LINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DEL D.P.R. 222/03 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri

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1 LINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DEL D.P.R. 222/03 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell art. 31, comma 1 legge 109/94 Dott. Ing. Francesco De Benedetta 1

2 Premessa I D.Lgss. 494/96 e 528/99 Direttiva Cantieri hanno imposto una maggiore attenzione alla tutela della salute e della sicurezza, definendo: nuove figure professionali quali esperti in materia di sicurezza introducendo l obbligo di una progettazione e pianificazione della sicurezza (Piano di Sicurezza e Coordinamento, Piano Operativo di Sicurezza nonché Fascicolo dell Opera) chiarendo che i costi della sicurezza non sono soggetti a ribasso. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 2

3 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia a. scelte progettuali ed organizzative Dott. Ing. Francesco De Benedetta 3

4 Contenuti del D.P.R. 222/03 insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 4

5 Contenuti del D.P.R. 222/03 Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; Le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 5

6 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia b. procedure: le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 6

7 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia c. apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 7

8 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia d. attrezzature: le attrezzature di lavoro come definite dall'art. 34 comma 1 lettera a), del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 8

9 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia e. misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni dì pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 9

10 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia f. prescrizioni operative: le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera da realizzare; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 10

11 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia g. cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 11

12 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia h. P.S.C.: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 12

13 Contenuti del D.P.R. 222/03 h.p.s.s.: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 31, comma 1-bis, lettera b), della legge 11 febbraio. 1994,, n. 109, e successive modificazioni; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 13

14 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia l. POS: il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f-ter), dei decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494 e successive modificazioni e all'articolo 31, comma 1-bis), lettera c), della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 14

15 Contenuti del D.P.R. 222/03 Definizioni e termini di efficacia m.costi della sicurezza: i costi indicati all'articolo 12 del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni, nonché gli oneri indicati all'articolo 31 della legge 11 febbraio 1994, n, 109 e successive modificazioni. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 15

16 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) Il P.S.C. deve essere specifico per ogni singolo cantiere facilmente consultabile di concreta fattibilità e funzionalità conforme alle prescrizioni dell'articolo 3 del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 16

17 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) Il P.S.C. deve contenere almeno i seguenti elementi: identificazione e descrizione dell'opera individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza Dott. Ing. Francesco De Benedetta 17

18 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti, in riferimento all'area ed all'organizzazione dei cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze Dott. Ing. Francesco De Benedetta 18

19 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive prescrizioni operative, misure preventive e protettive ed dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni Dott. Ing. Francesco De Benedetta 19

20 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Dott. Ing. Francesco De Benedetta 20

21 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi Dott. Ing. Francesco De Benedetta 21

22 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi Dott. Ing. Francesco De Benedetta 22

23 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; la stima dei costi della sicurezza Dott. Ing. Francesco De Benedetta 23

24 Piano di sicurezza e di coordinamento - (Contenuti minimi) tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria un profilo altimetrico (ove necessario) una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno Dott. Ing. Francesco De Benedetta 24

25 Analisi di alcuni punti AREA DI CANTIERE. il P.S.C. contiene: caratteristiche dell'area di cantiere; eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante. In questi punti vanno indicate le tipologie di rischi insite nell area di cantiere, del contesto in cui è inserito o trasmessi ad esso. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 25

26 Analisi di alcuni punti ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE modalità per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; servizi igienico - assistenziali; protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza di linee aeree e condutture sotterranee; viabilità principale di cantiere; Dott. Ing. Francesco De Benedetta 26

27 Analisi di alcuni punti ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE impianti di alimentazione di elettricità, acqua, gas; impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall'alto; misure generali di sicurezza da adottare nel caso di demolizioni In questi punti vanno indicate le indicazioni relative alle prescrizioni da adottare nell organizzazione del cantiere e/o nello svolgimento di talune attività lavorative. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 27

28 Analisi di alcuni punti MODALITA DI ACCESSO MATERIALI La fornitura dei materiali è intesa anche come lo scarico effettuato nelle apposite zone di stoccaggio e deposito.caratteristiche dell'area di cantiere; E necessario indicare nel PSC e nel relativo lay out di cantiere l ubicazione delle zone di stoccaggio materiali minuti, lavorati, semilavorati, ecc. e disciplinare la relativa viabilità. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 28

29 Analisi di alcuni punti IMPIANTI DI CANTIERE impianto di produzione del calcestruzzo; impianto di lavorazione del ferro; impianto di sollevamento materiali; E necessario indicare nel PSC e nel relativo lay out di cantiere l ubicazione degli impianti di cantiere e disciplinare la relativa viabilità di accesso da e per le aree di lavoro. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 29

30 Analisi di alcuni punti AREE DI DEPOSITO E/O STOCCAGGIO zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione Dott. Ing. Francesco De Benedetta 30

31 Analisi di alcuni punti LAVORAZIONI: analisi dei rischi il C.S.P. suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, facendo particolare attenzione oltre che ai rischi connessi agli elementi indicati; E molto importante che il CSP conosca la tipologia di cantiere e si confronti con il progettista dell opera in modo da scomporre le macro fasi lavorative nelle singole micro fasi componenti. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 31

32 Analisi di alcuni punti LAVORAZIONI: analisi dei rischi rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere; rischio di elettrocuzione; rischio rumore; rischio dall'uso di sostanze chimiche. Questi sono solo alcuni dei possibili rischi che vanno analizzati in fase di progettazione dal Coordinatore. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 32

33 Analisi di alcuni punti LAVORAZIONI: analisi dei rischi Nel P.S.C. dovremmo quindi trovare le seguenti indicazioni: cosa deve essere fatto quando deve essere fatto ( naturalmente è di fondamentale importanza rispettare la successione indicata) chi lo deve fare Si rammenti che le suddette sono indicazioni elaborate in fase progettuale: si provvederà ad integrarle con le necessarie procedure in fase di esecuzione in caso di difformità o variazioni. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 33

34 Analisi di alcuni punti INTERFERENZE E COORDINAMENTO Il CSP si avvale dello sfasamento spaziale o temporale per neutralizzare i rischi che, in base ad esigenze costruttive e di progetto, transitano da una lavorazione all altra. Non sempre è possibile scalettare con un semplice GANTT le varie fasi lavorative. E opportuno allora ricorrere ad altre metodologie di programmazione lavori, tipo PERT, che facilitino l individuazione dei percorsi critici. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 34

35 Analisi di alcuni punti INTERFERENZE E COORDINAMENTO Dispone l utilizzo dei dispositivi di protezione collettiva ed delle misure di prevenzione e protezione. Solo per particolari situazioni di rischio il CSP indicherà l utilizzo di specifici dispositivi di protezione individuale che saranno prevalentemente menzionati solo nei POS delle imprese esecutrici. La durata dei lavori e delle fasi di lavoro è prevista nel progetto dal Committente o dal Responsabile dei Lavori. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 35

36 Cronoprogramma Lavori Fornisce indicazioni sia sull andamento lavori che sulle fasi critiche Fase 1 Fase 2 Fase 3 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ULTERIORI INFORMAZIONI... Fondamentale sarà la produzione da parte delle ditte appaltatrici dei piani di lavoro e delle risorse impegnate. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 36

37 Analisi di alcuni punti INTERFERENZE E COORDINAMENTO Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il C.S.E. verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di P.S.C. con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 37

38 Costi della sicurezza Riferimenti normativi che definiscono l obbligo dei costi della sicurezza D.Lgs. 494/96, articolo 12, comma 1: [ ] nonché la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. D.Lgs. 494/96, articolo 12, comma 1, lettera s): Valutazione, in relazione alla tipologia dei lavori, delle spese prevedibili per l attuazione dei singoli elementi di piano. Legge 109/94, articolo 31, [ ] i relativi oneri vanno evidenziati nei bandi di gara e non sono soggetti a ribasso d asta. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 38

39 Costi della sicurezza Non rientrano nei costi della sicurezza da inserire all interno del P.S.C. i cosiddetti costi generali, cioè tutto quanto fa riferimento all ambito applicativo del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. delle singole imprese esecutrici: i DPI la formazione l informazione la sorveglianza sanitaria le spese amministrative, ecc. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 39

40 Stima dei costi della sicurezza Il Regolamento di attuazione della L.109/94, nell articolo 7 comma 1, chiarisce come la stima debba essere: analitica e per singola voce. Per ogni singola voce, poi, la computazione economica può essere sia a corpo che a misura. Dott. Ing. Francesco De Benedetta 40

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