LA NUOVA RETE TELEMATICA DELLA TRIESTE DEL 2000

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE LA NUOVA RETE TELEMATICA DELLA TRIESTE DEL 2000 Dott. Giorgio Giorgetti Descrizione tecnica Novembre Progetto MIUR GARR-B Potenziamento Reti Regionali Po.Re.R WP29 TRIESTE

2 Premessa Da decenni Trieste è conosciuta in tutta Europa per le molteplici attività di ricerca che si svolgono nei due Atenei ( di Trieste e Sissa), nell Area Science Park e negli Istituti nazionali e internazionali che essa ospita, i quali, cooperando intimamente, hanno costituito quella complessa realtà oggi conosciuta come Sistema Trieste. Un elemento fondamentale per la crescita del Sistema Trieste è stato ed è indubbiamente la base di cooperazione e di sinergia realizzata con lo sviluppo di sistemi di avanguardia di reti di telecomunicazioni avanzate, nei quali l di Trieste, sempre presente come capofila dei progetti e delle relative attività, ha avuto ed ha un ruolo trainante. Dopo cinque anni di crescita delle prime infrastrutture di rete scientifica Triestina, realizzate partendo dalla Rete Biomedica Triestina dell Unità di Trieste del Gruppo Nazionale di Bioingegneria del CNR e dalla rete della Sezione di Trieste dell INFN, nel 1993 l' di Trieste, l Area Science Park e altri sei Enti scientifici che avevano tre anni prima costituito il Sistema Informatico Scientifico Triestino (SIST), si avventurarono insieme a Telecom Italia 1 e ad Alcatel Italia nella realizzazione a Trieste della prima Rete Metropolitana italiana. L esperienza fu fondamentale per lo sviluppo iperbolico della cittadella della scienza. A distanza di sette anni, grazie all ampia disponibilità delle fibre ottiche di Socrate 2, l di Trieste, nella persona del prof. Paolo Inchingolo, Delegato del Rettore per il Settore della Telematica, in stretta cooperazione con Telecom Italia e con CSELT 3, ha elaborato un nuovo progetto di rete metropolitana nell ambito del progetto Nazionale del MURST GARR-B 4 : un disegno molto più vasto del precedente, che avrebbe permesso all'ateneo Triestino di dotarsi di uno strumento di interconnessione multimediale tra le sue 26 sedi universitarie, interpretetando nel contempo le esigenze scientifiche, sanitarie, didattiche, amministrative, civiche e di 1 All epoca ancora SIP. 2 Sviluppo ottico coassiale reti di accesso Telecom. 3 E il laboratorio di ricerca di Telecom Italia, oggi chiamato Telecom Italia Lab. 4 Progetto MURST GARR-B PoReR (Potenziamento Reti Regionali) WP 29 Univ. Trieste

3 sviluppo industriale e commerciale della città. Grazie a questo progetto, è stata realizzata, assieme a Telecom Italia e CSELT, la "Nuova Rete Telematica della Trieste del 2000" (NRTTS2K), con l'adesione dei principali Enti di Trieste, tra i quali l'area di Ricerca, l'insiel, il Comune, la Provincia, l Azienda Ospedaliera, l Ospedale Infantile, l Osservatorio Geofisico Sperimentale, l Osservatorio Astronomico Triestino, il MIB, il Laboratorio di Biologia Marina, nonché dell' di Udine e successivamente la Sincrotrone spa, la SISSA, l INFN, l ICTP, l Osservatorio Talassografico del CNR, nonché a Pordenone il Consorzio Interuniversitario, e altri ancora (fig. 1). Figura 1. La Nuova Rete Telematica della Trieste del Enti connessi. Si tratta di una rete a larghissima banda, flessibile, economica, affidabile, scalabile, che si estende inoltre da Trieste a Udine, Pordenone, Gorizia e Portogruaro capace di offrire il supporto adeguato alle più diverse attività come la trasmissione dati, Internet, i servizi di fonia classica oppure la Voice over IP, la teleconferenza, le applicazioni multimediali e di streaming, la telemedicina e molte altre

4 La struttura della rete Diversi anelli in fibra ottica attraversano attualmente tutta Trieste ed interconnettono i nove principali poli telematici delle istituzioni scientifiche della città. Su tali anelli è in funzione il protocollo SDH 5 ad una velocità di 622 Mbps, strutturato in modo da offrire trasporto ai numerosi circuiti virtuali configurati tra i diversi Enti della rete mediante l utilizzo dei protocolli end-user più adatti. Ai partner con maggiori esigenze di banda e connettività, SDH offre un accesso ATM a 155 o 34 Mbps tramite l impiego dei dropmultiplexer. Le sedi minori sono connesse agli anelli tramite la tecnologia HDSL 6, mentre all utente residenziale o al libero professionista viene offerto l accesso tramite tecnologia ADSL 4. La centrale principale di Telecom Italia in via S.Maurizio consente agli anelli cittadini l'interconnessione con gli altri anelli di Pordenone e Udine e con quelli in fase di realizzazione a Portogruaro e Gorizia e permette il collegamento con i vari Internet Provider e carrier di telecomunicazioni tra i quali le reti nazionali Atmosfera, Business Frame e Interbusiness di Telecom Italia, il GARR e la rete Nettuno di Nextra-Cineca (fig. 2). 5 Synchronous Digital Hierarchy: protocollo di trasporto utilizzato dai gestori delle reti telefoniche, descritto in dettaglio nei capitoli seguenti. 6 High Bit-Rate Digital Subscriver Line: tecnologia di livello OSI 1 per la mo/demodulazione in frequenza di segnali numerici su spettro esteso fino a 1 Mhz su 2 tradizionali coppie di doppino telefonico a velocità da 2 a 8 Mbps. Utilizzato per superare il cosiddetto Local loop, cioè allacciare l utente alla centrale più vicina. Asymmetric Digital Subscriber Line: a differenza dell HDSL si basa sul normale doppino singolo di utente ed offre un accesso teorico alla velocità fino a 8 Mbps in downstream e 640 Kbps in upstream

5 Figura 2. Struttura di rete della NRTTS2K. I nove principali poli scientifici interconnessi dalla NRTTS2K sono così distribuiti: tre sono i punti di accentramento telematico della città tra loro interconnessi con vari circuiti virtuali per i servizi comuni: l' in via Valerio, connessa alla rete a 155 Mbps, dove convergono principalmente le interconnessioni di ricerca e didattica; l'insiel in via S. Francesco, connessa alla rete a 155 Mbps, nodo centrale della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione della Regione Friuli Venezia Giulia inclusi i Comuni ed il Servizio Sanitario Regionale (SSR); il Comune di Trieste in passo Costanzi, connesso a 34 Mbps, dove convergono tutte le connessioni civiche triestine; due sono i poli dell'area di Ricerca di Trieste (a 34 Mbps) nei comprensori di Padriciano e di Basovizza. Qui ha luogo la ricerca di base e industriale condotta da più di 60 enti insediati interconnessi con il polo dell' in via Valerio e con Insiel in via S. Francesco; gli altri 4 poli principali (a 34 Mb/s) sono costituiti da: - 4 -

6 i tre Ospedali: Cattinara, Maggiore e Burlo, tutti e tre sede dell di Trieste nonché i primi due poli dell Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Trieste e il terzo l IRCCS Ospedale Infantile. I tre Ospedali sono connessi tra loro, con il nodo del SSR di via S.Francesco per il servizio e con gli altri nodi dell'anello per la ricerca e la didattica medica, il comprensorio scientifico di Miramare, sede della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP) e dell Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il nodo principale dell' in via Valerio ha inoltre altri circuiti virtuali sull'anello verso la centrale principale di Telecom per i collegamenti extraurbani, e cioè: il servizio di interconnessione ad alta velocità tra l' e le abitazioni degli studenti dell'ateneo sul territorio nazionale mediante un circuito virtuale a 18 Mbps dedicato verso Tin.it sulla rete Interbusinnes 7 ; il servizio di interconnessione a 16 Mbps tra il PoP della rete GARR-B 8, il provider Internet italiano delle e della ricerca. Il numero delle sedi allacciate dalla NRTTS2K, che attualmente ha raggiunto 41 accessi, è destinato ad aumentare: terminato con successo il periodo di sperimentazione iniziale, questa realizzazione presto sarà estesa su tutto il territorio regionale. Come sviluppo della NRTTS2K, per il futuro è prevista infatti la 'cablatura' integrata della regione FVG, con la realizzazione e l'interconnessione di reti analoghe di Slovenia, Croazia e Carinzia. Oltre a ciò, si sta concretizzando lo sviluppo dei sistemi di videoconferenza, che permettono una comunicazione personale e didattica più ricca, e della telemedicina, che oltre a fungere da strumento di governo e di gestione della sanità, offre la possibilità di realizzare una cartella clinica virtuale integrata di ogni cittadino recuperabile in caso di necessità da qualunque punto in Europa. La realizzazione della NRTTS2K segue il già citato progetto dell di Trieste WorkPackage 29 - Piano di Potenziamento delle Reti Regionali (Po.Re.R.) promosso a livello Nazionale da CNR, ENEA, CRUI ed INFN e coordinato dall Federico II 7 E la rete Internet di Telecom, su cui si appoggia attualmente l infrastruttura di Tin. 8 Non ancora realizzato; in via di attuazione

7 di Napoli; esso prevede la progettazione e realizzazione di una infrastruttura a valenza nazionale ed internazionale costituita da una rete telematica a larga banda (GARR-B) in grado di fornire alle istituzioni di ricerca e di formazione superiore tutti i servizi di rete ed in particolare di supportare le applicazioni avanzate e consentire i necessari collegamenti nazionali e con i centri di ricerca esteri ed internazionali in condizioni analoghe a quelle offerte alle istituzioni scientifiche dei paesi del G

8 I dettagli della rete Il disegno globale dei percorsi di connettività fisica e logica realizzati attraverso la NRTTS2K, vede implementata una distinzione fondamentale tra poli primari, erogatori di servizi, e poli secondari fruitori degli stessi. La distinzione è essenziale al fine di garantire i necessari livelli di affidabilità, sicurezza e connettività, evitando inutili sprechi di risorse. A questa suddivisione gerarchica infatti corrisponde una differente modalità di accesso alla rete: i poli primari vengono a trovarsi direttamente sul backbone SDH potendone sfruttare i vantaggi tecnologici (ridondanza fisica e funzionale, capacità di trasporto elevatissima, ecc), mentre i poli secondari sono connessi alla rete in HDSL (oppure in ADSL) su linee a minor velocità che garantiscono però i valori richiesti di velocità ed efficienza nell accesso ai poli primari. I poli primari sono costituiti dai nove comprensori già citati: PluriComprensorio Universitario di Piazzale Europa 1, via Valerio, via Fleming, salita Monte Valerio, via Giorgeri, via Zanella 2 Comprensorio Area Science Park sito T8, Basovizza, SS 14 Km 163,5 Comprensorio Area Science Park, Padriciano Comprensorio di Miramare, Strada Costiera Ospedale di Cattinara, Strada di Fiume 447 Ospedale Maggiore, Piazza Ospedale 1 e via Pietà Ospedale Infantile Burlo Garofalo, via dell Istria 65/1 Comune di Trieste, Passo Costanzi 1 Regione FVG c/o Insiel, via S. Franceso 43 I poli secondari sono composti dalle sedi minori, attualmente 30, e cioè: Sede ITT-CNR, via R. Gessi 2 Trieste Sede OGS, Borgo Grotta Gigante 42/c Sgonico (TS) - 7 -

9 Sede OAT, Basovizza 302 (TS) Polo Astronomico, via Tiepolo 11 Trieste Sede Laboratorio Biologia Marina, via Piccard 54 Santa Croce (TS) Sede Master International Business, via C. Marchesetti 3 Trieste Sede Provincia di Trieste, p.zza Vittorio Veneto Trieste Polo Didattico Medicina, Piazzale Valmaura 7 Trieste Polo Scienze dell Educazione, via Tigor 22 Trieste Polo Tecnologico Scienze della Formazione, via d Alviano 15/1 Trieste Polo Linguistico, via Filzi 14 Trieste Polo Ex OPP S. Giovanni, via Weiss 4 Trieste Polo Psicologia e Architettura, via S. Anastasio12 Trieste Polo Umanistico Filosofia, via 7 Lazzaretto 12 Trieste Polo Umanistico Lettere, via Lazzaretto Vecchio 8 Trieste Polo Umanistico Scienze dell Antichità, via Montfort 3 Trieste Polo Umanistico Storia, via Economo 4 Trieste Sede DUSS, via Combi 1 Trieste Sede Dipartimento Medicina Legale, via Mulino a Vento 123 Trieste Sede Dipartimento Morfologia Umana, via Manzoni 16 Trieste Sede distaccata di Gorizia, via Alviano 14 Sede distaccata di Pordenone, via Prasecco 3/A Sede distaccata di Pordenone, via della Comina 25 Sede distaccata di Portogruaro, via Seminario 34/1 Sede Biblioteca Civica, piazza A. Hortis 4 Trieste Sede Museo Revoltella, via Diaz 27 Trieste Sede Museo Storia, piazza della Cattedrale 1 Trieste Sede Centro Civico S. Vito Città Vecchia, via Locchi 23/B Trieste Sede Centro Civico Barriera Nuova, via Giotto 2 Trieste Sede Osservatorio Programmazione Statistica, via Docce 15 Trieste Sede Archivio Generale c/c Palazzo Beleno, via Rivoltella 29 Trieste Sede Biblioteca Q. Gambini, via del Rosario 2 Trieste Seminario Vescovile, via Besenghi 16 Trieste - 8 -

10 Il backbone SDH Il backbone della NRTTS2K è basato su una struttura fisica costituita da un insieme di anelli in fibra ottica con protocollo SDH in grado di multiplare in modo sincrono flussi di qualsiasi velocità con una grande varietà di scelta del tipo di protocollo supportato su ogni flusso. Le tecniche di multiplazione PDH ed SDH consentono infatti di realizzare collegamenti punto-punto attraverso l'assegnazione di un circuito logico, che occupa però una porzione fissa della banda disponibile nella rete trasmissiva. Pertanto, nonostante la flessibilità introdotta con l'uso dei cross-connect, queste tecniche non sono sufficienti per ottenere una condivisione efficiente del portante tra più utenti, che è viceversa ottenibile attraverso altre tecniche di multiplazione: la creazione di più connessioni logiche virtuali, connesse o meno, mediante l utilizzo di protocolli ATM, Frame-Relay o IP, consente infatti l'ottimizzazione dell'impiego dei portanti mediante la condivisione della banda disponibile tra più utenti, su base statistica. I vantaggi offerti dalla tecnologia ATM, prima fra tutte la possibilità di definire le reti private virtuali, assieme all elevatissimo bit-rate supportato, ed ai servizi possibili grazie alla QoS, hanno sancito la scelta di questo protocollo per le interfacce dei dispositivi connessi al backbone. Ma l ATM su SDH risulta semplicemente una delle possibilità, accanto alla quale, con semplice programmazione e poco hardware aggiuntivo, diventa possibile ad esempio utilizzare direttamente IP sopra SDH, eliminando quel pesante overhead che le celle di ATM hanno introdotto e che incide non poco sul costo delle comunicazioni. Nella tab. 1 viene riportato, per ogni comprensorio, il dettaglio della velocità di accesso, il tipo di interfaccia ed il modello di switch o router utilizzato per accedere al backbone SDH. Comprensorio Segnale Interfaccia Dispositivo Area Science Park Sito T8 Basovizza Area Science Park Padriciano Comune di Trieste Ospedale di Cattinara Ospedale Maggiore Elettrico E3 G.832 su coassiale Elettrico E3 G.832 su coassiale Elettrico E3 G.832 su coassiale Elettrico E3 G.832 su coassiale Elettrico E3 G.832 su coassiale PA-A3-E3 CISCO 7204 PA-A3-E3 CISCO 7204 PA-A3-E3 CISCO 7204 NP-1A-E3 CISCO 4500 NP-1A-E3 CISCO 4500 Ospedale Infantile Elettrico E3 G.832 PA-A3-E3 CISCO 7204 VXR - 9 -

11 Sede centrale Regione FVG c/o INSIEL su coassiale Ottico OC-3 G.957 su fibra monomodo Ottico OC-3 G.957 su fibra monomodo NM-1A-OC3SML CISCO 3640 WAI-OC3-1S3M LightStream 1010 Comprensorio di Miramare Elettrico E3 G.832 su coassiale PA-A3-E3 CISCO 7206 VXR Tabella 1. Velocità di accesso, interfaccia e dispositivo. Sugli anelli è multiplata la trama STM-4 per una velocità di linea di 622 Mbps 10. Inizialmente (1999) era stata implementata una cablatura a singolo anello ottico doppiafibra che interconnettesse tutti i 9 comprensori della NRTTS2K, i quali venivano a trovarsi direttamente sull anello stesso. Tale soluzione è risultata tecnicamente ed economicamente svantaggiosa. La città di Trieste infatti è stata completamente cablata da Telecom Italia con il progetto Socrate, nell ambito di una convenzione con il Comune di Trieste, quindi vi è un ampia disponibilità di collegamenti in fibra ottica. Una scommessa tecnologica ha dunque suggerito a Telecom, in cooperazione con l di Trieste, di estendere subito la tecnologia degli anelli SDH capillarmente all intera città, in modo da rendere disponibile a tutti i servizi di connettività eventualmente richiesti. La struttura topologica dell anello è dunque rimasta il punto di riferimento, e ne sono stati realizzati molteplici, di minor diametro, in numero tale da permettere la copertura della città e di ampie zone dell Altipiano. Gli anelli risultano interconnessi l un l altro per mezzo di digital cross connect i quali commutano i flussi SDH provenienti dagli ADM delle sedi connesse, anello dopo anello, lungo il percorso designato verso i nodi di commutazione ATM. Tale soluzione offre una garanzia di connettività maggiore e risulta doppiamente fault-tolerant: oltre alla protezione intrinseca di ogni anello data dalla la ridondanza fisica 11, in caso di guasto il flusso può essere instradato su percorsi diversi. In ciascuna delle sedi da connettere è stato installato, a cura di Telecom, un ADM per inserire ed estrarre i flussi SDH dall anello più vicino. Ciò è stato realizzato per mezzo di un anello degenere a 155 Mbps che rappresenta una soluzione a diverse problematiche tra le quali spicca quella dell accesso alla rete mediante interfacce ATM e non SDH. L interfaccia ATM a 155 Mbps infatti, pur codificando il segnale secondo la struttura del di portante. 10 Aggiornabile in caso di bisogno a 2.4 Gbps su modulo STM Tutti gli anelli sono formati da una doppia coppia di fibre offrendo una protezione 1+1 da guasto

12 modulo di trasporto STM-1, è in grado di settare solo alcuni segnali di allarme e di monitoraggio. E dunque necessario innanzitutto un multiplexer SDH che aggiunga al modulo le informazioni SOH e POH necessarie per il routing del modulo verso la centrale. Ciò vale a maggior ragione per le interfacce ATM a 34 Mbps che si affacciano alla rete come trama PDH E3 e devono innanzitutto essere mappate su SDH mediante il container VC-3; tali flussi infine devono essere inseriti negli anelli sui quali ruotano le trame STM-4. Queste operazioni avvengono ad opera dell ADM 12 installato da Telecom in sala macchine presso l Ente connesso, il quale mappa il flusso proveniente dall interfaccia ATM sul modulo di trasporto STM-1 SDH e lo inserisce sul primo anello a 155 Mbps. Tale anello riservato esclusivamente a questo flusso, è composto da due soli ADM, ed ha lo scopo di realizzare una connessione punto-punto fault-tolerant tra l Ente e l anello a 622 Mbps presso la centrale Telecom più vicina. Questo anello degenere può essere dunque visto come l ultimo miglio che separa il comprensorio da allacciare alla rete SDH e rappresenta la soluzione adottata da Telecom per multipare i flussi di utente negli anelli ad alta velocità. Lo switching ATM distribuito in tutti i comprensori, come previsto in origine, avrebbe richiesto risorse hardware ancora non disponibili se non in apparati di fascia alta 13 ; oltre che a costituire uno spreco di risorse sarebbe stato, dunque, economicamente non proponibile 14. La soluzione adottata è stata quella di centralizzare la commutazione ATM (e Frame Relay) in un punto unico, particolarmente dotato dal punto di vista hardware, sul quale potessero essere definiti i criteri di connettività mediante i PVC tra i comprensori connessi realizzando le VPN 15 desiderate. In questo modo si è anche semplificata la gestione e la configurazione della rete ATM. La scelta obbligata per una tale risorsa è stata la centrale Telecom di via S. Maurizio, già adeguatamente attrezzata sia per la connettività in fibra sia per la gestione dei flussi SDH. In S. Maurizio è stato installato uno switch ATM CISCO della serie BPX: una struttura modulare completamente ridondata sulla quale sono stati attestati i flussi SDH dei comprensori. 12 Si tratta del multiplatore numerico sincrono mod. MSH11C della Marconi Communication. 13 Interfacce SDH risultano tuttora disponibili solo su giga-router o switch ATM adatti per lo più a grandi ISP o Carrier di Telecomunicazioni, e difficilmente supportano il modulo base STM Si tenga presente la necessità di allinearsi con l hardware alla trama SDH STM -4 a 622 Mbps. 15 Virtual Private Network

13 Accesso alla rete delle sedi minori Nella Centrale di via S. Maurizio vengono anche interconnesse sulla NRTTS2K le sedi minori a cui viene offerto un accesso a 2 Mbps su tecnologia HDSL. In questo caso il protocollo di switching utilizzato è il Frame Relay. La definizione dei PVC, e conseguentemente la commutazione delle trame Frame Relay, avviene anch essa come nel caso dei circuiti ATM tramite una struttura modulare, uno switch WAN CISCO della serie IGX o MGX. Su tale switch avviene anche l interoperabilità FR/ATM secondo lo standard FRF.8 (con traduzione di payload), per quei PVC misti, cioè tra sedi Frame Relay e sedi ATM. Infatti alcuni circuiti virtuali possono connettere tra loro sedi minori e risultano quindi diretti FR-FR; altri, e sono la maggioranza, connettono la piccola sede periferica al Polo primario connesso in ATM e devono essere interoperati. Lo switch Frame Relay si trova in centrale fisicamente adiacente allo switch ATM ed è ad esso connesso mediante interfacce PDH E3 o SDH STM-1 attraverso i cosiddetti feeder trunk ATM. Nella sede periferica da connettere allo switch Frame Relay, Telecom installa un DSU/CSU per offrire l interfaccia standard seriale V.35, direttamente attestabile sul router di utente. Il DSU/CSU converte il segnale seriale sincrono V.35 nel segnale multiplex TDM E1 su interfaccia ANSI G.703 adatta alla rete di Telecom. Per tutti gli accessi cittadini, il DSU/CSU viene configurato da Telecom per l utilizzo di tutti i 32 canali TDM della gerarchia. La banda di accesso utile, tolto il canale 0 per la segnalazione dell allineamento, risulta dunque di 1984 Kbps. Il segnale TDM E1 deve essere inserito nella rete di Telecom per il trasporto fino alla centrale di via S. Maurizio; a seconda della disponibilità ciò avviene mediante la rete PDH ma sempre più spesso direttamente tramite gli stessi anelli SDH che danno connettività ai comprensori maggiori grazie alla distribuzione capillare di cui si è detto. In questo caso la gerarchia primaria E1 viene multiplata ed inserita nel modulo di trasporto STM-4 presso la centrale di anello più vicina tramite un ADM che ne mappa il contenuto sul container virtuale VC-12. La distanza fisica tra la sede 16 da connettere e l ADM in centrale, per l inserimento del flusso in rete, viene superata grazie alla tecnologia HDSL che prevede l utilizzo di una coppia di modem 17, uno in centrale ed uno nella sede del cliente, connessi tramite una normale 16 Per la precisione tra il DSU/CSU nella sede da connettere 17 Nel gergo dei tecnici tale modem è chiamato padella. Si tratta del modello SAT-Resicom

14 coppia di doppini telefonici. Il collegamento tra il modem HDSL ed il DSU/CSU avviene su cavo coassiale doppio TX/RX. I circuiti virtuali e le VPN Sugli switch in centrale, che rivestono un ruolo importantissimo nella NRTTS2K, sono stati programmati i circuiti virtuali ATM-ATM, ATM-FR, e FR-FR realizzando le VPN che compongono la rete: alcune di esse sono mono-ente, altre sono miste tra più Enti. Infatti i molteplici progetti di collaborazione che si sono avviati nell ambiente della Trieste scientifica, hanno portato ad esigenze di interconnessione differenziate e complesse che tengano conto di: Attività diverse svolte dal medesimo Ente, anche su diverse sedi. E il caso, ad es. dell, che si trova nell assoluta necessità di racchiudere l amministrazione in reti separate da quelle della ricerca o della didattica. Attività comuni tra Enti diversi, svolte nel medesimo pluri-comprensorio oppure distribuite su sedi diverse. Ad es. l attività biomedico-sanitaria, che tratta dati sensibili e necessita di particolari misure di sicurezza e privacy, e viene svolta in parte negli edifici degli ospedali, in parte in quelli dell e in parte in quelli dell Insiel e della Regione FVG. Mediante i circuiti virtuali ATM risulta possibile separare completamente i diversi bacini o gruppi d utenza: questi vengono definiti ed isolati su rete locale mediante l utilizzo delle V-LAN 18 e possono poi essere interconnessi tramite i circuiti virtuali realizzando una rete privata chiusa a livello metropolitano ed instaurando così un regime di totale privatezza e riservatezza tra le singole tipologie e di amministrazione controllata dei traffici tra tipologie diverse. 18 a liv. 3 della pila OSI il traffico all interno delle singole strutture è separato con la possibilità, in caso di necessità, di abilitare il bridging od il tunnelling tra edifici distanti di singoli protocolli non instradabili a liv. 3 (es. Netbeui, ecc.)

15 Nella NRTTS2K sono attualmente configurati più di 50 circuiti virtuali, inclusi i circuiti extraurbani, tutti permanenti in classe ABR 19, tranne due dedicati all emulazione di circuito E1 su classe CBR. La lista completa delle sedi connesse e dei circuiti virtuali è riportata in allegato. La connettività extra-urbana. I collegamenti extra-urbani hanno lo scopo di connettere le sedi periferiche dell di Trieste a Gorizia, Pordenone e Portogruaro alla sede centrale in Trieste. Dopo l esperienza di Trieste, anche a Pordenone, Udine, Gorizia e Portogruaro sono state realizzate analoghe strutture di rete metropolitana basate su anelli multipli SDH. Per la connettività geografica viene per ora utilizzata la rete divisionale ATMosfera di Telecom, una rete composta da switch ATM dedicata al traffico extra-urbano, la quale interconnette gli switch ATM delle reti metropolitane incluso il BPX della NRTTS2K nella centrale di via S. Maurizio. Anche ATMosfera si basa sulla struttura topologica dell anello SDH, ma in questo caso gli anelli hanno un diametro molto maggiore ed interconnettono gli switch di ATMosfera in una struttura magliata per la ridondanza non solo fisica e funzionale dell anello SDH, ma anche di percorso ATM: la rete ATMosfera risulta infatti costituita da switch (sempre CISCO BPX) collegati tra loro tramite anelli SDH su trama STM-16 a 2.4 Gbps nella quale risultano sempre riservati tra gli ADM alcuni path di protezione. Ogni switch di ATMosfera ne vede almeno altri due della stessa rete: in caso di fault totale su un anello, si ha un re-routing automatico dei flussi ATM tra i BPX su percorsi diversi. A titolo di esempio, in regione FVG gli Switch di ATMosfera a Trieste (in via S. Maurizio), Udine e Pordenone sono interconnessi da un anello a 2.4 Gbps che collega gli ADM di Pordenone, Cervignano, Trieste, Udine (Baldasseria), Spilimbergo e nuovamente Pordenone (Torre) con ri-generazione a Latisana e Monfalcone. Attraverso la rete ATMosfera sono attualmente definiti i 4 circuiti virtuali tra la sede principale dell di Trieste in piazzale Europa e le sedi distanti. A Pordenone, inoltre, è stato realizzato un circuito virtuale Frame Relay puro tra il Consorzio Universitario e la sede distaccata presso il Villaggio del Fanciullo nella frazione di Comina. La seguente tabella riporta i valori di banda garantita su questi circuiti (tab. 2). 19 Per i circuiti virtuali interoperati, i parametri della classe ATM ABR sono mappati sui corrispondenti parametri del Frame Relay

16 Tabella 2. Circuiti virtuali extraurbani. Si è detto che anche a Pordenone, Gorizia, Udine e Portogruaro è disponibile una struttura di rete metropolitana del tutto simile a quella implementata a Trieste; è presente una centrale Telecom principale sulla quale sono attestati i flussi provenienti dalle sedi connesse. Tali flussi costituiscono l accesso alla rete Frame Relay sulla quale sono definiti i circuiti virtuali riportati in tab. 2. Lo switch (IGX o MGX) su cui sono attestati, oltre a definire i circuiti virtuali e ad implementare lo switching delle trame tra di essi, provvede ad eseguire la funzione di interoperabilità verso ATM per i circuiti extra-urbani prima di indirizzarli sui feeder trunk verso lo switch ATMosfera. I circuiti verso le altre reti Routing diretto con Interbusinnes Grazie ad un ulteriore accordo tra l di Trieste e Tin.it S.p.A., che prevede un accesso diretto alla rete universitaria per tutti gli studenti dell Ateneo titolari di un abbonamento ad Internet tramite l Internet Service Provider Tin, abbiamo configurato un circuito virtuale ATM in classe ABR con MCR di 6 Mbps e PCR di 18 Mbps, definito tra l accesso a 155 Mbps del PluriComprensorio di piazzale Europa e lo switch/router di Telecom Interbusinness, attraverso lo switch ATM della NRTTS2K in S. Maurizio. Tramite questo circuito vengono annunciati i blocchi della rete dell X.Y alla

17 rete Interbusinness tramite protocollo BGP-4 e viceversa dall altro lato, Telecom annuncia gli indirizzi della parte Tin.it della rete alla nostra. In questo modo da qualsiasi PoP Tin sul territorio italiano si raggiunge la rete dell attraverso il percorso più breve, evitando l interconnessione via RIX 20 Accesso alla rete GARR E in via di attuazione un circuito ATM tra l accesso a 155 Mbps presso il PluriComprensorio di piazzale Europa ed il Pop della rete GARR attraverso la NRTTS2K. Tale circuito si attesterà sul router Garr presente anch esso nella centrale di via S. Maurizio, che sostituirà gli attuali accessi PDH a 34 Mbps. Connettività verso l ISP Nettuno Attraverso la NRTTS2K, e precisamente lungo il circuito virtuale tra la sede centrale dell Ateneo ed il comprensorio dell Area Science Park a Padriciano, avviene il collegamento dell Area al servizio Internet Nettuno (Nextra - Cineca) dell'ateneo, i quale dà particolare connettività internazionale all'area di Ricerca, all'erdisu e alle Biblioteche. Più precisamente tale flusso avviene in un tunnel IP su IP tra i due enti, ed è stata adottata questa soluzione, piuttosto che un circuito virtuale ATM dedicato, perché permette una allocazione dinamica della banda. 20 E il MIX di Roma: uno dei due NAP (punti di scambio tra gli ISP) presenti in Italia, spesso saturo

18 ALLEGATO Nuova Rete Telematica della Trieste del 2000 Circuiti Virtuali INDIRIZZO Via Valerio 12 via S. Francesco 43 Padriciano Strada di Fiume 447 Piazza Ospedale 1 Via dell'istria 65/1 Basovizza Passo Costanzi 1 Strada Costiera Via S. Maurizio Via Weiss 4 Via Lazzaretto Vecchio 8 Via Tigor 22 Via Filzi 14 Via Lazzaretto Vecchio 12 Via Economo 4 Via Monfort 3 Via S.Anastasio 12 Via Valmaura 7 Via Manzoni 16 Via Combi 1 Via d'alviano 15/1 Via Mulino a Vento 123 Via Besenghi 16 Via Tiepolo 11 Basovizza n. 302 Borgo Grotta Gigante 42/C Via Marchesetti 3 Via Piccard 54 Santa Croce Via Gessi 2 P.zza Vittorio Veneto Biblioteca Civica, Piazza Hortis 4 Museo Rivoltella, Via Diaz 27 Museo Storia, Piazza della Cattedrale 1 Centro Civico S. Vito, Via Locchi 23/B Centro Civico Barriera Nuova, Via Giotto 2 OPS, Via delle Docce 15 Archivio Generale, Via Rivoltella 29 Biblioteca Q. Gambini, Via del Rosario 2 Via Prasecco 3/A Via della Comina 25 Via Alviano 14 Via Seminario 34/1 Banda Minima Garantita (Mbps) MCR lato ATM - CIR lato Frame Relay ACCESSO SEDE INDIRIZZO SEDE Sede Centrale Insiel Area Science Park Osp. Cattinara Osp. Maggiore Osp. Burlo IRCCS Area Science Park Comune Comprensorio di Miramare Telecom - Interbusiness Seminario Vescovile OAT OAT OGS MIB LBM ITT-CNR Provincia Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune, Pordenone, Pordenone, Gorizia, Portogruaro 155M ATM OC3 Sede Centrale Via Valerio M ATM OC3 Insiel via S. Francesco M ATM E3 Area Science Park Padriciano M ATM E3 Osp. Cattinara Strada di Fiume M ATM E3 Osp. Maggiore Piazza Ospedale M ATM E3 Osp. Burlo IRCCS Via dell'istria 65/ M ATM E3 Area Science Park Basovizza M ATM E3 Comune Passo Costanzi M ATM E3 Comprensorio di Miramare Strada Costiera Telecom - Interbusiness Via S. Maurizio M FR V35 HDSL Via Weiss 4 2M FR V35 HDSL Via Lazzaretto Vecchio 8 2M FR V35 HDSL Via Tigor 22 2M FR V35 HDSL Via Filzi 14 2M FR V35 HDSL Via Lazzaretto Vecchio 12 2M FR V35 HDSL Via Economo 4 2M FR V35 HDSL Via Monfort 3 2M FR V35 HDSL Via S.Anastasio 12 2M FR V35 HDSL Via Valmaura 7 2M FR V35 HDSL Via Manzoni 16 2M FR V35 HDSL Via Combi 1 2M FR V35 HDSL Via d'alviano 15/1 640/128 K ATM ADSL Via Mulino a Vento /128 K ATM ADSL Seminario Vescovile Via Besenghi M FR V35 HDSL OAT Via Tiepolo M FR V35 HDSL OAT Basovizza n M FR V35 HDSL OGS Borgo Grotta Gigante 42/C 2M FR V35 HDSL MIB Via Marchesetti 3 2M FR V35 HDSL LBM Via Piccard 54 Santa Croce 2M FR V35 HDSL ITT-CNR Via Gessi 2 2M FR V35 HDSL Provincia P.zza Vittorio Veneto M FR V35 HDSL Comune Biblioteca Civica, Piazza Hortis 4 2M FR V35 HDSL Comune Museo Rivoltella, Via Diaz 27 2M FR V35 HDSL Comune Museo Storia, Piazza della Cattedrale 1 2M FR V35 HDSL Comune Centro Civico S. Vito, Via Locchi 23/B 2M FR V35 HDSL Comune Centro Civico Barriera Nuova, Via Giotto 2 2M FR V35 HDSL Comune OPS, Via delle Docce 15 2M FR V35 HDSL Comune Archivio Generale, Via Rivoltella 29 2M FR V35 HDSL Comune Biblioteca Q. Gambini, Via del Rosario 2 2M FR V35 HDSL, Pordenone Via Prasecco 3/A M FR V35 HDSL, Pordenone Via della Comina 25 2M FR V35 HDSL, Gorizia Via Alviano M FR V35 HDSL, Portogruaro Via Seminario 34/ Banda di picco lato ATM: il valore del PCR è pari a 3 volte il MCR. CIRCUITI FONIA CBR: AREA PADRICIANO - AREA BASOVIZZA PCR 2,310 Mbps Banda di picco lato FR: il PIR (o EIR) è pari alla velocità dell'accesso. AREA BASOVIZZA - INSIEL PCR 2,310 Mbps

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