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1 ACQUISTA ONLINE > EUROPA E ASIA CENTRALE 11 UNGHERIA DUEMILA

2 RAPPORTO 2011 UNGHERIA REPUBBLICA D UNGHERIA Capo di stato: Pál Schmitt (subentrato a László Sólyom ad agosto) Capo del governo: Viktor Orbán (subentrato a Gordon Bajnai a maggio) Pena di morte: abolizionista per tutti i reati Popolazione: 10 milioni Aspettativa di vita: 73,9 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 9/8 Alfabetizzazione adulti: 99% I rom hanno continuato a subire aggressioni violente e discriminazione e hanno vissuto in un clima di paura. La polizia ha completato le indagini su varie aggressioni contro rom avvenute nel 2008 e 2009 e quattro sospettati sono stati incriminati. Organismi internazionali di monitoraggio sui diritti umani hanno espresso preoccupazione per le carenze strutturali del sistema giudiziario penale ungherese in risposta ai reati di intolleranza. Bambini rom sono stati segregati all interno della scuola primaria. CONTESTO Ad aprile, la coalizione composta dall Alleanza dei giovani democratici (Fiatal Demokraták Szövetsége Fidesz) e dal Partito popolare cristiano-democratico ha vinto le elezioni parlamentari con un ampia maggioranza. Un partito di estrema destra, il Movimento per un Ungheria migliore (Jobbik Magyarországért Mozgalom Jobbik) ha ottenuto per la prima volta seggi in parlamento. I membri del gruppo messo al bando Guardia ungherese (Magyar Gárda) pare abbiano continuato le loro attività sotto un altro nome, la Nuova guardia ungherese. A settembre, la procura ha denunciato tre dei suoi leader per istigazione all inosservanza di un ordine emesso da un autorità e abuso della libertà di riunione. RAZZISMO Dopo una serie di violente aggressioni contro le comunità rom, che hanno provocato sei morti nel 2008 e nel 2009, le Ngo ungheresi hanno segnalato ulteriori attacchi contro i rom e hanno criticato la mancanza di procedure all interno del sistema giudiziario penale, volte a combattere efficacemente i reati motivati dall intolleranza (v. oltre). A giugno, l Osce ha sottolineato come la maggior dipendenza dal sostegno statale dei rom li ha resi più suscettibili a diventare capri espiatori, incolpati dei recenti problemi socioeconomici del paese. 572

3 EUROPA E ASIA CENTRALE A giugno, la polizia ha completato l inchiesta sulla serie di aggressioni contro i rom avvenute nel 2008 e 2009, concludendo che quattro indagati dovevano essere incriminati per omicidio multiplo coordinato. A settembre, la procura della contea di Pest ha presentato l incriminazione: tre uomini sono stati accusati di omicidi multipli per motivi abietti (poiché nel codice penale non vi è alcuna specifica disposizione per reati a sfondo razziale) e il quarto di favoreggiamento di omicidi multipli premeditati. A settembre, il comitato consultivo del Consiglio d Europa per la Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali ha espresso preoccupazione per i violenti attacchi contro i rom e ha rilevato che, nonostante gli arresti dei presunti responsabili, perdurava un clima di paura. Il comitato ha inoltre espresso il timore che l intolleranza e il pregiudizio nei confronti dei rom [fossero] istigati dalle dichiarazioni di alcuni politici di estrema destra. Secondo le Ngo locali, tali dichiarazioni non erano state fermamente condannate dal governo. Nella campagna per le elezioni comunali di ottobre, la radio e la televisione pubbliche nazionali si sono rifiutate di trasmettere uno spot elettorale del partito Jobbik, che citava la cosiddetta criminalità zingara e sosteneva l esistenza di un legame tra delinquenza ed etnia. Il comitato elettorale nazionale ha stabilito che entrambi i mezzi di comunicazione avevano violato i principi elettorali di parità tra i partiti politici e che lo spot era conforme alle norme sulla libertà di parola. A settembre, la Corte suprema ha confermato la decisione. SISTEMA GIUDIZIARIO Ngo internazionali e locali per i diritti umani e organismi internazionali di controllo hanno rilevato i punti deboli delle risposte del sistema giudiziario penale ungherese ai reati causati dall intolleranza. Tra le carenze segnalate c erano l incapacità a riconoscere e indagare tali reati, la mancanza di una formazione specializzata o di specifiche linee guida per la polizia e gli investigatori, l inadeguatezza del sostegno alle vittime e l assenza di misure efficaci per classificare la natura e l ampiezza del fenomeno, anche a causa della mancanza di dati che ha ostacolato la capacità delle autorità di comprendere le tendenze e di preparare risposte politiche adeguate. Vari casi documentati hanno mostrato come le autorità incaricate dell applicazione della legge spesso non sono riuscite a riconoscere la motivazione razziale dietro questi reati. Nel contributo per l Esame periodico universale delle Nazioni Unite, a novembre, le Ngo ungheresi hanno anche espresso preoccupazione per la tendenza a classificare questi reati come comuni, invece che come reati di intolleranza con aggravante razziale. Di conseguenza, non sono state disponibili statistiche pubbliche attendibili sul reale numero di reati a sfondo razziale in Ungheria. Anche per i reati commessi contro persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) o ebree, a quanto pare l intolleranza non è stata considerata un aggravante. 573

4 RAPPORTO 2011 DISCRIMINAZIONE ROM Il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha sollevato preoccupazioni per la discriminazione dei rom in materia di istruzione, alloggio, salute e partecipazione politica e per la mancanza di una raccolta regolamentata di dati disaggregati per origine etnica. Per la prima volta, la Corte suprema ha assegnato risarcimenti a persone rom, vittime di segregazione scolastica. A giugno, la Corte ha stabilito che cinque bambini rom erano stati segregati durante il corso di studi elementare nella città di Miskolc. Ha dichiarato che la segregazione basata sull origine etnica si configurava come disparità di trattamento proibita dalla legge e ha perciò assegnato risarcimenti alle vittime. DIRITTO ALL ALLOGGIO Un disegno di legge sulle procedure edilizie, presentato al parlamento dal ministro dell Interno a settembre, comprendeva una norma che avrebbe consentito alle autorità locali di vietare determinati comportamenti tra cui dormire all aperto negli spazi pubblici. Secondo le Ngo che lavorano con persone senza fissa dimora, le sanzioni includerebbero multe, sgomberi o detenzione. Esse hanno espresso la preoccupazione che la proposta fosse un modo per colpire le persone indigenti. LIBERTÀ DI ESPRESSIONE Nonostante le proteste, a settembre e dicembre il parlamento ha adottato due nuove leggi sui mezzi di informazione. La nuova legislazione è stata criticata da Ngo locali, organi di informazione e comunità internazionale per le sue possibili implicazioni, comprese le restrizioni sui contenuti delle notizie, la mancanza di chiare linee guida per giornalisti e direttori e i forti poteri attribuiti al nuovo organo di regolamentazione, tutti elementi che potrebbero limitare ingiustamente la libertà di espressione. È stata creata l Autorità nazionale per l informazione e le comunicazioni che può imporre pesanti sanzioni a radio e televisioni se ritiene che i contenuti trasmessi siano in contrasto con il pubblico interesse, la morale comune e l ordine nazionale. Possono anche essere imposte ammende per aver riferito notizie sbilanciate. DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER Gli organizzatori del Pride Lgbt di Budapest hanno denunciato che inizialmente la polizia si era rifiutata di fare cordoni di protezione per garantire lo svolgimento della marcia del 16 luglio. Secondo quanto riferito, due partecipanti sono stati picchiati dopo la manifestazione. MISSIONI E RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL Delegati di Amnesty International hanno visitato l Ungheria a gennaio, febbraio, marzo e novembre. 574

5 EUROPA E ASIA CENTRALE Violent attacks against Roma in Hungary: Time to investigate racial motivation (EUR 27/001/2010) UZBEKISTAN REPUBBLICA DELL UZBEKISTAN Capo di stato: Islam Karimov Capo del governo: Shavkat Mirzioiev Pena di morte: abolizionista per tutti i reati Popolazione: 27,8 milioni Aspettativa di vita: 68,2 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 63/53 Alfabetizzazione adulti: 99,3% Sono continuate a pervenire incessantemente segnalazioni di tortura e altri maltrattamenti. Decine di appartenenti a gruppi minoritari e di religione islamica sono stati condannati a lunghi periodi di detenzione al termine di processi iniqui, così come i difensori dei diritti umani che hanno continuato a essere incarcerati. Le autorità hanno energicamente respinto ogni richiesta internazionale per un indagine indipendente e internazionale sulle uccisioni di massa di manifestanti. TORTURA E ALTRI MALTRATTAMENTI Sebbene le autorità avessero affermato che l impiego della tortura era notevolmente diminuito, sono pervenute ininterrottamente denunce di tortura e altri maltrattamenti di detenuti e prigionieri. Nella gran parte dei casi, le autorità non hanno condotto indagini immediate, approfondite e imparziali. Diverse migliaia di persone condannate per legami con partiti islamisti o movimenti islamici messi al bando in Uzbekistan, nonché persone che avevano criticato il governo e oppositori politici, sono rimasti in carcere a scontare lunghe pene detentive in condizioni equivalenti a trattamento crudele, disumano o degradante. L Uzbekistan ha nuovamente rifiutato l accesso al Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, nonostante ripetute richieste. A giugno, le autorità hanno rilasciato l oppositore politico Sanzhar Umarov per motivi umanitari e gli hanno permesso di riunirsi alla famiglia negli Stati Uniti d America. Nel 2006, Umarov era stato condannato a otto anni di reclusione per truffa e appropriazione indebita dopo un processo iniquo. I suoi sostenitori avevano affermato che tali accuse erano di matrice politica. A settembre, egli ha raccontato al New York Times 575

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