Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

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1 Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Sopralluoghi e campionamenti nel litorale del Friuli Venezia Giulia al fine di individuare situazioni di criticità in seguito a fioriture di Ostreopsis ovata RAPPORTO 2009 A cura di: ARPA FVG - Osservatorio Alto Adriatico Oriana Blasutto Massimo Celio ARPA FVG - Dipartimento provinciale di Gorizia Maria Venuti Bruno Zanolin Palmanova, dicembre 2009

2 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 2 di 11 Premessa Gli eventi dannosi riconducibili a fioriture di Ostreopsis spp., riportati per la prima volta lungo le coste toscane nel 1998, sono stati registrati ad oggi in molte località costiere della penisola durante il periodo estivo (Toscana, Liguria, Puglia, Lazio, Sicilia); in particolare nel 2005 e 2006 in Liguria e in Sicilia si sono verificati, tra la popolazione, numerosi casi di malessere a carattere respiratorio. Ostreopsis ovata è un dinoflagellato bentonico (dimensioni: 30 x 50 µm), potenzialmente tossico, di origine tropicale che vive su macroalghe o substrati rocciosi e predilige acque limpide, con temperature elevate (circa 25 C). In condizioni di alta pressione atmosferica e mare calmo questa specie è in grado di riprodursi molto velocemente raggiungendo, nell arco di pochi giorni, un elevato numero di individui per litro dando origine, in tal modo, alla formazione di fioriture microalgali osservabili anche a livello macroscopico (densità cellulare maggiore di cellule/litro). L importanza del fenomeno da un punto di vista sanitario è riferita alla capacità di questa microalga di produrre tossine (ovatossina-a, palitossina e ostreocina-d) che possono accumularsi in molluschi e in altri prodotti ittici abitualmente consumati dall uomo. L inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule microalgali e/o tossine può provocare disturbi respiratori e il contatto diretto con le fioriture può causare severe dermatiti. A ciò sono da associarsi le alterazioni ambientali con danni, anche gravi, all ecosistema che si verificano in seguito ad una fioritura di Ostreopsis spp.. Si possono osservare morie di numerosi organismi marini (pesci, molluschi bivalvi, crostacei ed echinodermi) per gli effetti tossici della microalga, per le condizioni ipossiche e per lo sviluppo di idrogeno solforato e ammoniaca, che spesso accompagnano la necrosi delle cellule a fine fioritura. La presenza di Ostreopsis ovata nel Golfo di Trieste è stata rilevata a partire dall ottobre del 2006 e successivamente nell estate degli anni 2007 e 2008 ma sempre in concentrazioni non elevate. Nel 2009, il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha promosso un piano di campionamento in quattro stazioni costiere del litorale del Friuli Venezia Giulia, che

3 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 3 di 11 con frequenza quindicinale, per il periodo luglio-agosto, aveva lo scopo di ricercare la presenza di diverse microalghe bentoniche potenzialmente tossiche già riscontrate in altri litorali italiani in associazione con Ostreopsis ovata. Appartengono a questa lista le dinoficee Alexandrium ostenfeldii, Coolia monotis, Gamberdiscus toxicus e Prorocentrum lima e altre specie appartenenti al genere Ostreopsis quali O. lenticularis, O. siamesis e O. mascarenensis. Il piano di campionamento ha evidenziato o l assenza di tali microalghe bentoniche o la loro presenza con concentrazioni sempre inferiori al limite previsto dal Ministero della Salute. Il 28 settembre 2009 in località Canovella, comune di Duino Aurisina, il Prof. Giorgio Honsell dell Università di Udine, segnalava la presenza di una proliferazione anomala di Ostreopsis ovata. Attività di sopralluogo e monitoraggio In data 29 settembre 2009, in seguito alla segnalazione sopracitata, l Osservatorio Alto Adriatico dell ARPA-FVG ha eseguito un sopralluogo nel tratto costiero triestino da Grignano a Marina di Aurisina, per verificare la presenza e la distribuzione di Ostreopsis ovata. Il sopralluogo ha evidenziato in località Canovella, in una vasta pozza d acqua marina naturale, sita nel piano mesolitorale con profondità compresa tra 0.30 cm e 1 m, la presenza di una patina brunastra gelatinosa che ricopriva completamente il fondo della pozza di marea, inoltre diversi flocculi galleggiavano nello strato superficiale. Nei giorni 29 settembre, 01 e 07 ottobre l Osservatorio Alto Adriatico ha effettuato sopralluoghi e prelievi di campioni di acqua marina e ciottoli a Canovella, Baia di Sistiana e porto di S. Croce. Nei giorni 18 agosto e 05 ottobre il Dipartimento Provinciale di Gorizia ha eseguito diversi sopralluoghi (sei siti ricadenti nel comune di Grado, due in quello di Monfalcone e uno in quello di Staranzano) e prelievi di acqua con retino a nove metri di profondità in prossimità delle mitilicolture a Grignano, Filtri e Canovella; inoltre, in prossimità del Lido di Staranzano, a 10 metri dalla costa sono stati prelevati campioni di acqua superficiale. Tutti i campioni prelevati sono stati processati e analizzati presso il Dipartimento Provinciale di Gorizia al fine di ricercare la presenza delle specie microalgali potenzialmente tossiche.

4 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 4 di 11 Parte dei campioni raccolti sono stati inviati al Centro di Ricerche Marine di Cesenatico e alla Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli, per la ricerca delle tossine: ovatossina-a, palitossina e ostreocina-d, nell acqua e nell areosol. Aree interessate dalla presenza di Ostreopsis ovata Monfalcon N Staranzano Duin Sistiana St. 03 St. 09 St. 08 Canovella S. Croce St. 06 Miramare Fig. 1 - Si riportano in nella mappa le località nelle quali sono state rinvenute le maggiori abbondanze del dinoflagellato Ostreopsis ovata. Tra i siti indagati Canovella risulta il solo in cui sono state rinvenute abbondanze della specie tossica che superano i livelli di allarme imposti dalle linee guida del Ministero della Salute (2007).

5 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 5 di 11 Rilevazione Ostreopsis sp: anno 2009 Area di Data Descrizione del n cell/litro campionamento campionamento prelevamento campione St.06 S.Croce 29/09/09 acqua nel porto di 440 Ostreopsis acqua superficiale S.Croce ovata St.08 Canovella 29/09/09 ciottoli con acqua acqua superficiale Ostreopsis ovata St.08 Canovella 29/09/09 acqua accanto ai acqua superficiale ciottoli Ostreopsis ovata St.08 Canovella 29/09/09 acqua dentro il porto al di là Ostreopsis ovata acqua superficiale St.08 Canovella della diga 01/10/09 acqua 2-3 metri dalla costa con un fondale di 50 cm St.09Sistiana 01/10/09 acqua 10 metri dalla costa con un fondale di 30 cm St.03Lido Staranzano St.08 Canovella 05/10/09 acqua accanto alle macroalghe a 10 metri dalla costa con un fondale di 30 cm 07/10/09 acqua 5-10 m dalla costa con un fondale di 40 cm 5020 Ostreopsis ovata 40 Ostreopsis ovata 120 Ostreopsis ovata 400 Ostreopsis ovata acqua superficiale (a circa 30 cm di profondità) acqua superficiale (a circa 20 cm di profondità) acqua superficiale (a circa 20 cm di profondità) acqua superficiale (a circa 30 cm di profondità) Tab. 1 - Dati relativi alle abbondanze riscontrate nelle località interessate dalla presenza del dinoflagellato nei giorni 29 settembre, 01, 07 e 05 ottobre 2009.

6 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 6 di 11 Punto di campionamento: Canovella - comune di Duino-Aurisina Fig. 2 - Canovella. Le frecce indicano l area d estensione della fioritura Fig. 3 - Pozza di marea a Canovella Nel tratto di costa denominato Canovella a sinistra del porticciolo si estende la formazione di una vasta pozza d acqua marina naturale, sita nel piano mesolitorale con profondità massima di circa 1.5m, protetta da una scogliera naturale (Figg. 2 e 3). Il fondale è ricoperto da ciottoli e si osserva la quasi totale assenza di macroalghe. Questo tratto di costa si trova in una zona

7 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 7 di 11 a riparo dai venti provenienti dal I quadrante mentre è leggermente più esposta ai venti provenienti dal II e III quadrante. Durante i sopralluoghi effettuati nei giorni , e del è sempre stata riscontrata la presenza di una patina brunastra gelatinosa che ricopriva completamente il fondo della pozza di marea (Figg. 4 e 5), la superficie dell acqua appariva opalescente e con diversi flocculi brunastri galleggianti (Figg. 6 e 7). I ciottoli apparivano completamente ricoperti da uno strato compatto mucillaginoso brunastro dall aspetto reticolato (Figg. 8, 9, 10 e 11). Lungo la battigia sono state ritrovate numerose conchiglie di Patelle spp. mentre sono stati osservati sporadici ricci di mare (Paracentrotus lividus) sul fondale all interno della piscina naturale che apparentemente non risultavano sofferenti. Il campionamento è consistito nel prelievo di acqua, ciottoli e patina gelatinosa mediante il grattaggio di numerosi ciottoli. Figg. 4 e 5 - Fondale ricoperto di patina brunastra mucillaginosa Figg. 6 e 7 - Aspetto opalescente della superficie dell acqua con flocculi brunastri galleggianti.

8 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 8 di 11 Figg. 8, 9, 10 e 11 - Patina gelatinosa che ricopre tutta la superficie dei ciottoli sommersi. Dai risultati delle analisi di laboratorio svolte sui campioni raccolti a Canovella si osserva che, il 29 settembre, nell acqua raccolta a pochi centimetri dal fondo della pozza di marea, Ostreopsis ovata ha raggiunto una concentrazione massima di di cellule/litro e di cellule/litro nell acqua superficiale. Nei giorni successivi, si ha un progressivo decremento della concentrazione della microalga: il 01 ottobre si evidenzia una diminuzione della concentrazione cellulare nell acqua superficiale di un ordine di grandezza (5.020 cellule/litro), il 07 ottobre si ha un ulteriore decremento di un ordine di grandezza (400 cellule/litro). Le condizioni meteo, che si sono instaurate a partire dal 01 ottobre hanno favorito il rapido dissolversi della fioritura.

9 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 9 di 11 Negli altri punti di campionamento del tratto indagato hanno evidenziato: Porto di S. Croce, è stata rilevata il 29 settembre un abbondanza cellulare di 440 cell/litro di Ostreopsis ovata; Sistiana Caravella, è stata rilevata un abbondanza di 40 cell/litro il Le analisi svolte sui campioni raccolti dal Dipartimento Provinciale di Gorizia nel litorale tra Grado e Monfalcone hanno evidenziato la presenza nel giorno 05 ottobre di Ostreopsis ovata nell area del Lido di Staranzano con un abbondanza di 120 cell/litro. Figg. 12 e 13 - Ostreopsis ovata vista con la luce a fluorescenza e con la luce trasmessa. Si noti nella prima immagine il poro apicale la cui lunghezza è compresa tra 8-10 µm (contrariamente a quello delle altre specie di Ostreopsis, dove esso è maggiore di 15 µm). Figg. 14 e 15 - Due immagini al microscopio ottico di cellule di Ostreopsis ovata in frammenti di pellet prelevato dai ciottoli a Canovella il 29 settembre 2009.

10 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 10 di 11 Conclusioni e condizioni di rischio Le indagini eseguite nelle diverse aree di campionamento, hanno evidenziato che la fioritura di Ostreopsis ovata è rimasta confinata nel tratto di costa denominato Canovella e la presenza della microalga in altre zone del litorale è sempre stata caratterizzata da concentrazioni che rimanevano al di sotto del limite stabilito dalle linee guida del Ministero della Salute (2007). A seguito dei risultati è possibile affermare che il litorale tra Monfalcone e Grado non ha presentato rischio sanitario da fioriture, mentre nel tratto della costiera triestina a fine settembre e inizio ottobre l elevato valore di cellule litro di Ostreopsis ovata (> cell/litro) ha reso tale area sensibile ad un eventuale rischio sanitario. Il decremento della temperatura dell acqua rilevato nella seconda quindicina di ottobre ha determinato una condizione ambientale non favorevole all ulteriore sviluppo della fioritura. Come viene testimoniato dalle segnalazioni avvenute in anni recenti in diversi tratti della costa italiana, le caratteristiche geomorfologiche più favorevoli alla formazione tali fioriture sono principalmente la presenza di coste alte e rocciose, substrati duri, ciottolosi, ai piedi di falesie e/o barriere artificiali (pennelli antierosione costiera), con presenza di piccole insenature naturali. I siti che presentano tali caratteristiche geomorfologiche unitamente ad un ridotto idrodinamismo e ad un elevato irraggiamento solare costituiscono delle aree potenzialmente sensibili a queste criticità. La presenza di scarichi che comportano un arricchimento di nutrienti e può favorire lo sviluppo e l evoluzione di fioriture microalgali. Per la geomorfologia che contraddistingue il litorale del Friuli Venezia Giulia dalle foci del fiume Timavo fino a Punta Sottile, tutto il tratto di costa caratterizzato da falesia è da considerarsi a rischio di fioriture di Ostreopsis ovata. In particolare, sono zone ad alto rischio di fioriture i tratti con rientranze, porticcioli e pozze di marea naturali ed artificiali protette da scogliere. Tuttavia anche le zone del litorale monfalconese, quali Marina Julia e Lido di Staranzano, sono da considerarsi a rischio per la presenza di pennelli antierosione e insenature protette dal moto ondoso, nonché per la presenza di scarichi urbani che possono portare un arricchimento di nutrienti e favorire in tal modo l evoluzione di fioriture microalgali.

11 Presenza di Ostreopsis ovata nelle acque del litorale del Friuli Venezia Giulia Pagina 11 di 11 Prospettive e monitoraggio futuro Preso atto che la fioritura di Ostreopsis ovata di Canovella è il primo cospicuo evento osservato nella nostra regione e date le condizioni di rischio che caratterizzano le nostre coste, si prevede di intensificare nel 2010 il monitoraggio rutinario. A partire dalla tarda primavera e durante la stagione balneare il monitoraggio verrà eseguito nelle zone di balneazione e nelle aree che rappresentano veri e propri microambienti dove si riproducono le condizioni ideali per la proliferazione della specie microalgale. L attenta valutazione delle previsioni meteorologiche permetterà di individuare i periodi maggiormente a rischio in cui intensificare il monitoraggio. Sarà compito dell Agenzia seguire, con specifiche competenze, l evoluzione delle caratteristiche ambientali che permettono la crescita e lo sviluppo di Ostreopsis ovata e l insorgenza di sue eventuali fioriture. A tale scopo si sta predisponendo il seguente piano di azione: - monitoraggio al fine di ispezionare costantemente i tratti costieri a rischio, da inizio estate a fine autunno; - una fase di attenzione/allerta con l intensificazione del monitoraggio qualora si presentino le condizioni meteo-climatiche favorevoli all insorgenza di fioriture microalgali; - una fase di emergenza con un elevata frequenza del monitoraggio nei siti colpiti dalle fioriture; - predisposizione di un piano di comunicazione del rischio alle autorità competenti. Si renderà necessario poter usufruire di un sistema informativo in grado di segnalare le eventuali patologie correlabili alla presenza di fioriture microalgali tossiche come previsto dalle linee guida del Ministero della Salute (2007).

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