LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE. (Ministero della Salute anno 2001)
|
|
- Domenico Mora
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2 Volume - Linee Guida e Protocolli LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE. (Ministero della Salute anno 2001) IL CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA' SEZIONE Il Vista la relazione del Dipartimento delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane e Tecnologiche in Sanità e della Assistenza Sanitaria di Competenza Statale, avente per oggetto: Legge 16 dicembre 1999 n. 483 "Norme per consentire il trapianto parziale di fegato: definizione di protocolli operativi e richieste di autorizzazione ad espletare le relative attivita. Considerato che la Legge 16 dicembre 1999 n. 483 'Norme per consentire il trapianto parziale di fegato" introduce in Italia la possibilità in deroga all'art. 5 del Codice Civile, di disporre, a titolo gratuito, di parti di fegato al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi, disponendo a tal fine l'applicazione delle norme di cui alla Legge 26 giugno 1967 n. 458 "Trapianto del rene tra persone viventi", in quanto compatibili. Sentito il Gruppo di studio ad hoc costituito, relatori: Dott. Alessandro NANNI COSTA e Dott. Mauro SALIZZONI. RITIENE NECESSARIO che vengano applicate le seguenti NORME PROCEDURALI PER LA CONCESSIONE TEMPORANEA DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'ATTIVITA' DI TRAPIANTO DI FEGATO DA VIVENTE. Per un periodo di 1 anno a partire dal 2 Aprile 2001, saranno autorizzate al trapianto di fegato da donatore vivente le équipe attualmente già autorizzate al trapianto di fegato da cadavere (salvo diverse richieste integrative che riguarderanno, comunque il complesso dell'attività). Il trapianto di fegato da donatore vivente avrà luogo nel rispetto delle linee guida allegate al presente parere (vedi allegato 1). Le indicazioni al trapianto da vivente saranno le medesime che per il trapianto da cadavere. In caso di non rispetto di quanto indicato ai punti precedenti, l'autorizzazione viene sospesa. Nel corso ed al termine di questo periodo, tutti i Centri autorizzati saranno sottoposti, dal Centro Nazionale per i Trapianti, ad una valutazione qualitativa che riguarderà il complesso delle attività,sulla base dei parametri standard descritti in questo documento. Il Consiglio Superiore di Sanità sulla base delle indicazioni raccolte, valuterà annualmente l'eventuale conferma delle autorizzazioni indipendentemente dal numero di trapianti da donatore vivente effettuati e definirà eventuali differenze di indicazioni rispetto al trapianto da cadavere. 150
2 Parte I - LINEE GUIDA Il trapianto da vivente e pertanto da considerarsi solo una parte di un percorso di qualità di un centro trapianti. Entro 60 giorni dalla data del presente parere, ogni centro sarà tenuto a fornire al Centro Nazionale per i Trapianti : - i documenti relativi alle procedure per le informazioni da fornire al donatore ed al paziente secondo quanto indicato nelle linee guida; - i dati retrospettivi relativi ai trapianti da cadavere eseguiti dal 1/1/98, indicando la causa del trapianto, il monitoraggio attuato ogni sei mesi (nel caso non sia stato attuato deve venire ricostruito retrospettivamente), la causa e data dell'eventuale decesso, i trapianti eseguiti, con indicazione della causa. Entro lo stesso termine, il Centro regionale di riferimento comunicherà il numero di offerte di fegati rifiutati e trapiantati altrove, nel corso dell'anno. Il mancato invio di tale documentazione al Centro Nazionale per i Trapianti determinerà la sospensione dell'autorizzazione. Successivamente dovranno essere inviati i dati prospettici relativi ai trapianti sia da donatore cadavere che da donatore vivente, indicando la causa del trapianto, il monitoraggio attuato ogni sei mesi, causa e data dell'eventuale decesso, i trapianti eseguiti, con indicazione della causa. Entro 10 mesi dalla data del presente parere la documentazione dovrà essere completata con quanto previsto dagli standard di qualità riportati nell'allegato 2. Per ogni trapianto da vivente, i nominativi del donatore e del ricevente e la documentazione relativa al registro nazionale (vedi Appendice a pag. allegato 3), dovranno essere comunicati al Centro Interregionale Trapianti ed al Centro Nazionale Trapianti, almeno 48 ore prima dell'esecuzione dello stesso. Nella valutazione per la conferma dell'autorizzazione verrà considerato anche il numero di donatori cadaveri sottoposti a prelievo nella regione sede del centro. Se tale numero e inferiore alla media nazionale, nel corso dell'anno deve essere aumentato nella misura di almeno un donatore cadavere per milione di abitanti. 151
3 2 Volume - Linee Guida e Protocolli APPENDICE LINEE GUIDA PER IL TRAPIANTO DI FEGATO DA DONATORE VIVENTE Allegato 1 Il trapianto di fegato da donatore vivente ha luogo nei centri trapianto autorizzati dal Ministero della Sanità nel rispetto della normativa vigente e delle procedure di seguito indicate. L'attività di trapianto da donatore vivente ha carattere aggiuntivo e non sostitutivo all'attività di trapianto da donatore cadavere; non deve limitare le attività di donazione, prelievo e trapianto da donatore cadavere. Il prelievo di fegato da un donatore vivente viene effettuato per il beneficio terapeutico del paziente su esplicita, motivata, libera richiesta del donatore e del ricevente, dopo una corretta e completa informazione, che deve contenere i seguenti elementi: - rischi per il donatore - alternative per la terapia del paziente (trapianto di fegato o di emifegato da cadavere), con indicazione dei prevedibili tempi di attesa. Per la tutela del donatore, il trapianto da vivente non viene preso in considera zione nei casi d'urgenza, per i quali è prevista una priorità nazionale sulla destinazione dei fegati da donatore cadavere. Sul donatore vengono effettuati accertamenti clinici che escludano la presenza di specifici fattori di rischio, in relazione a precedenti patologie del donatore, ed accertamenti immunologici che evidenzino il grado di compatibilità tra donatore e ricevente. Sul donatore vengono verificate le motivazioni della donazione, la conoscenza dei fattori di rischio e delle reali possibilità del trapianto in termini di sopravvivenza dell'organo e del paziente, l'esistenza di un legame affettivo con il ricevente (in assenza di consanguineità o di legame di legge) e la reale disponibilità ad un consenso libero ed informato. L'Azienda Sanitaria sede del Centro trapianti, nomina una parte terza che conduce la verifica di questo comma, indipendentemente dall'equipe trapiantologica. In ogni caso la donazione non da luogo a compensi né diretti, né indiretti, né a benefici di qualsiasi altra natura. In ogni caso il consenso può venire ritirato in qualsiasi momento prima dei trapianto. 152
4 Parte I - LINEE GUIDA Il Centro Interregionale di riferimento riceve le segnalazioni dei candidati al trapianto di fegato da donatore vivente ed il follow-up dei donatori e dei pazienti trapiantati, secondo quanto specificato nel documento di autorizzazione. Tale documentazione viene trasmessa al Centro Nazionale Trapianti ed inserita nel Registro Nazionale per i trapianti da donatore vivente. Il Centro Nazionale Trapianti sorveglia che il trapianto da vivente sia svolto nel rispetto dei principi cardine dei trapianti: trasparenza, equità, sicurezza, qualità. 153
5 2 Volume - Linee Guida e Protocolli Allegato 2 1. Standard di attività per centro trapianti: Trapianto di rene 30 trapiantilanno Trapianto di fegato 25 trapiantilanno Trapianto di cuore 25 trapiantilanno Trapianto di polmone 15 trapianti anno Lo standard riportato al punto 1 non ha valore per i centri dedicati all'attività pediatrica; in caso di effettuazione di trapianto multiorgano lo standard viene valutato in base al numero di organi trapiantati; in caso di effettuazione di doppi trapianti dello stesso organo ciascun trapianto viene valutato agli effetti dello standard 1.50; se la stessa équipe effettua almeno 2 tipologie di trapianti con il relativi follow-up post-trapianto lo standard viene calcolato sul numero complessivo di pazienti trapiantati 2. Il centro trapianti riporta annualmente all'assessorato alla Sanità ed ai centri regionale, interregionale e nazionale le seguenti informazioni: Numero di pazienti in lista di attesa da cadavere Numero di pazienti in lista di attesa da cadavere con eventuale opzione da vivente Numero di inserimenti per anno Numero di controlli clinici effettuati sui pazienti in attesa Tempo medio di attesa Numero decessi in lista di attesa Caratteristiche medie della composizione delle liste (età provenienza regionale, distribuzione gruppi ABO, distribuzione tra attivi e sospesi, distribuzione dello status di gravità del paziente attraverso criteri predefiniti e comuni) Frequenza di aggiornamenti della lista di attesa attraverso l'invio di report al Centro di Riferimento di competenza. Stesura ed aggiornamento annuale della carta dei Servizi per pazienti in lista Numero richieste urgenti Numero di epatiti fulminanti trattate con supporto bioartificile e/o con trapianto Tempo di ischemia del graft (dal clamping dell'aorta nel donatore alla riperfusione dell'organo nel ricevente) nel trapianto da cadavere e da vivente Numero di trapianti effettuati da donatore cadavere e da donatore vivente nell'ultimo triennio Numero di trapianti pediatrici e di split Percentuale di organi accettati e trapiantati rispetto al totale di quelli offerti dal Centro di Riferimento ed utilizzati (anche da altri centri trapianto- quest'ultima 154
6 Parte I - LINEE GUIDA informazione viene fornita dal Centro di Riferimento) Sopravvivenza del ricevente e del graft (a breve, medio e lungo termine) Distribuzione dei trapianti effettuati in base allo status del paziente Percentuale di ritrapianti ( entro 1 anno dal trapianto, dopo 1 anno dal trapianto) (solo per trapianto di fegato) Percentuale di ritrapianti (indipendentemente dal tempo trascorso dal 1 trapianto) (solo per trapianto di rene) Distribuzione dei trapianti in base al grado di immunizzazione del paziente (solo per trapianto di rene) Durata degenza media Servizi specialistici collegati la Centro Trapianti Percentuale di tempo dedicata all'attività di prelievo e trapianto o a patologie correlate (esempio resezioni epatiche) rispetto al totale dell'attività Numero ore di docenza o formazione effettuate dai componenti dell équipe 3. Il Centro regionale o lnterregionale fornisce le seguenti informazioni: numeri di donatori utilizzati nell area numero di organi prelevati nell'area numero di organi offerti al centro trapianti numero di organo offerti al centro (rifiutati dal centro stesso ed accettati da altri centri trapianto) Per ciascun centro trapianti viene così formata annualmente una scheda di attività resa disponibile per l Assessorato, per i Centri di Riferimento regionale ed lnterregionale e per il Consiglio Superiore di Sanità 155
7 2 Volume - Linee Guida e Protocolli Allegato 3 REGISTRO NAZIONALE TRAPIANTI DA DONATORE VIVENTE Scheda Anagrafica di segnalazione Centro Trapianti autorizzato tx da vivente (art. 3 c.1. L458/67) Regione Nome del Centro Città N. progressivo arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti INFORMAZIONI ORGANO TRAPIANTATO RENE FEGATO Informazioni sul Potenziale donatore Informazioni sul Potenziale Ricevente Nascita Nascita Comune Comune Regione Nazione Regione Nazione Residenza Residenza Comune Comune Regione Nazione Regione Nazione Relazione Donatore - Ricevente Consanguineo Madre Padre Figlio / Figlia Gemello identico Fratello / sorella omozigote (non gemello identico) Fratello / sorella eterozigote Altra Parentela, specificare Non Consanguineo Moglie / Marito Altro, specificare Iscrizione Liste di attesa Registrazione al tx da vivente: Iscritto in lista di attesa da cadavere: SI NO Se SI: di iscrizione Centro Tx di iscrizione 156
8 Parte I - LINEE GUIDA REGISTRO NAZIONALE TRAPIANTI DA DONATORE VIVENTE Follow Up Centro Trapianti Regione Nome del Centro dove si attua il Follow Up Città N. progressivo Informazioni sul donatore Informazioni sul Ricevente Stato del Donatore del report Stato del Ricevente del report Vivo Patologie correlate allo stato di monorene No Si (specificare) Deceduto del decesso Vivo Deceduto del decesso Causa del decesso Relativa al trapianto Altra (specificare) Perso al follow up Causa del decesso Relativa alla donazione Altra (specificare) Stato dell organo trapiantato Funzionante Non funzionante Perso al follow up Espianto No Si Stato dell organo residuo Funzionante Non funzionante Dialisi No Si Iscrizione L.A. da cadavere No Si Centro Trapianti 157
9 2 Volume - Linee Guida e Protocolli REGISTRO NAZIONALE TRAPIANTI DA DONATORE VIVENTE Donatore Centro Trapianti autorizzato tx da vivente (art. 3 c.1. L458/67) Regione Nome del Centro Città N. progressivo arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti arrivo della Scheda presso il Centro Regionale Trapianti Informazioni cliniche sul Donatore Sesso Maschio Femmina intervento Eventuale revoca del donatore (art.2, c.4. L.458/67) Motivo Tipizzazione HLA Altezza (cm) Gruppo sanguigno Procedura di prelievo Transaddominale Laparoscopia Altra Specificare Peso (Kg) Metodo di tipizzazione per la Classe I: Sierologico DNA A. Bw4: A. Bw6: B. Cw: B. Cw: Metodo di tipizzazione per la Classe II: Sierologico DNA DR: DQ: DR: DQ: DR 51: DP: DR 52: DP: DR 53: Virologia Consanguineo HIV (Elisa) P N ND CMV IgG P N ND CMV IgG P N ND Epatite B (HbsAg) P N ND Epatite C (Ab) P N ND VdRL P N ND Creatinina (solo per il rene) Ultimo valore preintervento mg/dl Primo valore postintervento mg/dl Bilirubina (solo per il fegato) AST (solo pe tx fegato) APT (solo pe tx fegato) Pressione Arteriosa Preoperatoria Postoperatoria Giorni di ricovero Infezioni durante il ricovero Della ferita Si No Altre Si No Decesso durante il ricovero Si No del decesso Causa del decesso Relativa alla donazione Altra Specificare 158
10 Parte I - LINEE GUIDA REGISTRO NAZIONALE TRAPIANTI DA DONATORE VIVENTE Ricevente Centro Trapianti autorizzato tx da vivente (art. 3 c.1. L458/67) Regione Nome del Centro Città N. progressivo Informazioni cliniche sul Ricevente Parere favorevole del pretore (art.2, c.s. L.458/67) Luogo Verbale di idoneità e indicazioni tx ricevente (art.3, c.2. L.458/67) Virologia HIV (Elisa) P N ND CMV IgG P N ND CMV IgM P N ND Epatite B (HbsAg) P N ND Epatite C (Ab) P N ND VdRL P N ND Dialisi Dializzato SI NO inizio dialisi Centro dialisi Tipo di dialisi amo CADP PRA Max PRA Max PRA Trapianti precedenti N. Trapianti Ultimo trapianto Tipo al trapianto Cadavere Vivente Centro tx ultimo trapianto riferimento ultimo trapianto Sesso Maschio Femmina Altezza (cm) Gruppo sanguigno Tipizzazione HLA Peso (Kg) Metodo di tipizzazione per la Classe I: Sierologico DNA A. Bw4: A. Bw6: B. Cw: B. Cw: Metodo di tipizzazione per la Classe II: Sierologico DNA DR: DQ: DR: DQ: DR 51: DP: DR 52: DP: DR 53: Trapianto Intervento Creatinina (solo per il rene) Ultimo valore preintervento mg/dl Primo valore postintervento mg/dl Bilirubina (solo per il fegato) AST (solo pe tx fegato) APT (solo pe tx fegato) Pressione Arteriosa Preoperatoria Postoperatoria Giorni di ricovero Infezioni durante il ricovero Della ferita Si No Altre Si No Valori alla dimissione Creatinina mg/dl Bilirubina mg/dl Decesso durante il ricovero SI NO del decesso Causa del decesso Relativa al trapianto Altra Specificare 159
DECRETO 16 aprile 2010, n.116
DECRETO 16 aprile 2010, n.116 Regolamento per lo svolgimento delle attività di trapianto di organi da donatore vivente.(10g0137) (G.U. Serie Generale n. 172 del 26 luglio 2010) IL MINISTRO DELLA SALUTE
DettagliLinee guida per la gestione delle liste di attesa e la assegnazione dei trapianto di rene da donatore cadavere
Linee guida per la gestione delle liste di attesa e la assegnazione dei trapianto di rene da donatore cadavere Capitoli 1. responsabilità del reperimento di organi 2. criteri di offerta e scambio degli
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale
DettagliFORUM ETICO ANNO 2004
GRUPPO MINISTERIALE CENTRO CRISTIANO IL BUON SAMARITANO FORUM ETICO ANNO 2004 La Donazione degli Organi 1. Trapianto, donazione e organi: nozioni 2. Prelievo ed Impianto degli organi 3. L accertamento
DettagliDELIBERAZIONE N. 9/53 DEL 23.2.2012
IBERAZIONE N. 9/53 23.2.2012 Oggetto: Procedure per la richiesta di nuova autorizzazione o di rinnovo dell autorizzazione per le attività di trapianto di organi. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell
Dettaglil Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016
Decreto Ministero della Salute 2.11.2015 pubblicato su GURI SG n.300 del 28.12.2015 "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" Coordinatore del Comitato
DettagliLA COMMISSIONE UNICA DEL FARMACO. Viste le proprie deliberazioni assunte nelle sedute del 25 gennaio 2000 e 7 giugno 2000; Dispone: Art. l.
PROVVEDIMENTO 20 luglio 2000. Istituzione dell'elenco delle specialità medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale ai sensi della legge 648/96. LA COMMISSIONE UNICA DEL FARMACO
Dettaglisu proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;
LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto
DettagliDONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE
DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non
DettagliAlla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli
Il trapianto di rene da donatore vivente la scelta che può cambiare una vita Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli sconvolge la vita: insufficienza renale cronica. Le cure, le restrizioni alimentari,
DettagliPROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO.
PROVINCIA DI LIVORNO CIRCOLARE N. 1/2014 Ai Dirigenti Ai dipendenti Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. Alla luce delle modifiche intercorse a seguito
DettagliALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI
ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per
DettagliVersione aggiornata al 1 agosto 2003
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI FEGATO.
DettagliIl Sistema organizzativo donazione e Trapianti in Italia
Pescara 13 Settembre 2010 Il Sistema organizzativo donazione e Trapianti in Italia Luca Caniglia Centro Regionale per i Trapianti Regione Abruzzo - Regione Molise Trapianto Cittadini Identificazione del
DettagliCOMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO MOBILITA ORDINARIA A DOMADNDA PER PROFILI PROFESSIONALI AFFERENTI AL SAIO (INFERMIERI, INFERMIERI PEDIATRICI, OSTETRICHE)
REGOLAMENTO MOBILITA ORDINARIA A DOMADNDA PER PROFILI PROFESSIONALI AFFERENTI AL SAIO (INFERMIERI, INFERMIERI PEDIATRICI, OSTETRICHE) PREMESSO CHE E necessario dotare l Azienda di strumenti concordati
DettagliMODULO DI AGGIORNAMENTO ANNUALE
MODULO DI AGGIORNAMENTO ANNUALE RICHIESTA DI ISCRIZIONE NELLA LISTA D ATTESA PER TRAPIANTO DI RENE Il sottoscritto nato a il residente a in via tel. in cura presso il Centro Dialisi chiede di essere inserito
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
Dettagli(PROV.DIPESARO EURBINO) N.2delReg.Data28-01-15. Oggeto: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI REGISTRAZIONE DELLA
COMUNEDIMOMBAROCCIO (PROV.DIPESARO EURBINO) COPIADIDELIBERAZIONEDELLAGIUNTACOMUNALE N.2delReg.Data28-01-15 - Oggeto: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI REGISTRAZIONE DELLA DICHIARAZIONEDIVOLONTA'DELCITTADINO
DettagliLA MEDICINA DEI TRAPIANTI: 25 ANNI DI STORIA
LA MEDICINA DEI TRAPIANTI: 25 ANNI DI STORIA Brescia, 1 dicembre 2012 Il valore etico della medicina dei trapianti Adelaide Conti - Cattedra di Medicina Legale Università degli Studi di Brescia ETICA DEI
DettagliFondazione Casa di Riposo Città di Chiavenna ONLUS. REGOLAMENTO per l ammissione in R.S.A.
Fondazione Casa di Riposo Città di Chiavenna ONLUS REGOLAMENTO per l ammissione in R.S.A. allegato alla deliberazione n. 13 del 21.02.2007 1) OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento definisce la
DettagliDGR n. 39-9947 del 14.7.2003
DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni
DettagliNote informative al paziente in attesa di Trapianto di cuore e cuore-polmoni Trapianto di polmoni
PAGINA 1 DI 9 Note informative al paziente in attesa di Trapianto di cuore e cuore-polmoni Trapianto di polmoni PAGINA 2 DI 9 Indice Informazioni generali 3 Pag. Trapianto di cuore e cuore-polmoni 4 Premessa
DettagliREGOLAMENTO STIPULA CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PERSONALE AREE DIRIGENZA
REGOLAMENTO STIPULA CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PERSONALE AREE DIRIGENZA 1 Art. 1 Oggetto Il presente Regolamento disciplina le modalità di assunzione con rapporto di lavoro a tempo determinato
DettagliPROVINCIA DI ROMA. Dipartimento III Servizi per la Formazione il Lavoro e la qualità della vita
PROVINCIA DI ROMA Dipartimento III Servizi per la Formazione il Lavoro e la qualità della vita Servizio 1 Politiche del lavoro e Servizi per l Impiego Osservatorio sul mercato del lavoro e sugli esiti
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliLe regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliLEGGE 68/99 ART 9 COMMA 5: AVVIAMENTO NUMERICO E A SELEZIONE TRAMITE CHIAMATA CON AVVISO PUBBLICO
LEGGE 68/99 ART 9 COMMA 5: AVVIAMENTO NUMERICO E A SELEZIONE TRAMITE CHIAMATA CON AVVISO PUBBLICO Premesse: La Legge 68/99 recante Norme per il diritto al lavoro dei disabili, prevede che la maggior parte
DettagliSETTORE POLITICHE SCOLASTICHE, GIOVANILI E FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO AVVISO PUBBLICO
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE SPESE DI TRASPORTO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI CHE FREQUENTANO ISTITUTI SUPERIORI DI SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA. ANNO SCOLASTICO
DettagliCOMUNE DI CLUSONE SERVIZIO HOME AUTISMO
D O M A N D A D I A M M I S S I O N E Cognome Nome Luogo di nascita ( ) Data di nascita / / Stato civile Cod. Fiscale Luogo di residenza ( ) Cittadinanza Tessera sanitaria Telefono Via N. Nominativo, indirizzo,
DettagliAO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8
DettagliCERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI
CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell
DettagliRELAZIONE DELLA XII COMMISSIONE PERMANENTE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati N. 4003-4477-4489-A CAMERA DEI DEPUTATI RELAZIONE DELLA XII COMMISSIONE PERMANENTE (AFFARI SOCIALI) presentata alla Presidenza il 26 aprile 2012 (Relatore: DE NICHILO
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliAlessandro Greppi Via dei Mille 27 23876 Monticello B.za (LC) www.issgreppi.gov.it
PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE PER TIROCINIO ESTIVO DI ORIENTAMENTO a.s. 2015/2016 (Convenzione n. del ) TIROCINANTE Nome e cognome Nato a Data di nascita Codice Fiscale Residenza Domicilio (solo se diverso
DettagliGESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. MODALITÀ OPERATIVE... 2 3.1 Emissione... 2 3.2 Identificazione... 3 3.3 Distribuzione... 3 3.4 Modifica
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliTutti i diritti dei donatori di midollo osseo
Tutti i diritti dei donatori di midollo osseo (Legge 52/2001) Le modalità della donazione e i diritti e doveri dei donatori sono ora regolati da una legge, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 62 del
DettagliDurata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli.
Corsi di formazione e informazione in materia di sicurezza destinati alle varie figure aziendali C012 Corso di aggiornamento destinato ai preposti Art. 37 comma 7 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. Accordo Stato
DettagliMODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI
MODULO DI DESIGNAZIONE/REVOCA DEI BENEFICIARI (Da inviare ad Arca SGR S.p.A. in originale, per posta, unitamente a copia dei documenti di identità dell Iscritto e dei beneficiari) Spett.le ARCA SGR S.p.A.
Dettaglidocumento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;
documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI GESTIONE DEL PARCO DEL MONTE CUCCO. Avvisa
BANDO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO DI CONSULENZA ED ASSISTENZA NELLE ATTIVITA DI PROMOZIONE, COMUNICAZIONE, MARKETING AD UN ESPERTO DI MARKETING E COMUNICAZIONE. IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO
DettagliGraduatorie ad Esaurimento 2014
Graduatorie ad Esaurimento 2014 Guida alla compilazione invalidità personale o familiare Indice Introduzione... 2 Sezioni relative alla domanda... 2 Sezione H1 Titoli di riserva... 2 H4a per situazione
DettagliDI VOLONTA ALLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI
L ESPRESSIONE DI VOLONTA ALLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI Dr Maurizio Rossi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 14 giugno 2013 COSTITUZIONE ITALIANA Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliDonazione, prelievo e trapianto di organi:aspetti clinici, assistenziali e comunicativo relazionali
Donazione, prelievo e trapianto di organi:aspetti clinici, assistenziali e comunicativo relazionali Accertamento della volontà nella donazione di organi e tessuti, aspetti normativi. Udine 22-11-2011 La
DettagliISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI
ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it
DettagliPERCORSO ORGANIZZATIVO E ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE
PERCORSO ORGANIZZATIVO E ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO RENALE DA VIVENTE A. Tacconi (Infermiere Referente percorso Trapianto Renale) UO Nefrologia, Dialisi e Trapianto Direttore Prof. Gaetano La Manna Policlinico
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliLa donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Care altoatesine e cari altoatesini, i numeri parlano da soli: nel 2014 i nostri concittadini presenti
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell
DettagliSEMINARIO DI STUDIO. Gli esami di qualifica nell istruzione e formazione professionale in Veneto e nella normativa nazionale
SEMINARIO DI STUDIO Gli esami di qualifica nell istruzione e formazione professionale in Veneto e nella normativa nazionale Ufficio Formazione Iniziale 1 Gli esami di IeFP nelle disposizioni nazionali
DettagliMINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 14 luglio 2009 Requisiti minimi per le polizze assicurative a tutela dei soggetti partecipanti alle sperimentazioni cliniche dei medicinali.
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliCriteri per la formazione delle graduatorie per l accesso agli asili nido comunali.
Settore Servizi educativi Criteri per la formazione delle graduatorie per l accesso agli asili nido comunali. I bambini sono accolti al nido, compatibilmente con le disponibilità dei posti, tenendo conto
DettagliDISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRAPIANTO DI ORGANI ALL ESTERO AI SENSI DELL ARTICOLO 20 DELLA LEGGE 1 APRILE 1999, n. 91 IL MINISTRO
Direzione Generale per i Rapporti con l Unione Europea e per i Rapporti Internazionali DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRAPIANTO DI ORGANI ALL ESTERO AI SENSI DELL ARTICOLO 20 DELLA LEGGE 1 APRILE 1999, n.
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Criteri per l accreditamento delle Università telematiche e dei corsi di studio
DettagliComune di Monte Compatri SCELTA IN COMUNE. Esprimi la tua Volontà sulla Donazione di Organi e Tessuti. DEPLIANT-SCELTA-IN-COMUNE-ITALIANO.
Comune di Monte Compatri UNA SCELTA IN COMUNE Esprimi la tua Volontà sulla Donazione di Organi e Tessuti DEPLIANT-SCELTA-IN-COMUNE-ITALIANO.indd 1 27/04/15 15:47 INFORMATI, DECIDI E FIRMA. DA OGGI, ESPRIMERTI
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE
REGOLAMENTO REGIONALE L.R. n.18 del 19 luglio 2013 Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all attività sportiva agonistica Integrazioni alla Legge Regionale n. 26 del 9 agosto
DettagliISTITUTO TECNICO STATALE C. CATTANEO
ISTITUTO TECNICO STATALE C. CATTANEO Via Catena, 3 56028 San Miniato (PI) Tel. 0571/418385 Fax. 0571/418388 www.itcattaneo.it cattaneo@itcattaneo.it pitd070007@istruzione.it pitd070007@pec.istruzione.it
DettagliPROVINCIA DI ROMA. Dipartimento III Servizi per la Formazione il Lavoro e la promozione della qualità della vita
PROVINCIA DI ROMA Dipartimento III Servizi per la Formazione il Lavoro e la promozione della qualità della vita Servizio 1 Politiche del lavoro e Servizi per l Impiego S.I.L.D. - Servizio Inserimento Lavorativo
DettagliDOMANDA DI PRESTITO SOCIALE D ONORE Legge regionale 24 luglio 2007, n. 25 e regolamento regionale del 25 gennaio 2011, n. 1
Allegato 2) ZONA SOCIALE N. 6 DOMANDA DI PRESTITO SOCIALE D ONORE Legge regionale 24 luglio 2007, n. 25 e regolamento regionale del 25 gennaio 2011, n. 1 AL SINDACO DEL COMUNE DI Oggetto: DOMANDA DI PRESTITO
DettagliINFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA
INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA Informativa dell iniziativa Carta Roma realizzata dall Amministrazione di Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Viale Manzoni,
DettagliCOSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.
COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico
DettagliCITTÀ DI NOTO. Patrimonio dell Umanità
CITTÀ DI NOTO Patrimonio dell Umanità Comune Capofila del distretto socio sanitario n. 46 Composto dai Comuni di Noto, Avola, Pachino, Portopalo, Rosolini Settore VII Interventi sociali DISCIPLINARE PER
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari
DettagliTel. casa Tel cell madre Tel cell padre
Modulo di domanda contributo per la frequenza di servizi educativi per la prima infanzia - nido estivo 2015 Allegato alla D.D. 1010 / 2015 Ricevuto dall ufficio Pratica n Consegnata il Il sottoscritto
DettagliREGOLAMENTO DEL PART-TIME
REGOLAMENTO DEL PART-TIME (approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 279 del 14/11/2012, integrato con deliberazione di Giunta comunale n. 311 del 17/12/2013 e, da ultimo, modificato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato
DettagliParte I - Dati del richiedente in qualità di: Padre Madre Tutore Affidatario
(SEZIONE DA STACCARE E UTILIZZARE COME MODELLO PER LA DOMANDA) N. PROGRESSIVO DATA Da compilare a cura della scuola che riceve la domanda N. PROTOCOLLO DATA Da compilare a cura del Municipio ALL ENTE SPECIALE
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE
Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta
DettagliIstituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo
BANDO PER L AMMISSIONE A 50 POSTI AL CORSO CORPORATE FINANCE, M&A PRIVATE EQUITY. IL PERCORSO DI ACQUISIZIONE DI SOCIETÀ" (Anno 2013) 1. L Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio A. C. Jemolo,
DettagliCapitolo I Principi generali
CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità
DettagliComitato Etico ASL Napoli 2 Nord (istituito con delibera n. 161 del 22/02/2010) STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD
STATUTO COMITATO ETICO ASL NAPOLI 2 NORD ART.1 Finalità del Comitato Etico ART.2 Funzioni ART.3 Composizione e durata ART.4 Regolamento ART.5 Presidente ART 6 Segretario ART.7 Segreteria ART.8 Disposizioni
Dettagli1) PREMESSE 2) OGGETTO DEL CONTRATTO
CONTRATTO PER LA SOMMINISTRAZIONE DALLA REFERTAZIONE DEI DATI RILEVATI DAI SERVIZI HOLTER ONLINE tra M&M s.r.l. con sede in Milano, via Ettore Bugatti 11, P. IVA 04733180964, in persona del legale rappresentante
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA
CONGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA OBBLIGATORIA DEL CONSULENTE DEL LAVORO PER L ESERCIZIO IN QUALITA DELLA PROFESONE MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO
DettagliLA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE
1 LA DISTRIBUZIONE ENTRA NEL SISTEMA RAEE Protocollo di intesa ANCI CDC RAEE e DISTRIBUZIONE Ing. Fabrizio Longoni Milano, 23 novembre 2010 IL VECCHIO SISTEMA RAEE 2 Cittadini Enti Locali Produttori (attraverso
DettagliINTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione
DettagliRISOLUZIONE N. 308/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliCOMUNE DI CISERANO. (Provincia di Bergamo) REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO
COMUNE DI CISERANO (Provincia di Bergamo) REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 05.06.2003 ARTICOLO 1 Oggetto L Amministrazione comunale di Ciserano, valutate
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
DettagliATTIVITA FUNEBRE. Richiesta di autorizzazione per sede principale ai sensi dell art. 16 della Legge Regionale 29/7/2004 n. 19
ALLO SPORTELLO UNICO DEL COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA marca da bollo ATTIVITA FUNEBRE Richiesta di autorizzazione per sede principale ai sensi dell art. 16 della Legge Regionale 29/7/2004 n. 19 Il sottoscritto
DettagliRegolamento Sanimpresa
Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti
DettagliOrdine degli Psicologi della Toscana FIRENZE
OPT.odpt_to.REGISTRO UFFICIALE.U.0000793.05-02-2015 Ordine degli Psicologi A tutti i professionisti interessati Oggetto: Avviso pubblico di procedura comparativa per conferimento incarico per consulenze
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE
6/02/20 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2/0/200, Mondo Acqua S.p.A. adotta il presente regolamento per il reclutamento e la selezione del personale da
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori comunali.
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori comunali. Approvato con D.C.C. n. 17 del 21/01/1993 Modificato con D.C.C. n. 33 del 24/07/2013 Art. 1 -
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI
SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliCittà di Valenza ( Provincia di Alessandria )
Città di Valenza ( Provincia di Alessandria ) BANDO DI SELEZIONE PER APERTURA CANTIERE DI LAVORO PER L IMPIEGO DI DISOCCUPATI PER VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DI ALCUNE AREE VERDI DEL TERRITORIO COMUNALE
DettagliARSEL Liguria. Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il Lavoro Via San Vincenzo 4 16121 Genova tel. 010 24911
ARSEL Liguria Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il Lavoro Via San Vincenzo 4 16121 Genova tel. 010 24911 AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER L AFFIDAMENTO DI: N. 1 INCARICO AD UNA FIGURA ESPERTA
DettagliCONTRATTO TIPO DI CESSIONE DI DIRITTI DI PRIORITA SU BREVETTO
CONTRATTO TIPO DI CESSIONE DI DIRITTI DI PRIORITA SU BREVETTO CONTRATTO TIPO DI CESSIONE DI DIRITTI DI PRIORITÀ SU BREVETTO 1 Con la presente scrittura privata da valere ad ogni effetto di legge tra XY,
DettagliCITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici
CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO
REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI
DettagliRequisiti e scheda controllo
MODIFICHE AL D.P.G.R. 3 MARZO 2010 N. 29//R REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 2009, N. 82 (ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI ALLA PERSONA DEL SISTEMA SOCIALE INTEGRATO)
DettagliIPAB ISTITUTI FEMMINILI RIUNITI PROVVIDENZA E S. MARIA DEL LUME DISCIPLINARE D INCARICO PROFESSIONALE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DI
IPAB ISTITUTI FEMMINILI RIUNITI PROVVIDENZA E S. MARIA DEL LUME DISCIPLINARE D INCARICO PROFESSIONALE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DI Infermiere Professionale. NELLA FORMA LIBERO-PROFESSIONALE CON
DettagliI SERVIZI PER L'IMPIEGO
I SERVIZI PER L'IMPIEGO Nel corso degli anni il ruolo del Centro per l Impiego è cambiato: c'è stato un passaggio epocale da amministrazione meramente certificatrice (ufficio di collocamento) ad amministrazione
DettagliAlla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo.
FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VCO REGOLAMENTO E LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PATRIMONIALI 1. Tipologie di Fondi patrimoniali Presso la Fondazione Comunitaria del VCO è possibile costituire le
Dettagli