NOTIZIARIO GRUPPO MINERALOGICO "AUSER" CECINA (LI)

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1 NOTIZIARIO GRUPPO MINERALOGICO "AUSER" CECINA (LI) Etruscan Copper estate Mines Ltd anno1900 Impianto di trattamento del minerale Campiglia M^ (Li) Foto tratta da Internet Anno 8 - n 29 (Luglio - Settembre 2011)

2 Gruppo Mineralogico AUSER Cecina (Li) Gruppo Mineralogico "A.U.S.E.R." Cecina (Li) Foto di copertina: Cristallo di Celestina 5 x 3,9 cm. Miniera di Pentolina (Si) Foto e coll. Guarguagli M.

3 Scala di Mohs 1 Talco Scalfibile con l'unghia 2 Gesso Scalfibile con l'unghia 3 Calcite Scalfibile con una monete di rame 4 Fluorite Scalfibile con un coltello 5 Apatite Scalfibile con un coltello Gruppo Mineralogico "A.U.S.E.R." Anno 8 N 29 Notiziario trimestrale a cura del Gruppo Mineralogico "A.U.S.E.R." di Cecina (Li) 6 Ortoclasio Scalfibile con una lima d'acciaio 7 Quarzo Scalfisce il vetro Luglio/Settembre Topazio Scalfisce facilmente il quarzo 9 Corindone Scalfisce facilmente il topazio 10 Diamante Non è scalfibile Per ricevere i numeri del Notiziario e per inviare eventuali articoli scrivere a : All'inizio del secolo scorso, il mineralogista viennese Friedrich Mohs mise a punto una scala delle durezze (detta appunto Scala di Mohs) da 1 a 10 usata ancora oggi tra i collezionisti. Ognuno dei minerali di riferimento citati scalfisce quello di durezza inferiore e viene a sua volta scalfito da quello di durezza superiore. I minerali aventi durezza 1-2 sono considerati teneri, quelli con durezza da 3 a 6 sono mediamente duri e quelli che superano 6 sono ritenuti duri. Nel caso di minerali con durezza tra 8 e 10 si parla di gemme preziose, in quanto molte gemme, hanno una durezza compresa in quest'ambito. Gruppo Mineralogico "A.U.S.E.R." Via Bellini Cecina (Li) tel. 0586/ fax 0586/ garga.com@virgilio.it Si ringraziano per la collaborazione: Tutti i Soci del G. M. "A:U.S.E.R." e chiunque voglia darci una mano alla pubblicazione del Notiziario 18 (Stampato in proprio)

4 SOMMARIO Curiosità Mineralogiche La miniera di Perticara La minera di zolfo di Perticara è la più grande d'europa e tra le più grandi del Mondo, per la sua estensione sotterranea e per la sua enorme quantità di minerale presente. Era un labirinto esteso per più di 7,5 km nella direzione sud-nord e più di 4 km nella direzione sud-ovest ricoprendo una superfice di circa 500 ettari. Questa città sotterranea era composta da oltre 100 km di gallerie, da discenderie e rimonte, fornelli, il tutto distribuito su otto livelli comunicanti con l'esterno tramite quattro discenderie La miniera di Pentolina (Si) e sette pozzi. La miniera chiuse definitivamente i battenti nel Nella miniera è stato estratto il più grande cristallo di zolfo del Attività Gruppo 15 Mondo, donato dall'ing. Mezzana nel 1936 al museo di Storia Naturale di Milano. Manifestazioni 16 Curiosità Mineralogiche 17 Scala di Mohs 18 Miniera di Perticara operai al lavoro (Wikipedia)

5 Manifestazioni Il sito minerario di Pentolina (Podere Camporedaldi, Siena) Traversella (To) 2-3 Luglio 2011 B/S Tinagli Luca G.M. AUSER tel. 011/ Per raggiungere il sito minerario, da Siena per Rosia. Superato il paese di Rosia si prosegue per Monticiano. Giunti al bivio che Macugnaga (Ub) 10 luglio 2011 B/S conduce a Colle val d'elsa, si gira a sinistra e dopo circa 1,5 Km Info Marco Berardi tel s'imbocca la strada che porta a Pentolina. Dopo 1,5 Km, sulla sinistra, un sentiero entra nella pineta e da qui si prosegue a piedi per più di 1 Km fino ad arrivare ad un gruppo di case noto Re (Vb) 17 luglio 2011 B/S come Fattoria di Spannocchia; mantenendo la destra e proseguendo Info Valter Caretti tel per il sentiero arriviamo al podere Camporedaldi ed ai ruderi della miniera (fig.1), dove si notano subito le alterazioni idrotermali. Le ricerche sono da effettuare nelle discariche, che si trovano in Massa M^ (Gr) Luglio 2011 B/S prossimità tra il vecchio complesso minerario, fosso del Vallone e Info Silvano Volpi tel fosso Ricausa. Schilpario (Bg) Info Anselmo Agoni Luglio 2011 tel B/S Agordo (Bl) Info Dino Predolan 7 agosto 2011 tel B/S Saint-Vincent (Ao) Info Maurizio Lanfranco Agosto 2011 tel B/S Montesilvano (Pe) Info Nicola Cosanni 3-4 Settembre 2011 tel B/S Perticara (Rn) 25 settembre 2011 B/S Fig. 1: Ruderi del vecchio complesso minerario di Spannocchia. Foto Tinagli L. 16 1

6 Inquadramento geologico Attività Gruppo L'area in esame si trova nella Toscana centrale a sud - ovest della Montagnola Senese, dove affiorano le seguenti Unità Tettonoche: U. di Monticiano - Roccastrada, U. Liguri e Falda Toscana. Il 22 Maggio 2011 abbiamo pertecipato alla 18^ Mostra scambio Queste unità si sono impilate durante l'orogenesi appenninica, in di Soave (Vr), appuntamento immancabile da diversi anni. seguito alla tettonica compressiva, s'istaura un regime tettonico Come sempre abbiamo fatto dei buoni scambi in un clima sereno estensionale portando prima al fenomeno della "Serie Toscana e allegro, il tutto accompagnato dal buon vino locale. Ridotta" situazione strutturale in cui i termini più giovani della successione vengono a contatto con formazioni più antiche, quali Verrucano (Anisico-Ladinico) e Formazioni paleozoiche. In questa situazione strutturale, possono mancare vari termini della serie Toscana, compresa l'ultima formazione (Macigno). La "riduzione" interessa anche i termini sovrastanti, quali formazioni delle Unità Subliguri e Liguri, l'età della serie ridotta è compresa tra Aquitaniano (Miocene inf., età di messa in posto del Macigno) e Tortoniano sup.(miocene sup., erà del primo evento del Neoautoctono s.s ) (Decandia et al. 1993); successivamente si ha la deposizione di sedimenti lungo le fosse tettoniche formatesi (complesso Neoautoctono); nell'ultima fase si sono creati quei fenomeni (idrotermalismo e magmatismo) che hanno prodotto, tra l'altro, le mineralizzazioni presenti nell'area in questione. Particolarmente importante è l' Unità di Monticiano - Roccastrada che oltre ad essere il letto impermeabile dove si sono formate le mineralizzazioni, fa parte strutturalmente della Dorsale - Medio - Toscana, che, nella fase estensionale (Miocene sup.) ha regolato strutturalmente la deposizione del complesso Neoautoctono. La mineralizzazione di Pentolina di natura idrotermale è riconducibile alla fase estensionale di età mio-pliocenica, che ha portato alla risalita del cuneo astenosferico e conseguente anomalia termica, provocando sia magmatismo sia idrotermalismo; attualmente la profondità minima astenosferica (circa 30 km) si trova nell'area di Larderello - Amiata (con anomalia geotermica positiva caratterizzante la Toscana centro-meridionale). La mineralizzazione si sviluppa al contatto tra Verrucano (U. di Monticiano-Roccastrada) e Calcare Cavernoso (Falda Toscana) Fig. 2, con geometrie lentiformi e giacitura a filoni impostata su faglie "antiappenniniche", in ganga di gesso Da sinistra Guarguagli Mass. - Andreola - Griselli - Ghilli - e barite; con mineralogia principale rappresentata da Galena, Guarguagli M e Dondoli Pirite, Marcasite, Celestina, Gesso, Melanterite e Barite. La ganga gessosa è stata generata da fluidi termali a carico delle Foto Autori anidriti triassiche (Carobbi G. Rodolico F., 1976). 2 15

7 Bibliogafia R. Meli (2000): La minera di Camporedaldi (Spannocchia, Siena) - Riv. Miner. Ital. 24 4: Sabelli C. (1999): Minerali e località minerarie della Toscana. Bibliografia generale. Volume Foto Pucci D. speciale della Società Toscana di Scienze Naturali, a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche Centro di Studio per la Minerogenesi e la Geochimica Applicata. Pacini Ed. s.p.a., Pisa 103 pp. AA.VV. (1991): Inventario del patrimonio minerario e mineralogico in Toscana. Dip. Ambiente Regione Toscana, Firenze, Brizzi G.e Ciselli I. (1985): Le Cetine di Cotorniano (Siena), storia e mineralogia - prima parte Riv. Mineral. Ital., 1: Malandrino G. ( ): Studio geo-giacimentologico della zona Cetine di Cotorniano Camporedaldi. (Toscana meridionale ). Tesi di laurea. Università degli studi di Milano; Facoltà di Scienze; Istituto di Mineralogia, Petrografia e Geochimica, Cattedra di giacimenti minerari; Corso di laurea in scienze geologiche. Carobbi G. (1971): Mineralogia Vol. 2, Ed. Scentifiche Firenze. Carobbi G. & Rodolico F. (1976): I minerali della Toscana. Saggio di mineralogia regionale Leo S. Olscki, Ed., Firenze, 278 pp. Siti internet Panoramica della discarica 14 Fig.2: Carta geologica (non in scala), scala 1: foglio 296, Sezione ; Legenda: a- Depositi di frana, b- Depositi alluvionali attuali, bn1- Depositi alluvionali terrazzati, b7 - Depositi colluviali, h1 - Discarica e accumuli di origine antropica, SVV - sabbie di S. Vivaldo, MTO Sabbie e ciottolame di Monticiano, GRO - Breccia di Grotti, APA - Argille e Palombini, MMN - Formazione dei marmi della Montagnola Senese, GRE - Formazione dei Grezzoni, ANA - Anageniti minute (in viola). RT/Contenuti/sezioni/territorio/geologia/rubriche/visualizza_asset.html_ html. 3

8 Storia e descrizione del sito Zolfo - Zns: Mineralizzazioni di scarso interesse collezionistico si ritrovano sottoforma di incrostazioni sulla celestina e i solfuri. La miniera di Camporedaldi (Fattoria di Spannocchia oppure conosciuta anche con il denominativo di Pentolina, facendo riferimento tutti e tre a piccoli agglomerati e località), ricade nel comune di Chiusdino in provincia di Siena; a breve distanza dal sito minerario ad antimonite de "Le Cetine di Cotorniano". Chiusa ormai da molti anni (come le altre miniere toscane) è stata sfruttata nell'800 per la coltivazione della galena e successivamente per i solfuri di ferro, la miniera non ha mai portato ad ingenti produzioni. Negli anni successivi, Camporedaldi, ha assunto un interesse collezionistico fornendo dei buoni campioni specialmente di celestina (sito d'interesse regionale per questo minerale), le ricerche per i collezionisti sono da effettuare solamente nelle discariche della miniera, visto i molti anni che sono passati dalla sua chiusura. Da chiarire l'assenza di Baritocelestina, la denominazione di questa specie mineralogica, per molti campioni rinvenuti dai collezionisti in questo sito, deriva in buona parte dalla particolare forma tabulare di alcuni cristalli di celestina e l'allungamento di questi secondo l'asse cristallografico Y. Questo è stato confermato da Carobbi e Rodolico (1976), grazie anche alle analisi chimiche effettuate da Manasse (1917) su campioni di Celestina, che ne accertano la purezza e la quasi assenza di BaO. Le prime coltivazioni minerarie risalgono all'ottocento, abbandonate sotto l'impero francese alla fine dello stesso secolo, furono riprese nel 1909, nel 1915 i lavori intrapresi portano al rinvenimento di un filone di pirite - marcasite e galena in ganga gessosa nella tipica giacitura tra Verrucano e Cavernoso. Nel il Sig. Cinelli (titolare del permesso di ricerca) fa oggetto di ricerca una lente di pirite in prossimità del fosso Vallone, il medesimo minerale fu ritrovato in un pozzettto chiamato "Pozzo Cinelli" di 20 mt. di profondità; Fig. 3. Nel 1937 il permesso passa alla "Società Anonima Miniere di Spannocchia", questa focalizzò le ricerche nella zona argillosa intercalata tra il Verrucano e il Cavernoso dove si rinvengono le mineralizzazioni a pirite - marcasite, la zona aveva una lunghezza di 120 mt. ed uno spessore di 1-5 mt. La società intraprese lavori di ammodernamento, con l'installazione di una rete elettrica nell'impianto di estrazione, eduzione e ventilazione, (Malandrino G., ). 4 Galleria principale Foto Pucci D. Panoramica discarica Foto Pucci D. 13

9 In seguito vengono riaperte vecchie gallerie e scavate di nuove, Barite - BaSO4: Si ritrova in piccoli cristalli tabulari: in passato era vengono trovate mineralizzazioni a pirite con potenze di 4 mt. con ritenuta più abbondante perché erroneamente scambiata per celestina. inclinazione ovest - sud - ovest; Fig 4. La barite è un solfato facente parte del gruppo della baritina di cui fa Lavori di estrazione e sviluppo della miniera si protrassero fino parte la celestina (condivide la struttura e il gruppo spaziale, Pnma, agli anni cinquanta periodo dal quale seguirono soltanto lavori con la barite), i cui membri hanno uno ione a largo raggio che coordina d'indagine ed esplorazione, atti a verificare le potenzialità del lo ione solfato. giacimento; uno di questi lavori fù intrapreso, nel 1957, dalla Montecatini, attraverso due sondaggi, uno di 179 mt. di profondità Calcite - CaCO3: Di scarso interesse e poco comune, si ritrova in a sud - ovest del podere Camporedaldi e l'altro a sud - est con cristalli romboedrici di 3-5 mm, in vene, più comunemente in masse una profondità di 136 mt. Solamente il primo sondaggio ha bianco - incolore microcristalline. trovato una mineralizzazione di 10 mt. di marcasite e pirite nelle argille. Pirite - FeS2: Minerale importante dal punto di vista estrattivo per la L'ultimo lavoro risale al 1959 da parte dell' "Industria Mineraria S.p.a." miniera, a livello collezionistico, vista la rarità dei ritrovamenti e lo scarso effettuando 5 sondaggi, che non hanno portato al ritrovamento pregio di questi, ne fanno un minerale poco ricercato a Camporedaldi. di significative mineralizzazioni. I campioni hanno abito cubico e ottaedrico di qualche mm, più comuni i campioni massivi frammisti a marcasite. Goethite - FeO(OH): Minerale raro nel sito in questione, si trova in concrezioni mammellonari centimetriche, su matrice carbonatica. Melanterite - FeSO4*7H2O: Solfato idrato di ferro; minerale secondario spesso si trova nelle pareti e nelle travi delle miniere, deriva dall'alterazione della pirite, marcasite e di altri minerali ferrosi, cristallizzando da soluzioni ricche di acido solforico libero. La melanterite fa parte del gruppo dei "Vetrioli", gruppo di minerali a lucentezza vitrea e colorazione variabile in base al catione. (Carobbi G. 1971). A Spannocchia si ritrova con difficoltà in alcuni livelli notevolmente fragile. (Meli R. 2000). Quarzo - SiO2: Fase molto comune (minerale primario del Verrucano), si trova in masse compatte amorfe sia, più raramente, in cristalli di 2-4 mm. Associati a celestina. Sfalerite - Zns: Segnalata in letteratura, le recenti ricerche non ne hanno portato al ritrovamento. Carobbi e Rodolico (1976), anche in base ad analisi chimiche svolte da Manasse (1917) ne accertano la natura di sfalerite e non come si credeva in passato di wurtzite; questi poi la descrivono sottoforma di noduletti a struttura zonato-concentrica. 12 Fig 3: Permessi di ricerca "Cetine" e "Spannocchia",

10 Galena - PbS: Difficile il ritrovamento di campioni estetici in cristalli cubici e ottaedrici di 1-2 mm; diffusi invece i campioni in aggregati spatic e granulari a formare pseudo noduli, associata a celestina e gesso. Fig Nodulo di Galena 8x8 cm. Foto Guarguagli coll. Marchi C. Fig. 4: Planimetria lavori, Rivista RAPPORTO INTERNO RIMIN S.p.a.; Editore ACQUATER S.p.a., Città San Lorenzo in Campo; Archivio ex Rimin Autori TARICCO M

11 Gesso - CaSO4*2H2O: Ritrovato in notevoli aggregati dove i singoli cristalli raggiungono i 5 cm. di lunghezza, incolori ma più comunemente grigio scuri, comuni le geminazioni a coda di rondine. Minerali presenti Nel sito il minerale che ne fa da padrona è la celestina, tra i più comuni ritroviamo gesso, galena, marcasite e pirite. Celestina - SrSO4: Fase caratteristica del giacimento, è la più abbondante; si rinviene in cristalli con abito tozzo e tabulare, di dimensioni tra 5-10 mm. e 2-3 cm. (nell'ultima esplorazione del gruppo è stato fatto un importante ritrovamento di un cristallo di 5 cm.): il colore comunemente grigiastro varia da incolore a grigio bluastro, blu: spesso i cristalli sono ricoperti da una patina ocracea di idrossidi di ferro derivanti dall'ossidazione dei solfuri. Si trova abbondantemente in discarica sia in forma massiva sia in geodi; i campioni tra l'altro evidenziano fluorescenza ai raggi U.V. Aggregato di cristalli di Gesso 13x10 cm. C.m. 3 cm. 10 Foto Guarguagli coll. Marchi C. Cristallo di Celestina 5x3,9x1,5 cm, ritovato in un grosso blocco in discarica nell'ultima esplorazione da parte del G.M. AUSER Cecina. 7 Foto e coll. Guarguagli M.

12 Marcasite - FeS2: Fase che si presenta in diverse forme (aggregati subsferici, stalattitici, mammellonari) tra le quali cristalli di pochi millimetri, generalmente sottoforma d'incrostazioni microcristalline; Fig. 6. Minerale che insieme alla pirite si ritrova alterato, formando varie fasi secondarie. Minio - Pb3O4: Rarissimo, si presenta in patine rosso brune o rosso aranciate, traslucide sulla galena. Fig. 6 Campione 8x2,5x6 cm, con cristalli di celestina e marcasite parzialmente alterata. Minio patine su celestina da 3 a 6 cm. Foto e coll. Tinagli L. Foto Guarguagli M. coll. Marchi C. 8 9

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