Impianti elettrici per l illuminazione esterna: come realizzare nuovi impianti a norma
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- Gabriela Beretta
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1 Sede Provinciale CNA -Bologna 19/11/2014 Edifici condominiali: regole per l uso alla luce delle disposizioni normative vigenti Impianti elettrici per l illuminazione esterna: come realizzare nuovi impianti a norma Maria D Amore Regione Emilia-Romagna
2 Ci si riferisce ad esempio a casi come parcheggi o giardini condominiali (entro i 10 apparecchi) raramente oltre i 10 apparecchi
3 Due REGOLE d oro Seguire la normativa regionale di riferimento per essere certi di applicare le regole giuste Affidarsi a professionisti seri del settore per essere certi che le regole giuste vengano ben applicate
4 La Normativa regionale di riferimento Legge Regionale n. 19/2003 Norme in materia di riduzione dell Inquinamento luminoso e di risparmio energetico Direttiva Applicativa n. 1688/2013 Nuova Direttiva applicativa dell art.2 della LR 19/2003
5 DGR 1688/2013 Sostituisce la precedente Direttiva applicativa DGR 2263/2005 che comunque resta di riferimento per il controllo/ sistema sanzionatorio degli impianti realizzati tra il 14/10/2003 ed il 18/11/2013
6 Scelta di Professionisti seri - Fornitori di Prodotti - Progettisti - Installatori
7 NON ESISTE UNA LEGGE NAZIONALE! Veneto L.R. 22/1997 e ora L.R Valle d Aosta L.R. 17/1998 Lombardia L.R. 17/2000 Piemonte L.R. 31/2000 Toscana L.R. 37/2000 Basilicata L.R. 41/2000 Lazio L.R. 23/2000 Campania L.R. 13/2002 Marche L.R. 10/2002 Emilia Romagna L.R. 19/2003 Abruzzo L.R. 12/2005 Puglia L.R. 15/2005 Umbria L.R. 20/2005 Friuli V. G. L.R. 15/2007 rev Trentino L.R. 16/2007 Liguria L.R. 22/2007 Sardegna DGR. 48/2009 Molise L.R. 2/2010
8 Temi: AMBIENTE Voce: INQUINAMENTO Scelta: INQUINAMENTO LUMINOSO
9 Si applica a tutti i NUOVI * impianti di illuminazione esterna, PUBBLICA e PRIVATA Detta requisiti tecnici per: SORGENTI APPARECCHI IMPIANTI * in fase di realizzazione, progettazione, appalto alla data di entrata in vigore della presente direttiva (18/11/2013)
10 illuminare MEGLIO NON illuminare MENO DOVE serve COME serve QUANTO serve Cosa dobbiamo fare?
11 Come possiamo farlo? Illuminando gli spazi di vita applicando criteri anti inquinamento Luminoso e finalizzati al risparmio energetico
12 Ogni forma di luce artificiale che : - si disperde al di fuori dell area a cui è funzionalmente dedicata - è orientata al di sopra della linea di orizzonte - induce effetti negativi conclamati sull uomo o sull ambiente Cosa è l Inquinamento Luminoso?
13 La componente 2 è la più nociva perché si propaga e si diffonde per lunghi tratti dell atmosfera (200/300 Km) 1 - luce utile 2- luce NON utile ed intrusiva (90 ) 3- luce NON utile e dispersa verso il cielo INQUINAMENTO LUMINOSO : 2+3
14 Viviamo MEGLIO NON è vero che più luce = più sicurezza!!!
15 Risparmiamo ENERGIA e SOLDI Diminuisce la bolletta dell elettricità privata e quella energetica del Comune
16 Inquiniamo meno l ARIA La riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica rappresenta una delle azioni indicate per il risanamento della qualità dell aria (riduzione emissioni climalteranti derivanti dai processi di combustione)
17 UNESCO 1997 Dichiarazione Universale dei Diritti delle Generazioni Future Le generazioni future hanno diritto a ricevere in eredità una Terra indenne e non contaminata, includendo il diritto ad un cielo puro riscopriamo un valore CULTURALE Chi ha rubato la via Lattea?
18 Zone di protezione:aree particolarmente tutelate 25 Km attorno agli Osservatori professionali 15 Km attorno agli Osservatori non professionali Tutta la superficie delle Aree Naturali protette e SIC/ZPS e dei corridoi ecologici Sono assegnate dal COMUNE. Dalla PROVINCIA solo se ricadono sul territorio di più comuni
19 Indirizzi di buona amministrazione nelle Zone di protezione 1) limitare il più possibile i nuovi impianti di illuminazione esterna, pubblica e privata. 2) adeguare entro 2 anni anche gli impianti esistenti, se non rispondenti ai requisiti previsti per tali zone dall articolo 4 (solo per i comuni)
20 Dentro le Zone di Protezione Fuori dalle Zone di Protezione IMPIANTI PUBBLICI IMPIANTI PRIVATI MODESTA ENTITA PICCOLI GRANDI da 1 a 3 apparecchi sono in DEROGA da 3 a 10 apparecchi seguono criteri semplificati oltre 10 apparecchi seguono i criteri
21 I CRITERI principali della Norma per gli IMPIANTI PRIVATI COME illuminare? QUANTO illuminare? COSA utilizzare come sorgenti e come apparecchi?
22 COME illuminare? 2 3 Controllo del Flusso luminoso diretto 1. inviato verso l alto dall apparecchio 2. inviato a 90 (luce intrusiva) 3. Inviato in varie direzioni dopo la riflessione da parte dalle particelle in sospensione nell atmosfera
23 Tutti gli impianti Devono essere dotati di apparecchi che nella loro posizione installazione possano dimostrare per almeno γ 90 (oltre la linea di orizzonte) un intensità luminosa massima compresa tra 0,00 e 0,49 cd/klm
24 NO SI
25 QUANTO illuminare? 3 Controllo del flusso luminoso indiretto 2 Flusso luminoso diretto 1,2,3 4 Flusso luminoso indiretto 4. riflesso verso l alto dalle superfici illuminate
26 IMPIANTI PRIVATI Se li si rispetta, è tutto molto semplice (anche la documentazione da presentare in Comune). Altrimenti, occorre effettuare i calcoli illuminotecnici come per gli impianti pubblici
27 da 1 a 3 apparecchi Sono definiti impianti di Modesta entità. Sono in deroga (art.7) se: - ogni apparecchio non supera i 20W; oppure - ogni apparecchio non emette più di 1500 lm; NON seguono i criteri tecnici della Norma, MA presentano la documentazione in Comune
28 oltre 3 apparecchi Sono in deroga (art.7) se: - ogni apparecchio non supera i 20W e l impianto nel complesso non supera i 60 W totali; oppure - ogni apparecchio non emette più di 1500 lm e l impianto nel complesso non emette più di 2250 lm verso l alto; NON seguono i criteri tecnici della Norma, MA presentano la documentazione in Comune
29 da 1 a 3 apparecchi non in deroga Gli impianti non devono superare i 100W per apparecchio e 300 W totale. Altrimenti devono procedere con il calcolo dei parametri illuminotecnici. fino a 10 apparecchi non in deroga Stessa cosa!
30 oltre 10 apparecchi non in deroga Sono GRANDI impianti di illuminazione e per questo per definire il Quanto illuminare, devono seguire i criteri generali senza semplificazioni. 1) calcolare i parametri illuminotecnici per garantire giusta ed adeguata illuminazione 2) garantire prestazioni minime di risparmio energetico
31 VALUTAZIONE dei PARAMETRI ILLUMINOTECNICI Luminanza ed Illuminamento Su tutto il territorio devono soddisfare i parametri illuminotecnici di cui ALLEGATO F della direttiva
32 Allegato F Fissa valori MINIMI di luminanza [cd/mq] in ambito stradale ed illuminamenti [lux] in altri ambiti per garantire la giusta ed adeguata illuminazione per ogni tipo di contesto. Tolleranza max: +/- 20%
33 Il Progettista come deve fare? Le aree private non sono classificate nel PUT. Pertanto si segue il paragrafo 4 dell Allegato F, che prevede l approccio delle Zone contigue e adiacenti
34 Si parte perciò dalla categoria illuminotecnica della strada di accesso alla situazione privata e si applica la Tabella 16 dell Allegato F. Esempio: voglio illuminare un parcheggio privato a cui si accede da una strada urbana locale Tipo di strada dal PUT Tipo A1 A2 B C D E F Fbis autostrada Extra urbana secondaria Urbana locale Categoria illuminotecnica stradale da Tabella 1 Allegato F categoria M1 M3 M3 M3 M3 M3 M4 P3 Valore illuminotecnico corrispondente: luminanza cd/mq (da EN ) categoria 2,0 1,0 0,75
35 Da Tabella 16 dell Allegato F Categoria illuminotecnica della strada da cui si accede all area privata categoria M1 M2 M3 M4 M5 M6 Categoria illuminotecnica di rotatorie, sottopassi, strade commerciali ecc categoria C0 C1 C2 C3 C4 C5 Categoria illuminotecnica di parcheggi privati, marciapiedi, tratti di ciclabile ecc categoria P1 P2 P3 P4 P5 P6 Categoria illuminotecnica di illuminamenti verticali in passaggi pedonali, caselli ecc categoria EV2 EV3 EV4 EV5 EV5 EV5 Dalla Norma EN si ha che il valore illuminotecnico corrispondente ad una categoria P2 è 10 lux (+/- 2) che è l illuminamento con cui dobbiamo illuminare il nostro parcheggio privato
36 VALUTAZIONE delle PRESTAZIONI ENERGETICHE Indice IPEA (Apparecchi) Indice IPEI (Impianti) Garantire livelli minimi..e poi ognuno si spinge oltre quanto vuole!!!
37 IPEA Classe di IPEA A++ 1,15<IPEA IPEA A+ 1,10<IPEA 1,15 A B C D E F G 1,05<IPEA 1,10 1,00<IPEA 1,05 0,93<IPEA 1,00 0,84<IPEA 0,93 0,75<IPEA 0,84 0,65<IPEA 0,75 IPEA 0,65
38 Apparecchio a MERCURIO 125W Efficienza globale di riferimento 81 lm/w Apparecchio al SODIO HP 70W Efficienza globale di riferimento 65 lm/w Modulo LED da 50 LED a 4000 K 78W Efficienza globale di riferimento 75 lm/w IPEA 0.36 IPEA 1.02 IPEA 1.26 Classe G Classe B Classe A++ Wdopo/Wprima=IPEAprima/IPEAdopo 0.36/1.02 => 35% risparmio energetico = 65% Wdopo/Wprima=IPEAprima/IPEAdopo = 1.02/1.26 => 80% risparmio energetico = 20%
39 IPEI Classe di IPEI A++ IPEI IPEI<0,75 A+ 0,75 IPEI<0,82 A B C D E F G 0,82 IPEI<0,91 0,91 IPEI<1,09 1,09 IPEI<1,35 1,35 IPEI<1,79 1,79 IPEI<2,63 2,63 IPEI<3,10 3,10 IPEI
40 Seguendo l esempio. Impianto con Apparecchio a MERCURIO 125W IPEA G Apparecchio al SODIO HP 70W IPEA B Modulo LED da 50 LED a 4000 K 78W IPEA A++ Ambito: strada privata per traffico motorizzato di accesso a strada urbana locale tipo F (da PUT) Categoria illuminotecnica (analoga per zona contigua): M4 Parametro illuminotecnico da rispettare: 0.75 cd/mq SLEEC di riferimento per M4: 0.58 Carreggiata: larghezza 6 metri Interdistanza 22 metri Interdistanza 33 metri Interdistanza 29 metri Altezza pali 7 metri Altezza pali 7 metri Altezza pali 7 metri Luminanza ottenuta 0.75 cd/mq Luminanza ottenuta 0.75 cd/mq Luminanza ottenuta 0.81 cd/mq IPEI 2.43 Classe E IPEI 0.89 Classe A IPEI 0.98 Classe B
41 COSA utilizzare? Zone di Protezione Si possono usare SOLO sorgenti al Sodio Alta Pressione Fuori dalle Zone di Protezione Si possono usare ANCHE Moduli LED ma a certe condizioni
42 Nelle ZdP perché non i LED? La luce con forte componente blu nello spettro è meno ecologica - Non rispetta gli elementi naturali (animali e piante) in quanto si diffonde maggiormente all orizzonte (distrae gli animali notturni, li rende più facili prede, devia i flussi migratori e ne confonde la Bussola biologica ; altera il fotoperiodismo delle piante, essendo a spettro continuo, come il Sole. - NON rispettosa del lavoro degli osservatori astronomici, in quanto non facilmente schermabile con i normali filtri ottici (al contrario della luce delle lampade al sodio, che hanno uno spettro monocromatico. E inoltre interferente con il tipo di luce emessa dalle stelle.
43 rischio abbagliamento rischio fotobiologico rischio alterazione ritmi circadiani Perché indicazioni particolari per i LED*? *Light Emitting Diode = Diodi ad Emissione Luminosa
44 Impianti PRIVATI fino a 10 apparecchi anche LED ma con Temperatura di Colore 4000 K Impianti PRIVATI oltre 10 apparecchi anche LED con Temperatura di Colore >4000 K solo se il Fattore di effetto circadiano acv 0,60
45 Protezione dal rischio fotobiologico Norma EN 62471: Gli impianti devono essere dotati di apparecchi che garantiscano la massima sicurezza per l utente verso per il rischio fotobiologico. Gruppo RG0 (esente da rischio) senza etichettatura Gruppo RG1 (rischio basso) senza etichettatura Gruppo RG2 (rischio medio) con etichettatura Gruppo RG3 (rischio alto) con etichettatura
46 Zona di protezione Tipo impianto sorgente Apparecchio Impianto tipo specificità Requisiti specifici 0 cd/klm Requisiti specifici Gruppo RG Requisiti specifici IPEI Allegato F 1-3 punti luce Modesta entità 3-10 punti luce In deroga se 20W 1500 lm/app Non in deroga In deroga se entro (*) 20 W/app 60 W/imp 1500 lm/app 2250 lm/imp NO NO NO NO NO NO NO Sodio SI 100 W RG0 300 W RG1 NO NO NO NO NO NO NO Non in deroga Sodio SI 100 W RG0 RG1 300 W NO NO Oltre 10 punti luce In deroga (*) Non in deroga NO NO NO NO NO NO NO Sodio SI IPEA C RG0 RG1 IPEI B SI
47 NON in Zona di protezione Tipo impianto sorgente Apparecchio Impianto tipo specificità Requisiti specifici 0 cd/ klm Requisiti specifici Gruppo RG Requisiti specifici IPEI Allegato F 1-3 punti luce Modesta entità 3-10 punti luce In deroga se 20W 1500 lm/app Non in deroga In deroga se *) 20 W/app 60 W/imp 1500 lm/app 2250 lm/imp Non in deroga NO NO NO NO NO NO NO Sodio o LED 4000K SI 100 W RG0 RG1 300 W NO NO NO NO NO NO NO Sodio o LED 4000K SI 100 W RG0 RG1 300 W NO NO Oltre 10 punti luce In deroga se *) NO NO NO NO NO NO NO Non in deroga Sodio o LED 4000K acv 0,60 SI IPEA C RG0 RG1 IPEI B SI
48 DOCUMENTI Per i nuovi impianti PRIVATI di illuminazione esterna deve essere trasmessa PREVENTIVA comunicazione al Comune. Il Comune verifica la conformità della documentazione presentata chiedendo eventuali chiarimenti /adeguamenti
49 PICCOLI impianti PRIVATI (compreso quelli di Modesta entità) Alla COMUNICAZIONE vanno allegati: 1. RELAZIONE che descriva chiaramente l impianto che si intende realizzare specificando tutte le informazioni utili al fine della verifica della conformità alla direttiva 2. FOTOCOPIE/STAMPE delle schede tecniche degli apparecchi e delle sorgenti usate
50 GRANDI impianti privati oltre 10 apparecchi 1. PROGETTO definitivo/esecutivo 2. MISURE FOTOMETRICHE certificate degli apparecchi 3. Per LED: Temperatura di Colore certificata 4. IPEA degli apparecchi (calcolo e dichiaraz. Progettista) 5. Gruppo di rischio fotobiologico RG certificato 6. IPEI dell impianto (calcolo e dichiaraz. Progettista) 7. Istruzioni installazione ed uso 8. Calcolo della TCO almeno ventennale (progettista)
51 Alla fine dei lavori l impresa installatrice rilascia la Dichiarazione di conformità di installazione alla normativa e al progetto (Allegato I) che va tenuta agli atti dal soggetto privato, e presentata al comune qualora richiesta.
52 Se invece l intervento è soggetto ad altri eventuali obblighi autorizzativi (es. permesso di costruire, SCIA*, certificato di conformità ed agibilità edilizia) questi ultimi saranno prevalenti e seguono la LR 15/2013 Semplificazione della disciplina edilizia e la DGR 993/201 Atto di coordinamento tecnico regionale per la definizione della modulistica edilizia unificata. * Segnalazione Certificata di Inizio Attività
53 L Ente competente: il Comune Compete ai comuni svolgere le funzioni di vigilanza sulla corretta applicazione della legge. LR 19/03- art. 4, comma 1, lett. f) Salvo che il fatto non costituisca reato, chiunque realizza impianti di illuminazione pubblica e privata in difformità alla legge, è punito con una sanzione amministrativa da 500,00 a 2500,00 euro oltre a provvedere all adeguamento entro 60 giorni dalla notifica dell infrazione. LR 19/03- art. 6 Sanzioni
54 Particolari impianti di illuminazione 1. IMPIANTI SPORTIVI 2. ILLUMINAZIONE ARCHITETTONICA DIFFUSA 3. ILLUMINAZIONE ARCHITETTONICA D ACCENTO 4. AMBITI SPECIALIZZATI PER ATTIVITA PRODUTTIVE 5. INSEGNE DI ESERCIZIO 6. ILLUMINAZIONE DI USO TEMPORANEO 7. ILLUMINAZIONE AREE VERDI CITTADINE
55 Grazie per l attenzione! Maria D Amore Regione Emilia-Romagna Direzione Ambiente 051/ mdamore@regione.emilia-romagna.it
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