Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ANNO 2002

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1 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 1 PROVINCIA AUTOMA DI TRENTO AN 2002 DELIBERAZIONI, DISPOZIONI E COMUNICATI [S S020 ] DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 30 dicembre 2002, n DPGP 27 novembre 2000 N /Leg. in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private - approvazione dei criteri per la verifica dei requisiti minimi ed emanazione direttive per l'avvio e la gestione delle procedure di autorizzazione

2 2 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II AN 2002 DELIBERAZIONI, DISPOZIONI E COMUNICATI PROVINCIA AUTOMA DI TRENTO [S S020 ] DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 30 dicembre 2002, n DPGP 27 novembre 2000 N /Leg. in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private - approvazione dei criteri per la verifica dei requisiti minimi ed emanazione direttive per l'avvio e la gestione delle procedure di autorizzazione omissis LA GIUNTA PROVINCIALE delibera 1) di approvare i criteri per la verifica del possesso dei requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio di attività sanitarie e/o socio-sanitarie, di cui all'allegato A) al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale; 2) di emanare le direttive in ordine all'avvio e alla gestione dei procedimenti di autorizzazione nel testo di cui all'allegato B) al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale; 3) di invitare i Comuni a recepire ed ad adottare le direttive di cui al punto 2); 4) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento comprensivo degli allegati A) e B) sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol; 5) di stabilire che le disposizioni del presente provvedimento trovano applicazione dalla data di pubblicazione dello stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol. IL PREDENTE DELLA PROVINCIA L. DELLAI IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO SEGRETERIA M. MORESCHINI

3 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 3 INDICE TITOLO PRIMO... pag. 4 Requisiti minimi generali (1.) REQUITI ORGANIZZATIVI... pag. 4 (2.) REQUITI STRUTTURALI E TECLOGICI... pag. 9 TITOLO SECONDO... pag. 10 Requisiti minimi specifici Parte prima (3.) REQUITI MINIMI SPECIFICI STRUTTURE AMBULATORIALI... pag. 10 (3.1) assistenza specialistica ambulatoriale... pag. 10 (3.2) servizi di medicina di laboratorio... pag. 12 (3.3) attività di diagnostica per immagini... pag. 15 (3.4) presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale... pag. 18 (3.5) centri ambulatoriali di riabilitazione... pag. 20 (3.6) centro di salute mentale... pag. 23 (3.7) consultorio familiare... pag. 25 (4.) REQUITI MINIMI SPECIFICI STRUTTURE OSPEDALIERE... pag. 27 (4.1) pronto soccorso ospedaliero... pag. 27 (4.2) area di degenza... pag. 29 (4.3) reparto operatorio... pag. 31 (4.4) punto nascita - blocco parto... pag. 34 (4.5) rianimazione - terapia intensiva... pag. 37 (4.6) medicina nucleare... pag. 39 (4.7) attività di radioterapia... pag. 41 (4.8) day-hospital... pag. 43 (4.9) day-surgery... pag. 45 (4.10) gestione farmaci e materiale sanitario... pag. 48 (4.11) servizio di sterilizzazione... pag. 50 (4.12) servizio di disinfezione... pag. 52 (4.13) servizio mortuario... pag. 54 (5.) REQUITI MINIMI SPECIFICI STRUTTURE REDENZIALI... pag. 55 (5.1) presidi riabilitazione portatori disabilità fisiche, psichiche e sensoriali... pag. 55 (5.2) presidi di tutela della salute mentale: centro diurno e DH psichiatrico... pag. 57 (5.3) presidi di tutela della salute mentale: struttura residenziale psichiatrica... pag. 60 (5.4) requisiti minimi per le residenze sanitarie assistenziali (RSA)... pag. 63 (5.5) centri residenziali di cure palliative... pag. 66 (5.6) casa alloggio per malati AIDS... pag. 71 Parte seconda (1.) REQUITI MINIMI SERVIZI DI ASSTENZA ALLE PERSONE DIPENDENTI DA SOSTANZE DI ABUSO... pag. 73 Parte terza (1.) REQUITI MINIMI SPECIFICI PER STABILIMENTI IDROTERMALI... pag. 79 (2.) REQUITI PER STABILIMENTI DI FITOBALNEOTERAPIA... pag. 87 APPENDICE... pag. 90 ( ) La numerazione delle liste di controllo posta tra parentesi corrisponde alla numerazione adottata per i requisiti nell allegato al regolamento provinciale.

4 4 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II Allegato A) CRITERI DI VERIFICA DEI REQUITI MINIMI PER L AUTORIZZAZIONE DI STRUTTURE SANITARIE E/O SOCIO-SANITARIE MEDIANTE - LISTE DI CONTROLLO - DEI REQUITI GENERALI E SPECIFICI 1. REQUITI ORGANIZZATIVI 2. REQUITI STUTTURALI E TECLOGICI TITOLO PRIMO REQUITI MINIMI GENERALI 1.1 POLITICA, OBIETTIVI ED ATTIVITÀ REQUITO DA REQUITI MINIMI GENERALI Lista di controllo n. 1 REQUITI ORGANIZZATIVI La Direzione aziendale, ovvero il soggetto giuridico, pubblico e privato, che offre attività o prestazioni sanitarie e sociosanitarie, provvede alla definizione delle politiche complessive dell'azienda ed esplicita gli obiettivi da raggiungere, sia per la tipologia ed i volumi che per la qualità delle prestazioni e dei servizi che intende erogare. La Direzione deve esplicitare ai presìdi, alle unità operative ed alle altre articolazioni organizzative, il ruolo, gli obiettivi e le funzioni assegnate agli stessi. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce a le politiche complessive e gli obiettivi relativi a tipologia, volumi e qualità delle prestazioni e dei servizi. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura comunica b formalmente ai responsabili di tutte le sue articolazioni organizzative il ruolo, gli obiettivi e le funzioni loro assegnate REQUITO DA È adottato un documento in cui sono esplicitati: la missione, e cioè la ragion d'essere dell'organizzazione ed i valori cui si ispira; le politiche complessive, e cioè l'indirizzo dato dalla Direzione Generale, che consiste nel definire i campi prioritari di azione e quali metodi adottare per raggiungere gli obiettivi; gli obiettivi: a) devono essere articolati nel tempo; b) devono risultare congruenti con gli obiettivi dei livelli organizzativi sovraordinati; l'organizzazione interna con particolare riferimento a: a) l'organigramma con il quale vengono individuati i responsabili delle articolazioni operative e delle funzioni di supporto tecnico-amministrativo e definite le loro funzioni; b) i livelli di responsabilità; c) le modalità di erogazione del servizio; d) le prestazioni e/o le attività erogate. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura esplicita, in modo coerente ed esaustivo con il requisito,: a la sua missione; b le politiche complessive; c gli obiettivi; d l organizzazione interna.

5 1.1-3 REQUITO DA Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 5 La Direzione definisce annualmente il piano di lavoro che comprende: - la tipologia ed il volume di attività previste; - il piano organizzativo. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce annualmente: a la tipologia e il volume delle attività previste; b il piano organizzativo per la loro realizzazione REQUITO DA La Direzione predispone materiale informativo a disposizione dell'utenza, che specifichi tipologia delle prestazioni erogate, operatori responsabili delle prestazioni, orari, costi. Il suddetto materiale informativo è liberamente accessibile all utenza nelle sedi di erogazione delle prestazioni. 1.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA REQUITO DA La Direzione definisce ed esplicita l'organizzazione e le politiche di gestione delle risorse umane ed economiche per: - le attività ambulatoriali; - le attività di ricovero a ciclo continuativo e diurno (acuti e post-acuti). Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce ed esplicita ai propri responsabili l organizzazione e le politiche di gestione delle risorse: a per le attività ambulatoriali (ove applicabile) b per le attività di ricovero a ciclo continuativo e diurno (ove applicabile) REQUITO DA La Direzione definisce le modalità con cui garantisce la continuità dell'assistenza al paziente in caso di urgenze od eventi imprevisti (clinici, organizzativi, tecnologici). Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce le modalità con cui è garantita la continuità dell'assistenza ai propri pazienti in caso di: a urgenze cliniche; b imprevista mancanza di personale; c guasti alle attrezzature. 1.3 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE REQUITO DA La Direzione definisce il fabbisogno di personale: in termini numerici (equivalenti a tempo pieno) per ciascuna professione o qualifica professionale; per posizione funzionale; per qualifica; in rapporto ai volumi ed alle tipologie delle attività, secondo criteri specificati dalle normative provinciali. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce, in modo coerente ed esaustivo con il requisito, il fabbisogno di personale.

6 6 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITO DA È indispensabile che tutti i ruoli e le posizioni funzionali siano ricoperti da personale in possesso dei titoli previsti dalla normativa vigente. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce le modalità utilizzate per garantire che tutti i ruoli e le posizioni funzionali siano ricoperti da personale che possiede i titoli previsti dalla normativa vigente REQUITO DA Deve essere predisposto un piano di formazione-aggiornamento del personale, con indicazione del responsabile. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce il piano di formazione-aggiornamento del personale e ne indica il responsabile REQUITO DA Devono essere normalizzate le modalità per favorire l'inserimento operativo del personale di nuova acquisizione. Esistono e vengono applicate modalità formalizzate di inserimento operativo per le diverse figure professionali. 1.4 GESTIONE DELLE RISORSE TECLOGICHE REQUITO DA Si devono prevedere specifiche procedure di programmazione degli acquisti delle apparecchiature biomediche e dei dispositivi medici che devono tenere conto dell'obsolescenza, dell'adeguamento alle norme tecniche, della eventuale disponibilità di nuove tecnologie per il miglioramento dell'assistenza sanitaria. Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce la programmazione degli acquisti delle apparecchiature e dei dispositivi biomedici in modo coerente ed esaustivo con il requisito La Direzione adotta un inventario delle apparecchiature in dotazione. REQUITO DA Esiste un inventario aggiornato delle apparecchiature biomediche in dotazione REQUITO DA Deve esistere un piano per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature biomediche; tale piano deve essere documentato per ciascuna apparecchiatura e reso noto ai diversi livelli operativi. Esiste e viene applicato un piano documentato per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ciascuna apparecchiatura biomedica a b Tale piano è reso noto alle articolazioni organizzative della struttura REQUITO DA La Direzione deve provvedere affinché in ogni presidio sia garantito l'uso sicuro, appropriato ed economico delle apparecchiature biomediche. La specifica documentazione d uso di ciascuna apparecchiatura biomedica è facilmente accessibile da parte del personale.

7 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ, LINEE GUIDA E REGOLAMENTI INTERNI REQUITO DA La Direzione è responsabile della creazione delle condizioni organizzative che facilitino e consentano la promozione e il supporto ad attività valutative e di miglioramento dei processi di erogazione dei servizi e delle prestazioni, secondo le indicazioni contenute in questo stesso documento o nella normativa già emanata a livello nazionale o locale. In tutti i presìdi devono essere attivati programmi di valutazione e miglioramento delle attività. I programmi vengono selezionati in rapporto alle priorità individuate. In ogni azienda deve esistere una struttura organizzativa (o un responsabile in relazione alla complessità della stessa) che presiede alle attività di valutazione e miglioramento della qualità. Annualmente ogni struttura organizzativa effettua al proprio interno o partecipa ad almeno un progetto di valutazione e verifica di qualità favorendo il coinvolgimento di tutto il personale. Tale attività sarà utilizzata anche per lo studio dell'appropriatezza nell'utilizzo delle risorse, con particolare riferimento agli episodi di ricovero e all'utilizzo di tecnologie complesse (RMN, TAC, Angioplastiche, etc.). Esiste un articolazione organizzativa della struttura orientata al miglioramento della a qualità (o un responsabile in relazione alla complessità della struttura stessa). Esiste la documentazione formalizzata con la quale la direzione della struttura definisce b programmi di miglioramento della qualità selezionati in rapporto alle priorità individuate. Le specifiche attività e progetti che derivano da tali programmi di miglioramento coinvolgono tutte le articolazioni organizzative della struttura c Tra le attività di miglioramento della qualità sviluppate dalla struttura, esistono specifiche iniziative relative all appropriatezza clinica e organizzativa, con particolare riferi d mento agli episodi di ricovero e all'utilizzo di tecnologie complesse REQUITO DA I laboratori di analisi, i servizi di anatomia-istologia-citologia patologica e i centri trasfusionali devono prevedere attività di controllo di qualità interne ed esterne e partecipare a programmi di miglioramento della qualità. Esiste la documentazione formalizzata che attesta lo svolgimento di attività interne ed esterne finalizzate al controllo e al miglioramento della qualità da parte dei laboratori di analisi, dei servizi di anatomia-istologia-citologia patologica e dei centri trasfusionali REQUITO DA In tutte le articolazioni organizzativo-funzionali è favorito l'utilizzo delle Linee guida predisposte dalle Società scientifiche o da gruppi di esperti per una buona pratica clinica nelle varie branche specialistiche. Inoltre devono essere predisposte con gli operatori, linee guida, regolamenti interni che indichino il processo assistenziale con cui devono essere gestite le evenienze cliniche più frequenti o di maggiore gravità. Ogni struttura organizzativa predispone una raccolta di regolamenti interni, linee guida, aggiornati per lo svolgimento delle procedure tecniche più rilevanti (selezionate per rischio, frequenza, costo). Il personale deve essere informato sull'esistenza di tali documenti, che sono facilmente accessibili, e che vanno confermati o aggiornati almeno ogni tre anni a Nelle articolazioni organizzative della struttura esistono documenti, basati su prove di efficacia o su altre forme di consenso scientifico, che indicano le modalità di svolgimento delle procedure tecniche più rilevanti e dei processi assistenziali (di tipo preventivo, diagnostico, terapeutico, riabilitativi e di promozione della salute) con cui devono essere gestite le evenienze cliniche più frequenti o di maggiore gravità b Qualora i processi assistenziali di cui al punto precedente coinvolgano più strutture, nei documenti è indicata la modalità con cui è garantita la continuità assistenziale c Tali documenti sono stati predisposti anche con il contributo degli operatori d Tali documenti sono stati portati a conoscenza del personale, sono facilmente accessibili e sono confermati o aggiornati almeno ogni tre anni.

8 8 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITO DA Devono essere predisposti documenti simili per lo svolgimento delle principali attività di supporto tecnico-amministrativo, in particolare: criteri e modalità di accesso dell'utente (programmazione liste di attesa, accoglimento e registrazione); modalità di prelievo, conservazione, trasporto dei materiali organici da sottoporre ad accertamento; modalità di pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli strumenti ed accessori; pulizia e sanificazione degli ambienti; modalità di compilazione, conservazione, archiviazione dei documenti comprovanti un'attività sanitaria. Nelle articolazioni organizzative della struttura esistono documenti che indicano le modalità di svolgimento delle seguenti attività: a accesso dell'utente alle prestazioni; b prelievo, conservazione e trasporto dei materiali organici da sottoporre ad accertamento; c pulizia, lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di strumenti e accessori; d pulizia e sanificazione degli ambienti; e compilazione, conservazione e archiviazione dei documenti comprovanti un'attività sanitaria; f Tali documenti sono stati portati a conoscenza del personale, sono facilmente accessibili e vengono periodicamente confermati o aggiornati. 1.6 STEMA INFORMATIVO REQUITO DA Il sistema informativo è finalizzato alla raccolta, elaborazione ed archiviazione dei dati di struttura, processo ed esito, con gli obiettivi di: - sostanziare e ridefinire le politiche e gli obiettivi del presidio e della azienda; - fornire il ritorno informativo alle strutture organizzative, necessario per le valutazioni di loro competenza; - rispondere al debito informativo nei confronti dei livelli sovraordinati. La Direzione assicura: - l'individuazione dei bisogni informativi della organizzazione; - la struttura del sistema informativo; - le modalità di raccolta; - la diffusione ed utilizzo delle informazioni; - la valutazione della qualità del dato; - l'integrazione delle informazioni prodotte nelle attività correnti delle singole unità operative, sezioni, uffici, etc. Esiste la documentazione formalizzata e con la quale la direzione della struttura: a individua i bisogni informativi della organizzazione; b definisce la struttura del sistema informativo; c definisce le modalità di raccolta dei dati; d assicura la qualità dei dati raccolti e delle informazioni prodotte; e integra le informazioni prodotte dalle diverse articolazioni organizzative; f garantisce la diffusione e l utilizzo delle informazioni, nel rispetto delle norme sulla privacy REQUITO DA Deve essere individuato un referente del sistema informativo responsabile delle procedure di raccolta e verifica della qualità (riproducibilità, accuratezza, completezza) e diffusione dei dati, ferme restando le responsabilità specifiche previste da norme nazionali. La direzione della struttura ha formalmente individuato uno o più referenti responsabili delle procedure di raccolta dei dati, verifica della loro qualità e diffusione e integrazione delle informazioni.

9 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 9 REQUITI MINIMI GENERALI Lista di controllo n. 2 REQUITI STRUTTURALI E TECLOGICI 2 REQUITO DA Tutti i presidi devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di: protezione antisismica protezione antincendio protezione acustica sicurezza elettrica e continuità elettrica sicurezza antinfortunistica igiene dei luoghi di lavoro protezione delle radiazioni ionizzanti eliminazione delle barriere architettoniche smaltimento dei rifiuti condizioni microclimatiche impianti di distribuzione dei gas materiali esplodenti In merito a tali problematiche si ritiene di fare riferimento alle specifiche norme, regolamenti e disposizioni nazionali, provinciali e, per la prevista parte di competenza, alle disposizioni internazionali. 2.1 Protezione antisismica a La zona in cui è collocata la struttura è soggetta al DM 16 gennaio 1996? b Se, esiste ed è disponibile la dichiarazione di conformità alle relative norme, redatta da un tecnico abilitato? 2.2 e 2.12 Protezione antincendio e materiali esplodenti ( )a Le attività sono svolte in strutture soggette alla normativa di protezione antincendio? ( )b Se, esiste ed è disponibile il certificato prevenzione incendi oppure il nulla osta edilizio rilasciato dall autorità competente? ( )c Esiste documentazione dei controlli periodici effettuati in ottemperanza alle norme? 2.3 Protezione acustica 2.3 Solo per gli edifici nuovi o parti di essi (costruiti o ristrutturati dopo il 1 marzo 1991): esiste documentazione attestante il rispetto della norma e sottoscritta da tecnico abilitato? 2.4 Sicurezza elettrica e continuità elettrica a Esiste una dichiarazione di conformità degli impianti elettrici sottoscritta da tecnico abilitato? b Esiste documentazione dei controlli periodici effettuati in ottemperanza alle norme? c Sono necessari gli impianti che garantiscono la continuità elettrica? d Se, esistono e sono funzionanti? 2.5 e 2.6 Sicurezza antinfortunistica e igiene dei luoghi di lavoro ( )-a In caso di presenza di lavoratori dipendenti o di soci collaboratori esiste ed è disponibile la valutazione dei rischi lavorativi? ( )-b Esiste un servizio di prevenzione e protezione dei lavoratori? ( )-c È necessaria la collaborazione del medico competente? ( )-d Se, è documentata? 2.7 Protezione delle radiazioni ionizzanti a Vengono utilizzate radiazioni ionizzanti? b Se, esiste documentazione sottoscritta dall esperto qualificato della conformità alle norme di radioprotezione? c Se, le attività sono svolte in ottemperanza alle norme di radioprotezione dei pazienti? d Se, i lavoratori sono tutelati secondo le prescrizioni del D.Lgs. 230/1995? 2.8 Eliminazione delle barriere architettoniche 2.8 Sono rispettate le norme vigenti relativamente alle barriere architettoniche?

10 10 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 2.9 Smaltimento dei rifiuti 2.9 Le attività di smaltimento dei rifiuti sanitari sono svolte in ottemperanza alla normativa vigente, ed è disponibile la documentazione sulla loro complessiva gestione? 2.10 Condizioni microclimatiche 2.10 Esiste documentazione di conformità alle norme sulla progettazione e l esecuzione degli impianti tecnici che garantiscono le condizioni microclimatiche? NB: Ove non specificato, i requisiti microclimatici minimi sono garantiti dal rispetto dei parametri previsti per il rilascio del certificato di abitabilità. Per i requisiti specifici si deve fare riferimento alle rispettive liste di controllo Impianti di distribuzione dei gas a Vi sono impianti di distribuzione dei gas? b Se, esiste documentazione redatta da tecnico abilitato sulla conformità alle norme vigenti? TITOLO SECONDO REQUITI MINIMI SPECIFICI - Parte prima - 3. REQUITI MINIMI SPECIFICI PER LE STRUTTURE AMBULATORIALI 3.1 ASSTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE 3.2 SERVIZI DI MEDICINA DI LABORATORIO 3.3 ATTIVITÀ DI DIAGSTICA PER IMMAGINI 3.4 PRESÌDI AMBULATORIALI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE 3.5 CENTRI AMBULATORIALI DI RIABILITAZIONE 3.6 CENTRO DI SALUTE MENTALE 3.7 CONSULTORIO FAMILIARE 3.1 REQUITO DA REQUITI MINIMI SPECIFICI Lista di controllo n. 3.1 ASSTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE REQUITI SPECIFICI Per ambulatorio di assistenza specialistica si intende la struttura, edificio o parte di esso, o luogo fisico, intra od extraospedaliero, preposto alla erogazione di prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, nelle situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno. 3.1 Esiste la documentazione (*) formalizzata che esplicita l organizzazione interna della struttura che eroga prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, con particolare riferimento a: - organigramma; - livelli di responsabilità; - strutture e modalità di funzionamento; - descrizione quali-quantitativa dell attività svolta. (*) Può coincidere con la documentazione utilizzata per attestare il possesso dei requisiti della lista di controllo n. 1

11 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITI MINIMI STRUTTURALI I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate. REQUITO DA La dotazione minima di ambienti per l attività ambulatoriale è la seguente: sala per l esecuzione delle prestazioni, che garantisca il rispetto della privacy dell utente, in particolare con area separata per spogliarsi; spazi per attesa, accettazione, attività amministrative; servizi igienici distinti per utenti e personale; spazio/locali per deposito di materiale pulito; spazio/locali per deposito di materiale sporco; spazi o armadi per deposito di materiale d uso, attrezzature, strumentazioni a I locali e gli spazi sono correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Ogni struttura che eroga prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale dispone almeno di: b ambulatori che garantiscono il rispetto della privacy dell utente, in particolare con un area separata per spogliarsi; c spazi per l attesa collocati in prossimità degli ambulatori e con un numero di posti a sedere adeguato al numero di pazienti che mediamente li frequentano (anche in comune tra più ambulatori); d spazi per l accettazione e le altre attività amministrative facilmente accessibili agli utenti; e servizi igienici per gli utenti distinti da quelli per il personale e facilmente accessibili (anche in comune tra più ambulatori); f uno spazio/locale per il deposito del materiale pulito (anche in comune tra più ambulatori); g uno spazio/locale per il deposito del materiale sporco (anche in comune tra più ambulatori); h spazi o armadi per il deposito del materiale d uso, di attrezzature e strumentazioni (anche in comune tra più ambulatori) REQUITI MINIMI IMPIANTISTICI REQUITO DA La dotazione minima impiantistica prevista deve essere: in tutti i locali devono essere di regola assicurate l illuminazione e la ventilazione naturali; impianto telefonico per utenti. In tutti i locali sono assicurate l illuminazione e la ventilazione naturali. Ove ciò non a sia possibile, per ragioni di carattere strutturale o in relazione alle particolari attività svolte, vengono garantiti idonei livelli di illuminazione e aerazione artificiale. Nella struttura esiste un impianto telefonico pubblico facilmente accessibile agli utenti. Ove ciò non sia possibile, è comunicata agli utenti la possibilità di utilizzare il telefono b della struttura per comunicazioni in qualche modo connesse con l attività ambulatoriale da essi ivi svolta REQUITI MINIMI TECLOGICI REQUITO DA Il locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presìdi medico chirurgici in relazione alla specificità dell attività svolta. Inoltre, deve essere prevista seguente dotazione minima tecnologica: carrello per la gestione dell emergenza. Gli ambulatori dispongono delle attrezzature e dei presìdi medico chirurgici necessari a per le attività ambulatoriali che vi vengono svolte (anche in comune tra più ambulatori o con le eventuali aree di degenza). Esistono armadi ed eventuali frigoriferi che consentono la corretta conservazione dei b farmaci e dei presìdi medico chirurgici (anche in comune tra più ambulatori). Esistono schedari e/o altri sistemi (cartacei o informatizzati) che consentono la registrazione delle prestazioni e la conservazione della documentazione clinica (anche in c comune tra più ambulatori).

12 12 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II d È prontamente disponibile la dotazione essenziale per la gestione delle possibili emergenze connesse con le specifiche attività svolte, comprendente almeno le attrezzature per il pronto soccorso e la rianimazione cardiopolmonare di base (farmaci e relativa lista di controllo, cannule di Mayo o Guedel, ventilatore manuale tipo Ambu o pocket mask, materiale per infusioni) REQUITI MINIMI ORGANIZZATIVI Ogni struttura erogante prestazioni ambulatoriali deve possedere i seguenti requisiti organizzativi: REQUITO DA durante lo svolgimento delle attività ambulatoriali deve essere prevista la presenza di almeno un medico, indicato quale responsabile delle attività cliniche svolte nell ambulatorio; personale in numero proporzionale agli accessi ambulatoriali e alla tipologia dell attività svolta; tutti i materiali, farmaci, confezioni soggetti a scadenza, devono portare in evidenza la data della scadenza stessa; le prestazioni effettuate devono essere registrate e corredate dalle generalità riferite dall utente; le registrazioni e le copie dei referti vanno conservate secondo le modalità e i tempi sanciti dalla normativa vigente a È assicurata la presenza di personale medico durante tutto il tempo di svolgimento di attività specialistiche mediche b Viene comunque garantito il rispetto delle competenze e dei profili professionali di appartenenza dei singoli professionisti responsabili dell erogazione delle prestazioni sanitarie c Il personale è adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate d Tutti i materiali, i presìdi medico-chirurgici e i farmaci soggetti a scadenza portano in evidenza la data della scadenza stessa. Esistono e vengono applicate procedure (cartacee o informatizzate) per: e evitare che farmaci e presìdi vengano utilizzati oltre la data di scadenza; f la registrazione delle prestazioni effettuate e delle generalità riferite dall utente; g la conservazione delle registrazioni e dei referti secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 3.2 REQUITO DA REQUITI MINIMI SPECIFICI Lista di controllo n. 3.2 SERVIZI DI MEDICINA DI LABORATORIO REQUITI SPECIFICI L attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute con metodi chimici, fisici o biologici su tessuti o liquidi di origine umana o su materiali connessi alla patologia umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e ai fini della ricerca. La tipologia di prestazioni eseguite nei diversi laboratori e la dotazione strumentale hanno un diverso grado di complessità commisurato alla realtà sanitaria ed alla tipologia dei quesiti diagnostici posti al laboratorio. 1. Laboratori generali di base: sono laboratori ad organizzazione semplice e unitaria che possono svolgere indagini nell ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell ematologia ed emocoagulazione, dell immunoematologia, della microbiologia. 2. Laboratori specializzati: esplicano indagini diagnostiche monospecialistiche ad elevato livello tecnologico e professionale nell ambito della biochimica clinica e tossicologica, dell ematologia ed emocoagulazione, dell immunoematologia, della microbiologia, della virologia, della citoistopatologia, della biologia molecolare e della genetica. 3. Laboratori generali di base con settori specializzati: sono laboratori ad organizzazione complessa che, per carico di lavoro, per varietà di tipologia analitica e complessità dei

13 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 13 quesiti diagnostici posti, necessitano di una articolazione in unità operative o moduli specializzati e della disponibilità di tecnologie di livello superiore e di competenze professionali particolari. Tali laboratori possono svolgere indagini diagnostiche nell ambito degli specifici settori di cui ai punti 1 e 2. Esiste la documentazione (*) formalizzata che esplicita l organizzazione interna del servizio di medicina di laboratorio, con particolare riferimento a: - organigramma; - livelli di responsabilità; strutture e modalità di funzionamento; - descrizione quali-quantitativa dell attività svolta. (*) Può coincidere con la documentazione utilizzata per attestare il possesso dei requisiti della lista di controllo n REQUITI MINIMI STRUTTURALI E TECLOGICI I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. REQUITO DA La dotazione minima di ambienti per l attività di medicina di laboratorio è la seguente: area di attesa dotata di servizi igienici dedicati all utenza ambulatoriale e di un adeguato numero di posti a sedere rispetto ai picchi di frequenza degli accessi; locale per il prelievo, che consenta il rispetto della privacy dell utente; almeno un locale per l esecuzione delle analisi, nonché almeno un locale per ogni settore specializzato; servizi igienici distinti per il personale; locale per le attività di amministratore e di archivio; locale per il trattamento del materiale d uso a I locali e gli spazi sono correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Ogni servizio di medicina di laboratorio dispone almeno di: spazi per l attesa dell utenza ambulatoriale, collocati in prossimità dei locali per i prelievi b e con un numero di posti a sedere adeguato rispetto ai picchi di frequenza degli accessi (anche in comune con altri ambulatori); c servizi igienici per gli utenti distinti da quelli per il personale e facilmente accessibili (anche in comune con altri ambulatori); d un locale per i prelievi, che consente il rispetto della privacy dell utente; e un locale per l esecuzione delle analisi, nonché almeno un locale per ogni settore specializzato (o uno spazio ben definito in caso di disposizione open space); f un locale per le attività amministrative e di archivio; g un locale per il trattamento del materiale d uso REQUITI MINIMI ORGANIZZATIVI REQUITO DA Il personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate Il personale sanitario laureato e/o tecnico è adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate.

14 14 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITO DA È presente un documento che descriva tutti i servizi/prestazioni offerti dal laboratorio ed in cui sono esplicitati gli esami che vengono eseguiti direttamente - con quali procedure ed attrezzature - e quelli che vengono inviati ad altre strutture. Esiste la documentazione formalizzata con la quale si descrivono: a servizi e le prestazioni offerti dal servizio di medicina di laboratorio; b le procedure seguite e le attrezzature impiegate per gli esami che vengono eseguiti direttamente; c gli esami che vengono inviati ad altre strutture per l esecuzione REQUITO DA Devono esistere documenti di servizio (regolamenti interni o linee guida) per lo svolgimento delle principali attività di gestione, concordati con i servizi competenti. In particolare: riconoscimento degli utenti; identificazione dei campioni; trasferimento del materiale biologico dalle zone di prelievo al laboratorio; processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione e di sterilizzazione, decontaminazione, ecc.); smaltimento dei rifiuti. Esistono e vengono applicate le seguenti procedure scritte per: a il riconoscimento degli utenti; b l identificazione dei campioni; c il trasferimento del materiale biologico dai punti di prelievo al laboratorio; i processi di sanificazione (pulizia ambiente, procedure di disinfezione e di sterilizzazione, decontaminazione, ecc.); d e lo smaltimento dei rifiuti REQUITO DA Reagenti, materiale di controllo, materiale di calibrazione devono presentare etichette che ne indichino: identità, titolo o concentrazione, condizioni di conservazione raccomandate, data di preparazione e di scadenza, ogni altra informazione necessaria per l uso corretto. Nessun materiale deve essere utilizzato oltre la data di scadenza. I reagenti e i materiali di controllo e calibrazione presentano etichette che ne indichino: identità, titolo o concentrazione, condizioni di conservazione raccomandate, date a di preparazione e di scadenza, e ogni altra informazione necessaria per il loro corretto uso. Esiste e viene applicata una procedura per evitare che nessun materiale venga utilizzato oltre la data di scadenza; il personale coinvolto è stato informato della sua b esistenza REQUITO DA Deve esistere un sistema di archiviazione che deve contenere almeno: i risultati degli esami sugli utenti (conservati per almeno un anno); i risultati dei controlli di qualità interni conservati per almeno un anno e quelli esterni per almeno tre anni. Viene utilizzato un sistema di archiviazione che consente di conservare: a per almeno un anno i risultati degli esami sugli utenti; b per almeno un anno i risultati dei controlli qualità interni; c per almeno tre anni i risultati dei controlli qualità esterni.

15 REQUITO DA Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 15 Deve esistere un manuale delle procedure diagnostiche, contenente per ogni esame almeno: preparazione dell utente agli esami; modalità di raccolta, trasporto e conservazione del campione; caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato; modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti. Esiste un manuale delle procedure diagnostiche che contiene, per ciascun esame eseguito (direttamente o presso altre strutture), la descrizione dei seguenti punti: preparazione dell utente agli esami; modalità di raccolta, trasporto e conservazione del campione; caratteristiche e descrizione del metodo analitico impiegato; modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ REQUITO DA Il laboratorio deve svolgere programmi di Controllo Interno di Qualità e partecipare a programmi di Valutazione Esterna di Qualità promossi dalle Regioni, o, in assenza di questi, a programmi validati a livello nazionale o internazionale. Esiste la documentazione formalizzata che attesta: a lo svolgimento di programmi di controllo interno della qualità; b la partecipazione a programmi di valutazione esterna della qualità Presso ogni laboratorio: REQUITO DA deve esistere un opuscolo informativo sul Servizio per gli utenti, che deve contenere almeno le modalità di accesso; deve poter essere possibile il ritiro dei referti in tutti i giorni feriali e in almeno alcuni pomeriggi della settimana a Esiste un opuscolo informativo, liberamente accessibile all utenza e formulato in modo sintetico e chiaro, che contiene le informazioni necessarie per utilizzare al meglio le prestazioni erogate dal servizio di medicina di laboratorio b Il ritiro dei referti è possibile in tutti i giorni feriali e in almeno due pomeriggi la settimana. REQUITI MINIMI SPECIFICI Lista di controllo n. 3.3 ATTIVITÀ DI DIAGSTICA PER IMMAGINI REQUITI SPECIFICI 3.3 REQUITO DA Le strutture di diagnostica per immagini svolgono indagini strumentali ai fini diagnostici e/o di indirizzo terapeutico, utilizzando sorgenti esterne di radiazione ionizzanti e altre tecniche di formazione dell immagine. Le attività di diagnostica per immagini sono assicurate sia dalle strutture pubbliche e private, di ricovero e cura a ciclo continuativo e/o diurno sia da strutture extraospedaliere pubbliche e private. Poiché le strutture di ricovero e cura, come sopra identificate, assicurano lo svolgimento di attività in regime di elezione programmata oppure in regime di emergenza-urgenza, i relati-

16 16 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II vi requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi devono rispondere alle funzioni proprie di tali strutture. 3.3 Esiste la documentazione (*) formalizzata che esplicita l organizzazione interna dell attività di diagnostica per immagini, con particolare riferimento a: - organigramma; - livelli di responsabilità; - modalità di erogazione delle attività di diagnostica per immagini (procedure e attrezzature); - descrizione quali-quantitativa delle specifiche prestazioni erogate. (*) Può coincidere con la documentazione utilizzata per attestare il possesso dei requisiti della lista di controllo n REQUITI MINIMI STRUTTURALI REQUITO DA I locali e gli spazi devono essere correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Deve essere garantita la privacy degli utenti. La dotazione minima di ambienti per l attività di diagnostica per immagini è la seguente: - area di attesa dotata di un adeguato numero di posti a sedere rispetto ai picchi di frequenza degli accessi; - spazi adeguati per accettazione, attività amministrative ed archivio; - servizi igienici distinti per gli operatori e per gli utenti; - una sala di radiodiagnostica con annessi spazi/spogliatoi per gli utenti, che garantiscano il rispetto della privacy; - un locale per l esecuzione degli esami ecografici, qualora previsti; - un locale per la conservazione ed il trattamento del materiale sensibile; - un locale per la refertazione; - un area tecnica, di stretta pertinenza degli operatori medici e tecnici; - locale/spazio per deposito materiale pulito; - locale/spazio per deposito materiale sporco; - spazio armadi per deposito materiale d uso, attrezzature, strumentazioni. Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di diagnostica plurispecialistica, devono possedere requisiti strutturali adeguati alla complessità delle prestazioni erogate a Il numero e le dimensioni dei locali sono correlati alla tipologia, al volume e alla complessità delle prestazioni erogate b I locali e il modello organizzativo adottato consentono il rispetto della privacy. La struttura nella quale viene svolta l attività di diagnostica per immagini comprende almeno: - spazi per l attesa collocati in prossimità delle diagnostiche e con un numero di c posti a sedere adeguato rispetto ai picchi di frequenza degli accessi (anche in comune con altri ambulatori); d - spazi adeguati per l accettazione dei pazienti, le attività amministrative e l archivio (anche in comune con altri ambulatori); e - servizi igienici per gli utenti facilmente accessibili (anche in comune con altri ambulatori); f - servizi igienici per gli operatori distinti da quelli per gli utenti; g - sala di diagnostica con annessi spazi/spogliatoi per gli utenti ed eventuali locali di supporto (refertazione, conservazione e trattamento del materiale sensibile) in rapporto alla tipologia di attività svolta; h - un area di lavoro per gli operatori medici e tecnici; i - un locale/spazio per deposito materiale pulito; l - un locale/spazio per deposito materiale sporco; m - spazi/armadi per deposito materiale d uso, attrezzature, strumentazioni.

17 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITI MINIMI TECLOGICI REQUITO DA La dotazione strumentale minima delle strutture di radiologia diagnostica che utilizzano radiazioni ionizzanti prevede: - generatore A.T. trifase di potenza non inferiore a 30 KW e tavolo di comando; - tavolo ribaltabile, preferibilmente telecomandato, con serigrafo, Potter Bucky, intensificatore di brillanza; - tubo radiogeno a doppio fuoco anodo rotante; - dotazione minima di primo soccorso; - apparecchio radiologico portatile nelle strutture di ricovero. Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di diagnostica plurispecialistica devono possedere requisiti tecnologici adeguati alla complessità delle prestazioni erogate. La dotazione strumentale è adeguata alla tipologia, al volume e alla complessità delle a prestazioni erogate. La dotazione strumentale minima delle strutture di radiologia diagnostica che utilizzano radiazioni ionizzanti è la seguente: b - un generatore A.T. trifase di potenza non inferiore a 30 KW e tavolo di comando; c - un tavolo ribaltabile, preferibilmente telecomandato, con serigrafo, Potter Bucky e intensificatore di brillanza; d - un tubo radiogeno a doppio fuoco anodo rotante; e - dotazione essenziale prontamente disponibile per la gestione delle possibili emergenze connesse con le specifiche attività svolte, comprendente almeno le attrezzature per il pronto soccorso e la rianimazione cardiopolmonare di base (farmaci e relativa lista di controllo, cannule di Mayo o Guedel, ventilatore manuale tipo Ambu o pocket mask, materiale per infusioni). L attività di diagnostica per immagini è collocata in una struttura di ricovero? f In caso di risposta positiva alla domanda precedente, l attività di diagnostica per immagini dispone di un apparecchio radiologico portatile REQUITI MINIMI ORGANIZZATIVI Ogni struttura erogante prestazioni di diagnostica per immagini deve possedere i seguenti REQUITO DA requisiti organizzativi: il personale sanitario laureato e/o tecnico deve essere adeguato alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate; attivazione di un sistema di controllo di qualità; presso ogni struttura di diagnostica per immagini è previsto l'obbligo di comunicare all'utente, al momento della prenotazione dell'indagine diagnostica, i tempi di consegna dei referti a Il personale sanitario laureato e/o tecnico è adeguato alla tipologia, al volume e alla complessità delle prestazioni erogate b Sono documentati l attivazione e il mantenimento di un sistema di controllo della qualità c Al momento della prenotazione di un indagine diagnostica, viene comunicato al paziente anche il giorno di consegna del relativo referto.

18 18 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II 3.4 REQUITO DA REQUITI MINIMI SPECIFICI Lista di controllo n. 3.4 PRESÌDI AMBULATORIALI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE REQUITI SPECIFICI Le attività di Recupero e Rieducazione funzionale sono finalizzate a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevenendo le menomazioni secondarie e curando la disabilità, per contenere o evitare l'handicap e consentire alla persona disabile la migliore qualità della vita e l'inserimento psico-sociale, attraverso un processo che rispetta tutti i passaggi/interventi necessari per un compiuto intervento sanitario e per il successivo passaggio alla fase sociale della riabilitazione. Esiste la documentazione (*) formalizzata con la quale la direzione della struttura esplicita l'organizzazione interna del presidio ambulatoriale di recupero e rieducazione funzionale, con particolare riferimento a: - organigramma; - livelli di responsabilità; - modalità di erogazione del servizio; - la descrizione quali-quantitativa delle specifiche prestazioni, attività e/o interventi 3.4 di recupero e rieducazione funzionale finalizzati a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevenendo le menomazioni secondarie e curando le disabilità, per contenere o evitare l'handicap e consentire alla persona disabile la migliore qualità della vita e l'inserimento psico-sociale; (*) Può coincidere con la documentazione utilizzata per attestare il possesso dei requisiti della lista di controllo n REQUITI MINIMI STRUTTURALI REQUITO DA La struttura garantisce sempre la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti i possibili utenti affetti dalle diverse tipologie di disabilità; è indispensabile la completa assenza di barriere architettoniche che limitino l'accesso o gli spostamenti dentro la struttura e l'utilizzo sicuro dei vari spazi e servizi a In tutti gli spazi della struttura, fruibili dagli utenti affetti da disabilità, è garantita l'assenza di barriere architettoniche che possano limitare l'accesso o gli spostamenti b In tutti gli spazi all'interno della struttura, fruibili dagli utenti affetti da disabilità, è garantita la sicurezza al fine di prevenire eventuali incidenti REQUITO DA Deve essere garantita la privacy degli utenti La disposizione strutturale interna e l'organizzazione delle attività sono concepite in modo tale da garantire la riservatezza degli utenti affetti da disabilità.

19 Supplemento n. 2 al B.U. n. 26/I-II del Beiblatt Nr. 2 zum Amtsblatt vom Nr. 26/I-II REQUITO DA Le strutture devono essere dotate di ambienti specifici con dimensioni, arredi ed attrezzature adeguati allo svolgimento delle attività coerenti con i programmi e gli obiettivi propri della struttura. In particolare: aree attrezzate per attività di gruppo (palestre), per attività statiche e dinamiche; aree attrezzate per attività individuali (motorie, respiratorie, neuropsicologiche, ecc.); box (o stanze di dimensioni contenute) per attività di massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazioni articolari; area attrezzata per il trattamento, qualora previsto, dei disturbi comunicativi/integrativi; ambulatori medici per visite specialistiche e valutazioni diagnostico-prognostiche cliniche attinenti alle patologie trattate; servizi igienici per disabili; servizi igienici e spogliatoi per gli operatori; spogliatoi per i pazienti; spazi per attesa, attività di segreteria ed archivio adeguati alle patologie ed al volume di attività previste. Il presidio di recupero e rieducazione funzionale dispone dei seguenti ambienti con dimensioni, arredi e attrezzature adeguati alle specifiche prestazioni, attività e/o interventi di rieducazione e recupero funzionale di cui al precedente requisito 3.4: a aree per attività di gruppo attrezzate per lo svolgimento di attività sia dinamiche che statiche; b aree attrezzate per le attività individuali (motorie, respiratorie, neuro-psicologiche, ecc.); c box o altri spazi di dimensioni contenute per attività di massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazioni articolari; d aree attrezzate per il trattamento di disturbi comunicativi/integrativi, qualora il presidio si occupi di tali problematiche; e ambulatori medici per le visite specialistiche e valutazioni diagnostico-prognostiche cliniche attinenti alle patologie trattate; f servizi igienici per disabili; g spogliatoi e servizi igienici per gli operatori; h spogliatoi per i pazienti adeguati alle necessità dei disabili; i idonei spazi di attesa adeguati alla tipologia delle patologie ed al volume delle attività previste; l una segreteria, anche in comune ad altre attività; m uno spazio per archivio REQUITI MINIMI TECLOGICI REQUITO DA La dotazione strumentale deve essere correlata quantitativamente e qualitativamente ai bisogni dell'utenza ed alle diverse tipologie di attività assicurandone uno svolgimento sicuro efficace ed efficiente. In funzione degli obiettivi della struttura e della tipologia dell'utenza devono essere presenti: - attrezzature e dispositivi per la valutazione delle varie menomazioni e disabilità di pertinenza riabilitativa; - presidi necessari e risorse tecnologiche atti allo svolgimento di prestazioni da parte dei medici specialisti e degli altri operatori professionali della riabilitazione; - attrezzature e presidi per realizzare le varie tipologie di esercizio terapeutico e di rieducazione funzionale negli ambienti dedicati, per attività individuali e/o di gruppo;

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