REGIONE SICILIANA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
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1 REGIONE SICILIANA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
2 Coordinamento scientifico Lia Giambrone - Servizio Statistica ed Analisi Economica (Regione na Assessorato Regionale dell Economia) Alla stesura del volume ha collaborato il Dott. Salvatore Vassallo - ISTAT Ufficio Regionale per la (aggiornamento dei capitoli 2, 3 e 13) Il cap. 18 Gli indicatori ambientali urbani è stato redatto dai Dott.ri Giuseppe Lecardane, Ebe Danese e Mario La Gala (ISTAT - Ufficio Regionale per la ) Il cap. 19 Una misura di sintesi della situazione socio economica dei comuni della è stato redatto dalla Dott.ssa Donatella Cangialosi (ISTAT - Ufficio Regionale per la ) Per chiarimenti sul contenuto del volume rivolgersi a: Assessorato Regionale dell Economia Servizio Statistica ed Analisi Economica via Notarbartolo, Palermo Tel Fax servizio.statistica.bilancio@regione.sicilia.it Istituto Nazionale di Statistica Ufficio Regionale per la via G.B. Vaccarini, Palermo Tel Fax urpa@istat.it Assessore Regionale all Economia Prof. Avv. Gaetano Armao Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro Dott. Vincenzo Emanuele Responsabile del Servizio Statistica ed Analisi Economica della Regione na Dott. Giuseppe Nobile
3 Presentazione Pubblicato per la prima volta nel 2002, l'annuario Statistico regionale 2010, giunge alla sua IX edizione promuovendo un repertorio ampio e significativo dell'informazione su alcuni temi di rilievo del tessuto sociale ed economico regionale, la cui conoscenza risulta indispensabile quale strumento di interpretazione dei fenomeni e, soprattutto, come supporto alle valutazioni e decisioni. L'attività di informazione statistica che ne è oggetto, è strettamente legata alla programmazione dello sviluppo regionale. E' divenuto fondamentale, del resto, per le Amministrazioni pubbliche rendere conto delle proprie attività, soprattutto nei riguardi di coloro che fruiscono dei servizi da esse forniti, oltre che rispetto agli altri livelli di governo erogatori di fondi pubblici. Ed il presente volume è certamente un tassello importante del processo di comprensione e conoscenza dei fenomeni emergenti del territorio siciliano, in modo da rendere più consapevole lo svolgimento dell'azione politico-amministrativa e determinare un coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa. Si ripropongono, per il 2010, le 17 sezioni tematiche degli anni precedenti, attesa la necessità di aggiornare il repertorio di statistiche più consolidato, ma viene anche offerta la possibilità di effettuare confronti sia con altri territori, nella sezione dedicata a Gli indicatori ambientali urbani, che tra i vari distretti della, nel capitolo conclusivo intitolato Una misura di sintesi della situazione socioeconomica del comuni della. Ciò, da una parte, consente di valutare la posizione della Regione rispetto a indicatori di grande interesse, dall'altra fornisce alcuni strumenti per una lettura del territorio, mediante un'analisi descrittiva della struttura ambientale, sociodemografica, produttiva ed economica, volta ad evidenziare le peculiarità delle diverse aree territoriali e ad effettuare confronti spaziali. L'Annuario, particolarmente curato nei testi e nel contenuto informativo, è corredato di diversi strumenti che ne agevolano la lettura, con l'obiettivo di facilitare l'orientamento tra i dati, rappresenta un valido supporto per tutti coloro che, per ragioni diverse, intendono accostarsi al mondo dell'informazione statistica regionale. Il 2011 sarà l'anno della transizione del Paese al federalismo fiscale, i dati offerti dall'annuario regionale potranno supportare il negoziato tra la Regione e lo Stato e consentire di ottenere il risultato che ci prefiggiamo: un federalismo, declinato nel prisma delle previsioni sull'autonomia finanziaria dallo Statuto regionale, e che sia un'opportunità per i siciliani e non un cesoia che sancisca la spaccatura dell'italia di cui ci apprestiamo a celebrare i 150 anni dell Unità. In questa prospettiva ad un'essenziale funzione assolvono la perequazione fiscale e quella infrastrutturale, puntualmente disciplinate dalla legge n.42 del 2009, ma senza le quali in sede attuativa, come un corpo privo di gambe, il federalismo resterà un feticcio, utile solo per irretire, con la retorica, chi ne decanta inesistenti risvolti
4 palingenetici, ma non certo per realizzare il nuovo patto che può legare gli italiani del futuro. Palermo, dicembre 2010 L Assessore per l Economia Prof. Avv. Gaetano Armao L esigenza di disporre di informazioni statistiche aggiornate e dettagliate, da utilizzare come supporto delle decisioni di governo del territorio o per consentire la più puntuale conoscenza dei fenomeni socio-economici, ha sempre rappresentato una delle finalità fondamentali della statistica ufficiale, e non soltanto a livello nazionale. L Annuario Statistico Regionale si configura come uno strumento informativo cui attingere per il reperimento di informazioni rilevanti e di qualità su una realtà fortemente contrastata come quella della. Il volume presenta, in questa IX edizione, flussi informativi che mantengono la struttura dei precedenti volumi ma che descrivono, nel merito delle specifiche materie, condizioni di difficile contesto nella vita economica nazionale e internazionale. Oltre che dalla necessità di misurare le inevitabili conseguenze di questa situazione sulla realtà siciliana, l utilità del volume deriva dalla consapevolezza dei compiti che sono richiesti ad un amministrazione pubblica. La Ragioneria Generale della Regione na è titolare della funzione statistica in virtù della L.R. n. 15/93, art. 6, con attribuzioni anche di coordinamento inter - dipartimentale su questa materia. Negli anni, sono aumentate le attività di rilevazione in collaborazione con ISTAT, ma anche i prodotti e i servizi offerti per riscontrare il crescente volume di informazioni richiesto dall amministrazione e dai soggetti esterni. L obiettivo rimane quello di fornire, a chi governa ed ai cittadini, una base di dati a sostegno del processo decisionale pubblico e la migliore comunicazione che gli utenti possono direttamente verificare anche scorrendo le pagine del presente volume. Palermo, dicembre 2010 Il Ragioniere Generale della Regione Dott. Vincenzo Emanuele
5 INTRODUZIONE L Annuario statistico 2010 si propone anche quest anno come sintesi conoscitiva aggiornata a disposizione dell utenza pubblica, per rispondere al meglio al fabbisogno di dati sulla realtà dell Isola. Dall edizione del 2006, questo lavoro è svolto in collaborazione con l Ufficio ISTAT per la, in base ad una Convenzione che ha reso possibile la sinergia delle fonti e delle risorse disponibili, oltre che alcune efficaci innovazioni di metodo. I dati raccolti nelle tabelle rappresentano le variabili più importanti per descrivere il contesto regionale e sono organizzati in modo uniforme per ogni sezione. Si fornisce, infatti, per ciascun indicatore, una serie storica dei dati regionali che può consentire di delineare le tendenze di medio periodo e la scomposizione a livello provinciale dell ultimo anno della serie temporale. Viene inoltre quasi sempre riportato il confronto del dato regionale con le ripartizioni Nord-Centro e Sud-Isole, e con quello complessivo nazionale. Nell ordinamento per capitoli, dal 1 (Ambiente e territorio) al 17 (Industria), è rimasta inalterata la sequenza delle statistiche di settore già proposta nelle edizioni precedenti. Le due sezioni successive riguardano, invece, la valutazione ambientale della attraverso un confronto spaziale e temporale di un set di indicatori urbani ottenuti dall indagine ISTAT Rilevazione dati ambientali nelle città 2009 (Cap. 18), ed una lettura del territorio regionale attraverso un analisi descrittiva della struttura ambientale, sociodemografica, produttiva ed economica che mette in evidenza le peculiarità delle aree territoriali in cui è suddivisa la regione e consente di effettuare confronti spaziali (Cap. 19). L analisi della qualità ambientale è effettuata in base a sei aree tematiche, acqua, energia, aria, trasporti, verde urbano e rifiuti, ed ha lo scopo di stimolare confronti e diffondere informazioni sempre più complete ed integrate sui
6 fenomeni ambientali al fine di tutelare le nostre città dalla pressane attività antropica. Il 19 ed ultimo capitolo, rappresenta uno sviluppo del progetto che ha portato alla realizzazione del Repertorio Statistico dei comuni della realizzato grazie ad una convenzione stipulata tra la sede territoriale per la dell Istat ed il Servizio Statistica e Analisi Economica della Regione na. Esso fornisce un sistema organico di informazioni quantitative a livello della più dettagliata partizione territoriale di tipo amministrativo che consente di misurare, mediante un ampio insieme di indicatori settoriali, i principali aspetti della struttura sociale e produttiva della regione e dei servizi offerti alla collettività all interno della stessa. In altri termini, obiettivo del capitolo è quello di rappresentare lo stato di salute del comuni siciliani mediante l individuazione di un metodo che sintetizzi la molteplicità di indicatori esistenti per i principali fenomeni ambientali, sociali ed economici in un unico indicatore atto a misurare il livello di sviluppo socioeconomico del territorio. La visione della che i dati dell Annuario, raccolti in 158 tabelle e 314 pagine, restituiscono nel complesso, rimanda come di consueto a differenze strutturali già note e a performance non incoraggianti della qualità sociale, come il divario fra il tasso di occupazione regionale (43,5%) e quello nazionale (57,5%) o l incidenza della spesa siciliana in R&S sul totale dell Italia (4,3%) inferiore all analoga, già scarsa, incidenza sul PIL del paese (5,7%). Si tratta peraltro di variabili i cui valori recenti non tracciano un percorso migliorativo ed alle quali il ciclo economico negativo non offre, a breve, prospettive di sensibile recupero. In ogni caso, l evidenza statistica induce ad aggiornare i riferimenti degli osservatori e dei policymaker e può talvolta comportare modifiche nel nostro approccio alle criticità, sia in termini di analisi che di politiche di intervento. Come per le precedenti edizioni, il volume mira a raggiungere una vasta gamma di fruitori. Per questo, esso è anche pubblicato sulla pagina web del Servizio Statistica della Regione (pti.regione.sicilia.it), dove tabelle e commenti sono facilmente scaricabili e dove è anche disponibile una versione in lingua inglese. Indicazioni relative agli approfondimenti tematici sono riportate in ciascuna sezione, sia come link a siti consultabili su internet sia come testi pubblicati, consentendo all utente di seguire percorsi personali di ricerca sulle singole materie trattate. Giuseppe Nobile Responsabile del Servizio Statistica ed Analisi Economica Regione na
7 INDICE DELLE TAVOLE Capitolo 1. Ambiente e Territorio 1. 1 Classificazione del territorio per zona altimetrica e sismicità 1. 2 Classificazione del territorio per zona altimetrica e provincia 1. 3 Media annua della precipitazione e della temperatura per provincia 1. 4 Comuni e popolazione per classi di ampiezza demografica 1. 5 Aree comprese nelle zone di protezione speciali (ZPS), nei siti di importanza comunitaria (SIC) e nella rete Natura Incendi boschivi 1. 7 Infrastrutture idriche, servizi di fognature ed impianti di depurazione 1. 8 Produzione di rifiuti solidi urbani 1. 9 Raccolta di rifiuti solidi urbani Raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani per tipologia di rifiuto Capitolo 2. Popolazione e Famiglie 2. 1 Popolazione residente e movimento in anagrafe 2. 2 Indicatori del movimento demografico 2. 3 Popolazione residente per sesso ed età segue Popolazione residente per sesso ed età 2. 4 Indicatori di struttura della popolazione 2. 5 Popolazione per stato civile 2. 6 Matrimoni 2. 7 Cittadini stranieri residenti 2. 8 Famiglie e aspetti della vita quotidiana 2. 9 Beni durevoli posseduti Capitolo 3. Lavoro 3. 1 Forze di lavoro e tassi percentuali 3. 2 Popolazione di 15 anni e oltre per condizione, provincia e sesso 3. 3 Occupati per posizione nella professione 3. 4 Occupati in complesso a tempo pieno e part-time 3. 5 Occupati dipendenti a tempo parziale e sesso 3. 6 Occupati dipendenti a tempo indeterminato per sesso 3. 7 Occupati dipendenti a tempo determinato per sesso Capitolo 4. Sanità e Salute 4. 1 Indicatori del bilancio del Servizio Sanitario Nazionale 4. 2 Istituti di cura pubblici e privati 4. 3 Personale degli istituti di cura pubblici e privati 4. 4 Indicatori di struttura del personale degli istituti di cura 4. 5 Interruzioni volontarie di gravidanza per classe d età della madre e provincia di intervento 4. 6 Interruzioni volontarie di gravidanza per classe d età della madre e provincia di residenza 4. 7 Morti per gruppi di cause e sesso in segue Morti per gruppi di cause e sesso in
8 Capitolo 5. Assistenza e Previdenza 5. 1 Ore autorizzate per trattamenti di Integrazione Salariale Gestione industria 5. 2 Ore autorizzate per trattamenti di Integrazione Salariale Gestione edilizia 5. 3 Infortuni denunciati e indennizzati per settore 5. 4 Pensioni dei comparti privato e pubblico 5. 5 Pensioni IVS, indennitarie e assistenziali 5. 6 Indicatori sintetici delle pensioni 5. 7 Presidi residenziali socioassistenziali, posti letto, e ospiti presenti al 31 dicembre 5. 8 Prestazioni e contributi sociali degli enti di previdenza per funzione 5. 9 Organizzazioni di volontariato e volontari Capitolo 6. Conti Economici Regionali 6. 1 Conto economico delle risorse e degli impieghi 6. 2 Valore aggiunto ai prezzi base per ramo di attività 6. 3 Valore aggiunto ai prezzi base dell industria in senso stretto 6. 4 Unità di lavoro per ramo di attività 6. 5 Unità di lavoro dell industria in senso stretto 6. 6 Spesa delle famiglie e delle Amministrazioni pubbliche 6. 7 Redditi da lavoro dipendente per ramo di attività 6. 8 Redditi da lavoro dipendente dell industria in senso stretto 6. 9 Valore aggiunto ai prezzi base per ramo di attività economica, PIL e PIL procapite Capitolo 7. Giustizia 7. 1 Fallimenti dichiarati e caratteristiche delle imprese dichiarate fallite per distretto di corte d appello 7. 2 Fallimenti dichiarati quozienti per imprese attive dello stesso tipo 7. 3 Fallimenti chiusi con liquidazione e ripartizione dell attivo 7. 4 Protesti per specie dei titoli di credito e Provincia segue Protesti per specie dei titoli di credito e Provincia 7. 5 Domande di separazione e separazioni concesse per rito 7. 6 Delitti e persone denunciate per cui l Autorità giudiziaria ha iniziato l azione penale 7. 7 Delitti denunciati all autorità giudiziaria dalle forze dell ordine 7. 8 Delitti denunciati all autorità giudiziaria dalle forze dell ordine per tipo di delitto segue Delitti denunciati all autorità giudiziaria dalle forze dell ordine 7. 9 Detenuti presenti e detenuti tossicodipendenti per nazionalità Sudici e tentativi di suicidio Capitolo 8. Cultura 8. 1 Attività teatrali e musicali per tipo di rappresentazione 8. 2 Cinema Numero di spettacoli, biglietti venduti e spesa 8. 3 Spesa del pubblico per manifestazioni sportive 8.3 -segue Spesa del pubblico per manifestazioni sportive 8. 4 Tirature e vendite dei principali quotidiani regionali 8.5 Fruizione dei beni culturali in
9 Capitolo 9. Turismo 9. 1 Movimento negli esercizi ricettivi in totale per nazionalità 9. 2 Movimento negli esercizi alberghieri per nazionalità 9. 3 Movimento negli esercizi complementari per nazionalità 9. 4 Consistenza degli esercizi ricettivi 9. 5 Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi ricettivi per provenienza dei clienti stranieri 9. 6 Arrivi, presenze per mese negli esercizi ricettivi in complesso Capitolo 10. Trasporti e Comunicazione Consistenza del parco veicolare secondo le risultanze del PRA 10.1-segue Consistenza del parco veicolare secondo le risultanze del PRA Incidenti stradali e persone infortunate secondo la conseguenza Incidenti secondo la tipologia Incidenti tra veicoli in marcia secondo il tipo Incidenti e persone infortunate secondo la categoria della strada e la conseguenza 10.5-segue Incidenti e persone infortunate secondo la categoria della strada e la conseguenza Aziende di trasporto pubblico locale per tipologia di servizio svolto Numero di aziende del trasporto pubblico locale per classi di addetti e di mezzi di esercizio Principali dati di traffico del servizio urbano ed extraurbano Traffico delle navi Tirrenia S.p.A. nei collegamenti con le Isole Minori Servizi aerei complessivi negli aeroporti siciliani segue Servizi aerei complessivi negli aeroporti siciliani Collegamenti nazionali commerciali per tratta di origine-destinazione Ripartizione del mercato aereo tra compagnie tradizionali e low-cost per aeroporto Servizi aerei internazionali negli aeroporti siciliani Suddivisione del traffico commerciale passeggeri per area geografica Infrastrutture portuali per Capitaneria di Porto Numero di posti barca per Capitaneria di Porto Consistenza del naviglio da diporto Capitolo 11. Commercio Interno ed Estero Commercio Interno Esercizi commerciali all ingrosso per specializzazione merceologica Esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa Grande distribuzione commerciale Vendite al dettaglio di prodotti alimentari e non Commercio Estero Interscambio commerciale con l Estero Importazioni 11.5-segue Interscambio commerciale con l Estero Importazioni Interscambio commerciale con l Estero Esportazioni 11.6-segue Interscambio commerciale con l Estero Esportazioni
10 Capitolo 12. Edilizia Fabbricati residenziali e non residenziali Nuove abitazioni e vani in fabbricati residenziali e non residenziali Procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo Lavori pubblici posti in gara Capitolo 13. Agricoltura Produzione dell agricoltura e valore aggiunto dell agricoltura, silvicoltura e pesca ai prezzi base - Valori ai prezzi correnti Produzione e valore aggiunto dell agricoltura, silvicoltura e pesca ai prezzi base Valori a prezzi costanti del Produzione dei principali prodotti agricoli Produzione di vino con uve da vino per marchio di qualità Superficie utilizzata dei principali prodotti agricoli Bestiame macellato per specie Aziende biologiche per tipo di attività Aziende agrituristiche per tipo di autorizzazione di ospitalità 13.8-segue Aziende agrituristiche per tipo di autorizzazione di ospitalità Capitolo 14. Istruzione Circoli didattici della scuola dell infanzia Scuole elementari Scuola secondaria di 1 grado Scuole secondarie superiori 14.4-segue Scuole secondarie superiori Personale docente a tempo determinato Studenti universitari iscritti per università e facoltà 14.6-segue Studenti universitari iscritti per università e facoltà 14.6-segue Studenti universitari iscritti per università e facoltà Indicatori dell istruzione universitaria Spesa per R&S Personale addetto alla R&S Capitolo 15. Credito Indicatori principali della struttura del sistema bancario Depositi bancari per comparti di attività economica Impieghi bancari per comparti di attività economica Depositi bancari per gruppi dimensionali di banche Impieghi bancari per gruppi dimensionali di banche Sportelli bancari in attività per gruppi istituzionali Sportelli bancari in esercizio per gruppi dimensionali Finanziamenti bancari oltre il breve termine Capitolo 16. Finanza Pubblica Bilancio della Regione na - Competenza Bilancio della Regione na Entrate Accertate Bilancio della Regione na Spese impegnate Bilancio della Regione na - Risultati di sintesi della gestione di cassa Impegni della Regione per settori ISTAT
11 16. 6 Conto Consolidato del settore pubblico allargato: Entrate Conto Consolidato del settore pubblico allargato: Spese Amministrazioni comunali della Conto di cassa Amministrazioni provinciali della : Conto di cassa Capitolo 17. Industria Produzione di energia elettrica per fonte utilizzata e categoria di produttori Consumi di energia elettrica Vendite di benzina Vendite di gasolio per autotrazione e olio combustibile Imprese manifatturiere attive iscritte nei registri CCIAA 17.5-segue Imprese manifatturiere attive iscritte nei registri CCIAA Capitolo 18. Gli indicatori ambientali urbani Acqua Fig Consumo di acqua per uso domestico in per i comuni capoluogo di provincia Fig Percentuale di popolazione residente nei comuni capoluogo di provincia in servita da impianti di depurazione delle acque reflue urbane Consumo di acqua per uso domestico in per i comuni capoluogo di provincia segue Consumo di acqua per uso domestico in per i comuni capoluogo di provincia Percentuale di popolazione residente nei comuni capoluogo di provincia in servita da impianti di depurazione delle acque reflue urbane Comuni capoluogo di provincia che adottano misure di razionamento nel servizio di erogazione dell acqua per uso domestico in base al perdurare della misura nel corso dell anno Aria Fig Densità di centraline fisse di monitoraggio della qualità dell aria per i comuni capoluogo di provincia aggregati per regione Fig Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell aria in per i comuni Fig capoluogo di provincia Numero massimo dei superamenti del limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 in per i comuni capoluogo di provincia Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell aria in per i comuni capoluogo di provincia (per abitanti) Numero massimo dei superamenti del limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 in per i comuni capoluogo di provincia Energia Fig Fig Consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento per i comuni capoluogo di provincia Consumo di energia elettrica per uso domestico in per i comuni capoluogo di provincia Consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento per i comuni capoluogo di provincia Consumo di energia elettrica per uso domestico in per i comuni capoluogo di provincia
12 Rifiuti Fig Raccolta differenziata dei rifiuti urbani in per i comuni capoluogo di provincia aggregati per regione Fig Raccolta differenziata dei rifiuti urbani in per i comuni capoluogo di provincia Raccolta di rifiuti urbani in per i comuni capoluogo di provincia Raccolta differenziata dei rifiuti urbani in per i comuni capoluogo di provincia Trasporti Fig Domanda di trasporto pubblico (passeggeri trasportati per mezzi di trasporto pubblico per abitante) per i comuni capoluogo di provincia aggregati per regione Fig Domanda di trasporto pubblico in per i comuni capoluogo di provincia Fig Tasso di motorizzazione in per i comuni capoluogo di provincia Domanda di trasporto pubblico in per i comuni capoluogo di provincia Verde urbano Fig Densità di verde urbano per i comuni capoluogo di provincia aggregati per regione Fig Densità di verde urbano in per i comuni capoluogo di provincia Densità di verde urbano in per i comuni capoluogo di provincia (% sulla superficie comunale) Densità di verde urbano in per i comuni capoluogo di provincia (mq per abitante) Numero indicatori per l indice di eco-compatibilità Classifica dei comuni capoluogo di provincia per maggiore attenzione all ecocompatibilità Capitolo 19. Una misura di sintesi della situazione socio economica dei comuni della Indicatori per classe di ampiezza demografica dei comuni Graduatoria degli indicatori comunali per provincia: assegnazione dei ranghi Graf Classificazione dei comuni per livello di sviluppo socioeconomico 19.3 Gruppi di comuni siciliani per livello di sviluppo socioeconomico Posizionamento dei capoluoghi di provincia in base all indicatore di sintesi Graf Graf Indicatore di sintesi nei comuni capoluogo di provincia Boxplot dell indicatore di sintesi per classe di ampiezza demografica dei comuni Appendice statistica 19. A1 I metadati 19. A2 Statistiche descrittive degli indicatori comunali
13 AVVERTENZE Simboli Convenzionali In alcune tavole sono adoperati i seguenti simboli convenzionali: Linea (-) Non disponibile (n.d.) a) il fenomeno non esiste; b) il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati. il dato non è disponibile Composizioni Percentuali Le composizioni percentuali sono arrotondate alla prima cifra decimale, pertanto il totale dei valori percentuali così calcolati può non risultare uguale a 100. Dati Provvisori e Rettifiche I dati relativi a periodi più recenti sono in parte provvisori e pertanto suscettibili di rettifica nelle successive edizioni del volume. I dati contenuti in precedenti edizioni che non concordano con quelli del presente volume sono da considerarsi rettificati. Arrotondamenti Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità (di migliaia o di milioni) in più o in meno. Eurolire Si riferisce ai valori monetari precedenti l anno 1999, quando l EURO non esisteva come divisa. I valori sono ottenuti convertendo in EURO gli importi in LIRE, secondo la parità fissata (1 EURO = 1936,27 LIRE). Ripartizioni Geografiche Nord-Centro: Piemonte, Valle d Aosta, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli- Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio. Sud-Isole: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria,, Sardegna.
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15 1 AMBIENTE E TERRITORIO La regione si estende su una superficie di Kmq, caratterizzandosi come l isola di maggiore dimensione del Mediterraneo e la più estesa tra le regioni italiane. E collocata fra il 12 e il 16 meridiano Est Greenwich e tra il 36 e il 39 parallelo Nord e presenta uno sviluppo complessivo delle coste di km di lunghezza, pari al 20% circa del litorale nazionale. Il territorio è prevalentemente costituito da colline che rappresentano oltre il 60% dell intera area regionale. Circa un quarto è costituito da zone montane ed il resto da pianure. Secondo l attuale classificazione ed in base agli ultimi dati disponibili e relativi all anno 2008, il 90% dei comuni rientra nell ambito di livelli di sismicità medio alti. Nel corso dell ultimo anno, si è registrato un incremento del livello di piovosità nella regione. Nel 2009 in sono caduti mediamente 836 millinetri di pioggia (contro i 518 mm del 2008) con una intensità dei fenomeni fortemente concentrata nelle province di Palermo e Messina. La temperatura media annua più elevata si è avuta a Siracusa ed è stata pari a 18,5 mentre Enna si è rivelata la provincia con il clima più freddo (11,3 la temperatura minima registrata nel 2009). Quanto alla conservazione della natura, tema sempre più attuale e dibattuto sul piano scientifico e politico, il volume presenta i dati relativi alle aree comprese nelle Zone di protezione speciale (Zps), nei Siti di importanza comunitaria (Sic) e nella rete Natura I siti compresi nella rete Natura 2000 sono, in, pari a 232 e includono un area di circa 567 mila ettari, pari al 22% della superficie territoriale regionale. Fanno parte della rete Natura 2000 le Zps previste dalla direttiva Uccelli per la conservazione degli uccelli selvatici e i Sic previsti dalla direttiva Habitat per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e delle specie animali e vegetali selvatiche. In, a dicembre 2009 le Zps
16 erano 29 per una estensione di poco più di 387 mila ettari e i Sic erano 217 e coprivano il 15% circa del territorio regionale. Le aree comprese nella rete Natura 2000 erano 232 con una estensione di 568 mila 736 chilometri. In base alle rilevazioni effettuate dall ARPA e dagli organi periferici del Corpo Forestale dello Stato, nel 2009 si sono registrati nell Isola 762 incendi boschivi, con una flessione del 44 rispetto al numero di casi registrati nel La superficie interessata è stata di ettari coperti per il 20,8% da boschi e per la restante parte da altra tipologia di vegetazione. Ogni evento ha interessato mediamente 11,4 ettari con una flessione di quasi il 50% rispetto all anno precedente. L analisi provinciale riferita al 2009 evidenzia il primato negativo di Agrigento, con un numero di incendi pari a 368 e quello positivo di Caltanissetta (25 incendi nel corso del 2009). Il prelievo complessivo di acqua a scopo potabile ha toccato nel 2008 i 626 milioni di metri cubi, corrispondenti al 6,9% del totale nazionale. Il trattamento di potabilizzazione, effettuato nel 35,2% di tali volumi, ha inciso di più rispetto alla media italiana (32,2%). La quota di acqua erogata sul totale di acqua immessa nelle reti di distribuzione è stata del 64,8% (67,9% il dato dell Italia in complesso), di riflesso ad un insieme di elementi tra cui le perdite delle condotte, le quantità destinate ad usi pubblici e non contabilizzate, gli sfiori dei serbatoi, e così via. La quantità di rifiuti solidi urbani prodotta in nel corso del 2008 è stata pari a tonnellate (-1,7% rispetto all anno precedente). La produzione pro-capite annua è di circa 526 chilogrammi, anch essa in calo rispetto al Nel la produzione di rifiuti solidi urbani ha registrato un aumento cumulato pari al 4,2%, mentre il pro-capite è passato da 536 kg annui ai già citati 526 kg. A livello provinciale le statistiche confermano Catania e Palermo ai primi posti per quantità prodotta di rifiuti solidi sia in termini assoluti che relativi. Con riferimento ai dati per abitante Catania ha una produzione annua di 574 chilogrammi e Palermo di 568 Kg, entrambi superiori al valore nazionale (541Kg). Tra le province, in coda alla classifica si colloca Enna (con 414 Kg). Nel 2007 la raccolta differenziata è risultata pari a tonnellate (6,7% del totale RSU) in crescita dell 8,2% rispetto all anno precedente. L analisi per tipologia evidenzia la prevalenza di materiali cartacei che rappresentano la quota maggiore della raccolta differenziata sia a livello nazionale che regionale. Nel periodo la raccolta differenziata è aumentata del 28,9% e la sua incidenza sul totale si è incrementata di 0,6 punti percentuali. A livello provinciale, il ventaglio delle situazioni in essere nel 2008 vede Trapani collocata al vertice (11,6%) e Siracusa che invece si qualifica come area meno virtuosa con appena il 4%.
17 Glossario Area naturale protetta: territorio sottoposto ad un regime speciale di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche rilevanti dal punto di vista naturalistico e ambientale. Frequenza delle precipitazioni: numero dei giorni in cui la quantità delle precipitazioni ha raggiunto un millimetro di altezza. Impianti di depurazione: si distinguono tre tipi di trattamento di depurazione: primario, che consente la rimozione di buona parte dei solidi sospesi sedimentabili per decantazione meccanica, con o senza uso di sostanze chimiche; secondario, che rende possibili i processi di ossidazione biologica della sostanza organica biodegradabile sospesa e disciolta nelle acque di scarico, utilizzando batteri aerobi; terziario, che consente di rimuovere efficacemente sostanze non eliminate completamente dai trattamenti precedenti (microrganismi, sali nutritivi, sostanze organiche). Media di temperatura massima: media aritmetica dei dati di temperatura massima giornaliera nelle stagioni. Media di temperatura minima: media aritmetica dei dati di temperatura minima giornaliera nelle stagioni. Parchi nazionali: aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o parzialmente inalterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future. Parchi naturali regionali: aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nell ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. Precipitazione totale: somma delle precipitazioni giornaliere nelle stagioni. Raccolta differenziata: raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinata al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima. Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali, abbandonati o destinati all abbandono, che rientrano nelle categorie riportate nel Decreto Legislativo e di cui il detentore, abbia deciso o abbia l obbligo di disfarsi (Direttiva 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, Decreto legislativo 5/2/1997, n. 22).
18 I rifiuti sono classificati secondo l origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e, secondo le caratteristiche, in rifiuti pericolosi e non pericolosi. Rifiuto urbano: a) rifiuti domestici anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla precedente lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; c) rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade o aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d acqua; e) rifiuti vegetali provenienti dalle aree verdi, quali giardini, parchi, aree cimiteriali.. Riserve naturali: aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche. Possono essere statali o regionali in base alla rilevanza degli interessi in esse rappresentati. Sono classificate in: Riserve Naturali Integrali: aree in cui la presenza umana è limitata a scopi strettamente scientifici e di sorveglianza. Riserve Naturali Orientate: aree la cui fruizione è controllata e proporzionata alle caratteristiche ambientali dei territori. In tali Riserve vengono messe in atto strategie di gestione finalizzate non solo alla conservazione ma anche allo sviluppo delle piene potenzialità naturalistiche dei territori. Inoltre vengono promossi programmi di educazione naturalistica per favorire forme di turismo compatibile più rispettose e consapevoli nei confronti dell ambiente. Riserve Naturali Biologiche: aree volte principalmente alla tutela del patrimonio genetico delle specie animali e vegetali in esse presenti. Riserve Naturali Speciali: aree istituite al fine di assicurare la tutela di singole manifestazioni naturali o di luoghi (per esempio cascate, grotte ecc.), di "monumenti naturali" e così via. Sismicità: alla base della classificazione di sismicità vi è il verificarsi di un terremoto nel territorio considerato. Le informazioni vengono acquisite anche sulla base di fonti storiche a partire dall anno Nel grado di sismicità non classificate sono compresi sia i comuni dove la sismicità è assente, sia quelli per i quali le attuali analisi non consentono alcun procedimento di classificazione. Siti di importanza cmunitaria (Sic): Designati ai sensi della direttiva n. 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche (direttiva Habitat ), sono costituiti da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata, nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle specie della flora e della fauna per cui l area naturale è designata. Superficie forestale: somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata. Superficie forestale boscata: estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti, a maturità, un area di incidenza (proiezione sul
19 terreno della chioma delle piante) di almeno il 50% della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque. Superficie forestale non boscata: estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno) e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi, terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio, nonché dalle abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell azienda forestale. Temperatura massima: temperatura massima giornaliera più elevata fra tutte quelle rilevate nelle stagioni.. Temperatura minima: temperatura minima giornaliera più bassa fra tutte quelle rilevate nelle stagioni. Zona altimetrica: ripartizione del territorio in zone omogenee derivanti dall aggregazione di comuni contigui sulla base di valori soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna, di collima e di pianura. Per tenere conto dell azione moderatrice del mare sul clima, le zone altimetriche di montagna e di collina sono state divise in zone altimetriche di montagna interna e litoranea e di collina interna e litoranea, includendo nelle zone litoranee i territori bagnati dal mare o in prossimità di esso, esclusi dalla zona di pianura. Zona altimetrica di montagna: territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudine non inferiore a 600 metri nell Italia settentrionale e 700 metri nell Italia centro-meridionale ed insulare. Zona altimetrica di collina: territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudine inferiore a 600 metri nell Italia settentrionale e 700 metri nell Italia centro-meridionale ed insulare. Zona altimetrica di pianura: territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall assenza di masse rilevate. Si considerano nella zona di pianura anche le propaggini di territorio che nei punti più discosti dal mare si elevino ad altitudine, di regola, non superiore ai 300 metri, purché presentino, nell insieme e senza soluzione di continuità, inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura. Zone marine protette: vengono classificate in: Zona A: riserva integrale interdetta a tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo all'ambiente marino; Zona B: riserva generale dove sono consentite, spesso regolamentate ed autorizzate dall'organismo di gestione, attività di fruizione ed uso sostenibile dell'ambiente con il minor impatto possibile; Zona C: riserva parziale, dove sono consentite e regolamentate dall'organismo di gestione, oltre a quanto consentito nelle altre zone, le attività di fruizione ed uso sostenibile del mare di modesto impatto ambientale. In tale zona ricade in genere la maggiore estensione dell'area marina protetta; Zona D: zona di promozione economica e sociale. Zone di protezione speciale (Zps): Designate ai sensi della direttiva n. 79/409/Cee, sono costituite da territori idonei per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all allegato I della direttiva, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
20 Approfondimenti Volumi Annuario dei dati ambientali 2009 Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente Rapporto sulle frane in Italia, Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente Annuario Statistico Italiano ISTAT Scenari energetici italiani Valutazioni di misure di politica energetica, ENEA Su Internet Annuario dei dati ambientali Rapporto sulle frane in Italia Gli indicatori per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente - 1 Rapporto sullo stato di attuazione della zonizzazione acustica dei Comuni italiani MAIS - Modulo di Accesso alle Informazioni Spaziali BRACE - Banca dati qualità dell'aria Database sulle aree protette della Federazione Italiana Parchi e Riserve naturali Servizio Mareografico Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente - Relazione sullo stato dell'ambiente in Comitato per la Vigilanza sull uso delle Risorse Idriche: Le principali grandezze economiche del settore dei servizi idrici Relazione annuale al Parlamento sullo stato dei servizi idrici Problematiche connesse all'impiego di Organismi Geneticamente Modificati e proposte di interventi APAT ONR, Rapporto Rifiuti APAT ONR, Rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti. Portale cartografico nazionale Atti della conferenza nazionale sui cambiamenti climatici 2007
21 Statistiche ambientali Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 1: Ambiente e territorio Statistiche sulle acque Annuario regionale dei dati ambientali Relazione sullo stato dell ambiente in Aree Tematiche Analisi e dati Territorio Dati sul Territorio e l Ambiente Dati sulle coste e sulla balneabilità
22 Tavola 1.1 Classificazione del territorio per zona altimetrica e sismicità Anno 2009 Sud-Isole Nord-Centro Italia Superfice territoriale per zona altimetrica (in ettari) Montagna di cui interna di cui litoranea Collina di cui interna di cui litoranea Pianura Totale Popolazione per zona altimetrica Montagna di cui interna di cui litoranea Collina di cui interna di cui litoranea Pianura Totale Alta Media Bassa Minima Alta Media Bassa Minima Alta Media Bassa Minima Fonte: Elaborazione su dati ISTAT * dati al 2005 Sismicità (dati al 2008) Numero comuni Superficie (in ettari)* Popolazione (in migliaia)
23 Tavola 1.2 Classificazione del territorio per zona altimetrica e provincia (popolazione in migliaia; superficie in ettari) Montagna Collina Pianura Numero comuni Numero comuni Numero comuni Superficie Popolazione Superficie Popolazione Superficie Popolazione Province Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Ripartizioni Sud-Isole Nord-Centro Italia Italia = 100 3,7 5,9 8,6 7,5 12,6 10,4 1,8 5,2 6,7 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT
24 Tavola 1.3 Media annua della precipitazione totale e della temperatura per provincia Precipitazione (millimetri) Temperatura (gradi Celsius) Totale Massima Minima Media Escursione termica media annua (gradi Celsius) ,9 13,1 17,5 8, ,6 13,6 18,1 9, ,6 13,9 18,3 8, ,8 14,0 18,4 8, ,9 14,4 18,2 7,5 Province 2009 Agrigento ,3 12,8 17,1 Caltanissetta ,0 12,4 16,7 Catania ,2 12,4 17,3 Enna ,8 11,3 16,1 Messina ,3 14,8 18,3 Palermo ,8 12,5 16,4 Ragusa ,3 13,9 18,1 Siracusa ,8 14,1 18,5 Trapani ,3 14,9 18,1 Ripartizioni 2009 Sud-Isole ,5 11,9 16,2 Nord-Centro n. d. n. d. n. d. n. d. Italia ,7 9,0 13,3 8,5 8,6 9,8 9,5 7,0 7,7 8,4 8,7 6,4 8,6 n. d. 8,7 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT - L'andamento meteo-climatico in Italia (Anni )
25 Tavola 1.4 Comuni e popolazione per classi di ampiezza demografica Numero comuni Popolazione Numero comuni Popolazione Numero comuni Popolazione fino a da a da a Province Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Ripartizioni Sud-Isole Nord-Centro Italia Province Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Ripartizioni Sud-Isole Nord-Centro Italia Fonte: Elaborazione su dati ISTAT da a oltre Totale
26 Tavola 1. 5 Aree comprese nelle zone di protezione speciale (ZPS), nei Siti di importanza comunitaria (SIC) e nella rete Natura 2000 Sud-Isole Nord-Centro Italia Dati a dicembre 2006 ZPS Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 14,2 13,4 n.d. 12,3 Sic (b) Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 14,9 17,3 n. d. 15,0 Natura 2000 (c) Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 21,2 23,0 n. d. 20,6 Dati a dicembre 2009 ZPS Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 15,1 15,9 n.d. 14,5 Sic (b) Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 14,9 17,4 n. d. 15,0 Natura 2000 (c) Numero Superficie (ettari) % su superficie territoriale (a) 21,1 24,1 n. d. 20,6 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT (a) i valori in ettari della superficie sono basati sulle misurazioni dell'agenzia del territorio al (b) dal luglio 2006 i psci sono diventati Sic (c) il numero e l'estensione dei siti Natura 2000 per regione è calcolato escludendo le sovrapposizioni tra i Sic e le Zps
27 Tavola 1.6 Incendi boschivi Numero incendi boschivi Superficie forestale percorsa dal fuoco (in ettari) Superficie boscata Superficie non boscata Superficie totale Sup. media percorsa dal fuoco (ettari/incendi) , , , , ,4 Province Agrigento ,9 Caltanissetta ,2 Catania ,8 Enna ,1 Messina ,3 Palermo ,5 Ragusa ,6 Siracusa ,1 Trapani ,4 Ripartizioni Sud-Isole ,2 Nord-Centro ,3 Italia ,1 Italia = ,1 0,6 16,2 2,5 17,4 Fonte: Elaborazione su dati Servizio Antincendi Boschivi e Corpo Forestale dello Stato
28 Tavola 1.7 Infrastrutture Idriche, servizi di fognature ed impianti di depurazione - anno 2008 Sud-Isole Nord-Centro Italia Volumi di acqua ad uso potabile (migliaia di metri cubi) Prelevata Potabilizzata Immessa in rete Erogata Potabilizzata/prelevata (%) 35,2 33,2 31,7 32,2 Erogata/immessa in rete (%) 64,9 60,3 71,9 67,9 Impianti di depurazione per tipologia di trattamento degli delle acque reflue Trattamento primario Numero impianti Abitanti equivalenti serviti Trattamento secondario Numero impianti Abitanti equivalenti serviti Trattamento terziario Numero impianti Abitanti equivalenti serviti Impianti di depurazione in esercizio Numero impianti Abitanti equivalenti serviti Fonte: Elaborazione su dati ISTAT
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