CORTE FEDERALE D'APPELLO IN FUNZIONE DI CORTE SPORTIVA DI APPELLO PROCEDIMENTO DI APPELLO R.G. C.A.S. 08/16- RG GSN 24/16 CONTRO

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1 CORTE FEDERALE D'APPELLO IN FUNZIONE DI CORTE SPORTIVA DI APPELLO ROBERTA LEONI LINA MUSUMARRA RICCARDO AQUILANTI Presidente Componente Relatore Componente PROCEDIMENTO DI APPELLO R.G. C.A.S. 08/16- RG GSN 24/16 CONTRO BALDASSARRE BARROVECCHIO (tessera n /Y) CASSANDRA BIONAZ (tessera n /K) AVVERSO la decisione n. 24/16 del Giudice Sportivo Nazionale dell 11 ottobre 2016, pubblicata il 13 ottobre 2016, che ha irrogato alla tesserata Cassandra Bionaz la sanzione della sospensione dall attività agonistica di mesi uno, ex art. 6, lettera d) del Regolamento di Giustizia vigente e al tesserato Baldassarre Barrovecchio la sanzione della sospensione da ogni carica e incarico federale e sociale, ivi compreso l incarico di istruttore, di mesi tre, ex art. 6, lettera e) del Regolamento di Giustizia vigente. FATTO E SVOLGIMENTO DEL PROCESSO In seguito alla trasmissione, da parte della Procura Federale, pervenuta per il tramite della Segreteria federale, della segnalazione del Presidente di Giuria, Sig. Marco Binzoni, datata 27 settembre 2016, venivano sottoposti alla competenza del Giudice Sportivo Nazionale i fatti occorsi sul campo prova durante lo svolgimento della categoria B110 del concorso Progetto Giovani + Nazionale B, tenutosi presso l Horsebridge Club di None il settembre

2 In particolare, il Sig. Binzoni accertava, al termine della prova, su segnalazione dello Steward Elisabetta Goffi, che il cavallo Ziranda H, montato dall amazzone Junior Cassandra Bionaz ( ), accompagnata dall istruttore Baldassarre Ferrovecchio [rectius, Barrovecchio, ndr.] ( ), riportava numerose ferite sui fianchi. Il cavallo veniva quindi sottoposto a visita dal veterinario Dott.ssa Antonia E. Zorat, la quale confermava che il cavallo presentava numerosi ed evidenti segni di sperone su entrambi i fianchi con sanguinamento, come da relazione in atti. Il Sig. Binzoni riferiva, altresì, che il cavallo durante lo svolgimento del percorso effettuava una disobbedienza, a seguito della quale la concorrente con foga iniziava a punire con le gambe l animale. Il cavallo riprendeva il percorso e durante lo svolgimento dello stesso la concorrente continuava a speronarlo con forza ed in modo evidente. Precisava, sul punto, che la concorrente utilizzava speroni a rotella in plastica e che durante il controllo all uscita del campo effettuato dallo stesso Sig. Binzoni, uno degli speroni risultava essersi rotto a causa dell eccessivo uso dello stesso. Dichiarava, infine, che l amazzone non sembrava essere conscia della grave scorrettezza del suo comportamento ed era molto dispiaciuta dell accaduto. Al contrario l istruttore tendeva a minimizzare il fatto. Il comportamento dell istruttore è stato polemico, irrispettoso ed assolutamente diseducativo. Cercando di delegittimare il mio intervento e per converso a legittimare le azioni dell allieva, riportandole nell ambito della normalità, ha dimostrato di disattendere qualsivoglia funzione educativa a cui una sana attività sportiva deve tendere. Alla relazione del Sig. Binzoni, datata 27 settembre 2016, venivano allegate due foto del cavallo ferito e la certificazione del veterinario. Il Giudice Sportivo Nazionale, in ordine ai predetti fatti, disponeva l apertura di un procedimento, ex artt. 35 e 40 del Regolamento di Giustizia, nei confronti dei tesserati Baldassarre Barrovecchio e Cassandra Bionaz, fissando la pronuncia del provvedimento per il giorno 11 ottobre 2016 e concedendo i prescritti termini per il deposito di memorie e documenti. Nessuno degli incolpati presentava memorie o documenti. Il Giudice, con decisione resa in pari data, previo accertamento della responsabilità disciplinare, applicava a carico dei predetti tesserati la sanzione indicata in epigrafe. Secondo il Giudice il comportamento tenuto dalla giovane amazzone Bionaz, concretatosi nell uso eccessivo ed ostinato degli speroni appare confermato dalle ferite riportate dal cavallo, configurandosi, 2

3 pertanto, la violazione dell art. 1, co. 2, lett. a) del Regolamento di Giustizia, il quale include, tra gli illeciti disciplinari, ogni comportamento, anche omissivo, compiuto sul cavallo, che esplichi mero sfogo, violenza o brutalità e che possa causare al cavallo dolore o anche solo disagio non necessario all animale, nonché dell art. 1 del Codice di condotta FEI per il benessere del cavallo, che vieta il ricorso ad allenamenti non compatibili con le capacità ed il livello di crescita e di maturità del cavallo e l uso di metodi umilianti e che causino paura. Sul concetto di abuso il Giudice richiama, in particolare, l art. 2 del Regolamento Veterinario FISE, Sezione Tutela del Benessere del Cavallo, che ricomprende qualsiasi azione od omissione (dolosa o colposa) che causa o possa causare dolore o disagio non necessario a un cavallo, tra le quali, a titolo esemplificativo, viene indicata, al punto 3, utilizzare gli speroni in modo eccessivo o ostinato. Per quanto riguarda la posizione del tesserato Barrovecchio, il Giudice, attesa la responsabilità del medesimo per il comportamento della propria allieva in forza dell art. 4, co. 2 del Regolamento di Giustizia che attribuisce agli istruttori la responsabilità degli illeciti commessi dai tesserati minorenni loro affidati evidenzia nella motivazione che il predetto, nella qualità rivestita, ha l onere di conoscere e l obbligo di attenersi alle norme federali sopra richiamate, nonché ai Principi di Tutela degli Equidi, in virtù del richiamato art. 1 del Regolamento di Giustizia. In particolare, il primo principio di addestramento individua l obiettivo del cavaliere nell adozione di misure sempre più leggere per ottenere risposte dal cavallo e non nel progressivo aumento di esse in una escalation di aiuti (ad esempio speroni ed imboccature sempre più forti) perché non si è compreso e coerentemente impiegato il rinforzo negativo ed il condizionamento classico (pag. 40 Principi di Tutela degli Equidi). Il Sig. Barrovecchio aveva, dunque, il dovere di istruire adeguatamente la propria allieva al rispetto delle norme e dei principi per la tutela del benessere dei cavalli. Il medesimo viene, invece, ritenuto non colpevole dal Giudice Sportivo sotto il profilo del comportamento che avrebbe tenuto nei confronti dell Ufficiale di Gara, come sopra descritto, rilevando nella motivazione che seppure non sono state presentate memorie da parte dell incolpato, l Ufficiale di Gara, nella sua relazione, non indica specificatamente i fatti oggettivi avvenuti in sua presenza, ritenuti di interesse disciplinare e sui quali il Giudice è chiamato a decidere, ma si limita ad esprimere una valutazione soggettiva sul comportamento dell istruttore ( ). In ordine alla determinazione delle sanzioni irrogate, il Giudice richiama casi analoghi decisi dal Tribunale Federale (in particolare, RGN n. 18/15 e n. 42/15), considerando, con riferimento alla tesserata Bionaz, la 3

4 giovane età della medesima, il comportamento tenuto dalla medesima all atto della contestazione da parte dell Ufficiale di Gara, nonché l assenza di precedenti a suo carico; mentre per il tesserato Barrovecchio, la sua qualifica di istruttore, rilevante ex art. 7, lett. c) del Regolamento di Giustizia, l assenza di comportamenti collaborativi, nonché l assenza anche in questo caso di precedenti a suo carico. Avverso la suddetta decisione i Signori Baldassarre Barrovecchio e Cassandra Bionaz, quest ultima rappresentata dal padre Remy Bionaz, con reclamo del 14 ottobre 2016 a firma dell Avv. M. Chevallard, giusta procura in calce, lamentano, con il primo motivo di impugnazione, la Nullità dell atto, rilevando che nel caso in esame è stato comunicato via alla Siv Aosta l esistenza di un procedimento a carico di Ferrovecchio Baldassarre che non esiste. L errore, che parrebbe essere stato già in origine nella segnalazione del signor Binzoni non è solo materiale, ma è sostanziale in quanto errore sul nome che si ripercuote sull errore di persona, invalida la convocazione e la seguente procedura, nonché influisce sulle valutazioni. Svolge invece la funzione di presidente della SIV l istruttore federale BARROVECCHIO, persona integerrima di lunga e intensa esperienza, così come poteva essere accertato dal giudice sportivo consultando gli archivi federali. Con il secondo motivo di appello, nel merito, lamenta l Insussistenza dei presupposti, poiché l amazzone era in sella ed il percorso era stato completato dal binomio Cassandra/Ziranda, è dunque fantasioso che l amazzone abbia potuto colpire con foga le gambe dell animale. Sarebbe, quindi, errato l assunto della decisione: non si è trattato di violazione dell articolo 1 del codice di condotta FEI citato al punto 2 della decisione del giudice sportivo ( ). Sempre nel merito, la difesa degli appellanti eccepisce l Incongruenza della sanzione irrogata all istruttore, rilevando che al termine della prova la ragazza è stata ripresa dall istruttore stesso per primo per l eccessiva severità con cui si era comportata, e ne era dispiaciuta, ciò che è riportato pure dalla decisione del giudice. Lo stesso istruttore si è scusato di ciò anche con la giuria, e non è vero che sia stato polemico o irrispettoso, tanto che non è stato possibile nel referto di gara riportare precise accuse e su queste è stato assolto dallo stesso giudice. Alla luce della giusta assoluzione su tale punto non si comprende pertanto la decisione di applicare la grave sanzione disciplinare irrogata di sospensione addirittura per tre mesi ( ). Conclude, pertanto, chiedendo, previa sospensione del provvedimento impugnato, la dichiarazione di nullità dell atto per errore sostanziale su Ferrovecchio inesistente, la riforma della decisione del giudice sportivo: in via principale con piena assoluzione, in subordine con mitigazione delle sanzioni. 4

5 In via istruttoria, la difesa chiede di: 1) visionare la relazione del Sig. Binzoni ( ) ; 2) assumere la constatazione della dottoressa Zorat all esito della prova ; 3) assumere in contraddittorio la constatazione del veterinario Bionaz, proprietario del cavallo della figlia minore Cassandra ; 4) prendere in considerazione i curricula dell istruttore Barrovecchio Baldassarre e della minore Cassandra Bionaz ; 5) visionare il film della gara di Cassandra Bionaz. Con provvedimento del 19 ottobre 2016, il Presidente della Corte Federale d Appello, in funzione di Corte Sportiva d Appello, respingeva l istanza di sospensione dell esecutorietà della decisione impugnata, fissando l udienza di discussione del procedimento per il giorno 16 novembre 2016, nel corso della quale la difesa dei sanzionati depositava memoria difensiva, unitamente a documentazione relativa all attività della SIV, nonché copie a colori di fotografie del cavallo scattate il 26 settembre La Procura federale eccepiva la tardività della documentazione prodotta e in ogni caso l irrilevanza della stessa, contestando, altresì, l assenza di data certa delle fotografie prodotte. L Avv. Chevallard si riportava all atto di appello, insistendo per l accoglimento, evidenziando come il Sig. Barrovecchio non sia stato messo in condizione di potersi difendere in primo grado, attesa l erronea indicazione del suo nominativo che lo ha indotto in errore al ricevimento della mail, tanto da aver aperto la mail dopo l udienza. Il Sig. Bionaz, padre dell amazzone, presente in udienza, dichiarava che sebbene il cavallo al termine della gara presentasse macchie di sangue come da fotografie che vengono mostrate, in realtà evidenzia che il veterinario, oltre a dichiarare quanto riportato nella dichiarazione, non ha indicato alcuna terapia, ritenendo implicitamente il fatto non grave. Il Sig. Barrovecchio, presente in udienza, dichiarava di essere assolutamente non responsabile delle violazioni contestate. La Procura insisteva per il rigetto dell atto di appello e la conferma della decisione impugnata. La Corte tratteneva la causa in decisione. DECISIONE Questa Corte ritiene di non poter accogliere l appello presentato dai Signori Baldassarre Barrovecchio e Cassandra Bionaz per i motivi e nei termini di seguito esplicitati. Per quanto concerne l eccezione preliminare di nullità della decisione impugnata, la stessa è priva di fondamento, poiché - seppur il Giudice Sportivo Nazionale è incorso in un evidente errore materiale ( lapsus calami ) nell erronea indicazione del cognome del tesserato sanzionato, nessun errore (materiale) è stato commesso nella redazione dell trasmessa in data 4 ottobre 2016 all Associazione Sportiva Sport Ippici Valdostani alla quale sono tesserati i Signori Barrovecchio e Bionaz. Nella predetta , infatti, è 5

6 espressamente riportato nell oggetto Provvedimento del Giudice Sportivo Nazionale - n. 24/2016 e l allegato viene indicato come Fise fissazione data Barrovecchio pdf.. Del tutto infondato, pertanto, l assunto difensivo sul punto, avendo rilevato il difensore nel corso dell udienza davanti a questa Corte che il Sig. Barrovecchio ha ricevuto la predetta - con la quale veniva comunicata la fissazione della data di decisione del Giudice di primo grado e i termini per la difesa ma l ha aperta solo dopo l udienza attesa l erronea indicazione del suo nominativo. Ma come rilevato e documentalmente provato, l errore materiale nell indicazione del cognome è contenuto esclusivamente nel provvedimento del giudice sportivo allegato all che pertanto per essere rilevato doveva comportare l apertura della stessa e quindi la conoscenza anche dei termini per esercitare il diritto di difesa. Ciò rilevato, procedendo nel merito della controversia, dall esame della documentazione in atti - e più specificatamente: a) la relazione del Sig. Marco Binzoni, quale Presidente di Giuria del concorso; b) il rapporto del medico veterinario delegato Fise, Dott.ssa Antonia E. Zorat; c) le fotografie a colori del cavallo Ziranda H allegate alla relazione emerge senza dubbio alcuno la responsabilità della giovane amazzone Cassandra Bionaz nel comportamento assunto verso il cavallo concretatosi nell uso eccessivo ed ostinato degli speroni, causando i numerosi ed evidenti segni di sperone su entrambi i fianchi con sanguinamento. Comportamento che viola, come correttamente evidenziato dal Giudice Sportivo Nazionale, l art. 1, comma 2, lett. a) del Regolamento di Giustizia, nonché l art. 1 del Codice di condotta FEI per il benessere del cavallo. Parimenti responsabile è l istruttore della medesima, il Sig. Baldassarre Barrovecchio, per violazione dell art. 4, comma 2 del Regolamento di Giustizia, a titolo di responsabilità oggettiva per essere stata la tesserata minorenne Bionaz sottoposta alla sua vigilanza durante il concorso. Nessuna rilevanza, sotto il profilo probatorio, assumono i documenti depositati dalla difesa all udienza del 16 novembre, così come le istanze istruttorie. In ordine poi alla sanzione applicata dal Giudice Sportivo Nazionale, si ritiene che la stessa sia congrua e proporzionata ai profili di responsabilità come accertati. PQM La Corte Federale d Appello, in funzione di Corte Sportiva di Appello, definitivamente pronunciando nel procedimento di appello avverso la decisione n. 24/2016 resa dal Giudice Sportivo Nazionale in data 11 6

7 ottobre 2016 e pubblicata in data 13 ottobre 2016, disattesa ogni istanza, deduzione ed eccezione, rigetta l appello presentato dai Signori Baldassarre Barrovecchio e Cassandra Bionaz per i motivi sopra esposti, confermando la decisione di primo grado. Manda alla Segreteria per ogni ulteriore incombente e per le comunicazioni di rito. Roma, 16 novembre 2016 LA CORTE FEDERALE D APPELLO in funzione di Corte Sportiva di Appello Presidente Consigliere Consigliere Relatore F.to Avv. Roberta Leoni F.to Avv. Riccardo Aquilanti F.to Avv. Lina Musumarra 7