Rassegna del 08 dicembre 2016

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Adelaide Leo
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1 Rassegna del 08 dicembre 2016 SERIE A1 La Prealpina 40 Uyba, firenze alle spalle dopo il test con la pomì 1 Ivolley 8, 9, Giulia la perfezionista Cristiana Mariani 3

Uyba, Firenze alle spalle dopo il test con la Pomi VOLLEY Buona prova, ma le alternative a Diouf latitano Doppia cifra per Federica Stufi che ha cancellato la brutta prova di Firenze IPUMMO) UNET

2 Uyba, Firenze alle spalle dopo il test con la Pomi VOLLEY Buona prova, ma le alternative a Diouf latitano Doppia cifra per Federica Stufi che ha cancellato la brutta prova di Firenze IPUMMO) UNET YAMAMAY BUSTO A. 2 POMI CASALMAGGIORE 2 (25-19, 17-25, 21-25, 25-21) UNET YAMAMAY Signorile, Fiorin 8, Stufi 10, Pisani 3, Martinez15, Moneta 8, Witkowska (L), Cialfi 3, Negretti (L2), Berti 3. Ali. Mencarelli. POMI Lloyd 1, Fabris 15, Stevanovic 8, Gibbemeyer 6, Bosetti 5, Guerra 16, Sirressi (L), Bacchi 11, Peric 2, Turlea 9, Zuleta 2, Gibertini (L2). Ali. Caprara. Note Durata set: 22', 21 ', 22', 25; tot. 1h30'. Unet Yamamay: battute sbagliate 7, vincenti 4, ricezione positiva 43% (perfetta 17%), attacco 32%, muri 8, errori 8. Pomi: battute sbagliate 18, vincenti 7, ricezione positiva 69% (perfetta 40%), attacco 39%, muri 7, errori 20. Non ha entusiasmato come il 3-2 di tre settimane fa ma ha lasciato comunque buone sensazioni l'amichevole che la Unet Yamamay ha pareggiato 2-2 ieri pomeriggio contro le campionesse d'europa della Pomi Casalmaggiore. Senza Vasilantonaki e Diouf - che continua a lavorare a parte - le farfalle hanno tenuto botta contro una Pomi sostanzialmente al completo (l'unica assente rimane Tirozzi, ferma proprio dalla partita di campionato del Pai a Yamamay per i postumi dell'operazione di pulizia al ginocchio). La curiosità era capire come coach Mencarelli avrebbe bypassato l'assenza di un opposto di ruolo: alla fine l'ex et. azzurro ha optato per lo spostamento in due di Fiorin e l'inserimento in quattro di Moneta. Il risultato? L'ex Conegliano ha ricevuto molto poco (solo 7 palloni fatturando un non indimenticabile 29% di positiva) ed ha faticato, ma questo era ampiamente prevedibile, in attacco chiudendo col 21% su 28 palloni attaccati. In compenso ha confermato la sua predisposizione a muro firmandone due importanti contro attaccanti non certo di seconda fascia com'è Lucia Bosetti. Ironia del destino, anche Moneta ha chiuso la sua partita col 21% offensivo (7 su 34 con tre murate ma un solo errore) brillando maggiormente in seconda linea dove ha confezionato il 40% di positiva. Insomma, la soluzione non entusiasma ma probabilmente, in ottica Conegliano nel caso Diouf dovesse dare forfait, è l'unica percorribile sperando che Martinez faccia i "numeri" in attacco (ieri ha chiuso in doppia cifra, 15, sfiorando il 40% di efficacia). Il resto? Stufi ha cancellato subito la brutta prestazione di domenica contro Firenze (10 col 57%) e Pisani s'è confermata a muro timbrandone due in due set. Un'altra che ha già messo nel dimenticatoio Firenze è Witkowka, apparsa in palla come confermano i numeri in ricezione (47% di positiva e 32% di perfetta) e soprattutto una presenza costante in difesa. Anche Signorile ha mostrato buone cose: l'assenza di Diouf resta un "tarlo" nella testa della palleggiatrice ex Novara che nella tredici vede la sua ancora di salvezza nei momenti di difficoltà ed in quelli in cui il pallone scotta. Ieri però, vuoi perché la partita contava il giusto, vuoi per una sua crescita mentale, Noemi ha giocato più sciolta trovando una distribuzione equa SERIE A1 Pag. 1

3 (discreti i 14 palloni serviti a Stufi) e soprattutto una migliore qualità nel gioco di palla alta. Quello che, al netto delle interpreti, resta in tesoro di questa Unet Yamamay. Filippo Cagnardi SERIE A1 Pag. 2

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4 LAPP f%^\_m_ i L J k r i T M m A SOLI VENTIQUATTRO ANNI PISANI È OGGI UN PUNTO DI FORZA DELLA UNET YAMAMAY. GIOVANISSIMA, APPENA ARRIVATA A BUSTO, CONQUISTÒ UN FANTASTICO TRIPLETE, MA ORA VUOLE DI PIÙ: "NEL 2012 ERO LA TERZA CENTRALE, MI PIACEREBBE VINCERE UNO SCUDETTO DA TITOLARE. IL MIO SOGNO PIÙ GRANDE E QUELLO DI CONQUISTARE, NEL PROSSIMO FUTURO, LA CHAMPIONS LEAGUE " di Cristiana Mariani foto di Stefano Moroni s» i erfezionista. Si definisce così Giulia Pisani, qualcosa di più di una beniamina dei numerosi sostenitori della Unet Yamamay Busto Arsizio. A soli ventiquattro anni il centrale biancorosso è un punto di riferimento della squadra, ma soprattutto ha un palmares da fare impallidire colleghe ben più esperte in tutto il mondo. Basti pensare a una sola parola: triplete. La formazione bustocca lo conquistò nella stagione , quando vinse scudetto, Coppa Italia e SERIE A1 Pag. 3

ir* vii: i IM Coppa Cev, aggiudicandosi subito dopo anche la Supercoppa Italiana. Giulia Pisani era appena arrivata dall'esperienza con il Club Italia.

5 ir* vii: i IM Coppa Cev, aggiudicandosi subito dopo anche la Supercoppa Italiana. Giulia Pisani era appena arrivata dall'esperienza con il Club Italia. "Quello è stato un anno magico - ricorda Pisani -. E' stato il mio primo anno in serie A1, ho passato la maggior parte del tempo a dirmi "Mamma mia con chi sto giocando", era davvero un sogno. Quello era un gruppo veramente squadra, tante amiche, con tanta voglia di mettersi in gioco. Forse se rimettessimo in squadra le stesse atlete non si otterrebbero gli stessi risultati, è stata un'occasione irripetibile". All'epoca Giulia Pisani era poco più che ventenne. Proprio per questo non si accontenta, ma anzi da al futuro: "Quello che mi mane, medaglia d'oro in Champions League. Poi vorrei vincere uno scudetto da titolare, nell'anno del triplette ero il terzo centrale della squadra e quindi, nonostante abbia giocato spesso, non ero titolare". Idee chiare, per la "piccola" toscana. Già, piccola. Perché nonostante i suoi 184 centimetri di altezza Giulia Pisani ai tempi del Club italia era considerata un po' bassa. "Quando ero al Club Italia c'è stata qualche perplessità per il ruolo di centrale per via della mia altezza - racconta -. Una delle ipotesi era quella di giocare in posto quattro, ma poi visto che non ho mai avuto un -:. U SERIE A1 Pag. 4

6 ' '.: ; _: cifc ccio molto potente, viceversa, a muro mzionavo si è scelto lasciarmi centrale", isultati si sono visti. Quello fra Giulia Pisani e il muro è sempre stato un rapporto di grande attenzione, quasi una cura maniacale. "Sin da piccola - spiega la centrale che veste la casacca della Futura Busto Arsizio - sapevo che la mia responsabilità era quella di non far passare l'avversario, dovevo guidare bene il muro. Ho sempre avuto questo chiodo fisso: murare gli attacchi avversari". Nel corso degli anni l'atleta toscana è migliorata molto: "Arrivando in serie A ho avuto un migliora- I mento più nel riuscire a L ^ capire cosa vuole fare l'attaccante e come mi devo comportare di conseguenk za. Guardo molto L il viso dell'attac- ^ cante, il suo braccio e le sue spalle. Bisogna decidere in una frazione di secondo, spesso mi capita di sbagliare ma ogni tanto riesco a fare bene". Ogni tanto. Già, perché la ventiquattrenne ha umiltà da vendere: "lo fuoriclasse? Magari. Ci sono tante atlete molto più brave di me". Negli ultimi anni, la serie A1 di volley femminile ha visto sul taraflex una Giulia Pisani con una maggiore vocazione all'attacco rispetto al passato. "Ho sempre dato fin da piccola importanza al muro mettendo sempre l'attacco in secondo piano - analizza -. Giocando in serie A ho capito che questo non poteva bastare. Per questo sto lavorando tanto in attacco, anche se non è il mio fondamentale di punta. E per me questa è una bella sfida. Insomma, quando tiro anch'io qualche botta son contenta (ride, ndr). A muro ho SERIE A1 Pag. 5

v 7 perfezionato degli aspetti, ogni anno scopro nuove cose da imparare". Perfezionista, si diceva. Perfezionista e con la testa sulle spalle, prima nella vita e poi nello sport.

7 v 7 perfezionato degli aspetti, ogni anno scopro nuove cose da imparare". Perfezionista, si diceva. Perfezionista e con la testa sulle spalle, prima nella vita e poi nello sport. "Fino ai 16 anni ho coltivato la passione per la pallavolo mettendola però in secondo piano rispetto allo studio - commenta -. Se avevo molto da studiare, ad esempio, tralasciavo gli allenamenti. Per me la scuola veniva prima di tutto. Poi ho iniziato a capire che il mio sogno di giocare a pallavolo poteva diventare realtà e quindi le mie priorità sono cambiate. Anche quando ero al Club Italia, però, ho continuato a studiare tanto alle scuole serali". E oggi Giulia Pisani è tornata sui libri: "Mi sono iscritta all'università. Frequento Scienze della comunicazione insieme a Noemi Signorile. Anche questo è un modo per crearsi un'alternativa rispetto alla pallavolo" Il pensiero però è sei sul taraflex: "Cosa vorrei trovare sotto l'albero di Natale? Serenità, felicità e salute per me e i miei cari. E magari anche il primo posto in classifica per la mia Busto Arsizio". Insomma, la centrale della Unet Yaman Busto Arsizio, dopo i avvio di campionato con qualche problema fisico di troppo, sembra finalmente pronta a riprendere in mano la squadra definitivamente e a guidarla con la consueta grinta verso quel sogno tricolore che tanto la squadra quanto la società e i tantissimi tifosi delle Farfalle sperano di poter tornare ad accarez- à V. / rv. / *'**-,. t*0 \ SERIE A1 Pag. 6

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