delle operazioni di restauro effettuate Relazione tecnica dettagliata dello stato conservativo del manufatto e dell intervento eseguito Indagini Analisi di laboratorio per la caratterizzazione delle patine superficiali e/o di particolari fenomeni di alterazione (a cura dell Amministrazione). Le analisi verranno effettuate per approfondire la conoscenza dei fenomeni di alterazione. Tra queste verranno eseguite analisi mineralogica in diffrattometria di raggi X per la determinazione delle fasi mineralogiche presenti e analisi petrografiche al microscopio ottico polarizzatore, sulle sezioni sottili dei microframmenti prelevati. Relazione tecnico - esplicativa dei risultati delle indagini effettuate N. 3 copie di tutta la documentazione elaborata sia in formato cartaceo che su supporto informatico (CD) Elenco sintetico delle operazioni previste Superfici in bronzo Operazioni preliminari Analisi tattile e visiva delle superfici per l acquisizione di dati conoscitivi sull opera e per l individuazione di situazioni conservative a rischio, compresa la mappatura e la relazione tecnica di quanto rilevato. Rimozione a secco dei depositi superficiali incoerenti e parzialmente coerenti (quali terriccio, guano etc.) mediante spolveratura con pennelli di setola naturale e aspiratore. Sigillatura temporanea delle discontinuità superficiali con plastilina. Pulitura Rimozione dei depositi superficiali coerenti, delle incrostazioni terrose, calcaree e silicee e concrezioni di varia natura, patine di corrosione con mezzi meccanici manuali o con strumenti idonei (martello da descialbo, martello e scalpellini, microtrapani, vibro incisore, bisturi, fibre di vetro) alternati a lavaggi, al fine di asportare materiali soprammessi di 8

10 varia natura (anche di interventi precedenti) e i prodotti di corrosione compatti e non compatti, o di ridurne lo spessore Eventuale rifinitura meccanica della pulitura mediante micro sabbiatrici di precisione, a pressione controllata e l utilizzo di inerti naturali di grandezze e consistenti variabili a seconda della consistenza delle incrostazioni, soprattutto se localizzate in zone altrimenti non accessibili Lavaggio e disidratazione Lavaggio dei manufatti, successivo alla pulitura delle superfici, con acqua demineralizzata, per la rimozione dei sali solubili e dei residui organici superficiali. Realizzazione di un sistema di raccolta delle acque di lavaggio, misurazione della conducibilità delle stesse. Spazzolatura e test di riconoscimento dei sali solubili disciolti. Disidratazione mediante applicazione a pennello di solventi organici e successiva esposizione a radiazioni infrarosse o a getti di aria calda Trattamento inibitore di corrosione Trattamento inibitore di corrosione mediante applicazione a pennello di soluzione di benzotriazolo in alcol etilico Stuccatura e integrazioni Stuccature delle discontinuità delle superfici con resina epossidica opportunamente pigmentata e caricata Riequilibratura cromatica delle superfici, localizzato alle sole aree di maggiore squilibrio cromatico Protezione finale Protezione finale della superficie del manufatto con applicazione di un primo strato di una soluzione di resina acrilica e benzotriazolo applicata a pennello e un successivo strato (in più mani) di cera microcristallina in soluzione, applicata a pennello Interventi complementari Rifacimento e posa in opera del bastone del personaggio. La ricostruzione andrà fatta sulla base della documentazione fotografica, utilizzando resine opportunamente pigmentate. Inoltre dovrà prevedersi un sistema valido di ancoraggio, in modo da evitarne il furto. Superfici in granito Operazioni preliminari Controllo tattile e visivo delle superfici e fissaggio di eventuali porzioni in fase di distacco Rimozione meccanica di depositi superficiali incoerenti mediante pennelli, spazzole a fibra naturale e aspiratori 9

11 Stuccatura temporanea con malta idraulica di fratture e fessurazioni delle superfici, per impedire infiltrazioni improprie di acqua durante le successive operazioni di pulitura. Preconsolidamento e consolidamento Preconsolidamento delle superfici con accentuata decoesione mediante successive applicazioni a pennello di esteri dell'acido silicico Fissaggio delle scagliature e delle esfoliazioni mediante resina epossidica. Disinfezione Applicazione di idoneo prodotto biocida, nelle zone interessate da patine e formazioni biologiche, a spruzzo, a pennello, o impacchi e successiva rimozione mediante lavaggio delle superfici con acqua demineralizzata e spazzole morbide e, ove necessario, anche mediante l'uso del bisturi. Anche in più cicli di applicazione, secondo necessità. Trattamento con idoneo erbicida in presenza di vegetazione infestante superiore, compresa l estirpazione manuale della vegetazione. Operazioni di pulitura Pulitura chimica mediante compresse ed impacchi di soluzioni basiche a PH controllato, secondo tempi di contatto e soluzioni da stabilirsi dopo l'effettuazione di tests di prova Pulitura mediante idrosabbiatrice con sistema a bassa pressione a vortice rotativo elicoidale con granulato neutro finissimo e acqua (zona inferiore del basamento) Rifinitura della pulitura per l eliminazione di eventuali residui delle incrostazioni più aderenti e resistenti mediante l utilizzo di mezzi meccanici di precisione Rimozione e assorbimento di ossidi di ferro e sali di rame mediante applicazione di sostanze complessanti a tampone o a pennello Trattamento parti metalliche Revisione e verifica dello stato di conservazione di tutte le parti metalliche scoperte Eventuale trattamento antiossidante degli elementi metallici scoperti, da conservare in situ, previa protezione delle zone circostanti, mediante applicazione di idoneo prodotto inibitore di corrosione e protezione con resina acrilica in soluzione ad alta concentrazione Stuccatura e integrazione Verifica di tutte le stuccature esistenti e rimozione con mezzi meccanici di quelle prive di funzionalità conservativa o estetica. Esecuzione di stuccature con malta di idonea composizione e colorazione, mediante calce di grassello o idraulica mista a inerti di opportuna pigmentazione e granulometria in presenza di microfessurazioni, soluzioni di continuità e in corrispondenza dei giunti delle lastre (stuccature sia di profondità che di superficie) Integrazioni con malta di porzioni mancanti 10

12 Protezione superficiale Applicazione di un protettivo idrorepellente polisilossanico Revisione di eventuali squilibri cromatici da effettuare mediante velatura ad acquarello Area di rispetto Disinfestazione, pulitura e stuccatura della pavimentazione in sampietrino e fissaggio di eventuali elementi in fase di distacco. Sistemazione dell allettamento dei sampietrini e integrazione, compresa la stabilizzazione, della ghiaia della zona calpestabile del giardino. 4. DURATA DELL INTERVENTO La durata dell intervento è prevista in 100 giorni naturali e consecutivi, comprensivi dell allestimento e dello smontaggio delle opere provvisionali e del cantiere e della pulizia finale dei luoghi. 11

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