Presentazione del docente. Presidente Unicredito SpA

Transcript

1 Presentazione del docente Programma del corso Presidente Unicredito SpA Università degli Studi di Parma Banca e Finanza Prof. Laurea in Economia e commercio Laurea in Scienze economiche e bancarie BNL BNL USA Cassa di Risparmio di Parma Banco Ambrosiano Veneto Cariplo Intesa BCI Banca di Roma Unicredito Laurea in Scienze politiche Banca e Finanza in Europa 1 2 3

2 Programma del corso Il corso: l articolazione Il corso si articolerà in dieci unità didattiche, ciascuna di tre ore Due ore saranno dedicate all esposizione degli argomenti Un ora sarà dedicata al confronto e al dialogo con la classe Programma del corso Il corso: l approccio Approccio: Empirico / Descrittivo Istituzionale Il corso: l approccio Il profilo empirico ci servirà per individuare i fatti stilizzati, le tendenze di fondo dei fenomeni che stiamo studiando Il profilo descrittivo ci permetterà un ulteriore approfondimento sui fatti stilizzati Il profilo istituzionale ci permetterà di verificare se nell ambito delle istituzioni è possibile individuare vincoli ai fatti stilizzati e soluzioni idonee a rimuoverli 4 5 6

3 Il corso: l approccio Il corso: l approccio Il corso: l approccio Esempio: Fatto stilizzato: I tassi di crescita del Prodotto interno lordo delle tre aree del mondo individuabili nei paesi USA, Giappone e Europa sono negli anni novanta molto diversi tra loro: Negli ultimi dieci anni la crescita del PIL negli Stati Uniti è stata in media del 3,4 per cento; in Giappone è stata mediamente del 1,1 per cento; in Europa, area dell euro, è stata in media del 2 per cento. 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0 Prodotto interno lordo Stati Uniti Area dell'euro Giappone Descrizione: La diversa flessibilità dei sistemi economici come risposta all evolversi dell economia mondiale viene indicata come la principale ragione di fondo di tali differenze. Profilo istituzionale: Le diverse regole che governano il mercato del lavoro ed il costo del lavoro vengono ritenute le cause (vincoli) principali del fenomeno. Nell ambito delle regole del mercato del lavoro vanno ricercate le modifiche necessarie/utili per ridare flessibilità ai sistemi economici

4 L articolazione delle lezioni 2. Europa: profili istituzionali 1. PRESENTAZIONE 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI 3. EUROPA: PROFILI QUANTITATIVI 4. LA NECESSITA DELL INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 5. BANCA VERSUS MERCATO 6. BANCA: PROFILI OPERATIVI 7. BANCA: CONTESTO NORMATIVO 8. SEPARAZIONE FRA PROPRIETA E CONTROLLO 9. BANCA E MERCATO QUALI CONTROLLORI 10.CONCLUSIONI 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI Success story 1957 Trattato di Roma Nasce la Comunità economica europea Con l apporto di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi 2002 Unione monetaria Si formano due aree: L area dell Unione europea (15 paesi) L area dell euro (12 paesi)

5 2. Europa: profili istituzionali 2. Europa: profili istituzionali Paesi dell area dell euro: Belgio Germania Grecia Spagna Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Unione Europea Paesi non appartenenti all area dell euro: Danimarca Regno Unito Svezia 2004 Allargamento a 25 membri Con l ingresso di: Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia 2007 Allargamento a 27 membri Con l ingresso di Bulgaria e Romania 3. EUROPA: PROFILI QUANTITATIVI

6 3. Europa: profili quantitativi 4. La necessità dell intermediazione finanziaria Indicatori economici Pesi sul PNL mondiale - Anno 2000 Resto del mondo 54% 4. LA NECESSITA DELL INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA Dissociazione fra centri di formazione del risparmio e dell investimento e centri di decisione Giappone 8% Area dell'euro 16% Stati Uniti 22%

7 4. La necessità dell intermediazione finanziaria 4. La necessità dell intermediazione finanziaria 4. La necessità dell intermediazione finanziaria Uno schema per il sistema economico Trasferimento del potere di acquisto dai centri di formazione risparmio ai centri decisionali degli investimenti Collegamento fra centri di formazione risparmio e centri di decisione investimento: Economia = Imprese + Famiglie Stato (Pubblica amministrazione) Estero Trasformazione degli strumenti e delle attività e delle passività finanziarie Diretto: mercati mobiliari Indiretto: istituzioni bancarie

8 5. Banca versus mercato Sistemi orientati al mercato Sistemi bancocentrici 5. BANCA VERSUS MERCATO 6. BANCA: I PROFILI OPERATIVI I sistemi orientati alle istituzioni stanno gradualmente spostandosi verso i sistemi di mercati

9 6. Banche: profili operativi 7. Banche: il contesto normativo I prodotti della banca La regolamentazione I principi ispiratori: I mercati bancari 7. BANCA: IL CONTESTO NORMATIVO La sana e prudente gestione L efficienza tecnica e operativa L efficienza allocativa L efficienza informativa I modelli organizzativi L obiettivo: La stabilità del sistema finanziario

10 8. Separazione fra proprietà e controllo 8. Separazione fra proprietà e controllo 8. SEPARAZIONE FRA PROPRIETA E CONTROLLO Capitalismo manageriale Versus Capitalismo familiare Managerialità / Imprenditorialità Finanziamenti

11 8. Separazione fra proprietà e controllo 8. Separazione fra proprietà e controllo 1) Esistono difficoltà nel passaggio intergenerazionale nel controllo dell impresa 2) Esistono difficoltà nel reperimento all interno dell impresa e della famiglia proprietaria le risorse necessarie allo sviluppo dell impresa Governance Insieme di regole e procedure che permettono il confronto dialettico ed il coordinamento fra i vari organismi societari: Consiglio di amministrazione, Comitato esecutivo, Amministratore delegato, Collegio sindacale 9. BANCA E MERCATO QUALI CONTROLLORI Modello renano versus modello anglosassone

12 9. Banca e mercato quali controllori Chi controlla i controllori? Il mercato: La contendibilità 10. CONCLUSIONI Il sistema bancario: Il monitoring 34 35