Contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro Agosto 2004

Transcript

1 22 Settembre Contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro Agosto Alla fine di agosto i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per le parti che regolano il trattamento economico, riguardavano il 67,9 per cento degli occupati dipendenti rilevati in occasione del ribasamento degli indici (dicembre 2000=100) e una quota del 63,7 per cento del monte retributivo osservato. Nel mese di agosto l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie, con base dicembre 2000=100, è risultato pari a 109,9, con una variazione nulla rispetto al mese precedente e con un incremento del 2,6 per cento rispetto ad agosto. L'aumento registrato nel periodo gennaio-agosto, relativamente al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,9 per cento 1. Tabella 1. Indici generali delle retribuzioni contrattuali (base dicembre 2000=100 Agosto INDICI VARIAZIONI % Agosto Ago. Ago. Gen.- Ago. Lug. Ago. Gen.- Ago. Retribuzioni orarie 109,9 0,0 2,6 2,9 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale l'istat diffonde un calendario annuale dei comunicati stampa tramite il sito intemet dell'istituto e il sito SDDS ( L'ufficio della comunicazione fornisce, su richiesta, il calendario a stampa. Ufficio della comunicazione tel Centro di informazione statistica Tel Informazioni e chiarimenti: Statistiche congiunturali sull'occupazione e sui redditi Roma, Via Tuscolana Angela Golino tel Retribuzioni per dipendente 109,9 0,0 2,6 2,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 Indice generale delle retribuzioni contrattuali orarie variazioni congiunturali percentuali 3,5 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 2,1 1,9 1,7 1,5 Indice generale delle retribuzioni contrattuali orarie variazioni tendenziali percentuali Indici mensili M edie annue A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A A S O N D G F M A M G L A (da agosto 2002 ad agosto ) (da agosto ad agosto ) Prossimo comunicato: 27 Ottobre 1 Per informazioni sulla dinamica congiunturale delle retribuzioni di fatto, si veda il comunicato Retribuzioni, oneri sociali e costo del lavoro I trimestre del 28 giugno sul sito per quelle relative all andamento dei prezzi al consumo si veda, sul medesimo sito, il comunicato Indici dei prezzi al consumo del 14 settembre.

2 Analisi per settore di attività economica Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali Nel mese di agosto l indice delle retribuzioni contrattuali relativo all intera economia è rimasto invariato rispetto al mese precedente pur in presenza di alcune applicazioni contrattuali. In particolare, si è registrato il primo aumento conseguente al rinnovo del contratto per i dipendenti delle radio e televisioni private, nonché gli effetti della modifica di specifiche indennità per i dipendenti delle industrie delle estrazioni minerarie e dell erogazione dell indennità di vacanza contrattuale in taluni contratti. L'indice delle retribuzioni orarie contrattuali per l'intera economia, proiettato per l anno in corso, in base alle sole applicazioni previste dai contratti in vigore alla fine di agosto, registrerebbe un incremento del 2,8 per cento. Di tale aumento complessivo, più della metà (1,7 punti percentuali) sarebbe determinato dai miglioramenti previsti per l'anno, mentre la parte restante (1,1 punti percentuali) deriva dalla dinamica registrata nell'anno. Alla fine di agosto la quota di contratti nazionali vigenti in termini di monte retributivo, relativa all'intera economia, risulta pari al 63,7 per cento e corrisponde a 45 accordi che regolano il trattamento economico di circa 8,3 milioni di dipendenti. Tale quota sottende situazioni molto differenziate a livello settoriale. La copertura risulta totale nell agricoltura, nell edilizia e, nell aggregato commercio, pubblici esercizi e alberghi. Gradi elevati di copertura contrattuale, rispettivamente pari a 97,2 e 85,6 per cento, si registrano nell industria in senso stretto e nei servizi privati. Di contro, negli altri settori dei servizi la quota dei contratti in vigore è marcatamente inferiore, pari al 48,5 per cento nei trasporti, comunicazioni e attività connesse e al 12,9 per cento nel credito e assicurazioni. Nelle attività della pubblica amministrazione la totalità dei dipendenti è in attesa di rinnovo del contratto. Tabella 2. Contratti nazionali in vigore e in attesa di rinnovo alla fine di maggio e accordi recepiti nel in ciascun ramo e settore di attività economica (base dicembre 2000=100). Valori percentuali Rami e settori di attività economica Contratti osservati (a) Contratti in vigore (b) Totale Rinnovati nel Contratti in attesa di rinnovo (b) Agricoltura 3,1 100,0 5,1 0,0 Industria 36,5 97,5 39,6 2,5 Industria in senso stretto 31,8 97,2 30,6 2,8 Edilizia 4,7 100,0 100,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 35,2 71,2 48,6 28,8 Commercio, pubblici esercizi, alberghi 12,7 100,0 77,2 0,0 Trasporti, comunicazioni e attività connesse 8,2 48,5 15,2 51,5 Credito e assicurazioni 5,3 12,9 10,1 87,1 Servizi privati 8,9 85,6 61,6 14,4 Attività della pubblica amministrazione (c) 25,3 0,0 37,7 100,0 Totale economia 100,0 63,7 41,2 36,3 (a) (b) (c) La distribuzione individua i pesi che vengono utilizzati per il calcolo degli indici delle retribuzioni contrattuali. Essi sono determinati dai monti retributivi contrattuali (retribuzione media per numero di occupati dipendenti) di ciascun comparto rispetto al totale, riferiti al mese di dicembre 2000 assunto come valore di base e posto uguale a 100. Incidenze percentuali dei contratti rispetto ai settori di appartenenza in termini di monte retributivo contrattuale. Per l'agricoltura, modificando le indicazioni presenti nei precedenti comunicati stampa, si fa riferimento alle scadenze normative quadriennali valevoli a livello nazionale. La quota dei contratti in vigore nel comparto della pubblica amministrazione riportata in tabella resta pari a zero nonostante il rinnovo di numerosi accordi (corrispondenti ad una quota del monte retributivo del 37,7 per cento sul totale della pubblica amministrazione) che, pur siglati nel, sono contestualmente già scaduti riferendosi al biennio

3 Analisi dei contratti ad agosto Al termine del mese di agosto, risultano in attesa di rinnovo 31 accordi collettivi nazionali, i quali rappresentano il 36,3 per cento del monte retributivo contrattuale e sono relativi a 3,9 milioni di lavoratori dipendenti. Come segnalato nel precedente comunicato stampa, a luglio è stato rinnovato il contratto per le aziende del settore minerario. Oltre agli aumenti tabellari previsti a luglio, a gennaio e aprile, il contratto ha stabilito a partire dal mese di agosto l aumento dei giorni di ferie in base all anzianità di servizio del lavoratore e l incremento dell indennità di sottosuolo. Poiché l indagine sulle retribuzioni contrattuali considera per i dipendenti del settore privato un anzianità fissa pari a 8 anni, l aumento delle ferie (in questo caso di un giorno) si traduce in una corrispondente riduzione, su base annua, dell orario di lavoro di 8 ore. Ciò determina, congiuntamente all incremento dell indennità di sottosuolo (25 euro mediamente di più al mese), una crescita dell indice di contratto delle retribuzioni orarie più elevata di quella dell indice per dipendente, con variazioni rispettivamente pari a più 2,3 e più 1,9 per cento. È invece pari allo 0,2 per cento per entrambi le tipologie di indice la crescita che si osserva nell aggregato estrazione minerali che include il contratto. La variazione dello 0,1 per cento che si osserva nel settore delle attività connesse ai trasporti deriva dalla corresponsione dell indennità di vacanza contrattuale 2 (IVC) ai dipendenti delle società e consorzi autostradali e delle imprese che effettuano servizi in appalto dalle ferrovie. In particolare l applicazione ad agosto della prima rata di IVC per i dipendenti delle società e consorzi autostradali (poco più di 14 mila) determina un aumento medio mensile delle retribuzioni di circa 7 euro (compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive), a cui corrisponde una crescita dello 0,4 per cento del relativo indice orario di contratto. La variazione delle retribuzioni dei dipendenti regolati dal contratto servizi in appalto dalle ferrovie (10 mila), è determinata, invece, dalla corresponsione della indennità di vacanza contrattuale al 50 per cento, con un incremento di 11 euro ed una crescita percentuale dell indice delle retribuzioni pari allo 0,6 per cento. Per i dipendenti del credito (circa 350 mila) è stato modificato l indice del mese di luglio contabilizzando in esso la seconda tranche dell indennità di vacanza contrattuale, per un importo mediamente pari a 7 euro; ne deriva una variazione delle retribuzioni orarie (e pro capite) in luglio rispetto a giugno di più 0,2 per cento, sia dell indice di contratto sia di quello dell aggregato credito e assicurazioni 3. Per entrambi gli indici le variazioni del mese di agosto rispetto a luglio sono nulle. Il 15 luglio è stato approvato il contratto che regola i quasi 12 mila dipendenti del settore radio e televisioni private. L accordo, relativo al secondo biennio economico, ha vigenza gennaio -dicembre. Esso prevede aumenti tabellari distinti per i dipendenti delle radio e per quelli delle televisioni private, a decorrere da agosto e da gennaio (seconda ed ultima rata). A seguito del pagamento della prima tranche, le retribuzioni dell intero comparto radio-televisivo sono aumentate in media di circa 36 euro (compresi i riflessi sulle mensilità aggiuntive), con una variazione congiunturale dell indice di contratto pari a più 2,6 per cento. 2 3 Tale istituto, introdotto dal protocollo di luglio 1993, prevede, dopo un periodo di mancato rinnovo contrattuale pari a tre mesi dalla data di scadenza del contratto nazionale, il pagamento di un elemento provvisorio della retribuzione a partire dal mese successivo alla data di presentazione delle piattaforme. L'indennità cessa di essere erogata in occasione della corresponsione dei benefici tabellari previsti dal nuovo accordo. L'importo è pari al 30 per cento del tasso d'inflazione programmato ed è calcolato sui minimi retributivi e sull'indennità di contingenza. Trascorsi ulteriori tre mesi, le modalità di calcolo per l'ivc prevedono il passaggio al 50 per cento del tasso d'inflazione programmato. La modifica ha riguardato anche l indice di luglio dell aggregato più ampio credito e assicurazioni, mentre ha lasciato inalterato quello per l intera economia. 3

4 Tabella 3. Indici delle retribuzioni contrattuali (base dicembre 2000=100) e variazioni percentuali per settore e branca di attività economica. Agosto Settori e branche di attività economica Indici delle retribuzioni orarie Variazioni Indici percentuali Agosto Ago.04 Ago.04 Lug.04 Ago.03 Indici delle retribuzioni per dipendente Variazioni Indici percentuali Agosto Ago.04 Ago.04 Lug.04 Ago.03 Agricoltura 105,5 0,0 0,2 105,5 0,0 0,2 Industria 110,5 0,0 2,6 110,5 0,0 2,6 Industria in senso stretto 110,4 0,0 2,3 110,4 0,0 2,3 Estrazione minerali 107,5 0,2 2,2 107,4 0,2 2,1 Attività manifatturiere 110,5 0,0 2,2 110,5 0,0 2,2 Alimentari, bevande e tabacco 111,0 0,0 2,9 111,0 0,0 2,9 Tessili, abbigliamento e lavorazione pelli 110,7 0,0 3,0 110,7 0,0 3,0 Legno e prodotti in legno 110,4 0,0 2,9 110,4 0,0 2,9 Carta, editoria e grafica 109,5 0,0 1,8 109,5 0,0 1,8 Energia e petroli 106,8 0,0 1,9 106,8 0,0 1,9 Chimiche 109,7 0,0 2,7 109,7 0,0 2,7 Gomma e plastiche 110,4 0,0 3,3 110,4 0,0 3,3 Lavorazione minerali non metalliferi 108,6 0,0 2,5 108,5 0,0 2,5 Metalmeccaniche 110,9 0,0 1,7 110,9 0,0 1,7 Energia elettrica, gas, acqua 107,4 0,0 3,2 107,5 0,0 3,2 Edilizia 111,6 0,0 5,2 111,6 0,0 5,2 Servizi destinabili alla vendita 109,0 0,1 3,0 108,9 0,0 2,9 Commercio, pubblici esercizi, alberghi 109,2 0,0 2,9 109,2 0,0 2,9 Commercio 109,5 0,0 3,0 109,5 0,0 3,0 Pubblici esercizi e alberghi 108,1 0,0 2,5 108,1 0,0 2,5 Trasporti, comunicazioni e attività connesse 109,1 0,0 4,0 109,0 0,0 4,1 Trasporti e comunicazioni 109,4 0,0 4,8 109,4 0,0 4,8 Trasporti 108,7 0,0 4,4 108,7 0,0 4,4 Poste e telecomunicazioni 110,6 0,0 5,5 110,6 0,0 5,5 Attività connesse ai trasporti 107,5 0,1 0,2 106,7 0,1 0,1 Credito e assicurazioni 107,3 0,0 1,6 107,3 0,0 1,6 Credito 106,8 0,0 0,7 106,8 0,0 0,7 Assicurazioni 111,5 0,0 9,7 111,5 0,0 9,7 Servizi privati alle imprese e alle famiglie 109,4 0,0 2,9 109,3 0,0 2,8 Servizi alle imprese 109,8 0,0 3,1 109,8 0,0 3,1 Servizi alle famiglie 108,2 0,0 2,2 108,1 0,0 2,1 Attività radiotelevisive 108,0 1,1 1,1 108,0 1,1 1,1 Attività della pubblica amministrazione 110,8 0,0 2,2 110,8 0,0 2,2 Indice generale 109,9 0,0 2,6 109,9 0,0 2,6 4

5 Confronti settoriali delle variazioni tendenziali La situazione contrattuale e gli aumenti programmati Di conseguenza è pari a più 1,1 per cento la variazione che si osserva per l aggregato attività radiotelevisive che lo comprende. A copertura del periodo di vacanza contrattuale gennaio-luglio, il contratto per i dipendenti delle radio e tv private ha stabilito inoltre, il pagamento a settembre di un importo una tantum ugualmente differenziato per i due settori e per livello. Ad agosto si riscontrano aumenti tendenziali delle retribuzioni contrattuali orarie (Tabella 3) significativamente superiori alla media (pari al 2,6 per cento) nei settori: assicurazioni (9,7 per cento); poste e telecomunicazioni (5,5 per cento); edilizia (5,2 per cento); trasporti (4,4 per cento), gomma e plastiche (3,3 per cento) ed energia elettrica, gas e acqua (3,2 per cento). Incrementi contenuti si osservano per i settori: agricoltura e attività connesse ai trasporti (entrambi 0,2 per cento), credito (0,7 per cento), attività radiotelevisive (1,1 per cento) e metalmeccaniche (1,7 per cento). Nei prossimi sei mesi, ove non intervenissero rinnovi, la quota dei contratti in vigore rimarrebbe stazionaria fino a dicembre (63,7 per cento a settembre e 63,5 per cento a dicembre), e subirebbe poi una riduzione sensibile da gennaio, attestandosi a febbraio ad un valore pari al 44,2 per cento, a causa della simultanea scadenza a fine di numerosi contratti. Alla fine dei sei mesi il peso dei contratti scaduti da oltre tre mesi risulterebbe pari al 36,5 per cento; tale incidenza, alla fine di agosto, risulta di poco inferiore e pari al 35,4 per cento. Il passaggio al nuovo anno non ha effetti per tutti i settori, ma solo per l industria in senso stretto, i trasporti, comunicazioni e attività connesse e i servizi privati. Per essi, da valori iniziali pari rispettivamente a 97,2, 48,5 e 85,6 per cento si scenderebbe a gennaio a 50,2, 0,2 e 78,5 per cento. Negli altri settori l incidenza resterebbe invariata per tutto il periodo, ma con livelli fortemente differenziati. Questa informazione è essenziale ai fini della valutazione dell evoluzione tendenziale delle retribuzioni contrattuali prevista per i prossimi sei mesi sulla base degli aumenti programmati dai contratti vigenti alla fine di agosto. In assenza di rinnovi, nel semestre settembre -febbraio il tasso di crescita tendenziale dell'indice generale passerebbe dal 2,5 per cento di inizio periodo al 3,2 per cento di gennaio, per poi scendere a febbraio al 2,6 per cento. Gli indici relativi ai vari settori di attività economica mostrerebbero dinamiche diversificate. Nell agricoltura il tasso di variazione tendenziale resterebbe costantemente pari allo 0,2 per cento fino a dicembre, salendo allo 0,3 per cento a gennaio ; nel settore dell'industria in senso stretto il tasso d incremento tendenziale risalirebbe sino a gennaio (più 3,6 per cento) per poi scendere a febbraio al 2,8 per cento. Nell'edilizia si registrerebbe una sostanziale stabilità della dinamica fino a dicembre ed una marcata decelerazione da gennaio (dal 5,2 per cento a settembre al 3,6 per cento a febbraio ). Anche nell aggregato servizi destinabili alla vendita le variazioni settoriali sono decisamente differenziate. Nei settori commercio, pubblici esercizi e alberghi e servizi privati si osserverebbe una decisa accelerazione della crescita retributiva: nel primo settore dal 3,3 per cento a settembre al 5,1 per cento da dicembre fino a febbraio ; nel secondo dal 2,8 per cento al 4,1 per cento a fine periodo. Nel settore dei trasporti, comunicazioni e attività connesse il tasso di crescita si ridurrebbe dal 2,8 per cento a settembre all 1,9 per cento a febbraio. Infine, nella pubblica amministrazione, in assenza di rinnovi si osserverebbe un calo del tasso di crescita tendenziale: dal 2,2 per cento a settembre all 1,2 per cento a febbraio. 5

6 Tabella 4. Contratti in vigore alla fine di agosto che rimarranno tali nel periodo settembre - febbraio in ciascun settore di attività economica. Valori percentuali (a) Rami e settori di attività economica Set. Ott. Contratti in vigore Nov. Dic. Gen. Feb. Contratti scaduti da oltre 3 mesi a fine agosto Contratti scaduti da oltre 3 mesi a fine febbraio Agricoltura 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Industria 97,5 97,5 97,0 97,0 56,6 56,6 0,2 3,0 Industria in senso stretto 97,2 97,2 96,6 96,6 50,2 50,2 0,2 3,4 Edilizia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 71,2 71,2 71,2 71,2 58,1 58,1 28,5 28,8 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 0,0 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 48,5 48,5 48,5 48,5 0,2 0,2 50,3 51,5 Credito e assicurazioni 12,9 12,9 12,9 12,9 12,9 12,9 87,1 87,1 Servizi privati 85,6 85,6 85,6 85,6 78,5 78,5 14,4 14,4 Attività della pubblica amministrazione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 100,0 Totale economia 63,7 63,7 63,5 63,5 44,2 44,2 35,4 36,5 (a) Incidenze percentuali rispetto al proprio settore, determinate sulla base dei monti retributivi contrattuali. Tabella 5. Variazioni percentuali tendenziali degli indici delle retribuzioni contrattuali orarie previste per i sei mesi successivi, sulla base degli aumenti programmati dai contratti vigenti alla fine di agosto, in ciascun settore di attività economica Rami e settori di attività economica Set. Variazioni percentuali tendenziali Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Media del semestre settembre 04- febbraio (a) Agricoltura 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,2 Industria 2,6 2,6 2,7 3,2 3,6 2,8 2,9 Industria in senso stretto 2,2 2,3 2,4 3,0 3,6 2,8 2,7 Edilizia 5,2 5,2 5,1 5,1 4,0 3,6 4,7 Servizi destinabili alla vendita 2,8 2,8 2,8 3,8 3,7 3,5 3,3 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 3,3 3,3 3,3 5,1 5,1 5,1 4,2 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 2,8 3,1 3,1 3,1 2,6 1,9 2,8 Credito e assicurazioni 1,6 1,0 1,0 1,0 1,2 1,2 1,2 Servizi privati 2,8 3,0 2,8 4,3 4,3 4,1 3,6 Attività della pubblica amministrazione 2,2 2,2 2,2 2,1 2,0 1,2 2,0 Totale economia 2,5 2,5 2,6 3,0 3,2 2,6 2,7 (a) Tasso di variazione tra la media del semestre e il corrispondente valore dell'anno precedente. 6

7 Analisi della tensione contrattuale Conflitti di lavoro Tensione contrattuale e conflitti di lavoro Le successive tabelle 6 e 7 illustrano l andamento dell indicatore di tensione contrattuale mesi di vacanza contrattuale per dipendente recentemente introdotto dall Istat. Tale indicatore è proposto in due varianti. La prima indica la durata in mesi della vacanza contrattuale per i dipendenti in attesa di rinnovo (indicatore specifico, in tabella 6). La seconda indica la durata media per il totale dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di riferimento (indicatore generico in tabella 7). Il valore che si osserva ad agosto per l intera economia è pari a 2,8 mesi per l indicatore generico e a 8,9 mesi per quello specifico. Relativamente al settore dell industria in senso stretto l indicatore di attesa media per dipendente è pari a 0,1. Sono da rinnovare, infatti, i contratti della ceramica, tabacco e vetro che rappresentano solo lo 0,9 per cento dei dipendenti dell intero settore per i quali l indicatore specifico fa registrare un valore pari a 2,1 mesi. Nel settore commercio, pubblici esercizi e alberghi, dopo l entrata in vigore lo scorso mese del nuovo accordo del commercio, entrambi gli indicatori considerati presentano un valore nullo. Nel settore trasporti, comunicazioni e attività connesse quasi tutti i contratti ancora da rinnovare presentano un ritardo pari a 8 mesi: l attesa media misurata dall indicatore generico è pari a 4,2 mesi, mentre è pari a 7,9 mesi per quello specifico. Infine, nel mese di agosto gli indicatori, generico e specifico, della pubblica amministrazione sono aumentati entrambi rispetto a luglio, risultando pari a 8,5 mesi; ad agosto il 97,7 per cento dei dipendenti attende da 8 mesi il rinnovo del secondo biennio economico -, mentre per il restante 2,3 per cento deve essere ancora rinnovato anche il primo biennio (vacanza contrattuale pari a 32 mesi). Come annunciato in precedenti comunicati stampa, l'istat sta ampliando il processo di raccolta ed elaborazione delle informazioni relative ai conflitti di lavoro, con l'obiettivo di giungere alla diffusione di nuovi indicatori che ne forniscano una misura più precisa. A partire dal comunicato stampa relativo ai dati di febbraio è iniziata la pubblicazione di indicatori relativi alle ore non retribuite per conflitti di lavoro (espresse in termini di incidenza sul monte ore lavorate), derivanti dall'indagine mensile sul lavoro nelle grandi imprese. Inoltre, è oramai avviata la raccolta di informazioni sulla medesima variabile all'interno della nuova indagine trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate. Queste informazioni, una volta sottoposte al necessario trattamento statistico, potranno integrare o eventualmente sostituire gli indicatori, diffusi tradizionalmente nel presente comunicato, che riportano in forma aggregata le segnalazioni pervenute dalle questure. 7

8 Tabella 6. Durata media della vacanza contrattuale per i dipendenti in attesa di rinnovo in ciascun settore di attività economica. Settembre -Agosto (Mesi) (a) Settori di attività economica Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 0,0 0,0 0,0 Industria 9,6 2,4 3,4 4,4 1,3 2,2 3,3 4,3 5,4 6,0 1,6 2,1 Industria in senso stretto 9,6 2,4 3,4 4,4 1,4 2,4 3,4 4,5 5,4 6,0 1,6 2,1 Edilizia 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 10,9 11,7 12,7 13,8 10,9 10,7 11,8 13,1 14,1 14,7 9,5 10,5 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 9,0 10,0 11,0 12,0 13,0 14,0 15,0 16,0 17,0 18,0 0,0 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 20,6 21,6 22,6 23,6 8,2 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 6,9 7,9 Credito e assicurazioni 21,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 Servizi privati 11,7 12,7 13,7 15,0 13,8 14,8 15,8 17,7 18,7 18,6 22,7 23,7 Attività della pubblica amministrazione 21,0 22,0 23,0 24,0 11,5 7,9 9,0 10,0 6,4 7,1 7,5 8,5 Totale economia 14,5 15,0 16,0 16,9 8,8 7,6 8,7 10,3 9,9 10,7 7,9 8,9 (a) Indicatore specifico calcolato come rapporto tra l ammontare complessivo di mesi di vacanza contrattuale per l insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo e i dipendenti direttamente coinvolti. Tabella 7. Durata media della vacanza contrattuale in rapporto alla totalità dei dipendenti in ciascun settore di attività economica. Settembre -Agosto (Mesi) (a) Settori di attività economica Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 0,0 Industria 0,0 0,1 0,1 0,1 0,5 0,9 1,3 1,1 0,5 0,3 0,0 0,0 Industria in senso stretto 0,0 0,1 0,1 0,1 0,4 0,7 1,0 0,7 0,6 0,4 0,0 0,1 Edilizia 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Servizi destinabili alla vendita 5,9 6,2 6,7 7,2 7,9 7,8 8,6 9,2 9,9 10,0 2,3 2,5 Commercio, pubbl. esercizi, alberghi 6,8 7,6 8,4 9,1 9,9 10,6 11,4 12,2 12,9 13,7 0,0 0,0 Trasporti, comunic. e attiv. connesse 3,3 3,5 3,7 3,8 4,3 1,0 1,6 2,1 2,6 3,2 3,7 4,2 Credito e assicurazioni 2,2 0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 2,9 3,5 4,4 5,3 6,1 7,0 Servizi privati 7,7 8,4 9,0 9,6 10,3 11,0 11,8 12,3 13,0 11,6 3,0 3,2 Attività della pubblica amministrazione 9,6 10,0 10,5 10,5 11,5 7,9 9,0 10,0 6,4 7,1 7,5 8,5 Totale economia 4,2 4,5 4,8 4,9 5,6 4,8 5,5 5,9 5,1 5,2 2,5 2,8 (a) Indicatore generico calcolato come rapporto tra l ammontare complessivo di mesi di vacanza contrattuale per l insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo e il totale dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di riferimento. 8

9 Nel contesto del processo di revisione delle statistiche sui conflitti di lavoro, l'istat ha modificato l'ambito di copertura dei dati basati sulle segnalazioni delle questure, limitando la diffusione alle statistiche sulle ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro. La pubblicazione dei dati relativi alla componente dei conflitti originati da cause estranee al rapporto di lavoro viene, invece, sospesa sino al completamento del processo di revisione. Nel presente comunicato vengono pubblicati per la prima volta i dati parziali di giugno, aggiornando al contempo i valori precedenti con le ulteriori informazioni sopraggiunte. Nel primo semestre del il numero totale di ore non lavorate per conflitti (solo per motivi legati al rapporto di lavoro) è stato di 2,8 milioni (il 18,3 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo dell anno ). Di queste, quasi il 37 per cento (pari a circa un milione di ore) è da imputare a rivendicazioni economiconormative. Analoghi valori assoluti e percentuali (circa un milione di ore, il 37 per cento del totale) si osservano per la motivazione rinnovo contratto di lavoro. Il valore registrato nel mese di giugno (142 mila ore non lavorate) è stato inferiore dell 81 per cento rispetto a quello dello stesso mese del (Tabelle 8 e 11). L'analisi secondo l'attività economica per il mese di giugno mette in luce una concentrazione di ore non lavorate nelle industrie metallurgiche e meccaniche (con il 39,4 per cento del totale delle ore non lavorate, 56 mila ore) e nell istruzione dove si rilevano 58 mila ore non lavorate per conflitti (il 40,8 per cento del totale). Tabella 8. Ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro (Migliaia) (a) Valori assoluti Variazioni percentuali Periodo 2002 (*) rispetto al 2002 rispetto al Gennaio ,1 29,5 Gennaio-Febbraio ,7 40,4 Gennaio-Marzo ,4-20,7 Gennaio-Aprile ,9 0,9 Gennaio-Maggio ,5-1,1 Gennaio-Giugno ,1-18,3 Gennaio-Luglio ,2 Gennaio-Agosto ,1 Gennaio-Settembre ,2 Gennaio-Ottobre ,9 Gennaio-Novembre ,7 Anno ,1 (a) Dati segnalati dalle questure (*) Valori provvisori 9