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1 Sulle orme del passato la conoscenza, intesa quale fondamento per la crescita e la formazione culturale dell'individuo; il passato, come paradigma del futuro Copyright 2013 ABCtribe.com Il presente ebook non può essere modificato in alcuna sua parte, conservando in particolare tutti i riferimenti all autore e ad che ne ha i diritti di commercializzazione; L ebook non potrà essere in alcun modo pubblicato, non può essere diffuso ne in forma gratuita ne a pagamento tramite alcun mezzo, senza preventivo accordo scritto con la riproduzione non autorizzata è vietata in qualsiasi forma e modalità 1

2 1. Una scelta controcorrente? 2. L'Archeologo. 2.1 Dove scavare. 2.2 Le attività di scavo e di documentazione. 2.3 Le attività di catalogazione. 2.4 Diventare archeologo e in pratica. 2.6 Sbocchi occupazionali. 3. Il conservatore museale 3.1 Diventare conservatore 3.2 Il direttore del museo 4. Il paleontologo 4.1 La paleontologia 5. Lo storico 5.1 Cos'è la storia? 5.2 Una storia, tante storie 5.3 Lavorare con la storia. 6. Il Restauratore 6.1 Il corso di studi 6.2 Scuole per restauratore 6.3 Scuola di Specializzazione in dettaglio 7. Scavare al Forcello. 1. Una scelta controcorrente? Enormi televisori al plasma da appendere alle pareti. Macchine fotografiche digitali superaccessoriate che ti permettono di vedere le tue immagini direttamente sullo schermo del computer di casa, senza il bisogno di passare dal fotografo. Telefonini di nuova generazione, che mandano e ricevono immagini, foto, persino brevi filmati!! Ormai viviamo nel Terzo Millennio e la tecnologia che ci circonda non fa altro che ricordarcelo. Eppure tu non sei minimamente attratto dalla scienza informatica con cui vieni a contatto tutti i giorni? Sei molto più affascinato dalla storia, dal passato, perchè ti interessa conoscere maggiormente le vicende già accadute piuttosto che sapere e presupporre quello che ci accadrà fra qualche anno? Sei convinto che per conoscere veramente se stesso l'uomo non deve puntare a capire dove potrà arrivare con le sue scoperte ma analizzare la sua storia passata? Credi che il genere umano per sapere dove andare deve prima conoscere da dove viene? Non sentirti un pesce fuor d'acqua!! Non devi credere di essere escluso dalla nostra società e di non avere nessuna opportunità - la riproduzione non autorizzata è vietata in qualsiasi forma e modalità 2

3 di poter operare nel campo da cui ti senti particolarmente attratto. Esiste infatti la possibilità di lavorare, anche ricavandone un certo profitto, occupandosi del patrimonio culturale italiano. Le attività che si possono intraprendere legate alla ricchezza storico-culturale del nostro Paese sono molteplici. Il patrimonio culturale italiano è costituito da tutti i beni storico-artistici presenti in Italia, che devono in primo luogo essere conosciuti, quindi tutelati ed infine essere resi fruibili a tutti. Puoi quindi decidere di intraprendere una delle attività che si occupano del recupero dei beni storico-artistici, siano essi oggetti, monumenti o anche siti (archeologo, paleontologo,...), della loro conservazione (conservatore museale, restauratore,...) o della loro divulgazione (guida, storico,...). 2. L'Archeologo. Se hai deciso di diventare archeologo dopo aver visto i film di Indiana Jones o dopo aver giocato a lungo con i video-games di Tomb Raiders, allora resterai piuttosto deluso. Indagare il territorio per scoprire le ricchezze che sono ancora celate nel terreno e mettersi all'opera per recuperarle, non ha molto a che fare con pericolosi inseguimenti e avventure mozzafiato. Non capiterai in mezzo a nessuna sparatoria nè rischierai di essere catturato. Ma se quello che cerchi è l'avventura, l'entusiasmo di trovare le testimonianze della nostra storia e del nostro passato, l'eccitazione di poterle riportare alla luce, allora l'archeologo è proprio il mestiere che fa per te! L'archeologo è colui che si occupa del recupero, della conservazione e della valorizzazione dei reperti e dei siti di interesse storico-artistico. La sua attività, quindi, si svolge nell'ambito della ricerca, degli scavi, della catalogazione, della tutela e della valorizzazione di aree e oggetti con valenza storico-artistica. Considerando che la terra conserva ancora innumerevoli testimonianze del nostro passato, il lavoro dell'archeologo è potenzialmente illimitato: attualmente, infatti, non possiamo stabilire con certezza quanto patrimonio artistico-storico-culturale sia ancora celato nel sottosuolo. 2.1 Dove scavare - la riproduzione non autorizzata è vietata in qualsiasi forma e modalità 3

4 Il primo compito dell'archeologo è quello di studiare e di documentarsi dettagliatamente sulla civiltà, sul popolo, sul sito che si ha intenzione di indagare. Infatti, solo conoscendo nei minimi particolari le abitudini, gli usi e i costumi e i manufatti di una popolazione si può stabilire dove scavare, immaginando di trovare più materiale possibile ma soprattutto il più significativo possibile. Bisogna infatti tener conto che è inverosimile pensare di scavare un sito nella sua completezza: per problemi di natura economica, di permessi, di licenze, di tempo. Intraprendere uno scavo significa lavorare su un'area recintata, protetta da vincoli culturali, in cui possono accedere solo le persone autorizzate. Finchè si parla di un terreno isolato in campagna non sussistono particolari problemi, ma quando si tratta di un sito in un centro cittadino è facile intuire come non si possa assolutamente tenere aperto un cantiere vastissimo per anni e anni senza suscitare l'ira e le lamentele degli abitanti. Scegliere il luogo in cui intraprendere l'attività di scavo è quindi fondamentale. 2.2 Le attività di scavo e di documentazione Compiuto questo primo e principale passo, si procede con l'attività di scavo vera e propria. Questa consiste nella rimozione del terreno, riportando alla luce insediamenti, strutture abitative, oggetti ma anche tombe, ossa, scheletri... Non bisogna assolutamente pensare che questa sia una semplice attività di sterro: la missione dell'archeologo non è quella di scavare buche e di spostare terra. Dato che ogni scavo modifica irrimediabilmente ogni sito archeologico, il suo compito fondamentale è quello di documentare la sua attività e le sue scoperte. L'archeologo deve essere in grado di trasmettere ad altri studiosi, che non hanno avuto la possibilità di essere materialmente presenti sul posto, tutte le caratteristiche del sito, delle strutture, il luogo preciso dove si trovava la tomba o quel determinato oggetto. Deve trascrivere tutti i particolari che poi saranno indispensabili per lo studio e la datazione dei reperti. L'archeologo deve essere quindi in grado di svolgere con precisione l'attività di documentazione, ossia deve trascrivere e riportare su carta la sua opera e le caratteristiche del sito ed eventualmente anche saperne riprodurre graficamente la planigrafia e la stratigrafia. L'attività di documentazione è particolarmente importante per gli scavi d'urgenza. Questi sono avviati in seguito al rinvenimento improvviso di aree o reperti di interesse archeologico nel corso di attività produttive, come la costruzione delle fondamenta di una casa, l'allargamento di un'autostrada, l'aratura di un campo. La necessità di recuperare velocemente la maggior parte dei reperti e delle informazioni sul sito in esame non permettono lo studio immediato del materiale, che viene rimandato in un secondo momento e basato sulla documentazione prodotta durante lo scavo. Gli scavi di urgenza sono solitamente organizzati e diretti da un funzionario della Soprintendenza e generalmente affidati a professionisti privati. Gli scavi di programmazione, ossia quelli per cui - la riproduzione non autorizzata è vietata in qualsiasi forma e modalità 4

5 viene stabilito un periodo preciso per operare e quelli che solitamente si protraggono negli anni, sono invece generalmente affidati in concessione ad istituti universitari. In questo caso i lavori sono diretti da un docente e realizzati principalmente da studenti. 2.3 Le attività di catalogazione. Altrettanto importante durante uno scavo è l'attività di catalogazione dei reperti. L'archeologo deve essere in grado di inventariare, schedare e ordinare il materiale rinvenuto, quindi deve sapere riportare correttamente il settore dello scavo in cui è stato trovato il reperto, l'unità stratigrafica precisa del rinvenimento, l'eventuale presenza di frammenti,... La conservazione degli oggetti riportati alla luce e la loro schedatura è, infatti, fondamentale per lo studio del materiale rinvenuto e per la comprensione della popolazione che l'ha prodotto, della civiltà a cui si può far risalire e, quindi, della storia in generale. Per esser un professionista completo sotto ogni punto di vista, un archeologo deve anche saper svolgere l'attività di promozione e di valorizzazione dei reperti, l'attività di ricerca e infine l'attività di studio: tutte queste capacità sono fondamentali per la formazione e per la professione di uno studioso di archeologia Diventare archeologo L'offerta formativa rimane comunque inadeguata. Gli studi universitari riescono a trasmettere le conoscenze teoriche ma non forniscono gli insegnamenti pratici fondamentali per svolgere nel modo adatto e professionale l'attività di archeologo. Per esempio, durante il corso di studi non vengono minimamente impartite le tecniche di restauro e di gestione del personale, indispensabili per un archeologo professionista, ma non vengono insegnate neppure le tecniche pratiche da utilizzarsi durante le campagne di scavo. Un laureato italiano che ha scelto un indirizzo archeologico difficilmente riesce a compilare le schede delle Unità Stratigrafiche (US), che costituiscono la parte fondamentale della documentazione di scavo richiesta dalle Sopraintendenze per ogni campo archeologico che si verifichi in Italia. Per non parlare delle difficoltà che può incontrare nel stabilire le caratteristiche dei suoli o di strutture che richiedono la conoscenza, almeno di base, di altre discipline (geologia, biologia,...) che non vengono però - la riproduzione non autorizzata è vietata in qualsiasi forma e modalità 5