GRUPPO BANCA CARIGE BILANCIO CONSOLIDATO 2011

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1 GRUPPO BANCA CARIGE BILANCIO CONSOLIDATO 2011 PREMESSA 5 CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA 6 STRUTTURA DEL GRUPPO BANCA CARIGE AL 31/12/ CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 12 POTERI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI E DELEGHE LORO ATTRIBUITE 13 SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE 15 RELAZIONE CONSOLIDATA SULLA GESTIONE 16 - Il quadro reale e monetario 17 - La strategia 19 - I fatti di rilievo intervenuti nell esercizio 20 - L attività di intermediazione 23 - I risultati economici 39 - L'attività assicurativa 45 - Il marketing, i servizi e la tutela del cliente 46 - Le relazioni esterne e l attività di promozione culturale, scientifica e sociale 48 - Il sistema distributivo e la gestione delle risorse 49 - Le immobilizzazioni e le partecipazioni 52 - La corporate governance 53 - La struttura proprietaria ed i rapporti con l'ente conferente 53 - I titoli Carige 54 - Il rendiconto finanziario, il patrimonio e la gestione dei rischi 54 - Le Società del Gruppo 57 - Principali rischi ed incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione 67 SCHEMI CONTABILI CONSOLIDATI 69 - Stato patrimoniale consolidato 70 - Conto economico consolidato 72 - Il prospetto della redditività consolidata complessiva 73 - Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato 74 - Rendiconto finanziario consolidato 76 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 77 Parte A - Politiche contabili 78 A 1 - Parte generale 79 Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali 79 Sezione 2 - Principi generali di redazione 79 Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento 81 Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 85 Sezione 5 - Altri aspetti 86 A 2 Parte relativa alle principali voci di bilancio 87 A 3 Informativa sul fair value 106 Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 109 Parte C Informazioni sul conto economico consolidato 179 Parte D Redditività consolidata complessiva 216 Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 218 Parte F Informazioni sul patrimonio consolidato 296 Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 309 Parte H Operazioni con parti correlate 311 Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 314 Parte L Informativa di settore 317 ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL ART. 81 TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 327 ALLEGATI

2 BANCA CARIGE SpA BILANCIO 2011 SCHEDA DI SINTESI E INDICATORI DI GESTIONE 341 RELAZIONE SULLA GESTIONE L attività di intermediazione I risultati economici Le immobilizzazioni, le partecipazioni e azioni proprie Il rendiconto finanziario, il patrimonio, la gestione dei rischi e indicatori finanziari Rapporti con gli azionisti e con le società partecipate Principali rischi ed incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione 367 SCHEMI CONTABILI Stato patrimoniale Conto economico Il prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario 376 NOTA INTEGRATIVA 377 Parte A Politiche contabili 378 A 1 Parte generale 379 Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali 379 Sezione 2 Principi generali di redazione 379 Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio 380 Sezione 4 Altri aspetti 380 A 2 Parte relativa alle principali voci di bilancio 381 A 3 Informativa sul fair value 397 Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale 400 Parte C Informazioni sul conto economico 460 Parte D Redditività complessiva 483 Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 485 Parte F Informazioni sul patrimonio 538 Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 548 Parte H Operazioni con parti correlate 550 Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 553 Parte L Informativa di settore 556 ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO AI SENSI DELL ART. 81 TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI 557 PROPOSTA ALL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 559 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 561 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 598 ALLEGATI 601 AVVERTENZE Nelle tabelle delle Relazioni e del Bilancio sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: - quando il dato è nullo quando il dato non risulta significativo 4

3 PREMESSA I bilanci al 31 dicembre consolidato e d impresa della Capogruppo Banca Carige sono stati redatti applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS e le connesse interpretazioni (SIC/IFRIC) formalmente omologati dalla Commissione Europea e osservando le indicazioni di cui alla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d'italia (Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione). Essi sono costituiti dagli schemi di bilancio al 31 dicembre 2011, dalla nota integrativa e dagli allegati, e sono corredati dalla Relazione sull andamento della gestione redatta dagli Amministratori. Gli schemi di bilancio sono costituiti da: - Stato patrimoniale; - Conto economico; - Prospetto della redditività complessiva; - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - Rendiconto finanziario. La Relazione sulla gestione fornisce le informazioni richieste sull andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui il Gruppo ha operato nonché sui principali rischi e incertezze che si trova ad affrontare. Il bilancio consolidato e quello d impresa della Banca Carige sono stati oggetto di revisione contabile da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., sulla base dell'incarico conferito dall'assemblea dei Soci del 20 aprile 2006 per il sessennio L incarico è stato conferito ai sensi dell'art. 159 del D. Lgs. 58/1998 e successive modificazioni, delle integrazioni di cui all art. 18 della Legge 262/2005 e del D. lgs 39/2010. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo autorizza la pubblicazione (mediante messa a disposizione del pubblico presso la Sede sociale della Banca e presso la società di gestione del mercato Borsa Italiana S.p.A., nonché sul sito internet della relazione finanziaria annuale, comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l attestazione degli Organi amministrativi delegati e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, unitamente alle relazioni della Società di Revisione e del Collegio Sindacale, con decorrenza 5 aprile

4 CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Sede sociale in Genova, Via Cassa di Risparmio 15 Capitale sociale Euro interamente versato Registro delle Imprese di Genova - Codice Fiscale - Partita I.V.A. n Società Capogruppo del Gruppo Banca CARIGE iscritto nell Albo dei gruppi bancari presso la Banca d Italia CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA Gli aventi diritto al voto nell Assemblea degli azionisti della BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia sono convocati, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone, Area Porto Antico, Sala Maestrale, Via ai Magazzini del Cotone 59, Genova, in Assemblea ordinaria in unica convocazione, ai sensi dell articolo 13 comma 2 dello Statuto, venerdì 27 aprile 2012 alle ore per deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Bilancio al 31 dicembre 2011, relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, relazione del Collegio Sindacale: relative deliberazioni 2) Comunicazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 del Gruppo Banca CARIGE 3) Approvazione del documento concernente le politiche di remunerazione del Gruppo Banca CARIGE 4) Nomina di nuovo Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei membri del Consiglio medesimo, ai sensi dell art del Codice Civile e dell art. 18 dello Statuto 5) Determinazione dei compensi degli Amministratori 6) Autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie, ai sensi degli artt e seguenti del Codice Civile, dell art. 132 del D.Lgs. 24/2/1998 n. 58 e dell inerente normativa regolamentare di attuazione 7) Autorizzazione alla stipula di una polizza assicurativa a fronte della responsabilità civile degli esponenti degli organi sociali Legittimazione all intervento e al voto La legittimazione all intervento in Assemblea e all esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione, effettuata alla Banca da un intermediario abilitato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto attribuito dalle azioni ordinarie (al riguardo si precisa che, in base al capitale ad oggi iscritto nel registro delle imprese, le azioni ordinarie sono n , ciascuna delle quali attribuisce il diritto ad un voto). La comunicazione è effettuata dall intermediario sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile di mercoledì 18 aprile 2012, settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l Assemblea (record date). 6

5 Le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all esercizio del diritto di voto nell Assemblea: pertanto coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data non avranno il diritto di partecipare e di votare in Assemblea. La partecipazione in Assemblea è regolata dalle norme di legge e regolamentari in materia, nonché dalle disposizioni contenute nel Regolamento assembleare vigente, disponibile sul sito internet Rappresentanza in Assemblea Colui al quale spetta il diritto di voto potrà farsi rappresentare in Assemblea nei modi di legge, sottoscrivendo la formula di delega inserita in calce alla copia della comunicazione rilasciata dall intermediario o compilando il modulo di delega disponibile sul sito internet nella sezione Corporate Governance - Assemblee. Il rappresentante può, in luogo dell originale, consegnare o trasmettere una copia della delega, anche su supporto informatico, tramite l apposita applicazione disponibile nella medesima sezione del suddetto sito internet, attestando sotto la propria responsabilità la conformità della delega all originale e l identità del delegante. Ai sensi della normativa vigente, il rappresentante dovrà conservare l originale della delega e tenere traccia per un anno, a decorrere dalla conclusione dei lavori assembleari, delle istruzioni di voto eventualmente ricevute. In conformità alla normativa applicabile, i soci possono conferire delega, senza spese a loro carico, al rappresentante designato dalla Banca ai sensi dell articolo 135-undecies del TUF Avv. Luca Arnaboldi, eventualmente sostituito dall Avv. Filippo Galimberti, entrambi dello Studio Legale Associato Carnelutti. La delega deve essere conferita mediante la sottoscrizione di apposito modulo, disponibile nella medesima sezione del sito internet di cui sopra. Il modulo deve essere consegnato al rappresentante designato presso la sede di Milano dello Studio Legale Associato Carnelutti (Via Principe Amedeo Milano) o, in alternativa, inviato tramite posta elettronica agli indirizzi larnaboldi@carnelutti.com e fgalimberti@carnelutti.com (non alternativamente ma cumulativamente ad entrambi), entro le ore di mercoledì 25 aprile 2012, secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l Assemblea. La delega non ha effetto con riguardo alle proposte per le quali non siano state conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto possono essere revocate entro il medesimo termine, ossia entro le ore di mercoledì 25 aprile 2012, con le stesse modalità con cui sono state conferite. La comunicazione effettuata alla Banca dall intermediario, attestante la legittimazione all intervento in Assemblea e all esercizio del diritto di voto, è necessaria anche in caso di conferimento della delega al rappresentante designato: in mancanza della predetta comunicazione, la delega dovrà considerarsi priva di ogni effetto. Diritto di porre domande I soci possono porre domande sulle materie all ordine del giorno anche prima dell Assemblea, mediante l utilizzo dell apposito applicativo disponibile nella medesima sezione del sito internet di cui sopra. Alle domande pervenute prima dell Assemblea è data risposta al più tardi durante la stessa. Potrà essere fornita una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. La legittimazione all'esercizio di tale diritto deve essere comprovata dalla comunicazione effettuata alla Banca da un intermediario abilitato ai sensi dell'articolo 83-quinquies, comma 3, del TUF o, 7

6 alternativamente, dalla comunicazione attestante la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto, effettuata ai sensi dell'articolo 83-sexies, comma 1, del TUF. Integrazione dell ordine del giorno I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso di convocazione, ossia entro lunedì 26 marzo 2012, l integrazione dell elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti. La domanda dovrà essere presentata per iscritto e consegnata presso la Sede sociale (in Genova, Via Cassa di Risparmio 15, Segreteria Generale). La legittimazione alla presentazione della suddetta domanda è attestata mediante trasmissione alla Società della prevista comunicazione da parte degli intermediari abilitati. L integrazione dell elenco delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all art. 125-ter, comma 1, del TUF. Delle eventuali integrazioni all ordine del giorno verrà data notizia, nelle stesse forme prescritte dalla legge per l avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l Assemblea, ossia entro giovedì 12 aprile I soci che richiedono l integrazione dell ordine del giorno devono predisporre una relazione sulle materie di cui propongono la trattazione: detta relazione deve essere consegnata al Consiglio di Amministrazione entro il termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione, come sopra indicato. La relazione verrà messa a disposizione del pubblico, accompagnata dalle eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione, contestualmente alla pubblicazione della notizia dell integrazione. Proposte in materia di nomina del Consiglio di Amministrazione La nomina del Consiglio di Amministrazione avverrà, ai sensi e con le modalità stabilite dall articolo 18 dello Statuto sociale, sulla base di liste presentate dai soci, che potranno contenere nominativi fino al numero massimo di Consiglieri previsto statutariamente, e pertanto fino ad un massimo di diciotto candidati, ordinati progressivamente per numero. Le liste devono essere depositate dai soci, a pena di decadenza, presso la sede della società entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell Assemblea, e cioè entro le ore di lunedì 2 aprile Hanno diritto di presentare le liste soltanto i soci che da soli o insieme ad altri soci documentino di essere complessivamente titolari di almeno l'1% delle azioni ordinarie. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Banca. La titolarità della partecipazione detenuta nel giorno in cui le liste sono depositate può essere attestata anche successivamente al deposito delle liste, purché almeno 21 giorni prima della data dell assemblea, e cioè entro venerdì 6 aprile 2012, mediante trasmissione alla Società della prevista comunicazione da parte degli intermediari abilitati. 8

7 Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato può essere iscritto in una sola lista a pena di ineleggibilità, ai sensi della normativa vigente. Unitamente a ciascuna lista, entro il termine di deposito della stessa, devono depositarsi tutte le dichiarazioni, attestazioni o documenti richiesti dalla normativa vigente e dallo Statuto, e quindi: - il curriculum di ciascun candidato, da cui risulti un esauriente informativa sulle sue caratteristiche personali e professionali, da cui possa desumersi per quale profilo teorico il candidato risulta adeguato, tra quelli individuati dal Consiglio di Amministrazione ai sensi della vigente normativa di vigilanza e reso noto ai soci nella Relazione dell Organo Amministrativo sui punti nn. 4) e 5) dell ordine del giorno della presente Assemblea, ferma restando la possibilità per gli azionisti di svolgere proprie valutazioni sulla composizione ottimale del Consiglio e presentare liste di candidati coerenti con queste; - una dichiarazione con cui i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti per la carica dalla legge o dai regolamenti, l elenco degli incarichi di amministrazione e controllo da essi ricoperti presso altre società, nonché l eventuale menzione dell idoneità a qualificarsi come Amministratore indipendente ai sensi dell art. 18, comma 4, dello Statuto. Si rammenta che la Consob, con Comunicazione DEM/ del 26/2/2009, raccomanda ai soci che presentino una lista di minoranza di fornire ulteriori informazioni in merito alle relazioni eventualmente esistenti, qualora significative, con gli azionisti che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa. La lista presentata senza l'osservanza delle prescrizioni di cui sopra sarà considerata come non presentata. Non è previsto alcun onere di pubblicità a carico del Socio, restando a carico della Società l obbligo di mettere a disposizione del pubblico le informazioni relative alle liste regolarmente presentate. Le liste saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, la società di gestione del mercato e sul sito internet entro venerdì 6 aprile Ogni avente diritto al voto potrà votare una sola lista, ai sensi di legge. Documentazione Presso la Sede sociale della Banca (in Genova, Via Cassa di Risparmio 15, Segreteria Generale) e presso la società di gestione del mercato (Borsa Italiana S.p.A. con sede in Milano, Piazza degli Affari 6), nonché sul sito internet saranno messe a disposizione del pubblico (con facoltà dei soci di ottenerne copia), fermo restando quanto prima specificato per le liste relative alla nomina del Consiglio di Amministrazione: - dalla data odierna la relazione sulla nomina del Consiglio di Amministrazione e sulla determinazione dei relativi compensi; - entro mercoledì 28 marzo 2012 le relazioni e le proposte deliberative sull approvazione delle politiche di remunerazione, sull autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie, nonché sull autorizzazione alla stipula di polizza assicurativa a fronte della responsabilità civile degli esponenti degli organi sociali; - entro giovedì 5 aprile 2012 la relazione finanziaria annuale (comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l attestazione degli Organi 9

8 amministrativi delegati e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari), unitamente alle relazioni della Società di Revisione e del Collegio Sindacale e alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari (i prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell ultimo bilancio delle società controllate e delle società collegate, ove non già ricompresi nella predetta documentazione, verranno messi a disposizione entro giovedì 12 aprile 2012). I moduli che gli azionisti hanno la facoltà di utilizzare per il voto per delega, come sopra indicato, sono a disposizione dalla data odierna sul medesimo sito internet, sul quale sono inoltre disponibili le informazioni sull ammontare del capitale sociale, con l indicazione del numero e delle categorie di azioni in cui è suddiviso. Genova, 16 marzo 2012 p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dott. Giovanni Berneschi I Signori Azionisti sono cortesemente invitati a presentarsi in anticipo rispetto all orario di inizio dell Assemblea, in modo da agevolare le operazioni di ammissione e, conseguentemente, il puntuale inizio dell adunanza. Si informa al riguardo che la registrazione dei Soci potrà essere effettuata a partire dalle ore Si ricorda che la comunicazione è necessaria anche quando le azioni si trovino depositate presso la CARIGE S.p.A. e si raccomanda di presentarsi in Assemblea muniti di un documento di identità. La Segreteria Generale (numero verde e, in subordine, numeri e ) è a disposizione, dal lunedì al venerdì, per ogni ulteriore chiarimento o informazione Convocazione da pubblicare su IL SOLE 24 ORE del 16 marzo 2012 anche quale avviso in osservanza della delibera CONSOB n del 17 agosto

9 STRUTTURA DEL GRUPPO BANCA CARIGE AL 31/12/2011 Fondazione CR Genova e Imperia BPCE Altri Azionisti 49,43% 13,54% 37,03% BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Gruppo Bancario Gruppo Assicurativo 95,90% Cassa di Risparmio di Savona S.p.A. Carige Vita Nuova S.p.A. 100,00% 90,00% Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. Carige Assicurazioni S.p.A. 98,40% 60,00% Banca del Monte di Lucca S.p.A. 1,16% detenuto a titolo di azioni proprie. 100,00% Banca Cesare Ponti S.p.A. Gruppo Banca Carige 100,00% 99,50% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 60,00% 100,00% Creditis Servizi Finanziari S.p.A. Carige A. M. SGR S.p.A. Centro Fiduciario CF S.p.A. Argo Finance One S.r.l. Priamar Finance One S.r.l. Argo Mortgage S.r.l. Argo Mortgage 2 S.r.l. Carige Covered Bond S.r.l. Columbus Carige Immobiliare S.p.A. Immobiliare Carisa S.r.l. 0,50% 76,95% 20,00% 100,00% 60,25% 100,00% Assi90 S.r.l. I.H. Roma S.r.l. Dafne Immobiliare S.r.l. 39,75% 100,00% Attività bancaria Attività fiduciaria Attività assicurativa Attività strumentali Attività finanziaria 11

10 CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO (*) CONSIGLIO DI DIREZIONE GENERALE COLLEGIO AMMINISTRAZIONE SINDACALE PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE PRESIDENTE Giovanni Berneschi ** Ennio La Monica Andrea Traverso VICE PRESIDENTE CONDIRETTORE SINDACI EFFETTIVI Alessandro Scajola ** GENERALE PRODOTTI Domenico Sardano Massimo Scotton Mario Cavanna CONSIGLIERI Piergiorgio Alberti ** CONDIRETTORE SINDACI SUPPLENTI Piero Guido Alpa GENERALE Stefano Lunardi Luca Bonsignore AMMINISTRAZIONE E Pietro Segalerba Cesare Castelbarco Albani RISORSE Remo Angelo Checconi ** Giacomo Ottonello SOCIETA DI REVISIONE Bruno Cordazzo Deloitte & Touche SpA Bruno Deletré VICE DIRETTORE Gabriele Galateri di Genola GENERALE DIRIGENTE PREPOSTO Philippe Marie Michel Garsuault GOVERNO E CONTROLLO ALLA REDAZIONE Luigi Gastaldi ** Daria Bagnasco DEI DOCUMENTI Alain Jean Pierre Lemaire CONTABILI SOCIETARI Paolo Cesare Odone ** VICE DIRETTORE Daria Bagnasco Renata Oliveri ** GENERALE Guido Pescione RETE Marco Simeon Gabriele Delmonte Mario Venturino * alla data del 20/03/2012 ** Membro del Comitato Esecutivo Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2009 per gli esercizi L Assemblea degli Azionisti del 29/4/2010 ha nominato il Dott. Bruno Deletré e il Dott. Paul Marie Le Bihan - già cooptati da parte del Consiglio di Amministrazione rispettivamente nelle sedute del 14/12/2009 e del 22/2/2010 in sostituzione dei cessati Dott. Jean-Marie Paintendre e Dott. Jean-Jacques Bonnaud - con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. L Assemblea degli Azionisti del 31/1/2011 ha nominato il Dott. Marco Simeon - già cooptato da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18/10/2010 in sostituzione del cessato Comm. Pietro Isnardi - con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. Da ultimo, l Assemblea degli Azionisti del 13/2/2012 ha nominato il Dott. Philippe Marie Michel Garsuault già cooptato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17/10/2011 in sostituzione del cessato Dott. Paul Marie Le Bihan con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. Il Comitato Esecutivo è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'11/5/2009 con durata fino al 31/10/2010. Nella seduta del 18/10/2010 il Consiglio, in relazione alla prevista scadenza del Comitato Esecutivo, ha confermato i precedenti membri elettivi e nominato altresì quale membro la Dott.ssa Renata Oliveri, con durata della carica dall 1/11/2010 fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio al 31/12/2011. Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2011 per gli esercizi e pertanto con scadenza della carica con l approvazione del bilancio al 31/12/2013. A seguito dell avvenuto decesso del Sindaco effettivo Dott. Antonio Semeria, in data 12/5/2011 è subentrato nella carica, ai sensi dell art. 26 dello Statuto, il Sindaco supplente Dott. Domenico Sardano. Successivamente, l Assemblea degli azionisti del 13/2/2012 ha provveduto, ai sensi del citato art. 26 dello Statuto e dell art. 2401, comma 1, del Codice Civile, alla necessaria integrazione del Collegio Sindacale, nominando il Dott. Domenico Sardano quale Sindaco effettivo ed il Dott. Pietro Segalerba quale Sindaco supplente, entrambi con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Collegio Sindacale. L'incarico alla Società di Revisione è stato conferito dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 20/4/2006 per gli esercizi

11 POTERI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI E DELEGHE LORO ATTRIBUITE In base alla comunicazione Consob n del 20/2/97 si indicano i poteri e le deleghe attribuite agli Amministratori ed alla Direzione. Presidente del Consiglio di Amministrazione In base all'art. 24 dello Statuto spettano al Presidente del Consiglio di Amministrazione la rappresentanza legale della Società di fronte ai terzi ed in giudizio, nonché la firma sociale. Inoltre presiede l'assemblea; convoca il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato Esecutivo, di cui è membro di diritto, ne fissa l ordine del giorno, li presiede, ne coordina i lavori e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all ordine del giorno vengano fornite a tutti i Consiglieri. Il Presidente promuove l effettivo funzionamento del sistema di governo societario, garantendo l equilibrio di poteri; si pone come interlocutore degli organi interni di controllo e dei comitati interni. Nei casi di assoluta ed improrogabile urgenza, il Presidente, su proposta del Direttore Generale, può assumere decisioni di competenza del Consiglio e del Comitato Esecutivo, ove questi siano impossibilitati a riunirsi. Le decisioni assunte sono portate a conoscenza dei competenti organi nella loro prima riunione successiva. Al Presidente non sono stati delegati specifici poteri, ma facoltà, con ulteriori indicazioni di funzioni propositive, ed in particolare: a) facoltà di delega per la partecipazione alle assemblee di società od enti partecipati e, sentito il Direttore Generale, fatto salvo quanto di competenza del Comitato, individuazione delle linee da seguire da parte del rappresentante della CARIGE SpA; b) funzioni propositive e di impulso in materia di rapporti all interno della struttura societaria del Gruppo di cui la Società è a capo. Comitato Esecutivo L'art. 25 dello Statuto prevede la nomina del Comitato Esecutivo da parte del Consiglio di Amministrazione, che ne determina il numero dei membri, la durata in carica e le attribuzioni. Esso è composto dal Presidente e dal Vice Presidente quali membri di diritto, nonché da un numero di altri membri variabile da 3 a 5. L attuale Comitato Esecutivo è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'11/5/2009 che ha confermato in cinque il numero dei membri elettivi, la cui durata in carica è stata fissata fino al 31/10/2010. Nella seduta del 18/10/2010 il Consiglio ha confermato i precedenti membri elettivi del Comitato Esecutivo e nominato altresì quale membro la Dott.ssa Renata Oliveri, con durata della carica dall 1/11/2010 fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio al 31/12/2011. Al Comitato Esecutivo il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 21 dello Statuto, ha delegato le proprie attribuzioni come segue: a) facoltà deliberative in materia di concessione, rinnovo, aumento, riduzione, conferma, revoca e sospensione di affidamenti e in genere crediti in tutte le articolazioni, anche inerenti al Gruppo ed anche inerenti ai servizi di tesoreria e cassa, riservando alla competenza esclusiva del Consiglio le deliberazioni sugli affidamenti di importo superiore ad 130 milioni. Resta salva la facoltà degli organi individuali di revoca di massimali non esposti su richiesta del cliente e di revoca o sospensione in via d urgenza con la successiva comunicazione all organo collegiale competente per l importo degli affidamenti revocati; b) facoltà deliberative in materia di operazioni in titoli azionari quotati e relativi derivati qualora la posizione netta relativa al singolo emittente - così come definita nelle Istruzioni di Vigilanza per le Banche - risulti superiore all 1% del capitale della società oggetto dell operazione stessa o, comunque, superiore ad ,00 (fermi restando i poteri del Direttore Generale in tutti gli altri casi come da deleghe a quest ultimo attribuite), nonché per le operazioni concernenti fondi di private equity di importo superiore a ,00 (per quest ultima tipologia di investimento i poteri per operazioni fino all importo di ,00 sono attribuiti al Direttore Generale e per operazioni fino a ,00 al Direttore Centrale preposto alla Finanza e Sistemi di Pagamento). L esercizio di tali poteri dovrà avvenire nell ambito del limite massimo di VaR annualmente approvato dal Consiglio di Amministrazione con riferimento alle attività della Finanza aziendale; c) facoltà deliberative generali in materia di spesa (o perdita o, comunque, mancato incasso per la Banca), ovvero in materia di introiti, senza limite di importo, nel rispetto delle linee generali del budget deliberato dal Consiglio, in tutte le materie aventi natura di gestione amministrativa ed operativa; d) facoltà deliberative in materia di gestione delle partecipazioni, ivi incluse le determinazioni in ordine alla compravendita delle stesse, all esercizio o meno del diritto di prelazione o di opzione su azioni o quote di società partecipate (fatta salva la competenza esclusiva del Consiglio per l assunzione e cessione di partecipazioni di rilievo - ossia di partecipazioni che 13

12 consentano di esercitare il controllo ex art del Codice Civile o che rappresentino un investimento superiore al 10% del patrimonio di vigilanza della Banca - ai sensi dell art. 20, comma 2, dello Statuto, oltre che per la stipula di patti parasociali qualora gli stessi riguardino una partecipazione la cui assunzione o cessione sia di competenza del Consiglio stesso in quanto partecipazione di rilievo o comunque relativi a società quotata) ed in ordine alla definizione dell orientamento della Banca sugli argomenti posti all ordine del giorno delle assemblee di società in cui la Banca detiene una partecipazione di rilievo; e) facoltà deliberative generali in materie diverse, quali gestione delle risorse umane (escluse le sole competenze riservate al Consiglio dall art. 20 dello Statuto) nonché l adozione delle eventuali iniziative ai sensi degli artt (Recesso dal contratto a tempo indeterminato) e 2119 (Recesso per giusta causa) del Codice Civile nei riguardi dei membri della Direzione Generale; gestione delle tesorerie, del portafoglio titoli, di utilizzo di strumenti finanziari derivati e di attività in cambi; nonché in materia di gestione corrente e di non rilevanza strategica, non suscettibili di precisa quantificazione, ivi compresa la facoltà di accettare eredità, legati e donazioni a favore della Banca; di assumere determinazioni in ordine alle cause attive e passive della Banca senza limiti di importo o per cause di valore indeterminato; di disporre l apertura, il trasferimento, la chiusura e la definizione delle localizzazioni di sportelli bancari del Gruppo nell ambito del piano sportelli generale deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Amministratore Delegato - Direttore Generale Ai sensi dell'art. 27 dello Statuto il Consiglio di Amministrazione nomina un Amministratore Delegato o un Direttore Generale; l'amministratore Delegato, se nominato, svolge altresì le funzioni di Direttore Generale. Il Direttore Generale, ove nominato, o l'amministratore Delegato, che ne svolge le funzioni, esercita le proprie attribuzioni nell'ambito di quanto stabilito dallo Statuto e dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale è capo del personale di cui indirizza e coordina l'attività. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 21/12/2009, ha nominato il Dott. Ennio La Monica, quale Direttore Generale con decorrenza dall 1/5/2010. Al Direttore Generale sono state delegate facoltà deliberative, entro i limiti determinati, in materia di: a) concessione, rinnovo, aumento, riduzione, conferma, revoca e sospensione di affidamenti e in genere crediti in tutte le articolazioni anche inerenti i servizi di tesoreria e cassa, nonché inerenti ad eventuali pareri da segnalare alle società bancarie facenti parte del Gruppo Carige ai sensi delle vigenti disposizioni; b) facoltà deliberative generali in materia di spesa, ovvero in materia di introiti; c) facoltà deliberative in materia di finanza aziendale; d) facoltà di delega, d intesa con il Presidente, per la partecipazione alle assemblee di società od enti partecipati e, fatto salvo quanto di competenza del Comitato, individuazione della linea da seguire da parte del rappresentante della Banca; e) facoltà deliberative in materia di gestione corrente e di rilevanza non strategica; f) facoltà di rappresentare la società in giudizio ferme restando le competenze del Presidente del Consiglio di Amministrazione e, in caso di assenza o impedimento di quest ultimo, del Vice Presidente; g) facoltà di conferire procura e facoltà di firma su tutti gli atti che interessano l attività ordinaria della Banca. 14

13 SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE SITUAZIONE PATRIMONIALE (1) Situazione al Variazioni % 31/12/ /09/ /12/ /12/ / / / /2010 Totale attività ,7 12,1 Provvista ,1 16,3 - Raccolta diretta (a) ,8 7,0 * Debiti verso clientela ,1 2,1 * Titoli in circolazione ,1 20,3 * Passività al fair value (2) ,4-32,1 - Debiti verso banche ,8 99,9 Raccolta indiretta (b) ,7-2,2 - Risparmio gestito ,7-7,9 - Risparmio amministrato ,5 2,2 Attività finanziarie intermediate (AFI) (a+b) ,8 2,6 Investimenti ,0 10,9 - Crediti verso clientela (3) (4) ,7 8,5 - Crediti verso banche (3) (4) ,4 31,9 - Portafoglio titoli (5) ,3 14,6 Capitale e riserve ,0-25,1 CONTO ECONOMICO (1) Situazione al Variazione % 31/12/ /09/ /12/ /12/ / / / /2010 Margine di intermediazione ,1 Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ,5 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ,8 Utile d'esercizio ,3 RISORSE (6) Rete sportelli ,4 1,5 Agenzie assicurative ,2-0,2 Personale bancario ,8-1,0 Personale bancario e assicurativo ,7-0,5 INDICATORI DI GESTIONE Costi operativi /Margine d'intermediazione 58,5% 62,2% 59,9% 57,0% Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte /Capitale e riserve 10,6% 6,3% 7,4% 8,6% ROE 7,1% 4,8% 5,0% 5,7% ROE (7) 5,9% 4,4% 5,7% 6,8% ROAE (8) 6,1% 4,3% 5,0% 5,9% ROAE (7) (8) 6,0% 4,4% 5,8% 6,9% Utile per azione (in euro) - base 0,114 0,076 0,097 0,113 - diluito 0,100 0,075 0,097 0,113 ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA (9) (10) Totale attivo ponderato ,3 5,7 Core Tier1/Totale attivo ponderato 6,7% 5,9% 6,0% 7,1% Patrimonio di base (Tier1)/Totale attivo ponderato 7,4% 6,6% 6,7% 7,9% Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Totale attivo ponderato 10,1% 9,0% 9,1% 10,0% (1) Importi in migliaia di euro. (2) Le passività al fair value di Carige Vita Nuova, relative ai prodotti in cui il rischio dell'investimento è a carico degli assicurati, non sono state incluse in questa tabella. (3) Al lordo delle rettifiche di valore. (4) Al netto dei titoli di debito classificati L&R. (5) Sono incluse nell'aggregato le voci di Stato patrimoniale 20 (al netto dei derivati), 30, 40, 60 (solo per la parte relativa ai L&R) e 70 (solo per la parte relativa ai L&R). (6) Dati puntuali di fine periodo. (7) Al netto della riserva AFS (voce 140 del passivo dello stato patrimoniale) (8) Indicatore calcolato rapportando l'utile netto al patrimonio medio (Return On Average Equity). (9) I dati relativi al 30/09/2011 sono quelli della segnalazione ufficiale e differiscono da quelli gestionali riportati in sede di relazione trimestrale (10) I dati relativi al 31/12/2011 sono proformati tenendo conto dell'operazione di conversione del prestito convertibile 'Banca Carige 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni' 15

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15 IL QUADRO REALE E MONETARIO Il 2011 si è caratterizzato per la progressiva trasmissione all economia reale della crisi iniziata nel mondo finanziario, che ha determinato una riduzione del ritmo di crescita sia nelle economie mature, sia nei mercati emergenti. Il PIL mondiale è aumentato ad un tasso medio del 3,7% (+5,2% nel 2010), il commercio internazionale ha mostrato una decelerazione ancora maggiore (+6,5%, +15,5% nel 2010) e l inflazione ha continuato a crescere, spinta soprattutto dall aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e del petrolio (l indice Brent ha presentato a dicembre una quotazione media di 108 dollari per barile; +18% nei dodici mesi). Negli Stati Uniti il PIL, pur aumentando in media solo dell 1,7% (+3% nel 2010) ha registrato una dinamica in progressivo recupero. Il tasso di disoccupazione, pur rimanendo elevato (8,5% a dicembre), è risultato in calo (9,6% nel 2010). Le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro si sono riflesse in una dinamica stabile del reddito disponibile reale delle famiglie, le quali, anche a causa dell incertezza sui mercati finanziari, non sono riuscite a correggere completamente gli squilibri di bilancio. Il mercato immobiliare, pur non avendo ancora recuperato le perdite passate, ha mostrato un aumento delle vendite di abitazioni. Il tasso di inflazione, in calo, rimane elevato (3,4% a fine anno), evidenziando però una componente core stabile al 2%. Con riferimento agli scambi con l estero, il miglioramento della competitività indotto da una contrazione del costo del lavoro ha contribuito al recupero delle esportazioni. I Paesi emergenti, soprattutto quelli caratterizzati da una maggiore apertura dei propri mercati finanziari, hanno mostrato un rallentamento del ritmo di crescita. Cina e India, sostenute dal buon andamento della domanda interna, hanno scontato in misura inferiore gli effetti della crisi finanziaria europea e il PIL è risultato in decelerazione, mantenendosi però su livelli di crescita elevati (da +10,4% a +9,3% per la Cina, da +10,4% a +7,6% per l India). Nell Unione Monetaria Europea (UEM), il ciclo economico è stato condizionato dalle politiche di bilancio restrittive adottate da molti Paesi con l intento di riportare il disavanzo pubblico in pareggio, dall effetto ricchezza negativo e dal deterioramento della fiducia degli operatori. La crisi dei debiti sovrani dei Paesi periferici dell UEM si è acuita a partire da luglio 2011, registrando un progressivo ampliamento dello spread tra i rendimenti dei loro titoli pubblici e il bund tedesco. A fine anno e nei primi mesi del 2012 tale spread si è ridotto grazie ad iniezioni di liquidità e all approvazione da parte della UE di una seconda tranche di aiuti alla Grecia per 130 miliardi di euro. Il PIL nel 2011 è aumentato dell 1,5% (+1,8% nel 2010), sostenuto soprattutto dall economia tedesca (+3%), che è risultata tuttavia in significativo rallentamento nella seconda metà dell anno. E diminuito il contributo alla crescita del PIL fornito dalla domanda interna, che ha presentato una limitata espansione dei consumi privati (+0,7%) e degli investimenti (+1,1%) e un arretramento della spesa pubblica (-0,3%). A novembre la produzione industriale ha evidenziato una crescita prossima allo zero su base annua, mentre i nuovi ordinativi manifatturieri sono diminuiti del 2,4% e le vendite al dettaglio dell 1,7%, riflettendo il marcato rallentamento di attività del secondo semestre Il commercio estero ha evidenziato una migliore performance, con una crescita delle esportazioni nette pari allo 0,9% (+0,8% nel 2010). Il tasso di disoccupazione si è mantenuto su livelli molto elevati: a dicembre era pari al 10,4% (10,1% la media annua), più contenuto in Austria (4,1%), Olanda (4,9%) e Germania (5,5%), molto più elevato in Spagna (22,9%) e Irlanda (14,5%). L inflazione ha evidenziato una crescita significativa, pur in un contesto ancora volatile: l indice dei prezzi al consumo è salito dal 2,3% al 2,7%, risultando in media annua pari al 2,8% (1,5% la media del 2010) per il picco del 3% raggiunto nei mesi autunnali. La core inflation si è mantenuta più contenuta (2% a dicembre). L Italia ha registrato il tasso di crescita più basso tra i principali Paesi dell Eurozona, registrando un progressivo rallentamento nel corso dell anno: nel 2011 il PIL è aumentato dello 0,3% (+1,4% nel 2010), riflettendo un arretramento della domanda interna bilanciato dal contributo positivo di quella estera. L indicatore anticipatore dell OCSE ha segnalato per l Italia una considerevole flessione, scendendo tra marzo e novembre da 102,3 a 95,8. La combinazione di bassa crescita, elevato debito pubblico e incertezza politica si è tradotta nella caduta degli indici borsistici e nell allargamento dello spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi. Nel corso dell anno sono state realizzate tre manovre finanziarie com- 17

16 plessivamente per oltre 80 miliardi, l ultima delle quali, effettuata a dicembre dal nuovo Governo con l obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 (c.d. Decreto Salva Italia ), ha contribuito a ridurre il differenziale tra i rendimenti dei Btp e dei Bund decennali (salito a oltre 550 bps a novembre per poi scendere sotto i 300 bps nei primi mesi del 2012). Successivamente, per favorire la crescita potenziale, il governo ha varato un decreto volto a liberalizzare numerosi mercati protetti (c.d. Decreto Cresci Italia, attualmente all esame delle camere) e ha disposto alcune misure di sgravio fiscale alle imprese. La poco vivace dinamica degli investimenti in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (+0,4%) è derivata dal ristagno della produzione industriale, penalizzata dalla contrazione della domanda dei beni di consumo (-2,9% rispetto al 2010) e dal trend decrescente dell indice di fiducia delle imprese; sono risultati inoltre in ulteriore diminuzione gli investimenti in costruzioni (-2,2%), a seguito della minore domanda di nuove abitazioni e ristrutturazioni. Il ristagno della spesa delle famiglie (+0,3%) si è riflesso nella contrazione delle vendite al dettaglio (-1,3% sul 2010), risultata più marcata per la piccola distribuzione (-1,4%) e i beni non alimentari (-1,8%). La riduzione dei consumi è indotta dal calo della fiducia dei consumatori, dalla caduta del reddito reale disponibile e dalla perdita di valore del risparmio sui mercati finanziari. L interscambio con l estero ha segnalato una maggiore tenuta (+6,2% le esportazioni; +0,7% le importazioni), risultando più sostenuto con i Paesi extra UE, verso i quali lo sbilancio commerciale ha superato i 20 miliardi (2,7 miliardi il disavanzo con i Paesi europei). Nell anno le condizioni del mercato del lavoro sono peggiorate: il tasso di disoccupazione è salito all 8,2%, mentre il numero di occupati è sceso dello 0,2%. L inflazione, contraddistinta da una spiccata volatilità, sotto la spinta dell aumento delle imposte indirette, è risalita fino al 3,7%, con un tasso medio annuo pari al 2,8% (1,5% nel 2010). La componente core, anch essa in significativo aumento, si è attestata a dicembre al 2,9% (2,1% la media annua). Il fabbisogno di cassa del settore statale è stato pari a circa 61,5 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 67,8 miliardi del Per quanto riguarda la politica monetaria, sia la Federal Reserve (FED), sia la Banca Centrale Europea (BCE) hanno proseguito strategie e- spansive, coerenti con la necessità di favorire la ripresa in un contesto ancora molto incerto. Negli Stati Uniti, i tassi di riferimento sono stati mantenuti in un range compreso tra 0 e 0,25%; in Europa la BCE, indotta dalla presenza di tensioni inflazionistiche, nella prima parte dell anno ha innalzato di mezzo punto il tasso di riferimento portandolo all 1,50% con due successive manovre, mentre negli ultimi due mesi lo ha riportato al livello minimo dell 1%, a seguito del peggioramento della congiuntura. Sono state inoltre introdotte misure straordinarie di offerta di liquidità della BCE alle banche dell area, con scadenza a tre anni e al tasso dell 1%, in due aste, la prima a dicembre 2011, la seconda a febbraio I tassi del mercato monetario e finanziario hanno proseguito il percorso di crescita iniziato nel 2010 fino agli ultimi mesi dell anno, quando, influenzato dagli interventi della BCE, il trend è diventato decrescente: l Euribor tre mesi è aumentato dall 1,02% all 1,44%, toccando un massimo di 1,59% a luglio. Più vivace la performance dei titoli di Stato: il rendimento medio lordo dei BOT è salito dall 1,43% al 4,02%, dopo aver raggiunto il 4,9% a novembre, quello dei CCT dal 2,82% all 8,91% e quello dei BTP dal 4,67% al 6,59%, con un massimo di 6,99% a novembre. Lo spread fra tassi sui prestiti e tassi sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a dicembre pari a 223 bps, 10 bps in più rispetto al valore di dicembre Il mercato valutario ha registrato un complessivo deprezzamento dell euro rispetto al dollaro: il tasso di cambio, pari a 1,34 a dicembre 2010, è aumentato a 1,48 a maggio, per poi scendere a 1,30 a fine anno. La capitalizzazione dei mercati azionari nell area Euro è diminuita del 18,1%, risultando a dicembre pari a miliardi; la capitalizzazione dell Italia (pari al 10% dell Eurozona) si è attestata a circa 332 miliardi (-103,4 miliardi la variazione annua). Quanto al sistema bancario, le tensioni sulla liquidità, ancor più della scarsità di capitale, hanno rischiato di compromettere la stabilità degli istituti di credito. Le immissioni di liquidità da parte della BCE, che hanno garantito agli istituti di credito italiani quasi 200 miliardi con scadenza a tre anni al tasso dell 1%, e l ampliamento della gamma di collaterali garantiti dallo Stato per finanziarsi sui canali tradizionali hanno contribuito alla riduzione degli spread di rendimento sui titoli del debito pubblico e dovrebbero ridare slancio alla conces- 18

17 sione del credito all economia, pur in presenza di persistenti difficoltà sul mercato della raccolta. Nel contempo, sono proseguite le azioni di rafforzamento patrimoniale, volte all allineamento delle dotazioni con i requisiti previsti da Basilea 3. La raccolta bancaria in Italia è cresciuta a dicembre dell 1,6% annuo, rispetto al 3,3% dell anno precedente. In particolare, sono diminuiti i depositi (-2,8%, a fronte di una crescita del 6,6% nel 2010), mentre hanno registrato un recupero le obbligazioni (+8,4%, -1,6% nel 2010). Ancora negativo l andamento del risparmio gestito, penalizzato dalla contrazione di fondi comuni e prodotti bancarioassicurativi. Gli impieghi bancari a famiglie ed imprese sono aumentati del 3,6%, sostanzialmente in linea con l andamento di fine 2010 (+3,7%), pur in rallentamento nella seconda parte del 2011; la dinamica risulta più sostenuta per la componente a breve termine (+5,4%, +0,9% nel 2010), rispetto a quella a medio lungo (+3%, +4,8% nel 2010). I finanziamenti alle imprese sono aumentati del 3,1% e quelli alle famiglie del 4,3%. LA STRATEGIA L orientamento strategico di fondo del Gruppo, tracciato a partire dagli anni 90, consiste nella creazione di valore nel medio lungo periodo per tutti gli stakeholder (azionisti, risorse umane, clienti e collettività) in modo equilibrato, facendo leva sulla valorizzazione delle relazioni di clientela e sulla crescita dimensionale, come requisito fondamentale per mantenere un ruolo di rilievo nel sistema bancario nazionale. In linea con tale orientamento, il 16 maggio è stato approvato il nuovo Piano Strategico di Gruppo per il quadriennio , nel quale è stata ribadito come mission il consolidamento del ruolo di conglomerato bancario, finanziario, previdenziale e assicurativo di livello nazionale, radicato nei singoli mercati locali, capace di differenziarsi nella qualità del servizio offerto al cliente anche attraverso l intercanalità ed una progressiva evoluzione qualitativa delle risorse e delle strutture. Il Piano Strategico ha definito i seguenti indirizzi strategici finalizzati alla creazione di valore: - sviluppo dei ricavi e dell offerta commerciale, con l obiettivo di individuare le aree di business (territori, prodotti, clienti) in cui esiste ancora potenziale di valore inespresso; - razionalizzazione dei costi e dei processi o- perativi, attraverso la tensione costante all efficienza tecnico-operativa, soprattutto con riguardo alla rivisitazione di quei processi che assorbono notevoli quantità di risorse; - ottimizzazione della liquidità, del capitale e del costo del rischio, finalizzata all efficienza allocativa delle risorse scarse; - focalizzazione sull innovazione e sulle competenze, per il continuo miglioramento dei processi e dei prodotti, ma anche dei comportamenti e delle capacità relazionali delle risorse umane. Questi indirizzi sono stati declinati in obiettivi strategici che troveranno attuazione in specifiche iniziative finalizzate al raggiungimento dei target di piano. Dal 1997 Banca Carige ha richiesto ed ottenuto i rating dalle principali agenzie internazionali specializzate Moody s, Standard & Poor s e Fitch rating che, analogamente a quanto accaduto alla generalità degli intermediari italiani, sono stati abbassati nel secondo semestre dell anno mediamente di 2 notch, in conseguenza del deterioramento della situazione e- conomico finanziaria e del declassamento del debito dello Stato Italiano. Il Gruppo Carige, pur in un contesto difficile come quello attuale, ritiene di aver proseguito nel proprio regolare percorso di crescita mantenendo un profilo di redditività costante e registrando risultati crescenti anche durante la crisi, risentendo meno del Sistema del deterioramento della qualità degli attivi in virtù anche dell elevato grado di frazionamento della clientela e di un attenta selezione del merito creditizio, mantenendo sempre monitorati i livelli di capitalizzazione, anche prospettici, con la previsione di leve attivabili nel corso del Piano Strategico Di seguito si riportano i rating assegnati alla Capogruppo Banca Carige: 19

18 RATING BANCA CARIGE data ultimo giudizio a breve a lungo BFSR (1) (2) Individual (2) Support (3) Fitch novembre 2011 (4) F3 BBB - C 3 Moody's febbraio 2012 (5) P-2 Baa1 C- - - Standard & Poor's febbraio 2012 (6) A-3 BBB (1) Bank Financial Strength Ratings. (2) Tali indici esprimono l'intrinseca solidità e sicurezza di una banca, nonchè l'affidabilità finanziaria sulla base delle sue attività. Gli indicatori vanno da A ad E. (3) Indica la probabilità che lo Stato o altro organo pubblico, o al limite gli azionisti, intervengano a sostegno della banca in stato di crisi. L'indicatore va da 1 a 5. (4) Data dell'ultimo comunicato stampa emesso dall'agenzia di rating. (5) Data dell'ultima credit opinion emessa dall'agenzia di rating. (6) Data dell'ultimo report emesso dall'agenzia di rating. I FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NELL'ESERCIZIO Con decorrenza 1 gennaio 2011, la Nuova Banca Cesare Ponti ha assunto la denominazione di Banca Cesare Ponti SpA e il nuovo perimetro costituito dalle attività di private banking della precedente Banca Cesare Ponti (fusa nella Capogruppo con efficacia 31 dicembre 2010) e di Banca Carige in Lombardia. Il 31 gennaio l Assemblea della Banca Carige, in sede straordinaria, ha deliberato alcune modifiche statutarie principalmente in adeguamento alla normativa in materia di diritti degli azionisti di società quotate ed in tema di parti correlate. In relazione al Programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bond) avviato dalla Capogruppo nel 2008, il 10 marzo Carige ha collocato sul mercato istituzionale la sua terza emissione pubblica, per un controvalore nominale di 500 milioni ed il 21 luglio ha collocato una seconda tranche del prestito (500 milioni emessi il 10 settembre 2010) per ulteriori 50 milioni. Il 18 marzo l Assemblea straordinaria della Carige Vita Nuova, ha deliberato di procedere, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni delle Autorità di Vigilanza competenti, all aumento di capitale a pagamento. L aumento è stato sottoscritto il 6 ottobre, col versamento di 50 milioni (15,4 milioni quale valore nominale e 34,6 milioni a titolo di sovrapprezzo). A seguito della delibera dell Assemblea straordinaria della Banca del Monte di Lucca del 1 marzo, il 25 marzo e il 27 settembre sono state sottoscritte dai soci due tranche di aumento di capitale di 15 milioni cadauna (comprensive del sovrapprezzo di emissione) per complessivi 30 milioni. Il 13 aprile, nell ambito del programma di raccolta a medio lungo termine sul mercato nazionale ed internazionale dei capitali (EMTN Programme), Carige ha collocato il prestito senior Banca Carige SpA Tasso Fisso 4% 2011/2013 per un importo nominale di 750 milioni. Il 12 dicembre considerando l aggiornamento del programma a 5 miliardi deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 10 maggio 2011 è stata emessa una seconda tranche di detto prestito per 300 milioni, parzialmente utilizzata quale sottostante nell ambito di operazioni di PCT con controparti istituzionali. Il 29 aprile l Assemblea ordinaria di Banca Carige ha, tra l altro, provveduto a nominare il Collegio Sindacale per il triennio (cfr. Cariche sociali della Capogruppo ). Ha conferito inoltre l incarico di revisione legale dei conti per il novennio alla Società di Revisione Reconta Ernst & Young SpA, in via anticipata rispetto alla scadenza dell attuale Società di Revisione Deloitte & Touche SpA, per garantire alla nuova Società di Revisione il tempo necessario al consolidamento delle proprie conoscenze in merito alle specificità e complessità del Gruppo. In sede straordinaria l Assemblea ha approvato alcune modifiche all art. 35 dello Statuto sociale in relazione alle innovazioni normative apportate alla disciplina prudenziale in materia di composizione del patrimonio di vigilanza (determinazione della remunerazione delle azioni di risparmio). L Assemblea ha altresì apportato al testo dello Statuto alcuni ulteriori affinamenti agli artt. 10, 11, 13 e 18 al fine di meglio precisare alcuni aspetti riguardanti i diritti degli azionisti di società quotate. Nel mese di maggio 2011, le controllate Cassa di Risparmio di Savona S.p.A., Banca del Monte di Lucca S.p.A. e Cassa di Risparmio di Carrara 20

19 S.p.A. hanno aderito al Programma di Covered Bond iniziato dalla Capogruppo. Il 15 luglio si è conclusa l operazione di auto cartolarizzazione perfezionata a fine 2008 col riacquisto dei crediti ceduti alla società veicolo Argo Mortgage 3 Srl ed il contestuale rimborso anticipato dei titoli emessi da quest ultima. In data 1 agosto il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige ha approvato le Politiche di Remunerazione del Gruppo Banca Carige secondo le Disposizioni emanate il 30 marzo 2011 da Banca d Italia; esse definiscono la struttura della componente variabile per le diverse fasce dirigenziali delle Banche del Gruppo, prevedendo l utilizzo di strumenti di incentivazione sia a breve termine, con erogazione in parte a pronti (in denaro) e in parte differiti in strumenti collegati al valore delle azioni della Capogruppo, sia a medio lungo termine, con erogazione totalmente differita in strumenti collegati al valore delle azioni della Capogruppo; tale delibera sarà sottoposta all approvazione dell Assemblea ordinaria del 27 aprile 2012 Il 31 ottobre il Tribunale di Milano, a conclusione del processo inerente il tentativo di acquisizione della BNL portato avanti da UNIPOL nel 2005, ha pronunciato sentenza di assoluzione per il Presidente della Carige per non aver commesso il fatto e, di conseguenza, ha escluso la responsabilità amministrativa della Banca Carige in ordine agli illeciti amministrativi ad essa contestati ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Analoga sentenza è stata emessa il 9 gennaio 2012 dal Giudice per l udienza preliminare del Tribunale di Roma. L 8 novembre Banca Carige ha varato un nuovo programma di raccolta a medio-lungo termine per un ammontare massimo di 5 miliardi da attuarsi, nell arco di cinque anni, mediante l emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bond) con collateral costituito da mutui ipotecari commerciali originati o rinegoziati dalla Capogruppo e dalle controllate Cassa di Risparmio di Savona, Cassa di Risparmio di Carrara e Banca del Monte di Lucca. In relazione al suddetto programma, il 18 novembre è stata costituita una nuova società denominata Carige Covered Bond 2 Srl, entrata a far parte del Gruppo in data 10 febbraio Il 19 dicembre il Consiglio di Amministrazione della Carige ha deliberato di sottoporre all Assemblea straordinaria dei Soci, convocata per il 13 febbraio 2012 (cfr. Paragrafo Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ), la proposta di attribuire al Consiglio, ai sensi dell art del Codice Civile, una delega - da esercitarsi entro e non oltre il termine del 31 dicembre ad aumentare il numero delle azioni di nuova emissione al servizio del prestito Banca Carige 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni fino ad un massimo di 450 milioni di azioni ordinarie. La predetta delega è funzionale alla modifica delle condizioni del prestito per consentire alla Carige, in caso di rimborso anticipato, di esercitare in massima misura la facoltà di corrispondere in azioni il valore di rimborso (ivi compreso il premio per il rimborso, pari al 10% del valore nominale dell obbligazione). Ciò nell ottica di consentire alla Banca di perseguire al meglio gli o- biettivi di rafforzamento patrimoniale che hanno caratterizzato il prestito sin dalla sua emissione, e di soddisfare i sempre più stringenti requisiti indicati dalle Autorità di Vigilanza in tema di dotazione patrimoniale delle banche e dei gruppi bancari. In data 22 dicembre Banca Carige, avvalendosi della possibilità offerta alle banche italiane di scontare presso la BCE le obbligazioni di propria emissione assistite da garanzia pubblica, ha aderito ad un operazione di rifinanziamento (Long Term Refinancing Operation LTRO) che ha permesso l acquisizione di nuovi mezzi di raccolta per 1,3 miliardi ad un tasso pari all 1%. Il Gruppo Carige ha in essere contenziosi tributari riguardanti: - presunti abusi di diritto nella fruizione di credito di imposta per imposte pagate all estero per gli anni dal 2004 al 2006 (Banca Carige e Cassa di Risparmio di Carrara) e per operazioni finanziarie aventi come sottostante titoli azionari italiani per gli anni dal 2005 al 2006 (Banca Carige); - Ires e Irap per gli anni dal 2003 al 2005 (Carige Assicurazioni) relative a rettifiche su trattati di Riassicurazione capitalizzate e imputate per quote nei bilanci degli anni oggetto degli Avvisi. Per quanto concerne il contenzioso tributario a carico di Banca Carige per l anno 2004 riferito ad un presunto abuso di diritto nella fruizione del credito di imposta per imposte pagate all estero, per un ammontare in termini di imposta pari a circa 4,3 milioni, relativamente all accertamento di secondo livello (dichiarazione di Consolidato fiscale) la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) di Genova con sentenza depositata il 24 marzo 2011 prima, e la Commissione Tributaria Regionale con sentenza 21

20 depositata il 6 febbraio 2012 poi, hanno respinto il ricorso della Banca; contro quest ultima sentenza Banca Carige ricorrerà in Cassazione. Relativamente all accertamento di primo livello (dichiarazione individuale), la CTP di Genova, con sentenze depositate il 18 novembre 2011, ha confermato l operato dell Agenzia delle Entrate. Avverso tali sentenze Banca Carige presenterà appello in CTR Liguria. Per operazioni analoghe effettuate dalla Cassa di Risparmio di Carrara SpA negli anni 2004 e 2005 è stato invece integralmente accolto il ricorso della stessa con riferimento al 2004 dalla CTP di Firenze con sentenza depositata il 12 dicembre 2011 e relativamente all accertamento di primo livello per l anno 2005 dalla CTP di Massa Carrara con sentenza depositata il 21 febbraio In merito a Banca Carige e al periodo di imposta 2005 riguardo un presunto abuso di diritto per complessivi 34,9 milioni tra Ires, Irap e o- messa ritenuta, Banca Carige ha presentato ricorso e la discussione è fissata per il 3 ottobre p.v. L Agenzia delle Entrate ha, inoltre, notificato, in data 22 febbraio 2012, atti di irrogazione di sanzioni che verranno impugnati innanzi la competente Commissione Tributaria. Sulle stesse basi di presunto abuso di diritto, in data 29 dicembre 2011 sono stati notificati a Banca Carige SpA avvisi di accertamento per il periodo di imposta 2006 per operazioni di investimento simili a quelle già contestate per l esercizio precedente (2005), nei quali l Agenzia ha ripreso a tassazione per Ires, Irap e omessa ritenuta complessivi 18 milioni. Con riferimento al contenzioso Ires e Irap per gli anni dal 2003 al 2005 a carico della Carige Assicurazioni, che ammonta rispettivamente a 7,6 milioni e 1,2 milioni annui per Ires e Irap, la CTP di Milano, con sentenza depositata il 26 settembre 2011, ha accolto i ricorsi Ires e Irap per l anno 2003, mentre ha respinto quelli relativi alle annualità 2004 e 2005 (Irap e Ires su dichiarazioni individuali). Sulla stessa vertenza (relativa a rettifiche su trattati di Riassicurazione capitalizzate e imputate per quote nei bilanci degli anni oggetto degli Avvisi) la Commissione Tributaria di Genova che aveva inizialmente accolto il ricorso nel giudizio di primo grado per l'anno 2004, ha poi ribaltato la decisione nel giudizio di appello. Contro quest'ultima sentenza si ricorrerà in Cassazione. Per il 2005 il ricorso sulla dichiarazione consolidata è stato discusso il 5 marzo 2012, ma non è stata ancora depositata la sentenza. Rispettivamente in data 14 ottobre 2011 e 18 novembre 2011 sono stati inoltre notificati gli Avvisi di accertamento relativi all Ires e all Irap per l esercizio 2006 per complessivi 3 milioni (che ricalcano quanto contestato per le annualità precedenti) per i quali sono stati presentati i ricorsi. Il Gruppo, supportato dal parere di qualificati professionisti esterni, ritiene che sussistano i presupposti di fatto e di diritto per vedere riconosciute le ragioni in merito alla legittimità del proprio operato, ragioni che saranno tutelate in ogni opportuna sede nazionale e internazionale. Da un punto di vista contabile, il Gruppo sempre confortato dal parere di qualificati professionisti esterni - ha ritenuto non sussistere i presupposti richiesti dal principio contabile di riferimento (IAS 37) per effettuare accantonamenti in bilancio, ad eccezione del contenzioso della sola Banca Carige e limitatamente all anno 2004, per il quale, tenuto conto dell attuale andamento del contenzioso è stato stanziato apposito accantonamento in bilancio. Per maggiori dettagli si rinvia alla parte B della Nota Integrativa consolidata e individuale, sezione 12 del Passivo. 22

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