Provincia di Bergamo. Settore Tutela Risorse Naturali Servizio Risorse Minerali e Termali Ufficio Cave. dott. geol.

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1 Provincia di Bergamo Settore Tutela Risorse Naturali Servizio Risorse Minerali e Termali Ufficio Cave dott. geol. Renato Righetti

2 Incontri di aggiornamento professionale per il tecnico pubblico Mercoledì 26 marzo 2008 NUOVO PIANO CAVE IL RUOLO DEI COMUNI

3 Programma dell intervento I PARTE Normativa in materia di cave La pianificazione dell attività estrattiva di cava II PARTE Le funzioni amministrative L attività di vigilanza III PARTE Attività di escavazione extra piano Terre e rocce di scavo

4 I PARTE Normativa in materia di cave La pianificazione dell attività estrattiva di cava

5 Normativa in materia di cave (PER LA VOSTRA GRANDE GIOIA)

6 Normativa in materia di cave: Normativa nazionale R.D. 29 luglio 1927 n Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere nel Regno D.P.R. 9 aprile 1959 n. 128 Norme di polizia delle miniere e delle cave D.Lgs 25 novembre 1996, n. 624 "Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee

7 Normativa in materia di cave: Normativa nazionale D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.P.R. 19 marzo 1956, n. 302 Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle generali emanate con decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547 D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 Norme generali per l'igiene del lavoro D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626 " Attuazione della direttiva 89/391/CEE, della direttiva 89/654/CEE, della direttiva 89/655/CEE, della direttiva 89/656/CEE, della direttiva 90/269/CEE, della direttiva 90/270/CEE, della direttiva 90/394/CEE, della direttiva 90/679/CEE, della direttiva 93/88/CEE, della direttiva 95/63/CE, della direttiva 97/42/CE, della direttiva 98/24/CE, della direttiva 99/38/CE e della direttiva 99/92/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro D.Lgs 19 dicembre 1994, n. 758 Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro

8 Normativa in materia di cave: Normativa regionale L.R. 8 agosto 1998 n. 14 Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava D.G.R n. VI/39420 criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 36 c. 3 della L.R. 14/98 14/98 D.G.R n. VI/41714 che individua i criteri per la formazione dei piani cave provinciali D.G.R n. VI/43831 schema tipo di convenzione di cui all art. 15 della L.R. 14/98 D.G.R n. VI/49320 normativa tecnica di riferimento dei Piano Cave provinciali D.G.R n. VII/4492 criteri per l attuazione e gestione del catasto cave D.G.R n. VIII/295 criteri e procedure per il rilascio delle autorizzazioni provinciali agli interventi estrattivi in fondi agricoli

9 Normativa in materia di cave: Normativa regionale D.C.R n. VII/1090 determinazione dei diritti di escavazione anni D.G.R n. VIII/ criteri per la formulazione dei pareri (art. 36 c. 2 L.R. 14/98 14/98)

10 Entriamo nel merito di alcune di queste norme (SEMPRE PER LA VOSTRA GRANDE GIOIA) R.D. 29 luglio 1927, n Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere nel Regno.

11 TITOLO I Classificazione delle coltivazioni di sostanze minerali La ricerca e la coltivazione di sostanze minerali e delle energie del sottosuolo, industrialmente utilizzabili, sotto qualsiasi forma o conduzione fisica, sono regolate dalla presente legge.

12 Prima categoria a) minerali metalliferi..; b) grafite, combustibili solidi, liquidi e gassosi, rocce asfaltiche e bituminose; c) fosfati, sali alcalini e magnesiaci,..allumite, feldspati, caolino, bentonite, argille per porcellana e terraglia forte, ; d) pietre preziose,.. minerali di bario e di stronzio, talco, marna da cemento,..; e) sostanze radioattive, acque minerali e termali,.;

13 Seconda categoria a) torbe; b) materiali per costruzioni edilizie, stradali ed idrauliche; c) terre coloranti, farine fossili, quarzo e sabbie silicee, pietre molari, pietre coti; d) altri materiali industrialmente utilizzabili non compresi nella prima categoria.

14 Cava a cielo aperto - Palazzago

15 Cava in sotterraneo Casazza

16 Miniera a cielo aperto Tavernola Bergamasca

17 Miniera in sotterraneo - Sudafrica

18 Entriamo nel merito della madre di tutte le.. Cavate (ANCORA PER LA VOSTRA GRANDE GIOIA) L.R. 8 agosto 1998, n. 14 Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava

19 Art. 1 - Oggetto della legge. Programmazione regionale in materia di ricerca e coltivazione delle sostanze minerali di cava e l'esercizio della relativa attività Art. 2 - Programmazione. Si attua attraverso piani provinciali, anche distinti per tipi di materiali estratti, proposti dalle Province e approvati dal Consiglio regionale con deliberazione amministrativa. I piani stabiliscono la localizzazione, la qualità e la quantità delle risorse utilizzabili, nel territorio, per tipologia di materiale.

20 Art. 3 - Coordinamento regionale La Giunta regionale stabilisce: indirizzi e disposizioni tecniche da osservarsi nell'esercizio dell'attività estrattiva, con riguardo a determinate parti del territorio regionale o a singoli tipi di sostanza estraibile di cava. indirizzi e disposizioni tecniche per l'utilizzo, in opere pubbliche e nelle grandi infrastrutture per la mobilità, di materiali inerti da riciclaggio, opportunamente trattati, in sostituzione di materiale pregiato. criteri e modalità per l'esercizio delle funzioni delegate.

21 Province: Art. 4 - Deleghe proposta dei piani cave; funzioni amministrative (esercizio dell'attività di cava); funzioni amministrative (vincolo idrogeologico); assistenza tecnica ai Comuni, se richiesta; interventi sostitutivi in materia di vigilanza, qualora i Comuni, previamente diffidati, non provvedano; funzioni di vigilanza e amministrative per l'applicazione delle norme di polizia delle cave e torbiere; determinazione e l'irrogazione delle sanzioni amministrative per le funzioni delegate.

22 Comuni (per i rispettivi territori): vigilanza sull'esercizio delle attività per la parte in cui ricadono nel territorio comunale; rilascio dell'autorizzazione all'accesso alle proprietà ai fini della ricerca; esecuzione d'ufficio delle opere di recupero ambientale; sospensione e cessazione dell'attività estrattiva, sentita la Provincia; determinazione e irrogazione delle sanzioni amministrative per le funzioni delegate; determinazione della destinazione d'uso dell'area al termine della coltivazione del giacimento.

23 Normativa in materia di cave: FINE (FINALMENTE)??? DOMANDE???

24 La pianificazione dell attività estrattiva di cava

25 PENSAVATE CHE LE NORME FOSSERO FINITE???? ILLUSIONE. RIPRENDIAMO DALLA L.R. 8 AGOSTO 1998 N. 14 ( LA FAMOSA MADRE.)

26 Art. 5 - Criteri e direttive per la formazione dei piani cave definizione dei giacimenti di cui è possibile o in atto lo sfruttamento; individuazione degli ambiti territoriali estrattivi; definizione dei bacini territoriali di produzione; indicazione dei bacini di utenza; qualità e quantità della sostanza di cava di cui può essere consentita la coltivazione; modalità di coltivazione per tipologia di giacimento; assetto finale dell'area oggetto di escavazione; destinazione d'uso finale dell'ambito territoriale estrattivo.

27 Art. 6 - Contenuto dei piani identificazione degli ambiti territoriali estrattivi, compresi quelli ubicati nelle aree protette; definizione dei bacini territoriali di produzione; individuazione di aree di riserva per le opere pubbliche; identificazione delle cave cessate; destinazione d'uso delle aree per la durata dei processi produttivi e della loro destinazione finale al termine dell'attività estrattiva; determinazione dei tipi e delle quantità di sostanze di cava estraibili: indicazione delle norme tecniche di coltivazione e di recupero.

28 Art. 7 - Iter di formazione e adozione Predisposizione del Piano Cave provinciale. Deposito del nuovo Piano Cave per 60 giorni nella segreteria della Provincia; comunicazione dell'avvenuto deposito; osservazioni. Entro 30 giorni dal deposito, richiesta di parere a Comuni interessati, Consorzi di bonifica e ai soggetti competenti in materia di beni ambientali (in presenza di aree protette, all Ente gestore). I pareri devono essere espressi entro 60 giorni. Entro i successivi 60 giorni, adozione in via definitiva della proposta, motivata per le osservazioni e i pareri ricevuti, e trasmissione alla Giunta regionale entro i successivi 30 giorni.

29 Art. 8 - Approvazione del piano Entro 120 giorni dalla ricezione, la Giunta regionale la esamina apportando, ove necessario, anche sulla base dei pareri e delle osservazioni pervenute, integrazioni e modifiche. Scaduto tale termine, la Giunta regionale, entro i successivi 30 giorni, trasmette la proposta di piano al Consiglio regionale, che la approva entro i successivi 60 giorni. Gli uffici della Giunta regionale collaborano con il Consiglio regionale per l'adeguamento degli elaborati cartografici alle eventuali modifiche apportate. I piani provinciali dei singoli settori merceologici possono essere approvati separatamente.

30 Art. 9 - Revisione del piano Il piano delle cave può essere sottoposto a variazione o revisione su iniziativa della Provincia per l'adeguamento ad eventuali fabbisogni aggiuntivi rispetto a quelli già determinati o per eventuali adeguamenti tecnici e normativi disciplinati dalla presente legge e non previsti dal piano. La Giunta regionale, qualora accerti il permanere di una insufficiente produzione di sostanze di cava rispetto ai fabbisogni aggiuntivi di cui al comma 1, invita la Provincia a provvedere alla revisione del piano; in caso di inadempienza, la Giunta regionale può sostituirsi alla Provincia.

31 Art Efficacia del piano Il piano, approvato dal Consiglio regionale, ha valore ed effetto di piano territoriale regionale relativo ad un settore funzionale, ex art. 4 della L.R. 15 aprile 1975, n. 51. Le eventuali modifiche ai piani territoriali, di coordinamento provinciale e di coordinamento dei parchi già in vigore devono essere apportate dal piano cave in modo motivato ed espresso. Le previsioni del piano prevalgono sulle eventuali previsioni difformi contenute negli strumenti urbanistici comunali e sono immediatamente efficaci e vincolanti. La Provincia, dopo l'approvazione del piano, comunica ai Comuni interessati le aree estrattive di competenza. I Comuni devono provvedere, entro sei mesi dalla avvenuta comunicazione, a coordinare i propri strumenti urbanistici con le previsioni del piano delle cave. Il piano ha validità massima di dieci anni per i settori sabbia, ghiaia e argille e di venti anni per il settore lapideo; la validità decorre dall'esecutività del piano.

32 Il Piano Cave della Provincia di Bergamo

33 PRINCIPALI PASSAGGI AMMINISTRATIVI luglio nov/dic Conferimento incarico a CISPEL Lombardia Services Srl Incontri con Enti locali, Associazioni ed operatori del settore. Richiesta osservazioni e successiva acquisizione di istanze varie. Presa d atto da parte della G.P. dei Criteri di individuazione degli A.T.E. e Stima fabbisogni Incontri con Enti locali, Associazioni e operatori del settore per l illustrazione dei documenti di cui sopra. Consegna proposta definitiva di Piano Cave. Deposito della proposta di Piano Cave presso la Segreteria Generale. I soggetti interessati hanno preso visione del Piano Cave e presentato le loro osservazioni.

34 PRINCIPALI PASSAGGI AMMINISTRATIVI agosto 2003 settembrenovembre 2003 novembredicembre 2003 gennaiofebbraio Richiesta di parere sul Piano Cave agli Enti competenti (da esprimere entro il 20 ottobre 2003). Acquisizione, valutazione e pronunciamento sui 30 pareri e le 196 osservazioni pervenute. Verifica del Piano Cave in Consulta Cave Discussione dei pareri/osservazioni e della proposta finale del Piano Cave derivata dall esame degli stessi, in Giunta Provinciale e nelle Commissioni Consiliari Adozione del Piano Cave in Consiglio Provinciale con DCP n. 16 Trasmissione del Piano Cave alla Giunta Regionale

35 PRINCIPALI PASSAGGI AMMINISTRATIVI Analisi delle osservazioni pervenute nel periodo di pubblicazione della proposta di Piano Cave provinciale, decorrente dal 7 agosto 2003, nonché di quelle pervenute fuori termine entro il 9 dicembre 2003 (data di ultimazione dei lavori della Consulta Cave Provinciale) Le osservazioni pervenute entro il 9/12/2003 sono n 196 n 98 riguardano il II Settore (Sabbia e ghiaia), n 90 riguardano il I, III, IV e V Settore (Cave di monte), n 3 riguardano tutti i settori (Sabbia e ghiaia Cave di monte e n 5 sono di carattere generale. I ricorrenti sono così suddivisi: n 75 Comuni n 1 Comunità Montane n 1 Enti Parco n 7 Associazioni n 112 Privati (Aziende e singoli cittadini).

36 Piano cave provinciale: elementi costitutivi SEZIONE I. Relazione Tecnica 1. INTRODUZIONE All.I.A. Carta degli Ambiti Territoriali Estrattivi 2. TERRITORIO All.I.B. Carta delle limitazioni 3. PRODUZIONE E UTENZA All.I.C. Carta dei bacini territoriali 4. FABBISOGNO 5. GIACIMENTI All.I.D. Carta delle risorse e dei giacimenti 6. AMBITI TERRITORIALI ESTRATTIVI (A.T.E.) 7. CAVE DI RECUPERO All.I.E. TABELLE

37 Piano cave provinciale: elementi costitutivi SEZIONE II. Normativa Tecnica NORMATIVA TECNICA DI ATTUAZIONE All. II.A. All. II.A.c All.II.B. All.II.B.c All.II.C. All.II.C.c All.II.D. All.II.D.c Schede degli A.T.E. e delle Cave di Recupero di pianura Carte degli A.T.E. e delle Cave di Recupero di pianura Schede degli A.T.E. e delle Cave di Recupero di monte Carte degli A.T.E. e delle Cave di Recupero di monte Schede dei Giacimenti di pianura Carte dei Giacimenti di pianura Schede dei Giacimenti di monte Carte dei Giacimenti di monte

38 Piano cave provinciale: elementi costitutivi SEZIONE III. Elementi istruttori 1. GEOLOGIA All. III.A.p. Cartografia delle risorse Pianura All. III.A.m. Cartografia delle risorse Monte All. III.B.1. Cartografia idrogeologica - Pianura All. III.B.2. Cartografia idrogeologica - Monte W All. III.B.3. Cartografia idrogeologica - Monte E 2. USO DEL SUOLO E VEGETAZIONE All. III.C.p. Cartografia di uso del suolo e vegetazione Pianura All. III.C.m. Cartografia di uso del suolo e vegetazione Monte 3. AMBIENTE E VINCOLISTICA All. III.D.p. Cartografia dei vincoli Pianura All. III.D.m. Cartografia dei vincoli Monte

39 Piano Cave della Provincia di Bergamo adottato con DCP n. 16 del Localizzazione degli ATE

40 Previsione del nuovo Piano Cave Argilla t/anno mc/anno Sabbia e ghiaia t/anno mc/anno Materiali per l industria t/anno mc/anno Pietre ornamentali t/anno mc/anno Pietrisco t/anno mc/anno

41 Produzione annuale delle cave (2006) Argilla t mc Sabbia e ghiaia t mc Materiali per l industria t mc Pietre ornamentali t mc Pietrisco t mc

42 Confronto previsione/produzione Materiale produzione previsione rapporto % Argilla mc ,4 Sabbia e ghiaia mc ,6 Materiali per l industria mc ,0 Pietre ornamentali mc ,5 Pietrisco mc ,5

43 RAFFRONTO CON IL PIANO VIGENTE: PRODUZIONE SETTORI I II III IV V PIANO VIGENTE (con revisioni) Fabbisogno (mc) Piano Cave Aquater ** * Revisioni del Piano Cave 1997 e ** NUOVO PIANO CAVE Piano Cave adottato con DCP 16/ * il fabbisogno di pietrisco era compreso nel fabbisogno di sabbia e ghiaia ** il fabbisogno indicato è espresso su base annuale. La media ponderata nel decennio è mc/anno,

44 RAFFRONTO CON IL PIANO VIGENTE: AMBITI ESTRATTIVI PIANO VIGENTE NUOVO PIANO CAVE SETTORI Numero di A.T.E. Numero di A.T.E. A.T.E. stralciati A.T.E. di recupero e/o finalizzati al recupero A.T.E. nuovi A.T.E. rimanenti a fine decennio I II * III IV V tot * alcuni poli estrattivi vigenti, nel nuovo Piano Cave provinciale sono accorpati in un unico ambito territoriale estrattivo

45 La pianificazione dell attività estrattiva di cava: FINE (FINALMENTE)??? DOMANDE???

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