5. Le esportazioni e le importazioni dei prodotti del settore tessile, pelletteria e pellicce in Russia

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1 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI 5. Le esportazioni e le importazioni dei prodotti del settore tessile, pelletteria e pellicce in Russia A. Le esportazioni e importazioni in Russia di prodotti tessili (codice DB17) L industria tessile, all indomani della crisi economica e finanziaria russa del 1998, si è ripresa abbastanza rapidamente, soprattutto nella seconda metà del 1999 e nel 2001 con un + 6,7 per cento. A partire dal 2003, a causa di una mancanza di investimenti capaci di innovare e rilanciare, il settore ha registrato un calo del 2,8 per cento rispetto al 2002, del 6,3 per cento nel 2004 e dello 0,9 per cento nel primo semestre La produzione di tessuti nello specifico, invece, ha avuto un andamento più regolare e dal 1999 è stata sempre in aumento fino al 2004 con un calo del 2,7 per cento diventato del 4,2 a giugno A tale data, oltre tre quarti della produzione russa di tessuti (82,3%) è costituito da stoffe in cotone, seguito dai tessuti non tessuti (8,2%), dalla seta (4,8%), lino (2,13%) e infine dalla lana (1,0%). Il suo valore complessivo è stimato attualmente tra 1,3 ed 1,5 miliardi di dollari, mentre le 117

2 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO cifre ufficiali indicano sui milioni di dollari di importazioni nel Circa due terzi è coperto dalla produzione nazionale, ed un terzo dalla produzione straniera, che si mostra in grado di sottrarre ai produttori locali fino al 5-6 per cento annuo del mercato, grazie alla maggiore competitività e miglior rapporto tra prezzo e qualità. Le importazioni per i codici generici (comprendenti però oltre a tutti i tipi di tessuti, anche i filati e la materia prima) sono state pari, nel 2004 a 834,7, milioni di dollari, cioè il 21,7 per cento in più che nel 2003, quando erano 688,5 milioni di dollari. Nel primo semestre 2005 sono state pari a 351,6 milioni di dollari, in pratica l 11,75 in meno che non nel primo semestre Poiché l 85% dell industria russa del tessile è costituita oggi da piccoli o medi produttori operativi a livello regionale e provinciale, con scarse risorse finanziarie e macchinari in parte obsoleti, essa è facile preda del tessile di contrabbando e a basso costo soprattutto dai paesi asiatici, che riesce a coprire fino al 57 del mercato russo, mentre il 23 per cento è coperto dalle importazioni legali dei paesi leader nel settore, pertanto ai produttori russi non rimane in sostanza che il 20% del mercato nazionale. La fascia di mercato media e medio-bassa è occupata soprattutto dalle stoffe cinesi, coreane, turche, taiwanesi e anche dalle stoffe di alcuni paesi appartenenti al Csi Russia: importazioni ed esportazione di tutti i tipi di tessuti, per i codici generici, comprendenti anche i filati e la materia prima, ( ) in migliaia di dollari (Moldavia e Bielorussia). Nella fascia medio-alta troviamo le stoffe tedesche, inglesi e italiane capaci, quest ultime, di influenzare il mercato come stile, design e immagine di buon gusto. Tale presenza di immagine non corrisponde però 118

3 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI ancora ad un adeguata presenza commerciale, soprattutto diretta. Solo quest ultima può aiutare a creare una maggiore sensibilità nei consumatori finali ed i russi, pur affascinati dall Italia, conoscono la moda italiana, ma solo come abiti, occorre quindi farli innamorare delle nostre stoffe e far capire loro che la differenza del nostro prodotto non sta solo nel design ma anche nella qualità e lavorazione dei tessuti. Tra i produttori o marche italiane presenti ricordiamo: Armani, Belvedere, Bellandi, Biancalana, Bolero, Buongiorno, Califfi, Cassera Casa, Gabriel, Happidea, Lega Tessile, Le Vele, Penelope, Trussardi, Zambaiti Group, Zucchi. Una più diffusa presenza si impone anche perché la percentuale di stoffe vendute ai mercati, in prevalenza di fascia media e bassa di molto inferiore a quella che si registra nel caso di abiti, maglieria e scarpe - è scesa dal 20,1 per cento al 17,2 per cento dal 2001 al 2004, fino a toccare il 15 per cento nei primi sei mesi del Viceversa, la percentuale venduta nei negozi specializzati, in genere di fascia media e medio - alta, è in graduale aumento. A tale proposito si deve porre l accento sulla scarsa densità dei punti di vendita al dettaglio di tessuti sull intero territorio russo: nelle due città principali, Mosca e San Pietroburgo, non vi sono più di un negozi o punti vendita di stoffe per ciascuna città. I dati italiani Istat, in genere, assai più affidabili di quelli russi, permettono di avere un quadro più completo e confermano una tenuta delle nostre esportazioni dell intero comparto del tessile, culminate, nel 2005, con 147 milioni di euro e la tendenza continua a migliorare nel primo semestre 2006, rispetto allo stesso periodo del 2005, con un incremento del 23 per cento. Preminenti sono le esportazioni dei tessuti non a maglia (codice DB172) che incidono in valore, sul totale dei singoli anni del periodo considerato, con una percentuale che oscilla fra il 60 e 70 per cento. 119

4 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO Alcuni sondaggi diretti, effettuati, nel 2005, in una decina di negozi di tessuti di Mosca, confermano che la popolazione russa compra abbastanza raramente tessuti per la confezione o ordinazione di abiti su misura, dati gli elevati costi di tali servizi, almeno per un reddito medio. Si preferisce, infatti, acquistare abiti confezionati, mentre la maggior parte degli acquisti di stoffe è ad uso arredamento (tende, etc.), biancheria, cucina, etc., tutti settori di mercato in netta espansione, poiché sono collegati allo sviluppo del mercato dell edilizia abitativa, e a quello della ristrutturazione e ammodernamento di vecchie case e appartamenti. 120

5 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI Gli acquirenti preferiscono le fibre naturali e fanno i loro acquisti secondo il bisogno o la stagione. Il 5 per cento degli acquirenti acquista tessuti di gran pregio in negozi di lusso, il 65 per cento si rifornisce nei reparti tessuti dei grandi magazzini, mentre all incirca il 30 per cento acquista tessuti da arredamento o per biancheria in negozi specializzati. Sono emerse, inoltre, alcune interessanti tendenze che possiamo così sintetizzare: a) continuazione dell apertura di negozi maggiormente specializzati nelle varie categorie di tessuti, per i vari modi di utilizzo, ed anche per fascia di qualità; b) apertura di negozi monomarca o di singoli paesi o zone produttrici, in continuo aumento rispetto al 2004 (vedi Italia, Olanda e Spagna); c) alcuni grandi produttori russi di tessuti stanno reagendo sia all offensiva cinese, sia a quella delle stoffe di qualità italiane, francesi, etc., in primo luogo creando all interno delle proprie holding, delle nuove società distributrici e perfino di vendita diretta con propri marchi, non solo a Mosca e a San Pietroburgo, ma anche nei capoluoghi regionali, dalla Valle del Volga alla Siberia. In secondo luogo, allargando il loro assortimento di prodotti, per colori, tipo di tessuti, dimensioni, etc. d) le principali fasce di acquisto in rapporto a livello di prezzo e qualità possono essere così individuate, in modo orientativo, tenendo conto che, nei primi sei 121

6 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO mesi del 2005, i prezzi medi dei tessuti sono cresciuti di circa il 3,1% per il consumatore, anche se nella città di Mosca essi non sono sempre aumentati, a causa della concorrenza crescente. In conclusione, la tendenza dei consumi va verso la qualità da un lato (fascia alta) e verso il miglior rapporto prezzo/qualità (sviluppo del mass-market, distinto dal mercato di qualità scadente e a prezzo troppo popolare). In ogni caso, le ultime ricerche di mercato indicano che la crescita della domanda dei consumatori russi nel settore tessile supera oggi il 10 per cento all anno. B. Le esportazioni e importazioni in Russia di pelletteria (codice 4203) Le esportazioni italiane in Russia relative ai lavori in cuoio e pelli (cod. 42 comprendente oggetti di selleria, oggetti da viaggio, borse, borsette e simili) presentano, per gli anni considerati, un andamento soddisfacente con un lieve calo nel 2003, abbondantemente recuperato in seguito, raggiungendo, nel 2005, un valore complessivo di poco meno di 80 milioni di Euro. Anche i dati provvisori relativi al periodo gennaio - ottobre 2006 sono molto incoraggianti e segnano un valore record di cento milioni di euro. 122

7 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI Particolarmente interessante è l andamento delle esportazioni italiane elative alla sottocategoria della valigeria e borsetteria (cod. 4202), che riflette l andamento della categoria alla quale appartiene, con una progressione sempre in crescita, tranne un lieve calo verificatosi anche qui nel Il dato parziale relativo al 2006 è confortante con un livello di esportazioni pari ad oltre 55 milioni di euro. 123

8 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO La sottocategoria degli indumenti ed accessori di abbigliamento in cuoio o pelli (cod. 4203), che assieme alla precedente, copre gran parte del comparto cuoio e pelli, presenta un andamento positivo: crescita costante nell intervallo considerato con una flessione nel 2004 prontamente recuperata nel 2005 attestandosi ad un valore di oltre 29 milioni di euro. I dati relativi al 2006 segnano un valore di 36 milioni, con un incremento del 31 per cento rispetto al corrispondente periodo del Il mercato complessivo russo delle importazioni, per questo tipo di articolo, nel 2005,era quantificato in oltre 52 milioni di dollari, nel 2004, in 41,8 milioni di dollari, e nell anno precedente in più di 44 milioni (33,5 milioni nel 2002). Si è verificata quindi una contrazione dei volumi pari a 2,3 milioni di dollari. Principale paese importatore risulta la Cina con quasi il 51 per cento seguita da Turchia (26%), Italia (7%) e Germania (5%). Dal lato delle esportazioni si evidenzia un incremento notevole, da 8,7 milioni di dollari tra il 2002 e il 2003, fino a 27 milioni nel L Austria assorbe la quasi totalità degli indumenti prodotti in Russia lasciando un 3 per cento agli altri paesi. 124

9 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI 125

10 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO Importazioni dell Italia in migliaia di euro 126

11 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI C. Le esportazioni e importazioni in Russia di pellicce (codice 4303) Le esportazioni italiane in Russia relative ai lavori in pelliccia (cod. 43 comprendente pelli da pellicceria e loro lavori) presentano, nell intervallo esaminato , un andamento crescente con una flessione nel 2004, abbondantemente recuperata nell anno successivo raggiungendo un valore di oltre 51 milioni di euro. Anche i dati provvisori relativi al periodo gennaio - ottobre 2006 sono molto incoraggianti e segnano un valore di 49 milioni di euro, un incremento del 22,1 per cento rispetto al corrispondente periodo del In particolare, il mercato russo, per il sottocodice 4303 (indumenti ed accessori di abbigliamento ed altro in pelli da pellicceria) ha registrato un forte incremento nelle importazioni passando da più di 16 milioni a poco più di 27 milioni. Principale paese importatore risulta la Turchia con il 51 per cento seguita da Italia (16%) e poi Grecia (11%) e Cina (9%) che non occupa un peso rilevante nelle importazioni globali, come avviene solitamente in altri comparti del settore abbigliamento. Relativamente alle importazioni italiane possiamo notare un andamento altalenante dei volumi con i picchi maggiori nel 2003 (oltre 40 milioni di euro) e nel 2005 (oltre 43 milioni). Il periodo gennaio-ottobre 2006 conferma il buon anda- 127

12 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO mento dell anno precedente e fa segnare un volume di 42 milioni di Euro. Dal lato delle esportazioni si evidenzia un incremento graduale e costante dal 2002 al 2005 che vede il valore salire da 854 mila dollari a 2 milioni di dollari. Il principale paese destinatario dell export russo è stato l Azerbaigian, con il 30 per cento in valore, seguito da Stati Uniti e Austria. 128

13 CENTRO STUDI PER L ARTIGIANATO DI CASARTIGIANI NAPOLI Importazioni dell Italia in migliaia di euro 129

14 STUDIO DEI SETTORI: TESSILE-ABBIGLIAMENTO, PELLE, PELLICCERIA ED INTIMO NEL MERCATO RUSSO 130

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